Politica
Sopralluogo di Fratelli d’Italia al Castello di Moneta: “Subito un progetto per salvarlo, ci sono possibilità concrete di finanziamento”
Nel pomeriggio di giovedì 7 agosto il capogruppo della Commissione Cultura della Camera dei Deputati, Alessandro Amorese (Fratelli d’Italia), ha effettuato un sopralluogo al Castello di Moneta a…

Il Polo P&S: la spiaggia libera alla foce del Ricortola non è degna di una città turistica
“La condizione della spiaggia libera alla foce del torrente Ricortola è una vergogna inaccettabile in pieno Agosto. Chi deve controllare che il litorale sia in condizioni presentabili? La…

Candidatura di Massa a Capitale Italiana della Cultura 2028: "Una sfida che unisce il territorio" secondo l'onorevole Barabotti
L'onorevole Andrea Barabotti, deputato della Lega ha commentato la candidatura di Massa a Capitale Italiana della cultura 2028: "La candidatura di Massa a Capitale Italiana della Cultura per…

Unire i comuni di Montignoso con Forte dei Marmi: solo una strategia per portare voti al sindaco Gianni Lorenzetti del Pd alle regionali, secondo la consigliera Baldini
Fusione dei comuni di Montignoso con Forte dei Marmi: ipotesi improbabile ma acchiappavoti per le prossime regionali secondo la consigliera Maria Teresa Baldini: "E’ iniziata la campagna elettorale…

Progetti bloccati per stornare i finanziamenti a favore dello Stadio: il consigliere Bernardi critica la gestione dell'amministrazione dei fondi dell'articolo 21
Il progetto “Ciclabile Michelangelo” sarebbe stato bloccato dall’amministrazione Arrighi per convogliare i finanziamenti derivati dall’articolo 21 per aumentare la capienza dello Stadio dei Marmi: lo sostiene…

Un nuovo manto per la Fossa dei Leoni Approvato il progetto, presto al via i cantieri: "Impegno continuo per i nostri impianti sportivi"
Grazie a un investimento da 360mila euro sarà completamente rifatto il manto in erba sintetica della 'Fossa dei Leoni'. Il campo da calcio di viale XX Settembre subirà così un importante…

Continuità educativa tra asilo nido e scuola dell’infanzia. Nasce ad Avenza un nuovo polo 0-6: "Risposta concreta ai bisogni di bambini e famiglie"
Nascerà ufficialmente ad Avenza un nuovo polo 0-6. Dopo gli ottimi risultati della sperimentazione dello scorso anno, dal prossimo settembre la scuola dell'infanzia 'Collodi" e l'asilo nido comunale 'Le…

Via Verdi a Carrara avrà i tanto attesi nuovi marciapiedi: approvato progetto da oltre due milioni di euro
Via libera della giunta comunale al progetto di fattibilità tecnico economica del rifacimento di via Verdi. La strada del centro storico cambierà completamente volto grazie a un investimento…

Pensiline bus: poche, disagevoli e degradate secondo il consigliere Filippo Mirabella
"Tre anni fa avevamo presentato una delle prime interrogazioni sullo stato di degrado e pericolosità delle pensiline degli autobus. - comincia così la denuncia del consigliere della Lista…

Restauro laboratori di scultura dell'Accademia della Padula e di Monterosso: lavori per un milione e mezzo finanziati con l'articolo 21
La ristrutturazione completa delle ex scuderie della Padula e un nuovo impianto di riscaldamento per i laboratori di via Carlo Fontana, a Monterosso. Sono questi gli interventi che, grazie a un investimento…

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Cumuli di foglie sui marciapiedi, sacchetti della spazzatura abbandonati ai bordi delle strade assieme a mascherine anti covid, cicche di sigarette, bottiglie di vetro, lattine e altra immondizia in mezzo a un arredo urbano ormai rappresentato solo da transenne.
E’ questo l’impietoso quadro della condizione di degrado in cui versano molte parti della città fatto da Cesare Micheloni del coordinamento comunale di Fratelli d’Italia che ha ironizzato sulla quantità di transenne distribuite sul territorio dall’amministrazione 5 stelle che avrebbe esaurito tutti i pezzi a disposizione tanto da dover ricorrere al sistema dei più rudi tondini di ferro impreziositi dal classico, nonché economico, nastro da cantiere.
“Anche in questo caso – ha detto Micheloni - ciò che dovrebbe fungere da provvisorio dispositivo di tutela per persone, animali e cose si trasforma, prima, in barriere architettoniche permanenti prede dell'incuria, e dopo, paradossalmente, in conseguenti strumenti di pericolo. A nulla sono valse le segnalazioni nostre e di innumerevoli cittadini che hanno lamentato le stesse situazioni da noi evidenziate. E se è pur vero che a volte queste situazioni sono frutto di inciviltà è altrettanto vero che chi amministra la città nulla sta facendo per porvi rimedio. Infine, vista la gravità dello stato delle cose e i rischi che ne conseguono per l'igiene, la sanità e la sicurezza pubblica, nel caso che l'amministrazione comunale non recepisca questo ennesimo appello saremo costretti a rivolgerci a Prefetto e Procura della Repubblica.”.
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Un enorme ammasso di biciclette rotte e abbandonate è parte della cornice del Villaggio del Sole, il quartiere di case popolari di Pontecimato, non nuovo a situazioni di degrado. A segnalare la situazione al limite della decenza è il commissario della Lega Salvini Premier, Nicola Pieruccini, che si è interrogato anche sulla sostanziale immobilità del sindaco De Pasquale e del presidente di Erp Luca Panfietti.
“Al villaggio del sole - ha detto Pieruccini - tra il verde pubblico, i posti auto e le case di edilizia popolare ERP, in mezzo a carcasse di automobili c’è un vero e proprio cimitero di bici abbandonate che la dice lunga sulla dura convivenza fra inquilini. Potrebbe essere una ripresa ambientata Cina, dove per strada e nelle discariche improvvisate, circa 30 milioni di biciclette rotte usurate o inutilizzate aspettano di essere smaltite o rimesse in circolazione. A Fujan, nel Sudest della Cina, il cimitero più grande ne contiene circa 200mila. La stessa cosa avviene quotidianamente all’interno dell'area delle case popolari del Villaggio del Sole. Nei giorni scorsi la Lega ha ricevuto segnalazioni anche su veicoli in pessime condizioni che giacciono nel cuore del quartiere, proprio nelle aree davanti agli alloggi popolari. L’impressione che ne abbiamo tratto è che i residenti del villaggio sopportino tutto in rigoroso mutismo mentre il mucchio di bici aumenta.”
Secondo il report di Pieruccini oltre ad un numero incalcolabile di bici ci sarebbero anche carcasse di auto che – ha fatto notare il coordinatore della Lega - sono rifiuti speciali, per la particolare condizione dei beni in questione. Pieruccini ha invitato il sindaco De Pasquale, in qualità di Responsabile della Polizia Municipale ad attuare un intervento immediato al fine di rimuovere e demolire le carcasse presenti . “Dal momento che il primo cittadino – ha aggiunto Pieruccini - è intervenuto per la situazione dei rifiuti abbandonati vicino ai cassonetti in zona San Ceccardo, annunciando multe salate per chi sgarrerà, chiediamo che, nel caso venisse ravvisato l'abbandono di rifiuto, vengano sanzionati i responsabili in base agli articoli del decreto legislativo 152/2006, il cosiddetto “Codice dell'ambiente”, al pari di chi abbandona per strada degli altri rifiuti .”
Pieruccini si è poi ricolto al presidente di Erp Luca Panfietti. “Di fronte all’evidente disinteressamento Per quanto riguarda invece il disinteressamento del presidente di Erp – ha continuato Pieruccini – vogliamo ricordargli che le aree dei complessi residenziali pubblici sono equiparabili alla strada pubblica. Di qui è chiaro che al Villaggio del Sole o è mancato il controllo oppure si è tollerato incomprensibilmente lo scempio .È necessario, quindi, prestare più attenzione al decoro e all'ambiente e non permettere che vengano lasciate carcasse di auto parcheggiate per mesi negli spiazzi condominiali e nemmeno che si formino cimiteri di biciclette : è diritto di tutti, anche di chi vive in un alloggio di edilizia pubblica.”
Pieruccini ha infine rivolto un messaggio congiunto ai 5 stelle e al Pd. “Carrara ha un patrimonio enorme di cui le Istituzioni non si stanno prendendo cura come dovrebbero : lo dicono molti cittadini. Sono tanti gli alloggi che necessitano di ristrutturazione per essere resi agibili e nel frattempo, in attesa di interventi, questi rimangono sfitti. Così si nega una risposta a chi ha bisogno di una casa mentre per chi invece vive già negli alloggi popolari , è una lotta continua con il disagio, le parti comuni precarie, gli accumuli di sporco e anche i topi. Fa indubbiamente riflettere che, nel pieno della crisi portata dal coronavirus , ci siano tantissime case vuote mentre altrettante famiglie avrebbero bisogno di una sistemazione. Quello delle case popolari del Villaggio del sole è un patrimonio di grandissimo valore e molti dei residenti fanno di tutto per preservarlo con i propri mezzi. Purtroppo da parte dell’amministrazione grillina, manca l’intenzione politica di migliorare le condizioni di vita che servirebbero garantire la sicurezza così come il decoro. La dignità è un diritto di tutti ma chi governa la nostra città sembra non avere a cuore il bene della cosa pubblica. Dopo tre anni e mezzo dall’l’insediamento della Giunta 5 Stelle e la riconferma per la quarta volta del Presidente di ERP con la tessera del PD , abbiamo sentito tante parole ma non abbiamo visto nulla di concreto. Le speranze sono al lumicino.”.
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Un disordine sempre più evidente nell’ambito sanitario messo sotto pressione dall’emergenza covid è la motivazione alla base dell’intervento del gruppo consigliare Insieme per Carrara composto da Andrea Vannucci, Gianenrico Spediacci e Dante Benedini che hanno deciso di rendere pubblica la loro analisi nonostante la decisione presa di non intervenire pubblicamente sulle dolorose questioni che coinvolgono il paese ed in particolare la comunità locale causate dall’emergenza sanitaria per evitare che facili strumentalizzazioni e polemiche possano distogliere l’attenzione e tutte le energie che devono essere destinate alla gestione della crisi.
“Siamo costretti a richiamare con forza l’attenzione sul disordine che sta emergendo in ambito sanitario. – hanno detto da Insieme per Carrara - Mentre il neo presidente della regione dichiara in pompa magna che la Toscana ha raggiunto il 95 per cento di tracciabilità dei positivi, le cronache locali , i social e le comunicazioni si riempiono di esempi infiniti dai quali non solo non emerge alcun elemento di tracciabilità, ma neppure si riesce a comunicare con le ASL per avere i tamponi e ancor meno per le risposte. Non possiamo credere che il cinque per cento che manca sia tutto concentrato a Massa Carrara. Le notizie di questi giorni raccontano che non esiste alcun piano neppure per tracciare coloro che in prima linea combattono questa battaglia. I casi di positività al Monoblocco ed al Noa sono emblematici e sconcerta apprendere che gli operatori sanitari si vedano costretti a effettuare i tamponi di loro iniziativa ed in relazione al tracciamento dei contatti dei positivi nulla venga fatto. La polemica infuria sull’ospedale Covid di Pontremoli, al Monoblocco non si capisce cosa sta succedendo, ed al vecchio ospedale di Massa si apre un reparto Covid in un luogo privo di ogni altro servizio sanitario con personale probabilmente rimediato non si sa come: l’impressione di disordine e improvvisazione che ne deriva è totale. Nel frattempo si leva alta la voce di protesta del sindacato, di ex primari appena mandati in pensione ed il comitato Primo Soccorso ed Urgenza di Carrara, a ragione, invita il sindaco che tra l’altro è anche il presidente della conferenza zonale per la sanità, a riferire in consiglio comunale vista l’apprensione che ciò che abbiamo sopra appena accennato, sta ingenerando tra i nostri concittadini. Il sindaco, evidentemente preoccupato che tutto questo disastro possa far degenerare la situazione, è arrivato al punto di chiedere l’intervento dell’esercito per consentire una gestione più ordinata del sistema dei tamponi. La sanità e la tutela dei più deboli sono i valori più importanti che devono essere salvaguardati se si vuol consentire ad una comunità di avere una speranza di riscatto e ripresa futuri. Come può non balzare agli occhi che l’indice di mortalità nelle nostra provincia e alto più del doppio rispetto alla media della Toscana? Vista la drammaticità della situazione non ci si può accontentare delle generiche rassicurazioni della direttrice dell’Asl. Non è vero che va tutto bene ed è nostro dovere chiedere che si faccia chiarezza al più presto, in modo esaustivo e nelle sedi istituzionali.”.
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Il compito di distribuire le mascherine, in questa seconda ondata della pandemia, sarà affidato alle associazioni di volontariato ed avverrà in postazioni fisse, tra le quali compare anche l’infopoint di piazza Farini a Carrara.
A riferirlo, non nascondendo molti dubbi su tutta l’organizzazione della distribuzione, è stato Lorenzo Baruzzo, coordinatore comunale di Fratelli d’Italia che ha fatto notare: “L’ex punto informazioni turistiche di Piazza Farini è un angusto prefabbricato inutilizzato da tempo e non potrà , per le norme anti COVID, esser occupato da più volontari che, comunque, al momento sembrano non aver ricevuto ancora alcuna disposizione operativa sui criteri di distribuzione : ad esempio se in ordine alfabetico, se con precedenza a particolari categoria di persone, come gli anziani o altro ancora.”
Baruzzo che non ha mancato di lanciare una frecciata all’amministrazione sulla gestione approssimativa del governo della città, ha espresso il timore che la mancanza di indicazioni e protocolli operativi possa affollare i punti di distribuzione mettendo in difficoltà i volontari. “Per questo motivo – ha concluso Baruzzo - consigliamo all'amministrazione comunale di Carrara di fissare un calendario e di predisporre la distribuzione delle mascherine anche presso le farmacie comunali e non presso le edicole come successe alcuni mesi fa e ove l'esperimento fu fallimentare, come avevamo ben previsto a suo tempo . Un minimo di organizzazione, come avviene in altri comuni , renderebbe la distribuzione più semplice e più sicura. Non ci vuole molto.”.
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I capigruppo di maggioranza Martinucci (Lega), Bertucci (Lista Persiani), Amorese (Fratelli d'Italia), Ronchieri (Forza Italia) e Cofrancesco (Gruppo Misto) intervengono in merito alla risoluzione del PD che invitava il consiglio comunale a sollecitare la conferenza zonale e la regione Toscana a velocizzare il processo di internalizzazione dei dipendenti del Cup, votata nell'ultimo consiglio comunale del 23 novembre.
"Ancora una volta - rispondono - il PD di Massa si dimostra incoerente. La risoluzione presentata è solamente una presa in giro non solo nei confronti dei lavoratori del Cup ma anche delle istituzioni visto che il medesimo impegno era stato già presentato nel consiglio comunale del 23 luglio scorso dal centrodestra massese: il Partito Democratico votò contro quell'atto accusandoci di strumentalizzare la situazione per mera campagna elettorale. Il caso volle che lo stesso documento venne presentato, sempre dal centrodestra, anche in consiglio regionale dove il PD votò favorevole. Oltretutto a luglio intervenne anche il consigliere regionale Bugliani affermando con grande enfasi che grazie all'approvazione di una sua mozione tutto era stato risolto. E perché oggi si presentano di nuovo con lo stesso atto? Non hanno forse le idee un po' confuse? Fossimo nei panni dei lavoratori del Cup non saremmo solo arrabbiati ma anche delusi da questo comportamento che dimostra soltanto che finora il Partito che attualmente, come da decenni a questa parte, governa la Regione si è totalmente disinteressato della loro situazione".
"Noi abbiamo - affermano - votato a favore, come a luglio scorso, perché rimaniamo coerenti con la nostra battaglia di arrivare all'internalizzazione degli operatori Cup, il PD locale si vuole unire a noi? Ben venga, ma sappia che è in notevole ritardo. O forse vuole solo delle coppe?"
"In tal caso che se le prenda pure - concludono -, ma che tenga conto che sono coppe di cartone perchè sull'argomento sono già stati votati numerosi atti, sia a livello comunale che regionale e il PD, che sfortunatamente governa la nostra Regione, dovrebbe cominciare a mettere in pratica e a risolvere concretamente le situazioni. Basta parole, basta documenti su cui apporre una bandierina: la gente è stufa, è ora di passare ai fatti".
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L'opposizione consiliare Pd passa in rassegna bilancio e interventi sul piano dell'emergenza messi in campo dalla giunta Persiani incapace, afferma, di affrontare le difficoltà in modo pragmatico ma solo scaricando le responsabilità sul governo nazionale. E lo fa partendo dall'ultima variazione di bilancio votata che dimostrerebbe il tangibile aiuto finanziario proveniente dalle casse dello Stato non utilizzato al meglio però, stando alle parole dei consiglieri di opposizione. Esenzioni dalle imposte principali e di alcune tasse, bonus alimentari per 450 mila euro: il Governo c'è, affermano i consiglieri di opposizione, mentre latita un organico piano anti Covid da parte dell'Amministrazione persa dietro a interventi estemporanei.
"L'ultima variazione di bilancio-esordisce infatti il comunicato a firma Stefano Alberti, Uilian Berti, Andrea Barotti, Gabriele Carioli, Dina Dell'Ertole, Giovanni Giusti, Agostino Incoronato, Elena Mosti e Alessandro - rappresenta un'ulteriore occasione persa. I numeri dimostrano chiaramente infatti che il Governo ha trasferito al Comune risorse ingenti, in grado di compensare le minori entrate provenienti dal gettito fiscale. Con le risorse statali è stato possibile finanziare anche le esenzioni delle principali imposte e di alcune tasse, a cominciare da quelle relative all'occupazione del suolo pubblico e della TARI. In questo senso-osservano i consiglieri- non è stato il bilancio comunale ad alleviare il gravoso peso della crisi che ha colpito la comunità del paese e l'Amministrazione si è limitata, pur avendo attaccato aspramente il governo, a destinare quanto ricevuto dallo Stato a quelle voci già individuate dallo stesso governo e che le minoranze avevano fin dall'inizio dell'emergenza sostenuto con forza".
Ma non solo gli aiuti dal Governo centrale, l'Amministrazione- rincara la dose l'opposizione Pd- aveva a disposizione i mezzi risparmiati dal taglio di attività e spese ma non impiegati per dare vita a un organico piano anti Covid. Queste infatti le parole della nota in cui i consiglieri evidenziano le somme conservate per il piano assunzioni rinviato e il taglio del servizio mensa e a disposizione quindi della Giunta:" I numeri della variazione e dell'assestamento-sottolineano- fanno emergere un altro aspetto che conferma l'inerzia dell'Amministrazione. Il blocco di molte attività comunali, le minori spese derivanti dalla sospensione dei servizi e le difficoltà incontrate nelle procedure di assunzione del personale hanno liberato una rilevante quantità di risorse finanziarie; solo il rinvio del piano delle assunzioni ha significato una minore spesa di 840 mila euro mentre la mancata erogazione delle prestazioni delle mense scolastiche ha permesso un risparmio di altri 755 mila euro".
E allora perché la spesa sociale non è andata oltre i 184 mila euro? Chiede l'opposizione pensando alle famiglie in difficoltà.
"Si tratta solo di esempi-rimarca il Pd- da cui è facile comprendere che l'Amministrazione ha avuto risorse ingenti che avrebbe potuto indirizzare ad un organico piano anti-Covid, in primo luogo orientato ad interventi di carattere sociale per famiglie in difficoltà. Invece la maggiore spesa per il sociale si è fermata a 184 mila euro, del tutto insufficienti per far fronte alle criticità di moltissimi cittadini massesi. Se è vero che, grazie al Governo sono stati erogati bonus alimentari per oltre 450 mila euro, è altrettanto chiaro che sarebbe utilissimo concepire aiuti più organici per integrare i redditi di coloro che sono in grande affanno".
Eppure, ricorda l'opposizione Pd, il percorso era già tracciato, bastava rafforzarlo:"Gli strumenti, in tal senso, esistono da tempo nei bilanci comunali ed è sufficiente potenziarli in termini finanziari-insiste quindi il Pd elencando- contributi per la non autosufficienza, sostegni per gli affitti, sostegni per il disagio sociale, con particolare riguardo alle famiglie monoreddito con minori, ai lavoratori precari, ai cassintegrati e ai tantissimi disoccupati. Sarebbe stato davvero utile impiegare le significative economie emerse nel bilancio per varare un corposo piano di aiuto sociale, in grado di affiancarsi agli interventi statali, senza pensare a inutili ammennicoli o a iniziative estemporanee".
"Ma il punto cruciale è proprio questo-conclude l'attacco il Pd massese- l'Amministrazione Persiani sembra non aver affatto capito che la pandemia ha cambiato tutto, che sarebbe stato necessario rivedere in profondità il piano delle opere pubbliche e il bilancio ridefinendoli per battere la crisi. La sola litania che è in grado di ripetere consiste nel chiedere al governo di provvedere, senza neppure domandarsi che cosa invece potrebbe fare il Comune per i propri cittadini. Il tempo delle lagne è scaduto ormai da molto".
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Il sindaco Francesco Persiani spinga e incalzi in Conferenza Zonale Integrata il presidente della Toscana Eugenio Giani affinché revochi l'ordinanza con cui l'11 novembre scorso ha disposto la sospensione del servizio della guardia medica dalle 24.00 alle 8.00 sostituito con un servizio telefonico, per poter usare quel personale medico nello screening e nel tracciamento eseguendo test antigenici.
Un'ordinanza molto contestata anche e soprattutto nelle file dei sindacati di categoria e che il consigliere regionale apuano Giacomo Bugliani ci aveva commentato con queste parole: "La scelta della limitazione della guardia medica notturna è una delle conseguenze più vistose della carenza di personale medico che da troppo tempo si registra in Toscana e in tutto il Paese. Sicuramente una scelta che non fa piacere alla popolazione e che ci deve far riflettere anche sulla necessità di una rapida e coraggiosa revisione del meccanismo di accesso agli studi universitari nel settore della medicina".
L'ordinanza 107 dell'11 novembre firmata dal presidente della regione Eugenio Giani, non poteva quindi certo passare inosservata non solo agli occhi dei sindacati dei medici che hanno stigmatizzato duramente la disposizione, ma anche agli occhi dell'opposizione politica.
"Premesso che - intervengono infatti i consiglieri Stefano Benedetti e Giovanbattista Ronchieri del gruppo consiliare di Forza Italia Massa - l'ordinanza del presidente della Giunta regionale n. 107 dell'11.11.2020 ha disposto che anche i medici di continuità assistenziale contribuiscano ad eseguire i test antigenici rapidi, prevedendo che essi svolgano la propria attività di tipo istituzionale soltanto sino alle 24.00. Dalle ore 24.00 invece la continuità assistenziale sarebbe garantita da centrali telefoniche, programmate sul modello hub-spoke, attive fino alle ore 8 del mattino" dicono in un comunicato i consiglieri apuani, passando poi a criticare in modo netto l'iniziativa:"Tale modalità organizzativa della continuità assistenziale-proseguono infatti- appare un chiaro indebolimento della rete di assistenza sanitaria di cui il territorio ha bisogno. Ciò ancor di più in una fascia oraria tanto delicata, durante la quale tutti gli utenti, ed in particolare i cittadini più fragili per patologie specifiche (cardiopatici, malati oncologici, ecc.), necessitano di avere punti di riferimento medico certi, presenti e disponibili, onde evitare, peraltro, la tendenza a rivolgersi al 118 ed ai Pronto Soccorso". Il gruppo consigliare di Forza Italia fa propria quindi la denuncia che era arrivata puntuale da diverse sigle sindacali all'indomani del provvedimento ammonendo sul pericolo di accessi impropri ai servizi 118 e di Pronto Soccorso.
"L'ordinanza n. 107, dunque - riprendono Benedetti e Ronchieri - da un lato crea un vulnus inaccettabile e pericoloso sospendendo di fatto il doveroso servizio a garanzia del diritto alla salute della popolazione, dall'altro confligge apertamente con la necessità di evitare i rischi di diffusione dell'infezione pandemica connessi al crescere di incongrui accessi ospedalieri".
Quale l'alternativa dunque per recuperare operatori in grado di occuparsi dello screening? Lo propongono gli stessi consiglieri: "Sarebbe invece più sensato ed utile coinvolgere nell'azione di screening dei cittadini e tracciamento dei soggetti sintomatici o lambiti dal virus, attività assolutamente necessaria ed in Toscana comunque avviata tardivamente, oltre ai medici di assistenza primaria, anche i laboratori di analisi privati e le farmacie, stanziando opportune risorse".
Benedetti e Ronchieri si rivolgono dunque al primo cittadino massese perché prema su Giani al fine di ottenere sia la revoca del provvedimento sia le risorse per coinvolgere i laboratori privati e per coinvolgere la Conferenza Zonale dei Servizi, chiedendo: "La revoca con effetto immediato, dell'Ordinanza n. 107 dell'11.11.2020, a garanzia del pieno godimento del diritto alla salute ed all'assistenza medica di tutti i cittadini senza la disposta sospensione' nella fascia oraria notturna e lo stanziamento immediato di risorse in favore di laboratori di analisi privati e farmacie, oltre che di medici di assistenza primaria e di continuità assistenziale, affinché svolgano da subito attività di screening e di tracciamento eseguendo test antigenici rapidi sulla popolazione, con particolare riferimento alle categorie di lavoratori, studenti e pazienti che per le proprie attività e/o condizioni siano più esposte al possibile contagio".
Fra. Vat.
"La seguente Interpellanza-chiude il gruppo consiliare Forza Italia Massa-viene inviata per conoscenza anche al presidente della Regione Toscana e alla dott.ssa Maria Letizia Casani direttore generale della Asl Toscana nord ovest".
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Il progetto era stato avviato all'ospedale delle Apuane nel corso della prima ondata della diffusione del virus Sars-Cov2 ed era uno studio tra i pochissimi condotti a livello nazionale, approvato da un comitato etico-scientifico e registrato a livello internazionale.
Consisteva in una sperimentazione sulla somministrazione a pazienti infetti, di plasma iperimmune o convalescente donato da persone guarite dall'infezione.
A quanto riportato dagli studi medico-scientifici, il plasma iperimmune può funzionare: per essere efficace deve avere un numero elevato di anticorpi e dev'essere somministrato nella fase iniziale della malattia.
Il progetto era coordinato dal primario chirurgo del Noa, professor Mirko Lombardi, oggi in pensione ma che alcuni giorni fa è tornato ad attenzionare a gran voce sulla stampa l'importanza della sperimentazione che sembra caduta nell'oblio.
Il professor Lombardi è tornato a dichiararsi disponibile a proseguire la collaborazione per portare avanti la preziosa sperimentazione che potrebbe aiutare a salvare vite, ma ad oggi non ha ricevuto risposta dall'Azienda Usl.
E' mancato il necessario sostegno da parte di chi di dovere, ha dichiarato il prof. Lombardi: delle istituzioni politiche, dei dirigenti aziendali, dei medici. Risultato? Ad oggi abbiamo un bel progetto interrotto!
Però, dopo l'appello rilanciato dal dott. Lombardi, qualcosa si è mosso: a partire dalla politica, oggi l'onorevole di Italia Viva, Cosimo Ferri, ha fatto sua l'importante sollecitazione dichiarando: "Raccolgo l’appello lanciato dal prof. Mirko Lombardi e lo sottoscrivo, parola per parola, e lo rilancio con convinzione chiedendo alla direttrice dell’Azienda Nord Ovest, dottoressa Casani, di convocare il comitato scientifico che si occupa del progetto “PlasmA-puane CoV-2 e di invitare a partecipare tutte le istituzioni".
Secondo l'onorevole Ferri, si tratta effettivamente di un progetto che merita di essere ripreso e rafforzato con il contributo di tutti, cittadini e istituzioni comprese. E soprattutto, l'onorevole invoca un ritorno in campo dello stesso dott. Lombardi: "La nostra Provincia ha lavorato su questo progetto con grande intuizione: dobbiamo investirci e svilupparlo nel modo migliore. E’ assurdo lasciare in tribuna chi ha voglia ancora di dare un contributo per la nostra sanità. Il legislatore lo ha previsto nel mille proroghe: allora, perché non richiamare tutti coloro che sono in pensione? In tante Regioni sono stati richiamati i medici in pensione valorizzando la loro esperienza. La stessa Protezione Civile ha lavorato in questa direzione. Proprio non capisco perché nella nostra Azienda si faccia diversamente".
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La proposta è venuta da Sonia Castellini, coordinatrice provinciale per la costa di Azzurro Donna Forza Italia e dal gruppo consigliare massese di Forza Italia composto dai consiglieri Ronchieri e Benedetti: una luce rossa su un monumento o una piazza della città in occasione del 25 novembre, giornata mondiale contro la violenza sulle donne. L’iniziativa, accolta con entusiasmo dall’amministrazione di Massa, sarà messa in atto anche in vari comuni della Lunigiana, grazie alla promozione fatta dalla coordinatrice provinciale della Lunigiana di Azzurro Donna , Giovanna Valeri.
“Sono tante le iniziative di Forza Italia portate avanti attraverso Azzurro Donna che toccano temi importanti per il mondo femminile e per contrastare la violenza di genere – ha detto la Castellini – Su tutte, la proposta di legge denominata “Soccorso di Libertà” che verrà presentata ufficialmente nella conferenza stampa indetta proprio per il 25 Novembre, in diretta sulla pagina Facebook ufficiale Forza Italia Toscana dalle ore 11.30. Per la giornata mondiale contro la violenza sulle donne il coordinamento ha chiamato a raccolta le proprie donne che ogni giorno mettono tutto l’entusiasmo ed il loro impegno nelle le nostre battaglie ed è nato lo splendido “Collage di Sorrisi”, il manifesto dell’iniziativa.”.
La Castellino ha poi voluto portare la testimonianza di una donna che è riuscita a salvarsi dalla spirale di violenza e soprusi in cui l’aveva costretta il compagno: “E’ la storia di una donna coraggiosa che ha vinto la sua battaglia per sé e per i suoi figli - ha spiegato la Castellini - e che con la sua testimonianza vuole spronare le altre vittime di violenza a denunciare perché oltre la violenza c’è la vita vera, si rinasce e si trova il coraggio e la serenità”.
“È difficile per me ripensare a ciò che per ben dieci anni ho subito: le angherie, i soprusi, sia psicologici, sia fisici. Ormai sono passati altri dieci anni e il dolore si è assopito, grazie anche al coraggio di un altro Uomo, non a caso scritto così, che mi ha curata e capita. All'epoca dei fatti ero poco più che maggiorenne ed ero una ragazza piena di sogni. Un po' per contrastare la famiglia, un po' per la morte di mio padre, mi sono rifugiata in una relazione sbagliata con un ragazzo di tre anni più grande di me che si era fatto amare proprio per il senso di protezione che mi dava. Le attenzioni e la dolcezza iniziale cominciarono a sparire dopo la nascita del primo figlio. Quando, dopo due anni, avemmo il secondo bambino e dovemmo affrontare diversi ricoveri perché il bimbo era cagionevole di salute le cose precipitarono e un vero baratro si aprì sotto i miei piedi: schiaffi e minacce divennero la mia compagnia quotidiana. Il terzo bambino, voluto per provare a sistemare le cose, al contrario rese più complicata la gestione famigliare e lui cominciò a rivolgermi minacce, insulti, schiaffi, botte e soprusi di ogni genere, non solo nei miei confronti, ma anche versoi miei figli. Non sapevo più come difendere me stessa e i bambini, non sapevo come sarei riuscita ad andare avanti. Arrivai al culmine il giorno in cui rinchiuse il piccolo di soli tre anni in una camera perché aveva paura del temporale e pensava che così facendo la paura potesse passargli e lui potesse diventare un uomo. Durante quel temporale aprii gli occhi e da quel momento riuscii ad allontanarmi, me ne andai e portai con me i miei bambini. Tornai da mia madre e ricominciai a vivere. Conobbi un ragazzo due anni dopo la mia separazione e grazie a lui ho ritrovato la fiducia nel genere maschile. Lui ha curato le mie ferite e soprattutto si è innamorato dei miei figli, o meglio dei nostri figli. Io ho trovato il coraggio di denunciare il mio ex compagno circa nove anni fa, dopo una bruttissima telefonata in cui mi ha minacciato di sciogliermi nell'acido. E adesso posso urlare al mondo che io ce l'ho fatta, sono qua e sono viva, sono riuscita a cavarmela e come una fenice sono rinata dalle mie ceneri. Denunciate, fatelo, solo così potrete dire di essere tornate libere.”
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Italia Viva Massa-Carrara chiede l'annullamento dell’ordinanza regionale n.107 sul reclutamento dei medici di guardia:
Comprendiamo che la priorità della Regione sia l’emergenza Covid ma non dobbiamo dimenticare quanto il servizio di Guardia Medica, sia strategico per il territorio, soprattutto per quello della provincia di Massa e Carrara. La condizione di emergenza urgenza alla quale dovremmo abituarci per i prossimi mesi non può stravolgere completamente l’assetto sanitario ed assistenziale per le patologie no-covid. E’ impensabile lasciare i cittadini di interi territori, spesso disagiati da un punto di vista geografico, senza la risposta assistenziale della guardia medica. Non vediamo in questa riorganizzazione un potenziamento della capacità di contrasto all’attività pandemica, ma un sovraccarico per i servizi di 118 e PS, in un momento così drammatico per la sanità che è sempre stata il fiore all’ occhiello della regione Toscana. Italia Viva Massa Carrara si dissocia quindi da decisioni non ponderate ed incomprensibili dal momento tra l'altro che i dati nazionali dimostrano che nelle Regioni dove non funzionano i servizi territoriali strutturati, il covid produce più danni. Il presidente Giani assieme all'assessore alla sanità Bezzini devono esperire tutte le modalità utili per il reperimento del personale necessario, anche attraverso un reclutamento straordinario: la soluzione non deve essere tagliare i medici dalla guardia notturna per ricollocarli ad altre mansioni.
M. C.
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