Politica
Cisl Toscana Nord: eletti il nuovo segretario generale e la segreteria confederale
Si è svolto martedì 8 luglio presso la Cassa Edile di Lucca, il Consiglio Generale della CISL Toscana Nord, convocato per eleggere la nuova Segreteria confederale a seguito…

Il consigliere comunale massese Simone Ortori elogia l'intervento in via Tecchioni
Nuovi lavori in via Tecchioni, a Massa che si saldano a quelli nel versante del Comune di Montignoso e della Provincia, in via dei Colli, per poter…

Mareggiata colpisce ancora la costa massese. Fratelli d'Italia: "Basta interventi tampone, la Regione finanzi subito la progettazione esecutiva della difesa del litorale.
L'ennesima mareggiata che questa notte ha colpito la costa di Marina di Massa ha nuovamente messo in ginocchio stabilimenti balneari e attività economiche locali, soprattutto la zona…

Degrado in via Tinelli, i cittadini si mobilitano: interpellanza in Consiglio Comunale con raccolta firme
Degrado del verde pubblico, segnaletica assente o danneggiata, strade dissestate e piste ciclabili impraticabili. Sono queste le principali criticità denunciate dai residenti di via Tinelli, nella frazione di…

"Lorenzetti usa le istituzioni per la sua campagna elettorale. Palazzo Ducale non è la sua vetrina elettorale": la critica di Fratelli d'Italia Massa Carrara
Fratelli d'Italia, attraverso il presidente provinciale Marco Guidi esprime forte indignazione per l'ennesimo comportamento inopportuno del Presidente della Provincia di Massa-Carrara, nonché sindaco di Montignoso, Gianni Lorenzetti,…

'Presidenza assente, situazione ormai insostenibile': la critica della consigliera del Consorzio 1 Toscana Nord Maria Teresa Baldini
Maria Teresa Baldini, consigliere del Consorzio 1 Toscana Nord e componente della lista "Difendiamo il Territorio", che torna a denunciare una gestione che definisce "inadeguata e ormai insostenibile".Le…

Successo per il Futura Festival a Marina di Carrara: l'associazione ringrazia la città
Ha richiamato molti giovani e suscitato grande entusiasmo il Festival di Associazione Futura che si è tenuto a Marina di Carrara il 4 e il 5 luglio. Da…

Il sindaco di Carrara mette la bandiera della Palestina sulla facciata del comune: violazione della neutralità istituzionale e insulto per la memoria delle donne del 7 luglio secondo il consigliere Bernardi
Ipotizza una violazione della neutralità istituzionale, il consigliere dell’opposizione Massimiliano Bernardi in relazione alla scelta fatta dal sindaco di Carrara, a seguito della decisione presa dal presidente della…

Massa Capitale della cultura 2028? Per il comitato Ugo Pisa ci vogliono memoria, innovazione e responsabilità ecologica
Il comitato Ugo Pisa manifesta le sue perplessità sulla candidatura di Massa come caitale della cultura 2028: "Leggendo le dichiarazioni del sindaco Persiani sulla candidatura di Massa…

Massa, all'ospedale delle Apuane intervento programmato ma dopo ore di attesa è rimandato
Riceviamo e pubblichiamo il comunciato della pagina social 'Timeout'."Ospedale, tra burocrazia e abbandono: si reca in ospedale per un intervento programmato e dopo ore in cui viene…

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I lavori di ripristino della piscina comunale di Carrara, in via Sarteschi, progetto nell’ambito dei fondi del PNRR, sono fermi da mesi e il cantiere versa in condizioni di degrado e abbandono. A mettere in luce il problema è il consigliere di FdI Massimiliano Manuel che spiega: “Il cantiere è invaso da erba alta e da una discreta quantità di rifiuti tra cui due fusti di benzina; la recinzione indecorosa è divelta in più parti. In mezzo a questo degrado la struttura fatiscente denota non solo, un cantiere PNRR fermo da mesi, ma anche la presenza di incuria, negligenza e noncuranza in assenza totale dell'osservanza di decoro urbano nel rispetto della città e dei cittadini. Purtroppo gli appassionati di nuoto per il momento non hanno speranze, viste le condizioni in cui versa anche la Piscina di Marina di Carrara: pareti umide e scrostate, armadietti senza sportelli, lo sciacquone dello spogliatoio donne che sparge acqua ovunque, la cassetta del wc che perde, per non parlare dell’esterno, luogo desolato e pieno di oggetti abbandonati. Da notare gli specchi appesi alle pareti che probabilmente sono quelli riciclati da qualche sgombero. Ma tornando alla piscina Tosi, la grave inefficienza dimostrata dall'assessore al PNRR Moreno Lorenzini riguarda anche il non aver risposto ai residenti che avevano chiesto, visto che il cantiere è fermo, se la recinzione poteva essere momentaneamente spostata per poter riutilizzare i parcheggi. Questo il sunto delle Politiche sulle attività natatorie dell’ amministrazione Arrighi: i cittadini amanti del nuoto lamentano i lavori annunciati alla piscina comunale di Carrara e mai eseguiti e lo stato di sporcizia e decoro di quella di Marina e Lorenzini , come al suo solito minimizza. Fratelli d’Italia ricorda che sui progetti PNRR il ministro Fitto aveva disposto che, gli amministratori dei comuni che non avessero completato le opere finanziate con i fondi europei entro i termini previsti dagli accordi con l'Europa, avrebbero dovuto farsi carico personalmente dei costi dell'opera stessa. È questa la clausola di responsabilità personale, destinata a sindaci ed assessori, se un Ente attuatore non raggiunge i risultati. A tal proposito chiedo come sia stato possibile essere stati ammessi ad un finanziamento del Recoveryfound e poi accorgersi che era necessaria una variante in corso d’opera? Il progetto approvato faceva acqua da qualche parte e nessuno se ne era accorto? Il comune di Carrara infatti risulta beneficiario del contribuito da destinare agli investimenti in progetti di rigenerazione urbana, mica vogliamo perderli? Perché allora l’assessore Lorenzini ha deciso, quando già erano stati affidati i lavori, di partecipare al Bando per la realizzazione di impianti di produzione di energia termica ed elettrica da fonti rinnovabili per gli immobili pubblici - Programma Regionale Toscana Fesr 2021-2027 per la piscina Tosi? E quindi ha deciso di integrare il progetto con la Diagnosi energetica a firma EGE? Chiedo, dato che il programma regionale era relativo alle annualità dal 2021 al 2027, se l’assessore Lorenzini non poteva avere questa intuizione “ energetica “ prima di aprire il cantiere PNRR e poi lasciarlo nel degrado subito dopo ? Purtroppo c’è stata tanta approssimazione da parte di questa amministrazione sui Progetti PNRR: stiamo assistendo giorno dopo giorno al fatto inequivocabile che di cantieri aperti ce ne sono pochi, alcuni addirittura sono aperti per finta, vedi Caravella che è stata cantierata da mesi, ma in cui i lavori non sono ancora partiti e cosa dire dell’asilo nido di Via Erevan che ha messo in difficoltà 52 famiglie in quanto ci sono stati gravi ritardi nella realizzazione delle opere. Cosa ci si può aspettare ancora da Arrighi e dai suoi sostenitori del PD ? Fratelli d’Italia in conclusione sottolinea il forte malcontento dei cittadini e vuole sottolineare ancora una volta la mancanza di concretezza dell’assessore al PNRR art 21 e Progetti Speciali, visti i tanti proclami sulla stampa a fronte degli scarsissimi risultati ottenuti nel suo mandato”.
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La consigliera Daniela Bennati e l’intero Polo Progressista e di Sinistra ( M5S e UP) respingono al mittente ogni accusa di sciacallaggio politico e strumentalizzazione mosse dal Sindaco Persiani in merito alla richiesta di concentrarsi maggiormente sulla sicurezza stradale. Lo facciamo con diritto perché ci sono atti istituzionali, e non post sui social, a testimoniare la nostra attenzione al problema traffico, mobilità e sicurezza sulle strade, ben prima del tragico evento sul lungomare. A memoria fu il sindaco a dare parere negativo alla nostra richiesta di aggiornare il Piano Urbano del Traffico e della Mobilità, piano che non viene rivisto da oltre 13 anni, aggiornamento finalizzato anche a migliorare la sicurezza stradale.
Fu l'amministrazione a non adottare la nostra proposta del cuscino berlinese per aumentare la sicurezza nelle strade comunali con limite alla velocità di 30 km/h. Fu la sua maggioranza a bocciare la nostra proposta di divieto di solo transito ai camion in centro città. Fu l'amministrazione a non considerare le preoccupazioni sollevate da noi e da molti residenti relative al suo progetto in Via Benedetto Croce e alla sicurezza su quella strada. Fu l'amministrazione a non considerare le preoccupazioni nostre sulla effettiva sicurezza dei ciclisti che percorreranno i tronconi di ciclabile in Via Benedetto Croce e Viale Roma. Il Sig. Sindaco dimentica di citare cosa ha votato finora, si è dimenticato della nostra azione legata alla sicurezza sulle strade e ai problemi reali della città. Ci vorrebbe l'umiltà di voler ascoltare e l'intelligenza politica di accettare il sano confronto , senza ricorrere ad accuse meschine e diffamatorie, che la realtà dei fatti smentisce.
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Il sindaco di Massa Francesco Persiani ha risposto alle accuse mosse dal Polo Progressista e di sinistra sull'icidente accaduto a Marina di Massa: "Ritengo doveroso esprimere la mia profonda delusione per le recenti esternazioni della Consigliera Daniela Bennati e del Polo Progressista e di Sinistra. Accusare l'amministrazione comunale di non dare priorità alla sicurezza stradale in seguito a un incidente è non solo scorretto, ma rappresenta una forma di strumentalizzazione politica e sciacallaggio mediatico che trovo inaccettabili e vergognosi. La sicurezza stradale è sempre stata una delle nostre priorità e lo dimostrano i numerosi interventi già effettuati e quelli pianificati nel nostro programma di governo. È facile, ma irresponsabile, usare un evento drammatico per cercare visibilità politica. Le dichiarazioni della Consigliera non tengono conto della complessità del nostro territorio, soprattutto in periodi di forte affluenza turistica come quello estivo.L’amministrazione comunale assieme alla Polizia Municipale è impegnata costantemente nel migliorare la sicurezza stradale e continuerà a lavorare in questa direzione, ascoltando le esigenze dei cittadini e agendo con responsabilità e trasparenza.
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“I residenti di Bergiola devono essere informati che il Museo della Memoria non si farà perché il Presidente PD Eugenio Giani, non ha stanziato gli ultimi 500 mila euro che aveva promesso quando era intervenuto in sala di rappresentanza del comune di Carrara, in occasione della ricorrenza dell'evento delle donne del 7 luglio”. L’annuncio viene dal coordinatore provinciale della Lega Nicola Pieruccini che spiega; “E? scritto nella delibera di giunta 267 del 9 Agosto 2024 che approva il progetto ma “stante l'assenza di completa copertura finanziaria” viene lasciato fermo lì. Come Lega ci chiediamo: vale la pena di prendere in giro per due anni consecutivi i familiari delle vittime dell’eccidio, facendo credere loro di voler realizzare un Museo e una Foresteria? Da chi sarà gestito il tutto? È evidente che si sia trattato solo di propaganda partigiana ed antifascista, senza alcuna sostanza. A Carrara abbiamo già tre musei da portare avanti e finora è stato fatto con scarsissimi risultati: uno di questi, infatti, il Museo Civico del Marmo è chiuso da due anni. Noi della Lega proponiamo di realizzare, al posto del museo a Bergiola, un centro di socializzazione gestito dai residenti, visto che in paese non c’è più nemmeno la scuola materna e gli anziani non hanno un luogo dove ritrovarsi. In questi giorni tra l’altro abbiamo letto le ultime farneticanti esternazioni: “Siamo fiduciosi che entro il prossimo 16 settembre, giorno in cui ricorrerà l'80esimo anniversario dell'eccidio, si potranno installare le impalcature propedeutiche alla realizzazione dei lavori di restauro”, anche se, un mese fa, diceva che la commemorazione si sarebbe svolta con il cantiere dei lavori aperto. Il 16 Settembre i militanti della Lega saranno presenti per verificare se veramente l’assessore Lorenzini avrà il coraggio di far finta che i lavori inizieranno e avrà messo le impalcature per gettare fumo negli occhi ai bergiolesi e ai familiari delle vittime dell’eccidio. La politica di sinistra della Arrighi e del PD, hanno portato avanti l’idea del Museo della Memoria, come marcatore sociale e vettore generativo in quanto veicolo di dissenso contro il fascismo delle destre, invece avrebbero dovuto essere promotori di forme di aggregazione e facilitatori di reciproco riconoscimento. La scatola vuota del Museo che, per resistere nel tempo dovrebbe essere vissuto, non è un convivere proficuo per il paese, perché il progetto è stato calato dall’alto e rischia di essere paternalistico e, in ultima analisi, controproducente per la comunità. Inoltre, per la realizzazione del Museo alla Memoria sono state effettuate manovre finanziarie estemporanee per coprire il mancato contributo della Regione Toscana, ma non hanno retto perché le promesse fatte dai tanti politici che hanno cavalcato l’onda della “memoria “ non sono mai state mantenute. Del resto il Presidente Giani appartiene al PD, che non è stato di parola nemmeno per i primi 500 mila euro che erano stati promessi nel 2022 per essere dati nel 2023. Perché non fare chiarezza? In conclusione i politici del PD devono assumersi le loro responsabilità: dopo le corone di alloro , le fasce tricolori, i discorsi al vento e le promesse, speriamo che rimettano i conti a posto e non arrivino a sminuire del tutto la memoria delle persone che aspettano di essere degnamente ricordate. Secondo la Lega, la questione va posta sulla costruzione di un senso comune di appartenenza e sulla creazione di nuovi orizzonti simbolici, spazi pubblici e stanze aperte al confronto dentro un Centro di socializzazione. In che modo il museo può sedere al tavolo di questa discussione? Quale contributo può offrire? Arrighi e tutta la sinistra partigiana ed antifascista se ne facciano una ragione e si mettano al lavoro per cambiare il progetto e trovare i soldi”.
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Indignazione e preoccupazione ad Avenza per la decisione del sindaco Arrighi di concedere la sala A della ex Circoscrizione di via Sforza al Consolato Dominicano di Genova. A farsi portavoce di tali perplessità è il consigliere dell’opposizione Massimiliano Bernardi che ha sollevato una lunga serie i dubbi circa l’affidamento della sala. “Per prima cosa domando quale interesse abbia il Consolato Dominicano di Genova a Carrara – ha detto Bernardi - e perché la richiesta non è stata presentata da quello di Firenze competente per circoscrizione delle regioni Toscana, Umbria ed Emilia Romagna. Poi credo sia importante sapere chi è il responsabile locale che ha le chiavi per aprire e chiudere la ex Circoscrizione? Chi controlla e mantiene la sicurezza relativa ai fruitori della sala? La scelta, inoltre, è politicamente inopportuna perché in quegli stessi locali, il vicesindaco Roberta Crudeli ha previsto la realizzazione di due progetti PNRR: il sostegno ai genitori e la stazione di posta, per cui il rischio di consolidare fortemente il dissenso sociale, già evidenziato pubblicamente contro la presenza di extracomunitari, sta diventando sempre più grande. La notizia ha suscitato molta apprensione tra i residenti, soprattutto per il fatto che di extracomunitari ad Avenza ce ne sono già anche troppi e creano disagi e tensione con molta frequenza. Era proprio necessario farne arrivare degli altri ? Come mai nella convenzione non è stato specificato di quali temi dovranno discutere e perché l’utilizzo è gratuito visto che la convenzione è con il Consolato Generale della Repubblica Dominicana con sede a Genova, soggetto sicuramente qualificato e quindi in grado di pagare un affitto? La convenzione, decisamente poco trasparente, dice che le finalità della concessione sono acclarate nella nota al protocollo comunale 28650, ma in tale documento non vengono specificate. Cosa c’è nella nota di così precluso alla conoscenza altrui? Arrighi ha pure concesso che le spese ordinarie destinate all'uso dei locali saranno a carico del comune di Carrara: per cui domando perché i cittadini si dovrebbero accollarsi queste spese?”. Bernardi ha poi aggiunto che la giustificazione del bisogno del Consolato di avere alcuni locali appare molto discutibile considerando che sul territorio comunale è presente da anni la comunità dominicana, nell’ordine di 239 unità, mentre invece vi sono altre comunità molto più numerose, come per esempio i rumeni che sono 1650, o i marocchini che sono 700; persino i senegalesi sono più numerosi con 360 unità presenti a Carrara. Bernardi ha quindi ipotizzato che tutti i consolati di queste comunità presenti in maniera più rilevante dei dominicani potrebbero chiedere la disponibilità di spazi comunali per trattare i problemi che riguardano le loro comunità. “Mi allineo ai residenti di Avenza nell’esprimere profonda contrarietà per l’avallo concesso de facto dal comune a questa concessione. Salvo improbabili giustificazioni che possano dimostrare il perché, chiediamo, con urgenza, al sindaco Arrighi di riconsiderare il proprio sostegno presente e futuro a tali iniziative, valutando l’impatto negativo che tali scelte avranno sulla coesione sociale, sulla sicurezza e sul benessere della comunità di Avenza che la prima cittadina rappresenta”.
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La consigliera Daniela Bennati e l’intero Polo Progressista e di Sinistra (M5S e UP) chiedono all’amministrazione comunale maggiore attenzione su tutti gli attraversamenti pedonali e l’immediata messa in sicurezza di quelli del lungomare. Il gravissimo incidente avvenuto sul viale lungomare conferma una volta di più come la sicurezza stradale debba diventare una priorità di questa amministrazione. Più volte abbiamo portato in aula consiliare, anche in questo ultimo anno, mozioni e interrogazioni sul tema della mobilità e della sicurezza stradale per aprire una discussione pubblica su questi temi ovviamente respinte e con risposte insoddisfacenti. I tronconi di piste ciclabili realizzate a caso sono la punta di un iceberg di problemi mai discussi in maniera seria, pubblica, trasparente e partecipata. Occorre una reale assunzione di responsabilità del Ssndaco Persiani che deve prendere atto di come la città, triplicando i suoi residenti in estate, deve adattarsi a un altro modello di mobilità che tenga conto delle diverse esigenze.
Servono passaggi pedonali sicuri anche a chiamata, occorre evidenziarli con led la notte e illuminarli in maniera specifica, data anche la presenza di numerosi locali notturni. Occorre realizzare tutta la ciclovia tirrenica, rifare la segnaletica della ciclabile lato monti, collegarle fra di loro e con quelle del viale Roma. Occorre sperimentare il cuscino berlinese nelle zone dove il limite di velocità è trenta all’ora. Queste sono solo alcune delle priorità immediate. Resta anche da chiarire come mai nell’incidente della vigilia di Ferragosto la Polizia Municipale sia intervenuta sul lungomare dopo oltre mezz’ora dalla chiamata, creando tensioni inutili con le persone che avevano soccorso la turista vittima dell'impatto.Si può forse pensare che aver impegnato il personale a Guadine durante le giornate più critiche, non ascoltando le richieste di soluzioni alternative provenienti dal territorio, abbia generato problemi di gestione stressando inutilmente il personale stesso?
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Sabato 17 agosto 2024, dalle ore 9.30 fino alle 12.00, e dalle 18.30 fino alle 22.00, gazebo di Fratelli d'Italia in piazza Garibaldi a Forte dei Marmi per la campagna estiva 'Stiamo cambiando l'Italia'. Parlamentari, giovani, esponenti di partito, illustreranno le quattro riforme del governo Meloni, sul Fisco, sulla Giustizia, sul Premierato e sull'Autonomia. Particolare attenzione è dedicata all'impegno e ai provvedimenti del governo per gli anziani, fascia di popolazione particolarmente fragile proprio nel periodo estivo. Saranno presenti, tra gli altri, i parlamentari di Fratelli d'Italia Chiara La Porta, Gianluca Caramanna, Umberto Maerna, Susanna Donatella Campione
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Colonnata isolata anche nei giorni di Ferragosto, corse saltate anche a Torano e Miseglia per i disservizi degli autobus. Parla di disinteresse ai problemi del trasporto pubblico da parte del sindaco di Carrara Serena Arrighi e dell’assessore alla viabilità Elena Guadagni, il consigliere dell’opposizione Massimiliano Bernardi che spiega: “Inutile e senza risultati tangibili l’incontro con Autolinee Toscane e Regione Toscana convocato con urgenza nei giorni scorsi dal presidente della Provincia di Massa-Carrara, Gianni Lorenzetti, relativo ai ripetuti disservizi che si sono verificati nell’ultimo periodo sul territorio provinciale. Inutile peraltro che Autolinee Toscane abbia riconosciuto le criticità legate alle corse saltate, precisando che in parte sono dovute al mancato funzionamento dell'aria condizionata, perché il problema è di più vasta portata, visto che non vengono sostituiti i mezzi vecchi e potenziato il lavoro di manutenzione locale. I disagi infatti sono soprattutto per anziani e disabili nelle zone extraurbane di Carrara, in particolare a Colonnata. La disorganizzazione quotidiana isola i cittadini, che rischiano di essere penalizzati e lasciati in balia degli eventi. La situazione porta inoltre ad uno spopolamento sempre più consistente dei paesi a monte e a gravi disagi per i residenti. Niente bus ieri sera alla fermata davanti al Monoblocco: le persone attonite e sotto il sole ancora cocente alle 17 e 40 aspettavano il mezzo delle Autolinee Toscane per raggiungere Colonnata. Hanno chiesto informazioni al personale, ma non hanno ricevuto risposte e si sono sentire isolate e senza speranza . Dopo più di un’ ora hanno deciso di incamminarsi per la via delle Canalie e tentare l’auto stop. Grazie alle auto in transito che si sono fermare hanno potuto raggiungere le proprie case. Una signora ha raccontato che è stata aiutata da un abitante di Bedizzano che comunque l’ha accompagnata fino al paese. Danno voce alla protesta quegli abitanti di Colonnata che si devono muovere con i mezzi pubblici e che sottolineano ironicamente che l’unico servizio che funziona è quello del controllo del biglietto e degli abbonamenti. L’assessore Guadagni deve avere rispetto nei confronti di una categoria di persone che fino ad oggi è stata solo presa in giro, perché Il loro è un gran disagio quotidiano e sia lei che il sindaco Arrighi con tutto il Pd che sostiene questa amministrazione inesistente dovrebbero mettersi una mano sula coscienza per il bene dei cittadini”.
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Non fa piacere criticare la nostra amata città ma è inevitabile prendere atto che Carrara è sporca, insicura, degradata e abbandonata a se stessa. Marciapiedi dissestati, parapedonali che da mesi aspettano di essere riposizionati e segnaletica verticale divelta (quella orizzontale in alcune strade è scomparsa come Matteotti) sono il biglietto da visita di una città dove l'ordinario è diventato straordinario e l'operaio che mette il catrame nella buca fa notizia. Gli spazi pubblici sono scambiati per i bagni di un autogrill e ogni volta che torni a casa devi controllare le suole delle scarpe, non solo per le deiezioni di origine le “sorprese” sono più sostanziose e di ben altra natura. Carrara è un cantiere aperto dove i lavori sono paralizzati: la piscina comunale è in alto mare, la Caravella è arenata e il Mediterraneo è stagnante. Tuttavia, mentre la città (tra dissidi sull'articolo 21, controversie nella gestione dello stadio e manifestazioni a carattere commerciale spacciate per eventi culturali) sta naufragando, dal “fronte del porto” arrivano buone notizie.
La passeggiata sul molo, realizzata dall'autorità Portuale, è stata riaperta e la Sindaca Arrighi presente all'inaugurazione bene ha fatto a ricordare l'operato delle precedenti amministrazioni comunali, anche se avrebbe potuto dire di più magari evidenziando chi, nel recente passato, si è impegnato per ottenere i finanziamenti del Waterfront e si è altresì adoperato per lo sviluppo del porto e del litorale. A Carrara un tempo si inaugurava la faraonica Strada dei Marmi, opera sotto vari aspetti discutibile ma comunque necessaria. Oggi, chi è al timone della città si compiace per aver inaugurato scuole e ambulatori fatti con i containers, si vanta di aver restituito alla collettività il parco Puccinelli finanziato (500.000 euro) non dal Comune di Carrara bensì dalla Fondazione Marmo, e addirittura esulta, dopo aver mosso mare e monti, solo per aver ottenuto una mera modifica in una dicitura del tracciato della Via Francigena.
Insomma, chi amministra non ha idee. Va avanti per inerzia. E pensare che la Arrighi, per ora, è una sindaca incredibilmente fortunata, si è ritrovata senza un muovere un dito: 29,50 milioni dai fondi del PNRR, 13 milioni dal Bando delle Periferie, 26 milioni dai progetti legati all'Articolo 21, Carrara capoluogo di Provincia, la Carrarese in Serie B e il rifacimento del nuovo Waterfront.Ma tutto ciò, purtroppo, pare non essere sufficiente per rigenerare Carrara poiché la pianificazione strategica da parte di chi governa la città è superficiale e inadeguata.
Quella della Giunta Arrighi è una azione politica degna di Marina di Sopra più che di un comune capoluogo di provincia nonché capitale mondiale del marmo. Senzadubbiamente!
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Legambiente si è sempre battuta per bandire senza indugi le gare pubbliche per il rilascio delle concessioni e, pertanto, si è opposta all’introduzione dell’art. 21 che prolunga al 2042 l’autorizzazione alle cave esistenti (premiando così la rendita di posizione, peraltro in cambio di briciole).Ciò premesso, ne discende che gli interventi e i relativi investimenti previsti dall’art. 21 non sono certo una regalia degli imprenditori, ma il corrispettivo dovuto per il prolungamento delle concessioni. Siamo pertanto convinti che tali interventi, in quanto approvati dal Comune perché ritenuti di utilità pubblica, devono esse gestiti in piena trasparenza e nel rispetto delle regole del Codice dei Contratti Pubblici.Così il Circolo Legambiente Carrara interviene nelle querelle fra Amministrazione Comunale e industriali del marmo. A detta dei concessionari di cava, infatti, l’applicazione delle norme del Codice sarebbe “un aggravio” insostenibile per le imprese, che non sarebbero nemmeno attrezzate per esperire le procedure di affidamento. A loro dire, le regole del decreto legislativo 36/2023 porterebbero a gare al massimo ribasso.«Tutte considerazioni infondate – replicano da Legambiente – dato che quello del massimo ribasso, nel nuovo Codice, è un criterio residuale: il legislatore predilige invece quello dell’offerta economicamente più vantaggiosa, dove quello del prezzo è solo uno dei componenti e (se la stazione appaltante lo vuole) possono assumere grande rilievo gli aspetti qualitativi, dai tempi di esecuzione al pregio tecnico alle soluzioni innovative fino (per noi non ultimi) gli aspetti ambientali delle diverse soluzioni progettuali esecutive». Anche l’argomento della competenza tecnica delle imprese a svolgere gare d’appalto è irrilevante: con il nuovo sistema di qualificazione vi sono anche molti enti pubblici minori o società partecipate che non hanno i requisiti per procedere autonomamente. Pure in questo caso il Codice individua un soggetto, la “centrale di committenza” (ad esempio lo stesso Comune di Carrara) che potrebbe curare la procedura per conto di terzi, assicurando il rispetto di quei principi fondamentali che sono alla base delle regole e dei principi degli appalti pubblici: principio del risultato, della fiducia, dell’accesso al mercato, di buona fede e tutela dell’affidamento, di solidarietà e sussidiarietà, …, di massima partecipazione, di applicazione dei contratti collettivi nazionali di settore (solo per citarne alcuni). «Il rifiuto degli industriali di confrontarsi con questi principi e queste regole – incalza Legambiente – non ci sorprende perché è del tutto coerente con le logiche “padronali” che da tempo ormai caratterizzano il rapporto fra i titolari delle concessioni/autorizzazioni di un bene pubblico, le cave, e chi ne è proprietaria, la collettività carrarese».Ovvio quindi che il sistema delle imprese mal sopporti vincoli pubblicistici nell’affidamento dei lavori: una gara secondo il Codice dei Contratti impedirebbe di affidare direttamente le opere maggiori ad imprese “amiche”. Non sono pochi i gruppi o le ditte estrattive che controllano, partecipano o hanno comunque vincoli societari anche con imprese edili o immobiliari. Affidare direttamente a queste imprese i lavori permetterebbe, anzitutto, di recuperare immediatamente l’utile di impresa (chi esegue le opere è normale e giusto che ne abbia un guadagno), non permetterebbe di verificare sul mercato che i prezzi siano effettivamente congrui e quindi, di fatto, sottrarrebbe alla comunità parte dei benefici economici che dovrebbero derivare al pubblico interesse dalla dilazione di 25 anni delle gare per le concessioni. Al contrario, con una procedura di affidamento esperita secondo il Codice dei Contratti pubblici, lo stesso ribasso di gara dovrebbe essere reinvestito a favore di ulteriori opere pubbliche.«Noi non abbiamo mai apprezzato l’art. 21, per il concetto in sé e per le modalità di definizione dei progetti: tra l’altro, ancora ad oggi, non c’è ancora stata una piena trasparenza ed una effettiva e completa pubblicità dei progetti presentati dalle ditte», conclude Legambiente Carrara. «Ma nella situazione di fatto in cui ci troviamo oggi, il minore dei danni si ha se i soldi messi sul tavolo dagli industriali (che, ribadiamo, sono soldi pubblici) sono investiti con regole certe e trasparenti, come il Codice dei Contratti pubblici può oggi garantire».
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