Politica
Progetti bloccati per stornare i finanziamenti a favore dello Stadio: il consigliere Bernardi critica la gestione dell'amministrazione dei fondi dell'articolo 21
Il progetto “Ciclabile Michelangelo” sarebbe stato bloccato dall’amministrazione Arrighi per convogliare i finanziamenti derivati dall’articolo 21 per aumentare la capienza dello Stadio dei Marmi: lo sostiene…

Un nuovo manto per la Fossa dei Leoni Approvato il progetto, presto al via i cantieri: "Impegno continuo per i nostri impianti sportivi"
Grazie a un investimento da 360mila euro sarà completamente rifatto il manto in erba sintetica della 'Fossa dei Leoni'. Il campo da calcio di viale XX Settembre subirà così un importante…

Continuità educativa tra asilo nido e scuola dell’infanzia. Nasce ad Avenza un nuovo polo 0-6: "Risposta concreta ai bisogni di bambini e famiglie"
Nascerà ufficialmente ad Avenza un nuovo polo 0-6. Dopo gli ottimi risultati della sperimentazione dello scorso anno, dal prossimo settembre la scuola dell'infanzia 'Collodi" e l'asilo nido comunale 'Le…

Via Verdi a Carrara avrà i tanto attesi nuovi marciapiedi: approvato progetto da oltre due milioni di euro
Via libera della giunta comunale al progetto di fattibilità tecnico economica del rifacimento di via Verdi. La strada del centro storico cambierà completamente volto grazie a un investimento…

Pensiline bus: poche, disagevoli e degradate secondo il consigliere Filippo Mirabella
"Tre anni fa avevamo presentato una delle prime interrogazioni sullo stato di degrado e pericolosità delle pensiline degli autobus. - comincia così la denuncia del consigliere della Lista…

Restauro laboratori di scultura dell'Accademia della Padula e di Monterosso: lavori per un milione e mezzo finanziati con l'articolo 21
La ristrutturazione completa delle ex scuderie della Padula e un nuovo impianto di riscaldamento per i laboratori di via Carlo Fontana, a Monterosso. Sono questi gli interventi che, grazie a un investimento…

Stagione turistica in grave calo: l'allarme lanciato dai commercianti e raccolto dal comitato "Tra la gente" di Stefano Pucci
“Tra la Gente”, il comitato fondato da Stefano Pucci raccoglie l’allarme dei commercianti: “Marina di Massa mai così vuota”. “È un’estate amara per molti operatori economici del litorale…

Quasi ultimato il restauro della Nottola di Hegel, di Robert Morris: il comune replica alla segnalazione della consigliera Mattei
Al parco della Padula di via Sorgnano si stanno completando in questi giorni i lavori di ripulitura e sistemazione dell'opera 'Hegel's Owl' di Robert Morris. La 'Nottola', come…

Infrastrutture in cambio di materie prime: il nuovo feudalesimo del marmo a Carrara secondo ARCA
Associazione ARCA - Insieme per la rigenerazione e per la cura dell'ambiente ha commentato il finanziamento privato per adeuare lo stadio della Carrarese alla serie B: "Con l’articolo…

La Nottola di Norris in stato di degrado: la segnalazione social della consigliera Maria Mattei
Il triste destino dell'opera "La Nottola" di William Norris, collocata e costantemente vandalizzata, nel Parco di Villa Fabbricotti alla Padula, torna ad essere segnalato dalla consigliera Maria Mattei…

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La costruzione di un muretto all’ingresso del ponte di Avenza che restringe notevolmente la carreggiata in entrata e in uscita, poi tagliato dopo la segnalazione fatta dal coordinamento comunale di Fratelli d’Italia ha spinto Cesare Micheloni, autore della segnalazione, a fare un’analisi della situazione del cantiere di via Gino Menconi: “Premesso che siamo garantisti e fiduciosi nell'operato delle istituzioni e che non è nostra intenzione disquisire né tantomeno criticare il progetto del ponte – ha esordito Micheloni di FdI – dobbiamo tuttavia far notare che in merito alla realizzazione delle opere accessorie e cioè marciapiedi, muretti, cordoli e quant'altro si è registrata la totale assenza del comune di Carrara. Degli amministratori seri e responsabili avrebbero dovuto controllare, suggerire e proporre soluzioni a tutte quelle problematiche che fisiologicamente si sono palesate nel corso dei lavori che, ricordiamo, hanno modificato le geometrie dell'area in oggetto. Ma forse è più comodo stare seduti sulla poltrona e lasciare gli avenzini da soli, in uno stato di autogestione, che di fatto carica sulle spalle dei cittadini, obblighi e doveri che a loro non competono. E' evidente che da questo contesto scaturiscano inevitabilmente tensioni e malumori che la politica avrebbe dovuto prevenire o comunque limitare. Invece, la strategia scelta dai grillini è quella dello struzzo: di fronte alle difficoltà nascondono la testa nella sabbia. Un processo di deresponsabilizzazione funzionale allo scaricabarile che consiste nel riversare colpe, responsabilità e incombenze ad altri soggetti, ad esempio: Regione e fornitori di servizi. Ora basta! I cittadini non possono più sopportare questo vuoto amministrativo che determina inefficienze e ritardi nella riapertura di Via Gino Menconi, e che potrebbe essere causa di disagi e possibili pericoli per persone e cose. Pertanto in un'ottica costruttiva rinnoviamo l'appello all'amministrazione comunale affinchè si adoperi a garantire alla cittadinanza tutto quanto di sua competenza.”.
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Mancanza di rispetto della dignità delle lavoratrici, subdoli ricatti occupazionali, turni lavorativi in tutte le condizioni: un quadro sconfortante ed umiliante quello descritto dalle donne che si occupano delle pulizie negli uffici pubblici del comune di Carrara per le quali il consigliere dell’opposizione Massimiliano Bernardi ha deciso di intervenire sollecitando il vicesindaco Matteo Martinelli a mantenere la parola data con le lavoratrici.
“E’ oltremodo urgente da parte dell'amministrazione - ha detto Bernardi - definire nello specifico i trattamenti economici e normativi congrui e dignitosi per quelle lavoratrici che nonostante le promesse continuano a non essere tutelate. Sono state solo parole, non seguite da comportamenti coerenti e da un cambio di passo nei loro confronti. Le lavoratrice hanno dichiarato che senza certezze e relativi adeguamenti del contratto che è stato firmato, dovranno continuare a lavorare con una grande incertezza e conseguente malessere . Sembra infatti che a nessuno interessi il grande impegno e i sacrifici, la professionalità, la dedizione e la serietà proprio di quei lavoratori che sono tra i più essenziali. Lo sono sempre stati, ma sono dopo lo scoppiare della pandemia: il loro importante operato è stato messo in evidenza, ma ancora le parti datoriali non vogliono riconoscere a loro giusti diritti.”
Le donne delle pulizie del comune lamentano la mancanza di una fascia oraria definita nonostante sia prevista dal contratto per cui ognuna ha un orario improvvisato giornalmente, inoltre nella prima busta paga non hanno trovato la presenza giornaliera come da contratto. Sebbene ci fosse la clausola della “messa a disposizione” che le dipendenti hanno inviato regolarmente al loro datore di lavoro come previsto nel contratto, si sono viste decurtare le ferie e i permessi. Le lavoratrici dei servizi in appalto di pulizia e sanificazione , nonostante ciò continuano a svolgere un ruolo ritenuto essenziale per il contenimento del contagio negli uffici pubblici, esponendosi in prima linea per garantire l’accessibilità dei luoghi che, senza la loro opera, non sarebbe possibile.” Bernardi ha ricordato che dopo l’impegno formale da parte di Martinelli, le donne delle pulizie avevano riposto fiducia negli accordi contrattuali e invece dopo due mesi hanno dovuto constatare che gli impegni vengono rimessi in discussione.
“Tutto questo inoltre è avvenuto – ha concluso Bernardi - nonostante molte imprese, con la pandemia, abbiano incrementato in modo consistente lavoro e fatturato, continuando a sfruttare il senso di responsabilità, i sacrifici, e la dedizione dei lavoratori, per il 70 per cento donne, con salari esigui, orari spesso ridotti, carichi di lavoro pesanti e condizioni di lavoro difficili in molte realtà della Regione Toscana e per altri comparti occupazionali. Almeno per le nostre lavoratrici che da anni lavorano per il nostro comune ci si aspettano risposte urgenti .”
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Sono sempre di più i cittadini massesi che manifestano preoccupazione per le condizioni del fiume Frigido e che temono la possibilità che l’alveo del fiume venga ostruito da un tappo causando esondazioni pericolose.
Molte le richieste di chiarimenti sulle ragioni che hanno causato il formarsi dell’ostruzione e soprattutto sulle conseguenze che questa potrà avere e su un eventuale progetto che possa risolvere il problema. Alle molte voci di cittadini si è unito anche il coordinamento comunale di Forza Italia che attraverso il suo coordinatore Domenico Piedimonte ha fatto sapere: “ Non sappiamo qual è la reale entità del problema e quanto possa impattare in termini di sicurezza idraulica – ha detto Piedimonte - ma di sicuro incide sui nostri concittadini. Anche in termini di navigabilità della foce e dell'attracco di piccole imbarcazioni che negli anni hanno alimentato, seppur di poco, le casse comunali.”
Piedimonte ha ricordato che il Piano Particolareggiato dell'Arenile massese ha sempre previsto la possibilità di concedere l'uso delle sponde del Frigido dietro il pagamento di un canone di concessione demaniale e ha sottolineato che proprio la problematica legata al tappo del Frigido era stata indicata come priorità nel suo programma per diventare coordinatore comunale di Forza Italia. “
Nelle elezioni regionali appena concluse – ha aggiunto Piedimonte - anche il nostro candidato di costa, Stefano Benedetti ha realizzato comunicati stampa e video in merito a questa battaglia che vede Forza Italia combattiva a tutti i livelli. Un anno fa, infatti, il nostro consigliere regionale Maurizio Marchetti ha fatto un’interrogazione relativa ai cumuli di ghiaia che concorrono a formare il tappo del Frigido facendo presente che la con nota 9643 del giugno 2018 la Regione Toscana autorizzava fino al marzo 2021 l'Associazione Nazionale Marinai di Italia (A.N.M.I.) ad effettuare i lavori di movimentazione di sedimenti marini prelevati alla foce del fiume Frigido nell'area a ridosso della scogliera.”. Piedimonte ha rimarcato sia che la data di scadenza è vicina sia che quello che sta iniziando è il periodo peggiore dell’anno per cui è necessario intervenire in fretta ed ha sollecitato il nuovo presidente Giani: “ Marzo 2021 è vicino. Ma ora arriva il momento peggiore dell'anno.
“Alla foce del Frigido – ha concluso Piedimonte - oggi non è presente un semplice tappo ma una vera e propria montagna di detriti. L’ANMI li rimuove a scadenza settimanale oin estate ma li accumula in montagne che con le mareggiate finiscono prima in mare e poi di nuovo a riva a riformare il tappo. Un circolo vizioso che sembra la tela di Penelope, le cui colpe politiche sono chiare ed evidenti. La sinistra, da sempre al governo della nostra Regione, ha deciso intorno al 2010 di spostare la scogliera a pennello che era davanti ad alcuni stabilimenti a 200 metri di distanza lato Viareggio e l'ha posta in adiacenza alla foce del Frigido. Questo ha cambiato l'equilibrio dell'ecosistema e da allora si è andato velocemente formando il tappo. Forza Italia Massa chiede che venga posto immediato rimedio a tale errore e vuole capire in base a quale progetto idraulico ed ingegneristico “i compagni” hanno deciso di modificare la foce del fiume che prima dei lavori aveva la classica “forma ad imbuto” e tutto scorreva senza intoppi.”
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La delibera è stata approvata ieri nel consiglio comunale di Massa: l’amministrazione Persiani firmerà un accordo transattivo con la Regione Toscana per la tassazione marmi. Il sindaco di Massa ha voluto spiegare nel dettaglio i precedenti che hanno portato a tale risoluzione: “Nel 2019 la Regione Toscana ha reclamato al comune di Massa il rimborso di circa 277 mila euro quale mancato versamento della quota di competenza regionale in relazione alla tassa marmi che il comune avrebbe dovuto versare nel periodo compreso tra il 2013 e il 2017. La Regione infatti ha contestato l’omesso versamento di tale importante somma in quanto l’ente non si era mai correttamente adeguata a quanto previsto dalla legge regionale relativa al contributo di estrazione e canone concessorio.”
Persiani ha quindi chiamato in causa l’ex giunta Volpi che non avrebbe, all’epoca, adeguato la tassazione in base alla legge regionale determinando così un notevole ammanco per le casse comunali, dal momento che l’importo richiesto dalla regione è pari al 4,5 per cento di quanto il comune di Massa avrebbe dovuto incassare. Persiani ha poi spiegato che la sua amministrazione L’amministrazione si è comunque opportunamente attivata per limitare i danni proponendo alla Regione un accordo che limitasse la restituzione delle somme non a 277 mila euro, ma a soli 140 mila euro circa, da versare con un piano di rateizzazione pluriennale, ricalcolando il dovuto in base al minor incasso procrastinatosi negli anni. “Non potendo recuperare – ha continuato il sindaco Persiani - le maggiori somme ai concessionari in assenza di alcun titolo a causa dell’inerzia della giunta Volpi, questa amministrazione ha riconosciuto la percentuale sull’effettivo incasso di gran lunga inferiore rispetto a quello dovuto in base alla legge regionale. Di più non era possibile ottenere dal momento che, effettivamente, la normativa regionale avrebbe dovuto essere applicata da tempo, mentre solo questa amministrazione, appena insediatasi, ha provveduto a farlo tra l’ottobre e il dicembre 2018. D’altra parte, gli introiti immediatamente percepiti nel 2019, quasi raddoppiati a parità di materiale escavato, dimostrano quanto fosse importante l’adeguamento della tariffazione in base alla legge regionale e confermano che, purtroppo, la mancata adozione del Regolamento degli Agri marmiferi, pur presentato dalla attuale giunta al consiglio comunale sin dal dicembre 2019, impediscono di completare il percorso di completo adeguamento.”
Persiani ha tuttavia ricordato che ancora non è chiaro quanto il comune di Massa avrebbe potuto e dovuto incassare tra il 2015 e il 2018, a titolo di contributo di estrazione ed ha fatto notare che quanto fatto ieri in consiglio comunale sia da considerare solo come la punta dell’iceberg di una vicenda del recente passato che meriterà il giusto approfondimento nei prossimi mesi. Persiani infine si è detto stupito dall’indifferenza manifestata dall’opposizione in particolar modo dai 5 stelle arrivando a ipotizzare che il loro interesse sul marmo vada a corrente alternata a seconda se al governo c’è il Pd o il centrodestra.
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Con l’inizio del mese di dicembre saranno accese l’illuminazione e le decorazioni natalizie in tutta la città accompagnate dalle tradizionali canzoni.
“Vogliamo che questo sia un Natale di speranza e abbiamo voluto regalare ai più piccoli, ma anche ai più grandi un po’ di normalità. Questo periodo dell’anno da sempre porta con sé un po’ di magia e calore affettivo ed è proprio questo che cerchiamo di trasmettere alla cittadinanza riscaldando l'atmosfera natalizia della nostra città con la musica e le luci”. Con queste parole il sindaco Francesco Persiani inaugura “virtualmente” l’accensione delle luminarie nel centro storico, a Marina di Massa, nelle periferie.
Fili di luci e decorazioni coloreranno le strade del centro cittadino, le gallerie commerciali, viale Stazione, la rotatoria della Misericordia considerata un “ingresso” verso il centro città. In piazza Aranci è già stato posizionato nei giorni scorsi un abete di 12 metri di altezza, mentre altri alberi, di dimensioni inferiori, saranno installati in piazza Mercurio, nella piazzetta del Mercato, in piazza Bertagnini. Piazza Garibaldi avrà invece un albero a led così come lo spazio di fronte al pontile di Marina di Massa dove saranno illuminate villa Cuturi, palme e strade. Le luminarie natalizie saranno installate anche in zone più periferiche come Ronchi, Romagnano o Mirteto.
In tutto il centro storico, viale E. Chiesa e in galleria Da Vinci inoltre risuoneranno per tutto il periodo le musiche natalizie trasmesse in filodiffusione.
“L’Amministrazione comunale ha in cantiere alcune idee ulteriori per valorizzare la città sfruttando al massimo l'atmosfera particolare creata dalle luminarie, anche in collaborazione con i centri commerciali naturali e l'utilizzo dei canali social” rimarca l’assessore Andrea Cella. “L'obiettivo è far sentire a casa ogni cittadino che passeggia per le nostre strade, è importante dare un messaggio di positività viste le difficoltà che stiamo affrontando da tempo”.
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Sono iniziati ufficialmente martedì 24 novembre i lavori di ristrutturazione della scuola Giromini di Marina di Carrara: in questi giorni sono in corso l’allestimento del cantiere e i sopralluoghi propedeutici all’inizio effettivo delle opere. Si tratta di un intervento dal costo iniziale di 3.740.000 euro ma che, dopo il ribasso della gara, è sceso a 3 milioni 50 mila euro: la durata dei lavori, da appalto, è prevista in 18 mesi.
Le opere sulla Giromini si sono rese necessarie a seguito della dichiarazione di inagibilità della struttura, nel 2012, e all’esito delle verifiche di vulnerabilità sismica. Il primo progetto messo a punto dalla precedente amministrazione, prevedeva solo un intervento parziale mentre l’attuale amministrazione ha approvato un intervento di riqualificazione globale di tutti e 3 gli immobili che compongono la scuola, prevedendo importanti opere non solo strutturali ma anche in termini di adeguamento impiantistico e architettonico.
I lavori avviati nei giorni scorsi prevedono l’adeguamento sismico e antincendio e l’abbattimento delle barriere architettoniche; la realizzazione di un edificio in classe energetica N-ZEB: Near Zero Energy Building ovvero con consumi vicini allo zero e il restauro della parte storica, per una struttura che ha un forte valore identitario per la città. Il progetto esecutivo prevede la demolizione del corpo B, quello di più recente realizzazione, con successiva ricostruzione e interventi di adeguamento sismico della parte storica dell’edificio. La ricostruzione del corpo B sarà realizzata contemporaneamente all’intervento sul corpo A in modo da rendere immediatamente funzionante la scuola. La struttura quindi avrà a disposizione 10 aule in più rispetto al vecchio assetto e potrà accogliere oltre 200 alunni in 13 aule a cui si aggiungono 5 aule specialistiche, un’aula multifunzione da 70 metri quadri (utilizzabile come palestra) e una mensa in grado di ospitare contemporaneamente 150 studenti.
«A conferma dell'importanza che per noi riveste l'edilizia scolastica ricordo che questo è il progetto più economicamente rilevante approvato fino a questo momento per la nostra amministrazione. Attraverso questo investimento restituiremo a Marina di Carrara la sua scuola più antica e prestigiosa» ha ricordato l’assessore alle Opere Pubbliche Andrea Raggi.
In riferimento alle polemiche sui finanziamenti della Regione Toscana e sui costi delle opere, va ricordato che la domanda di accesso alle risorse è stata presentata da questa amministrazione a settembre 2017 sulla base del progetto messo a punto nel corso della precedente consiliatura, ed è stata accolta dalla Regione il a ottobre 2017. Appurato che il progetto era parziale e insufficiente a restituire alla città la scuola, l’amministrazione ha deciso di procedere su una strada diversa: per questo è stato dato mandato di predisporre un progetto completo, mirato al recupero complessivo e alla valorizzazione della Giromini. Questo ovviamente ha fatto aumentare i costi perchè ristrutturare un edificio intero costa di più che recuperarne solo una parte.
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100 mila euro per i buoni spesa alle famiglie in difficoltà e 300 mila euro per il bando a sostegno delle microimprese: con l’approvazione della salvaguardia da parte del consiglio comunale, ieri sera l’amministrazione è andata a incrementare ulteriormente le risorse a sostegno dei carraresi più colpiti dalla crisi economica innescata dalla pandemia.
«Questo intervento e quelli messi in campo nei mesi scorsi confermano l’impegno e l’attenzione dell’amministrazione a chi si trova in maggiori difficoltà. La sfida posta dall’emergenza Covid è però tale che, per superarla, richiede a ciascuno di fare la propria parte, anche nei piccoli gesti quotidiani. Dall’acquistare nei negozi di vicinato, evitando lo shopping online, al supportare i vicini di casa per la spesa o i farmaci: dobbiamo rinnovare il nostro senso di comunità, essere più attenti ai bisogni di chi vive intorno a noi» ha commentato il sindaco Francesco De Pasquale.
Con la salvaguardia di ieri sera, la cifra destinata ai carraresi più colpiti dalla crisi ha superato la soglia del milione e 600mila euro, tra buoni spesa, contributi affitto e sostegno alle microimprese. Una somma raggiunta mettendo insieme gli stanziamenti destinati dal governo alla nostra città, le risorse attinte dall’amministrazione direttamente dalle casse comunali e un contributo della Regione Toscana da 100mila euro.
Ma vediamo nel dettaglio come sono state usate queste risorse.
Tra marzo e giugno 2020, durante il primo lockdown sono stati distribuiti oltre 10.000 buoni pasto per un totale di 518.983,74 euro: 318.983 euro finanziati dal governo, 120.000 euro erogati dal settore Servizi Sociali del Comune e circa 80.000 in donazioni private.
Per la seconda ondata della pandemia, attualmente in corso, sono già a disposizione altri 550.448 euro, anche questi destinati alla distribuzione di buoni pasto, che partirà a breve: 350.448,74 euro in fondi del governo e 200mila euro in risorse del municipio di cui 100mila euro attinti dal bilancio del settore Sociale e altri 100mila arrivati proprio dalla salvaguardia approvata lunedì sera dal consiglio comunale.
Ma le misure di contrasto all’emergenza alimentare non sono le sole messe in campo. Nei mesi scorsi sono stati erogati 235mila euro per il fondo affitti, in contributi al canone di locazione, di cui 100mila euro dalla Regione Toscana e 135mila direttamente dal Comune di Carrara.
Il totale delle risorse andate ai nuclei in difficoltà ammonta dunque a oltre 1,3 milioni di euro di cui oltre mezzo milione stanziato direttamente dall’amministrazione comunale. A questo si aggiungerà un bando da 300mila euro finanziato con risorse del municipio, anch’esse destinate nel corso del consiglio comunale di lunedì con l’intervento di salvaguardia: la cifra servirà a sostenere le microimprese della città.
Nei mesi scorsi, inoltre, l’amministrazione ha utilizzato tutti gli strumenti messi a disposizione dalla normativa di emergenza per alleviare cittadini e attività sul fronte delle imposte: a inizio aprile è stata deliberata la sospensione dei termini di scadenza dei pagamenti di Tari, Tosap e Icp. In particolare lo scorso luglio il Comune ha finanziato con risorse proprie riduzioni sulla Tari per 620mila euro: di questi, 190mila sono andate ad alleviare le imprese oggetto di chiusura a seguito dei provvedimenti presi dal governo durante il primo lockdown; altri 220mila sono stati sgravati dalle tariffe delle famiglie in difficoltà. Inoltre, a inizio giugno, a ristoranti, bar e locali è stata data la possibilità di ampliarsi sul suolo pubblico senza ulteriori esborsi, in una iniziativa mirata ad agevolare il rispetto delle norme anti contagio che, come sappiamo, richiedono la disponibilità di maggiori spazi.
Nei prossimi giorni sul sito del comune di Carrara verranno pubblicate tutte le informazioni di dettaglio sia sulla seconda tranche di distribuzione dei buoni spesa, sia sul bando per il sostegno alle microimprese.
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"La situazione è difficile per tutti ma lo è particolarmente per gli anziani. Rappresentano in questo momento la fascia debole della popolazione, quella più colpita. E non dimentichiamo che la pandemia sta richiedendo un utilizzo enorme degli strumenti tecnologici per fare praticamente tutto. Anche comunicare a distanza. Ed è chiaro che è un fattore che aumenta le difficoltà per le persone più anziane. In questo momento dove la rete internet è lo strumento principale loro sono mediamente i più esclusi. Quindi hanno questo duplice problema".
Lo sa bene Laura Menconi, presidente dell'Associazione per i diritti degli anziani, Ada, di Carrara e Fosdinovo, che ha dovuto limitare molto le proprie attività in questi mesi a supporto delle persone più fragili: "Anche le nostre attività sono molto limitate dalle restrizioni Covid19, almeno per quanto riguarda le iniziative in presenza. Ci stiamo attivando per supportare psicologicamente le persone più in difficoltà. Ad esempio durante il primo lockdown avevamo attivato uno sportello telefonico di supporto psicologico per le persone in difficoltà, grazie alla collaborazione di alcuni professionisti del settore. Ma non mancano gli anziani che cercano di rivolgersi ai nostri uffici, tutti i giorni, per trovare risposte ai loro problemi concreti: le pratiche di invalidità, come ottenere le riduzioni sulle bollette e molto altro ancora".
In questo periodo difficile, gli anziani contattano l'associazione, anche tramite telefono, per sentirsi rassicurati e avere una voce di conforto: "Le domande che fanno sono tantissime. Vorrebbero capirne di più di che cosa sta succedendo. Vorrebbero riuscire a capire in maniera più chiara che cosa sia vero e che cosa sia una fake news perché ne circolano tantissime. Perché quelle che si trovano sulla rete poi vengono riportate anche a loro. Ma soprattutto chiedono di tornare presto alla normalità. Per cercare di dare una risposta a tutte le loro domande stiamo pensando di organizzare una o più iniziative in diretta streaming, anche sui social, per aiutarli a conoscere meglio questo mondo e questi strumenti, per insegnarli a utilizzarli per tutto: restare in contatto con parenti e amici e informarsi in maniera corretta".
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E’ stato uno dei primi carraresi ad aderire a Fratelli d’Italia e, ancor prima, è stato consigliere provinciale del centro destra. Oggi arriva per Cesare Micheloni l’incarico di responsabile elettorale da parte del coordinamento comunale di FdI: affiancherà il coordinatore comunale Lorenzo Baruzzo nelle trattative e nell’organizzazione , per le prossime scadenze elettorali, a cominciare dalle “amministrative 2021”.
Ad annunciare la nomina è stato lo stesso Baruzzo che ha fatto sapere: “A Cesare Micheloni, con il quale condividiamo la visione di una politica al servizio dei cittadini, intesa come forma di volontariato, vanno i ringraziamenti per la disponibilità e gli auguri di buon lavoro.”.
V. T.
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Oltre mezzo milione di euro per l’assegnazione di buoni pasto alle famiglie carraresi più colpite dalla crisi economica innescata dalla pandemia. Sì perché ai 350.448,74 euro destinati al Comune di Carrara dal governo con il decreto legge Ristori Ter del 23 novembre 2020, l’amministrazione ha potuto aggiungere altri 200 mila euro.
Queste risorse, arrivano dalle casse dei Servizi Sociali: in particolare, 100 mila euro erano già disponibili nel bilancio del settore e altre 100 mila sono state aggiunte con la salvaguardia.
«Memori dell’esperienza del primo lockdown, quando ci sono arrivate circa 4mila domande, nei mesi scorsi col Settore abbiamo fatto un lavoro certosino sapendo che, con la seconda ondata, ci saremmo trovati ad affrontare nuovamente un elevato numero di richieste. Mettendo insieme le nostre risorse allo stanziamento del governo, quindi, riusciamo ad avere a disposizione una cifra importante, con la quale speriamo di permettere alle persone di trascorrere anche un Natale decoroso» ha commentato l’assessore Anna Galleni.
Durante il primo lockdown, lo ricordiamo, erano stati erogati 518.983,74 euro: di questi, oltre ai fondi del governo, 120.000 euro erano stati stanziati dall’amministrazione e circa 80.000 erano arrivati da donazioni private..
In questa seconda tranche, i buoni spesa saranno rilasciati direttamente dal Comune di Carrara e saranno utilizzabili in tutti gli esercizi commerciali convenzionati: l’elenco sarà pubblicato sul sito istituzionale del Comune. Ciascun buono avrà un valore di 150 euro e sarà utilizzabile per l’acquisto di generi alimentari o prodotti di prima necessità, con 50 euro in più per ogni componente del nucleo familiare, fino a un massimo di 500 euro. Le domande dovranno essere presentate entro e non oltre il 31 dicembre 2020 secondo le modalità indicate nel dettaglio sul sito www.comune.carrara.ms.it
I destinatari dell’intervento sono i nuclei familiari particolarmente esposti agli effetti economici derivanti dall’emergenza da Covid-19 e i nuclei familiari in stato di bisogno. In ogni caso le famiglie dovranno avere una disponibilità (su depositi bancari, conto corrente, libretti postali titoli azionari e obbligazionari e simili ) non superiore a 5.000 euro. Le risorse saranno assegnate secondo le seguenti priorità da utilizzarsi subordinatamente al non essere assegnatari di interventi di sostegno pubblico: condizione di indigenza o di necessità individuata dai servizi sociali; numerosità del nucleo familiare; presenza di minori; situazioni di fragilità recate dall’assenza di reti familiari e di prossimità; situazioni di marginalità e di particolare esclusione. Potranno presentare domanda anche coloro che hanno già usufruito degli interventi di aiuto alimentare (buoni spesa) nei mesi scorsi e che si trovano ancora nelle condizioni previste per l’accesso alla misura.
La valutazione delle domande sarà effettuata dal Servizio Sociale Professionale a seguito di sommaria istruttoria e facendo riferimento alle piattaforme già in uso: considerati i caratteri di eccezionalità e temporaneità della misura e data dall’emergenza alimentare, in una prima fase, la procedura potrà avvenire senza il ricorso alla prova dei mezzi (ISEE), salvo comunque successivo controllo e verifica.
Per richiedere il buono, i cittadini dovranno presentare l’apposita domanda, contenente l’autocertificazione della situazione economica e della presenza dei requisiti entro e non oltre il 31/12/2020 mediante una delle seguenti modalità alternative: compilando la modulistica disponibile sul sito internet istituzionale del Comune di Carrara; inviando i moduli tramite PEC all’indirizzo di posta elettronica certificata:
Gli aiuti verranno erogati fino ad esaurimento degli stanziamenti di bilancio. Qualora ad esaurimento delle domande presentate entro il 31/12/2020 fossero ancora disponibili risorse, verranno riaperti i termini per la presentazione di nuove richieste.
Chi volesse contribuire a questa iniziativa, può farlo con una donazione sul conto corrente 1600/825797/90 intestato a COMUNE DI CARRARA con causale DONAZIONI EMERGENZA CORONAVIRUS. L’Iban è: IT43F0617524510000082579790.
Le risorse saranno utilizzate per gli interventi di solidarietà alimentare. Se non ci fosse questa necessità, le risorse verranno impiegate comunque per aiutare le famiglie in difficoltà economica, anche dopo la fine dell’emergenza.
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