Politica
GAIA spa chiude il 2024 con un utile altissimo. Ma è questa la sua missione? I dubbi del Polo progressista e di sinistra
Abbiamo letto la relazione del Presidente del CDA di GAIA spa e sinceramente siamo rimasti basiti. GAIA spa è una società a totale partecipazione pubblica e dovrebbe avere…

Incrocio pericoloso tra via Massa Avenza e via Baracchini: Benedetti chiede la realizzazione di strisce pedonali
Il presidente dell'associazione Massa Città Nuova Stefano Benedetti ha raccolto le lamentele di molti residenti e fruitori della pasticcerai La Dolce Vita che si trova proprio sull'incoroio tra…

Alla Festa de L'unità di Ca' Michele arriva David Allegranti con il libro "Come parla un populista": lunedì 15 luglio
Gli eventi nel programma della Festa dell'Unità di Ca' Michele, a Carrara, proseguono con l'incontro con il giornalista David Allegranti che presenterà il suo libro "Come parla un…

M5s: «Piano regolatore porto di Carrara in stallo: con Zubbani nel comitato di gestione di AdSP, quale futuro?»
"La recente nomina di Angelo Zubbani, ex sindaco di Carrara, nel comitato di gestione dell'Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale, come rappresentante della Regione Toscana,…

Stazione di Massa, traffico selvaggio al capolinea: bus e taxi bloccati dalle auto. Appello a Comune e Municipale: «Servono controlli e segnaletica luminosa»
Il partito di Fratelli d'Italia Massa pone l'accento sul problema traffico in zona stazione e si fa portavoce degli autisti di bus di linea spesso…

Paladini Apuoversiliesi: «Bene il tavolo nazionale sul porto di Carrara. Adesso accelerare su erosione»
I Paladini Apuoversiliesi si dicono soddisfatti della recente iniziativa adottata dal Parlamento su iniziativa del parlamentare apuano del Carroccio Andrea Barabotti circa il progetto del Piano regolatore portuale.

Carrara, Amici Italia Israele contro la Commissione Pari Opportunità: «Su Gaza e Hamas è in corto circuito»
Il direttivo Ass.Apuana Amici Italia Israele di La Spezia Massa Carrara Versilia contesta la posizione…

A Massa arrivano i finanziamenti del progetto 'Sport Illumina'
Il deputato e capogruppo della commissione Sport Alessandro Amorese assieme a Francesco Michelotti deputato e vice coordinatore regionale toscano di Fratelli d'Italia annunciano un importante finanziamento legato allo sport a…

Un protocollo d’intesa tra Società della salute e Arti per l’accompagnamento al lavoro delle persone più fragili
Martedì 15 luglio, alle 11,30 ci sarà la sottoscrizione del Protocollo di intesa per il Servizio integrato inclusione lavoro tra Società della Salute della Lunigiana e l’ARTI, Agenzia Regionale Toscana…

Barabotti (Lega): «A Massa stanziati 270mila euro per emergenza abitativa, orgoglioso dell'amministrazione»
L'onorevole del Carroccio Andrea Barabotti commenta positivamente la notizia del finanziamento desciso dall'amministarzione Persiani da destinarsi alla riqualificazione degli alloggi di residenza popolare. Il parlamentare fa…

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"La risposta della sindaca Arrighi alla nostra interrogazione sulle dimissioni dei suoi collaboratori e sul possibile rimpasto di giunta è semplicemente allucinata": questo l'incipit dell'intervento del consigliere comunale di opposizione Simone Caffaz, già sfidante della Arrighi al ballottaggio dello scorso anno.
"Non riesco a trovare altri aggettivi - prosegue Caffaz - per descrivere le parole del primo cittadino che ha affermato cose palesemente false, ha rappresentato una realtà contraria al vero, senza il minimo rispetto delle persone che le sono state vicine fino a pochi giorni fa, e ha omesso tutta un'altra serie di risposte alle domande che erano contenute nella mia interpellanza".
"Partiamo dalla cosa palesemente falsa che Arrighi ha affermato senza alcun rispetto per il consiglio comunale e i singoli consiglieri - argomenta Caffaz - Ella ha infatti affermato che non esiste alcun procedimento in corso presso la Procura della Corte dei Conti sulla nomina risalente a un anno fa di Marella Marchi. Al contrario risulta che l'ex Consigliere Cosimo Ferri inviò attraverso PEC a suddetta Procura un esposto sul caso in questione e che quindi il procedimento risulta aperto".
Ma secondo Caffaz anche il merito della risposta su Marchi e Grimaldi è da rigettare con forza: "Di fatto la sindaca ha affermato che Marchi e Grimaldi hanno deciso di andarsene perché non hanno retto allo stress che deriva dal lavorare per un comune come Carrara. Al di là del fatto che, se fosse vero, non credo che i diretti interessati sarebbero così contenti del fatto che la sindaca lo ha rivelato in consiglio comunale violando le più elementari regole sulla privacy. Il problema è che quelle parole, oltre non essere vere, sono state fatte senza alcuno scrupolo e in assenza di rispetto verso le persone coinvolte. Sulla Marchi anche i muri di Piazza 2 Giugno sanno che le sue dimissioni sono state tutt'altro che personali, mentre per quanto riguarda Grimaldi c'è un fitto epistolario, che per altro abbiamo citato nella nostra interrogazione, che dimostra un forte dissenso da parte del segretario sulla legittimità di una lunga serie di atti di sindaco e giunta".
"Al trasparente ripristino della verità - prosegue ancora Caffaz - Arrighi ha preferito rappresentare una realtà che sembra quella di quei giapponesi abbandonati nelle isole del Pacifico che, vivendo in un piccolo mondo tutto loro, credevano, anche negli anni '70 che la Seconda Guerra Mondiale stesse procedendo perché l'imperatore non poteva essere sconfitto. E così lo stesso sindaco si è rifiutato di fornire ulteriori dettagli sulla liquidazione dei contributi a società private in contrasto con il regolamento comunale in vigore, così come su quello all'azienda privata che ha organizzato il concerto di Francesco Gabbani, di cui la prima cittadina neppure ieri ha fornito bilancio e quadro economico. Né ha fornito ulteriori dettagli sull'acquisto dei Pini per la pineta di Marina di Carrara che alcuni articoli di stampa hanno attribuito a Nausicaa e altri alla stessa organizzazione del concerto di Francesco Gabbani. Tutti argomenti, questi sì, che stanno all'origine della rottura dei rapporti con il segretario generale del comune Corrado Grimaldi e su cui la sindaca continua a non rispondere".
Totalmente insoddisfacente, a giudizio dello stesso Caffaz, la parte della risposta riguardante la produttività degli assessori è il possibile rimpasto di giunta: "Da un lato Arrighi, in modo poco convinto, ha escluso imminenti cambiamenti; dall'altro lato non ha chiarito se abbia mai redatto quelle relazioni sulla produttività degli assessori che promise nella seduta di insediamento del consiglio comunale, ma ha specificato che, anche qualora lo avesse fatto, non ha alcuna intenzione di renderle pubbliche". "In conclusione - prosegue Caffaz - il sindaco Arrighi si conferma un corpo estraneo alle istituzioni democratiche: in consiglio comunale afferma cose palesemente false, manca di rispetto sul piano personale ad alcune persone che fino a qualche giorno fa erano tra i suoi principali collaboratori, si permette di non rispondere su alcuni temi su cui è interrogata e infine rivendica la decisione di non rendere pubblici alcuni documenti direttamente attinenti al suo mandato come se stesse amministrando la sua azienda privata e non il Comune che è la casa di tutti i cittadini. Come stiamo denunciando da molto tempo, si è dimostrata ancora una volta del tutto inidonea al ruolo che ricopre".
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Mercoledì pomeriggio alla casa del popolo di Sorgnano il sindaco Serena Arrighi, assieme agli assessori Roberta Crudeli, Elena Guadagni, Carlo Orlandi e Moreno Lorenzini, ha incontrato gli abitanti del paese per discutere dei problemi e delle necessità di Sorgnano, di quanto è già stato fatto e di quanto ancora c’è da fare. Tutto questo in occasione del 17esimo incontro dell'iniziativa 'Fuori dal Comune. A tu per tu con la sindaca'. Numerosi gli aspetti toccati durante il confronto così come le richieste dei cittadini. “Sorgnano – ha ricordato la sindaca Arrighi – è un paese vivo con realtà importanti come la stessa casa del popolo, ma anche la Banca del sorriso gestita dalla Pubblica assistenza. Tutto ciò rappresenta una ricchezza che noi vogliamo sfruttare per fare sì che la comunità sia sempre più coinvolta. Siamo convinti che Sorgnano come tutti i paesi a monte abbia tantissimo da offrire, nostro compito è aiutarli a mostrare il meglio di sé anche con iniziative ad hoc come Borgo in Frac o Marmocchio che abbiamo organizzato l’estate scorsa. Durante l’incontro i cittadini ci hanno poi segnalato diverse cose sulle quali intervenire a cominciare dalla messa in sicurezza della frana lungo la strada poco prima dell’ingresso del paese. E’ quello un problema urgente, per il quale è già pronto il progetto esecutivo e ora stiamo cercando le risorse per realizzarlo. Stiamo parlando di una spesa di almeno 1,2 milioni di euro che sarà nostro compito trovare per un’opera che è prioritaria non solo per Sorgnano, ma per tutta la città. L’incontro di Fuori del Comune è stata però l’occasione anche per ricordare i lavori che sono già stati fatti in paese, come quelli alla fognatura nera nella zona del cimitero o ancora quelli previsti in via Pasubio e in via Maiola per la sistemazione di una piccola frana. L’assessore Orlandi ha invece illustrato il progetto di sistemazione del camposanto di cui si occuperà Nausicaa e che ora è quasi pronto a partire”.
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Si protrae ormai da anni la questione relativa alla chiusura delle fontane pubbliche situate vicino allo stabilimento Evam a Massa. Le motivazioni che hanno portato all’interruzione del servizio di erogazione dell’acqua sono sempre risultate poco chiare, ma quello di più preme alla cittadinanza è sapere se le stesse fonti idriche saranno riaperte o se, invece, continueranno a essere inaccessibili anche negli anni a venire.
Una domanda che si pone anche il consigliere del Polo Progressista Daniela Bennati, che attraverso una nota ufficiale ha comunicato di aver presentato un’interrogazione in consiglio comunale atta a richiede alla giunta Persiani delucidazioni sul futuro delle fonti e sulla strategia pensata dalla stessa amministrazione per la loro riapertura.
“L'accesso all'acqua – afferma Bennati – è un diritto fondamentale che dovrebbe essere garantito a tutti i cittadini. La chiusura delle fontane di fronte all'Evam ha sollevato domande legittime sulla gestione di questo servizio essenziale. La risposta dell'amministrazione comunale a questa interrogazione sarà fondamentale per comprendere la situazione e per assicurare che i cittadini di Massa possano continuare a godere dell'accesso a fonti d'acqua di alta qualità”.
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Fossola, l'isola "ecologica" vicino alla scuola dell'infanzia, è infestata da tempo di topi. La cosa è già stata segnalata in passato da alcuni genitori dei bambini frequentanti la scuola , sia all'amministrazione comunale che a Nausicaa ma nulla è stato fatto.
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Il sindaco di Carrara Serena Arrighi, dopo l’ultima commissione sul marmo dove aveva introdotto la modifica del Regolamento per cancellare definitivamente la fidejussione in caso si rateizzazione degli importi dovuti a titolo di canone di concessione e contributo di estrazione, sembra essere sparita nel silenzio più totale. O almeno è questa la considerazione che fa Massimiliano Bernardi del Gruppo civico, dopo che secondo quanto emerso recentemente, nel regolamento comunale regole certe.
Secondo infatti Bernardi, cancellando dal regolamento l’obbligo di fideiussione , sempre più difficile da ottenere, il piano di rientro potrebbe decadere in qualunque momento, se una delle aziende non pagasse regolarmente , o non ne pagasse due consecutive o non consecutive, facendo scattare di conseguenza (in base alla legge regionale) la riscossione coattiva degli importi insoluti. “Ciò detto la Arrjghi che era convinta di portare a casa un ottimo risultato, di cui anche il sottoscritto era ed è a favore, e stata clamorosamente stoppata dal presidente del consiglio Cristiano Borttici che , forse sulla base dei pareri legali , aveva convocato la nomenclatura del PD un via Grippini e aveva detto niet alla Arrighi . Così non se ne è più parlato. In conferenza stampa però la Sindaca continua a plaudire se stessa soprattutto per i progetti dell’articolo 21, accordi che prevedono investimenti sulla città per oltre 20 milioni senza che vi siano nel Regolamento comunale “regole certe””.
“Nell’ accordo tra comune e le aziende – continua Bernardi - non sono previsti infatti né impegni né obblighi ben precisi su lavorazione in loco e sui tempi e le modalità di realizzazione dei progetti. Il sindaco peraltro, ha firmato “la più grande convenzione del lapideo “al buio cioè senza tenere presente quale sia la soglia oltre la quale si è virtuosi e invece quando si passa il limite. Ad oggi che i rinnovi delle concessioni sono una realtà , difatti , non è stato messo nero su bianco come avverrà il controllo biennale della lavorazione in loco”.
“Ormai – conclude Bernardi -il danno è stato fatto e la Arrighi si prenderà le sue responsabilità politiche ma anche personali qualora ci fosse qualche ricorso da parte delle aziende”.
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Il capogruppo di Fratelli d’Italia in consiglio a Carrara si scaglia contro l’assessore Elena Guadagni per la situazione del cantiere della biblioteca civica di Marina di Carrara, divenuta un dormitorio per extracomunitari.
“La Guadagni sarà sicuramente in buona fede ma alcuni frequentatori assidui della pineta sostengono di non aver mai visto la porta aperta della biblioteca, né mezzi da lavoro posteggiati sul marciapiede e nemmeno muratori, ma che invece abbiano notato un via vai di extracomunitari soprattutto di notte che hanno occupato la struttura. Peraltro l’assessore, in quanto amministratore, è responsabile della proprietà e si dovrebbe preoccupare di metterla in sicurezza dato che l’ingresso in un cantiere di persone non autorizzate né tanto meno preparate ad affrontare i rischi in esso presenti, specialmente nelle ore notturne, potrebbe essere pericoloso per la loro incolumità”.
“Il sottoscritto svolge la sua attività istituzionale in qualità di componente del consiglio comunale e si adopera in attività di indirizzo e controllo politico-amministrativo (art.42, comma 3, T.U.E.L.). Come se non bastasse dedica con orgoglio il proprio tempo a questo tipo di “propaganda” intesa come attività per informare i cittadini sull’attività politica dell’amministrazione carrarese targata Pd e ritiene di non dover dare inizio ad alcuna assistenza fattuale con l’assessore, come da Lei suggerito pubblicamente per evitare gli articoli di stampa, ma mantenere le giuste distanze istituzionali tra maggioranza e opposizione. Ciò posto, tornato nel primo pomeriggio a fare un sopralluogo presso la biblioteca, da qualsiasi lato la si osservi, non emerge alcun segno di materiali edili né di attrezzatura di lavoro come betoniere, secchi, cariole, utensili, ponteggi o altro intesi come componenti necessari ad essere usati durante una lavorazione in un cantiere aperto”.
“Ciò in considerazione anche del fatto che la Guadagni sostiene che i lavori non siano ancora terminati e siano in corso d’opera. Praticamente un luogo in cui si starebbero svolgendo “lavori edili fantasma” ed in effetti non è stato esposto nemmeno il cartello di cantiere che costituisce un obbligo finalizzato alla immediata identificazione da parte degli organi di controllo preposti e del pubblico, sul nome del committente, sui lavori che si stanno eseguendo ed al titolo edilizio che li ha autorizzati (sempre se la tipologia dei lavori da eseguire lo preveda da Regolamento comunale). L’unico dato certo è che a distanza di più di un anno dal suo insediamento l’assessore Elena Guadagni continua a mentire, non dà risposte puntuali, ma per sentito dire, e non solo in merito alle problematiche per la riapertura della Biblioteca civica di Marina, ma anche su come intende affrontare la situazione emergenziale del vicino cantiere smantellato dell’ex scuola Dante Giromini spettacolo indecoroso che denota impreparazione e superficialità, che mal si addice a chi ritiene di gestire i Lavori Pubblici con perizia, capacità e competenza ed impartisce lezioni ai consiglieri comunali su come espletare al meglio il proprio mandato politico”.
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Continua a far discutere il progetto di riqualificazione che vedrà interessata la vasta area compresa all’interno del parco “Ugo Piazza”.
Sono infatti numerose le associazioni e i gruppi politici che non riescono a comprendere la scelta di abbattere gli stabili attualmente presenti per far spazio alla costruzione di nuovi edifici, assieme ad altre zone d’ombra che hanno creato preoccupazione nella cittadinanza e messo in discussione la stessa validità dell’intervento.
Una situazione precaria, a cui però ha voluto porre fine lo stesso primo cittadino di Massa, Francesco Persiani, che attraverso una nota ufficiale ha rimarcato il valore strategico del progetto e la sua completa aderenza ai requisiti richiesti per accedere ai fondi del Pnrr.
Nel comunicato, Persiani spiega inoltre come le indagini di vulnerabilità sismica recentemente eseguite, che hanno evidenziato una precarietà statica e sismica di tutti gli immobili, e la stessa conformazione architettonica non hanno permesso di riqualificare gli edifici presenti nel parco: un dato di fatto che ha costretto la stessa amministrazione Persiani a una modifica del piano di riqualificazione ora approvata.
“L’Alta commissione, pertanto, in data 03.10.2023 – si legge nella parte finale della nota – ha valutato positivamente la richiesta di modulazione proposta. Infatti, gli interventi già autorizzati sono stati riproposti con una diversa configurazione nella nuova soluzione progettuale, suddividendoli in locali per associazioni, Museo del Mare, centro di socializzazione per anziani e per giovani e zona ristorazione, casa dello studente e locali di servizio all’area, passerella, edificio del Dopo di Noi ed edilizia residenziale sociale, campi sportivi, opere a verde e parcheggio e piazzale, nel rispetto dei target del progetto previsti nel modello di istanza Pinqua presentato nella prima fase. Non ci resta dunque che smentire coloro che stanno facendo il tifo per il definanziamento del progetto: la città, infatti, non se lo meriterebbe”.
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È notizia di pochi giorni fa la mobilitazione di Elena Guadagni, assessore alla mobilità del comune di Carrara, per esporre ad Autolinee Toscane, il nuovo gestore unico regionale per i trasporti pubblici, le criticità riscontrate sul territorio carrarino, con particolare attenzione ai disservizi avvenuti sulle frazioni montane.
Un richiamo che aveva, e ha, l’obiettivo di spingere l’azienda a adempiere ai propri obblighi, permettendo così a tutti gli abitanti del comune apuano di poter godere delle stesse possibilità di mobilità pubblica.
Una richiesta sacrosanta, ma che per molti è avvenuta secondo un modus operandi troppo “morbido” e soprattutto con grave ritardo.
Anche Massimiliano Bernardi, consigliere comunale per il Gruppo Civico, è di questo avviso, e nella sua ultima nota ufficiale critica aspramente l’assessore Guadagni per aver scritto solo “Due righe” dopo “Più di un anno di disagi, corse saltate e lamentele”.
Inoltre, nel comunicato Bernardi afferma come l’azione di Guadagni sia stata dettata solamente dall’intervento critico di Cristiano Corsini, segretario provinciale proloco, presidente proloco di Fontia, membro della delegazione provinciale di Cesvot e segretario provinciale Anpi, al quale il sindaco Arrighi ha assegnato la delega alla “Memoria Attiva”.
“Non basta scrivere le letterine – chiosa Bernardi – occorre essere più determinati e pretendere quello che hanno ottenuto altri comuni che, probabilmente, sono stati più capaci nell’argomentare quello che Autolinee Toscane ha l’obbligo di riconoscere ai territori della Toscana. Mezzi sicuri e nelle quantità adeguate a svolgere il servizio puntuale sul territorio, senza creare disagi alla popolazione. Vediamo se l’interessamento di Corsini per il suo paese porterà benefici anche agli altri paesi che non hanno la fortuna di avere un delegato della sindaca tra i propri residenti”.
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Ormai non mi sorprendo più di vedere strumentalizzate e travisate le mie parole. Alle prediche, ai rimproveri e ai giudizi degli avversari politici mi sono abituato sin dal 2018, candidandomi a sindaco. Quando ho ritenuto opportuno e necessario ho replicato ma sfido chiunque a trovare mie espressioni irriguardose verso qualunque oppositore.
Quello che purtroppo continua invece a preoccuparmi è il clima che si sta creando all’interno della nostra città e soprattutto della comunità politica, confondendo il diritto a esprimere le proprie opinioni con gli attacchi alla persona o peggio alle istituzioni. L’assenza di una cultura di rispetto istituzionale può far comodo nel breve termine ma alla lunga, se perdiamo i punti di vista fondamentali della vita democratica, non possiamo che attenderci il caos e assistere a quanto accaduto lunedì scorso.
Una seduta consiliare nel corso della quale si è di fatto impedito ai consiglieri di maggioranza di poter intervenire ed esprimere le proprie considerazioni su una pratica di rilevante portata. Oltre cento persone urlanti e munite di cartelli e fischietti per tutta la durata della seduta, incitate e aizzate da più parti, volte a sovrastare le parole che due consiglieri comunali di maggioranza hanno provato ad enunciare, tant’è che nessun altro si è sentito di prendere la parola per non accendere ancor più animi già troppo scaldati.
Ciò nonostante, quando ormai la pratica era stata votata, molte persone sono rimaste in aula continuando a urlare, anche frasi minacciose, turbando la prosecuzione e il buon andamento della seduta consiliare. E’ stato in quel momento, e solo lì, che ho pronunciato alcune parole di critica verso questi comportamenti. Il sig. Del Vecchio, nella sua veste di segretario provinciale della CGIL, che sono mesi che non perde occasione di attaccare la mia amministrazione e che non ha mai visto alcuna reazione da parte mia, ma solo rispetto per le altrui diverse opinioni, in questo frangente non ha diritto né titolo per accusarmi di alcunché, a meno che la sua non sia una opposizione talmente radicale e offuscata da confondere il senso delle parole e invertire il significato dei fatti.
Ricordo perfettamente, ma a quanto pare lui no, che dopo l’assalto alla sede della CGIL, mi espressi in Consiglio Comunale condannando fortemente quell’episodio e parlai persino di attacco di stampo squadrista. Quindi il sig. Del Vecchio non ha nulla da insegnarmi dal punto di vista democratico e conosco la Costituzione quanto lui. Forse è lui che non conosce il regolamento della Sala Consiliare “X Aprile” e lo dimentica quando il dissenso, espresso con forme chiaramente contrarie al rispetto istituzionale e democratico, si rivolge verso gli avversari politici.
Infatti non ho mai inteso paragonare i due eventi, ma solo rappresentare, dentro di me, quale amara riflessione a voce alta, senza rivolgermi a chicchessia, che si inizia turbando l’andamento di un Consiglio Comunale e si arriva poi ad assaltare le sedi dei sindacati. Anche questa volta ho espresso una opinione diametralmente opposta al senso che mi si vuole forzatamente attribuire, per logiche di parte. Ma si badi bene, che sottovalutando o persino avallando episodi simili si rischia di peggiorare la cultura del confronto politico, che tutti siamo chiamati a garantire che si debba e possa svolgere in modo sereno, pacato e civile, al di là delle singole opinioni sinanche quando totalmente divergenti nel merito.
Personalmente continuerò ad esprimere liberamente le mie opinioni, come la Costituzione mi consente, senza per questo vergognarmi. Forse farebbe bene a farlo qualcun altro. Mala tempora currunt: quanto era bella la Politica di una volta che avrebbe visto tutte le forse politiche, seppur distanti anni luce dal punto di vista ideologico, difendere comunque le istituzioni e la democrazia.
Non meravigliamoci se poi “Massa Insorge” annuncia platealmente che “Sarà battaglia a ogni seduta”. E’ questa la cultura politica che vogliamo si sviluppi nella nostra città? Beh, io non ci sto. Il dissenso è necessario e va rispettato ma i modi per farlo non possono essere quelli visti l’altra sera. Si invoca maggiore confronto e partecipazione, ed è giusto, ma senza il rispetto istituzionale non andremo da nessuna parte.
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"Ci giungono segnalazioni di centinaia di studenti e lavoratori lasciati a piedi dai mezzi AT a Massa e provincia. La situazione è particolarmente difficile per i Comuni e le frazioni a monte dove ogni mattina i cittadini sono alle prese con un servizio del tutto insufficiente. Analoghe difficoltà sono vissute dagli studenti che devono spostarsi tra Massa e Carrara.
Gli studenti non sanno come arrivare a scuola, i lavoratori vengono lasciati a piedi, il servizio di trasporto è insufficiente e vanno migliorate alcune linee come quella verso l'Opa. I cittadini hanno pagato abbonamenti per ricevere un certo servizio, ma in realtà ne stanno ricevendo un altro o nessuno.
Questa è una delle poche province della Toscana dove si è svolta anche la seconda fase della gara del TPL eppure anche qui il servizio è inefficiente. Sembrerebbe che molti autobus siano troppo vecchi pertanto inutilizzabili.
Senza parlare degli evidenti problemi di manutenzione ordinaria e straordinaria dei mezzi.
Inoltre ci sono ancora notevoli difficoltà nel trovare un accordo nella rotazione della turnazione per il deposito massese.
Chiederemo pertanto alla giunta Giani i motivi di questi ripetuti disservizi e come si intende agire per avere un servizio più efficiente" lo dichiarano il deputato Alessandro Amorese, il vicecapogruppo di Fratelli d'Italia in Consiglio regionale Vittorio Fantozzi e Alessandro Capecchi, consigliere regionale FdI e vicepresidente della Commissione Trasporti.
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