Politica
Pri di Massa: «Favorevoli all'invito del Pd di acquisire Villa Massoni: evitiamo che "cada in amni private"»
Sulla questione di Villa Massoni entrata nell'agenda della città già dalal scorsa campagna elettorale come rpoposito e obiettivo di recupero,…

«Massa, interventi idraulici tra via Dante e Piazza Aranci e la pavimentazine è rovinata»
Il presidente di Italia Nostra sezione Massa Montignoso Bruno Giampaoli segnala un disagio vissuto dai cittadini rispetto ad alcuni interventi idraulici:"Per alcune settimane nell''angolo fra via Dante e…

Forza Italia : Il segretario comunale Giuseppe Bergitto denuncia lo stato di abbandono e pericolosità per l’incolumità dei cittadini di due luoghi di Carrara.
L’amministrazione comunale sulla carta stampata e i suoi fidati sostenitori sui social si fanno forti di aver iniziato i lavori di alcuni cantieri di utilità pubblica e di…

“Nessun titolo nè esperienza, solo incarichi politici”: il consigliere Caffaz risponde al presidente di Retiambiente Volpi che, sui social, lo ha chiamato Bombolo
Un gioco di rimandi cinematografici di livello sempre più basso e sempre più offensivo è quello che si è innescato sulla stampa e sui social tra il consigliere…

Rimuovere le cisterne abbandonata vicino al parcheggio di Altagnana: la richiesta del consigliere Ortori
Il consigliere Simone Ortori ha raccolto le segnalazioni dei residenti e si sta attivando con il settore lavori pubblici del comune di Massa per arrivare alla rimozione di…

Un altro atto vandalico contro la sede di Fratelli d'Italia Massa Carrara
Ennesimo gesto, avvenuto nella notte tra il 25 e il 26 luglio, contro la sede provinciale di Fratelli d'Italia di via Petrarca a Massa, che ha avuto…

Corse di auto a velocità oltre i limiti: il consigliere Tarantino segnala la situazione pericolosa di Via del Cacciatore a Massa
Le corse notturne e gli eccessi di velocità lungo Via del Cacciatore, nel tratto che collega le zone di Bondano, Casone, Ricortola e Partaccia, stanno diventando un serio…

"Ex Colonia Torino, bene la messa in sicurezza effettuata da Sogesid. Ora avanti fino alla bonifica completa": il commento dell'onorevole Barabotti della Lega
"Accolgo con grande soddisfazione la notizia della conclusione del primo, fondamentale intervento sull'area antistante l'ex Colonia Torino". Lo dichiara l'onorevole Andrea Barabotti, commentando la fine dei lavori. "Questo…

Risposte col contagocce sulla Guang Rong: la critica di Rifondazione Comunista Massa
Il Partito della Rifondazione Comunista di Massa torna a chiedere lumi sul carico della nave Guang Rong naufragata contro il pontile di Massa e non ancora rimossa, lamentando…

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Sono state avviate ieri le operazioni finali di sgombero e chiusura degli accessi dell’ex Campo Profughi e delle sue pertinenze. L’amministrazione aveva liberato gli alloggi già dal 2018: purtroppo in questi anni alcuni erano stati sfondati e occupati abusivamente. Così, con l’attuazione dell’ordinanza sindacale numero 99/2021 del 25 agosto 2021 è stato avviato un ulteriore sgombero che si spera sia definitivo.
L’amministrazione ha potuto avviare l’esecuzione materiale del provvedimento solo ieri, a seguito della decisione del Tribunale ordinario di Massa che ha rigettato il ricorso intentato dal signor Francesco Dell’Amico, collocato in uno degli alloggi del’ex Campo Profughi con atto della giunta comunale del 1999. Ai controlli avviati dall’attuale amministrazione non risultava abitare stabilmente in quel luogo.
Le operazioni di sgombero e chiusura degli accessi sono state completate per tutti i locali oggetto dell’ordinanza, con la sola esclusione della “casa del custode” nei pressi di Galilei - anch’essa già liberata e successivamente, purtroppo occupata – e attualmente posta sotto sequestro dall’autorità giudiziaria a seguito dei fatti della scorsa settimana.
Le operazioni di sgombero e chiusura del locale dove era stato collocato nel 1999 il signor Dell’Amico, promotore del ricorso, sono ancora in corso a causa dell’impressionante quantità di materiale, per lo più rifiuti di ogni genere, ritrovata all’interno dell’alloggio che sta rendendo difficili le operazioni. Va precisato che al signor dell’Amico, durante tutta la giornata di ieri e ancora oggi, è stato consentito di accedere all'appartamento per prendere eventuali effetti personali, medicinali inclusi, o altri effetti di stretta necessità che si trovassero all'interno dell’abitazione.
Quanto alla situazione abitativa del signor Dell’Amico, da accertamenti fatti in questi anni dalla Polizia Municipale, risulta che non vivesse stabilmente nell’abitazione tanto che le varie ordinanze gli sono sempre state notificate presso altre sedi. Il signor Dell’Amico tra le altre cose risulta avere a suo carico un’ordinanza di sgombero da un altro alloggio Erp che, secondo quanto dichiarato dai suoi familiari, occupava in modo esclusivo. Ieri, sono trascorse diverse ore prima che il signor Dell’Amico si presentasse presso i locali per assistere alle operazioni e prelevare eventuali effetti personali: al momento del suo arrivo, gli è stata notificata e consegnata la nota prot. n. 3894/2022 del Dirigente dei Servizi abitativi contenente l'invito a presentarsi negli uffici del settore per valutare, compatibilmente con la sua condizione reddituale/patrimoniale, ogni possibile aiuto nei suoi confronti. Il signor Dell’Amico, dopo averne appreso il contenuto (peraltro spiegato più volte dal personale di Polizia Municipale presente sul posto), ha distrutto il documento riducendolo in pezzi.
Ricordiamo che il signor Dell’Amico aveva fatto domanda di casa popolare e risulta essere iscritto in posizione 140 alla graduatoria ordinaria per l’assegnazione di un alloggio Erp. Dalle verifiche effettuate risulta che questa posizione è determinata soprattutto dalla condizione reddituale/patrimoniale. Nel corso di questi anni il sig. Dell’Amico, che percepisce pensione, è stato più e più volte invitato a presentare l’ISEE per poter valutare il suo diritto ad essere collocato in emergenza abitativa ma si è sempre rifiutato di portare documentazione attestante la sua situazione patrimoniale.
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La variante Omicron ha colpito la provincia di Massa Carrara portando grandi criticità legate sia ai tamponi che all'entrata e all'uscita dalla quarantena. Giovani democratici Carrara si esprimono su come viene affrontata la situazione: "Il ruolo principale viene ricoperto dal'Asl che dovrebbe garantire un servizio continuativo ed efficace, ma dati i numerosi casi, tutto questo non è possibile. Stiamo vivendo questa situazione in prima persona e vorremmo portare alla luce diverse criticità, consigliando dei rimedi per poter rendere più efficace questo sistema."
Uno dei problemi più comuni è quello che riguarda le persone che si sono negativizzate, perché il foglio di fine isolamento insieme al nuovo Green pass arriva in ritardo, per questo sono costretti a rimanere chiusi in casa per ulteriori giorni.
"Un altro problema riguarda gli studenti-incalzano i giovani democratici Carrara-ai quali dobbiamo dare un grande aiuto, perché costretti a rimandare il ritorno a scuola in quanto obbligati ad aspettare un voucher da presentare alle farmacie; la nostra proposta è di agevolare questo processo allestendo appositi gazebi e dedicandoli ai soli studenti del nostro comune. Un ulteriori aiuto, a livello economico, è quello di rendere gratuiti i tamponi antigenici. "Concludono i giovani democratici Carrara con un'ulteriore proposta: "La nostra proposta è di fornire agli studenti, a titolo gratuito, mascherine FFP2 in quanto, attualmente, vengono fornite le mascherine chirurgiche, le quali non sono efficaci allo stesso modo."
Ro. Ciri.
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Simone Caffaz, classe 1974, per oltre quindici anni presente nello scenario della politica carrarese,prima come capo dell'opposizione, poi alla presidenza dell'Accademia di Belle Arti di Carrara per due mandati e alla guida di una storica e pionieristica emittente locale, TeleToscana Nord: la politica nella sua vita ha da sempre ricoperto un ruolo importante, mai dimenticato totalmente, nonostante la grande svolta nella sua sfera privata, la nascita di Emanuele, frutto del grande amore con la moglie Alessandra, con la quale condivide anche l'attività imprenditoriale, una catena di negozi di abbigliamento con punti vendita sparsi fra Liguria e Toscana: è lui il candidato sindaco che il centro destra presenta con un dispiegamento di forze coese e determinate a portare a casa un risultato che potrebbe essere veramente storico per la città, nota roccaforte del centro sinistra per anni e che solo nell'ultima tornata elettorale è stata mandata a casa dal Movimento Cinque Stelle.
Simone Caffaz è il primo candidato sindaco ad accettare un incontro con la Gazzetta, che con oggi, avvia una serie di incontri in vista delle ormai prossime elezioni, i cui scenari non sono, peraltro, nemmeno molto chiari, soprattutto da parte di alcune forze politiche che non si sono ancora espresse in merito.
Tranquillo, pacato come d'altronde è il suo carattere, Simone entra subito nel merito, raccontando del percorso che è iniziato con la ufficializzazione della sua candidatura, lo scorso mese di luglio 2021: " Il dato oggettivo- afferma- è che a seguito anche degli incontri che abbiamo organizzato sul territorio, è che abbiamo tanti candidati, tante persone si sono avvicinate a noi: abbiamo applicato una metodologia, di stampo americano " Do-Tank" ( serbatoio del fare), che sovverte completamente il criterio adottato solitamente sin dalla prima repubblica, cioè i partiti decidevano gli assessori e il sindaco li nominava formalmente, per cui la volontà popolare non era tenuta in benchè minima considerazione, poi , in alcune esperienze elettorali, si è adottato un metodo di derivazione anglosassone, con il coinvolgimento di esperti esterni, coinvolti dai partiti e utilizzati per redigere il programma; dal 2010, negli Stati Uniti, si è passati al Do- Tank, cioè è un percorso che serve per scrivere il programma, ma soprattutto per individuare le persone che poi lo realizzeranno. Noi abbiamo adottato questo sistema e ci sta dando ottimi risultati: qualcuno, quando abbiamo esplicitato i nomi dei coordinatori dei vari settori presi in esame, ha pensato che fossero gli assessori, ma invece è esattamente il contrario, sono i talent scout del territorio e questo percorso è ancora in piena attività, tirando fuori le competenze e le professionalità che serviranno per il governo della città, che necessita, dopo un quinquennio di gestione fallimentare, un deciso cambio di passo ".
A questo punto, Caffaz si esprime molto chiaramente in merito all'amministrazione pentastellata, eletta in maniera plebiscitaria nel 2017:
" Sono i fatti che dimostrano il loro fallimento- dice- mi pare evidente che la città sia visibilmente peggiorata e se si volesse andare in profondità, si vedrebbero che tutti gli indicatori economici, su cui abbiamo fatto un focus mesi fa, sono in deficit e infine, se si volesse andare ancora un pò più a fondo, basta vedere il programma che è stato presentato agli elettori cinque anni fa e di cui non è stato realizzato l'80% di ciò che è stato promesso: detto questo, non bisogna pensare che erano meglio quelli di prima, perchè se Carrara è in queste condizioni, bisogna tornare al 1956 con la prima giunta rossa e arrivare ad oggi con quella pentastellata, con un continuum di errori clamorosi, scelte sprovvedute e totale assenza di una visione della città: qualche scelta agli esordi del governo di sinistra, è stata anche azzeccata , per esempio l'idea della prima biennale di scultura, ma sono state operati interventi sbagliati, a partire dall'urbanizzazione della città, creando quartieri ghetto, sulla base di speculazioni edilizie, per esempio Bonascola che non ha una piazza, come il Peep, oppure come Fossone, che aveva una piazza e ora non ce l'ha più, vuole dire che si è voluto speculare, creando dei quartieri dormitorio senza anima , inve che un contesto urbano con una buona qualità della vita. Anche Marina di Carrara è un esempio di cattiva gestione del territorio, con la costruzione di palazzoni e l'ubicazione di una struttura gigantesca come la Marmomacchine, ente, fra l'altro, che sarà oggetto di una profonda revisione, per i costi che rappresenta e per la finalità di utilizzo. La valutazione generale è negativa, ma questi ultimi cinque anni è stata l'apotesi del cattivo governo".
Quindi la palla passa alla cosiddetta visione della città, che è l'ossatura intorno alla quale verrà costruito il programma: "Nel caso del centro storico, per esempio- prosegue - è importante avere un approccio urbanistico diverso da quello che si è avuto fino ad oggi : sono stati dati permessi edificatori in zone vergini,mentre nel centro storico ci sono case ad oggi invivibili, in un contesto di incuria del territorio, quindi una delle priorità è quello di curare l'arredo urbano, la qualità della vita dei residenti e a questo proposito , noi ci stiamo avvalendo di un esperto carrarese che ha avuto esperienze di insegnamento a livello nazionale ed internazionale, che sta provvedendo a questo progetto".
Anche la sicurezza, è una componente fondamentale per la coalizione: "I ricorrenti episodi di violenza urbana che sono accaduti nella nostra città, sia nel centro storico che a Marina, vanno trattati tenendo anche conto del fatto, molto importante, che spesso nascondono un marcato disagio sociale fra i giovani e un'amministrazione non può ignorarli. Se da una parte, bisogna offrire soluzioni per limitare il disagio, dall'altra, però , è indubbio che si dovrà ricorrere a misure che sanzionino le persone , laddove necessarie".
Disagio sociale, che molto spesso, è legato a situazioni personali di estrema gravità : non dimentichiamo che Carrara è una città dal profondo gap sociale, con un alto tasso di disoccupazione e poche prospettive: " Anche in questo caso, si deve andare indietro negli anni - dice Caffaz- Carrara ha il doppio delle case popolari di Massa, ha i servizi sociali che sono il doppio dei servizi di Massa , con un altissimo livello di assistenzialismo, con un numero di società partecipate impiegate nella gestione dei servizi, una struttura abnorme basata sul pubblico e parapubblico, guardando di cattivo occhio tutto ciò che non era controllabile, come le imprese private. Lo stesso marmo-dice- è stato controllato dall'amministrazione pubblica , che ha sempre avuto uno strumento per gestire su un settore economico importante come questo, che va anche lasciato lavorare, pur essendo assolutamente incontrovertibile , che debba esserci una ricaduta tangibile sulla città: si dovrà iniziare a incentivare il terziario, il turismo, attività produttiva totalmente trascurata volutamente dalle amministrazioni passate, la cultura come bene di sviluppo per la città, i servizi, bisogna progressivamente sminuire la potenza della macchina elefantiaca che è stata messa insieme anni fa.
In poche parole,più sviluppo e meno assistenzialismo, meno contributi e più lavoro per acquistare dignità".
Parlando del marmo, il discorso vira sulla famosa Tassa Marmo, esclusiva di Carrara, e di cui si è ampiamente dibattuto, anche molto recentemente: "Nella gestione della tassa- dice Caffaz- non c'è stata trasparenza nel suo utilizzo, cosa che aveva promesso questa amministrazione, procedura che abbasserebbe la tensione sociale, visto che è poi opinione di molti, che non si sappia molto bene dove vadano a finire questi soldi : si è visto che vanno poi a finire nell'assistenzialismo, nelle clientele, nella ramificazione della macchina comunale, nella gestione delle aziende parapubbliche. Sono , poi, abbastanza favorevole all'articolo 21, cioè che il rinnovo delle concessioni sugli agri marmiferi, derivino da una serie di progetti per la città, fatti dai titolari delle concessioni : l'errore dell'amministrazione è stata nella totale discrezionalità di cui si è voluta fare carico. Ci deve essere un criterio oggettivo sulla valutazione di questi progetti e infatti sono partiti dei ricorsi e il sistema, fallito".
Sottolineando che il programma andrà scritto e non imposto alla cittadinanza, Caffaz, concludendo, si esprime sognando la "sua" Carrara: "Mi auguro che Carrara possa presentare un modello suo, unico, che se vogliamo prenda esempio da qualche esperienza esterna positiva e che metta al centro l'arte, la cultura , il turismo e che trasformi le straordinarie potenzialità che la città possiede , che permetta alle aziende di portare ricchezza. Una visione di città proiettata nel futuro, bella, produttiva e sicura".
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Il consiglio comunale (20 voti favorevoli, 10 contrari) ha approvato il Programma triennale delle opere pubbliche 2022-2024 che racchiude importanti interventi su tutto il territorio comunale per complessivi 37.319.410 euro. Come ogni anno vengono dedicate risorse alla manutenzione ordinaria e straordinaria delle scuole (200 mila euro), al rifacimento degli asfalti (200 mila euro), all’abbattimento delle barriere architettoniche ed adeguamento marciapiedi (150 mila euro), ma accanto a queste opere necessarie sono previsti macro interventi che vanno a ridisegnare la città del futuro e riqualificare zone degradate da anni. Per quanto riguarda le scuole, sarà demolita e ricostruita la struttura di via Fiume – che ad oggi presenta numerose criticità -per un importo di 2,9 milioni di euro.
Molta attenzione viene data al “verde” con diverse opere previste per combattere le emissioni e le problematiche legate al clima. Il progetto integrato per l'abbattimento delle emissioni climateranti in ambito urbano da 398.320 mila euro prevede la messa a dimora di circa 170 alberi tra via B. Croce, dove sarà realizzata anche la nuova pista ciclabile, via E. Chiesa e Largo Matteotti. Avendo poi partecipato al bando del programma sperimentale di intervento per l’adattamento ai cambiamenti climatici in ambito urbano del Ministero per la Transizione Ecologica, 400 mila euro andranno nel primo lotto di riqualificazione del Pomario Ducale che prevede la piantumazione di 210 alberature. Inoltre 300 mila euro sono stanziati per la manutenzione dei parchi pubblici, importanti luoghi di ritrovo e socializzazione.
Partiranno poi grandi opere sia sulla costa sia in montagna. Da Partaccia a Poveromo sono previsti diversi lavori quali il primo lotto della pista ciclabile lungomare da 300 mila euro, la riqualificazione di piazza Calamandrei a Ronchi, il progetto di rifacimento del lungomare e Piazza Betti da 1,4 milioni di euro ed altri 300 mila euro per la zona di Partaccia e il mercatino. Di fondamentale importanza poi il progetto da 15 milioni “Colonia A.m.i.c.a.”, all’interno del bando ministeriale Pinqua (che ha come obiettivo il recupero di strutture e finalità sociali), con cui l’amministrazione comunale riqualificherà la ex Ugo Pisa tramite la realizzazione di una student house con circa 90 posti letti, un museo del mare, una struttura di co-housing, un centro di socializzazione giovanile ed uno per anziani e il “Dopo di noi”. Inoltre sarà rinnovata la residenza sociale di via delle Tortore ed effettuati interventi al parco. Altra opera finanziata dal Pinqua, per 6,1 milioni di euro, è “Montagna V.i.v.a.” grazie al quale l’amministrazione interverrà nella frazione di Casette, con la realizzazione di alloggi e nuovi spazi pubblici oltre ad interventi sulla scuola e sull’ex lavatoio, e sulla Filanda di Forno per il recupero degli spazi.
Infine, la piscina comunale: oltre 9 milioni di euro per il nuovo impianto da costruire attraverso il partenariato pubblico-privato e garantendo la continuità dei servizi alla cittadinanza. La parte interna avrà una vasca 25x16,5 m, una vasca da apprendimento 12x6 m, una per la riabilitazione ed una ludica. Sarà da 50 metri la vasca all’aperto.
Da aggiungere poi gli interventi di rigenerazione urbana che hanno ottenuto i finanziamenti del Ministero dell'Interno proprio in questi giorni (Palazzo Bourdillion per 7,5 milioni, l’ex deposito Cat per 4 milioni, l'ex mercato ortofrutticolo per 2,8 milioni e Castello Malaspina per 740 mila euro).
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Si è svolta il 13 gennaio la riunione dell’assemblea comunale del Partito democratico.
In tale sede sono stati convalidati i risultati del congresso comunale che ha eletto Norberto Riccardi segretario dell’Unione Comunale di Massa.
L’assemblea ha eletto Enzo Ricci presidente del Partito, figura di grande spessore professionale e espressione chiara di un impegno politico e civile di primo piano.
Nella prossima riunione dell’assemblea si procederà alla nomina degli Organismi Dirigenti, seguendo un percorso che, partendo dai grandi temi del dibattito del territorio, consenta al Partito di svolgere un’azione efficace e coesa.
"Il PD - spiega Norberto Riccardi, segretario comunale del PD - è ben conscio delle responsabilità che gli spettano di qui al prossimo anno nella costruzione di un campo largo che coinvolga la città, le cittadine ed i cittadini, le forze politiche e sociali, il mondo dell’associazionismo, i rappresentanti delle categorie per realizzare un programma condiviso su cui costruire un’ alleanza politica per riconquistare la nostra città e battere la destra.
Massa - afferma - è stata governata da una giunta che ha generato fratture tra centro e periferia e che mostra la volontà di indebolire profondamente la cruciale zona industriale, privilegiando scelte in direzione di insediamenti commerciali destinati a mettere in crisi non solo il tessuto produttivo ma anche il sistema commerciale già esistente e già duramente provato dalla pandemia. Non è stata in grado di far partire gli strumenti necessari per la pianificazione urbanistica del futuro, si è affidata soltanto a progettualità affidate a privati, dai tempi lunghi e incerti, ha trascurato del tutto il tema del rischio idrogeologico e ha generato una miriade di promesse futuribili; per quattro anni in tutta la costa, l’unico intervento è stato un bagno chimico a Marina di Massa. Le risorse del PNNR, quando arriveranno, sono il frutto di progetti già preparati dalle Amministrazioni precedenti. Certo, non si può dire che i ritardi della Giunta Persiani derivino dalla mancanza di disponibilità finanziarie che sono provenute in parte del passato e in parte da Regione, Stato ed Europa. Nonostante questo, gli interventi si sono concentrati solo nel centro della città e si sono limitati a opere di semplice cosmesi, mentre le disuguaglianze sociali si sono drammaticamente approfondite.
Il PD - conclude - aprirà, nelle prossime settimane, una grande campagna di ascolto della città e di proposta programmatica, per condividere percorsi ed idee che rendano la città protagonista di un processo e di un percorso ampiamente condiviso. Si tratta, in sintesi, di costruire, subito, il programma e l’alleanza del futuro".
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La “supercoalizione” dà pieno mandato a definire i confini dell'alleanza ed eventualmente ad ampliarli ulteriormente al candidato a sindaco Simone Caffaz. Questo in estrema sintesi il contenuto di un comunicato firmato dai nove gruppi (Nicola Pieruccini per la Lega-Salvini Premier, Riccardo Bruschi per Forza Italia, Diego Nespolo per Cambiamo con Toti, Eleonora Violante per il Nuovo Psi, Antonello Pelliccia per il Partito Liberale, Alessandro Nicodemi per Verdi Italia per Carrara, Massimiliano Bernardi per Alternativa per Carrara, Massimiliano Tedeschi per Capitale Carrara e Luciano Tonarelli per Carrara Futura) che compongono l'alleanza che si è formata lo scorso giugno e che, un mese più tardi, ha indicato come candidato alla carica di primo cittadino l'ex presidente dell'Accademia.
“Entrando nella seconda metà di gennaio – affermano i partiti e i movimenti che compongono la Supercoalizione – il tempo che precede la presentazione delle liste e delle coalizioni è ormai quantificabile in poche settimane. Fortunatamente la nostra alleanza ha individuato il candidato a sindaco sin dallo scorso mese di luglio e in tutti questi mesi abbiamo potuto lavorare, assieme a Simone Caffaz, a costruire una coalizione ampia, forte e in grado di vincere le prossime elezioni comunali”. Dopo il bilancio di quanto fatto sino a oggi, i vertici della Supercoalizione definiscono i prossimi passaggi che dovranno esserci nelle prossime settimane: “Adesso diventa necessario e urgente – sostengono – definire i confini dell'alleanza, nel tentativo, se possibile, di provare a estenderla ulteriormente per puntare alla vittoria sin dal primo turno. Siamo consapevoli della difficoltà di questo proposito e del fatto che fino a oggi i nostri appelli a Fratelli d'Italia e alle altre componenti civiche sono caduti nel vuoto, così come del fatto che ad oggi non è stato presentato né a noi né alla città alcun progetto politico alternativo al nostro, al di là di qualche bizzarra indiscrezione giornalistica che vorrebbe addirittura l'ex vicensindaco del Pd candidato della componente più a destra del centrodestra”.
Di qui il pieno mandato a Simone Caffaz di compiere l'ultimo tentativo di accordo e successivamente definire i confini della coalizione. “Intendiamo quindi rinnovare i nostri appelli – affermano dalla Supercoalizione – proprio per l'importanza storica della prossima competizione elettorale e incaricare a questo scopo proprio il nostro candidato a sindaco Simone Caffaz che, avendo la delega e la piena rappresentanza di tutte le nove forze della coalizione, potrà capire meglio di chiunque altro se i confini della coalizione potranno essere allargati da subito oppure se bisognerà aspettare l'eventuale ballottaggio”.
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L’attività venatoria vagante con l’ausilio del cane, quella collettiva al cinghiale e l’attività di controllo e contenimento del cinghiale eseguita in modalità collettiva sono sospese fino a tutto il 31 gennaio nell’intera provincia di Massa Carrara, cioè nel territorio che corrisponde all’Atc (Ambito territoriale di caccia) numero 13.
E’ quanto prevede l’ordinanza firmata dal presidente Giani allo scopo di contenere la peste suina africana, i cui primi casi si sono registrati all’inizio dell’anno in provincia di Alessandria e poi in Liguria, vicino ai confini regionali.
Il virus della Peste suina africana rappresenta un serio rischio epidemico per i suini allevati determinando, date le caratteristiche, un elevato indice di morbilità e mortalità con conseguenze dirette ed indirette sulle produzioni della filiera regionale. E’ per questo che si rende necessario controllare la diffusione della malattia nei cinghiali anche per proteggere i suini allevati.
L’ordinanza, oltre a sospendere l’attività venatoria prevede anche il rafforzamento della sorveglianza passiva attraverso l’esecuzione di battute di ricerca attiva delle
carcasse di cinghiale, prioritariamente nella Provincia di Massa Carrara.
Al tempo stesso nell’intera area viene incoraggiata e accelerata la macellazione dei suini negli allevamenti familiari e saranno intensificate e rafforzate la vigilanza sulle movimentazioni degli animali sensibili e verificate le condizioni di biosicurezza degli allevamenti.
In seguito l’ordinanza potrà essere reiterata in base alla situazione epidemiologica.
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"Chiediamo alla Regine Toscana di attuare con rapidità uno specifico piano per contrastare la peste suina africana. Subito un programma di contrasto per individuare tempestivamente eventuali casi tra i suidi, tra cui maiali e cinghiali, e procedere con l'applicazione delle misure di biosicurezza. Interventi da attuare sul campo coinvolgendo gli Atc e le associazioni venatorie. Inoltre, la Regione ha previsto contributi destinati agli allevatori per sostenerli nelle azioni di difesa da tale malattia?". Lo chiede un'interrogazione di Fratelli d'Italia alla giunta regionale, atto di cui è uno dei firmatari il consigliere Vittorio Fantozzi, vicepresidente della commissione sviluppi economico e rurale.
"La peste suina africana è una malattia infettiva altamente contagiosa in grado di causare elevata mortalità nei suidi, sia domestici che selvatici. Non si trasmette all'uomo, ma è spesso letale per gli animali che ne sono colpiti, è altamente trasmissibile e mette quindi a rischio gli allevamenti di maiali e lo stesso commercio di carni suine. Il virus può resistere per anni nella carne congelata e viene reso inattivo solo dalla cottura e da specifici disinfettanti. Il rischio più imminente di trasmissibilità di questa malattia appare legato al "fattore umano" a seguito di contatto diretto dei suini selvatici o domestici con alimenti e materiali contaminati veicolati da trasportatori, turisti, lavoratori stranieri, viaggiatori. Le esperienze degli altri Paesi europei hanno evidenziato che la tempestiva, immediata e coordinata attuazione delle misure di controllo nei suidi selvatici risulta fondamentale per avere maggiori probabilità di confinare e debellare la malattia. Ancora più importante è la opportuna identificazione dell'ingresso del virus nelle popolazioni indenni di cinghiali. Un ritardo nell'individuazione dell'infezione potrebbe determinare una diffusione della malattia su territori talmente vasti da rendere difficilmente attuabile l'applicazione delle misure di controllo, con gravi ripercussioni economiche per il settore produttivo suinicolo che andrebbe incontro a pesanti restrizioni commerciali" fa notare Fantozzi.
"L'annoso problema dell'invasione dei cinghiali è da anni al centro del dibattito, l'eccessivo numero di questi ungulati provoca gravi danni alle coltivazioni, nonché pericoli per l'uomo, anche in termini di incidenti stradali. Nella sfortunata ipotesi di diffusione anche in Toscana della peste suina africana, casi si sono registrati in Piemonte e Liguria, il numero spropositato dei cinghiali nei nostri territori rappresenterebbe un volano di devastante amplificazione per tale malattia. In poco tempo si genererebbero effetti negativi notevoli sul tessuto sociale, economico e produttivo, con l'inevitabile blocco degli allevamenti di suino. Le organizzazioni agricole esprimono un doppio timore, di tipo sanitario, per gli allevamenti, ed economico, con il rischio che alcuni stati extra-Ue blocchino l'importazione di tutte le carni suine italiane" sottolinea Fantozzi.
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Il presidente del consiglio comunale di Carrara, Palma, in una nota stampa, boccia il progetto del traforo della Foce e motiva questa posizione, attribuendo all'opera un costo di realizzazione e di gestione molto elevato e, soprattutto, la non utilità per le esigenze del territorio, che invece, necessita di opere di manutenzione ordinaria.
Palma inoltre invita a ragionare in funzione della direzione che la città vuole intraprendere, guardando anni avanti :"Quando si pianificano grandi opere di questa portata - afferma - è necessario guardare avanti, al mondo che sarà tra dieci, venti o cinquant'anni. Nel mondo che verrà, a mio parere, per lavorare si muoveranno sempre di più le idee e sempre di meno le persone. E che questo futuro sia già iniziato, lo vediamo nella vita di tutti i giorni, quando seguiamo un corso a distanza, lavoriamo in smart-working o senza muoverci da casa otteniamo un documento da un ente pubblico. E questo è solo l'inizio. Dobbiamo farci trovare pronti ad affrontare il mondo che sarà. Per farlo servono investimenti, perché anche stimolare la crescita di questo modello di sviluppo necessita di infrastrutture. Ogni euro investito in questa direzione ha un ritorno in termini di occupazione e di qualità della vita enormemente superiore agli investimenti fatti nell'economia tradizionale. Nella nostra zona ci sono state le possibilità di puntare sulle nuove economie. E ci saranno anche in futuro se ci faremo carico di investire in economie nuove, piuttosto che puntare tutto su economie fatte di trasporto su gomma, viadotti e gallerie, che sono economia tipiche degli anni '50. L'economia che sta muovendo il resto del mondo occidentale va in tutt'altra direzione, perché non impiegare questi milioni di euro nella nascita di settori ad alta tecnologia? Perché costringere i giovani ad emigrare o fare i pendolari per svolgere il loro lavoro piuttosto che creare le condizioni affinché possano restare?"
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In un comunicato Giovanna Santi, segretario del Pd di Massa, ringrazia quanti sono intervenuti al congresso, dal quale è uscito fuori un Pd, che deve guardare al futuro, unito ma alternativo alle destre: "L'unità - scrive - è per noi un valore e un patrimonio, crediamo che non si possa rinunciarvi a cuor leggero per inseguire logiche puramente contabili che con la politica hanno poco a che fare. Per questo - prosegue - invitiamo coloro che sono risultati maggioranza nei voti degli iscritti dei circoli a costruire una proposta di governo comune del Pd di Massa e a non perseguire logiche di chiusura e autosufficienza che rischierebbero di dividere il Partito Democratico massese e, quindi, di indebolire proprio la costruzione aperta e pluralistica di una alternativa alle destre a Massa".
La Santi, quindi, auspica in un percorso partecipativo, con un programma condiviso con i cittadini :"Unità è riconoscere che le proposte alla base del programma di Giovanna Santi sono proposte del Pd e che nel Pd devono vivere ed essere realizzate a cominciare dagli obiettivi: - della parità di genere a ogni livello vista come condizione indispensabile per avere a disposizione la forza e l'intelligenza di tutte e tutti, - del rinnovamento, che prevede anche il rispetto statutario sui limiti dei mandati, che va visto come semina per il futuro e incoraggiamento alle ragazze e ragazzi, - della partecipazione, vista come apertura vera affinché le decisioni su scelte programmatiche fin dai programmi da presentare alle elezioni amministrative siano assunte dalla presenza e dal voto degli iscritti ed elettori del Pd e della società civile, in linea con le Agorà volute dal segretario Enrico Letta.".
- Green pass per accedere al cup: è protesta
- FdI: "Scuole decimate dal Covid. Caos protocolli, centinaia di classi verso lo stop"
- Pd Massa: "Solo uniti si può vincere, basta con le divisioni interne"
- Sanità, Fantozzi-Amorese (FdI): "Esiste o non esiste il registro tumori per Massa Carrara?"
- Consigliere di parità provinciale: dal 20 gennaio il ricevimento del pubblico
- Azione Sanità Massa Carrara: "Omicron batte sanità 1-0"
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