Politica
Le osservazioni al progetto di bonifica della Buca degli Sforza fatte da Italia Nostra Massa Montignoso e Legambiente
Italia Nostra Massa Montignoso e Legambiente hanno fatto alcune osservazioni al progetto di bonifica della Buca degli Sforza, a Massa, che, a breve vedrà l' aggiudicazione alla…

Votata all'unanimità, ad eccezione di Polo progressista e di sinistra, la variante Aurelia: la critica del comitato NoVariante
Il comitato No Variante Aurelia ha commentato il voto del consiglio comunale di Massa a favore della Variante: "Nel consiglio comunale del 16 settembre hanno votato all'unanimità…

Non in mio nome: manifestazione per Gaza organizzata da Associazione Mycelium in Piazza Aranci a Massa il 21 settembre
L'associazione Mycelium ha organizzato un flash mob di protesta per Gaza. Ecco la loro dichiarazione: "In questo momento storico, tra i più bui che l'umanità abbia attraversato negli…

Politeama, l'inizio della fine: flash mob di Avenza Si R-Esiste in piazza Matteotti per segnalare i molti nodi del degrado della città
Sono arrivati in piazza Matteotti con un pullman riservato, intorno alle 20,15 di giovedì 17 settembre: il gruppo nutrito di cittadini di Avenza che fa parte del comitato…

Il Polo P&S: la variante Aurelia con 60 milioni di euro sommergerà di inquinamento Massa
Il Polo Progressista e di Sinistra, composto da M5S RC e Mcc, non si meraviglia per l’approvazione della delibera per il primo lotto della Variante Aurelia,…

"Incontriamoci a Massa": il Pd Massa Carrara apre la campagna elettorale il 20 settembre in piazza Aranci
Il Partito Democratico di Massa-Carrara inaugura la campagna elettorale per le elezioni regionali del 12 e 13 ottobre con…

Un incontro per aprire un dialogo sul porto di Carrara: i Paladini Apuoversiliesi a colloquio con il nuovo commissario dell'Autorità Portuale Bruno Pisano
I Paladini Apuoversiliesi sono stati ricevuti dall’Autorità portuale di Carrara, mercoledì 17 settembre, per conoscere il nuovo Commissario straordinario Bruno Pisano. L'obiettivo, secondo Orietta Colacicco, Presidente…

Partito Repubblicano di Massa: il ricordo del XX Settembre 1870 mito fondante della nazione Italia
Come ogni anno, gli amici Repubblicani della sezione G. Mazzini di Massa del PRI, ricordano la storica data del XX Settembre 1870, giorno nel quale si realizzò il…

Gruppo consiliare Pd e Massa è un'altra cosa sulla variante Aurelia: "Sì all'opera, ma con uno studio serio sulla mobilità per tutelare qualità della vita e sviluppo sostenibile"
Durante l'ultima seduta del Consiglio Comunale abbiamo espresso voto favorevole all'avvio del primo lotto della Variante Aurelia, un intervento strategico che potrà incidere profondamente sugli assetti…

"Parole rabbiose e scomposte": il consigliere Martinelli risponde al segretario del Pd Barattini
Il consigliere del Movimento 5 Stelle Matteo Martinelli ha risposto alla replica del segretario del Pd Luca Barattini alle sue posizioni sulla sanità locale: "Non ci stupisce…

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Legambiente Carrara chiede spiegazioni e prove tangibili a Confindustria riguardo le certificazioni ambientali e di sicurezza delle cave.
Inizialmente Confindustria aveva affermato che “tutte le imprese lapidee sia a monte che al piano” fossero dotate di tali certificazioni ambientali e di sicurezza. Successivamente Legambiente, ricorrendo a fonti ufficiali (Ispra e Accredia) aveva dichiarato che “solo il 15% delle 73 cave risultano registrate”. Confindustria ha quindi smentito le dichiarazioni dell’associazione: “Le aziende che hanno adottato un sistema di gestione ambientale certificato (Emas e Iso 14001) sono 29 e ulteriori 7 hanno avviato l’iter”
“E così, Confindustria, nel tentativo di smentire Legambiente, smentisce se stessa. – dichiara l’associazione. “Tutte le imprese lapidee sia al monte sia al piano” diventano 29 (e 7 con iter in corso). –continua- E quanto alle cave, non smentisce che siano effettivamente 11 ma fa un’operazione algebrica facendole diventare il 70% dei blocchi escavati (sebbene affermi testualmente “il 70% delle cave di Carrara”). “
“Com’è nello stile dell’associazione –che da sempre fonda le proprie critiche e proposte sull’ambientalismo scientifico– Legambiente ha utilizzato le fonti ufficiali: e anche dopo l’intemerata di Confindustria ha nuovamente verificato i dati. Risultato? Vengono confermati i dati, da noi già pubblicati il 27 ottobre”
“Ora: se gli archivi di Ispra e di Accredia non sono stati aggiornati, è a loro (e non a noi) che gli Industriali dovrebbero rivolgere le proprie proteste.” - fa notare Legambiente.
“Dubitiamo tuttavia – puntualizza- che nel giro di due settimane le cave certificate siano passate da 11 a 29. Riteniamo invece probabile che Confindustria, tra le 29 aziende certificate, abbia conteggiato non solo le cave, ma anche le sedi espositive, i laboratori, gli uffici e le sedi legali: operazione di per sé legittima purché non lasci ambiguamente intendere che si tratta di cave e, considerato che abbiamo riportato i dati ufficiali, non si permetta di accusarci di bugie grossolane.”
Legambiente si dice felice del cambio di mentalità di diverse aziende, ma precisa “proprio perché siamo convinti che 14001 e Emas siano strumenti estremamente seri, preziosi e “pubblici” chiediamo chiarezza.”
“Confindustria può prendere spunto da noi che, già nel nostro precedente documento, abbiamo pubblicato l’elenco delle cave e delle relative certificazioni. L’elenco è pubblico per definizione, non ci sono motivi di privacy che ne impediscano la divulgazione.”
“Il nostro elenco è inesatto? È incompleto? Confindustria ben potrà indicare le cave che mancano al momento all’appello –incalza Legambiente-. Saremo noi i primi a rallegrarci del fatto che le cave certificate sono ben di più e che a sbagliare sono state Ispra e Accredia.”
“Se invece tutto questo, che per noi è ancora una volta “rigore” e “capacità di documentare”, viene poi interpretato da Confindustria come “falsità per praticare la violenza verbale” ne siamo dispiaciuti. Non sarà comunque Legambiente – conclude- a sbattere la porta in faccia a chi accetta un confronto sui fatti.”
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La tempistica, sicuramente non delle migliori, rende ancora più apprezzabile il coraggio e lo sforzo di alcuni giovani commercianti che hanno deciso in questo periodo di aprire nuove attività a Carrara mostrando di credere ancora nella città e nel suo centro storico. A ribadirlo e ad assicurare ai nuovi commercianti tutto il sostegno di Forza Italia Giovani è il coordinatore comunale Lucian Martisca.
“Oggi è partita un’attività del tutto innovativa sul nostro territorio: “Angolo Marketing”, in via Cavour a Carrara è uno studio in cui innovarsi, informarsi e aggiornarsi. – ha spiegato Martisca - “Angolo Marketing” è il primo studio a Carrara capace di soddisfare qualsiasi richiesta da parte di aziende e professionisti ma anche di privati nel campo della comunicazione, del marketing e della pubblicità :sviluppo siti web ed E-Commerce, gestione canali social, marketing e pubblicità, grafica e design, consulenza e assistenza informatica, sviluppo strategia aziendale, formazione e aggiornamento nonché allestimento e organizzazione dei punti vendita. Il negozio è stato fondato ed è diretto da Simona Jonauskaite, tecnico specialista dello sviluppo digitale delle aziende ed esperta in marketing online e offline. Dopo l’apertura di Candy Land in via Roma, vediamo un altro fondo commerciale riprendere vita, che è ciò di cui ha bisogno Carrara e cioè innovazione e giovani pronti ad investire. Angolo Marketing fa anche formazione e aggiornamento in ambito digital e marketing per coloro che vogliono formarsi e aggiornarsi per saper utilizzare i vari strumenti digitali e si rivolge sia alle aziende, sia ai professionisti sia ai privati. Non mancheranno corsi gratuiti per le fasce più deboli che non hanno dimestichezza con il computer, il telefono o i social e hanno la necessità di imparare a utilizzarli correttamente. Pertanto ci congratuliamo con i commercianti che tengono ancora a Carrara, perchè in questo momento è davvero difficile avere il coraggio di investire nel futuro.”.
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“Al di là delle questioni prettamente giuridiche, su cui si esprimerà il Tribunale, dalle contestazioni alla base dei ricorsi presentati sotto l’egida dell’Associazione Industriali emerge chiaramente un dato: purtroppo una parte degli imprenditori è ancora ancorato a una mentalità non al passo con i tempi, che non ha permesso loro di cogliere lo spirito delle nuove norme messe a punto da questa amministrazione”: il vicesindaco Matteo Martinelli, titolare della delega al Marmo commenta così le ragioni alla base della pioggia di ricorsi presentati dagli industriali.
“Lo spirito che anima queste azioni legali ci fa capire che la filosofia alla base del nuovo Regolamento degli Agri non è stata assolutamente compresa: noi abbiamo messo a punto un dispositivo equilibrato ed equo, che tra le altre cose punta a stimolare le imprese a evolversi e migliorarsi, sia in termini di tutela dell’ambiente sia in termini di ricadute sul territorio” spiega l’assessore al Lapideo.
“Sì, lo sappiamo: per valorizzare la filiera corta bisogna investire e innovare ma queste azioni permetterebbero alle aziende di aumentare le ricadute delle loro attività sul territorio, anche in termini occupazionali. Le risorse mi pare non manchino e se fossero spese in questa direzione, oltre a far scattare le premialità previste dal Regolamento, avrebbero anche l’effetto di migliorare l’immagine della nostra imprenditoria agli occhi della città e ricucire quel rapporto che da troppo tempo si è sfilacciato” spiega Martinelli. Stesso ragionamento per il sistema di tracciabilità che, spiega il vicesindaco; “come tutte le innovazioni quando vengono introdotte ci richiedono uno sforzo, quello di superare le abitudini e raccogliere la sfida del futuro. Anche questo però fa parte del processo di innovazione ed evoluzione del settore che vogliamo stimolare”.
Martinelli non rinuncia però a uno spiraglio di ottimismo: “So che tra gli industriali c’è anche chi è aperto al cambiamento e ha compreso la direzione che abbiamo intrapreso. Spero che questo fronte si allarghi, nell’interesse di tutta la città”.
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Fumo negli occhi per offuscare il grave ritardo con cui sono stati fatti gli interventi: questo. In sostanza è l’opinione del commissario comunale della Lega Salvini Premier, Nicola Pieruccini, sull’avvio della task force sul tracciamento dei contagi che è partita in questi giorni nei padiglioni di Carrarafiere.
“Il tracciamento attuato fino ad oggi è stato aspramente criticato per aver prodotto dati altalenanti per il ritardo nell'avere i risultati dei tamponi - ha detto Pieruccini - e quindi è chiaro che il ritardo di una settimana dei tamponi processati vizia qualsiasi tracciamento possibile. “.
Pieruccini ha ribadito la sua personale approvazione e anche quella del suo partito per il servizio di tracciamento attivato a Carrarafiere con la presenza di medici, infermieri ed esperti per aumentare e velocizzare l'identificazione di tutti i contatti Covid di un positivo, ma è rimasto fortemente critico sui ritardi di tutta l’operazione che ha portato alla situazione attuale, in molti casi fuori controllo.
“Il ritardo e l'immobilismo con cui i nostri politici regionali e locali PD 5 Stelle, hanno allentato il fronte del tracciamento dell’epidemia durante l’estate è inammissibile e, anche se oggi hanno cercato inutilmente di rimediare inaugurando questa task-force senza una programmazione territoriale seria, la situazione ormai è scappata di mano.”.
Pieruccini ha suggerito la necessità di avviare, accanto al tracciamento dei contagi, anche una task force de per i tamponi, che in maniera rapida dia risposte sulla durata delle quarantene. quarantene o liberazioni. Sarebbe questo, per Pieruccini, il nodo che fa inceppare l’ingranaggio accanto a una serie di disservizi e ritardi che rendono sempre più pesante la situazione come la mancanza di tamponi e di presidi di sicurezza e di luoghi deputati al servizio per i medici di famiglia che hanno dato la loro disponibilità ad effettuare i tamponi.
“Un costrutto sanitario già di per sé cosi gravemente fragile – ha continuato Pieruccini - è stato ulteriormente penalizzato anche dai ritardi del vaccino antiinfluenzale che, nonostante le raccomandazioni fatte ai cittadini dal governo Pd/5 Stelle , di rispettare il protocollo di sicurezza covid, non è stato fornito ai medici di base in numero sufficiente per immunizzare i propri pazienti.”.
Pieruccini ha ricordato anche il caos attualmente in corso per le risposte dei tamponi che, a volte arrivano anche dieci giorni dopo l’effettuazione del test: “La Asl è nel mirino – ha concluso Pieruccini – per i paurosi ritardi nel comunicare i risultati dei tamponi per i quali sono necessarie svariate telefonate da parte degli utenti. Sappiamo bene quanto sia fondamentale la tempestività in questo campo per favorire il tracciamento e il contenimento dei contagi, invece il sistema salta in molti punti critici. Prima dell’inaugurazione in pompa magna della task force sul tracciamento con 220 esperti che si occuperanno dei contagi dell’area vasta Toscana Nord Ovest occorreva rafforzare il sistema sanitario con diagnosi precoce dei positiva e seguire ed informare i cittadini sull' isolamento e il trattamento che sono i cardini per tenere a bada l’epidemia anche se la tracciabilità si rivela fondamentale .”
Pieruccini ha rinnovato l’invito per tutti a rispettare le indicazioni sanitarie volte a contrastare la diffusione del virus ed ha chiesto al governatore Giani di allestire, sempre nell’impianto di Carrarafiere, di un drive in per i tamponi per tracciare rapidamente i contatti dei casi positivi .
Vi. Te.
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In principio fu il 18 ottobre: promesso, giurato e spergiurato dalla consigliera Marzia Paita. Poi fu la volta della voce tecnicamente più autorevole dell’assessore ai lavori pubblici Andrea Raggi che giurava e spergiurava che, salvo maltempo - che non c’è stato - il nuovo d-day sarebbe stato il 27 ottobre.
Bucate entrambe le scadenze, Raggi ha rilanciato al 10 ottobre, badando, stavolta ad ampliare la gamma dei possibili bersagli delle ire dei cittadini, quasi presentendo che anche la nuova data avrebbe fatto la stessa fine. L’oggetto in questione è ovviamente l’apertura di una corsia del ponte di Avenza che, anche stamani, 10 novembre, non è stata realizzata.
Stamani, tuttavia, ci sarebbe stata una novità: l’assessore Raggi si sarebbe schierato totalmente coi cittadini che protestavano ed avrebbe indicato chiaramente alcuni responsabili, ovviamente diversi dalla sua amministrazione.
A riferirlo è stato il commissario della Lega Salvini Premier, Nicola Pieruccini che, sin dalla prima promessa a vuoto fatta dall’amministrazione sul ponte aveva denunciato l’evidenza di uno stato di lavori troppo arretrato per poter ventilare la possibilità di un’apertura imminente del ponte. “Raggi ha fatto un vero e proprio show fuoriluogo quando sarebbe stato più decoroso usare il silenzio stampa. A fronte del malcontento dei cittadini per l'ulteriore ritardo dei lavori ha fatto un’assurda esternazione senza dignità millantando vicinanza agli avenzini e poi sparando a zero su GAIA, TELECOM oltre che sulla Regione Toscana. “.
Pieruccini ha rinnovato la richiesta in merito al ripristino della viabilità chiedendo una risposta competente e certa.
“Andrea Raggi ancora una volta è stato sbugiardato dai fatti – ha continuato Pieruccini - perché è chiaro che fosse consapevole che un’opera così complessa comprendesse anche il passaggio di tutta una serie di sottoservizi, che secondo la Lega, sono stati sottovalutati nel cronoprogramma. L’ennesimo rinvio sta proprio nel fatto che prima di aprire il cantiere del ponte i soggetti pubblici e privati, compresa l’ amministrazione grillina, avrebbero dovuto preventivamente concordare i lavori di collegamento con GAIA per l'acquedotto e l' intervento di Telecom per ristabilire il contatto delle fibre ottiche, oltre che con altri servizi.”
Da censurare, quindi, per Pieruccini, le prese di posizione last minute attuate solo per nascondere le gravi inadempienze e la mancanza di concertazione degli interventi evidenziate dall’assessore Raggi. Pieruccini ha anche ribadito che sarebbe stato compito dell'amministrazione controllare i tempi del cantiere e verificare come le aziende coinvolte si sarebbero alternate sul posto ed ha sottolineato la mancanza di interesse dell’amministrazione per il disagio vissuto da commercianti e cittadini che si acutizzerà con il nuovo lockdown arancione.
“Per ora i lavori per l'acquedotto non sono ancora iniziati - ha aggiunto Pieruccini - e secondo i tecnici dureranno almeno due settimane e altre settimane probabilmente occorreranno a Telecom per passare sia le fibre in rame, sia le fibre ottiche. La Lega vuol rimarcare che stamani nessuno si è scusato con i cittadini che, abbandonati a se stessi, non hanno più alcuna fiducia nel ripristino della viabilità parziale prima di Natale e vedono un futuro nero. Per questo l'assessore Andrea Raggi e magari anche il sindaco De Pasquale sarebbero obbligati a farsi sentire con forza dal neo presidente Eugenio Giani per far rispettare i tempi promessi anche perché il primo cittadino è responsabile della sicurezza pubblica.”
Pieruccini ha lanciato anche bordate sia al consigliere regionale Giacomo Bugliani, per il silenzio assordante attuale rispetto alla presenza costante in fase di campagna elettorale sul caso ponte di Avenza, e ai politici del Pd e dei 5 stelle ribadendo come, ancora una volta, Avenza sia stata consif+derata frazione di serie B.
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Le cave, il durissimo lavoro che richiedono agli uomini per essere coltivate, la tradizione di un mestiere che da secoli tramanda gesti, rischi e coraggio. Ci sarà questo al centro del documentario in sei puntate “Uomini di pietra” che da gioved’ 12 novembre sarà in onda sul canale D-Max, uno tra i più seguiti al mondo, ma non ci sarà Carrara, la capitale del marmo.
Neanche un po’, a quanto pare visto, che il documentario è stato interamente girato nelle pochissime cave delle Apuane del versante di Pietrasanta. La notizia che da giorni circola in città ha sollevato più di un malumore ed ha dato spunti per molte critiche politiche. Ultima in ordine di tempo ad arrivare è quella del coordinatore comunale di Forza Italia, Riccardo Bruschi che dopo aver visto il trailer ha commentato: “ C’è qualcosa che non suona in modo normale, qualcosa non torna. Si sentono le voci degli avventurosi cavatori, ma l'accento è dapprima pietrasantino, poi massese e poi basta. Con amarezza e sconcerto abbiamo scoperto che nella trasmissione che riguarda le cave del marmo bianco e dei cavatori di Carrara non vi sarà traccia.”. Bruschi ha riconosciuto il merito alla ditta Henraux, marchio storico e prestigioso fondato nel 1821 da un mandatario di Napoleone Bonaparte, fautori dell’iniziativa ma ha rimarcato lo sdegno inevitabile provato dai carraresi per l’assoluto silenzio sotto cui è passata la vera e principale città del marmo.
“Con questo evento i nostri imprenditori, che io solitamente difendo, e la nostra amministrazione,che invece è vergognosa, hanno perso un ‘occasione e fatto una magra figura. – ha continuato Bruschi - Altrove hanno saputo prendere questa iniziativa di "Marketing Territoriale" con vantaggi di immagine e quindi di sviluppo industriale e turistico in una sinergia pubblico-privata. Nonostante ciò che può dire l'assessore al turismo Forti, a Carrara siamo lontani anni luce da questa visione moderna, lungimirante e di insieme. Forza Italia, tuttavia, farà di tutto per portarla avanti al fine di rilanciare la città. Gli imprenditori che hanno le disponibilità devono trovare un tessuto politico che faccia da capofila e strutturi progetti seri in modo che loro possano investire sul territorio e quindi far innescare circoli virtuosi utili allo sviluppo. Noi carrarini abbiamo la storia, il nome, e la stragrande maggioranza del settore industriale. Purtroppo abbiamo anche tanti morti sul lavoro. Gli "Uomini di Marmo" sono a Carrara, ma gli uomini "furbi" sono altrove.”.
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Un incarico da 6700 euro per sei mesi di lavoro come fotografo: una cifra che, nei tempi molto grami, specialmente per i fotografi, che corrono è un’ottima garanzia di sopravvivenza di fronte alla pesantissima incertezza che fronteggia tutti quanti. E’ il valore economico dell’incarico che l’amministrazione di Carrara ha assegnato, con affidamento diretto, cioè senza alcuna gara tra i vari professionisti che volessero partecipare e assicurarsi il contratto, ad un fotografo locale, M. A.
Un’assegnazione che arriva dopo altre simili sempre indirizzate allo stesso fotografo dall’inizio dell’amministrazione 5 stelle e che ha fatto infuriare il consigliere dell’opposizione Massimiliano Bernardi che ha addirittura chiesto pubblicamente la revoca dell’incarico al fotografo.
“La crisi per l'emergenza sanitaria economica e sociale ha colpito duramente le partite IVA di ogni tipo di attività - ha detto Bernardi - e nulli sono stati gli aiuti che il governo Pd/5 Stelle ha messo in atto finora, ma se hai un’una attività di fotografo, editing fotografici ed audiovisivi e sei un grillino doc non devi temere per il tuo lavoro perché ti puoi beccare un affidamento diretto di 6700 euro”.
Bernardi ha ironizzato sui principi di trasparenza e onestà ”ormai dimenticati valori su cui si era fondata la campagna elettorale grillina e ha aggiunto: “All' amico fotografo grillino, per attivare una campagna di promozione e comunicazione del Polo Museale della Città di Carrara e del territorio, era già stato affidata anche di realizzazione della campagna digitale di promozione Brand-Carrara con video-clip di 30/40 secondi (vedi Animosi) per 4 mila 500 euro. Il fatto che si tratti in entrambi i casi di affidamenti diretti non giustifica la mancata rotazione imposta dalla legge quando i destinatari sono professionisti, per cui non bastano motivazioni di una generica “competenza professionale” per affidare ulteriore incarichi allo stesso professionista”.
Bernardi si è detto rammaricato del silenzio del segretario generale Angelo Petrucciani responsabile del Piano Anticorruzione che avrebbe dovuto segnalare la cosa e ha aggiunto: “Secondo le convergenti indicazioni della giurisprudenza, del parere espresso dal Consiglio di Stato e dalla stessa ANAC, l’incarico al fotografo in questione, non dando conto delle specifiche ragioni legittimanti la “vistosa” deroga al principio di rotazione, non è legittimo. Nella nostra città sono presenti altri e diversi “ fotografi“ e “studi fotografici” per cui mi domando come mai l’amministrazione non abbia mai pubblicato un avviso pubblico per avere a disposizione un elenco di professionisti su cui ruotare gli incarichi. Del tutto insufficienti, pertanto, sotto tale profilo e quantomeno generici i riferimenti e i contenuti della determinazione del dirigente alla cultura che sembrerebbe “suggerita”. Ormai infatti dovrebbe essere chiaro che un professionista che ha ricevuto due incarichi in due anni dalla stessa amministrazione, va in contrasto con il principio di rotazione che ha come scopo precipuo di evitare che il carattere discrezionale della scelta effettuata si traduca in uno strumento di “favoritismo”. Per evitare atti illegittimi, infatti, è obbligo affidare a soggetti diversi da quelli che in passato avevano già svolto questa stessa tipologia di servizi”.
Bernardi ha definito ambiguo il comportamento dell’amministrazione, ma, purtroppo sempre più frequente: “I 5 Stelle ogni giorno dimostrano come siano caduti in basso e come sappiano destreggiarsi bene nel fare il loro interesse piuttosto che quello dei cittadini ha concluso Bernardi - soprattutto in ragione della mancanza di competitività del prezzo pattuito che avrebbe dovuto tenere conto della media dei prezzi praticati nel settore di mercato di riferimento e contestualmente della qualità della prestazione. In questo caso siccome la scelta discrezionale dei 5 Stelle, guarda caso, ha favorito un dichiarato appartenente al Movimento 5, sfacciatamente nessuna regola è stata rispettata e quindi non resta che l'annullamento dell'incarico”.
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«Nessun disinteresse ma al contrario un percorso strutturato e paziente che negli ultimi mesi ha permesso anche al Settore Sociale di fare “quadrato” intorno a una persona fragile e aiutarla a riflettere su decisioni importanti che solo lui poteva prendere, come in effetti a metà ottobre ha preso. C’era solo un ultimo step da superare e giovedì è stato dato l’ok»: l'assessore al Sociale Anna Galleni risponde così al consigliere Massimiliano Bernardi in merito alla delicata vicenda del senza-tetto. Passa poi a rettificare seccamente altre dichiarazioni - a suo avviso - non veritiere del consigliere sia in ordine alla richiesta di TSO da parte dell’amministrazione, sia in ordine alla fonte di Bernardi, che avrebbe visto l’assessore Galleni quella sera al Pronto Soccorso “per controllare che l'agguato studiato per allontanare definitivamente l'uomo andasse a buon fine”.
«Mi pare che due cose siano chiare ed evidenti: il Consigliere non sa come funziona un TSO; posto che quella sera non mi trovavo affatto al Pronto Soccorso, evidentemente la sua “fonte” soffre di gravi allucinazioni o di importanti problemi alla vista» spiega Galleniche poi taglia corto «queste storie non dovrebbero essere buttate sotto le luci della ribalta, proprio a tutela delle persone che loro malgrado ne diventano protagoniste. Quando i vissuti sono fragili e complessi, il semplicismo e la superficialità del “dategli una casa” danneggiano in primis queste persone. E la cosa ancor più grave è che chi lo fa, agisce solo per discutibili interessi politici».
Galleni ricorda inoltre che «un consigliere ha tutti gli strumenti - accesso agli atti, richiesta di convocazione di una Commissione, interventi in Consiglio comunale - per effettuare verifiche sull'operato o le dichiarazioni di un assessore, senza necessità di esternare falsità».
«Le innumerevoli ennesime menzogne lette su questo caso travalicano ogni limite con un aggravante: la sovraesposizione del senza tetto ha danneggiato principalmente proprio quest’ultimo, facendolo vacillare nei suoi propositi, facendogli procrastinare decisioni importantissime e ritardando la messa in campo di una soluzione già da tempo individuata, in sinergia con altri Enti. L'uomo nutriva l’aspettativa, infondata ma ben corroborata da terzi, di ottenere una casa popolare o un posto in Housing First» afferma l’assessore Galleni.
L'assessore ricorda che «questi alloggi, quando sono nella disponibilità dell’Amministrazione, non si possono assegnare come se si stesse giocando a tombola, come immagino qualcuno crede o vuol far credere ai cittadini nonostante, questo “qualcuno” abbia trascorso 13 anni alla guida dell'assessorato alle Case Popolari. Permettere di mentire al solo scopo di screditare una controparte politica, specie usando le vite e le difficoltà degli ultimi, non è più eticamente accettabile» conclude l'assessore.
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A seguito dell’annuncio dell’amministrazione Persiani sulla realizzazione di una rotonda in Piazza della Liberazione, il consigliere comunale Andrea Barotti di Arcipelago Massa sollecita la giunta a fare luce sulla vicenda della perequazione urbanistica, proponendo di impiegare le risorse per la manutenzione stradale e riqualificare l’area del Pomario Ducale.
“L'Amministrazione Persiani –esordisce Barotti- ha annunciato che realizzerà, in piazza Liberazione una rotonda per eliminare l'incrocio semaforico, migliorare il decoro e consentire un più sicuro attraversamentodell'Aurelia.”
“Spero che l'intervento, dato il costo (€400.000,00), raggiunga i risultati dall'Assessore Marco Guidi prospettati ma nutro in merito, ragionevoli dubbi – critica - l'unica ipotesi capace di garantire la fluidità del traffico è la variante Aurelia.”
“I cittadini attendono da anni che i cantieri per la bretellina prendano avvio! Sarebbe una ottima notizia, per tutti, se venisse, finalmente, indicata una data di inizio lavori, pertanto invito l'Amministrazione a mantenere costante l'attenzione su di un'infrastruttura fondamentale per decongestionare la mobilità del centro.”
Barotti propone di usare quelle risorse per la manutenzione stradale, in quanto “risponderebbero con maggior certezza alle esigenze della Comunità”
“Considererei apprezzabile il desiderio di migliorare l'estetica e la funzionalità dell'esistente se non ci fossero altre priorità! Trovo, quindi, poco comprensibile –dichiara - il disinteresse dell'Amministrazione, in particolare dell'Assessore Marco Guidi, alle sollecitazioni riguardanti la perequazione urbanistica prevista (PIUSS 2010) nella zona del Pomario Ducale; si tratterebbe di verificare la reale entità delle opere pubbliche realizzate ed impiegare il "credito" rimanente per riqualificare, senza intaccare le casse comunali, un'area della città.”
“Il silenzio della giunta e l'inerzia non scongiureranno il pericolo di perdere, definitivamente, un'occasione di rilancio e recupero urbanistico; gli interrogativi posti, riguardanti i criteri di stima, il controllo di quanto valutato, la verifica dei lavori eseguiti, dovrebbero spingere la politica ad attivarsi!”
“Far luce sulla perequazione è doveroso per capire se esista ancora la possibilità di ricreare il giardino ducale su quanto resta dell'antico pomario! – asserisce Barotti - Per stabilire se il valore residuo delle opere da realizzare consenta di alberare i parcheggi nonché la demolizione di almeno uno dei fabbricati dell'ex Cat per far posto ad una sede distaccata della biblioteca; un luogo fondamentale per la crescita, la formazione dei nostri giovani.”
“Per quanto mi compete cercherò, mantenendo la mia veste di consigliere di opposizione, di aiutare, nell'interesse della Comunità, l'Amministrazione a far luce sulla vicenda chiedendo l'accesso agli atti, esaminando la documentazione e mettendola a disposizione dei cittadini a partire da coloro che mi hanno segnalato il caso.” rassicura.
Per il distaccamento della biblioteca Barotti propone:”Un edificio, che sia opera architettonica significativa, in grado di ospitare il museo della lotta di liberazione, una sala congressi e delle aule di lettura ai piani superiori! Una nuova biblioteca affacciata sul giardino storico; parco a cui poter accedere varcando il portale del Pasquino e della Pasquina!”
“Quest'ultimo –conclude- da acquisire al patrimonio della città e ricollocare sia per meglio proteggerlo e valorizzarlo, sia per restituirlo alla sua funzione di porta di ingresso alla cultura, alla bellezza e alla storia della città.”
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Resta fermo nella sua posizione, il consigliere dell’opposizione Massimiliano Bernardi, e ribadisce la sua severa critica per la scelta di richiedere un TSO per il senzatetto che viveva sotto al comune. Dopo la levata di scudi di tutte le “truppe pentastellate”, come le ha definite Bernardi, cioè di tutti i consiglieri di maggioranza e del partito grillino locale, che, come è loro abitudine fare, si sono schierati compatti e decisi a difesa dell’assessore al sociale Anna Galleni, ritenuta la responsabile del provvedimento, Bernardi, ovviamente bersaglio di tutti gli strali possibili lanciati dai grillini per negare quanto affermato dal consigliere dell’opposizione, ha di nuovo ribadito che la responsabilità della richiesta del TSO è dell’amministrazione dicendosi sicuro della fonte che lo ha informato, rimasta tuttavia anonima.
Tra l’ironico e l’indispettito, Bernardi ha spiegato: “Volevo chiamare la trasmissione “Chi l’ha visto per ritrovare il senzatetto che, all’improvviso, dopo mesi passati nell’androne del comune, era sparito. Ieri il gruppo consigliare del Movimento 5 Stelle prima si è detto convinto che la politica debba occuparsi sempre degli ultimi e dei più fragili , poi come al solito ha sparato a zero su di me e alla fine ha lanciato la bomba del TSO non richiesto.”.
Bernardi ha ammesso di avere lui stesso avuto qualche dubbio al riguardo, di fronte a tanta veemente difesa e quindi di aver cercato informazioni certe sulla vicenda. “Da fonti attendibilissime – ha continuato Bernardi - sono venuto così a conoscenza che il TSO era stato chiesto dall'amministrazione comunale, che, tra l'altro, aveva chiamato anche i carabinieri, ma che non era andato a buon fine perché il senzatetto era stato giudicato non bisognoso di ricovero psichiatrico da parte dei medici del Pronto Soccorso. La mia fonte ha riferito anche dell’inquietante presenza al Pronto Soccorso dell' assessore al Sociale Anna Galleni che, travestita da finta da crocerossina, non era in preda ad una crisi di umanità , ma era lì solo per controllare che l’agguato studiato per allontanare definitivamente l'uomo da sotto il comune, andasse a buon fine.”
Bernardi ha poi riferito sulla situazione attuale del senza tetto: “Sono stato autorizzato a dire che l’uomo è stato inserito in una struttura per seguire un percorso di recupero che era la soluzione più auspicabile e soddisfacente se pur la meno perseguita dall’assessore al sociale".
“Non sorprende, quindi – ha concluso Bernardi - l' autoincensamento in riferimento al progetto Housing First. Forse il professor Massimo Bricocoli da Milano nel suo intervento a Con-Vivere non sapeva che il comune di Carrara non ha inventato nulla di buono in questo senso ma ha solo partecipato ad un bando pubblico europeo. Che dire poi dell'anonima presidente della commissione sociale, Tiziana Guerra, che sarà ricordata nella storia per aver perso tempo con l’inutile portale delle associazioni di volontariato. Quello che non sa o che non dice la Guerra è che, per trovare una associazione che realizzasse il progetto ci sono voluti due avvisi pubblici e più di un anno di tempo e la rabbia incontenibile della Galleni, insoddisfatta per aver dovuto ingoiare il rospo e modificare la convenzione perché uno degli alloggi che l’associazione Casa Betania aveva messo a disposizione, era inagibile. Ma si sa che le truppe grilline queste verità le nascondono. L'unica cosa vera che hanno detto è che costantemente e nel silenzio il settore sociale e l'amministrazione hanno lavorato quotidianamente, dimenticando tuttavia di dire che il lavoro è stato poco e svolto male. Alla fine del mandato 5 Stelle la politica del sociale non ci lascerà niente altro che chiacchiere e nemmeno interessanti.”.
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