Politica
Feneal Uil: rinnovato il contratto nazionale lapideo e materiale da escavazione
Lunedì 14 luglio a Milano si è conclusa la trattativa che ha portato al rinnovo del CCNL Lapidei e materiali da escavazione per circa 30mila lavoratrici (3mila…

Fondazione Antonino Capponnetto fa il punto sulla situazione apuana in attesa della Commissione Parlamentare antimafia
La recente operazione che ha visto il nostro territorio come un autentico hub del traffico illecito di sostanze stupefacenti è una ulteriore conferma su quanto sia la…

"Gravi violazioni al Consorzio di Bonifica Toscana Nord. Sodini non rispetta la democrazia né la parità": la critica di Teresa Baldini
"Quello che è avvenuto nell'ultima assemblea del Consorzio di Bonifica Toscana Nord è molto grave, sia dal punto di vista dei contenuti che dell'atteggiamento tenuto dal Presidente Sodini,…

Bonifica SIN Massa Carrara: onorevole Barabotti (Lega), "Passo decisivo per il risanamento ambientale del nostro territorio"
"La consegna del progetto esecutivo per la bonifica della falda del SIN di Massa Carrara rappresenta un passo decisivo verso il risanamento ambientale del nostro territorio". Lo dichiara…

Il Polo P&S: Ronchi-Poveromo è il futuro dell’adattamento climatico della città
“Il degrado in cui è caduta Ronchi-Poveromo è il frutto di una pessima visione di città che proverò a mutare con proposte adeguate nel momento in cui si…

Trovare nuovi spazi per la biblioteca comunale di Massa in attesa della fine dei lavori: l'interpellanza di Alberti e del gruppo consigliare del Pd
“I lavori di ristrutturazione di palazzo Bourdillon e palazzo Colombini hanno comportato la chiusura di aule studio e la sospensione del servizio prestito libri della adiacente biblioteca comunale…

Terreno fortemente inquinato e in zona di grande degrado: Maria Mattei spiega in consiglio comunale perchè i cittadini protestano contro la costruzione di alloggi Erp in via Murlungo ad Avenza
Dopo la fiaccolata contro la costruzione di 28 nuovi alloggi popolari da parte di Erp, nel terreno che costeggia via Murlungo ad Avenza, nel consiglio comunale di…

Costruzione nuovi alloggi Erp in via Morlungo: "Importante ascoltare i cittadini" ha detto l'assessore Lorenzini
"L'intervento dei cittadini e dei residenti di Avenza la scorsa sera in consiglio comunale è stato importante perché ci ha consentito di ascoltare, come già fatto in passato,…

GAIA spa chiude il 2024 con un utile altissimo. Ma è questa la sua missione? I dubbi del Polo progressista e di sinistra
Abbiamo letto la relazione del Presidente del CDA di GAIA spa e sinceramente siamo rimasti basiti. GAIA spa è una società a totale partecipazione pubblica e dovrebbe avere…

Incrocio pericoloso tra via Massa Avenza e via Baracchini: Benedetti chiede la realizzazione di strisce pedonali
Il presidente dell'associazione Massa Città Nuova Stefano Benedetti ha raccolto le lamentele di molti residenti e fruitori della pasticcerai La Dolce Vita che si trova proprio sull'incoroio tra…

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“E’ stato impossibile fare un discorso programmatico serio con il PD e non ci interessava arrivare ad un accordicchio come quello del ticket Ricci-Evangelisti: per questo abbiamo lasciato il tavolo e correremo da soli alle prossime elezioni amministrative di Massa”. Il candidato sindaco del Partito Repubblicano Italiano, Guido Mussi, ha voluto fare chiarezza stamattina con gli organi di informazione cittadini in merito agli ultimi sviluppi delle trattative per trovare un nome unitario del centrosinistra, anche luce di “evitare equivoci oltre che gli interessi ad equivocare”.
Mussi ha ricostruito tappa per tappa quanto accaduto: “Siamo partiti a novembre con il confronto fra tutte le forze del centrosinistra, eccetto il Movimento 5 Stelle che si è subito tirato fuori, come ha fatto Unione Popolare. Alcuni candidati definiti civici non si sono mai presentati ed anzi hanno cercato voti contro la coalizione. La nostra idea di fondo era che non servisse rilevare i problemi ma che bisognava indicare soluzioni per risolvere il degrado della città, degrado che si è accentuato con l’amministrazione di centrodestra. Noi siamo stati sempre presenti e ci siamo battuti per trovare una quadra attraverso programmi condivisi e candidati unitari. Purtroppo non è stato trovato un accordo su niente e quindi siamo usciti con il mio nome, senza però mai avere risposte dal Partito Democratico. Eravamo favorevoli alle primarie di coalizione in quanto unico strumento per trovare un candidato, ma le lotte violente all’interno del PD hanno portato alla paralisi del partito stesso e del tavolo del centrosinistra. Poi il PD ha deciso di imporre il proprio candidato, il segretario comunale Emilio Ricci, figura ineccepibile ma di non grande rilevanza sotto il profilo politico. Tutto questo, senza contraddittorio e senza mostrare aperture. A questo punto tutti si sono sfilati, mentre dei civici Fabio Evangelisti e Cesare Ragaglini non c’era nessuna traccia”.
Poi il colpo di scena provocato dall’intervento dell’onorevole pentastellato Riccardo Ricciardi che auspicava un candidato unitario. “Abbiamo dato la nostra disponibilità a trattare – prosegue Mussi – per il bene della città che è superiore a tutto. Però il giorno dopo il numero 2 nazionale del Movimento è stato sfiduciato dalla coordinatrice provinciale Luana Mencarelli, diventando il numero 3 a livello locale. Il tavolo però è andato avanti e ad esso si sono seduti anche Evangelisti e Ragaglini, con quest’ultimo che si subito alzato. Noi abbiamo fatto alcune proposte: che il confronto fosse pubblico e quindi trasparente, e che tutti facessero un passo indietro in modo da ripartire da zero e da individuare un nome unitario fra i quattro presenti al tavolo o all’esterno. Tutto questo sulla base di un discorso programmatico serio e non di un accordicchio”.
Ebbene: “Nessuno ha parlato di programmi, nessuno ha accettato l’incontro pubblicato, nessuno ha fatto un passo indietro. Tutte le nostre proposte – sottolinea Mussi – sono state bocciate”. Poi la sorpresa: “Prima della riunione di martedì esce la notizia dell’accordo puramente elettorale e non programmatico fra PD ed Evangelisti. A quel punto abbiamo detto ‘no, grazie’ e abbiamo ritenuto inutile partecipare perché si trattava solo di un incontro per decidere cosa dare a questo o quello. Oltretutto non si tratta di un’alleanza sui contenuti, e quindi è destinata a sciogliersi come neve al sole, ma solo di un ticket elettorale, ovvero di un modello politico che in passato ha prodotto solo disastri”.
“Riteniamo di essere l’unica forza vera del centrosinistra e che il PD non abbia rappresentanza – afferma ancora Mussi - : nell’immagine che gira dopo l’accordo sono perfino spariti i suoi colori. Noi diciamo basta e che occorra fare un discorso completamente diverso. Siamo piccoli ma coerenti e seri: il PRI è l’unico partito che si presenta dal 1946 con il simbolo dell’edera, che ha una storia e dei valori. Noi crediamo nei programmi e nella sana amministrazione, e per battere questo centrodestra combatteremo con la forza delle idee e mostrando quello che non ha fatto. Come è possibile riconfermare Persiani o Guidi, che si rinfacciano vicendevolmente inefficienze nel governo della città? Siamo ormai al tifo da stadio”.
E conclude: “In questi cinque anni non c’è stata una vera opposizione in consiglio, mentre noi l’abbiamo fatta all’esterno in modo costruttivo organizzando convegni sulle problematiche della città ed elaborando proposte serie e concrete. Consapevoli di tutto ciò, ci rivolgiamo a tutti cittadini, in particolare ai delusi che non vanno a votare, affinché conoscano e approfondiscano i nostri programmi. In più abbiamo messo a punta una lista che rappresenta tutti i settori sociali della città, non fatta di vecchi politici trombati”.
E’ intervenuto anche Giorgio Raffi, segretario della sezione “Giuseppe Mazzini” del PRI: “Dopo che i maggiori esponenti della giunta di centrodestra si sono dati di incapaci – ha detto – per il centrosinistra era un’occasione unica per riconquistare la città. Fra l’altro questo schieramento nel 2008 aveva sfiorato l’80% dei consensi quando andarono al ballottaggio per eleggere il sindaco Roberto Pucci e Fabrizio Neri, e quindi avrebbe grandi potenzialità. E’ evidente che questa politica non funziona. Siamo delusi dal PD, e adesso dobbiamo constatare perfino come un giovane democristiano sia riuscito a rivitalizzare il vecchio PCI”.
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Il sindaco Serena Arrighi è intervenuto nel corso della commissione Affari Generali, Personale e Organizzazione presieduta da Sirio Genovesi per illustrare la riorganizzazione della struttura gestionale del Comune appena deliberata dall'amministrazione.
“Si tratta di un provvedimento che crediamo avrà un grande impatto per rendere più efficiente e funzionale tutto il Comune - spiega il sindaco Serena Arrighi che ha tra le sue deleghe anche quella alle Risorse umane - Il nuovo organigramma prevede la creazione, temporanea, di un settore ad hoc per la realizzazione del Pnrr e di conseguenza l'aumento del numero dei dirigenti comunali. Parallelamente abbiamo deciso di riallocare alcune funzioni strategiche come personale, tributi, entrate diverse, lavori pubblici in settori differenti da quelli storici, anche per favorire il principio della rotazione previsto dalla legge in materia di trasparenza. Oltre a ciò la riorganizzazione prevede l'introduzione di un livello intermedio di coordinamento degli uffici mediante l’istituzione di una nuova struttura di media dimensione, il servizio, la cui titolarità è da attribuire alle posizioni organizzative. Infine con questo provvedimento andiamo a razionalizzare le unità operative esistenti con l'obiettivo di mitigare l’eccessiva parcellizzazione delle funzioni e mansioni ed evitare la dimensione quasi unipersonale di alcune di esse”.
Il sindaco si è poi concentrata sulle tempistiche e le modalità che hanno portato all'approvazione della delibera. “Nel nostro lavoro abbiamo seguito quanto previsto dalla legge nazionale e abbiamo mandato copia della nuova organizzazione ai sindacati già a inizio marzo - sottolinea Arrighi - Per motivi organizzativi interni all'ente, tra cui la necessità di rinnovare dirigenti e posizioni organizzative, era assolutamente necessario che si arrivasse ad avere la nuova organizzazione entro la fine del mese scorso. Con grande impegno siamo riusciti a raggiungere questo traguardo e ora il nostro compito come amministrazione si è esaurito. Adesso che abbiamo fissato il perimetro in cui agire spetterà ai tecnici completare l'opera, saranno quindi il segretario generale e i dirigenti che, attraverso il necessario e continuo confronto con le organizzazioni sindacali, dovranno entrare nel merito dei singoli casi. Personalmente ho già avuto un proficuo confronto con rsu e sindacati di categoria ieri mattina e mi sono presa l'impegno a calendarizzare ogni due mesi un incontro fisso con i sindacati per affrontare della situazione interna all'ente”.
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Dopo esser venuta a conoscenza della notizia relativa la possibilità, da parte del comune di Carrara, di anticipare la “Festa della birra” a metà agosto rispetto al tradizionale mese di settembre, la Lega prende immediatamente le distanze da quella che definisce una scelta irresponsabile, destinata solo a nuocere alle attività commerciali e alla ristorazione della marina.
“L’amministrazione comunale – dichiara il commissario provinciale della Lega Nicola Pieruccini – “non ha pensato che questa nefasta decisione creerebbe un grave danno economico agli operatori commerciali del cuore di Marina che temono di vedere pesantemente condizionate le proprie attività in un momento in cui tutti cercano di risalire la china dopo il Covid ? Infatti è chiaro che se la manifestazione a Carrarafiere fosse realizzata alla metà di agosto i flussi turistici si sposterebbero dalle zone di via Rinchiosa e Marina Centro e questo sarebbe un vero e proprio suicidio perché con la crisi, le ultime stagioni condizionate dagli effetti della pandemia, gli operatori commerciali e in particolare quelli dei locali, sarebbero emarginati”.
Secondo la Lega inoltre, sarebbe più opportuno che dal palazzo civico prima di tutto si occupassero della situazione di degrado e sporcizia in cui vera la zona del mare mentre ancora non si ha traccia di un calendario di eventi e iniziative che possano allietare le serate dei numerosi turisti che affollano le spiagge, e magari attirarne di nuovi.
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Premesso che sempre più insistenti "voci" che girano in città rivelano che quest'anno la festa della birra sarà anticipata dal 19 agosto al 2 settembre, il coordinamento comunale di Carrara di Fratelli d'Italia si augura che ciò non corrisponda a verità perché se così fosse il danno per i commercianti - marinelli e non che vedrebbero spostarsi, in pieno periodo ferragostano i potenziali clienti che in quel periodo potrebbero portar loro linfa vitale per le loro attività, all'interno del complesso fieristico - sarebbe incalcolabile. Così il coordinatore comunale di Fratelli d'Italia Lorenzo Baruzzo che invita l'amministrazione comunale carrarese a smentire dette voci e comunque ad autorizzare la festa della birra nella seconda decade di settembre: Dopo anni di crisi nel commercio dovuta alle chiusure pandemiche, sarebbe grave che l'amministrazione comunale, in un periodo rinascimentale per l'economia, tenti di bloccare - ci si augura inconsapevolmente - il benessere economico dei propri concittadini.
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L'assessore alle Partecipate di Carrara, Carlo Orlandi, interviene riguardo alla casa di riposo Regina Elena.
“Sulla casa di riposo Regina Elena, così come su tutte le altre aziende partecipate, io e tutta l'amministrazione abbiamo sempre mantenuto, e sempre manterremo, la massima trasparenza, per questo motivo mi stupiscono le sconclusionate accuse mosse dal consigliere Matteo Martinelli – dice l'assessore Carlo Orlandi -. Nel dire che il bilancio della rsa chiuderà in rosso non ho scavalcato il ruolo di nessuno: né del consiglio di amministrazione, né della direttrice, né tantomeno del consiglio comunale, ma ho semplicemente rappresentato lo stato delle cose. Leggendo l'intervento del consigliere verrebbe dunque da pensare che Martinelli con questa sua uscita voglia sviare l'attenzione dal problema reale che è la situazione contabile del Regina Elena, come questa sia stata prodotta e sulle eventuali responsabilità. Per quanto mi riguarda sono al lavoro da tempo al fianco del cda non solo per rimediare a questa situazione, ma per garantire un futuro sempre più solido a un'azienda strategica come la nostra rsa e lo faremo sempre all'insegna della massima trasparenza e della collaborazione tanto con maggioranza che con l'opposizione”.
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“Sulla casa di riposo Regina Elena, così come su tutte le altre aziende partecipate, io e tutta l'amministrazione abbiamo sempre mantenuto, e sempre manterremo, la massima trasparenza, per questo motivo mi stupiscono le sconclusionate accuse mosse dal consigliere Matteo Martinelli – dice l'assessore Carlo Orlandi -. Nel dire che il bilancio della rsa chiuderà in rosso non ho scavalcato il ruolo di nessuno: né del consiglio di amministrazione, né della direttrice, né tantomeno del consiglio comunale, ma ho semplicemente rappresentato lo stato delle cose. Leggendo l'intervento del consigliere verrebbe dunque da pensare che Martinelli con questa sua uscita voglia sviare l'attenzione dal problema reale che è la situazione contabile del Regina Elena, come questa sia stata prodotta e sulle eventuali responsabilità. Per quanto mi riguarda sono al lavoro da tempo al fianco del cda non solo per rimediare a questa situazione, ma per garantire un futuro sempre più solido a un'azienda strategica come la nostra rsa e lo faremo sempre all'insegna della massima trasparenza e della collaborazione tanto con maggioranza che con l'opposizione”.
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Tanti, troppi i candidati espressi dalle forze di centro sinistra a Massa. Per questo motivo, in questi giorni c’è chi ha lavorato per cercare di riunire le diverse anime in un’unica coalizione, nel tentativo di superare le frizioni che hanno causato divisioni, e portato alla creazione di una quantità numerosa di liste e candidati sindaco.
La strada verso un'unica unione d’intenti sembra però ancora lunga ed è il Polo Progressita e di Sinistra (M5s, Unione popolare e Massa Città in Comune) che oggi lo spiega attraverso una nota stampa: “Nei giorni scorsi – scrivono Luana Mencarelli (M5s) e Nicola Cavazzuti (Up) – il deputato del M5s Riccardo Ricciardi ha lanciato un appello alle forze che si potevano riconoscere in una proposta di reale cambiamento della città. In coerenza con lo spirito che anima il Polo Progressista e di Sinistra, non era stato espresso alcun nome di candidato sindaco proprio perché convinti che prima dovessero venire le idee, i principi, i programmi poi le persone. L’illusione, purtroppo rivelatasi vana, era quella di ricevere, non solo sui giornali, risposte, dagli interlocutori in campo, che manifestassero esplicitamente la volontà di spogliarsi dalla veste di candidati sindaci; autoinvestiture o investiture di partito che, in questi mesi, sono riuscite ad aggregare ben poco per il livello di sfida che siamo tutti chiamati ad affrontare”.
“Speravamo - continuano Mencarelli e Cavazzuti - che la gravità della situazione in cui versa la nostra città, potesse animare uno slancio di sincera generosità e di reale volontà di costruire un’alternativa alla destra. Purtroppo questo non è avvenuto. Noi andiamo avanti convinti che poi alla fine, come sempre, la differenza la fanno i cittadini e le cittadine che votano e che sapranno premiare chi ha un reale programma di cambiamento della città”.
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Parliamo di numeri: sono circa 70 mila i cittadini di Massa che andranno a votare alle urne, per le prossime elezioni del 14 e 15 maggio 2023. Quanto è stato fatto a Massa con l'amministrazione del precedente sindaco Francesco Persiani? Una domanda ricorrente in questo periodo che ha trovato molteplici e contraddittorie risposte. La mozione di sfiducia nei confronti dell'ex sindaco ha portato a galla polemiche, discussioni e punti di rottura, ma alla fine a decidere saranno loro: i massesi.
L'atmosfera che si respira in città, in ambito politico è un misto fra delusione, amarezza e incertezza, ma c'è anche chi non ha perso l'ottimismo e la voglia di lottare. Andrea Cella con la carica di vice sindaco ha fatto parte dell' amministrazione di Persiani e La Gazzetta gli ha rivolto alcune domande per approfondire i punti cardine del lavoro che è stato portato avanti fino ad ora.
Oltre a svelarci, in esclusiva, la sua prossima candidatura con La Lega, già dalle risposte comunica la sua volontà di non abbassare la guardia di fronte a tutte le problematiche e i disagi riscontrati nella città di Massa.
Parliamo del lavoro svolto dall'amministrazione di Francesco Persiani. Quanto è stato fatto a Massa fino ad ora, in ambito generale ma anche artistico-culturale?
“Massa ha vissuto anni di cambiamento, quel cambiamento che Persiani aveva promesso durante la campagna elettorale del 2018: una mentalità diversa, protesa al bene comune e non ad interventi spot ad interesse particolare. Francesco è stato un sindaco che ha ascoltato molto per poi assumersi la responsabilità di decidere, soprattutto in momenti difficili come durante la pandemia Covid: lì c'era da decidere in pochissimo tempo e quel periodo ha messo a dura prova tutti, ma il sindaco ha saputo tenere la barra dritta e rassicurare i massesi. Con Persiani è stata riavviata anche l'attenzione verso i borghi montani, che nei prossimi cinque anni andrà ulteriormente rafforzata con una manutenzione puntuale. Quanto è stato fatto in questi anni verrà giudicato alle elezioni; in campo culturale abbiamo per esempio creato il premio del Mercurio d'Argento, una kermesse che premia i migliori compositori della musica da film e che sta assumendo importanza anno dopo anno. Sono arrivati in città concerti di primo livello, come le performance dell'orchestra del maggio musicale fiorentino dirette dal maestro Zubin Mehta. È stato riaperto e rinnovato il teatro Guglielmi, con lunghe file per accaparrarsi per primi i biglietti della nuova stagione teatrale. Il museo Guadagnucci è valorizzato e ha potuto contare di una direzione degna della sua importanza. E poi i murales di Aldo Giannotti, gli eventi estivi e invernali a Villa Cuturi. insomma, non ci siamo di certo annoiati e sia i massesi che i turisti hanno potuto godere di numerose esibizioni artistiche.
In merito al castello Malaspina, l'amministrazione ha lavorato per trasferire la proprietà del castello dal Ministero della Cultura al patrimonio comunale. E' stata una procedura lunga? Chi ha collaborato per questo risultato?
Fino alla nostra amministrazione, il Comune di Massa si era limitato ad una gestione limitata all'ordinario, con una convenzione stipulata con la Soprintendenza nel 1998, che andava a tacito rinnovo ogni anno. L'amministrazione Persiani ha optato per una possibilità concessa dal federalismo demaniale disciplinato dal d.lgs. n. 85/2010, ovvero entrare in possesso del Castello e poter quindi poi sviluppare dei miglioramenti consistenti dei servizi come una nuova accessibilità per il pubblico. Saranno possibili sinergie anche con il rifugio antiaereo de La Martana ed eventi con pubblico superiore alle 100 unità. La procedura è ora in corso e contiamo che possa essere definita a breve: la Giunta ha dato l'indirizzo politico, ora è fondamentale in questo percorso la collaborazione del personale degli uffici comunali e tra uffici e Ministero. Fortunatamente il nuovo Governo fin da subito si è reso disponibile a collaborare ed accelerare i tempi, dove possibile.
Quali altri progetti nell'ambito artistico-culturale avevate in programma?
“Avevamo ed abbiamo in mente di proseguire "Massa Picta, i colori della cultura", che ha dato la giusta importanza ai prodotti e ai produttori del nostro territorio, ai protagonisti della nostra unicità nel mondo. In tre anni di vita del progetto abbiamo portato alla ribalta i nostri piatti tipici, gli animali, gli allevatori e i coltivatori diretti che dalla nostra terra ci ricavano prodotti unici e ci hanno svelato numerosi segreti del mestiere. Di sicuro potremo poi veder continuare il Mercurio d'Argento e stagioni teatrali e concertistiche di livello, senza dimenticare gli spettacoli in dialetto che con coraggio le compagnie massesi portano avanti da decenni e che sono nel nostro cuore.”
Persiani si candiderà. Vuole anticipare qualcosa in merito alle previsioni elettorali?
“Tutti i candidati hanno piena legittimità di presentarsi, è il bello della democrazia che forse troppo spesso diamo per scontata. Io rispetto in modo particolare chi ci mette la faccia, indifferentemente dal fatto che possa prende l'1 o il 51 per cento. Sicuramente il Sindaco Persiani può ripresentarsi a testa alta, avendo fatto molto per la città anche se il lavoro non basta mai e numerosi altri problemi dovranno essere risolti nei prossimi 5 anni: io sarò al suo fianco candidandomi in lista con il mio partito, la Lega. Alle persone a me vicine l'ho già detto, la città ha bisogno di continuare il percorso di attenzione al decoro e al rispetto degli spazi pubblici, che per troppo tempo prima di Persiani era stata persa: sono mentalità che non si cambiano in pochi anni, ma non bisogna demordere.”
In una parola sola, l'amministrazione Persiani ha portato la città di Massa a quale risultato, prima della mozione di sfiducia?
“Concretezza.”
Quali altri interventi sarebbero, secondo voi, necessari per la città di Massa?
“Massa necessita di una guida attenta, che con continuità segua la realizzazione dei progetti elaborati e finanziati dall'amministrazione Persiani. La nuova piscina comunale, il rinnovo dell'intero parco ed ex convento dell'Ugo Pisa, la piazza del mercatino della Partaccia, la passeggiata lungomare, piazza Calamandrei a Ronchi, la riqualifica dello scalo aeroportuale, la Filanda di Forno: questi sono alcuni dei progetti che abbiamo seguito ed elaborato in questi anni. Ora sono pronti e già finanziati, cantierabili in poco tempo. I prossimi anni saranno impegnativi anche per dotare Massa di un nuovo piano operativo, in sostituzione del già obsoleto regolamento urbanistico. Questo strumento servirà a tutta la città ed in particolare per normare l'area di Ronchi e Poveromo e permettere ai proprietari dei terreni una manutenzione e uno sviluppo sostenibile, senza fanatismi di alcun tipo. Abbiamo inoltre idee importanti da sviluppare nel corso del prossimo mandato, come per l'area del mercato delle Jare o per migliorare la manutenzione del verde, la raccolta dei rifiuti e la difesa idrogeologica dei nostri borghi di montagna.”
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L’ennesima presa in giro. Il coordinatore provinciale di Verde è Popolare Alessandro Nicodemi, attraverso una nota ufficiale, commenta così la notizia relativa alla soppressione del Coreas, organismo che avrebbe dovuto realizzare gli approfondimenti d’indagine sulla salute dei residenti nei quattro Sin toscani, tra cui quello di Massa-Carrara.
Nella nota, Nicodemi attacca la politica regionale accusandola di prendere in giro gli abitanti delle zone che dovrebbero essere interessate da opere di bonifica: interventi necessari che però non sono mai stati effettuati.
“Del resto – sentenzia Nicodemi – simili atteggiamenti da parte degli esponenti politici di maggioranza non ci sorprenderebbero affatto. Basta pensare che quando furono smantellate la Farmoplant e l’Italiana Coke alcuni sindaci e presidenti della regione certificarono la realizzazione in tempi record di bonifiche, a oggi mai concluse. Basta pensare che la stessa regione, con colpevole ritardo, ha avviato solo adesso, dopo più di 30 anni dalla chiusura del polo chimico apuano, le indagini istruttorie per risalire ai responsabili dell’inquinamento. Confidiamo che i cittadini di Massa-Carrara e del resto della Toscana aprano finalmente gli occhi e la smettano di rinnovare la loro fiducia ai rappresentanti di questa parte politica rivelatasi ormai del tutto ambientalmente inaffidabile”.
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