Politica
Cisl Toscana Nord: eletti il nuovo segretario generale e la segreteria confederale
Si è svolto martedì 8 luglio presso la Cassa Edile di Lucca, il Consiglio Generale della CISL Toscana Nord, convocato per eleggere la nuova Segreteria confederale a seguito…

Il consigliere comunale massese Simone Ortori elogia l'intervento in via Tecchioni
Nuovi lavori in via Tecchioni, a Massa che si saldano a quelli nel versante del Comune di Montignoso e della Provincia, in via dei Colli, per poter…

Mareggiata colpisce ancora la costa massese. Fratelli d'Italia: "Basta interventi tampone, la Regione finanzi subito la progettazione esecutiva della difesa del litorale.
L'ennesima mareggiata che questa notte ha colpito la costa di Marina di Massa ha nuovamente messo in ginocchio stabilimenti balneari e attività economiche locali, soprattutto la zona…

Degrado in via Tinelli, i cittadini si mobilitano: interpellanza in Consiglio Comunale con raccolta firme
Degrado del verde pubblico, segnaletica assente o danneggiata, strade dissestate e piste ciclabili impraticabili. Sono queste le principali criticità denunciate dai residenti di via Tinelli, nella frazione di…

"Lorenzetti usa le istituzioni per la sua campagna elettorale. Palazzo Ducale non è la sua vetrina elettorale": la critica di Fratelli d'Italia Massa Carrara
Fratelli d'Italia, attraverso il presidente provinciale Marco Guidi esprime forte indignazione per l'ennesimo comportamento inopportuno del Presidente della Provincia di Massa-Carrara, nonché sindaco di Montignoso, Gianni Lorenzetti,…

'Presidenza assente, situazione ormai insostenibile': la critica della consigliera del Consorzio 1 Toscana Nord Maria Teresa Baldini
Maria Teresa Baldini, consigliere del Consorzio 1 Toscana Nord e componente della lista "Difendiamo il Territorio", che torna a denunciare una gestione che definisce "inadeguata e ormai insostenibile".Le…

Successo per il Futura Festival a Marina di Carrara: l'associazione ringrazia la città
Ha richiamato molti giovani e suscitato grande entusiasmo il Festival di Associazione Futura che si è tenuto a Marina di Carrara il 4 e il 5 luglio. Da…

Il sindaco di Carrara mette la bandiera della Palestina sulla facciata del comune: violazione della neutralità istituzionale e insulto per la memoria delle donne del 7 luglio secondo il consigliere Bernardi
Ipotizza una violazione della neutralità istituzionale, il consigliere dell’opposizione Massimiliano Bernardi in relazione alla scelta fatta dal sindaco di Carrara, a seguito della decisione presa dal presidente della…

Massa Capitale della cultura 2028? Per il comitato Ugo Pisa ci vogliono memoria, innovazione e responsabilità ecologica
Il comitato Ugo Pisa manifesta le sue perplessità sulla candidatura di Massa come caitale della cultura 2028: "Leggendo le dichiarazioni del sindaco Persiani sulla candidatura di Massa…

Massa, all'ospedale delle Apuane intervento programmato ma dopo ore di attesa è rimandato
Riceviamo e pubblichiamo il comunciato della pagina social 'Timeout'."Ospedale, tra burocrazia e abbandono: si reca in ospedale per un intervento programmato e dopo ore in cui viene…

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Manifesti, cori e moltissimo malumore hanno accolto il sindaco di Carrara Serena Arrighi, Nelson Carela Luna, Console Generale della Repubblica Dominicana a Genova con giurisdizione in Liguria, Toscana, Sardegna e Emilia Romagna, il questore Santi Allegra e il capo di gabinetto della Prefettura di Massa-Carrara Antonino Volpe davanti alle porte delle ex circoscrizione di Avenza, per l’inaugurazione di una sala destinata alla comunità dominicana e donata dall’amministrazione carrarese, che si è tenuta nella mattinata di mercoledì 21 agosto. Tanti cittadini di Avenza, esasperati dal degrado sociale che da mesi colpisce il quartiere, in buona parte dovuto a criminalità di origine extracomunitaria, sono accorsi all’evento per contestare il sindaco per la sua scelta di assegnare al Consolato Generale della Repubblica Domenicana la Sala A della ex Circoscrizione per le riunioni della comunità dominicana che si terranno ogni due domeniche al mese dalle ore 10 alle ore 15 per un periodo di tre anni. Forti le contestazioni alle quali il sindaco ha risposto parlando di razzismo e invitando i presenti a vergognarsi per le loro rimostranze. Tra coloro che sono stati tacciati di razzismo c’era anche il consigliere della Lega Andrea Tosi che ha precisato sui social: “Le accuse del sindaco Serena Arrighi nei miei confronti sono del tutto infondate e diffamanti. Chi mi conosce sa bene come sono fatto e sa che non ho mai espresso, né mai esprimerò, parole di razzismo. La prima cosa che ho detto alla stampa è stata che ho il massimo rispetto per la comunità dominicana. La mia presenza all’inaugurazione dello sportello consolare non era contro qualcuno, ma a favore della cittadinanza di Carrara, in particolare degli avenzini, che vivono una situazione di esasperazione e ritengono che le priorità siano ben altre, tra l'altro già manifestate decine di volte all'attenzione dell'amministrazione comunale. A dirla tutta, e ci sono decine di testimoni, dal momento in cui sono arrivato al momento in cui me ne sono andato, ho esortato la cittadinanza a manifestare nelle maniere più consone, senza esagerazioni. Mi sono raccomandato di questo con tutti i cittadini presenti. Purtroppo, il sindaco ha scelto di strumentalizzare la situazione tirando fuori il trito e ritrito fantomatico razzismo, per distogliere l'attenzione dalle vere problematiche che affliggono Avenza e che evidentemente preferisce ignorare. Sono sempre stato disponibile al dialogo costruttivo, ma non tollererò accuse gratuite di questo tipo. La mia unica preoccupazione è il bene di Carrara e dei suoi cittadini, ed è su questo che continuerò a concentrarmi”.
Presente anche l’ex consigliere provinciale Cesare Micheloni che ha spiegato: “Le contestazioni sono state accese, ma i lati oscuri di questa storia sono molti. Durante la cerimonia di inaugurazion il sindaco Arrighi ha ribadito più volte che la sala è stata concessa al Consolato Dominicano e che di fatto sarà uno sportello dello stesso, ma la delibera di giunta con la quale la concessione, con tutti gli oneri a carico del comune di Carrara, è stata approvata riporta chiaramente che l’iniziativa è partita da una richiesta della comunità dominicana che voleva una sala in cui incontrarsi e che il consolato ha fatto solo da portavoce. Arrighi ha poi ribadito che la decisione di assegnare la sala ai dominicani è funzionale a favorire l’integrazione, che, tuttavia, non passa certo per una sala riservata solo ai dominicani, anzi, è esattamente il contrario e qualcosa di molto simile a un ghetto. E che a volontà di integrazione sia molto poca si è visto anche dal discorso del console che ha parlato sempre e solo in spagnolo, senza mai dire una parola in italiano. È inevittabile la rabbia degli avenzini che, da anni, chiedono di riavere la sala Amendola come luogo d’incntro per la comunità locale e che continuano a vedersi ignorati, se non addirittura presi in giro dall’amministrazione. L’unico luogo d’incontro per gli avenzini è il giardino di casa Pellini messo a disposizione del parroco Don Marino, ma il comune per Avenza non ha fatto nulla. Anche riguardo al deliberato progetto di riaprire un distaccamento di polizia per contrastare la criminaità crescente e fuori controllo della zona è rimasto lettera morta e la sensazione di essere presi in giro anche alla luce di quest’ultimo exploit è sempre più diffusa tra gli abitanti di Avenza. Infine c’è una chiara impressione che vede nella scelta di assegnare la sala ai dominicani la volontà di creare un precedente che favorirà inevitabilmente, identiche richieste da part di tutte le comunità etniche residenti”. Micheloni ha anche criticato le dichiarazioni che Arrighi ha pubblicato sulla sua pagina facebook ufficiale: “Dichiarazioni fuorvianti e farneticanti: il sindaco, evidentemente figlia del pensiero unico, nell'intento di eludere i problemi di Avenza, si è giocata la inopportuna ma sempreverde carta del razzismo, e, manipolando la realtà, ha affermato che durante l'evento in oggetto sarebbero stati usati degli slogan razzisti. A tal proposito è doveroso specificare che nessuno dei presenti ha usato toni o parole offensive nei confronti di cittadini stranieri. Il sindaco, alla ricerca di una improbabile bagarre politica, ha attizzato l'ira e alimentato i risentimenti dei tanti residenti che, da tempo, stanno segnalando lo stato di degrado urbano e sociale in cui versa il territorio. Con il comunicato social, Arrighi, ha compiuto un atto ingiusto e discriminatorio che colpisce direttamente tutta la comunità Avenza, che peraltro ha da sempre dimostrato di conoscere molto bene i diritti e i valori dell'ospitalità diffusa. Distorcere i fatti, strumentalizzare a fini politici e per ultimo gettare benzina sul fuoco non è certamente degno di chi rappresenta tutta la comunità carrarese. Quindi gentile sindaco, in attesa di provvedimenti volti a migliorare la città, delle pubbliche scuse sarebbero ben gradite”. Praticamente un coro unanime di commenti, sotto il post del sindaco Arrighi, che ha ribadito come non ci sia stato nessuno slogan nè intento razzista.
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Nel panorama di costanti e diffuse lamentele per i troppi disservizi del trasporto pubblico, spicca il silenzio del sindaco di Carrara, Serena Arrighi e dell’assessore Elena Guadagni. A sottolineare la cosa è il consigliere del Gruppo Civico, Massimiliano Bernardi, che è tornato su uno degli aspetti più degradati del servizio pubblico sul suolo carrarese: “I cittadini di Carrara sono costretti a servirsi di una biglietteria da Burundi. Inoltre la pulizia, il decoro, la puntualità, l’informazione, il comfort, i tempi di attesa ed di percorrenza dei mezzi sul territorio, registrano giudizi negativi senza appello. Ma sulla tematica c’è ancora tanto da dire. Come era già stato annunciato, la biglietteria in Piazza Matteotti nell’ex chiosco dell’info point, aperta per tre volte alla settimana fa il 60 per cento in più di incassi rispetto a quella di Massa, ma come il sottoscritto aveva già detto in consiglio comunale, l’assessore Guadagni ha deciso di lasciarla lì. Ricordo di nuovo che, a Massa, la rbiglietteria di Autolinee Toscane aperta di recente nel viale della Stazione è uno spazio accogliente e funzionale che non serve solo ai cittadini, ma anche alle autiste e agli autisti di Autolinee Toscane. È stata progettata dallo studio di Architettura Modourbano e, oltre a bacheche e ad un terminale video con informazioni, è dotata di sedie e di un piccolo spazio per le attese (dove, ad esempio, è possibile ricaricare il proprio cellulare), sono presenti due sportelli a cui si alternano quattro addetti che, oltre a svolgere la normale funzione di distribuzione di biglietti e abbonamenti agli utenti, danno anche informazioni di servizio su orari e corse. Perché tutto questo ben di Dio a Massa che fa un terzo degli incassi di Carrara? Carrara, riconosciuta capoluogo di provincia, ha invece gli utenti che devono stare in piedi, in fila sia con 40 gradi d ‘estate e con le rigide e piovose giornate invernali ad aspettare il proprio turno per fare il biglietto. Non solo: a Massa anche la pensilina ex Agip all’imbocco del principale trivio cittadino è stata presa in considerazione dal gestore del trasporto pubblico regionale, per aprirci una seconda biglietteria di Autolinee Toscane. Abbiamo capito che il sindaco Arrighi ha più interesse a fare baldoria alla ex circoscrizione di Avenza con il console dominicano al quale ha “regalato” una sede, mentre i suoi concittadini li lascia per così dire in mezzo ad una strada senza autobus e con una biglietteria da paese sottosviluppato. Queste sono le politiche di accoglienza della prima cittadina e infatti anche stamani è stata gentilmente invitata a sparire dalla circolazione”.
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Non le manda a dire, il consigliere del Gruppo Civico Massimiliano Bernardi, alla Asl Toscana Nord Ovest, che sta puntualmente replicando a ogni critica che le viene mossa, sostenendo la non veridicità delle accuse, anche a fronte di immagini che documentano criticità e disagi per gli utenti. Ecco le parole di Bernardi: “In merito al distretto Socio Sanitario di Avenza, Asl, a forza di raccontare balle, si smentisce da sola. A proposito dell'ultimo comunicato, chiedo, con insistenza, al direttore della zona distretto delle Apuane, Monica Guglielmi, di firmare le note inviate alla stampa in nome di quella trasparenza amministrativa di cui l'Asl, ormai, non ha più nemmeno il ricordo. Infatti la modalità anonima serve solo a nascondere le carenze organizzative, gli errori e la gestione disastrosa e falsa che viene portata avanti ormai da anni. Bastava essere alla manifestazione del 19 agosto davanti al Monoblocco per la tutela della salute pubblica, per sapere cosa pensa la gente dei politici e dei tecnici targati PD”. Bernardi ha poi ricordato che fu proprio Monica Guglielmi a giurare nel dicembre 2023 che c ‘era un finanziamento da cinque milioni di euro per realizzare la scuola infermieri, a causa del quale era stato impedito il trasferimento degli studenti della Taliercio nella ex scuola Da Vinci di Avenza. “ Gli atti della Regione Toscana – ha continuato Bernardi - invece dicono tutt’altro sul finanziamento ministeriale del fondo ex art 20 Legge 67/1988: anche se, in effetti, ASL aveva approvato lo studio di fattibilità del progetto della Scuola infermieri, di fatto non era assolutamente stato finanziato. Nell’allegato B della stessa delibera 965 del 2021, inoltre, erano stati previsti anche sei milioni di euro per l’ adeguamento edilizio-architettonico ed impiantistico del Monoblocco che, visto che sarà smantellato a causa dei verbali dei Vigili del Fuoco per i lavori non effettuati, sono più che leciti i dubbi sulla veridicità delle affermazioni dell’Asl. La Regione, invero, il 28 Aprile 2022 aveva sottoscritto, con il Ministero della Salute, un accordo di programma a seguito del quale, a partire da quella data, l’Asl aveva 30mesi di tempo per presentare il progetto esecutivo”. Bernardi ha invitato la Gugliemi o l’ingegner Simoncini ad affermare pubblicamente se il 28 ottobre 2023 il progetto era stato presentato o no. “Evidentemente no – ha concluso Bernardi - e la “grande bufala Asl “ che ha permesso al sindaco Arrighi di sprecare un milione e mezzo di euro per i containers, è stata sbugiardata proprio dall’Azienda Usl Toscana nord ovest ( da ora in avanti chiediamo nomi e cognomi di chi firma) che, respingendo come al solito le accuse, evidenzia gli interventi previsti a breve scadenza, cioè: entro il prossimo mese di dicembre 2024 verrà predisposto il progetto di fattibilità. E quello sbandierato del 2022 che fine ha fatto? Dopodiché, continua la nota dell’Asl, si procederà all’appalto integrato e, nel 2025, avranno inizio i lavori che partiranno dalla sistemazione della ex scuola Da Vinci. Forse nella foga di rispondere si sono dimenticati che, tra il progetto di fattibilità e la gara occorre deliberare il progetto esecutivo a seguito del quale si può andare a gara . E tra lo studio di fattibilità e la gara quanti mesi passeranno prima di vedere il cantiere aperto? Lo stabilisce chiaramente l’accordo di programma del 2022 che, per le procedure di gara, sono previsti 18 mesi. Quindi facendo il conto della serva: da dicembre 2024, data del progetto più 18 mesi ( tempi previsti per effettuare la gara) si va a giugno 2026, data che, come era già stato dimostrato all’epoca della decisione di trasferite gli studenti nei containers, sarebbe bastata per ospitare gli studenti nella ex scuola Da Vinci. Infatti la data di chiusura del cantiere della scuola Taliercio da cronoprogramma è il 31 Marzo 2026 ultima data dei progetti PNRR. Quindi aspettiamo fiduciosi l’apertura del cantiere nel 2025 , sebbene i dubbi non solo restano, ma si confermino. Se il cantiere slitterà nel 2026 la Arrighi avrà un problema di spreco di denaro pubblico per più di un milione di euro. La realtà ad oggi è che l’unica cosa certa e verificabile facendo due passi ad Avenza, è lo stato di abbandono in cui sono state lasciate le due aree dei servizi ASL e le criticità a cui ogni giorno sono costretti a vivere pazienti e personale medico che vi operano e, a rimetterci in termini di efficienza e sicurezza è l’intera comunità. Infine volevo evidenziare l’avvertimento che, magari è sfuggito ad Arrighi e vicesindaco Crudeli che , “ attualmente la ex Scuola non è utilizzata dalla Asl”: non era stata firmata una convenzione ad uso gratuito? Ma con che razza gente abbiano a che fare?”.
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La consigliera Daniela Bennati e l’intero Polo Progressista e di Sinistra ( M5S e UP) propongono l’apertura di un percorso collettivo e partecipato sul destino delle strutture sportive dei paesi a monte. Gli impianti di Forno, Casette e Ca di Cecco sono nel degrado e nell’abbandono senza alcuna prospettiva futura; diventa necessario a questo punto ripensarne in maniera trasparente il loro ruolo futuro trovando delle soluzioni in linea con le necessità di tutto il territorio. I cambiamenti climatici costringeranno a ripensare le attività sportive nelle città, in determinati momenti dell’anno i campi sportivi dei paesi a monte potrebbero diventare una risorsa oggi dimenticata.E’ chiaro che dovrà essere ripensato l’attuale modello verificando nuove modalità per renderli fruibili alle realtà sportive che oggi non trovano spazio in città. Occorre superare la logica del solo campo sportivo comunale che oggi appare un modello superato e purtroppo abbandonato al degrado nella nostra montagna. Ripensarli con un’eventuale presenza di impianti per discipline diverse, con spogliatoi adeguati e punti di ristoro con foresteria potrebbe essere una soluzione. Massa non ha più società sportive professionistiche né nel calcio né nella pallavolo; è evidente che la crisi strutturale dell’impiantistica sportiva pubblica potrebbe essere una concausa di questo stato di cose. Uno sport in crescita come il rugby non trova un campo sportivo pubblico dove allenarsi, giocare partite ufficiali e svilupparsi come movimento in linea con le tendenze nazionali. La pallavolo e il basket non hanno impianti all’aperto e neppure di recente costruzione. Pensiamo sia arrivato il momento di aprire un percorso pubblico per capire se esistono condizioni e disponibilità per dare un futuro allo sport locale.
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In merito alla situazione degli Operatori socio sanitari (OSS) e del personale infermieristico dell'ospedale delle Apuane, oggetto negli ultimi giorni di alcuni interventi anche da parte di organizzazioni sindacali, arrivano alcune precisazioni da parte dell’Azienda USL Toscana nord ovest. Sulla questione è in atto da tempo un attento monitoraggio da parte della direzione del Dipartimento delle professioni infermieristiche e ostetriche, così come della direzione infermieristica di prossimità, che, nelle more della sostituzione del turn-over richiesto, ha adottato delle soluzioni organizzative in linea con il rispetto dei carichi di lavoro e dei contingenti minimi previsti. La direzione è consapevole dei disagi che talvolta insistono nel presidio ospedaliero e in particolare nel Pronto soccorso, anche a causa del verificarsi di lunghe assenze a vario titolo non preventivate, le quali, unite alla fruizione delle ferie estive da parte del personale, possono far sì che si ingenerino alcune difficoltà dal punto di vista organizzativo o gestionale.Ciò premesso, queste criticità sono sempre state sempre affrontate in un'ottica di bilanciamento delle esigenze degli operatori, come quelle legate alla fruizione degli istituti contrattuali, e della necessità di garantire la continuità dei servizi, con l'obiettivo di assicurare ai cittadini assistenza e cure efficaci, efficienti, sicure e di qualità, ma sempre nel rispetto del ruolo e della funzione del personale. La direzione del Dipartimento delle professioni infermieristiche ed ostetriche è infatti costantemente impegnata nel verificare quotidianamente le consistenze organiche in Pronto soccorso e nei diversi setting assistenziali, affinché la continuità dei servizi sia sempre garantita, tenendo conto sia della complessità assistenziale, sia della necessità di calibrare il corretto skill-mix infermieristico sulla base del personale a disposizione, ricorrendo ove necessario, agli istituti contrattuali disponibili, senza mai scendere al di sotto dei contingenti minimi di personale previsti in caso di sciopero. Per superare le criticità evidenziate e per potenziare l'organico in servizio durante il periodo giugno-settembre, l'Azienda, già a partire dal mese di giugno, ha dato seguito al piano di assunzioni previsto per il periodo estivo, che ha visto l'assunzione, su tutto il territorio aziendale, di un totale di 99 infermieri, di cui 79 a tempo indeterminato e 20 con contratto di somministrazione lavoro, così da poter proseguire con l'offerta dei servizi assistenziali, garantendo al contempo la fruizione delle ferie da parte del personale. Appare inoltre opportuno precisare che inizialmente il piano elaborato dall'azienda prevedeva un numero di assunzioni leggermente superiore a quello che si è effettivamente concretizzato. Ciò a causa di alcune difficoltà a reperire il personale infermieristico, ma l'Azienda ha già provveduto a richiedere nuove procedure concorsuali, per proseguire appena possibile con la sostituzione del turnover già avviata. Infine, per quanto riguarda il bando di assegnazione del personale all'area 118, appare opportuno precisare che, sebbene il Pronto Soccorso continui a rappresentare il contenitore di base per lo sviluppo delle competenze specialistiche del 118 e la struttura dalla quale si attivano tutti gli snodi per poter lavorare nell'area emergenza urgenza, è attualmente in fase di valutazione quanto è stato portato all'attenzione della direzione.
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Il 24 agosto 2024, come facciamo ormai ogni sei mesi dall'invasione russa in Ucraina, come Accademia Apuana della Pace vogliamo gridare il nostro NO alla guerra come mezzo per risolvere le controversie internazionali, ricordando tutte le vittime delle guerre, perché, nelle continue informazioni che ci vengono gettate addosso, di loro spesso non c'è traccia, se non ridotte a puri numeri. Faremo ciò nel silenzio, che forse può diventare un'arma più potente della tante parole urlate, spesso per creare disinformazione, dai nostri media e dai nostri politici. Crediamo che al primo posto debbano essere messe le persone umane e che l'obiettivo della politica sia prima di tutto quello di salvare le loro vite, cercando quel compromesso giusto e necessario. Quanta distruzione stiamo seminando nel mondo, in Congo, nelle tante guerre dimenticate, in Ucraina e nel genocidio palestinese ad opera del governo israeliano... quanto odio nasce da questa devastazione? Solo interrompendo tutto ciò, fermandosi e iniziando a pensare che solo un accordo di pace, che prenda le mosse da un cessate il fuoco, può interrompere questa catena di odio e ridare credibilità alla comunità internazionale. Quanta assuefazione alla disumanità ci sta contagiando, trasformandoci in spettatori inermi dinanzi alle tante devastazioni delle guerre, al genocidio perpetrato a Gaza. Eppure nelle scelte dei governi tutto ciò sembra essere marginale, tanto che addirittura, sia in Ucraina che in Palestina, stanno mettendo in atto scelte e decisioni che possono solo puntare ad una escalation dei conflitti, ad un allargamento che ci porterà inesorabilmente alla terza guerra mondiale, che però sarà nucleare e pertanto distruttiva del genere umano: una follia questa, ma che tale non appare a chi ci governa. E' assolutamente indispensabile riaffermare che solo presso le sedi internazionali, come l'ONU e i Tribunali Internazionali, che si sono già ampiamente espressi, è possibile cercare una soluzione "non militare" rispetto ai vari conflitti attualmente in corso. Per questo motivo, nel silenzio, sabato 24 agosto, tra le 10.00 e le 12.00, l'Accademia Apuana della Pace deporrà, in ciascuno dei 17 comuni della provincia di Massa Carrara e anche nel comune di Castelnuovo Magra, dei fiori, a ricordo di tutte le vittime delle guerre, e condividerà con le comunità di ciascun comune un manifesto. Un gesto semplice, senza parole gridate, ma che vuole essere un invito a tutti a impegnarsi per mettere al primo posto il salvare le vite umane, che contano molto di più di un pezzo di terra, di un diamante o del coltan. Gridiamo tutti il nostro NO alle guerre e impegniamoci tutti a costruire politiche e culture di pace.Invitiamo, pertanto, i sindaci a voler partecipare all'iniziativa che si svolgerà nel proprio comune, anche tramite una delegata o un delegato, e, altresì, ad attivarsi affinché le rispettive amministrazioni approvino documenti a sostegno della soluzione dei conflitti con l'unico mezzo veramente efficace, cioè la diplomazia.
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Sul problema del trasporto pubblico parlano le Segreterie Provinciali FIT-CISL, UIL Trasporti, FAISA-CISAL, UGL-FNA: "Recentemente abbiamo molto apprezzato l’intervento e la riunione organizzata con AT e la Regione Toscana dal Presidente della Provincia Gianni Lorenzetti sui gravi disservizi avvenuti negli ultimi mesi nel Trasporto Pubblico Locale, anche se come sindacati avremmo voluto parteciparvi per esporre il nostro punto di vista; così come abbiamo apprezzato l’intervento mediante lettera ad AT e alla Provincia da parte del Comune di Massa su iniziativa dell’Assessore ai Trasporti Alice Rossetti.Prese di posizione importanti e costruttive a tutela di un servizio pubblico essenziale per i cittadini e delle condizioni di lavoro dei dipendenti; prese di posizioni concrete che collimano con le denunce fatte negli ultimi anni sulla stampa e non, da parte di FIT-CISL, UILT, FAISA e UGL, relative al grave stato di obsolescenza dei mezzi pubblici, sulla carenza cronica di una adeguata manutenzione degli stessi e la mancanza di sufficienti investimenti nel settore.Troppo spesso però e ci sembra giusto sottolinearlo, è che quello che le Organizzazioni Sindacali denunciamo viene spesso ignorato dagli Enti Locali e dall’azienda AT se non addirittura visto come un modo per voler solo polemizzare; non è così e i gravi disservizi di questi anni ne sono la prova concreta. Entrando nel merito della questione, dispiace fortemente il Comunicato Stampa di AT frutto del summit avvenuto pochi giorni fa tra l’azienda stessa, la Provincia di Massa Carrara e la Regione. Un Comunicato che non condividiamo affatto e che a nostro parere altro non è che una giustificazione inopportuna ed inadeguata sui numerosissimi disservizi avvenuti.
Come FIT-CISL, UILT, FAISA e UGL ci sentiamo dunque in dovere di rispondere ricordando ad Autolinee Toscane che quando si sono presentati, quali partecipanti alla gara unica regionale, lo hanno fatto promettendo “mare e monti” a beneficio dell’utenza e dei dipendenti; tuttavia a quasi tre anni dal loro subentro si è visto solo un “piccolo laghetto” ed una “piccola collina”. Il vecchio gestore ha sì lasciato una situazione drammatica ma tre anni sono tanti, il tempo di intervenire c’è stato ma di bus nuovi se ne sono visti pochi, in confronto al parco veicolare necessario e quei pochi quasi del tutto veicoli urbani trascurando gli investimenti sui bus extraurbani. La manutenzione, come sempre è stato anche in passato, continua a lasciar desiderare con interventi a “caduta” ovvero intervenendo solo quando il bus si guasta senza mai una necessaria ed utile programmazione degli interventi in base al kilometraggio effettuato dai mezzi. I tagliandi alle nostre auto personali d'altronde si fanno per prevenire le rotture e non per ripararle una volta che si è rimasti in panne! Perché non si attua lo stesso principio ai bus garantendo un servizio regolare e buone condizioni di lavoro ai dipendenti?AT dà la colpa al COVID per la mancata reperibilità dei pezzi di ricambio ma possiamo tranquillamente provare, con vecchi articoli di stampa, che le problematiche sono antecedenti il suo subentro e continuate sotto la sua gestione.Nel continuare a rispondere ad AT diciamo che, un’azienda così importante quale è, con alle spalle un colosso che opera a livello mondiale quale RATP e che ha passato anni nelle aule di tribunale pur di aggiudicarsi il lotto unico del TPL Toscano, non possa andare in crisi perché è stata rinviata la gara del T2; così come pensiamo abbia sbagliato nel sottrarsi alla partecipazione della gara stessa. Certo, la Regione Toscana ha sbagliato in pieno la progettazione della gara, inserendo una nuova frammentazione del servizio dopo l’aggiudicazione ad un unico soggetto ma questa è un’altra storia; nel merito ci limitiamo a commentare che rimaniamo fiduciosi sul fatto che il Governatore Giani, o un eventuale suo successore il prossimo anno, diano il via libero all’annullamento definitivo della gara perché sbagliare è umano, perseverare un po’ meno. In tutto questo, come firmatari della presente ed in qualità di Rappresentanti dei lavoratori, non possiamo che evidenziare il nostro imbarazzo ed il nostro rammarico nei confronti dell’utenza per lo scarso servizio offerto e questo vale sia per le corse che non vengono effettuate sia per quelle effettuate ma con bus vecchi; specialmente durante il periodo estivo dove a causa del malfunzionamento dell’aria condizionata le temperature all’interno dei bus raggiungono anche i 50 gradi. Scusate signori utenti, ma la colpa non è imputabile al personale che, come voi, è costretta a subire questa brutta situazione".
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Dopo cinque anni di pausa forzata, torna, nel complesso fieristico della IMM, la Festa della Birra, e questa è la buona notizia. Nel frattempo, a poche centinaia di metri da Carrara Fiere, proseguono spediti i lavori di ristrutturazione di un complesso immobiliare che da decenni attendeva di essere riqualificato. Si tratta di un residence, al cui interno sorgeranno un Hotel a cinque stelle da 92 camere e 20 suites esclusive che potranno essere affittate o direttamente acquistate. Rigenerazione urbana, albergo extra lusso, suites, e investimenti da oltre 18 milioni. A Carrara accade tutto ciò? Macché! Nella "città che non cambia" questo bendidio può verificarsi unicamente in un universo parallelo dove c'è un'altra Carrara, che non è quella che noi purtroppo conosciamo.Mettiamo da parte le teorie stile Ritorno al futuro e rientriamo nel loop temporale in cui è immersa la città del marmo. Di recente l'assessore Lorenzini ha dato l'ultimatum alla proprietà del Marble Hotel: "O partono i lavori e c'è un'offerta o si procederà con l'esproprio e la demolizione". Già, esproprio e demolizione, ma a quale scopo e per fare cosa? Dobbiamo forse aspettarci l'ennesimo prelievo dalle casse pubbliche con conseguente processo partecipativo volto a prefigurare un immaginifico scenario magari legato all'articolo 21? Se così fosse, a detta di sindaco e assessore, il comune (in veste di Robin Hood al contrario) come extrema ratio, dovrebbe nuovamente rompere il salvadanaio per "sistemare" una situazione dove il privato non ha rispettato i patti stabiliti (vedi Hotel Mediterraneo). Pertanto, dal baldo e risoluto Lorenzini sarebbe interessante sapere quali procedure di esproprio intenderebbe adottare, a quanto ammonterebbe l'indennità di esproprio da corrispondere al proprietario e quanto costerebbe la demolizione dell'immobile. Da un’amministrazione che, in più di due anni, non è riuscita a togliere neanche le transenne (che peraltro bloccano l'utilizzo del marciapiede) dalla casa bombardata di Via Gino Menconi ad Avenza, risulta difficile aspettarsi che riesca a sciogliere il nodo gordiano del Marble Hotel. In conclusione, eventi come la Festa della Birra o il Festival dell'Oriente evidenziano il fatto che il territorio carrarese, in alcune circostanze, non riesce a soddisfare l'elevata domanda da parte di turisti e operatori economici. Dei 107 alberghi presenti nella nostra provincia solo 11 si trovano nel nostro comune. In compenso, a Carrara, circa 200 immobili sono finalizzati alle locazioni turistiche, e per riflesso quelli destinati alle famiglie sono pochi e hanno registrato un sensibile aumento dei canoni di locazione. Ultimo ma non meno importante, il residence sopra descritto esiste davvero, non è frutto dell'intelligenza artificiale, è l'Olivetti Marinella Hotel & Resort (Ex Colonia) che sarà inaugurato per la prossima Pasqua 2025. Meditate gente... meditate.
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Il sindaco Persiani chiude a polemica con il Polo progressista e di sinistra ribadendo la sua posizione: "La nostra amministrazione continuerà a lavorare per il bene e la sicurezza dei cittadini, come ha sempre fatto, nei modi e nelle sedi opportune. Non intendiamo alimentare ulteriori polemiche inutili. Le esternazioni comunicative utilizzate dal Polo Progressista e di Sinistra in un momento così delicato restano a mio avviso sciacallaggio mediatico, ma il nostro obiettivo è quello di costruire e migliorare, come ovvio che sia. Il dialogo costruttivo è benvenuto, purché privo di personalismi e strumentalizzazioni politiche. Ora concentriamoci sui fatti e sugli interventi concreti per garantire maggiore sicurezza a tutti".
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Ad Avenza il distretto sanitario “spezzatino” è inspiegabilmente diviso in due sedi: quella iniziale di Via Giovan Pietro, al cui interno sono presenti i servizi di Medicina dello Sport, Odontoiatria e Consultorio, e quella di Via Campo d'Appio che ospita otto ambulatori di specialistica, il Cup, le prestazioni infermieristiche e altre attività. Entrambi gli edifici, ubicati in posizioni strategiche e solo parzialmente utilizzati, si trovano in un crescente stato di degrado e risultano inadeguati ad accogliere i tanti pazienti che vi si recano in visita. Il portale d'ingresso della ex Gil è arrugginito, la facciata del palazzo è fatiscente, i gradini e le piastrelle dei pavimenti di marmo sono scivolosi e in diversi punti rotti e sbeccati, e i locali della ex Guardia Medica sono abbandonati a se stessi. Non meglio alla ex Scuola Da Vinci, dove il percorso di accesso per i disabili e l'area di attesa sono invasi da mozziconi di sigarette, fazzoletti di carta e quant'altro, inoltre, il piano aziendale di viabilità presenta parecchie criticità: il camminamento per i pedoni è presente unicamente per l'entrata ma non per l'uscita, lo stradello, che viene usato anche dai mezzi della Protezione Civile, è stretto e spesso occupato da auto in sosta e i marciapiedi sono dissestati. Insomma, le strutture fisiche dei luoghi in oggetto e le condizioni di esercizio non sembrano garantire una sufficiente sicurezza per gli utenti e i lavoratori, oltre a ciò, aree pertinenziali abbandonate a se stesse e un'isola ecologica trasformata in discarica completano e tracciano il quadro di una situazione a dir poco allarmante. In conclusione, la Regione occupa tramite l'ASL due stabili per metà, non realizza quanto stabilito (Casa della Salute e Scuola Infermieri), conduce una cattiva gestione della cosa pubblica e si avoca a sé il diritto di mettere in vendita lo stabile del vecchio distretto, pur essendo un edificio storico (Ex Gil) e vincolato.
Ma che bell'esempio di razionalizzazione e buona amministrazione!
E allora, chissà se in merito a questo stato dei fatti il vicesindaco Roberta Crudeli, assessore alla sanità oltreché dipendente ASL in aspettativa, batterà i pugni sul tavolo dei suoi datori di lavoro, oppure preferirà estraniarsi dal contesto in cui si trova. Nel frattempo cittadini e lavoratori chiedono chiarezza, risposte e soluzioni.
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