Politica
Governo indecente che aspira al ritorno al ventennio: Rifondazione Comunista Massa Carrara attribuisce al governo la responsabilità della scritta minatoria comparsa a Massa sul muor del liceo scientifico Fermi
Rifondazione Comunista Massa Carrara si scaglia ferocemente contro Fratelli d'Italia e il centro destra e rinnova il mantra dell'attentato alla democrazia per la scritta "Siete nel mirino" e…

Cermec, massima fiducia nell'assessore Orlandi: la Lista Serena Arrighi
" La lista del sindaco Arrighi fa quadrato intorno alla prima cittadina e all'assessore Orlandi sul caso del Cermec: I consiglieri della Lista Serena Arrighi Sindaco esprimono massima…

Recinzione abbandonata cade a pezzi sulla strada della Foce:i residenti fanno segnalazioni al comune di Carrara ma parte il rimpallo delle responsabilità tra gli uffici
Un vecchio cantiere per costruire delle abitazioni proprio sulla sommità della via Foce, nel comune di Carrara, abbandonato da tempo e una recinzione in legno, ormai…

Arrighi scavalca il Prefetto e fallisce sulla sicurezza. Città abbandonata al degrado
"La gestione della sicurezza urbana da parte del sindaco Arrighi viene strumentalizzata e continua a sollevare perplessità e critiche. Arrighi, consapevole del suo immobilismo, ma anche che la…

No al biodigestore al Cermec: la posizione di Italia Nostra Massa Montignoso
La storia del biodigestore raccontata da Bruno Giampaoli di Italia Nostra Massa Montignoso:"Lavello e Alteta, due antichi luoghi bellissimi del nostro territorio deturpati dalle industrie chimiche tanto che anche…

Apuane: ecosistema o polo di sfruttamento produttivo? I dubbi del Cai di Massa
Le osservazioni ai piani attuativi dei bacini estrattivi che come Club Alpino Italiano abbiamo inoltrato all'amministrazione di Massa ben 4 anni fa hanno avuto un ben preciso obiettivo:…

Svastiche e scritte minatorie sui muri del liceo scientifico Fermi di Massa: la solidarietà dei Giovani Democratici Massa Carrara
I Giovani Democratici di Massa denunciano gravi minacce rivolte agli studenti, in particolare a quelli del Liceo Fermi di Massa. "Come movimento giovanile riteniamo fondamentale esprimere la nostra solidarietà…

"Sul futuro di Cermec le mie preoccupazioni sono le stesse dei sindacati: garanzie per il futuro e no all'ingresso di privati" : il sindaco Arrighi replica ai sindacati
Il sindaco di Carrara Serena Arrighi torna a parlare del futuro di Cermec e del progetto per la costruzione di un nuovo impianto. "Le preoccupazioni che esprimono oggi le segreterie…

Iniziate le operazioni di rimozione nave Guang Rong. Paolo Balloni (Collaboratore On. Barabotti): "Buona notizia a lungo attesa. Rafforzare al massimo sinergia fra tutte le istituzioni per accelerare quanto più possibile la ricostruzione"
Si è tenuto in data odierna il sopralluogo al cantiere della nave mercantile Guang Rong, che si è scontrata e incagliata contro il pontile di Marina…

Il sistema di Retiambiente non ci piace: la critica del comitato Si R-Esiste
Retiambiente riserva ogni giorno spiacevoli sorprese: è la conclusione a cui è arrivato il comitato Si R-Esiste che ha commentato le ultime vicende collegate ai servizi…

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Una nuova bordata del consigliere della lista civica Massimiliano Bernardi agli organizzatori del convegno sul “Lozzo e i lozzi di Carrara”, che ha sollevato molte polemiche per l’implicita accusa di inciviltà rivolta a tutti i carraresi. “Le foto dei cassonetti stracolmi di immondizia da giorni, inviatemi dai residenti di Bergiola – ha detto Bernardi - danno già una risposta a Luigi Giovannelli di Italia Nostra ed al il LozzBusters ex onorevole ed ex professore dello Zaccagna Riccardo Canesi, su chi siano i veri “lozzi” . Se i due soggetti, entrambi pittoreschi e sopra le righe, nell'organizzare l'incontro del 16 Gennaio dal titolo “Come combattere il lozzo e i lozzi”, volevano scaricare sui cittadini le gravi inadempienze contrattuali di Nausicaa e il degrado e lo sporco che viene continuamente denunciato dai monti al mare, hanno già fatto cilecca. La situazione segnalata a Bergiola è la stessa in tutti i paesi a monte. Nel 2022 appena insediata l’amministrazione Arrighi, c’era stato l’annuncio trionfante che anche i paesi a monte avrebbero avuto “la fortuna” di utilizzare le isole ecologiche intelligenti, composte da contenitori con apertura elettronica, uguali a quelle del centro storico, peraltro come se nel centro storico avessero funzionato Erano anche state annunciate le isole ecologiche miste, composte da due tipi di contenitori, elettronici e non. La realtà è che gli abitanti di Bergiola non sono “lozzi” come vorrebbero farci intendere forse gli assessori Moreno Lorenzini, Elena Guadagni e Carlo Orlandi che parteciperanno all’ incontro pubblico del 16 gennaio, e lo conferma il fatto che Nausicaa non esegue, come da programma, la raccolta e la pulizia dell’isola stessa e che quindi, inevitabilmente, viene sommersa di sacchi di rifiuti che non possono essere messi dentro ai contenitori stracolmi, diventando zone pericolose anche dal punto di vista dell’igiene ambiental. Questo problema dei rifiuti attorno alle isole ecologiche non riguarda solo i paesi a monte, ma si riscontra un po’ in tutto il centro città e ad Avenza Marina e zone periferiche. Come sempre in questi casi, i cittadini chiedono telecamere per sanzionare gli incivili, ma il servizio di videosorveglianza in molte isole ecologiche, in particolare del centro città, non ha prodotto il risultato sperato, quindi chiedo: l’assessore Elena Guadagni sarà in prima fila a dare dei lozzi ai cittadini senza aver valutato il proprio lavoro scarso ed inadeguato ? Inoltre Lungo i marciapiedi infestati da erbacce, si crea un ricettacolo di ogni tipo di rifiuto, comprese le deiezioni degli animali, cavallo di battaglia di Riccardo Canesi che, giustamente, ne ha fatto una ragione di vita. La situazione di Bergiola in conclusione, è l’emblema dell’incuria e dell’inadeguatezza nella costosissima gestione di Nausicaa, non solo per un grave problema di igiene e decoro urbano, ma anche per il totale abbandono delle frazioni periferiche. Invece di affrontare e risolvere queste criticità, i tre amministratori comunali preferiscono partecipare ad un convegno sul "lozzo" e i "lozzi", con un titolo che trasuda arroganza e mancanza di rispetto verso i cittadini. Infatti accusare la popolazione da essere "sporca" , quando è evidente che la colpa del degrado è da attribuire all’inefficienza del presidente di Nausicaa Valenti, è semplicemente inaccettabile. Questo convegno, anziché rappresentare un momento di confronto e responsabilizzazione reciproca, sembra l’ennesima occasione per scaricare le responsabilità su chi, ogni giorno, subisce le conseguenze dell’incompetenza di Arrighi dei suoi assessori e dei suoi presidenti, cercati proprio, come si suol dire, col lanternino. I cittadini di Bergiola e delle altre frazioni meritano risposte concrete, non slogan offensivi e inutili passerelle istituzionali e se l’amministrazione vuole davvero parlare di "lozzo", inizi a guardare nelle proprie mancanze e ad affrontare i problemi con serietà, prima di puntare il dito contro una popolazione già stanca e delusa”.
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La CISL di Massa Carrara fa il punto sulla situazione della sanità locale in vista della Conferenza Zonale della prossima settimana, dove la Presidente, il sindaco Serena Arrighi, sarà chiamata a far fronte a diverse criticità non una meno importante dell’altra. Riguardo alla riorganizzazione/taglio del servizio di anestesia, come CISL siamo profondamente contrari: il servizio com’era strutturato ha reso la sanità locale all'avanguardia in Toscana negli ultimi 30 anni, eccellenza da estendere non da ridurre, siamo al fianco dei pazienti e degli operatori sanitari. Lo stesso vale per a riorganizzazione e taglio dello screening oncologico che verrà messa in atto tra pochi mesi e che lascerà all’ospedale delle Apuane solo un piccolo call center. La notizia è stata confermata dalla direttrice ASL Lidia Di Stefano in una nota di suo pugno, nella quale ha definito il taglio allo screening un "potenziamento", che forse è tale per altre zone della Toscana, mentre resta un taglio per Massa-Carrara perchè riduce i posti di lavoro locali qualificati, che hanno concorso a rendere il nostro screening il quinto in Italia per merito ed efficienza. In riferimento alla caotica disposizione dei servizi sanitari presenti nel Monoblocco, consapevoli di essere fuori dal coro, non ci siamo mai sottratti alla critica costruttiva, anche nell’esperienza della cabina di regia, che per noi si è conclusa con il trasferimento delle cure intermedie, affrontando l’emergenza. La realtà del Monoblocco, tuttavia è container disagiati, che in caso di pioggia non permettono le visite, con pazienti rimandati indietro. Ambulatori e spazi angusti, dove ci sono le sale operatorie. Un ammucchiamento di reparti e pazienti, che ci fa dubitare che siano totalmente a norma di sicurezza. Palazzine non agevoli da raggiungere, da parte dei pazienti più fragili, come i malati oncologici, che probabilmente con il caldo estivo li rivedremo, come la scorsa estate, a fare le salite di Monterosso per raggiungere gli ambulatori con il bastone da trekking. Ci chiediamo come mai non sia stato ancora previsto il servizio di un pulmino che raggiunga Monterosso da piazza delle corriere, come richiesto più volte dal sindacato dai medici e dagli operatori sanitari. Molti pazienti arrivano con i mezzi pubblici o potrebbero non trovare parcheggio nei pressi della palazzina H, compreso chi ha fatto interventi oculistici. Tra tagli, "omogeneizzazioni" mascherate e mancata organizzazione dei servizi a danno dei pazienti e del personale sanitario si può parlare della fine del sistema sanitario toscano? Ci auguriamo di no. Un tempo i sindacati potevano dare il loro supporto per raggiungere migliori scelte e soluzioni. Oggi si è arrivati ad una gestione aziendale autoritaria della sanità, dove quello che conta è l'obiettivo di budget e si fanno tagli anche a danno della salute e sicurezza dei cittadini. Per non parlare dalle liste di attesa: per poter fare una prima visita dermatologica nella provincia di Massa Carrara, non urgente, occorre aspettare anche quattro mesi. Quasi impossibile prenotare un’ecografia, non si viene più richiamati. Per un semplice RX torace il primo posto è a Fivizzano o Pontremoli, solo ad agosto dopo otto mesi in costa apuana. Per l'ecografia mammaria poi, non a breve, ma di controllo è stato proposto Firenze o Poggibonsi/ Siena: è evidente che questo non è il modo di fare prevenzione. Noi di Cisl siamo un sindacato che ha sempre preferito il dialogo all' aspra vertenza, ma siamo disposti ad agire di conseguenza, a difesa di un bene primario che è il diritto alla salute per tutti e tutte
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Forse la morte di Marco, il clochard che viveva per strada ad Avenza, così come quella dell’altro senza tetto deceduto nello stesso periodo sempre ad Avenza, potevano essere evitate: nel novembre 2023, infatti, la dirigente del settore sociale Barbara Tedeschi aveva affidato 20 mila euro alla onlus Casa Betania di Sara Vatteroni per il progetto di contrasto alla condizione dei senzatetto sul territorio comunale. A fare la segnalazione è il consigliere dell’opposizione Massimiliano Bernardi che spiega: “Quando ci sono di mezzo le morti di due persone fragili, la politica non può far finta che non sia successo niente, ma dovrebbe porre rimedio ed attivare politiche di sostegno. Il Settore Sociale, aveva individuato un Ente del terzo settore che avrebbe dovuto intervenire, ma è evidente che non è intervenuto. La drammatica notizia della morte di Marco aveva suscitato polemiche sullo stato di abbandono e degrado in cui versa la comunità avenzina e aveva sollevato critiche alle scelte del vicesindaco e assessore al sociale Roberta Crudeli sull'apertura dello sportello del consolato dominicano e sulla stazione di posta”. Bernardi ha ricordato che alla sua interrogazione in consiglio comunale su quali progetti a tutela dei senza tetto e per quali importi erano stati affidati a Casa Betania, la Crudeli non aveva risposto e si era mostrata interessata solo al fatto che era stato rivelato dove abitasse. “Dalle pubblicazioni sull’ albo pretorio oggi- continua Bernardi - sappiamo che addirittura, il 12 di Dicembre 2024, con determina 6312, cioè a pochi giorni dalla morte di Marco, la dirigente Tedeschi rinnovava per un altro anno la convenzione con Casa Betania stipulata a Novembre 2023 per altri 20 mila euro, con la motivazione di dare continuità al servizio e garantire la prosecuzione dei progetti personali in essere, attivati a favore dei senza tetto. Ma quale servizio? E quanti soggetti senza fissa dimora sono stati aiutati da Casa Betania e soprattutto dove sono stati ospitati? Ma, soprattutto, perché il vicesindaco Roberta Crudeli è andata a bussare alla porta del Partito Democratico per essere difesa sulla stampa dagli attacchi ricevuti, invece di informare i cittadini che c ‘era un progetto pagato 20 mila euro nel 2023 e altri 20 mila euro nel 2024 per aiutare i senza tetto ? La risposta si potrebbe intuire dall’atto di liquidazione pubblicato sull’albo pretorio in questi giorni: infatti a Casa Betania con sede alla Casa Vescovile di Massa, sono stati liquidati solo 5.300 euro per il periodo Marzo / Settembre, quindi circa 736 euro al mese. Con una cifra così irrisoria quante persone l’associazione avrebbe potuto aiutare? Il progetto, dai dati emersi potrebbe essere stato un vero fallimento, nonostante i numerosi senza tetto presenti in città ( vedi per esempio il parcheggio di San Martino in centro ) E se i 40 mila euro non sono stati spesi e rendicontati, che fine hanno fatto ? A queste domande la Crudeli dovrebbe sentirsi in dovere di rispondere, invece di coprire chi lavora male e non ha i requisiti richiesti per salvare la vita a persone fragili”.
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Non piace il titolo del convegno “Come abbattere il lozzo e i lozzi”, ideato da Luigi Giovannelli di Italia Nostra Sezione ApuoVersiliese, organizzatrice insieme all’associazione Lozzbusters di Riccardo Canesi, dell’evento che si terrà il 16 gennaio all’Autorità Portuale di Marina di Carrara. Impossibile non notare l’implicita generica definizione dei carrarini come dei “lozzi” cioè come persone sporche e incivili, uniche responsabili del degrado della città. A rimarcarlo è il conigliere di Fratelli d’Italia Massimiliano Manuel che spiega: “Da quel titolo si evince la profonda ignoranza degli ideatori dell’evento e del manifesto. Nessuna proposta infatti, è messa all’ordine del giorno, ma solo paginate di social piene di escrementi di ogni tipo e grandezza e unicamente slogan d'effetto. Un pessima trovata che farebbe pensare a carenza di intelligentia e di rispetto. Politicamente, non avendo niente da perdere, cercano di arrivare alla gente parlando per slogan. Non stupisce più di tanto quindi che anche assessori come Moreno Lorenzini, Carlo Orlandi ed Elena Guadagni, nel dibattere sul “ lozzo” si siano calati nella parte. Tuttavia sarebbe stato auspicabile un comportamento più responsabile quali amministratori di un Ente pubblico. Avrebbero infatti potuto convogliare le loro energie, presentando delle proposte costruttive piuttosto che partecipare ad un dibattito pubblico che nasce per offendere i cittadini. Faccio, ad esempio, una domanda semplice sulle deiezioni canine: perché il sindaco Arrighi non ha mantenuto la promessa dei cestini raccatta escrementi ? E perché il signor Valenti Presidente di Nausicaa tiene ferme le cosiddette “caccamobili “? Perché manca il personale? Che credibilità può avere chi offende deliberatamente migliaia di cittadini virtuosi che vengono salassati dalla Tari e poi derisi ? Del resto è un atteggiamento tipico di chi non è in grado di ricoprire un ruolo così importante e in un momento di difficoltà evidente si comporta superficialmente e senza ragionare. Da un certo punto di vista il manifesto, potrebbe risultare anche utile, in quanto, dopo questo sproloquio, i cittadini di Carrara si sono resi conto di chi li rappresenta. Ma è necessario anche che questi organizzatori e i partecipanti istituzionali, valutino se ci sia qualcosa di illegale nella comunicazione del manifesto. Invito quindi a considerare alcuni aspetti giuridici e normativi. I punti che secondo Fratelli d’Italia potrebbero essere rilevanti sono: diffamazione o offesa alla collettività perché il manifesto associa in modo diretto i cittadini (ad esempio, con il termine "lozzi") a comportamenti negativi. Anche se indirizzata genericamente a un gruppo limitato, l'epiteto lozzi potrebbe essere percepito come lesivo della dignità di tutti . Per quanto riguarda i tre assessori che hanno deciso di partecipare all’evento, potrebbe configurarsi una violazione del principio di rispetto istituzionale. Un ente pubblico infatti è tenuto a comunicare in modo rispettoso verso i cittadini e condividere termini offensivi o stigmatizzanti, potrebbe violare il principio di buona amministrazione previsto dall'art. 97 della Costituzione Italiana e dal Codice di comportamento delle Pubbliche Amministrazioni. Per quanto riguarda la propaganda sterile, va da sé che il messaggio del manifesto risulta mirato a screditare specifiche persone o gruppi e, per i tre assessori che hanno deciso di partecipare, si potrebbe ipotizzare un abuso del ruolo istituzionale o propaganda inappropriata, che non rientra nei compiti amministrativi. Inoltre il manifesto viola il principio del decoro urbano infatti contiene un linguaggio volgare ed offensivo, creando un danno d'immagine per il nostro comune . Cosa ne pensa a questo proposito Serena Arrighi che rappresenta tutta la città? Non si sente offesa? Per quanto riguarda invece la partecipazione del presidente Valenti, farebbe meglio, invece di perdere tempo, a controllare i cassonetti a Carrara centro, in quanto sono stati deliberatamente lasciati aperti e senza l’utilizzo della scheda con il risultato che, chi paga la salatissima TARI , deve andare a cercare i cassonetti vuoti in giro per la città e questo per chi amministra Carrara, è assurdo. Fratelli d’Italia quindi, per le gravi motivazioni esposte, chiede che l'incontro venga annullato e che Giovannelli di Italia Nostra ed il Professor Canesi che, anche se ha lasciato l’insegnamento, dovrebbe mantenere un comportamento educativo verso il mondo giovanile, chiedano scusa ai cittadini di Carrara che, LOZZI non sono”.
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Il comitato “Tra la Gente”, guidato da Stefano Pucci, ha raccolto le voci dei cittadini residenti, preoccupati per la situazione in cui versa la località. Due sono i temi centrali delle lamentele: la mancanza di una programmazione turistica, soprattutto nei mesi invernali, e lo stato di degrado delle aree verdi recentemente riqualificate. Nonostante il potenziale turistico di Marina di Massa, i residenti denunciano un’assenza di iniziative e eventi che possano valorizzare la città durante la stagione invernale. “Non basta puntare tutto sull’estate – spiegano i cittadini – serve una strategia che renda Marina di Massa viva tutto l’anno”. Il comitato “Tra la Gente” ha sottolineato l’importanza di coinvolgere tutti gli attori del territorio – amministrazione comunale, operatori turistici e associazioni – per sviluppare un piano condiviso. L’obiettivo è offrire occasioni di intrattenimento, mercatini e manifestazioni culturali che possano attrarre visitatori anche nei mesi freddi. Altro punto dolente è il degrado urbano. Nonostante gli interventi di riqualificazione portati a termine pochi mesi fa, i cittadini lamentano che molte aree verdi sono già in stato di abbandono. Le aiuole lungo il lungomare, per esempio, sono invase da erbacce e rifiuti, mentre alcuni marciapiedi presentano dislivelli pericolosi. “La manutenzione è fondamentale – dichiara Stefano Pucci – Non si può lasciare che i lavori pubblici diventino un ricordo, è necessario un impegno costante per mantenere in ordine gli spazi comuni”. Alla luce di queste problematiche, il comitato ha avanzato la proposta di istituire un tavolo di confronto tra amministrazione comunale e cittadini. “Un dialogo aperto e costruttivo – conclude Pucci – è indispensabile per trovare soluzioni efficaci e restituire a Marina di Massa il suo ruolo di località turistica di eccellenza”. Il comitato si dice pronto a collaborare, convinto che solo unendo le forze sia possibile migliorare la qualità della vita e attrarre nuovi visitatori in ogni stagione.
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Il titolo del convegno promosso da Italia Nostra sezione Apuo-Lunense e dal gruppo FB Lozzbusters guidato dal professor Riccardo Canesi, ha sollevato molte perplessità e qualche polemica. Il tema dell’incontro, che si terrà giovedì 16 gennaio nella sede dell’Autorità portuale di Marina di Carrara, sono le condizioni di sporcizia della città e il titolo scelto per l’evento: “Come combattere il lozzo e i lozzi. Per vivere meglio in una città più accogliente, più pulita, più civile” sicuramente ha ottenuto lo scopo di attirare l’attenzione, per cui gli organizzatori hanno scelto di usare un’espressione basso dialettale in carrarino – lozzo sta per sporco, sia fisico, sia morale – ed anche per accusare implicitamente e genericamente tutti i carraresi di essere “sporchi”. Attenzione, peraltro, acuita dall’annuncio che al convegno presenzieranno ben tre assessori del comune di Carrara, cioè quelli di riferimento del problema sporcizia e il presidente di Nausicaa, la partecipata del comune che si occupa della raccolta dei rifiuti e della pulizia delle strade. Sicuramente, i relatori risponderanno del loro operato e delle eventuali responsabilità dell’amministrazione e dell’azienda, ma il tenore dell’annuncio e della locandina, farebbe, tuttavia, pensare che parteciperanno più per ribadire il grado di inciviltà e di sporcizia dei carrarini, che non per ascoltare le doverose rimostranze per le proprie oggettive responsabilità. A criticare fortemente l’iniziativa è stato Stefano Benedetti, di Forza Italia, ex presidente del consiglio comunale di Massa nella prima amministrazione Persiani che ha dichiarato: “Non entro nel merito di quanto scritto nella locandina dal signor Riccardo Canesi, perché potrebbe essere stata anche una provocazione per accendere i riflettori sull’evento e quindi per pubblicizzarlo maggiormente, ma la cosa, comunque, non mi meraviglia perchè lo stesso ha sempre dimostrato coerenza sulle questioni ambientali. Ciò che colpisce particolarmente, è, invece, l’adesione di tre assessori della giunta Arrighi all’evento, nel quale si contesta e si mette in dubbio il funzionamento del sistema di raccolta dei rifiuti che è stato ed è palesemente fallimentare. Bisogna riconoscere che Canesi nella locandina pubblicitaria scrive la verità e cioè che “Carrara è lozza” (sporca). Perché meraviglia la partecipazione dei tre assessori, oltre al Presidente di Nausicaa? Perchè se il sistema di raccolta rifiuti è fallito, la responsabilità non può che ricadere su quelli che ricoprono i ruoli strategici relativi riuscita o meno della raccolta fatta sul territorio. La loro partecipazione pare, più che altro, una presa in giro, e non solo: l’adesione all’iniziativa dove si definiscono i carraresi dei “LOZZI” , da parte di tre assessori è decisamente da condannare e da rinviare al giudizio pubblico del primo cittadino che, solo per rispetto della popolazione, dovrebbe assumere tutte le iniziative di sua competenza e quindi prendere in seria considerazione anche il licenziamento in tronco di tutti questi soggetti che, oltre ad avere dimostrato di essere degli sprovveduti, hanno offeso pubblicamente la dignità di una intera città, solo, probabilmente, per coprire le proprie responsabilità del fallimento del sistema rifiuti. Mi auguro che il sindaco Arrighi si schieri dalla parte dei cittadini fornendogli una risposta concreta di vero cambiamento”.
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Immondizia accumulata per settimane, nessuna promessa installazione dei sistemi di sorveglianza annunciati dall’amministrazione di Serena Arrighi, nessuna task force, ugualmente annunciata, in questo caso dal presidente di Nausicaa s.p.a. Antonio Valenti, che aveva anche dichiarato l’intenzione di avere particolare cura delle periferie: insomma, una realtà di grande degrado che riguarda la zona di via Baccio Bandinelli a Melara, dove i sacchi neri dell’immondizia si sono accumulati dal 13 dicembre. A segnalare la situazione particolarmente pesante per i residenti è il consigliere dell’opposizione Massimiliano Bernardi che spiega: “A Melara i cittadini sono considerati quanto uno zero. Non sono servite le richieste di intervento alla Polizia Municipale visto che in quindici giorni di telefonate non si è presentato alcun agente. Non è stata concretizzata nemmeno una delle promesse di raggiungere il doppio obiettivo di promuovere un’attività di contrasto e di prevenzione a tutela dell’ambiente e del decoro urbano, e per arginare il fenomeno dell’abbandono di rifiuti di ogni genere, grazie anche alla stretta collaborazione che intercorre tra gli operatori ecologici della e della polizia municipale. I vigili probabilmente sotto le feste di Natale saranno stati impegnati a fare le multe per divieto di sosta, per arrivare ai due milioni e mezzo di euro che sono obbligati ad incassare tutti gli anni per raggiungere gli obiettivi di bilancio. Ma sono mancati anche i controlli di Nausicaa volti a contrastare il fenomeno dell’abbandono indiscriminato di rifiuti. I residenti si aspettavano che gli operatori comunali intervenissero immediatamente per cercare di identificare i trasgressori per le loro condotte incivili, e per redigere l’apposita relazione di servizio propedeutica all'emissione dei provvedimenti del caso. Un episodio purtroppo non isolato, che non vede l’attività di prevenzione di chi è addetto al controllo sull’intero territorio, sia nel centro cittadino, sia nelle zone periferiche. Non si possono più tollerare comportamenti di questo tipo di abbandoni di rifiuti indifferenziati per senso civico e ambientale. Gli abitanti di Melara chiedono più attenzione all’amministrazione Arrighi e al presidente di Nausicaa per evitare gli abbandoni e segnalare i comportamenti inadeguati. Non è più procrastinabile la risoluzione tempestiva del problema, ma nonostante il lungo periodo di adattamento al nuovo sistema, esistono delle criticità che vengono rilevate costantemente in fase di raccolta e monitoraggio del servizio. Una delle problematiche sotto gli occhi di tutti è il deposito incontrollato di sacchi neri indifferenziati dappertutto e questa pratica non è stata estinta. Con quello che il cittadino paga di TARI a Carrara, che è una delle città in cui si paga di più, i cittadini dovrebbero ottenere un servizio di eccellenza e non questo menefreghismo. Chissà cosa ci aspetta quando entreremo in RetiAmbiente con la nuova Newco che per ora servirà solo a dare un posticino a qualche politico del PD”.
foto di repertorio
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Con il nuovo anno sono numerosi i progetti che andranno a cambiare il volto della città molti dei quali avranno lo scopo di garantire maggior sicurezza e decoro. In particolare, tre di questi riguarderanno : la sostituzione di 23 pensiline per le fermate del trasporto pubblico locale e l'eliminazione delle barriere architettoniche; la realizzazione di un nuovo impianto di pubblica illuminazione in via Ficola; la realizzazione di un nuovo sistema di videosorveglianza ad Avenza e in località Stadio. Per quanto riguarda gli interventi sulle fermate del trasporto pubblico locale l'investimento complessivo da parte del comune sarà di circa 200mila euro dei quali 85mila saranno destinati all'acquisto di 23 nuove pensiline, mentre circa 120mila saranno destinati non solo per il loro montaggio, ma anche per la sistemazione delle fermate del trasporto pubblico e l'abbattimento delle barriere architettoniche. Serviranno invece 60mila euro per andare a realizzare un nuovo impianto di illuminazione pubblica lungo via Ficola a partire dall'incrocio con via Provinciale Carrara-Avenza e infine poco più di 70mila euro è la cifra che sarà investita per il nuovo sistema di videosorveglianza nella zona di Avenza e non solo. "Nel 2025 saranno tanti i cantieri che si concluderanno e ancora di più quelli che partiranno – spiega l'assessore ai Lavori pubblici Elena Guadagni -. Subito prima di Natale ha riaperto la biblioteca di Marina, tra poche settimane inaugureremo la piazza che si trova all'incrocio tra via Verdi e via Mauro Dell'Amico, mentre da poco è stato approvato il progetto esecutivo per il recupero della salita di San Ceccardo. In questo caso saranno rifatti tutti i marciapiedi, saranno eliminate le barriere architettoniche e saranno messe a dimora nuova piante al posto dei pini che sono stati abbattuti. Non dimentichiamoci poi dei tanti progetti finanziati con il bando delle periferie che sono ormai in procinto di partire così come altri progetti piccoli e grandi tra cui, per fare qualche esempio, la messa in sicurezza del muretto di recinzione del parco pubblico 'Città Giardino' all'incrocio tra viale Galilei e via Cavallotti, la posa di una tendostruttura al campo dei Pini dove le ragazze e i ragazzi della scuola 'Taliercio' potranno fare educazione fisica o ancora i nuovi pannelli per la recinzione del cantiere del Politeama in piazza Matteotti. Aggiungiamo poi come sia in corso la gara per l'assegnazione dei lavori di restauro della scuola 'Giromini' di Marina, mentre l'intervento per la riapertura del sottopasso di Fossola è già stato aggiudicato. Tra tutti questi i lavori per la riqualificazione delle fermate del servizio pubblico locale saranno tra i primi a partire. In questo caso si tratta di un intervento che ha una duplice valenza: di miglioramento del decoro urbano e del servizio per tutti quei cittadini che utilizzano i mezzi pubblici Si interverrà soprattutto lungo tutto l'asse di viale XX Settembre e al capolinea di piazza Sacco e Vanzetti, ma si andrà anche a lavorare là dove vi sono situazioni più critiche. Per quanto riguarda via Ficola, invece, con la realizzazione del nuovo impianto di illuminazione pubblica andremo a dare una risposta concreta alle necessità di numerosi residenti e, soprattutto, a migliorare la sicurezza di tutta l'area. Quanto infine alla nuova videosorveglianza, i nuovi impianti che andremo a installare rientrano nel progetto 'Periferie sicure' cofinanziato dal ministero dell'Interno per 28mila euro e prevede l'installazione di 9 telecamere in via Sforza, alla rotatoria del viale XX Settembre con via Covetta e in via Piave, oltre che il posizionamento di un ulteriore sistema di lettura targhe sul viale XX Settembre alla Fabbrica. Oltre a questo, lo ricordo, il Comune ha ottenuto un finanziamento di 51mila euro proveniente sempre dal Ministero dell'Interno e in particolare dal Fondo Unico per la Giustizia. Con tale finanziamento verrà realizzato un progetto destinato totalmente alla zona di Avenza grazie al quale verranno installate nuove telecamere in via Carriona, via Turati, via Toniolo e via Giovan Pietro. Colgo l'occasione per ringraziare tutto il personale del settore Lavori pubblici e della polizia municipale".
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Fioccano le esternalizzazioni nel settore cultura del comune di Carrara: ultimo in ordine di tempo, l'affidamento a una ditta di Torino, per 20 mila euro, per la realizzazione di una parte non meglio precisata del progetto di Carrara capitale italiana dell'arte contemporanea bocciato dal ministero: questa l'analisi del consigliere dell'pposizione Simone Caffaz che spiega: "È ormai una prassi consolidata, da parte dell'amministrazione comunale guidata da Serena Arrighi, di affidare incarichi di consulenza in modo ripetuto e per qualsiasi progetto. Ciò rappresenta una resa del comune a procedere con le proprie risorse interne, nell'ambito delle quali ci sono svariate professionalità che meriterebbero una migliore valorizzazione. Già il comune fatica a realizzare l'ordinario, ma per qualsiasi cosa sia richiesta un minimo di progettualità, come abbiamo ripetutamente denunciato, Arrighi & C. si affidano a incarichi e consulenze esterne spesso attingendo agli amici e agli amici degli amici. È evidente che questo modus operandi da un lato evidenzia l'incapacità di gestire in modo adeguato le risorse interne all'amministrazione, dall'altro è volto a creare una rete di consenso clientelare basato su incarichi lautamente retribuiti. Sull'incarico relativo alla progettazione del verde pubblico, recentemente affidato, avremo modo di tornare successivamente. Oggi invece vogliamo concentrarci sulla Fondazione Fitzcarraldo ETS con sede legale a Torino, che dopo aver perso la progettazione sulla capitale della cultura contemporanea, raddoppia l'incarico: a Natale avranno festeggiato!
La dirigente Cinzia Compalati, che concorre per rimanere alla storia della città come quella che ha assegnato più incarichi e consulenze, ha affidato loro il servizio di project management per la predisposizione di alcune delle azioni di rigenerazione urbana (già previste nella candidatura a Capitale dell'Italiana dell'Arte Contemporanea) per l'importo complessivo di 20 mila euro. Nonostante che il dossier presentato alla candidatura per l'aggiudicazione del titolo di "Capitale italiana dell'arte contemporanea" sia uscito sconfitto e la stessa delegazione del comune di Carrara, in audizione il 25 ottobre scorso presso il MiC, non abbia brillato, balbettando in alcune risposte e provocando la vittoria di Gibellina. Quando si parla di cultura e utilizzo di fondi pubblici, è fondamentale che le risorse siano impiegate con trasparenza, efficacia e visione strategica. Se un progetto non vince un bando perché non risponde ai criteri richiesti, probabilmente perchè è meno competitivo rispetto ad altri, tuttavia si investono comunque fondi pubblici per portarlo avanti senza un chiaro beneficio per la comunità, è evidente che la gestione debba ritenersi poco attenta o addirittura uno spreco. Non è la prima volta, infatti, che il trio Arrighi-Dazzi-Compalati punta più a creare qualche specchietto per le allodole, per far credere di "fare qualcosa", piuttosto che ottenere risultati significativi per la comunità. Di fatto, poi, il settore cultura non progetta direttamente nulla, ma esternalizza tutto, perché la cultura per questa amministrazione non è considerata un motore di crescita e innovazione, ma una mera voce di spesa. In questo caso l'ulteriore affidamento di 20 mila euro alla cooperativa Fitzcarraldo per realizzare opere legate al progetto, nonostante il mancato successo al bando, solleva questioni di opportunità e di efficacia nell'uso delle risorse pubbliche. Il tutto con una mancanza di trasparenza che ha dell'incredibile, dal momento che l'atto pubblico non specifica quali opere saranno realizzate con questi fondi e come interagiranno con il progetto generale e questo potrebbe essere il risultato di un'inadeguata preparazione tecnica o progettuale, o di una limitata capacità di leggere e rispondere alle esigenze della città. È essenziale comprendere come l'investimento verrà concretizzato e con quali finanziamenti, dal momento che una tra le "gaffes" durante l'audizione a Roma è stata proprio relativa al budget di tre milioni di euro, che semplicemente non c'era".
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Ha inizio il ciclo di eventi dal titolo “Il punto sui diritti”, pensato per approfondire le tematiche più rilevanti legate ai diritti e alle nuove forme di discriminazione, offrendo un’opportunità di riflessione condivisa. L'obiettivo principale degli incontri non è fornire risposte preconfezionate, ma stimolare un dibattito consapevole e costruttivo, mettendo a disposizione strumenti e spunti di riflessione per affrontare temi complessi e attuali. Il primo incontro, che si svolgerà a Montignoso il 10 gennaio alle ore 18 presso l’ex Cinema Rosi in Via Roma 162, sarà dedicato a un argomento di grande rilevanza e attualità: la Gestazione per Altri (GPA). Un tema che solleva interrogativi profondi e molteplici, ma che riguarda anche la vita di numerose famiglie che, per ragioni diverse, si trovano a dover affrontare un percorso difficile e doloroso per poter diventare genitori. Durante l’incontro, si approfondiranno le implicazioni normative della GPA, esaminando la Legge Varchi che ha introdotto la qualificazione della GPA come "Reato Universale". Un'occasione per discutere le problematiche giuridiche e sociali legate a questa pratica, con un focus sui diritti delle donne e delle persone coinvolte, nonché sulla tutela e il benessere dei bambini. Sarà esplorato anche il contesto tecnico e giuridico della Legge Varchi e le questioni legate alla legislazione internazionale in materia di gestazione per altri. L’incontro offrirà un'importante opportunità di ascolto grazie alla testimonianza di un papà arcobaleno, che condividerà la propria esperienza personale offrendo un punto di vista umano e concreto sull’argomento.
L’invito è aperto a tutti coloro che desiderano partecipare, contribuendo al dialogo e alla costruzione di una cultura dei diritti più inclusiva e consapevole.
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