Politica
Governo indecente che aspira al ritorno al ventennio: Rifondazione Comunista Massa Carrara attribuisce al governo la responsabilità della scritta minatoria comparsa a Massa sul muor del liceo scientifico Fermi
Rifondazione Comunista Massa Carrara si scaglia ferocemente contro Fratelli d'Italia e il centro destra e rinnova il mantra dell'attentato alla democrazia per la scritta "Siete nel mirino" e…

Cermec, massima fiducia nell'assessore Orlandi: la Lista Serena Arrighi
" La lista del sindaco Arrighi fa quadrato intorno alla prima cittadina e all'assessore Orlandi sul caso del Cermec: I consiglieri della Lista Serena Arrighi Sindaco esprimono massima…

Recinzione abbandonata cade a pezzi sulla strada della Foce:i residenti fanno segnalazioni al comune di Carrara ma parte il rimpallo delle responsabilità tra gli uffici
Un vecchio cantiere per costruire delle abitazioni proprio sulla sommità della via Foce, nel comune di Carrara, abbandonato da tempo e una recinzione in legno, ormai…

Arrighi scavalca il Prefetto e fallisce sulla sicurezza. Città abbandonata al degrado
"La gestione della sicurezza urbana da parte del sindaco Arrighi viene strumentalizzata e continua a sollevare perplessità e critiche. Arrighi, consapevole del suo immobilismo, ma anche che la…

No al biodigestore al Cermec: la posizione di Italia Nostra Massa Montignoso
La storia del biodigestore raccontata da Bruno Giampaoli di Italia Nostra Massa Montignoso:"Lavello e Alteta, due antichi luoghi bellissimi del nostro territorio deturpati dalle industrie chimiche tanto che anche…

Apuane: ecosistema o polo di sfruttamento produttivo? I dubbi del Cai di Massa
Le osservazioni ai piani attuativi dei bacini estrattivi che come Club Alpino Italiano abbiamo inoltrato all'amministrazione di Massa ben 4 anni fa hanno avuto un ben preciso obiettivo:…

Svastiche e scritte minatorie sui muri del liceo scientifico Fermi di Massa: la solidarietà dei Giovani Democratici Massa Carrara
I Giovani Democratici di Massa denunciano gravi minacce rivolte agli studenti, in particolare a quelli del Liceo Fermi di Massa. "Come movimento giovanile riteniamo fondamentale esprimere la nostra solidarietà…

"Sul futuro di Cermec le mie preoccupazioni sono le stesse dei sindacati: garanzie per il futuro e no all'ingresso di privati" : il sindaco Arrighi replica ai sindacati
Il sindaco di Carrara Serena Arrighi torna a parlare del futuro di Cermec e del progetto per la costruzione di un nuovo impianto. "Le preoccupazioni che esprimono oggi le segreterie…

Iniziate le operazioni di rimozione nave Guang Rong. Paolo Balloni (Collaboratore On. Barabotti): "Buona notizia a lungo attesa. Rafforzare al massimo sinergia fra tutte le istituzioni per accelerare quanto più possibile la ricostruzione"
Si è tenuto in data odierna il sopralluogo al cantiere della nave mercantile Guang Rong, che si è scontrata e incagliata contro il pontile di Marina…

Il sistema di Retiambiente non ci piace: la critica del comitato Si R-Esiste
Retiambiente riserva ogni giorno spiacevoli sorprese: è la conclusione a cui è arrivato il comitato Si R-Esiste che ha commentato le ultime vicende collegate ai servizi…

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Erosione costiera: preoccupa la situazione del nostro litorale, sempre più drammatica. Preoccupano però anche le discussioni tra enti che dovrebbero invece lavorare insieme per il bene comune.
“Assistiamo questi giorni a una serie di botta e risposta tra Comune e Regione – interviene Daniele Tarantino, vice presidente nazionale di Confederazione Imprese Italia -. Scontri verbali che non fanno altro che accrescere le incertezze. A ogni mareggiata il nostro litorale va in sofferenza e si vedono sparire metri di spiaggia. Il contrasto verbale tra il sindaco di Massa, Francesco Persiani, e l’assessore regionale all’ambiente, Monia Monni, non giova a nessuno. Il problema dell’erosione sulla nostra costa è un fatto tangibile e si trascina da anni. Ad oggi sono stati fatti tanti interventi, tra cui il ripascimento delle spiagge per consentire ai balneari di poter affrontare le stagioni estive. Tanto resta da fare per cui gli enti, invece di bisticciare su quello che è stato o non è stato fatto, dovrebbero sedersi a tavolino e ragionare insieme su come e dove intervenire, individuare i luoghi a cui dare priorità, programmare per tempo gli interventi necessari. Proseguire in questo modo, tra diverbi e discussioni, alimenta la sfiducia dei cittadini apuani.
"L’auspicio – prosegue il vice presidente Tarantino - è quello di poter assistere prima possibile e una sinergia tra enti in modo da poter affrontare questo grave problema che mette in ginocchio le attività dei balneari. Accogliamo quindi con fiducia la proposta dell’assessore Monni di istituire una task force. Chiediamo di inserire nel tavolo, i tecnici regionali, comunali, le associazioni di riferimento e i comitati. C’è bisogno di discutere la strategia regionale, già elaborata, e verificare eventuali ulteriori azioni da mettere in campo. La stretta collaborazione – conclude fiducioso Daniele Tarantino - ci sembra l’unica strada possibile per affrontare questo preoccupante fenomeno che anno dopo anno sta divorando le nostre coste. Ci vuole l’impegno di tutti”.
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Andrea Barotti, consigliere comunale di Arcipelago Massa, replica a Lega, Benedetti e Persiani nella diatriba sull’erosione del litorale contro la regione.
“La polemica innescata dal Sindaco Persiani ravvivata sia dalla Lega che da Forza Italia, con il Presidente del Consiglio Comunale, nei confronti della Regione Toscana costituisce –esordisce Barotti- quel modo di fare politica che i cittadini, specie in momenti di grave crisi, non sopportano più.”
“Il Presidente della Repubblica –sottoliea- rivolgendosi agli italiani, ha detto che il paese ha bisogno di "costruttori" purtroppo sembra che i destinatari di questa ragionevole considerazione, ossia i politici, non abbiano capito; non hanno compreso in ambito nazionale e, per quanto riguarda il nostro Comune, le principali forze che reggono l'Amministrazione ed il presidente del Consiglio Comunale.”
“Qualcuno attacca l'Assessore Monia Monni, ricordandole che avendo rivestito l'incarico di Consigliere Regionale certi problemi dovrebbe conoscerli. Ebbene se questo fosse il criterio –insinua- potremmo dire che certi ritardi, mancate risposte della Giunta Persiani, su temi di competenza comunale, non possono trovare giustificazione visto che tra le fila della maggioranza ci sono politici di lungo corso.”
“Vorrei chiedere, ad esempio, a Persiani e Benedetti –incalza il consigliere- data la percentuale di materiale recuperato dal Lavarone appresa dall'ultima seduta, quanta sabbia, certificata, sia stata riportata sul nostro litorale; più sabbia separiamo dal rifiuto e meno quantitativi di materiale non autoctono dovranno essere impiegati per il ripascimento.”
“L'Amministrazione dovrebbe collaborare con la Regione mettendo a disposizione i risultati ottenuti dal trattamento del rifiuto spiaggiato.”
“Sarebbe buona cosa invitare la Regione a considerare la possibilità di sperimentare l'ecodragaggio –propone Barotti- recuperando, così, sabbia locale di qualità (depurata da fanghi ed altre sostanze) dal porto di Marina di Carrara, dalle vie d'acqua; si tratta di una tecnologia, approvata dal Ministero dell'Ambiente, che annulla l'impatto ambientale generato dall'uso di sabbia terrestre (estratta da fiume o ricavata da cave), non altera gli equilibri degli ecosistemi e colora di verde i porti”
“Giungere a degli scali marittimi green –sottolinea- è l'obiettivo su cui lo Stato, con Fincantieri, ha investito e che, a pieno titolo, può entrare nelle politiche di sviluppo sostenibile promosse, con Il Recovery fund, dall'Unione Europea.”
“L'esperienza poco felice fin qui maturata –conclude Barotti- mi spinge ad evitare di lanciare un invito a chi non vuol sentire, perciò mi rivolgerò direttamente all'Assessore Monia Monni ed all'Autorità portuale competente su Marina di Carrara per capire se vi sia la volontà e l'interesse ad esaminare la mia proposta e a dar vita, nell'interesse della Comunità, del lavoro e dell'ambiente, ad un dialogo istituzionale.”
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"Gli ambientalisti dovrebbero unirsi agli autotrasportatori nel pretendere la manutenzione ordinaria di ponti e strade insieme al potenziamento delle infrastrutture esistenti e alla realizzazione di nuove per meglio organizzare il traffico di mezzi pesanti e civili ed alleggerire la pressione sulle storiche vie di collegamento". La replica alla sezione locale di Italia Nostra, anche se si tratta più di un affiancamento nelle richieste, è di Fita Cna.
"Ponti e strade sono a rischio perché le manutenzioni sono scarse, quando inesistenti, e si investe poco nel potenziamento e nella sicurezza della rete viaria ed infrastrutturale. Lo abbiamo visto con il Ponte Morandi e con il Ponte di Albiano Magra per citare i due casi a noi più vicini. Questa è la verità. – spiega Massimo Ricci, portavoce degli autotrasportatori di Cna – Le aziende che effettuano trasporti eccezionali per ottenere le autorizzazioni previste dalla normativa per poter effettuare tali trasporti, pagano una tassa di maggior usura strade finalizzata a finanziare tutta una serie di interventi di manutenzione dei manti stradali e delle infrastrutture interessate. Il problema non sono i mezzi pesanti ma infrastrutture obsolete e limitate. Serve un piano di manutenzioni periodico e servono nuove varianti per alleggerire il traffico laddove ci sono infrastrutture come porti, aree artigianali e industriali".
Fita Cna prosegue: "circa il 90% delle merci viaggia su gomma in Italia. – spiega l'associazione – E' questo il dato da cui partire. Ambientalisti e autotrasportatori dovrebbero lavorare insieme per quello che è un obiettivo di comunità e non di settore. La tragedia delle nostre strade non sono i mezzi pesanti, che sono imprescindibili per l'economia locale e nazionale, ma l'assenza di un serio piano di manutenzione e potenziamento delle nostre infrastrutture stradali".
"Nello specifico per quel che concerne le infrastrutture presenti nel percorso citato da Italia Nostra, facciamo presente che il lungomare di Marina di Carrara è una strada a 4 corsie ed è interessata dal transito dei veicoli pesanti solo nel periodo invernale, quando le presenze turistiche sono estremamente ridotte ed il traffico veicolare in genere è limitato. Il ponte sul Parmignola, inoltre, è un'infrastruttura recentemente realizzata (da meno di 10 anni) e collaudata; l'Ente proprietario, infatti, ne rilascia relativa autorizzazione al transito come previsto dal Codice della Strada".
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Considerato fuori luogo, secondo Stefano Benedetti, coordinatore provinciale di Forza Italia l'intervento sull'erosione manifestato pubblicamente attraverso gli organi di informazione dall'assessore Monni: "Prima di tutto i fenomeni di erosione sulla costa Apuana sono iniziati molti anni fa e poi perché l'amministrazione si è insediata solo due anni e mezzo fa e difficilmente possono essere ritenuti responsabili alla parti di un centro-sinistra - spiega Benedetti - Il problema non sono tanto i fondi investiti nella lotta all'erosione, ma l'incapacità di mettere in atto progetti e strategia efficaci".
Entra poi nei dettagli: "Durante l'era Pucci furono spesi 10 miliardi di lire e poi altri tre per l'installazione di sette chilometri di geotubi che in breve si staccarono dal fondo marino, rompendosi e tornando verso la riva come balene arenata. Come gli interventi di recupero e riequilibrio del litorale dei comuni di Massa e Montignoso nel tratto fra il fiume Frigido e Versilia per un importo di 14 milioni e 650 mila euro - continua - Tutti lavori inutili e costosi pagati coi soldi dei cittadini".
La situazione oggi pare essere la stessa: "Assistiamo costantemente a mareggiate che continuano a mangiare la costa con l'aggravante dell'erosione che attualmente interessa anche il versante versiliese - conclude - Si parla dell'ampliamento del porto di Marina di Carrara, ma non c'è nessuna soluzione all'orizzonte. Nel frattempo pagano le conseguenze gli imprenditori locali che hanno investito nel settore malnate. Avrebbe fatto meglio a tacere, l'amministrazione, perché l'assessore non viene pagato per sparare pubblicamente sui giornali, ma per averne ritorni economici e ambientali positivi, favorevoli e di dirette interesse economico del territorio e delle categorie coinvolte".
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Massimiliano Bernardi (Alternativa per Carrara), critica la recente intervista rilasciata dal sindaco Francesco De Pasquale, in cui ha fatto un bilancio dell'anno appena concluso.
Secondo il consigliere di opposizione, l'intervista "ha messo in luce il bilancio di una politica fallimentare del Movimento 5 Stelle che ha penalizzato gravemente la nostra città che ora è senza passato e senza futuro".
Bernardi punta il dito sul sindaco riguardo alcuni provvedimenti: "Il primo cittadino - afferma - non ha resistito a rinforzare le sue idee sulla chiusura delle cave e analizzando la "rivoluzione" per aver deliberato il Regolamento degli Agri marmiferi, ha preso d'assalto il marmo, le cave, i lavoratori e anche i cittadini, sminuendo come al solito uno dei nostri simboli per il quale Carrara è conosciuta nel mondo. Si è lasciato persino prendere da una sorta di "sadismo istituzionale" per aver sospeso durante le festività di Natale tre cave e lasciato a casa i lavoratori senza dare una spiegazione valida, sostenendo però che ciò era stato fatto sulla base del principio di equità e civiltà".
La critica di Bernardi colpisce anche il regolamento degli Agri Marmiferi: "Fra i più importanti obiettivi raggiunti per il nostro sindaco - prosegue - quindi c'è il Regolamento degli Agri marmiferi, così, perfetto e ben studiato che dopo un mese gli imprenditori del marmo hanno già presentato più di 60 ricorsi. Ma sempre il nostro sindaco si è guardato bene di spiegare perché i beni estimati non erano stati richiamati nel Regolamento e la figura meschina che ha fatto prima, durante e dopo è incommensurabile".
Gli attacchi poi passano ad altri campi, come il bando Carrara Si-Cura: "De Pasquale ha voluto ricordare anche il famosissimo e scadentissimo bando "Carrara Si-Cura" perché i 5 Stelle erano riusciti ad avere per la prima volta un contributo complessivo di 100 mila da parte della Regione Toscana. Speriamo che non se lo riprenda per scadenza dei termini di realizzazione del progetto visto che, dopo un anno esatto dal primo avviso pubblico, c'è stata la riapertura di un solo fondo sfitto che tra l'altro non era allacciato alle utenze, ma non da parte di un commerciante ma dai ragazzi dell'accademia di Belle Arti".
Alla domanda della giornalista - continua - qual era un progetto che non è riuscito a portare a termine, il signor Sindaco ha pensato bene di citare i musei che non hanno potuto realizzare il loro programma per le restrizioni dovute al Covid, ma si è vantato per gli "appuntamenti da remoto" organizzati dal professor Marco Ciampolini al Carmi e dalla professoressa Laura Barreca, direttore del Mudac.
Due dipendenti della Accademia di Belle Arti di Carrara selezionati dal direttore Luciano Massari che si intascano 7 mila 500 euro cadauno l'anno per aver fatto "gli appuntamenti da remoto".
Bernardi, infine, pone domande a riguardo: "La domanda per il 2021 e la seguente: perché signor sindaco non toglie i due incarichi a gente che lo stipendio lo ha già e non emette un avviso pubblico per selezionare un direttore unico per i due musei per un compenso di 15 mila mila euro all'anno al fine di dare lavoro ad una giovane o un giovane laureato-disoccupato?".
Ancora, Bernardi critica le affermazioni del sindaco riguardanti progetti come la rotatoria all'uscita dell'autostrada: "Stupisce leggere inoltre che il 2020 è stato anche l'anno della realizzazione della Rotatoria all'uscita dall'autostrada, perché non si capisce che cosa c'entra l'amministrazione grillina su un opera realizzata dalla Salt, mentre non sono venute in mente al primo cittadino quelle opere molto attese di competenza dell'amministrazione 5 Stelle come per esempio il recupero di palazzo Pisani e Palazzo Rosso e tutti gli altri progetti fermi del bando delle periferie, la disastrosa situazione degli alunni delle scuole di Marina che da tre anni devono prendere il bus perché le loro scuole sono chiuse e perché non dire che fine ha fatto il megaprogetto del polo scolastico da 40 milioni di Euro e la demolizione delle strutture di Villa Ceci".
"Per vergogne più recenti - prosegue - basti pensare al rimpallo delle colpe dei ritardi per il ponte di Avenza, alla gestione di Nausicaa per la raccolta porta a porta che non decolla e la città che diventa sempre più sporca e degradata, oltre all'imbarazzante "Transazione Paradiso" portata avanti con ardore dal vicesindaco Martinelli che voleva regalare 7 milioni e mezzo di euro all'imprenditore Andrea Franzoni. E non dimentichiamo il fallimento ormai acclarato della IMM e l'ultima in ordine di tempo la saga delle concessioni balneari finita il 31 dicembre e passata ingiudicata".
Dona. Be.
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“Vedere intere proprietà allagate, giardini sommersi anche da 30 cm di acqua e soprattutto ascoltare la rabbia di alcuni residente intorno al fosso Calatella che denunciano questa situazione perdurante da oltre 10 anni, non rappresenta certo un buon inizio di anno”. A parlare è il consigliere del Movimento 5 Stelle, Paolo Menchini, subito dopo il sopralluogo di ieri, in località Partaccia che prova a sintetizzare la situazione: “Il fosso artificiale Calatella, perdendo la sua funzione di ausilio all’agricoltura, è stato nel corso degli anni, spesso in modo abusivo, deviato, tombato, ristretto con il risultato che oggi ha perso la sua capacità di regimentazione.”
“Quello che ho visto oggi è pazzesco, l’acqua che ha allagato diverse proprietà non è esondata da qualche fosso o torrente, ma è spuntata direttamente dal terreno, la falda è risalita così tanto da arrivare anche a 30cm sopra il livello del terreno. Una perizia del 2015, elaborata da un cattedratico dell’università di Pisa, aveva puntualmente individuato le cause: vari tombamenti (alcuni addirittura condonati!) lavori di regimazione “peggiorativi” realizzati, a suo tempo, anche dal Comune, e infine l’attraversamento sotto l’autostrada.”
Conclude Menchini: “La perizia indicava chiaramente anche le soluzioni: “estubazione” delle tombature e risezionamento del fosso. Il punto è che nel corso degli anni, le competenze per la difesa del suolo e della tutela delle risorse idriche, comprese le funzioni in ambito di fossi e canali, sono passate dalle Province alla Regione e quindi al Consorzio di Bonifica che, giusto una ventina di giorni fa, ho interrogato per conoscere come intende procedere per risolvere la situazione, al momento, senza ricevere risposta.”
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"Il Governo sta mettendo a rischio la salute di milioni di studenti e dei loro familiari." Dichiara Luca Toccalini, deputato e coordinatore federale del movimento giovanile della Lega che aggiunge: "Vogliono imporre il rientro in presenza il 7 gennaio, ma in più di un mese di didattica digitale integrata nulla è stato fatto di concreto dall'Esecutivo per consentire una ripresa in presenza in sicurezza."
Questa la denuncia del movimento giovanile leghista, a cui fa eco anche il consigliere comunale Filippo Frugoli a nome della Lega Giovani Massa Carrara a seguito delle segnalazioni di molti studenti che fino agli ultimi giorni di pausa didattica non sono stati messi a conoscenza delle modalità per il ritorno in classe, in un clima di confusione che ha alimentato timori e preoccupazioni per ciò che succederà nelle prossime settimane.
"All'annuncio del Governo - è scritto in una nota - risalente al 3 dicembre, che aveva previsto come dal nuovo anno gli studenti e il personale scolastico sarebbe tornati al 75% in presenza, non sono seguiti interventi per potenziare il trasporto pubblico locale o il sistema di tracciamento, con istituti scolastici abbandonati a se stessi nel progettare e programmare il ritorno alla didattica in presenza".
"Azzolina, De Micheli e Conte sono i responsabili di questo ennesimo fallimento. In queste settimane a più riprese abbiamo provato a incalzare e sollecitare il Governo, affinché gli istituti scolastici potessero accogliere nuovamente i nostri liceali. La Lega Giovani - conclude Frugoli - vuole un ritorno integrale in presenza. Siamo consapevoli di come la didattica a distanza non sia uno strumento formativo sufficiente, ma è comunque necessario che i trasporti pubblici siano implementati, in corse e carrozze, e che le nostre scuole possano essere riaperte in sicurezza, una volta per tutte!"
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Orgoglio e soddisfazione per il Movimento 5 Stelle di Carrara di fronte alle parole del primo cittadino De Pasquale riguardanti le sentenze sullo zuccotto.
"Abbiamo letto con molto interesse le motivazioni con le quali Tar e consiglio di Stato hanno rigettato i ricorsi presentati da alcune imprese - spiegano - Il confronto con le varie forze politiche si concentrava soprattutto sull'interpretazione dell'integrità dei crinali, tema centrale nelle due sentenze e la nostra visione, messa nero su bianco rimarca la necessità di tutelare tutti i crinali e sommità che caratterizzano il nostro paesaggio tramite intervisibilità da tutto il territorio". Sono questi i motivi che spingono il M5S ad accogliere le motivazioni dei due organi: "Finalmente chiariscono gli indirizzi di salvaguardia degli elementi geomorfologici che connotano il paesaggio, quali crinali montani e collinari. Come scritto negli articoli 7 e 17 de Piano di indirizzo territoriale con valenza paesaggistica - continuano - La nostra azione proseguirà nella tutela e nella salvaguardia dell'ambiente e così mentre ci sono forze politiche della destra che vorrebbero lo stralcio del Piano Regionale Cave e Legge Regionale 35/2015 in materia di attività estrattiva, noi continuiamo a lavorare per un sistema sostenibile". Con la consapevolezza della delicatezza del settore tengono a sottolineare "L'impegno che abbiamo messo nell'inserire nei vari strumenti da poco approvati, interventi per noi necessari nell'ottica di miglioramento della sicurezza sul lavoro e ricaduta socio e economica sul territorio - concludono - Fare impresa in un settore così delicato non è affatto facile, ma è indiscusso che tutto debba avvenire nel più completo equilibrio di sostenibilità a 360° e con la collaborazione e l'impegno di tutti".
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"Iniziano l'anno come lo avevano concluso: incapaci di prendere qualsiasi decisione": sono le parole del PSI di Carrara di fronte alle ultime decisioni dell'amministrazione riguardati le concessioni balneari.
"Il tema del rinnovo doveva essere affrontato e risolto con una visione che garantisse le attività degli operatori offrendo un servizio insostituibile a turisti e residenti - spiegano - In diversi incontri sono stati prospettati percorsi adeguati al fine di affrontare il problema e molti comuni si sono attivati nei mesi scorsi, aprendo un confronto corretto con le categorie e individuando soluzioni adeguate e sostenibili anche in presenza delle normative europee".
Molti, esattamente: "L'amministrazione di Carrara, invece ha atteso l'ultima settimana dell'anno per affrontare la questione risolvendolo come sempre all'insegna dell'incompetenza e dell'improvvisazione e annunciando l'avvio delle aste pubbliche per le concessioni dell'arenile per poi tornare sui propri passi nel giro di poche ore - continuano - hanno scelto una soluzione ideologica e solitaria mettendo a rischio non solo il futuro di 40 stabilimenti balneari, ma anche tutto l'indotto che viene generato come il commercio, le attività ricettive di alberghi, Bed & Breakfast e case private".
Un disastro evitato per un soffio, questo si legge nelle parole della minoranza che sottolinea come "Sia solo grazie al presidente Giani e all'assessore Leonardo Marras che sono stati fermati i procedimenti per l'avvio delle aste - concludono - In ogni caso, anche questa volta la maggioranza ha tentato di scaricare le colpe sui dirigenti dimenticando che il primo cittadino rimane l'unico responsabile delle scelte comunali".
C . B.
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Alla lettera aperta inviata da Italia Nostra Apuo-Lunense "L. Biso" al sindaco pentastellato Francesco De Pasquale, risponde l'assessore alla cultura Federica Forti la quale, però, lascia del tutto insoddisfatta l'associazione culturale e ambientalista.
L'oggetto del contendere sono i 90 preziosi semilavorati d'epoca romana disseminati dal 2009 presso diverse cave carraresi e per i quali Italia Nostra Apuo-Lunense reclama adeguata tutela e, a questo punto, un parere dell'Ufficio legale del Comune. In un comunicato l'associazione sottolinea tutto il suo disappunto per la risposta ritenuta inadeguata di Federica Forti che aveva reso noto, replicando all'associazione, la realizzazione di un parco presso la cava romana di Fossacava dove i reperti archeologici avrebbero trovato collocazione.
"Abbiamo inviato a De Pasquale una lettera aperta, ma il sindaco - fanno sapere dall'associazione non nascondendo una punta di sarcasmo - è rimasto muto. Ha risposto l'assessora Forti. Alla domanda "Dove vai?", l'assessora risponde "Son cipolle!" Così, di fatto, è definibile la risposta alla nostra richiesta di spiegazioni in merito all'inosservanza, da parte degli uffici comunali, dell'ordinanza Marchetti che prescrive l'obbligo di tutela dei circa 90 semilavorati d'epoca romana giacenti, dal 2009, presso diverse cave attive di Carrara".
L'associazione entra quindi nel merito della critica rimarcando come l'assessore abbia schivato la risposta nel merito, vale a dire circa l'applicazione dell'ordinanza Marchetti che prevede la salvaguardia dei beni archeologici e commenta quindi: "L'assessore parla di un "progetto espositivo" da realizzarsi a Fossacava "in cui collocare alcuni di questi manufatti" e si dilunga su di un tema del tutto estraneo alla nostra istanza. Noi chiediamo-insiste l'associazione- di intervenire sulla tutela di una parte fondamentale della storia archeologica di Carrara abbandonata da oltre un decennio all'incuria e alla dispersione e ci viene risposto (?) che a Fossacava sorgerà un parco archeologico inteso come "museo diffuso sul territorio" che ingloberà anche il Museo del Marmo, come depositario di archeologia industriale. Ora, delle due una: o l'assessore elude la domanda consapevolmente oppure non ha compreso il nostro intervento. Entrambe le possibilità dovrebbero preoccupare molto i cittadini di Carrara e portarli a riflettere - ammonisce Italia Nostra Apuo-Lunense che richiama alle responsabilità legate a un territorio dotato di un fragile patrimonio culturale - sulla condotta di chi tiene nelle proprie mani la cultura della nostra città. Torniamo dunque a chiedere perché non si opera a tutela dei semilavorati lunensi ancora presenti nelle cave e perché non si applica l'ordinanza Marchetti".
In chiusura Italia Nostra Apuo-Lunense chiama in causa l'Ufficio Legale del Comune e annuncia: "A questo punto, riteniamo doveroso coinvolgere direttamente anche l'Ufficio Legale del Comune per sollecitare il suo parere al riguardo. Relativamente ai progetti su Fossacava, stiamo approntando uno specifico dossier che, a breve, renderemo pubblico ai nostri concittadini".
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