Politica
Cisl Toscana Nord: eletti il nuovo segretario generale e la segreteria confederale
Si è svolto martedì 8 luglio presso la Cassa Edile di Lucca, il Consiglio Generale della CISL Toscana Nord, convocato per eleggere la nuova Segreteria confederale a seguito…

Il consigliere comunale massese Simone Ortori elogia l'intervento in via Tecchioni
Nuovi lavori in via Tecchioni, a Massa che si saldano a quelli nel versante del Comune di Montignoso e della Provincia, in via dei Colli, per poter…

Mareggiata colpisce ancora la costa massese. Fratelli d'Italia: "Basta interventi tampone, la Regione finanzi subito la progettazione esecutiva della difesa del litorale.
L'ennesima mareggiata che questa notte ha colpito la costa di Marina di Massa ha nuovamente messo in ginocchio stabilimenti balneari e attività economiche locali, soprattutto la zona…

Degrado in via Tinelli, i cittadini si mobilitano: interpellanza in Consiglio Comunale con raccolta firme
Degrado del verde pubblico, segnaletica assente o danneggiata, strade dissestate e piste ciclabili impraticabili. Sono queste le principali criticità denunciate dai residenti di via Tinelli, nella frazione di…

"Lorenzetti usa le istituzioni per la sua campagna elettorale. Palazzo Ducale non è la sua vetrina elettorale": la critica di Fratelli d'Italia Massa Carrara
Fratelli d'Italia, attraverso il presidente provinciale Marco Guidi esprime forte indignazione per l'ennesimo comportamento inopportuno del Presidente della Provincia di Massa-Carrara, nonché sindaco di Montignoso, Gianni Lorenzetti,…

'Presidenza assente, situazione ormai insostenibile': la critica della consigliera del Consorzio 1 Toscana Nord Maria Teresa Baldini
Maria Teresa Baldini, consigliere del Consorzio 1 Toscana Nord e componente della lista "Difendiamo il Territorio", che torna a denunciare una gestione che definisce "inadeguata e ormai insostenibile".Le…

Successo per il Futura Festival a Marina di Carrara: l'associazione ringrazia la città
Ha richiamato molti giovani e suscitato grande entusiasmo il Festival di Associazione Futura che si è tenuto a Marina di Carrara il 4 e il 5 luglio. Da…

Il sindaco di Carrara mette la bandiera della Palestina sulla facciata del comune: violazione della neutralità istituzionale e insulto per la memoria delle donne del 7 luglio secondo il consigliere Bernardi
Ipotizza una violazione della neutralità istituzionale, il consigliere dell’opposizione Massimiliano Bernardi in relazione alla scelta fatta dal sindaco di Carrara, a seguito della decisione presa dal presidente della…

Massa Capitale della cultura 2028? Per il comitato Ugo Pisa ci vogliono memoria, innovazione e responsabilità ecologica
Il comitato Ugo Pisa manifesta le sue perplessità sulla candidatura di Massa come caitale della cultura 2028: "Leggendo le dichiarazioni del sindaco Persiani sulla candidatura di Massa…

Massa, all'ospedale delle Apuane intervento programmato ma dopo ore di attesa è rimandato
Riceviamo e pubblichiamo il comunciato della pagina social 'Timeout'."Ospedale, tra burocrazia e abbandono: si reca in ospedale per un intervento programmato e dopo ore in cui viene…

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Bene ha fatto Angelo Zubbani a ricordare il percorso partecipativo guidato da Andrea Zanetti per il progetto di Water front. Così come lui ha ricordato Messineo e Sommariva, a noi preme ricordare la determinazione con cui Guccinelli, allora presidente dell'Autorità portuale, ha voluto spostare l'ingresso in porto a Levante, consentendoci oggi di ridisegnare Marina libera dal traffico pesante. A noi invece ha convinto l'immagine evocata dal sindaco Serena Arrighi di essere l'ultimo tedoforo di una corsa lunga, ma conclusa con successo, cosa già accaduta anche all' allora sindaco Zubbani. In quell'immagine è racchiuso un esplicito ringraziamento e riconoscimento del lavoro svolto da chi l’ha preceduta, come anche fatto da Lorenzetti, a tutti coloro hanno concorso a questo risultato nel tempo. Meno capiamo l'ennesimo attacco al sindaco e alla maggioranza della quale fa parte. Come principale forza di governo della città e prima forza della coalizione chiediamo, quindi, ora ,che Angelo Zubbani chiarisca una volta per tutte se lui e il suo partito hanno ancora intenzione o meno di continuare a sostenere l’amministrazione Arrighi, o se, come invece sembra, stanno manifestando un chiaro segnale di insofferenza e volontà di marcare una distanza da questa esperienza amministrativa. A noi che siamo convintamente impegnati affinché l’amministrazione lavori al meglio per portare a compimento i molti progetti in essere, avere un quadro di certezza politica non può fare che bene.
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La consigliera Daniela Bennati e l’intero Polo Progressista e di Sinistra ( M5S e UP) sono preoccupati per l’ammissione del fallimento delle politiche urbane fatta dal vicesindaco Cella. Altri sei anni persi “sperando che il bello inneschi il bello”, mentre il degrado nello spazio pubblico si allarga a macchia d’olio nonostante il rifacimento di qualche piazza e marciapiede. Il commercio locale è ormai ridotto allo stremo con continue chiusure degli esercizi storici. In un contesto di debolezza economica del genere il rischio è quello tipico di questi momenti ovvero di ritrovarci solo con investimenti legati ad attività delle mafie e aumento dell'usura. Il commercio online viene indicato come una delle concause di questa crisi, ma è proprio così oppure è una trasformazione legata alle nuove modalità concesse dall'innovazione tecnologica che doveva essere gestita e aiutare i commercianti locali ad approfittarne? Le amministrazioni Persiani hanno perseguito politiche urbanistiche in favore della grande distribuzione, mentre hanno posto il commercio di vicinato sotto il controllo del nuovo elefantiaco, e evidentemente inutile, Regolamento del commercio voluto dagli assessori leghisti che si sono succeduti, nessuna politica fiscale per il commercio di quartiere e adesso lo spostamento del mercato. Eppure gli strumenti per governare le politiche amministrative sul commercio locale ci sono, sempre che si sappia come utilizzare i dati della Master che con tutta evidenza il vicesindaco non conosce. Il colpo di grazia per le attività commerciali del centro città arriverà dallo spostamento del mercato che oggi è l’unico strumento politico che fa sinergia in maniera strutturale.L’amministrazione comunale blocchi il progetto di spostamento e apra un percorso partecipato sul futuro dello spazio pubblico nel centro città. Il fallimento della politica amministrativa del “bello che inneschi il bello” per le gallerie della città dovrebbe indurre il Sindaco Persiani a riconsiderare il pensiero leghista.
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"Dopo aver letto con attenzione gli interventi pubblicati sui quotidiani riguardo al progetto della Multiutility toscana, sento il bisogno di condividere alcune riflessioni, basate sulla mia lunga esperienza nel settore dei servizi pubblici e sulla mia partecipazione a numerose discussioni con sindaci e amministratori comunali" a parlare è il presidente della prvicia e sindaco di Motignoso Gianni Lorenzetti che continua: "In queste discussioni, abbiamo spesso valutato la convenienza di passare da una gestione comunale a una gestione industriale dei servizi, sottolineando i vantaggi di una gestione sovracomunale in termini di sicurezza per l'utente, maggiore capacità di investimento e solidarietà tra i comuni. Negli anni Settanta e Ottanta, le esperienze consortili hanno avuto un ruolo fondamentale sia in Toscana che in altre parti del Paese. Negli anni Novanta, la legislazione ha imposto la trasformazione di questi consorzi in società per azioni, mantenendo i comuni come proprietari. Qui in Toscana, queste società per azioni pubbliche hanno contribuito in modo significativo allo sviluppo delle infrastrutture, dalla metanizzazione dei comuni agli investimenti nelle reti idriche e fognarie, fino agli impianti di depurazione. Ciò che trovo particolarmente significativo è che questi investimenti sono stati realizzati senza richiedere risorse aggiuntive ai comuni proprietari né coinvolgere soci privati. Si è fatto ricorso all'autofinanziamento attraverso le tariffe e a prestiti inizialmente da Cassa Depositi e Prestiti, e successivamente da banche commerciali. Colpisce come, negli anni Ottanta, si investisse di più nelle infrastrutture idriche rispetto a quanto si faccia oggi, nonostante siano passati quasi quarant'anni.
L'idea di una Multiutility toscana mi sembra positiva, soprattutto se potrà rappresentare un ulteriore passo avanti nello sviluppo industriale, garantendo il mantenimento, se non l'aumento, degli investimenti e continuando a sostenere i principi di solidarietà che hanno guidato queste aziende fino a oggi. Tuttavia, non sono convinto che questo progetto possa garantire che la capacità decisionale rimanga effettivamente nelle mani dei comuni, cioè pubblica.Se la Multiutility dovesse essere quotata in borsa, la sua missione principale sarebbe quella di remunerare gli azionisti, come stabiliscono le regole del mercato. Anche con le migliori intenzioni da parte dei comuni proprietari, l'obiettivo principale diventerebbe quello di garantire il rendimento del capitale agli investitori. Se i comuni volessero attuare politiche di sostegno all'utenza, oltre a quelle già previste dalla regolazione nazionale, dovrebbero convincere i soci privati a rinunciare a una parte degli utili, cosa che trovo difficile. Se fossi un investitore o un fondo, probabilmente non sarei d'accordo e cercherei di vendere le azioni alla prima occasione.
Il tema delle risorse per finanziare la crescita è cruciale per garantire servizi migliori a tariffe più basse. Finanziarsi tramite obbligazioni o debiti finanziari ha un costo inferiore rispetto alla remunerazione richiesta da un socio privato. È quindi difficile immaginare che la quotazione in borsa possa portare a una riduzione dei costi di finanziamento e, di conseguenza, a tariffe più basse. Non si tratta di una questione ideologica, ma di costi: la quotazione in borsa richiede una remunerazione più elevata dell'investimento. Esiste, purtroppo, una questione ideologica che vede nel mercato la soluzione ottimale in tutti i casi. Il mercato funziona bene in condizioni di concorrenza, e la quotazione in borsa di imprese industriali che operano in mercati competitivi è uno strumento essenziale per finanziare la crescita. Tuttavia, i servizi pubblici sono erogati per lo più in regime di monopolio, senza concorrenza, e sono soggetti a una forte regolazione riguardo a tariffe e qualità dei servizi. Nel dibattito si è anche sottolineato che molte delle multiutility italiane sono state formate più di vent'anni fa e che tutte sono quotate in borsa. In questo tempo, però, potremmo aver sviluppato l'esigenza di nuove politiche orientate agli utenti e alla loro partecipazione nella gestione. Credo sia il momento di muoversi in questa direzione, restituendo valore agli utenti, proteggendo ulteriormente i più deboli e trovando nuove forme di coinvolgimento, obiettivi che la quotazione in borsa non faciliterebbe.Le società pubbliche, a differenza di altre forme di gestione, possono utilizzare gli utili per sostenere le famiglie a basso reddito, ridurre le tariffe per le utenze più deboli e finanziare investimenti senza gravare sulle tariffe. Queste misure permettono di contenere i costi del servizio e di renderlo più efficiente. Parlare di "restituire valore agli utenti" significa proprio restituire parte delle tariffe pagate sotto forma di opere, servizi e sostegno alle politiche sociali, come dimostrato dall'esperienza di Gaia Spa nelle province di Lucca, Massa Carrara e Pistoia".
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"Troppe criticità per la raccolta porta a porta nelle zone di San Carlo, Pariana e Ca' Di Cecco, si trovino altre soluzioni": ad affermarlo sono gli esponenti di Fratelli d'Italia Marco Guidi, Bruno Tenerani e Massimiliano Fornari che aggiungono: "In questi giorni è iniziata la distribuzione dei mastelli per la raccolta porta a porta nelle frazioni montane di San Carlo, Pariana e Ca' Di Cecco con non pochi dubbi e preoccupazioni da parte dei residenti della zona che si sono trovati di fronte alla scelta compiuta da Asmiu.I residenti ci hanno evidenziato come molte delle case soprattutto nell'ambito di Pariana non abbiamo un posto interno idoneo dove collocare i vari mastelli, senza dimenticare che la popolazione anziana avrà difficoltà a portare fuori quotidianamente la spazzatura in strada; bisogna evidenziare anche come la spazzatura esposta davanti casa in alcune zone possa attirare animali selvatici o addirittura ratti, con evidenti problematiche anche sotto il profilo della sicurezza e dell'igiene pubblica.Chiediamo ad Amsiu di fermare la sperimentazione del porta a porta per la raccolta della spazzatura nelle zone di San Carlo e Pariana, investendo invece risorse economiche su isole ecologiche fuori terra dotate di carta elettronica e telecamere contro gli abbandoni selvaggi".
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Alberi e fontane lungo la nuova passeggiata sul porto: sono le richieste che arrivano da molti cittadini di cui si sono fatti portavoce i dirigenti provinciali di FdI, Matteo Costa e Lorenzo Baruzzo che hanno voluto segnalare tale mancanza nello spirito costruttivo volto al miglioramento di un’opera ben realizzata. “Sarebbe positivo – hanno detto Costa e Baruzzo - prevedere lungo il percorso della passeggiata, alcune aree con la piantumazione di alberi e l'installazione di fontane , per consentire alle persone, soprattutto a quelle più anziane di effettuare "soste di refrigerio" senza rischiare "colpi di calore" nelle giornate più afose. Segnaliamo anche la mancanza di bagni pubblici e di appositi cestini per i mozziconi di sigarette che - anche causa la maleducazione di molti - adornano la passeggiata. Chiediamo quindi all'amministrazione comunale carrarese di intervenire per rimediare alle mancanze segnalate”.
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"In questo bailamme di interventi per attribuirsi meriti, più o meno ingiustificati, sulla nuova passeggiata sul molo a ponente, inserita nel quarto lotto del water-front, ci corre l'obbligo di ricordare che, se Marina di Carrara avrà un nuovo water-front, è esclusivo merito delle risultanze del percorso partecipativo "Porto le mie idee", iniziativa promossa, organizzata e realizzata esclusivamente dall'associazione AmareMarina, non certo dall'amministrazione comunale e dall'Autorità Portuale dell'epoca.". Parte così la dichiarazione dell'associazione AmareMarina che ripercorre le tappe che portarono a definire il progetto dell'attuale passeggiata sul molo: "La precisazione è doverosa, non tanto per vanteria, quanto per rendere merito ai numerosi cittadini che di quel percorso partecipativo furono la parte attiva. Precisiamo che l'associazione AmareMarina non aveva nessun ombrello istituzionale che sopperisse all'impegno economico e intellettuale, profuso per presentare e discutere la richiesta del percorso presso l'Autorità Regionale per la partecipazione a Firenze. L'esito del percorso partecipativo sconfessò su tutti i fronti il progetto dell'allora amministrazione del sindaco Zubbani e dell'Autorità Portuale di Luigi Guccinelli, che prevedeva un water-front invasivo con la costruzione di un alto muro in mezzo al viale a mare, dal Carrione fino alla Caravella. Il progetto abominevole, di per sè, lo era ancora di più in quanto la parte nella zona Carrione era un vero e proprio "cavallo di troia" per un ampliamento del porto a levante, in modo da aggirare la bocciatura del progetto di piano regolatore portuale del 2002. Non possiamo neppure sorvolare su chi sostiene, in modo politicamente sguaiato e dimostrando ignoranza politica in materia, che la passeggiata sia stata ottenuta grazie all'approvazione del Prp (Piano regolatore portuale) durante l'Amministrazione De Pasquale. Il water-front è disgiunto dall'approvazione del Prp. Ne è testimonianza il fatto che i lavori per il water-front sono in atto, nonostante l'approvazione per la variante al Prp sia ancora da arrivare. Il percorso partecipativo "Porto le mie idee" è stata un' esperienza rilevante per la nostra città: il primo a essere realizzato da una associazione di semplici cittadini, premiato con il premio Montaione della Regione Toscana. Grazie a quel percorso, si è impedito lo scempio del progetto di water-front di allora. Il percorso venne realizzato grazie al lavoro dell'associazione AmareMarina, in particolare di chi scrive, due donne che si sono impegnate per la loro città. Il nostro impegno non è stato mai riconosciuto, anzi ha portato molti problemi personali e professionali. Non stupisce. A Carrara si premia e considera chi in primis pensa a se stesso, chi dice sempre e si accoda all'orchestra del momento, chi tace. Detto questo, la soddisfazione di avere fatto una cosa utile e importante, rimane. Di certo, però, chiediamo a chi all'epoca non c'era, a chi allora era troppo intento ai propri interessi, per potersi dedicare alla Cosa Pubblica, a chi neppure sapeva che cosa stava succedendo, la correttezza e decenza di tacere e di non arrogarsi meriti che non ha. Infine una considerazione: la passeggiata sul mare è solo un contentino per il popolo. La "torta con le candeline" sarà l'ampliamento del porto a levante, ma i partecipanti a "Porto le mie idee" si erano espressi con un chiaro "No" all'ampliamento: come mai non se lo ricorda nessuno?".
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Il Grande Giorno è arrivato. A distanza di un anno da quel 9 settembre 2023 in cui tutto, o quasi, è cominciato, ecco che Roberto Vannacci, il generale più amato- e, ovviamente, più odiato - dagli italiani sbarca nuovamente in Versilia nel cuore dell'estate e lo fa alla manifestazione più famosa e prestigiosa. Sabato 24 agosto alle 18.30 sul palco degli Incontri al Caffè - Spazio Romano Battaglia il direttore (ir)responsabile delle Gazzette Aldo Grandi intervisterà l'autore di due best-sellers in un anno, ad oggi unica e vera novità del panorama politico e culturale degli ultimi anni. Inutile aggiungere che è atteso il tutto esaurito e, paradossalmente, anche qualcosa di più dal momento che non esiste, attualmente, un personaggio così popolare e al centro dell'attenzione dei media come, appunto, Roberto Vannacci che, e diciamolo una volta per tutte, non fa niente, non muove un dito, non accenna un movimento o una parola, ma, sarà un caso o forse, no, un giorno si e l'altro pure è dappertutto reclamato, domandato ed ascoltato.
L'occasione dell'appuntamento sarà la presentazione del libro Il coraggio vince - Vita e valori di un generale incursore, edito da Piemme e in cui l'autore ripercorre la propria vita-carriera.
In questi 365 giorni da quel 9 settembre 2023, giorno in cui Vannacci si presentò per la prima volta sul territorio 'continentale' - lo aveva fatto pochi giorni prima, ma nella sua Sardegna - al Bagno Biondetti della famiglia Menici, molte cose sono avvenute e non è passato mese, ma che dico?, settimana, ma che dico?, giorno senza che quest'uomo colpevole, si fa per dire, solo di aver buttato giù per iscritto ciò che tutti pensano, non sia stato massacrato, offeso, denunciato, vilipeso, deriso, insultato, querelato. Una sorta di fuoco ininterrotto che, fortunatamente, ha trovato, però, una persona - un incursore - abituato ad affrontare di petto il fuoco sì, ma quello vero e che, quindi, di quello finto, ma altrettanto fastidioso e devastante, non sa cosa farsene.
Nonostante i Bersani, le Egonu, i Crosetto e via di questo passo, le procure di mezza Italia, militari e non, hanno archiviato le accuse destituite di ogni fondamento. Razzista e omofobo, addirittura truffatore: niente di tutto questo. Roberto Vannacci è un hombre vertical a tutti gli effetti e la sua patente di guida è la sua credibilità. Inattaccabile e intoccabile. In un mondo fatto a forma e sostanza di fogna, c'è ancora chi sfida l'ipocrisia del politicamente corretto per dimostrare che si può avere fiducia nel futuro e nell'uomo.
Eppure, nonostante la... verginità con cui Roberto Vannacci avanza nella mediocrità dilagante, non mancano coloro che fanno di tutto per insozzare la sua figura e ciò che dice. Abbiamo letto Giuliano Ferrara, sì, colui che si vantava di aver partecipato ai fatti di Valle Giulia nel 1969 salvo, poi, diventare a metà anni Ottanta un confidente della CIA che, per chi non lo sapesse, è la Central Intelligence Agency, il servizio segreto più segreto e incofessabile che ci sia. Lo stesso Ferrara, il cui giornale, Il Foglio, ha percepito negli anni milioni di euro di soldi pubblici nonostante non lo leggessero che i soliti quattro gatti, tra l'altro, probabilmente, sempre gli stessi. E perché non citare Pier Luigi Bersani, ex comunista, che definì Vannacci un coglione e che adesso si è beccato dai giudici un decreto penale di condanna, ma, spiega e annuncia, lui se ne frega e andrà a processo. Invece di chiedere scusa, questo esponente della peggiore nomenklatura politica che è vissuto per la maggior parte della propria esistenza nei e degli stipendi da politico piuttosto che da operaio o impiegato, ha accentuato la dose di cattiveria verso un uomo, Vannacci appunto, che non si è scomposto né spostato di un millimetro, ma ha risposto colpo su colpo ad ogni tonnellata di merda pardon di fango che gli è stata rovesciata addosso.
Bene, anzi male. Giornalisti invertebrati, intellettuali da un tanto al chilo, esponenti di quell'intellighenzia verniciata di rosso che fa a cazzotti con il buonsenso, stanno cercando in tutti i modi di convincervi e di convincerci che siamo persone malate, voi e noi che stimiamo quest'uomo pur senza adularlo o genuflettersi nei suoi confronti, persone, sostanzialmente, da rieducare, magari in qualche arcipelago Gulag di sovietica memoria. Secondo il Pensiero Unico Dominante tutti coloro che hanno votato Vannacci, oltre 550 mila preferenze, e tutti quelli che lo sostengono condividendone le idee e i principi, sarebbero da esiliare, espellere, esonerare, estirpare, magari per fare posto ad una umanità indefinita e senza identità così come vorrebbero la globalizzazione più spinta e e le menti più malate e distorte di questo emisfero e anche dell'altro.
E invece siamo qui, siamo ancora qui, siete ancora tutti qui, con gli occhi e le orecchie ben aperti, con la consapevolezza che il popolo italiano, tra tutti i popoli europei, è quello più rompicoglioni, quello che meno si adatta ai diktat di un'Unione Europea che ha il solo compito di portare al potere le élite e obbligare le masse a seguire le loro fasulle impostazioni. E Roberto Vannacci è uno di questi italiani, che non apre la bocca solo per meraviglia, ma per dare concretezza e logica a ciò che concreto e logico è. Da sempre.
Lo vorrebbero zittire, costringere a chissà quale pentimento, relegare in qualche angolo buio delle loro, delle vostre e delle nostre coscienze, ma non ci riescono e sapete perché? Perché sono dei beoti-idioti che non capiscono che cosa sia un incursore e quale sia il suo modo di pensare-agire, reagire. Un incursore attende il momento più adatto per colpire, per cogliere di sorpresa l'avversario, attende che quello faccia la sua mossa come sempre avviene e sceglie con ponderatezza, lucidità e coraggio quando scendere in pista o in campo. E' stato educato a comportarsi e colpire laddove nessuno se lo aspetta e quando meno se lo aspetta. Senza lacrime per le rose avrebbe scritto un guru della sinistra come Mario Tronti. Per chi, tra i novelli militanti del Pd e affini non sapesse chi è, che se lo vadano a rileggere.
Ecco, Roberto Vannacci, generale di (con)divisione e politico affidabile e affidato, sarà sabato pomeriggio alla Versiliana per raccontarsi, non per fare politica o proseliti ché, tanto, quelli arrivano da soli nonostante gli sforzi degli eunuchi intellettualmente impegnati e coinvolti che fanno di tutto per oscurarlo, come una giornalista di scarso spessore politico ha provato a fare inventandosi chissà quale paragone tra la parola camerata che Vannacci usa tra i propri colleghi e il Ventennio o, peggio ancora, il nazismo. Ma andate a studiare e, soprattutto, ridimensionatevi che la gente, quella vera, quella che sabato sarà a Marina di Pietrasanta, di questi pseudoportatori del Verbo, nel suo quotidiano, non sa cosa farsene.
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"Inaccettabili le accuse del sindaco Arrighi a tutti i cittadini di Avenza, e strumentale l’attacco politico ad un consigliere comunale di minoranza" è la posizione del consigliere della Lista Ferri Filippo Mirabella che aggiunge: "Avenza è all’esasperazione, inutili le interrogazioni presentate in consiglio negli ultimi due anni chiedendo periodicamente il presidio della Polizia Municipale e nuovi Agenti con terzo turno, ed inascoltate le istanze dei cittadini. Il PD di Avenza disse al mio riguardo, cito testualmente: “Molto semplice nonché riduttivo, fare un giretto per Avenza, prendere un caffè e chiedere qua e là indicazioni su cosa non va. Più complesso è spremere le meningi per proporre soluzioni costruttive “. Bene, è evidente che nessuno del PD di Avenza abbia spremuto le meningi sufficientemente in questi mesi.Avenza non è razzista. Avenza chiede di essere ascoltata e tutelata, l’integrazione passa anche attraverso il decoro urbano e la sicurezza di tutti indistintamente. Oggi tutti i più fedeli fans dell’Arrighi si sono prodigati affannosamente dal loro pulpito a sterili predicozzi, forse tanto nervosismo nasce dal fatto che le proteste arrivano da chi l’Arrighi l’ha votata? Invito Arrighi ed il suo team a farsi una passeggiata quotidiana “Fuori dal Comune” forse cambieranno idea. Ribadisco il mio impegno per Avenza e la piena solidarietà al collega Andrea Tosi".
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