Politica
Le osservazioni al progetto di bonifica della Buca degli Sforza fatte da Italia Nostra Massa Montignoso e Legambiente
Italia Nostra Massa Montignoso e Legambiente hanno fatto alcune osservazioni al progetto di bonifica della Buca degli Sforza, a Massa, che, a breve vedrà l' aggiudicazione alla…

Votata all'unanimità, ad eccezione di Polo progressista e di sinistra, la variante Aurelia: la critica del comitato NoVariante
Il comitato No Variante Aurelia ha commentato il voto del consiglio comunale di Massa a favore della Variante: "Nel consiglio comunale del 16 settembre hanno votato all'unanimità…

Non in mio nome: manifestazione per Gaza organizzata da Associazione Mycelium in Piazza Aranci a Massa il 21 settembre
L'associazione Mycelium ha organizzato un flash mob di protesta per Gaza. Ecco la loro dichiarazione: "In questo momento storico, tra i più bui che l'umanità abbia attraversato negli…

Politeama, l'inizio della fine: flash mob di Avenza Si R-Esiste in piazza Matteotti per segnalare i molti nodi del degrado della città
Sono arrivati in piazza Matteotti con un pullman riservato, intorno alle 20,15 di giovedì 17 settembre: il gruppo nutrito di cittadini di Avenza che fa parte del comitato…

Il Polo P&S: la variante Aurelia con 60 milioni di euro sommergerà di inquinamento Massa
Il Polo Progressista e di Sinistra, composto da M5S RC e Mcc, non si meraviglia per l’approvazione della delibera per il primo lotto della Variante Aurelia,…

"Incontriamoci a Massa": il Pd Massa Carrara apre la campagna elettorale il 20 settembre in piazza Aranci
Il Partito Democratico di Massa-Carrara inaugura la campagna elettorale per le elezioni regionali del 12 e 13 ottobre con…

Un incontro per aprire un dialogo sul porto di Carrara: i Paladini Apuoversiliesi a colloquio con il nuovo commissario dell'Autorità Portuale Bruno Pisano
I Paladini Apuoversiliesi sono stati ricevuti dall’Autorità portuale di Carrara, mercoledì 17 settembre, per conoscere il nuovo Commissario straordinario Bruno Pisano. L'obiettivo, secondo Orietta Colacicco, Presidente…

Partito Repubblicano di Massa: il ricordo del XX Settembre 1870 mito fondante della nazione Italia
Come ogni anno, gli amici Repubblicani della sezione G. Mazzini di Massa del PRI, ricordano la storica data del XX Settembre 1870, giorno nel quale si realizzò il…

Gruppo consiliare Pd e Massa è un'altra cosa sulla variante Aurelia: "Sì all'opera, ma con uno studio serio sulla mobilità per tutelare qualità della vita e sviluppo sostenibile"
Durante l'ultima seduta del Consiglio Comunale abbiamo espresso voto favorevole all'avvio del primo lotto della Variante Aurelia, un intervento strategico che potrà incidere profondamente sugli assetti…

"Parole rabbiose e scomposte": il consigliere Martinelli risponde al segretario del Pd Barattini
Il consigliere del Movimento 5 Stelle Matteo Martinelli ha risposto alla replica del segretario del Pd Luca Barattini alle sue posizioni sulla sanità locale: "Non ci stupisce…

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Un aumento consistente, 8 mila euro l’anno, stabilito in totale autonomia e senza fare una bella conferenza stampa. E’ questa la lettura che Fabrizio Volpi, coordinatore comunale di Italia Viva, ha dato di quanto riportato nel verbale del consiglio di amministrazione di Nausicaa del 23 marzo 2019 che attesta il passaggio da 22 mila a 30 mila euro per la paga del presidente Luca Cimino.
“Il vergognoso golpe da parte il Cimino e di tutto il cda 5 Stelle – ha detto Volpi - dimostra, se ce ne fosse ancora bisogno, che i vertici di Nausicaa non hanno alcun rispetto verso i cittadini né verso i 130 lavoratori che aspettano da anni il rinnovo del contratto. Comportamento inqualificabile che fa emergere un “limite” che non può più essere sopportato. In particolar modo come datore di lavoro, Cimino, ha ritardato, eluso, omesso e ostacolato ogni direttiva volta al buon funzionamento dell’azienda pubblica che gli è stata affidata, nonostante un articolo uscito sulla stampa che racconta il contrario. Oltretutto la ”gestione Cimino” ha minato fortemente il benessere organizzativo dei lavoratori cimiteriali, arrecando grave danno alla loro dignità personale e professionale, all’immagine dell’azienda e agli interessi dei lavoratori stessi.”
Volpi ha fatto notare che Cimino, a fronte dello stato di agitazione dei dipendenti cimiteriali di Nausicaa, avrebbe dovuto organizzare un tavolo con i sindacati ed i dipendenti in privato invece di dichiarare di non voler parlare con la stampa ed ha sottolineato che, nonostante i rischi di contagio da Coronavirus, la rete di servizi cimiteriali è rimasta attiva e funzionante grazie alla dedizione e alla professionalità degli addetti.
“Contratto di lavoro e sicurezza - ha continuato Volpi - sono due punti sostanziali previsti dalle normative vigenti, che sembrano non valere per i lavoratori di Nausicaa ai quali non viene riconosciuta la sicurezza, un nuovo contratto, l'indennità e la produttività in busta paga. Nel territorio carrarese ci sono tredici cimiteri e i servizi cimiteriali comunali nel loro complesso sono affidati a Nausicaa spa in concessione. Gli oneri dei servizi sono totalmente a carico dell’azienda e si fondano sull’equilibrio costi/ricavi della gestione. Nel contratto di servizio la gestione del cimiteri contempla tantissime attività: tumulazioni, traslazioni, raccolta resti, operazioni di cremazioni, custodia e sorveglia, gestione dell’obitorio, igiene pulizia e smaltimento rifiuti e gestione dell’edilizia cimiteriale manutentiva straordinaria, eccetera. Chiediamo che venga immediatamente annullata la delibera del CDA relativa all'aumento dello stipendio del presidente Luca Cimino e che vengano restituiti i soldi dei cittadini intascati in più rispetto al corrispettivo precedente per rispetto nei confronti di chi da marzo sta combattendo oltre che contro il virus anche contro la situazione economica da fame e anche per rispetto dei dipendenti a cui non sono riconosciuti i diritti fondamentali dei lavoratori ma solo i richiami disciplinari. Chiediamo quindi che vengano attuati i controlli previsti dal contratto di servizio da parte dell’assessore alle Partecipate Matteo Martinelli in merito al mancato accordo contrattuale dei dipendenti. Inoltre nell'ambito del miglioramento promulgato da tempo dal presidente Cimino, si propone una visione innovativa “dei servizi cimiteriali“ che dovrebbero essere riuniti in un unico settore: gestione dei cimiteri , dell'Obitorio e del Forno crematorio, al fine di poter utilizzare queste ottime risorse per riconoscere un degno contratto di lavoro agli operatori, comprensivo pure di indennità e di premi con l’adeguamento delle ore di contratto. Un’ultima proposta auspicabile da ottenere, sempre al fine di incentivare il lavoro degli operai ed implementare il loro un ruolo professionale ed economico, sarebbe quella di mantenere all'interno dell'azienda la gestione l'edilizia cimiteriale, come era già stato fatto dalla gestione precedente che peraltro porterebbe sicuramente un risparmio di fondi”.
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Sarebbero molti i comuni che hanno deciso di effettuare sgravi fiscali sulla Tari e tra questi ci sarebbe anche il comune di Massa. A dirlo sono stati Cesare Micheloni e Lorenzo Baruzzo di Fratelli d’Italia che avevano proposto al sindaco di Carrara di abbassare o sospendere la Tari.
“Duole constatare che anche in questo difficilissimo momento di crisi sanitaria, economica e sociale, che non ha precedenti, l'amministrazione comunale grillina risulti essere distante dalla realtà e insensibile alle istanze della cittadinanza - hanno fatto sapere Micheloni e Baruzzo - Il sindaco, nella sua nota, ha risposto che non è possibile effettuare sgravi sulla Tari poiché, a suo dire, tale scelta sarebbe di esclusiva competenza dello Stato. Ebbene, il primo cittadino evidentemente è poco informato. Infatti, a tal riguardo possiamo fornire un lunghissimo elenco di comuni che hanno deciso di concedere alle attività commerciali sconti sulla tassa rifiuti, non ultimo il vicino comune di Massa. Peraltro l'Istituto di Finanza locale dell'ANCI ha fornito, in tempi non sospetti, un esaustivo parere e dettagliati chiarimenti in merito alle agevolazioni che i comuni possono concedere alle loro attività commerciali. Per quanto riguarda il presunto tesoretto di sette milioni di euro, e ai soldi che non sono disponibili nelle casse comunali, rispondiamo con la stessa veemenza ed enfasi che aveva usato il "ragazzo serio e intelligente", come il signor Franzoni della Paradiso spa aveva definito il vicesindaco Martinelli a termine del suo operato. Martinelli, che aveva sbandierato ai quattro venti la sua operazione di "finanza creativa" che, a suo dire, andava a chiudere un atavico contenzioso con un privato e che addirittura salvava il comune dal dissesto finanziario facendo risparmiare un milione e mezzo di euro ed evitando tra le altre cose anche l'innalzamento di tasse e tariffe, sarà sicuramente altrettanto solerte nell’impiegare i sette milioni di euro che, di fatto, sono stati risparmiati grazie alla sentenza definitiva sulla transazione Paradiso s.p.a. per andare incontro alla comunità carrarese. Altrimenti non si riuscirebbe a capire come l'assessore Martinelli era riuscito a trovare gli oltre dodici milioni da dare a Franzoni se non è possibile usare una parte di quegli stessi soldi per alleviare le sofferenze economiche dei cittadini.”.
Micheloni e Baruzzo hanno rinnovato la richiesta già rivolta a sindaco e giunta di tagliare il dieci per cento dei loro compensi per dare un importante segnale di vicinanza alla città in un momento di grande difficoltà.
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Dopo la tagliente replica della consigliera del Pd, Roberta Crudeli, in merito alle accuse di aver copiato la mozione della Lega sui lavoratori del CUP per cercare visibilità mediatica, che le aveva mosso il coordinatore comunale della Lega Nicola Pieruccini, arriva la nuova risposta del leghista che torna a ribadire alcune sue posizioni con altrettanto intento pungente.
Pieruccini ha ricordato, infatti, che la scelta di affidare alla stampa il testo di una mozione prima della sua discussione in consiglio era già stata presa dalla Crudeli in un’altra occasione quando, addirittura, secondo Pieruccini, il suo intervento avrebbe rischiato di creare un caso di impeachment internazionale: “Il 22 ottobre – ha detto Pieruccini - Roberta Crudeli ha annunciato alla stampa una mozione che impegnava il sindaco De Pasquale ed il ministro degli Esteri Di Maio al riconoscimento dell’Artsakh, la regione dell’Azerbaigian popolata al 90 per cento da armeni. La mozione, tuttavia, inspiegabilmente, non è stata mai discussa in consiglio comunale. L’impressione sarebbe che la consigliera Crudeli continui a rincorrere visibilità pubblica attraverso mozioni «estremizzando» a tale scopo le sue richieste che, nel “caso Armeno “, dimostrano ambizioni superiori e fuori luogo rispetto alla possibilità di essere realmente realizzate.”.
Pesante il giudizio dato da Pieruccini secondo il quale si tratterebbe di un comportamento che evidenzia uno stato di confusione e di incapacità politica comune anche ai vertici provinciali e comunali del Partito Democratico che non avrebbe censurato la presa di posizione della Crudeli. Pieruccini ha ribadito le accuse già rivolte alla Crudeli che, a suo parere, avrebbe strumentalizzato la gravissima situazione dei lavoratori del CUP, inviando alla stampa una mozione “scopiazzata dalla Lega” ed ha aggiunto che la consigliera lo avrebbe fatto pur essendo consapevole che la mozione non sarebbe mai stata discussa nel consiglio comunale di ieri sera perché nell’ordine del giorno del consiglio inviato a tutti i consiglieri il 13 novembre, era stato comunicato che non erano previste mozioni , interrogazioni e interpellanze. “Questa è la cruda e vergognosa verità e una presa in giro bella e buona per i lavoratori del CUP. Consiglio alla Crudeli di non preoccuparsi più della Lega che , a differenza del suo partito, conosce bene l’importanza dei simboli, dei valori fondanti e dell’identità genuina della propria azione politica.”.
Pieruccini ha poi esteso la sua critica al Partito Democratico locale che, a suo parere, sarebbe pervaso da forte nervosismo a causa dell’assessorato regionale non arrivato dopo la vittoria alle elezioni. “Come al solito – ha continuato Pieruccini - gli effetti dei duelli cruenti fra personaggi e correnti interne allo stesso partito, vengono riversati sui cittadini che hanno già sulle spalle anni di governo rosso improduttivo, penalizzante e scellerato, che ha creato problemi e ritardi. L’ultimo ritardo, pesantissimo, è quello della malasanità toscana che ha seminato morti e infettati molto peggio che in Lombardia nell’emergenza covid della prima ondata che, in assoluto, non può essere messa a confronto con l’ impreparazione irresponsabile della regione diventata “rossa per la carenza di terapie intensive e con l’indice Rt più alto d’Italia”. E come al solito i cittadini preoccupati aspettano di essere sostenuti e tutelati, invece è una vera tristezza che i politici locali di sinistra, in questo clima da paura, si possano divertire a giocare sporco.”
V. T.
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Nessun controllo sulle condizioni sanitarie degli abitanti del campo rom del Lavello dove ci sarebbero minori che vivono in promiscuità, andirivieni di adulti e totale mancanza di rispetto delle regole basilari anticovid.
A riferirlo è il consigliere dell’opposizione Massimiliano Bernardi che ha fatto notare: “L’esercito richiesto dal sindaco De Pasquale per effettuare i tamponi dovrebbe essere mandato anche al campo rom del Lavello dove sarebbe necessario effettuare un' indagine epidemiologica e tamponi oltre che acquisire informazioni e tracciamenti sugli spostamenti dei residenti che vanno e vengono dal campo senza controllo. Al campo Rom del Lavello inoltre continua ad esserci da anni una vera discarica a cielo aperto e il problema igienico-sanitario è ancora più grave del coronavirus.”.
Bernardi si è rivolto agli assessori Galleni e Scaletti per segnalare la gravità del problema. “C’è un’emergenza nell’emergenza perché nel campo nomadi il rischio contagio è altissimo. Pulizia, igiene, sicurezza e ora anche la paura dell'infezione : i residenti in prossimità del Lavello non ne possono più e chiedono interventi alle istituzioni. Le difficoltà di chi è costretto ad affrontare quotidianamente criticità oggi sono aumentate con l'emergenza sanitaria e non è possibile che il Lavello sia lasciato nel degrado e il campo Rom sia una zona franca per il covid.”
Bernardi ha chiamato in causa le telecamere che erano state promesse dal sindaco De Pasquale e che non sono ancora state installate ed ha ricordato il forte disagio delle persone che vivono nei pressi del Lavello e che vedono i residenti del campo non rispettere nessuna delle regole imposte a tutti dal decreto che ha definito la Toscana zona rossa.
“Da quando il coronavirus è riemerso – ha aggiunto Bernardi - sono aumentate le persone di passaggio che stanziano lungo la strada all’esterno dell’accampamento e da alcune testimonianze le regole per il contenimento della diffusione del covid per queste persone non valgono. Una zona franca in un periodo in cui ogni centimetro di vie e piazze viene correttamente ispezionato dalle forze dell’ordine, a tutela della salute pubblica. Rimangono però timori da parte di chi vede il via vai di parecchie persone che circolano nell'area e che pare provengano dai campi di Torino e di La Spezia. Anche per la presenza dei tanti minori è necessario che vengano effettuati controlli per evitare eventuali casi di soggetti positivi da importazione.”.
Bernardi ha quindi rinnovato la possibilità di usare l’esercito anche per controllare chi occupa le seconde case e chi non rispetta le regole e per garantire la sicurezza e controllare proprio le zone dimenticate dalla gestione della amministrazione carrarese che, secondo Bernardi, distinguerebbe tra cittadini di serie A e quelli di serie B.
Vini. Tes.
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Il consigliere regionale e capogruppo della Lega Elisa Montemagni ci ha inviato un attestato di solidarietà alla luce degli ultimi esposti che hanno interessato il direttore delle Gazzette Aldo Grandi:
Caro direttore,
sono sempre stata fermamente convinta che si debba garantire a tutti una piena libertà di stampa, a patto che non si ecceda in volgarità e chiare offese nei confronti di terzi. Voglio, dunque, soffermarmi brevemente su di te, più volte richiamato dall'Odg per alcuni articoli ritenuti scorretti nella forma e nel linguaggio. Come giornalista, sei sicuramente pungente, ma principalmente non allineato con quel potere che da decenni malgoverna la Toscana e tutto ciò, caro Aldo, non depone a tuo favore....
Certo, talvolta sei decisamente colorito nelle espressioni, ma pensiamo che le sanzioni a te comminate siano, nel complesso eccessive. Desideriamo complimentarci con te per la grande mole di lavoro d'informazione quotidiana che, da anni, porti avanti fra mille difficoltà con le tue Gazzette, diventate, ormai, un preciso punto di riferimento, a livello informativo, per le province di Lucca e Massa-Carrara. Insomma, t'invitiamo a proseguire con forza nella tua costante opera divulgativa, non facendoti mai intimorire da chi, forse per partito preso, cerca d'ostacolarti; d'altronde "Chi è senza peccato, scagli la prima pietra."
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"Ho chiesto alla Regione quali verifiche intenda avviare per capire se l'impianto fognario sia in grado di reggere la grande quantità di percolato di rifiuti speciali nella discarica di cava Fornace. E se i depuratori possano smaltire in modo sicuro rifiuti speciali quali amianto e marmettola -annuncia il vice-capogruppo di Fratelli d'Italia in Consiglio regionale, Vittorio Fantozzi, che ha presentato un'interrogazione alla Giunta regionale- Il sito di stoccaggio di rifiuti, situato nel territorio tra i Comuni di Montignoso e Pietrasanta, da tempo suscita molte preoccupazioni tra i cittadini. Preoccupazioni che hanno trovato conferma nelle decisioni dell'Asl Toscana Nord Ovest che, nell'aprile 2019, ha classificato la discarica di cava Fornace come "industria insalubre". Il Presidente Giani si è impegnato ad appoggiare la richiesta dei membri del comitato Cave Fornace di Pietrasanta ed a chiudere la discarica una volta raggiunta la soglia dei 43 metri -ricorda Fantozzi- Oggi il percolato viene raccolto nelle vasche per poi essere caricato su camion cisterna che lo trasferiscono a impianti di depurazione a Prato e Pontedera. Ma tra gli obiettivi strategici dei prossimi mesi, stabiliti dal Consiglio di amministrazione di Programma Ambiente Apuane Spa che gestisce la discarica, è prevista la possibilità di conferire direttamente in fognatura i reflui prodotti dal dilavamento delle acque meteoriche, che, secondo la società, "originano un percolato assolutamente non pericoloso". Noi monitoreremo la situazione, intanto chiediamo verifiche e chiarimenti alla Regione deputata a difendere la salute dei cittadini e l'ambiente".
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Il primo cittadino di Carrara, Francesco De Pasquale, si rivolge ai propri concittadini aggiornandoli sull'andamento del contagio e facendo riferimento ai dati di ieri:
"Care concittadine e cari concittadini
sono giorni difficili per il nostro paese e anche per la nostra città. I numeri dei contagi confermano che la pandemia continua a diffondersi con una velocità preoccupante. Le persone positive al covid19 residenti nel comune di Carrara sono raddoppiate nel giro di una sola settimana. Venerdì scorso erano 500, oggi siamo a 1000. Più precisamente abbiamo XXX positivi a domiclio, YY ricoverati in ospedale e WW ospiti di strutture sanitarie.
Il sistema sanitario anche a livello locale è in difficoltà. Nonostante la dedizione e il coraggio degli operatori che combattono in prima linea questa delicata battaglia, a cui va il ringraziamento di tutta la città, la carenza di risorse, umane e materiali si fa sentire. Ogni giorno ricevo decine di lettere di cittadini costretti a far fronte alle criticità di un sistema sottoposto a uno stress enorme. Criticità che spaziano dai ritardi nella somministrazione dei tamponi alle lungaggini nella comunicazione del loro esito, alle criticità burocratiche che ne derivano. Sono tante le persone costrette a casa in attesa di una risposta che non riescono ad attivare un canale di dialogo con l’azienda sanitaria per sbloccare la loro situazione. Da queste difficoltà del sistema sanitario scaturiscono a cascata altri problemi, altrettanto gravi, di natura economica e sociale. C’è chi è guarito ma non può tornare al lavoro perché il suo certificato non arriva: una situazione drammatica per chi ha un attività in proprio e non la può aprire.
Spinto dalla consapevolezza delle difficoltà del sistema e dalla preoccupazione per le sorti della nostra città, mi sono rivolto al presidente della Regione Toscana e al direttore generale dell’azienda sanitaria Usl Toscana Nord Ovest per chiedere l’allestimento di un Drive-Through-Difesa delle ForzeArmate. Si tratta di centri per l’esecuzione dei tamponi in gestione ai militari: alcuni sono già stati attivati, anche nella nostra regione, altri sono in fase di allestimento. Credo che i numeri dei contagi e le difficoltà sul nostro territorio giustifichino e richiedano un intervento di questo tipo, per cui ho proposto gli spazi di CarrraraFiere: la Regione ha già aperto lì il centro di tracciabilità covid, ma il polo fieristico ha comunque una disponibilità di aree, interne ed esterne, sufficientemente capienti anche per ospitare un drive through.
Nella speranza di avere presto un riscontro positivo a questa proposta, vi ricordo che ciascuno di noi ha delle armi importanti per combattere il virus: indossare sempre la mascherina, lavare spesso le mani, rispettare le distanze di sicurezza e limitare le uscite. Su questo fronte ci arrivano tante, tantissime domande per conoscere con esattezza quale sia la possibilità di spostamento per le attività motorie e sportive: premesso che il decreto non dà indicazioni precise sui limiti entro i quali è consentito muoversi ma parla di prossimità rispetto alla propria abitazione, vi ricordo che lo scopo del provvedimento è quello di contenere i contagi, quindi ridurre le occasioni di uscita e socialità dove ci si espone ai rischi maggiori.
Per questo vi chiedo restate a casa il più possibile. La situazione è grave e la strada che dobbiamo percorrere è ancora tutta in salita".
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La situazione del Paese e anche della nostra città è grave: diffondere notizie non corrette che alimentano false speranze rischia di inasprire ulteriormente un clima già di per sé teso. Nel pieno rispetto della pluralità di idee e posizioni ritengo assolutamente legittimi gli interventi d chi ha critiche serie e proposte concrete mentre spero che non si ripetano interventi di mera speculazione politica almeno in questo momento.
Il sindaco di Carrara Francesco De Pasquale replica così a nome di tutta l’amministrazione alle ultime proposte apparse sulla stampa in merito agli sgravi sulla Tari: “Purtroppo assistiamo a una proliferazione di questi interventi privi di fondamento normativo e di sostanza che in un momento di sofferenza delle persone alimentano speranze infondate e possono ingenerare ulteriori tensioni” ha dichiarato il primo cittadino.
Venendo al merito della questione, l’amministrazione precisa che “le casse del municipio non hanno affatto a disposizione 7 milioni di euro da poter spendere. Anche se ci fossero, ma non ci sono, non sarebbero utilizzabili per alleggerire la Tari: questa tassa infatti è normata a livello nazionale e applicata sulla base delle linee di indirizzo diramate da una autorità di regolamentazione, che quindi è l’unica a poter disporre esenzioni e riduzioni. Interventi di questo genere sulla Tari quindi non dipendono dalle risorse o dalla volontà di un’amministrazione comunale”.
De Pasquale ricorda che la sua amministrazione è già intervenuta e sta lavorando per intervenire di nuovo per applicare agevolazioni a beneficio delle piccole attività, con tutte le misure di sua competenza: “Siamo consapevoli delle difficoltà di questo momento e stiamo impegnando ogni risorsa, economica, finanziaria e normativa a nostra disposizione per provare ad alleviare gli effetti di questa drammatica crisi”.
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Il Gruppo di Fratelli d'Italia in Consiglio regionale presenterà una mozione, di cui il Consigliere Gabriele Veneri è primo firmatario, per la riapertura immediata della caccia nel rispetto dei protocolli anti-Covid. Oltre ad immediati indennizzi per i danni all'agricoltura.
"La chiusura dell'attività venatoria ha effetti catastrofici sull'intera agricoltura -sottolinea il Consigliere Gabriele Veneri- Effetti deleteri anche sulla sicurezza stradale visto che gli ungulati invadono strade comunali e provinciali e si avvicinano con sempre maggiore continuità alle abitazioni. Inoltre, l'incontrollata proliferazione degli animali selvatici, con una diffusione dalle campagne alle città, rappresenta un pericolo per la salute per i rischi provocati dalla diffusione di malattie come la peste suina. Pericolo denunciato recentemente da alcuni virologi. La caccia -ricorda Veneri- è un'attività di pubblica utilità, permette il controllo degli ungulati che è una priorità. Si svolge, nella maggior parte dei casi, individualmente perciò i cacciatori possono rispettare tutti i protocolli sanitari previsti per l'emergenza pandemica, in totale sicurezza con mascherina e distanziamento sociale. La caccia va riaperta nella sua totalità, va dato il via libera anche per l'esercizio venatorio da appostamento fisso con capanno e per chi svolge la caccia agli uccelli".
"La Regione Emilia-Romagna, prima in Italia, ha permesso la ripresa della caccia giustificata da comprovati motivi di lavoro all'interno del territorio regionale perché non può farlo anche la Toscana? -domanda il vice-capogruppo di Fratelli d'Italia in Consiglio regionale Vittorio Fantozzi-L'Emilia-Romagna ha ridato il via libera all'attività venatoria per chi svolge attività di controllo faunistico, sotto il coordinamento delle Polizie Provinciali. Ciò consente ai cacciatori di selezione a e quelli individuati dagli ATC di ricominciare la caccia ai selvatici. Dopo la mobilitazione dell'associazionismo venatorio, il Ministero dell'Interno, tramite i Prefetti, ha consentito anche che, nelle zone a rischio per la pandemia, venisse riaperta l'attività venatoria per il contenimento del cinghiale. E' un primo passo, adesso va riaperta tutta l'attività venatoria perché non esistono cacce di serie A e cacce di serie B! La caccia deve restare un'attività unica".
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"Via libera ai clienti di parrucchieri e lavanderie provenienti da comuni limitrofi. Lo ha disposto, con una circolare, il Prefetto di Pisa rispondendo ad una richiesta della Confesercenti Toscana Nord. Il prefetto ha pubblicato un chiarimento rispetto al Dpcm, valido sull'intero territorio provinciale. In attesa di poter incontrare personalmente il Prefetto di Massa Carrara, per presentarmi, con una lettera gli ho rivolto l'appello di adottare una disposizione simile, a quella del collega di Pisa, così da permettere di usufruire di servizi alla persona, come parrucchiere o lavanderia, spostandosi dal comune di residenza in un ragionevole ambito di contiguità territoriale. Il momento è assai delicato per la nostra economia e molti settori, come ad esempio quello delle acconciature, risulta molto penalizzato - dichiara il vice-capogruppo di Fratelli d'Italia in Ccnsiglio regionale Vittorio Fantozzi - Il prefetto di Pisa ha chiarito che va ammesso lo spostamento tra comuni contigui nel caso in cui manchi nel proprio territorio di residenza un'attività in grado di soddisfare le proprie esigenze e quando ci sia una maggiore offerta, anche in termini di convenienza economica. Questa interpretazione, già valida per fare la spesa, è estesa ora, nella provincia di Pisa, anche alle attività che erogano servizi alla persona con lo scopo di assicurare pari opportunità e maggiore scelta ai consumatori".
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