Politica
No al biodigestore al Cermec: la posizione di Italia Nostra Massa Montignoso
La storia del biodigestore raccontata da Bruno Giampaoli di Italia Nostra Massa Montignoso:"Lavello e Alteta, due antichi luoghi bellissimi del nostro territorio deturpati dalle industrie chimiche tanto che anche…

Apuane: ecosistema o polo di sfruttamento produttivo? I dubbi del Cai di Massa
Le osservazioni ai piani attuativi dei bacini estrattivi che come Club Alpino Italiano abbiamo inoltrato all'amministrazione di Massa ben 4 anni fa hanno avuto un ben preciso obiettivo:…

Svastiche e scritte minatorie sui muri del liceo scientifico Fermi di Massa: la solidarietà dei Giovani Democratici Massa Carrara
I Giovani Democratici di Massa denunciano gravi minacce rivolte agli studenti, in particolare a quelli del Liceo Fermi di Massa. "Come movimento giovanile riteniamo fondamentale esprimere la nostra solidarietà…

"Sul futuro di Cermec le mie preoccupazioni sono le stesse dei sindacati: garanzie per il futuro e no all'ingresso di privati" : il sindaco Arrighi replica ai sindacati
Il sindaco di Carrara Serena Arrighi torna a parlare del futuro di Cermec e del progetto per la costruzione di un nuovo impianto. "Le preoccupazioni che esprimono oggi le segreterie…

Iniziate le operazioni di rimozione nave Guang Rong. Paolo Balloni (Collaboratore On. Barabotti): "Buona notizia a lungo attesa. Rafforzare al massimo sinergia fra tutte le istituzioni per accelerare quanto più possibile la ricostruzione"
Si è tenuto in data odierna il sopralluogo al cantiere della nave mercantile Guang Rong, che si è scontrata e incagliata contro il pontile di Marina…

Il sistema di Retiambiente non ci piace: la critica del comitato Si R-Esiste
Retiambiente riserva ogni giorno spiacevoli sorprese: è la conclusione a cui è arrivato il comitato Si R-Esiste che ha commentato le ultime vicende collegate ai servizi…

"Serve una visione chiara per rilanciare la città": primo incontro a Massa del comitato Tra la gente
Si è svolto il primo tavolo di confronto promosso dal comitato “Tra la Gente”, un incontro partecipato che ha riunito cittadini, commercianti e operatori locali per discutere i…

Sicurezza e allagamenti: il consiglio comunale di Massa accende i riflettori su via Garosi
Durante l’ultima seduta del Consiglio comunale, il consigliere Tarantino ha riportato all’attenzione due questioni centrali per la città: la sicurezza pubblica e i continui allagamenti in via Garosi.«Negli…

Lavori a Carrara, chiuso l'accesso alla sede UIL. Il commento: "Problemi di sicurezza e danno economico rilevante ai servizi. Riaprire immediatamente l'accesso"
I lavori in corso che hanno invaso Carrara hanno chiuso l'accesso alla sede della Uil in via Roma. Una sistuazione aggravata dal mancato preavviso da parte del…

Bugie e accuse a vanvera sul Cermec. L'assessore Orlandi dica la verità: la replica del consigliere Martinelli
"Ancora una volta l'assessore Orlandi, anziché rispondere nel merito delle critiche oggettive che gli vengono poste, si abbandona al solito infantile scaricabarile, e non esita…

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La prima motivazione sono sicuramente i tempi cupi, afflitti dal secondo e più grande picco della pandemia, che, oggettivamente, rendono poco interessanti e appetibili tutte le proposte di carattere storico-commemorativo. La seconda, non meno rilevante, è la storia stessa del comune a cui è stata fatta la proposta. La conclusione inevitabile è quindi la critica verso l’ente istituzionale che in questo momento spende tempo ed energie per questioni non di utilità contingente né opportune. Tutta la vicenda ha per protagonisti, da un lato, il presidente della Provincia Gianni Lorenzetti, che ha impegnato il consiglio provinciale a lavorare su atti e documenti per la delibera relativa alla proposta dell’ambasciatore della Federazione Russa della Repubblica Italiana per l’installazione a Carrara di un monumento in ricordo dei partigiani sovietici, dall’altro il presidente del consiglio comunale di Massa Stefano Benedetti,vice coordinatore provinciale di Forza Italia.
Benedetti ha infatti fatto notare che il comune di Carrara, al termine della seconda guerra mondiale ospitò i profughi della Dalmazia e dell’Istria che fuggirono dalla violenza e dalla persecuzione del regime comunista di Tito, satellite della neonata Unione Sovietica, che si macchiò, con la collaborazione dei partigiani italiani, della tragedia delle foibe. “Non si trattava, nel caso delle foibe- ha detto Benedetti- di partigiani russi ma erano comunque partigiani sanguinari accomunati dalla stessa ideologia politica. E poi, non possiamo certamente onorare chi ha operato agli ordini di Stalin e del comandante Ivan Stepanovic Konev, condottiero da metodi spietati e profondamente legato all’ideologia del Socialismo Sovietico, tanta cara a Stalin che fu proprio uno degli organizzatori del movimento di resistenza , nonché il responsabile delle deportazioni nei purtroppo famosi campi di concentramento sovietici, nonchè della morte di milioni di ebrei.”
Secondo Benedetti esisterebbe una correlazione tra Stalin e Konev – definiti assassini – e i partigiani a cui si vuole dedicare un monumento a Carrara e questa sarebbe motivo di imbarazzo per l’iniziaitiva.
“Il “ moderato” presidente Lorenzetti, anzichè rendersi patetico con queste scellerate proposte, farebbe meglio ad attivarsi per individuare i fondi necessari per riqualificare il Palazzo della Provincia che giace in condizioni pietose ormai da anni, per non parlare della manutenzione e della sicurezza delle strade, soprattutto in periodo invernale.”. Benedetti ha quindi ricordato che per le strade provinciali , in inverno, esiste ancora l’obbligo di installare le catene ed ha suggerito l’ipotesi che tale divieto sia dovuto alla mancanza di soldi della Provincia per comprare il sale da spargere sulle strade.
“Ci troviamo paradossalmente a dover viaggiare con le catene in auto anche in strade dove non nevica da 60 anni – ha continuato Benedetti - come ad esempio il lungomare di Marina di Massa o via Dorsale. Ma anche gli strumenti e gli attrezzi da lavoro per gli operai che devono effettuare la manutenzione delle strade e la messa in sicurezza delle zone montane, non sono idonei per soddisfare tutti i bisogni e le necessità, per cui, considerando che la Provincia si interessa quasi esclusivamente di strade e di scuole, mi domando cosa ci stia ancora a fare in quel posto il presidente Lorenzetti. Dopo questa ultima farsa, credo che debba dimettersi con dignità, ma dimettersi, perché un oltraggio del genere, con la realizzazione di un monumento intitolato ai partigiani russi, la nostra popolazione non se lo merita. Mi auguro che il consiglio provinciale decida di respingere questa proposta e presenti un documento di condanna per l’iniziativa del “ Democratico” e pacifista Presidente Lorenzetti.”
Benedetti ha poi proposto di avviare un percorso per una serie di iniziative in ricordo di tutti gli ebrei trucidati nel mondo e di tutte le vittime dei partigiani di qualsiasi nazionalità siano stati.
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Questa mattina il sindaco Francesco De Pasquale e l'assessore al Commercio Giovanni Macchiarini hanno fatto visita al mercato settimanale di Avenza per incontrare i venditori ambulanti e ascoltare le loro opinioni in merito alla collocazione dell'appuntamento del mercoledì. L'attuale disposizione dei banchi in via Casola, proprio accanto alla Coop, era stata stabilita dall'amministrazione comunale per permettere l'apertura dei cantieri in prossimità del ponte di via Menconi.
«Adesso dobbiamo valutare se proseguire con questa collocazione, che ha spazi più ampi e quindi agevola anche il rispetto delle norme Covid, o tornare in quella tradizionale di via Giovan Pietro, come chiedono alcuni ambulanti – commenta il sindaco Francesco De Pasquale – La visita di questa mattina è stata l'occasione per un ulteriore confronto dopo l'incontro nella commissione presieduta da Marzia Paita, anchedata l'imminente riapertura del ponte di Avenza».
«Utilizzeremo il tempo che abbiamo a disposizione – commenta l'assessore Giovanni Macchiarini – per valutare la migliore collocazione del mercato. Da un primo confronto con alcuni venditori ambulanti è emerso che quella attuale pur restando una collocazione che permette lo svolgimento in sicurezza del mercato non accontenta proprio tutti. Come abbiamo già anticipato, stiamo valutando diverse opzioni: il recupero di alcune giornate di in giorni extra della settimana, l'allungamento dell'orario di permanenza dei banchi fino per esempio alle 18, ed eventualmente la ricollocazione del mercato nella vecchia area, ovviamente seguendo tutte le procedure per permettere lo svolgimento in sicurezza».
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Il consiglio comunale di Massa ha approvato il regolamento del commercio, promosso dalla Lega, che punta a valorizzare le eccellenze del territorio, ma stanzia anche contributi a fondo perduto comunali per le attività.
“L'approvazione del regolamento del commercio in consiglio comunale – dichiara la segreteria comunale di Lega Massa- è un obiettivo che ci eravamo prefissati sia in fase di campagna elettorale che con le linee di mandato: siamo orgogliosi di questo atto perchè, come Lega, lo consideriamo uno dei punti cardine della nostra politica, da sempre rivolta alla valorizzazione del territorio attraverso le sue eccellenze, la tutela delle sue tradizioni e dei suoi prodotti tipici locali.”
“Il documento, fortemente innovativo per la nostra città –spiegano- non è da considerare come un punto di arrivo, bensì di inizio: è il primo passo per combattere la desertificazione commerciale, risollevare le sorti del commercio e per superare la crisi cronica a cui è soggetto da decenni come del resto in molti altri territori.”
“In questo periodo di difficoltà, causata da variabili di carattere nazionale, aggravata dalla problematica situazione locale, peggiorata ancora di più dalle folli misure adottate dal governo con gli ultimi d.p.C.m. , il Consiglio comunale di Massa approva un atto che regolamenta il commercio, ma soprattutto, elargisce contributi a fondo perduto, di carattere esclusivamente comunale, alle attività.”
“Oltre a ciò – aggiungono- abbiamo introdotto alcune norme e premialità che vogliono incentivare dei cambiamenti culturali che questa città non può più attendere ai fini della crescita turistica e sociale del territorio. Pensiamo al disincentivo all'inserimento di sale slot o di vlt, all'incentivo alla vendita dei prodotti tipici, alla tutela delle botteghe storiche, alla maggiore attenzione all'estetica e al decoro, ma soprattutto all'abbattimento delle barriere architettoniche negli esercizi commerciali, nella consapevolezza che una città più inclusiva è una città socialmente e culturalmente più civile, ma anche turisticamente più appetibile.”
“È stato un lavoro lungo e articolato, partito dal basso, iniziato circa un anno fa con incontri pubblici preliminari e con confronti con le associazioni di categoria e con la camera di commercio.”
“Un encomio particolare lo rivolgiamo al Sindaco Persiani, all'assessore Balloni che ha lavorato con impegno alla stesura di questo documento, al Presidente della commissione attività produttive, Marco Battistini, che ha collaborato assiduamente affinché l'atto venisse perfezionato e a tutti i consiglieri che hanno contribuito a migliorarlo.”
“Siamo convinti –conclude Lega Massa- che stare vicino ai nostri commercianti in periodi difficili come questo voglia dire anche aiutarli a non smettere di pensare al futuro, con un occhio però anche all'immediato presente attraverso i finanziamenti economici che a brevissimo saranno disponibili.”
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In risposta alle difficoltà anche economiche innescate dalla pandemia, l’amministrazione comunale ha approvato una delibera che permette di prolungare la permanenza in strutture ricettive per le persone in emergenza abitativa.
Alla luce dei pesanti contraccolpi provocati dal Covid-19, vista la difficoltà di reperire alloggi anche sul mercato privato, davanti a situazioni di criticità improvvise, gravi e comprovate, l’amministrazione potrà ricorrere all’ospitalità in albergo fino a un massimo di 20 giorni, avvalendosi della facoltà di fornire per i primi 3 giorni anche il vitto.
Questa opportunità sarà fornita alle persone singole e ai nuclei familiari dal momento in cui verrà ravvisata la necessità di fronteggiare un periodo di mancanza temporanea di alloggio o di impossibilità temporanea di procurarsi un alloggio: «Si tratta di una risposta straordinaria a un’emergenza straordinaria: gli effetti della pandemia in corso, non sono solo sanitari ma anche economici e occupazionali. Questo congiuntura rende obiettivamente difficile per le persone reperire un alloggio sul mercato privato: con questo provvedimento, che è temporaneo e strettamente legato alla pandemia, cerchiamo quindi di andare incontro alle persone, garantendo loro una sistemazione in una fase così drammatica» ha dichiarato l’assessore al Sociale Anna Galleni.
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A scatenare la critica del coordinatore comunale della Lega, Nicola Pieruccini, è stata la conferma della bontà delle sue stesse previsioni. Alcuni giorni fa, infatti, Pieruccini aveva documentato anche con immagini l’assoluta impossibilità di una riapertura del ponte Menconi di Avenza a causa dello stato dei lavori ancora indietro rispetto alla chiusura del cantiere ed aveva quindi chiamato in causa l’assessore Raggi che fino a due giorni fa aveva assicurato gli abitanti di Avenza sulla riapertura di una corsi del ponte che avrebbe dovuto avvenire oggi. L’annuncio della mancata inaugurazione è passato, tuttavia, come una scelta della Regione Toscana e non come un oggettivo ritardo dei lavori né tantomeno come una promessa senza fondamento di Raggi.
“Ha vuto il coraggio e la spudoratezza di protestare contro la Regione Toscana – ha detto Pieruccini - per scaricare le responsabilità dell’amministrazione 5 Stelle. E lo ha fatto dopo che, nell'ordine: aveva negato di aver deciso la data di inizio lavori a ottobre; aveva bellamente inascoltato le istanze di cittadini e commercianti; assieme alla presidente della commissione commercio Marzia Paita aveva annunciato due volte la riapertura del ponte poi sistematicamente rimandata. Il problema, secondo la Lega, è che le pagliacciate di Raggi trovano una sponda nella sconclusionata modalità ormai diventata una prassi di non saper gestire le questioni urgenti e di responsabilità .”. L’annuncio fatto ai giornali odierni da Raggi di non voler tollerare ulteriori ritardi dalla Regione e di aver accolto con rammarico la notizia del rinvio dell’inaugurazione è stata vista dalla Lega come l’ultima trovata dell’assessore. Pieruccini ha ricordato che gli avenzini hanno già pazientato a sufficienza e che non è più possibile chiedere loro ulteriori sacrifici e poi ha evidenziato anche un problema strutturale che solleva non poca inquietudine: “ La scelta di effettuare i lavori a ottobre era dovuta all’intenzione di arrivare alla stagione delle piogge con un maggior distanziamento tra l’alveo e la struttura del ponte per evitare che un’eventuale piena del fiume formi una sorta di tappo e determini l’esondazione delle acque. Al momento, tuttavia i lavori hanno alzato il nuovo ponte senza demolire quello vecchio sottostante che, secondo le previsioni sarà eliminato a fine lavori. Per cui la gravità potenziale del vecchio ponte è ancora tutta in atto, addirittura aggravata dalla presenza della struttura soprastante che concorrerebbe ancor di più a bloccare le acque. È chiaro che in caso di forti piogge la sicurezza non è per niente garantita e scontata. Avremmo voluto che l’assessore Raggi contestasse questo problema alla ditta appaltatrice dei lavori, ma invece lo abbiamo visto protagonista dell'ennesimo contorsionismo verbal-burocratico per affibbiare le colpe agli altri e questa figura meschina ha fatto imbestialire ancor di più gli abitanti di Avenza.” Pieruccini si è poi ricolto direttamente all’assessore ai lavori pubblici: “ Lei assessore Andrea Raggi che produce contraddizioni e danni non più accettabili, che evidentemente non è in grado di reggere pressioni e conflitti e lascia i commercianti e cittadini i in prima linea abbandonati a loro stessi, che con grande dose di ipocrisia permette alla Regione Toscana di cambiare una data dopo l’altra senza in realtà contestare la cosa formalmente, che è avulso da ogni realtà politica e di relazioni: se ne vada a casa perché figure da saltimbanco irresponsabile non ne vogliamo vedere più.”.
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Fuori luogo, per il consigliere dell’opposizione Massimiliano Bernardi l’inaugurazione del Palco della Musica di piazza D’Armi, restituito alla città dopo anni di lavori di ristrutturazione. Bernardi non ha esitato a definire “ bieco” l’evento in quanto proposto in un momento storico pervaso dalla paura e dalla preoccupazione per la nuova emergenza covid-19 e con la città di nuovo in ginocchio per la chiusura di bar, ristoranti, cinema , teatri e palestre.
“La propaganda dei 5 Stelle è sprofondata nell’orgogliosa rivendicazione della “ riapertura del Palco della Musica, luogo di aggregazione e cultura”.” Ha detto Bernardi che non ha mancato di rimarcare come, per i famosi 35 mila euro dati alla nuova social manager del sindaco, ci si sarebbe aspettati qualcosa di più raffinato e professionale. “Sdoganare il Palco della Musica come “nuovo centro di aggregazione culturale” – ha spiegato Bernardi - quando l’amministrazione grillina, i centri di aggregazione esistenti li ha chiusi tutti e di cultura targata 5 Stelle se n’è vista ben poca, è davvero inammissibile. Presenti alla festicciola di inaugurazione il sindaco Francesco De Pasquale e all’assessore ai Lavori Pubblici Andrea Raggi, che simbolicamente hanno riaperto il cancelletto di accesso restituendo il Palco alla città. Molti, tuttavia, si sono già chiesti se Raggi abbia pensato alla videosorveglianza anti degrado e a limitare i danni provocati dai piccioni.”. Sembrerebbe infatti che il problema dei piccioni che usano la copertura come una gronda e riempiono di guamo tutta la struttura sottostante, non sia stato risolto e che sia stato ignorato il suggerimento degli anziani abituali frequentatori della piazza che avevano consigliato l’uso di dispositivi antivolatili da inserire all’interno del Palco della musicA.
“Si potevano installare semplici sistemi ad ultrasuoni o dissuasori a bassa tensione o barriere anti intrusione – ha continuato Bernardi - Ma è la pavimentazione in legno a rappresentare il tallone di Achille della struttura: costantemente esposta agli agenti atmosferici e ai piccioni di piazza D’Armi, il parquet del palco richiede una manutenzione ed una attenzione assidua.”. Bernardi si è poi soffermato sui tre ani impiegati per il restyling del Palco e sul fatto che il ritardo nella fine dei lavori sia stato attribuito, in parte, al lockdown dall’assessore Raggi, nonostante il cantiere sia stato aperto nel 2017. Anche le procedure economico- burocratiche sono state vagliate da Bernardi: “ Sono stati buttati via 7. 128 euro in un anticipo alla ditta di Sant'Eufemia di Aspromonte provincia di Reggio Calabria che, però, non ha terminato i lavori. come anticipo dei lavori che poi l’impresa non ha mai finito. Il progetto redatto dall’architetto Maurizio Masini per un importo di circa 27mila euro, per i vari ritardi vide la rescissione del contratto infatti il contratto e il conseguente aumento dei costi negli oltre tre anni di lavoro che hanno fatto lievitare il costo dell’operazione fino a 93.313, 07 euro con la realizzazione dell’impalcato o copertura nuova”. Per Bernardi l’entusiasmo con cui è stata organizzata la celebrazione è stato percepito dai cittadini travolti dalla seconda ondata del covid come assai inopportuno.
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Il Consiglio comunale di Massa ha approvato il “Regolamento della valorizzazione dei luoghi del commercio del centro storico e del centro città”, che sarebbe un Piano del Commercio ed Alessandro Amorese ha spiegato: “Un Vero e proprio piano che non esisteva, che era nel programma elettorale del centrodestra e di Fratelli d'Italia e che rappresentava una esigenza per il settore ma anche per la cittadinanza e la città intera.”
Un Regolamento atto a correggere alcune storture del passato, l’improvvisazione con la quale la gestione del piccolo commercio veniva affrontato dalle giunte precedenti, la scarsa attenzione verso la categoria, spesso liquidata e quindi per nulla valorizzata. Il capogruppo di Fratelli d’Italia ha spiegato: “L'Amministrazione Persiani è ripartita fin da subito con un cambio di mentalità inaugurando una nuova stagione che considera essenziale l'attività dei negozi, delle botteghe e dei punti di ristorazione, arrivando, dopo ampio confronto, al Regolamento che va incontro a questo strategico compartimento che è da ritenere un faro ed un presidio economico e sociale. E proprio in un momento delicato, che si aggiunge ad una crisi ormai decennale, dovuto al nuovo Dpcm che ha gettato il settore di bar e ristorante nel dramma, è da salutare positivamente un Piano che prevede aiuti concreti, sostegno economico, incentivi a fondo perduto per nuove attività, attività esistenti, ristrutturazioni.”
Interventi che dovrebbero aggredire seriamente la desertificazione che negli ultimi anni ha caratterizzato il centro, con le serrande chiuse e i cartelli 'vendesi' o 'affittasi' sempre più
numerosi. Saranno ufficialmente vietate nel centro storico le aperture di alcune tipologie di attività come i money transfer, le sale giochi, franchising sanitari, i kebab ed 'altri esercizi alimentari e non alimentari, commerciali o artigianali, che per struttura, modalità di esposizione e catalogazione della merce non siano compatibili con il tessuto tradizionale locale, come discount o bazar.
Alessandro Amorese ha poi concluso il suo intervento: -“Ci teniamo molto a sottolineare la presenza nel nuovo Piano di una intera sezione dedicata alle Botteghe storiche, battaglia storica di Fratelli d'Italia e tema a noi molto caro, apprezzato dall'Assessore Balloni: il Comune di Massa tutelerà e valorizzerà quegli esercizi commerciali che da decenni, con costanza e nello stesso fondo, portano avanti la propria attività, anche nella somministrazione di alimenti e nell'artigianato. Verrà istituito un Albo delle Botteghe Storiche, con un riconoscimento di Bottega storica per anzianità o per pregio, riconoscimento che prevede sia benefici che vincoli. Questi ed altri provvedimenti tratteggiano una vera e propria idea diversa di città, una svolta nelle scelte per un comparto fondamentale per il nostro territorio, per tutelarne identità e storia e per dare nuova linfa vitale ai commercianti apuani.”
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Luca Tonlazzerini, responsabile Dipartimento cultura di Forza Italia Massa esprime il suo disappunto sui ritardi nei rientri in sicurezza negli istituti scolastici.
“Con quattro mesi di ritardo rispetto agli altri Paesi europei- esordisce Tonlazzerini- l’avvocato Conte garantiva: “Il rientro in classe è un rientro in piena sicurezza ed è e sarà il faro di questo governo“.
“Ad un mese e mezzo dall’inizio del nuovo anno scolastico –continua- quel faro non si è mai acceso, quelle parole di rassicurazione si sono presto trasformate in un canto ammaliante di Sirene.”
“Ancora, è raccapricciante che la Dott.ssa Azzolina –attacca - colei che si vanta di essere stata precaria, docente e Dirigente possa maltrattare in questo modo la scuola; mi domando come una persona, che ha fatto dei banchi a rotelle il proprio “cavallo di battaglia”, possa essere stata investita di una carica così importante.”
“Le misure messe in atto sono state un fallimento – conclude - e non stanno garantendo nè l’istruzione, nè la salute dei nostri studenti. Chi pensava che avessimo toccato il fondo davanti all’operato di questo governo, purtroppo, si è ricreduto. “
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Una foto eloquente che inquadra tutto il cantiere che sta lavorando all’innalzamento del ponte di Avenza mostra come i lavori siano ancora ampiamente in corso: a pubblicarla è stato Nicola Pieruccini commissario comunale della Lega Salvini Premier, che ha voluto ricordare la scadenza del 27 ottobre, cioè domani, come quella indicata dall’assessore ai lavori pubblici Andrea Raggi per la riapertura di almeno una corsia.
“Sono le solite promesse non mantenute dei 5 Stelle – ha detto Pieruccini – Raggi, per difendere la compagna di partito Marzia Paita che aveva assicurato la riapertura per il 18 ottobre, aveva fatto un sopralluogo al cantiere e poi aveva dichiarato che, salvo intoppi dovuti al maltempo, una corsia del ponte sarebbe stata aperta il 27 ottobre. Vogliamo far notare che in questa settimana non ha praticamente mai piovuto ma il termine dei lavori, anche per una sola corsi di marcia, appare ancora lontano. Come al solito Raggi usa il sistema delle continue promesse dei 5 Stelle nazionali anche a fronte di situazioni palesemente insostenibili. Se possiamo comprendere che la consigliera Paita, che forse non vedeva il ponte di Avenza da anni, possa aver buttato una data a caso per la riapertura, non possiamo accettare che Raggi, che è un ingegnere, non abbia capito che non poteva promettere una data così ravvicinata ai cittadini di Avenza. In ogni caso domattina, dalle dieci in poi sarò sul ponte con alcuni abitanti della zona ad aspettare che l’assessore Raggi venga ad inaugurare il ponte come lui stesso aveva annunciato.”.
Vinicia Tesconi
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Mancano la piste ciclabili sia sul territorio del comune di Massa, sia su quello del comune di Carrara e da Daniele Tarantino, presidente di Confimpresa Master Massa Carrara arriva una proposta che vuole andare incontro alle esigenze di entrambi i comuni e oltre l’ormai obsoleto residuo di campanilismo che ancora resiste.
“Mi fa piacere sentire che nel programma dei Comuni di Massa e di Carrara sia stata inserita all’ordine del giorno la necessità di realizzare le piste ciclabili – ha detto Tarantino - Da anni si parla di valorizzazione dei territori, passando anche dalle piste ciclabili nel tentativo di ridurre anche congestione e inquinamento, incentivando nei cittadini l’utilizzo della due ruote a beneficio della salute. Purtroppo, nel recente passato, nella nostra città sono state realizzate alcune piste ciclabili, poi cancellate, e porto come esempio le piste realizzate in viale Stazione e viale Benedetto Croce, oggi trasformate in parcheggi. L’unica pista che resiste è quella sull’Aurelia, che però versa in uno stato pietoso. Era stata ripristinata fino a Codupino, al confine con Carrara, per poi essere di nuovo abbandonata”.
Eppure le piste ciclabili in una città svolgono un ruolo importante nella viabilità, anche per la sicurezza. Se fossero collegate in rete, in continuità fra di loro, rappresenterebbero un servizio di pianificazione e buona gestione della mobilità urbana. Purtroppo ci sono stati in passato tanti investimenti, tanti soldi sprecati per nulla. “E proprio per non sbagliare – ha aggiunto Tarantino – visto l’interesse delle due amministrazioni, vorrei proporre a entrambe di valutare la pista ciclabile sull’Aurelia che da Baudone arriva al ponte di Castagnola. La struttura esiste già, basta restaurarla, ripristinando il colore dell’asfalto della pista, suddividendo la spesa tra i due Comuni. E sarebbe un segnale importante anche per il superamento del campanilismo esistente tra le due città. E non solo, la pista potrebbe proseguire sul ponte di Castagnola per unirsi poi al viale Roma e raggiungere la Conca d’Oro, immettendosi nel viale a mare. Credo nell’utilità di uno studio a tavolino per creare un percorso ad anello, unendo le due città storiche e le due marine con la prospettiva di unirle poi al progetto in atto nel comune di Carrara per una pista sull’antica ferrovia marmifera, verso le cave. Insomma, il nostro territorio ha bisogno di una buona politica capace di unire e di dialogare per il bene di tutta la comunità.”.
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