Politica
Pensiline bus: poche, disagevoli e degradate secondo il consigliere Filippo Mirabella
"Tre anni fa avevamo presentato una delle prime interrogazioni sullo stato di degrado e pericolosità delle pensiline degli autobus. - comincia così la denuncia del consigliere della Lista…

Restauro laboratori di scultura dell'Accademia della Padula e di Monterosso: lavori per un milione e mezzo finanziati con l'articolo 21
La ristrutturazione completa delle ex scuderie della Padula e un nuovo impianto di riscaldamento per i laboratori di via Carlo Fontana, a Monterosso. Sono questi gli interventi che, grazie a un investimento…

Stagione turistica in grave calo: l'allarme lanciato dai commercianti e raccolto dal comitato "Tra la gente" di Stefano Pucci
“Tra la Gente”, il comitato fondato da Stefano Pucci raccoglie l’allarme dei commercianti: “Marina di Massa mai così vuota”. “È un’estate amara per molti operatori economici del litorale…

Quasi ultimato il restauro della Nottola di Hegel, di Robert Morris: il comune replica alla segnalazione della consigliera Mattei
Al parco della Padula di via Sorgnano si stanno completando in questi giorni i lavori di ripulitura e sistemazione dell'opera 'Hegel's Owl' di Robert Morris. La 'Nottola', come…

Infrastrutture in cambio di materie prime: il nuovo feudalesimo del marmo a Carrara secondo ARCA
Associazione ARCA - Insieme per la rigenerazione e per la cura dell'ambiente ha commentato il finanziamento privato per adeuare lo stadio della Carrarese alla serie B: "Con l’articolo…

La Nottola di Norris in stato di degrado: la segnalazione social della consigliera Maria Mattei
Il triste destino dell'opera "La Nottola" di William Norris, collocata e costantemente vandalizzata, nel Parco di Villa Fabbricotti alla Padula, torna ad essere segnalato dalla consigliera Maria Mattei…

Massa Capitale della Cultura: l’opposizione chiede trasparenza e partecipazione
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato diffuso dai gruppi consiliari di "Massa è un'altra cosa" e del Partito Democratico, firmato da: Dina Dell’Ertole, Ivo Zaccagna, Enzo Romolo…

Case Popolari: L’opinione del segretario comunale Giuseppe Bergitto (FI) sulle affermazioni del gruppo consigliare PD
Forza Italia Carrara: l’opinione del segretario comunale Giuseppe Bergitto sulle affermazioni del gruppo consiliare PD sulla stampa. "L'articolo fatto uscire dal…

Massa capitale della cultura 2028: I capigruppo di maggioranza ringraziano tutti coloro che appoggiano la candidatura
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato diffuso dai capigruppo di maggioranza del Comune di Massa, a firma di Ortori Simone, Frugoli Filippo, Ronchieri Giovanbattista e Casotti Alessia.

Marco Guidi e Massimiliano Manuel (Fratelli d'Italia): Sanità, lavoro e sviluppo, Giani racconta un'altra Toscana
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato diffuso da Marco Guidi coordinatore provinciale Fratelli d'Italia e da Massimiliano Manuel coordinatore comunale Fratelli d'Italia.

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La Dei non appartiene a Forza Italia e si sciacqui la bocca prima di parlare di questo partito e la Nardi doveva denunciare le criticità riscontrate in una struttura Serinper: Benedetti parla di strumentalizzazioni politiche scorrette dell’opposizione
Non fa parte di Forza Italia, non rappresenta il partito e in consiglio comunale vota sempre con il gruppo di opposizione: con queste motivazioni e l’invito a sciacquarsi la bocca quando parla di Forza Italia il presidente del consiglio comunale di Massa Stefano Benedetti ha aperto la sua replica alla consigliera Roberta Dei, fuoriuscita da Forza Italia e capogruppo del gruppo misto di maggioranza. A fare infuriare Benedetti , che ha anche detto di considerare la Dei alla stessa stregua e con le stesse responsabilità del centro sinistra per il disastro amministrativo degli ultimi anni, sono state le dichiarazioni della consigliera che attribuivano invece responsabilità anche all’attuale giunta del sindaco Persiani.
“E’ inutile che tenti di addossare alla giunta Persiani ed a Forza Italia responsabilità che sono di altri come il Piuss, progetto fallimentare che vede Martina Nardi in prima fila, che proponeva la famosa scala mobile che avrebbe dovuto raggiungere il Castello Malaspina. Oppure il famoso Borgo Ducale, sempre promosso dalla signora Nardi , che oggi si ricorda solo per il degrado assoluto di una struttura rimasta completamente abbandonata in mezzo alla città. Negli articoli usciti sulla stampa Roberta Dei chiede che cosa abbia fatto Forza Italia in questa maggioranza per i 35 appartamenti dell’ex Mattatoio , dimostrando, poveretta, di non ricordarsi cosa è accaduto in quegli anni, o facendo finta di non ricordare, visto che oggi la sua unica attività politica la svolge solo per sparare castronerie contro il sindaco, l’amministrazione comunale ed il sottoscritto. Quegli alloggi popolari facevano parte, appunto, del Progetto Piuss che tutto il Centro Destra e dico tutto, ha fortemente ostacolato con l’obiettivo di bloccarlo, perché conteneva parti sostanziali di progetti ed iniziative assurde ed irrealizzabili, infatti, con il senno del poi, tutto è crollato pezzo per pezzo a dimostrare che avevamo ragione. La consigliera Dei, invece di farsi scrivere articoli da altri, dovrebbe iniziare a svolgere il suo ruolo come fanno tutti gli attuali consiglieri e quindi informarsi meglio prima di scrivere cose non vere e prive di fondamento, frequentando magari le commissioni consiliari , cosa che fino ad ora si è rifiutata di fare ed intervenendo seriamente nei dibattiti del consiglio comunale, evitando di limitarsi solo a leggere interpellanze di cui non conosce il significato perché non è farina del suo sacco.Capisco che essendo di fatto parte attiva della minoranza debba attaccare, però c’è modo e modo di farlo.”
Benedetti ha poi chiamato in causa anche l’onorevole Martina Nardi che ha dichiarato alla stampa in questi giorni di aver riscontrato lei stessa carenza gravi nella gestione di una struttura di Serinper ma di essersi limitata a un richiamo verbale: “Stessa cosa dicasi per Martina Nardi che proprio oggi scrive a proposito della casa famiglia di Caglieglia “La Nardi ha detto che sapeva quello che accadeva all’interno della casa famiglia di Caglieglia, ed è vero, perché la stessa afferma di aver portato della carne per sfamare gli ospiti. Ma è inevitabile domandare perché non si sia attivata per informare le Forze dell’Ordine e la Procura? Troppo facile oggi ricordare le cose a modo suo, tentando di speculare e strumentalizzare un fatto accaduto ormai tre anni fa. Ho messo insieme le due cose e i due soggetti, Dei e Nardi, perché ritengo che siano casi simili, e tutte e due strumentalizzatrici politicamente scorrette che con i loro comportamenti evidenziano bene quale sia la loro caratura, sicuramente deleteria per la nostra comunità.”.
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Si è unito alla critica mossa dal vescovo Giovanni Santucci anche il consigliere dell’opposizione carrarese Massimiliano Bernardi per ribadire la necessità di indagare anche su una presunta discriminazione che avrebbero patito le strutture della chiesa dedicate all’accoglienza di minori e madri in difficoltà nei confronti delle case famiglia e strutture speciali di Serinper.
Bernardi ha ricordato: “A Carrara per i minori e le madri con i loro bambini ci sono le Suore del Capelletto in Viale Potrignano. L’amministrazione 5 Stelle le ha messe nel dimenticatoio, come del resto anche il comune di Massa come dimostra il fatto che dal 2017 è stata inserita soltanto una bambina. Le strutture della cooperativa Serinper invece erano e sono tutt’oggi, nonostante i sequestri, piene di minori e mamme in difficoltà. La valutazione seria del vescovo Santucci è seria e oggettiva e descrive strutture della chiesa praticamente inspiegabilmente vuote. In questa vicenda messa in evidenza dall'inchiesta sulla “falsa accoglienza“ i numeri fanno la differenza, non soltanto perché la Serinper ha guadagnato milioni di euro a scapito di altre cooperative , ma perché da quanto emerge, l’affollamento delle strutture, registrato dalle indagini della Procura di Massa, era tale da mettere a rischio gli ospiti e in alcuni casi anche i lavoratori. Pare che la Regione Toscana istituirà una commissione per l'accreditamento di queste strutture, cosa che Enrico Rossi non aveva mai voluto fare perché essere misurati e controllati forse a qualcuno non piaceva. Sono obbligato invece proprio per il mandato che mi è stato affidato, ad effettuare un controllo attraverso una puntigliosa richiesta di accesso agli atti al Servizio Sociale relativamente al numero degli inserimenti nelle strutture Serinper dei nostri minori, perché da quello che ho letto in questi giorni, emerge una visione distorta della missione sociale della cooperativa, che ha lavorato a sfavore dei più fragili, nonostante rette pagate mensili da 4.230, 50 euro per ciascun ospite, e anche di coloro che secondo le indagini lo hanno permesso.”.
Bernardi ha ricordato che la precedente amministrazione della cui giunta lui faceva parte aveva avuto una collaborazione continua con l’istituto Sacro Cuore delle suore del Cappelletto ed ha ripercorso la storia della struttura: “L’Istituto Sacro Cuore nacque nel 1919 per aiutare le fanciulle povere della città. Con l'arrivo delle Figlie di Maria Ausiliatrice nel 1925 la struttura fu ampliata fino a erogare servizi accreditati come le Casa Famiglia “Laura Vicuña” e “Margherita Bosco”. La Casa di accoglienza per mamme con bambini “Maria Ausiliatrice” inaugurata nel febbraio 2016 mette a disposizione cinque monolocali destinati all'inserimento guidato e protetto di giovani ospiti e mamme richiedenti asilo con i propri bimbini. Il vescovo Santucci nel suo intervento pubblico ha spiegato e che, come per tutte le strutture di assistenza, sono i servizi sociali dei comuni ad indirizzare gli ospiti in determinate strutture e negli ultimi anni ormai è chiaro che la Serinper aveva ottenuto il monopolio dell’accoglienza. A scapito di cosa? Della salute psicofisica dei bambini e pare anche a quella dei lavoratori. In quelle strutture erano presenti infatti troppi minori e la gestione degli utenti non era all’altezza della situazione, come si legge in una intercettazione tra un’assistente sociale e la responsabile del Centro Affidi del Comune di Massa, Paola Giusti, oggi agli arresti domiciliari. Nel controllo, affinché venga effettuato rigorosamente, ci deve essere terzietà invece nel sistema sanitario e sociosanitario toscano chi deve essere controllato diventa il controllore di se stesso, creando spesso palesi conflitti d'interesse. Fino a che la politica del PD regionale non cambierà questo sistema consolidato e condiviso, tutto rimarrà come prima e a pagare continueranno ad essere i più fragili.”.
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Il drammatico quadro delle condizioni degli ospiti delle strutture Serinper emerso dopo l’operazione dei carabinieri che hanno arrestato i vertici della cooperativa sociale ha spinto il coordinamento comunale di Fratelli d’Italia a una riflessione e a un appello: “Le cronache ci raccontano di situazioni “poco chiare” – ha fatto sapere Lorenzo Baruzzo coordinatore comunale di FdI - legate alla somministrazione di cibi, di genitori che non riescono a vedere i propri figli nei modi loro consentiti dai Giudici minorili, di “violenze psicologiche” ed altro ancora. Nell’augurarci che ciò non corrisponda a verità, preoccupati per la salute dei bambini sofferenti , cui spesso è negato il diritto alla spensieratezza, nella speranza, anzi nella consapevolezza che l’indagine della Magistratura vada anche nella direzione di accertare la veridicità o meno di dette notizie, chiediamo pubblicamente alle autorità preposte ai controlli (Asl, comuni ecc.) di essere , in futuro, più incisivi nei controlli sulla “qualità della vita” cui sono sottoposti i bambini ospitati nei centri di accoglienza per minori , quelli del caso specifico, ma anche in tutti gli altri centri che ospitano persone “deboli” . Il rispetto delle norme e della legalità va a pari passo con il rispetto della vita e dei diritti di tute le persone, anche e soprattutto di quelle sfortunate che per vari motivi sono ospitate in tali centri.”.
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Ne ha per tutti, Florida Nicolai, ambientalista locale che, tra le altre battaglie da due anni è impegnata sul fronte di una gestione ragionata e di buonsenso del verde urbano, dopo lo scempio dei pini di viale Colombo: ne ha l’amministrazione colpevole di decisioni arbitrarie e poco suffragate da pareri scientifici e dal confronto con i cittadini e ne ha per la stampa che, spesso, distorcerebbe il senso di osservazioni e denunce. Ecco la sua lettera pubblica sulla questione dei pini di Marina di Carrara:
“Nella città in cui ogni primo cittadino è solito dotarsi di costosissimi uffici stampa, non stupisce che gli articoli siano dettati da palazzo civico. Non stupisce ma comunque indigna notare che la stampa sembri accettare di farsi megafono o addirittura creare l'impalcatura retorica delle veline della giunta.
Un articolo recentemente apparso sulla stampa indicava già nel titolo una definitiva sentenza di morte per i pini dalle "radici pericolose" dovuta ai " troppi incidenti", attingendo, e contestualmente rafforzandoli, a luoghi comuni, nella maggior parte dei casi privi di fondamento e indicava la soluzione dei lecci al posto dei pini. Affermazione perentoria, presentata come verità inoppugnabile che spinge ogni lettore ad essere d’accordo sull’abbattimento di pini dipinti come assassini a meno di essere un irresponsabile.
Irresponsabile, secondo logica di palazzo, proprio come quegli ambientalisti che già si opposero all'abbattimento dei pini di Viale Colombo. L'amministrazione sente la necessità di citare ancora una volta il caso viale Colombo e di presentare come irresponsabili i gruppi ambientalisti, mostrando il bisogno di giustificare nuovi tagli facendosi forza con lo spettro degli ambientalisti rompiscatole. Evidentemente, quando si parla di pini brucia ancora la figuraccia delle tristi palme di Viale Colombo e l’illegittimità delle azioni di allora, va celata dietro la denigrazione dei cittadini e delle associazioni ambientaliste che denunciarono i diversi atti illegali compiuti.
Ora, nel nuovo caso, l'amministrazione si presenta con parere di un tecnico agronomo e fa decisamente piacere che l'assessore abbia scoperto che vi sono delle norme da rispettare e fa ancora più piacere che abbia scelto come perito la dottoressa Marta Buffoni, che è la stessa che, interpellata dagli ambientalisti, definì "oggettivamente discutibile" la decisione delle penose palme.
Da ambientalisti rompiscatole e con la memoria lunga, non abbiamo potuto non notare che nella più recente narrazione si è sorvolato con totale nonchalance, sul fatto che, solo alla metà di ottobre era già stato annunciato con grande enfasi il progetto del comune di sottoporre via Genova a "maquillage" specificando che si metteva in sicurezza la strada senza abbattere i pini, pur essendo in possesso, già da mesi, della perizia agronomica.
Oggi l'amministrazione cambia idea, abbatte i pini e si nasconde dietro la perizia. Per questo, ancora una volta, interveniamo per evidenziare quel che troviamo inaccettabile riguardo al metodo di governo della città:
1) troviamo inaccettabile che le decisioni della giunta in materia di cura del verde pubblico siano non solo estemporanee e mutevoli, non solo non coordinate in una visione di insieme, ma soprattutto che si concludano sempre con abbattimenti.
2) troviamo inaccettabile che tali decisioni siano rese pubbliche attraverso un uso manipolatorio e grossolano della comunicazione, sempre teso a riprodurre un’immagine deformata e denigratoria del mondo ambientalista.
3) troviamo inaccettabile e ridicolo il fatto che il parere dei tecnici diventi ora la foglia di fico a giustificazione delle decisioni di un’amministrazione che anche nel recente passato si è ben guardata dall'ascoltare le valutazioni degli esperti.
Esprimiamo nuovamente la nostra indignazione per questo tipo di comunicazione e ci auguriamo che gli operatori dell'informazione prendano le distanze da questo modo cialtronesco di comunicare e amministrare. Il dibattito democratico si fonda sul rispetto dell'intelligenza dei cittadini-lettori, non sulle costosissime veline di amministrazioni oramai avvitate in una arrogante spirale auto-distruttiva.
Resta una considerazione finale: non è più accettabile danneggiare le alberature, così necessarie per la salute nostra e dell’ambiente, a causa dell’installazione di parcheggi tra le piante, a causa dei lavori stradali mal eseguiti e sconsiderati, con radici scortecciate, tagliate, fresate dall’asfalto che provocano la loro instabilità. La tecnica ha fatto progressi ed è possibile, ormai, attraverso “interventi razionali di stabilizzazione”, salvare i pini e la viabilità, come scrive anche la dottoressa Buffoni. “.
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“L’amministrazione comunale non ha mai pensato di introdurre il porta a porta nel centro di Carrara: lo dimostra, nero su bianco, il progetto approvato con delibera di giunta con cui già lo scorso giugno si definivano gli interventi per il miglioramento della raccolta dei rifiuti realizzati in questi mesi”: si apre così la replica con cui l’assessore all’Ambiente Sarah Scaletti a Fratelli d’Italia. “Non so dove possano possano aver preso tali informazioni: le dichiarazioni rilasciate ieri dimostrano che gli esponenti della destra locale o non hanno capito o fanno finta di non capire”continua l’assessore precisando che “non c’è stato nessun cambio di rotta”.
“Come ho già spiegato in Commissione e come peraltro avevo già esposto nel corso della commissione di inizio giugno per l’illustrazione dell’estensione del porta a porta, abbiamo sempre escluso l’ipotesi di introdurre il porta a porta nel centro di Carrara perché -ribadisce Scaletti - la conformazione dell’edificato di questa parte della città avrebbe creato disagi logistici a questo tipo di raccolta, oltre ad avere un impatto non sostenibile sul decoro. Per questo, sin da subito, abbiamo pensato di confermare la raccolta stradale con un intervento mirato a renderla più efficace, moderna e semplice per i cittadini. Tutto questo è riscontrabile nella delibera di giunta approvata a giugno che contiene sia il progetto di estensione del porta a porta fino a San Ceccardo sia l’introduzione del nuovo sistema su Carrara centro”. Quanto al paragone tra le varie zone della città riportato da Fratelli d’Italia, Scaletti taglia corto: “Anche in questo caso mi vengono attribuite dichiarazioni che non ho mai rilasciato e che onestamente non capisco da dove provengono. Non ho mai paragonato il centro di Carrara all’intera estensione delle frazioni di Avenza e Marina. Quello che ho detto è che abbiamo sempre escluso il porta a porta per il centro città per problemi legati alla conformazione del tessuto urbano e al decoro”.
L’esponente dell’amministrazione conclude liquidando anche la polemica sui costi: “Il progetto che ci è valso il finanziamento dell’Ato Toscana Costa non ha mai previsto il porta a porta su Carrara centro. Quanto al sistema di videosorveglianza gli esponenti di Fratelli d’Italia devono fare pace con loro stessi: non possono chiedere più telecamere per controllare il territorio e poi quando l’amministrazione le installa, lamentarsi delle spese che ne derivano. Noi pensiamo che questo investimento sia utile e necessario per risolvere i problemi di conferimenti abusivi cui stiamo assistendo in questi mesi, innescati dalla maleducazione di alcuni cittadini ”.
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La prima cosa evidenziata da Cesare Micheloni del coordinamento comunale di Fratelli d’Italia è la disparità di trattamento che l'amministrazione grillina fa tra il centro di Carrara e le frazioni di Avenza e Marina che sono le ppiù grandi e più popolose della città.
“In merito agli oltre 114 mila euro impegnati dall'amministrazione comunale per le illuminazioni natalizie ha detto Micheloni - ricordiamo al sindaco che tale cifra non è affatto poca cosa. A tal proposito, i proclami dei giorni scorsi del primo cittadino nei quali diceva di essere convinto che in questo momento fosse più equo avere una città forse meno scintillante ma dare un aiuto concreto a chi è più fragile", risultano pertanto essere contraddittori e strumentali, utili a rafforzare un racconto mediatico che vorrebbe far credere che le casse comunali piangono, mentre in realtà chi governa la città continua a gettare soldi in studi di fattibilità non necessari, e in consulenze e prestazioni di servizi quantomeno discutibili. Inoltre, la "vulcanica" assessora alla Cultura si diletta a promuovere l'arte e la bellezza, sempre e solo, del centro cittadino, mediante l'affissione di manifesti di opere di artisti di Carrara, per la modica cifra di 2012,68 euro. La stessa Forti condivide nei social un post che invita a giocare ad un non ben precisato concorso a premi legato ai suddetti manifesti. Inevitabile domandarsi se il concorso in oggetto pubblicizzato da un membro della giunta comunale è legalmente regolamentato.
Lo slogan dell'assessora recita: "Abbiamo impacchettato il progetto, probabilmente avete già intuito come funzionerà, nei prossimi giorni scarteremo le sorprese!Si gioca!" e a noi viene da pensare che gli scherzosi grillini dal Santo Natale sono già passati a carnevale. Infatti, con queste inique e futili azioni ci hanno preparato un regalo che sta incartato in un coriandolo.”.
Foto di Cristina Maioglio
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La raccolta porta a porta che solo l’estate scorsa era stata ampliata fino alle porte del centro città con la promessa assoluta da parte dell’amministrazione di completare il progetto ormai acquisito di estendere il servizio a tutto il territorio comunale, ha già cambiato rotta e proprio quando avrebbe dovuto raggiungere anche il centro storico, si è tornati a considerare preferibili i tanto osteggiati ( prima) cassonetti. Il repentino rovesciamento di posizione fatto dall’amministrazione non ha stupito Cesare Micheloni di Fratelli d’Italia più, di quanto lo ha fatto le motivazioni addotte per spiegare il fatto di essersi rimangiati quanto avevano assicurato pochi mesi fa.
“Con grande piacere abbiamo raccolto l'annuncio dell'imminente estensione, su Carrara centro, del progetto di raccolta differenziata del comune di Carrara – ha detto Micheloni - Tuttavia, con altrettanto immenso stupore abbiamo appreso che l'amministrazione comunale, tramite Nausicaa, adotterà un nuovo modello di raccolta dei rifiuti. Dal porta a porta si passerà, nel centro cittadino, ad un servizio di raccolta stradale con isole ecologiche. Questo improvviso cambio di strategia dell'amministrazione grillina comporterà una spesa di 500 mila euro, di cui la metà finanziati con un bando regionale, e a questa cifra bisognerà aggiungere 100 mila euro (per ora), stanziati con l'ennesima variazione di bilancio, per la videosorveglianza delle isole ecologiche. Insomma un bel aggravio per le già disastrate casse comunali, e una scelta che viene giustificata dall'assessore Scaletti con le seguenti parole: " La particolarità dell’edificato e l’estensione del centro storico rispetto ai piccoli nuclei di Avenza e Marina di Carrara ha portato ad accantonare momentaneamente il porta a porta, optando per una raccolta di tipo stradale."
Per Micheloni sarebbero parole assurde che fanno da contorno ad un consolidato carosello di situazioni tragicomiche: Come fa la illustre assessora all'ambiente Scaletti a definire "piccoli nuclei" Avenza e Marina rispetto all'estensione del centro storico di Carrara? Forse l'assessora non è a conoscenza del fatto che Carrara centro storico è più o meno grande come Piazza Duomo di Milano mentre Avenza va dal Parmignola al Lavello e che i suoi confini spaziano dal comune di Massa sino al comune di Luni. Avenza e Marina insieme contano più di 30 mila abitanti che sono molti di più dei nove mila del centro cittadino. A questo punto desideriamo conoscere la reale scelta dell'Amministrazione grillina.”.
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Massa Città in Comune richiama l’attenzione della Pro Loco di Fontia sul Piano Operativo Comunale (POC) del Comune di Carrara, il quale metterebbe l’immobile del vecchio circolo Endas in zona agricola, privandolo quindi del suo ruolo di fulcro della vita sociale del borgo montano.
“La Pro Loco di Fontia deve prestare attenzione a quello che il POC grillino prevede per il paese –esordisce- “Noi lo abbiamo letto e studiato rimanendo sorpresi, per esempio, delle previsioni urbanistiche su quello che è l’immobile del vecchio circolo Endas dove da moltissimi decenni si trova una fermata del bus gratuita su un suolo privato.”
“Grazie al POC – spiega- quell’immobile oggi è in zona agricola, in pieno contrasto con la sua storia che lo ha visto per decenni essere il centro della vita sociale di Fontia con il suo circolo al piano superiore e il forno al piano terra dove tutto il paese la domenica portava a cuocere le torte o gli arrosti quando ancora molte case avevano il gas con le bombole.” “Può darsi si tratti di un mero errore materiale di pianificazione territoriale, -ipotizza- figlio del fatto che la pianificazione è stata lasciata forse nelle mani di studi di architettura filosofica più che di urbanisti che dovrebbero conoscere il territorio, la sua storia e le sue comunità.”
“Questo POC è un ottimo esempio su come impedire, attraverso la pianificazione urbanistica, le possibilità di recupero della vita nei borghi.” – rimprovera Massa Città in Comune.
“Un finto ambientalismo pianificatorio -commenta- tutto teorico e senza esperienza di vita pratica, elabora un futuro dei paesi a monte facendo finta che esista una realtà agricola e forestale che nei fatti non c’è più da decenni e che non si sviluppa senza la conoscenza dei contesti socio-economici.”
“De Pasquale dovrebbe rispondere a una semplice domanda su questa vicenda: regolamento alla mano ci spieghi chi potrebbe decidere di investire su questo immobile senza la possibilità di avervi la residenza?” interroga il gruppo.
“Dentro la crisi devastante del 2020 nessuno investe in un immobile in un borgo montano senza la possibilità di abitarci – fa notare Massa Città in Comune- ad oggi il risultato di questa scelta pianificatoria sarà che Fontia non avrà mai più un circolo e l’immobile resterà abbandonato come adesso.”
“Il POC avrebbe dovuto essere orientato a ripensare i borghi – conclude - attraverso una normativa urbanistica meno restrittiva rispetto alla pianura, che ne agevolasse il riuso degli immobili e il ripopolamento attraverso la leva fiscale dell’esenzione IMU totale.”
Foto di Cristina Maioglio
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"Mi ero ripromesso di non considerare più l'operato dannoso dell'amministrazione comunale di Carrara per una serie svariata di motivi, - ha spiegato Stefano Agnesini presidente nazionale di Confederazione Imprese Unite per L'Italia - in primis non farli sentire importanti in secundis volevo farmi prevaricare dal clima natalizio e di serenità ma od ora ho ricevuto già 128 telefonate su questo argomento. Non posso esimermi da annoverare un'altra volta i soliti errori di sempre già i latini dicevano sbagliare è umano ma perseverare è diabolico, a Carrara ormai siamo oltre al diabolico.”
Stefano Agnesini ha approfondito solo la questione mercati: “Evito la polemica delle luminarie che sarebbe uno stillicidio perchè come sempre la non capacità di gestione si evidenzia in qualsiasi azione” “Tornando al focus del discorso - ha continuato- devo annoverare anche quest'anno la supremazia di alcune categorie a danno di altre. Sono contento e ringrazio per gli ambulanti che anche questa volta sono riusciti ad ottenere il risultato ma non si parli di boccata di ossigeno perché non ci sto!”
Il presidente nazionale di confederazione delle imprese unite ha invitato questa amministrazione a trovare soluzioni per tutte le categorie danneggiate, confermando la sua piena disponibilità ad un dialogo e un supporto. Stefano Agnesini ha concluso dicendo: “Basta, è ora di smetterla bisogna unire e non dividere, un'amministrazione seria ascolta tutti in primis le parti sociali non ad intermittenza o alla bisogna. Quindi resto in attesa di sapere come vuole muoversi l'amministrazione comunale per dare una boccata di ossigeno al commercio in sede fissa, ai bar e i ristoranti, agli agenti di viaggio e a tutto il comparto del turismo duramente colpito, agli operatori dello spettacolo viaggiante, agli organizzatori di eventi matrimoni, a quelle società di catering di noleggio auto fioristi, wedding planner in poco parole cosa sta facendo e cosa farà per le imprese a 360 gradi. Spero che la risposta non sia quella che vedo sul territorio che doveva sorprenderci..... "
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Due sono i quesiti “caldi” sui quali la Lega vuole risposte: quello relativo all'iter seguito dalla Regione Toscana per l’accreditamento della struttura “Numeri Complessi" e quello relativo all’emendamento a modifica della norma per equiparare le strutture a carattere speciale a quelle sanitarie di cui si parla nelle intercettazioni.
Le domande sono state rivolte, a quanto afferma Nicola Pieruccini, commissario della Lega Salvini Premier, al consigliere regionale Giacomo Bugliani, dal quale tuttavia, non sarebbero arrivate risposte e che avrebbero spinto la Lega a rilanciare le domande con un’interrogazione nel consiglio regionale.
Secondo Pieruccini , Alessio Zoppi e Enrico Benassi, soci della cooperativa sociale Serinper erano riusciti ad equiparare le strutture sociali a quelle sanitarie proprio con l’apertura della comunità I numeri complessi presentata aveva come prima struttura sanitaria, terapeutica e riabilitativa, assolutamente all’avanguardia della Regione Toscana che avrebbe fruttato alla cooperativa un business milionario grazie a rette da 180 euro al giorno.
“Proprio per questo insistevano tanto con i “contatti privilegiati“ – ha detto Pieruccini – e questo fa emergere uno spaccato impietoso evidenziato da verbali, intercettazioni e foto nelle almeno duemila pagine dei faldoni dell’inchiesta nei quali, anche se non indagato, il consigliere regionale del Pd Giacomo Bugliani appena rieletto, è citato più volte. Intercettata anche la sorella Silvia, dipendente amministrativa della Serinper che viene definita dai due soci “una dipendente fidata”. Sono i verbali pubblicati che raccontano infatti di un presunto interessamento del politico per un accreditamento che la Regione doveva dare alla nuova struttura “Numeri complessi" di Aulla e di un suo ipotetico ruolo relativamente ad un emendamento regionale che la cooperativa voleva cambiare. A tal fine Zoppi sulle modalità di accreditamento delle strutture viene contattato da Bugliani che riferisce di aver parlato con l’assessorato e che gli accreditamenti avvengono tramite la Regione, previo parere dell’Asl. A questo punto il consigliere Bugliani consiglia Zoppi di contattare a suo nome una persona la cui identità è secretata.”
Pieruccini ha rinnovato l’inviato a Bugliani a far sentire la sua voce, visto che l'inchiesta si sta allargando sul filone dei “maltrattamenti sui minori” ed ha annunciato l’interrogazione che verrà presentata in Regione con la quale la Lega vuol capire se Benassi e Zoppi attraverso il politico Pd, abbiano ottenuto un emendamento legislativo al fine di equiparare le strutture a carattere speciali a quelle sanitarie.
“Bugliani cerchi di fare uno sforzo - ha aggiunto Pieruccini - visto che dichiara sulla stampa di non ricordare, sebbene nelle intercettazioni sua sorella Silvia riferisca a Zoppi “di aver parlato con suo fratello il quale le avrebbe detto che l’accreditamento era da una segretaria che aveva già sollecitato. La Lega chiede anche se corrisponde al vero che Silvia Bugliani aveva scritto un appunto dettato da Zoppi al fine di parlarne con il fratello , per trasformare un emendamento nel modo in cui vorrebbe che venisse approvato in Regione dai soci della Serinper, e se Bugliani ricorda la giornata dell’11 febbraio 2019, quando intercettato peraltro da una microspia, fosse o no presente nei locali della Cooperativa per incontrare Zoppi e Benassi.”.
Secondo Pieruccini, l'incontro sarebbe stato organizzato al fine di poter aprire una nuova struttura ad Aulla di carattere sanitario, terapeutico e riabilitativo per minori.
“Dall'intercettazione – ha proseguito Pieruccini - Zoppi sostiene che occorreva fare come per le strutture sanitarie dove viene interpellata la giunta regionale che a sua volta interpella le Asl per valutare e autorizzare nuove strutture sanitarie sul territorio di competenza e il consigliere Bugliani replica così “questo è un chiarimento che “potremmo” fare in consiglio regionale ma prima bisogna parlare con Brintazzoli (Marco, ex capo della segreteria dell’allora assessore Saccardi, estraneo ai fatti). Alla fine di tutto questo confabulare, il 14 febbraio Silvia Bugliani dice che è andata bene. E’ necessario capire se l'iter procedurale per aprire la struttura “Numeri complessi“ di Aulla sia stato trasparente oppure orientato ad hoc dai contatti privilegiati della Serinper come sembrerebbe dalle intercettazioni pubblicate sulla stampa e quindi, rimanendo garantisti fino in fondo ed in attesa del pronunciamento della Magistratura, non ci resta che presentare nel frattempo un'interrogazione in Regione.”.
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