Politica
Stagione turistica in grave calo: l'allarme lanciato dai commercianti e raccolto dal comitato "Tra la gente" di Stefano Pucci
“Tra la Gente”, il comitato fondato da Stefano Pucci raccoglie l’allarme dei commercianti: “Marina di Massa mai così vuota”. “È un’estate amara per molti operatori economici del litorale…

Quasi ultimato il restauro della Nottola di Hegel, di Robert Morris: il comune replica alla segnalazione della consigliera Mattei
Al parco della Padula di via Sorgnano si stanno completando in questi giorni i lavori di ripulitura e sistemazione dell'opera 'Hegel's Owl' di Robert Morris. La 'Nottola', come…

Infrastrutture in cambio di materie prime: il nuovo feudalesimo del marmo a Carrara secondo ARCA
Associazione ARCA - Insieme per la rigenerazione e per la cura dell'ambiente ha commentato il finanziamento privato per adeuare lo stadio della Carrarese alla serie B: "Con l’articolo…

La Nottola di Norris in stato di degrado: la segnalazione social della consigliera Maria Mattei
Il triste destino dell'opera "La Nottola" di William Norris, collocata e costantemente vandalizzata, nel Parco di Villa Fabbricotti alla Padula, torna ad essere segnalato dalla consigliera Maria Mattei…

Massa Capitale della Cultura: l’opposizione chiede trasparenza e partecipazione
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato diffuso dai gruppi consiliari di "Massa è un'altra cosa" e del Partito Democratico, firmato da: Dina Dell’Ertole, Ivo Zaccagna, Enzo Romolo…

Case Popolari: L’opinione del segretario comunale Giuseppe Bergitto (FI) sulle affermazioni del gruppo consigliare PD
Forza Italia Carrara: l’opinione del segretario comunale Giuseppe Bergitto sulle affermazioni del gruppo consiliare PD sulla stampa. "L'articolo fatto uscire dal…

Massa capitale della cultura 2028: I capigruppo di maggioranza ringraziano tutti coloro che appoggiano la candidatura
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato diffuso dai capigruppo di maggioranza del Comune di Massa, a firma di Ortori Simone, Frugoli Filippo, Ronchieri Giovanbattista e Casotti Alessia.

Marco Guidi e Massimiliano Manuel (Fratelli d'Italia): Sanità, lavoro e sviluppo, Giani racconta un'altra Toscana
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato diffuso da Marco Guidi coordinatore provinciale Fratelli d'Italia e da Massimiliano Manuel coordinatore comunale Fratelli d'Italia.

Il pasticciaccio brutto delle case popolari in via Murlungo: il Comitato Avenza si R-Esiste ripercorre le tappe di una battaglia contro una decisione amministrativa considerata assurda
“La vicenda del Murlungo passerà come emblema di questa esperienza amministrativa di Carrara, esperienza che ormai in molti auspicano arrivi al capolinea”: è quanto affermano dal comitato Avenza…

Comune di Massa sul finanziamento degli alloggi popolari: "Se Carrara non riesce a utilizzare il finanziamento regionale, Massa è pronta a subentrare"
Da settimane assistiamo a un dibattito interno al Comune di Carrara, sul quale questa amministrazione non intende intervenire sotto alcun profilo. Tuttavia, si tratta di una questione di…

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Cesare Micheloni, coordinatore comunale per Fratelli d’Italia, in un comunicato si esprime in merito alle condizioni dell’ ex mercato coperto di Avenza, chiuso da tempo memorabile.
“La struttura è in totale stato di abbandono - dice - detriti e rifiuti fanno da contorno allo stato fatiscente dell'immobile comunale, una volta fulcro del centro storico avenzino ed oggi anche meta di malintenzionati. Purtroppo, al peggio non c'è mai fine. Infatti, in questi giorni, a causa delle forti piogge la situazione della struttura si è aggravata :nuove infiltrazioni d'acqua hanno reso insicuro il terrazzo che dava accesso al vecchio mercato. A seguito di ciò – prosegue-l ‘amministrazione comunale ha transennato l'area in oggetto e ha posizionato dei discutibili tiranti ad una già precaria ringhiera, inoltre, dobbiamo annotare anche la formazione di vere e proprie piscine sul tetto che potrebbero provocare crolli o cedimenti".
"Detto ciò - conclude - chiediamo un immediato intervento del Sindaco volto alla messa in sicurezza dell'intero perimetro e, infine , in questa ennesima vicenda di cattiva gestione dei beni pubblici cogliamo l'occasione per ribadire che una struttura tanto grande e importante debba essere restituita alla comunità. A nostro avviso, l'ubicazione e gli spazi dell'ex mercato coperto ben si adatterebbero alla creazione di un polo culturale dove le associazioni del territorio potrebbero svolgere attività artistiche, sociali e formative, una riqualificazione dell'immobile che diventerebbe anche un volano per la rinascita del centro storico avenzino”.
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La situazione dei contagi all'interno della residenza sanitaria assistita Regina Elena di Carrara e le problematiche legate al personale, continuano ad essere al centro di numerose contestazioni rivolte al sindaco Francesco De Pasquale e all'amministrazione comunale.
In particolare, l'onorevole Cosimo Ferri non demorde e torna ad incalzare sulla vicenda: “Sulla residenza Regina Elena continua la preoccupazione dei famigliari degli ospiti. Il sindaco del comune di Carrara deve prendere una posizione chiara e verificare la situazione che risulta ancora preoccupante. I problemi che da mesi segnaliamo non sono stati risolti: chiediamo quindi notizie precise sulla sicurezza degli ospiti, anche su coloro che devono rientrare in residenza dopo ricoveri ospedalieri, sull’aumento dei positivi e sulla necessità di riprendere le videochiamate per consentire ai famigliari di mantenere un collegamento”.
Ma non è solo la questione dei contagi che preoccupa Ferri, ma anche la situazione del personale: “De Pasquale deve dare risposte sui servizi, anche in orario notturno, degli infermieri, sull’organico in servizio, sul programma ed i tempi di assunzione per ripristinare la pianta organica, sulla parità di retribuzione dei lavoratori che svolgono all’interno le stesse mansioni”.
“La struttura – conclude l'onorevole Ferri - ha un presidente e un direttore che devono certamente dare risposte ma il comune, in qualità di socio, deve intervenire e rispondere ai cittadini per riportare tranquillità e dare garanzie sia agli ospiti che ai lavoratori”.
M.C.
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Roberta Dei, presidente del gruppo misto di maggioranza, ha rivolto una dura messa in discussione del sindaco Francesco Persiani riguardo al trattamento riservato alla zona di via Tecchioni.
“Questa mattina, a seguito di alcune segnalazioni, mi sono recata per un sopralluogo in via Tecchioni per verificare come si tutela la pubblica incolumità da parte del comune di Massa. Ho potuto constatare che la strada comunale era ghiacciata a causa del mancato spargimento di sale, che erano presenti transenne a causa di una nuova frana e, dulcis in fundo, che la fontana del Cristallo era chiusa senza alcun avviso specifico che ne spiegasse le ragioni. I residenti hanno espresso forte rabbia e preoccupazione per la cattiva gestione, da parte del dirigente ai lavori pubblici e protezione civile, delle condizioni della strada e della sicurezza della stessa”.
La Dei precisa che da oltre un anno e mezzo sono presenti le transenne a causa di una frana sotto strada che non viene messa in sicurezza, mettendo così a rischio la pubblica incolumità di coloro che devono percorrere quotidianamente la strada che in quel punto è attraversata da un canale.
“Un progetto firmato dal dirigente dei lavori pubblici, con fondi del ministero degli Interni, sembrerebbe realizzare dei lavori per 142.248,50 euro su via dei Colli indicandola come via Tecchioni”. Ma, precisa la Dei” Via dei Colli è una strada provinciale e dunque la competenza degli interventi non è comunale e non spetta al dirigente dei lavori pubblici del comune di Massa. Dunque che intervento è stato approvato in giunta lo scorso Settembre con l'atto n.181?”.
Quindi la Dei conclude così: “Persiani e Guidi avevano dichiarato a giugno 2019, dopo aver riaperto la strada, che erano "consapevoli dell'importanza di riaprire quel tratto considerato che via Tecchioni collega la zona di Massa con quella di Montignoso". Mi aspetto che questi soldi vengano spesi sulle strade comunali”.
M.C.
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“La distruzione di una montagna non è un atto eroico. Le Alpi Apuane, vittime di uno dei più grandi disastri al mondo causato dal capitalismo estrattivo, portate in TV esaltando e spettacolarizzando le attività estrattive”. Così Athamanta esprime nuovamente il proprio disappunto sulla serie di “Uomini di pietra” firmata DMAX.
A seguito anche delle trattative iniziate con enti e industriali per la realizzazione della seconda stagione a Carrara, Athamanta invita a riflettere su ciò che questa serie mostra ed elogia: pareti da sbancare, clienti ultra milionari da soddisfare e commesse da evadere, un sistema basato sulla corsa contro il tempo e l’iper produttività, a qualsiasi costo. Sotto il falso mito della “ricerca di bellezza e di perfezione” vediamo andare in onda quello che a prima vista appare come un combattimento eroico dell’“uomo di pietra” contro la natura, la grandiosità e imponenza dei mezzi messi in campo, il coraggio degli operatori di cava. Come riportato in un recente video apparso su YouTube, quello che appare ad un occhio attento è “un sistema prevaricatore che mangia tutto quella che ha intorno, tutto quello che incontra, inclusi noi. Ciò che resta è pura devastazione” - continua Athamanta.
Protagonista principale della prima stagione era la ditta versiliese Henraux, che gestisce quattro cave sul monte Altissimo, nel comune di Seravezza, a 1589 metri sul livello del mare. “Le cave della ditta Henraux tanto esaltate dal programma sono in realtà artefici della distruzione di un contesto paesaggistico di elevato pregio, quello dei monti Altissimo, Sella, e Tambura, caratterizzati da numerose particolarità di rilevanza naturalistica: singolarità geologiche quali circhi glaciali, doline, cavità carsiche, che ospitano organismi di grande interesse zoo- e fito-geografico, tra cui molti endemismi e specie rare. Proprio queste particolarità geomorfologiche – dal valore inestimabile – hanno permesso alle Alpi Apuane di diventare uno dei 75 Unesco Global Geopark, uno dei 26 in tutta Europa. Ma questo genere di valore non interessa al capitalismo estrattivo e alla sua rappresentazione machista”.
Athamanta documenta che dopo le escavazioni ciò che resta è un paesaggio completamente stravolto, basti pensare alla vetta delle Cervaiole dove opera l’Henraux, letteralmente distrutta dalle attività di cava, con uno sbassamento di 50 metri concesso nel 2008. Sbassamento avvenuto grazie ad un protocollo d’intesa firmato da Henraux nel 2006 con i Comuni di Stazzema, di Seravezza ed il Parco delle Apuane, nel quale la ditta si impegnava, inoltre, a trasformare in loco il 60% dell’estratto e a destinare la parte restante “prioritariamente alla lavorazione presso le aziende collocate nel distretto”. Tuttavia, come ben si vede anche in “Uomini di pietra”, il materiale estratto è destinato per lo più a ricchi acquirenti esteri, mentre sul territorio le ricadute appaiono tutt’altro che positive. Un esempio è il ravaneto prodotto dalle cave Cervaiole che ha sepolto una sorgente e periodicamente imbianca il canale del Giardino dove vive una specie protetta: la Bombina pachypus. Al caso delle Cervaiole si aggiungono, sempre nel contesto dell’Altissimo, altri casi di mala gestione del territorio da parte degli enti preposti e di totale impunità delle imprese estrattive, alle quali, a partire dal 2010, è stato concesso di riaprire ben 3 cave in area Parco: cava Macchietta, il cui ravaneto sta compromettendo la sorgente della Polla; cava Mossa, riaperta nel 2013 nonostante il parere negativo della Provincia di Lucca; cava Buca, riaperta nel 2013 nonostante la rilevazione di numerose fratture”.
Per Athamanta anche i grandi proprietari del comprensorio carrarese ora aspirano al loro momento di celebrità televisiva, consci che questa trasmissione può diventare un’importante vetrina pubblicitaria. Quello che attira non è solo la sponsorizzazione aziendale, ma la perpetrazione della mitologia legata all’escavazione di marmo attraverso l’esaltazione della tecnica e della pericolosità del mestiere, grazie al tipico pacchetto DMAX che già abbiamo visto all’opera nel descrivere altri tipi di meccanismi estrattivi: muscoli, macchine giganti, machismo e fatturato. L’esaltazione della velocità a discapito della sicurezza, della distruzione a spese della natura, un’agiografia in chiave spettacolare del capitalismo estrattivo”.
Conclude Athamanta: “A seguito delle lamentele pubbliche andate in stampa sui giornali, che vedevano i grandi imprenditori di cava carraresi protestare per non essere stati presi in considerazione per la realizzazione della prima stagione, ecco che DMAX bussa alle porte di Carrara. Sono infatti già iniziate le trattative fra industriali, Comune di Carrara e produzione DMAX, per lo svolgimento della seconda stagione. D’altronde se l’obiettivo è quello dell’esaltazione della devastazione, quale miglior palcoscenico se non il comprensorio dei bacini estrattivi di Carrara?”.
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I Paladini Apuoversiliesi tornano a parlare del tanto discusso progetto di ampliamento del porto di Carrara. Un incontro, tenutosi ieri a Villa Bertelli e promosso dal sindaco di Forte dei Marmi, ha visto partecipare amministratori e associazioni di tutto il comprensorio.
"Ci fa piacere - dice Orietta Colacicco, presidente dei Paladini - che il sindaco Murzi si sia fatto promotore di questo importantissimo incontro. Abbiamo presentato istanza di accesso agli atti il 29 gennaio, e adesso anche i sindaci e associazioni faranno richiesta: bisogna fare chiarezza. Dall'esame del DPSS non si capiscono le dimensioni dell'ampliamento e quali prove siano state fatte per poter dire che non porterà erosione".
Altro punto da chiarire quello relativo al coinvolgimento dei vari comuni. "Da quanto è scritto nel DPSS, propedeutico al PRP, potrebbe essere autorizzato dall'autorità senza passare dai comuni, perché non verrebbero distinte le aree portuali da quelle di interazione porto-città. Con la sua approvazione questo è l'iter: Il piano regolatore con il relativo rapporto ambientale è adottato dal comitato di gestione, inviato poi per il parere di competenza al Consiglio superiore dei lavori pubblici. Bisogna accelerare: il piano regolatore potrebbe, da quanto scritto, essere già stato inviato ai lavori pubblici".
"L'erosione costiera necessita di azioni straordinarie e urgenti. Siamo sempre stati d'accordo con la soluzione del ripascimento come manutenzione ordinaria, che comporta considerevoli investimenti. Ma proprio questi investimenti – conclude la Colacicco - rischiano di essere vanificati dall'ampliamento del porto di Carrara, che potrebbe far aumentare l'erosione già in atto e sotto gli occhi di tutti"
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Alla riunione, cui erano convocati i soggetti maggiormente coinvolti dalla erosione costiera, erano presenti oltre al Sindaco Murzi, il Sindaco di Massa, Francesco Persiani, Cristiano Orsi, consigliere comunale in rappresentanza del comune di Montignoso, il vice sindaco Graziella Polacci e l'assessore all'Ambiente e Lavori Pubblici, Enrico Ghiselli del Comune di Forte dei Marmi e il professor Mauro Rosi. Tra i partecipanti il presidente dell'associazione I Paladini ApuoVersiliesi, Orietta Colaccicco, Paolo Corchia di Federalberghi, le associazioni e i rappresentanti dei sindacati dei balneari della costa.
Nel dare il benvenuto all'incontro il primo cittadino di Forte dei Marmi ha ringraziato il sindaco Francesco Persiani: “Con la sua presa di posizione ha sicuramente dato nuova forza nel voler affrontare uniti le problematiche legate all'erosione. Noi vogliamo soltanto interrompere un meccanismo perverso per cui l’erosione della costa continua a persistere tra tanti discorsi, tanti bei progetti, tanti bei propositi, però poi alla fine ci si accorge che ognuno sta andando per la propria strada, che è difficile trovare soluzioni che siano condivise e soprattutto che diventa impossibile seguire con attenzione ed esattezza quello che sta accadendo: un esempio dei più banali su tutti, la difficoltà di ottenere informazioni esatte sul Porto di Carrara. Vorremmo tutti sapere un po' di più ma soprattutto vorremmo che ci fosse un impegno urgente, preciso e chiaro della Regione Toscana ad adottare con continuità gli interventi di ripascimento.”
“Apprezzo le parole di stamattina del sindaco Murzi - ha sottolineato il sindaco di Massa Francesco Persiani – perché condivido appieno la posizione di partenza, non dobbiamo fare la lotta contro i mulini a vento, ma affrontare i problemi concreti prendendo atto della realtà dei fatti in maniera corretta. Noi come comune di Massa, abbiamo le maggiori difficoltà, stiamo vivendo infatti anche in questo momento una stagione veramente difficile e chiaramente da soli non possiamo affrontare un problema così rilevante se non grazie a questi incontri, all’apporto di tutti, ad una unità di intenti che veda interessate sia la politica che le istituzioni non soltanto a livello locale, le associazioni dei balneari, ma anche coinvolgendo gli enti che molto spesso mancano a questi tavoli.”
Molto interessante per i partecipanti è stata la relazione del Professor Mauro Rosi che ha mostrato attraverso delle fotografie del litorale apuoversiliese la diminuzione progressiva della spiaggia dall'Arno fino al Porto di Carrara, dimostrando come il problema stia riguardando giorno dopo giorno tutti i comuni della costa.
Al termine dell'incontro tutti hanno convenuto sull'opportunità della stesura di un documento condiviso che è stato poi sottoscritto dai presenti, attestante i punti di azione su cui operare:
1) richiedere alla Regione Toscana, vista la situazione di emergenza erosione di alcuni stabilimenti balneari nella parte nord della costa apuo-versiliese, di procedere ad un intervento di ripascimento straordinario ed urgente delle spiagge;
2) stimolare la Regione Toscana in ogni modo possibile affinché dia corso al prosieguo del progetto di ripascimento della costa apuo-versiliese, con immediatezza stante il pregiudizio che dall’erosione stanno già subendo diverse attività turistico-balneari;
3) obiettivo comune di Enti Locali ed Associazioni oggi presenti è quello di avere maggiore trasparenza ed essere resi edotti in maniera compiuta sui possibili scenari di sviluppo che potranno derivare dall’approvazione della nuova pianificazione del Porto di Marina di Carrara, senza alcun pregiudizio;
4) nel perseguimento del predetto obiettivo:
a) i Comuni di Forte dei Marmi, Montignoso e Massa concordano in ordine all’opportunità di formalizzare istanza di partecipazione ad ogni iniziativa/procedimento che riguardi l’area del Porto di Marina di Carrara, sia nei confronti dell’autorità portuale di competenza che della Regione Toscana. Concordano inoltre di avviare quanto prima un dialogo con il Comune di Carrara per approfondire ogni questione afferente la progettualità del Porto;
b) le Associazioni portatrici di interesse con riguardo all’integrità della costa apuo-versiliese si impegnano, qualora non l’avessero già presentata, a formalizzare a loro volta istanza di partecipazione al procedimento amministrativo volto all’approvazione di qualsivoglia modifica della situazione del Porto di Marina di Carrara;
5) le parti oggi presenti si impegnano a collaborare per addivenire alla possibile costituzione di un Consorzio pubblico/privato di gestione della Costa, che monitori le situazioni di erosione e garantisca l’efficace mantenimento dell’equilibrio dimensionale delle spiagge, pianificando annualmente le attività operative.
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L'Automobile Club di Massa Carrara è tornato sull'argomento dell'uso dei nuovi monopattini elettrici, sopratutto dopo gli ultimi incidenti e la morte di una giovane mamma a Genova. Parliamo di mezzi con due piccole ruote da 10 pollici antiforatura e con una autonomia di 60/70 km, accessibili a tutti considerati i prezzi attuali, che si portano senza patente e senza obbligo assicurativo (l'obbligo vige per il noleggio).
L'Automobile Club che certo guarda la strada con gli occhi dell'automobilista, ha centrale il pensiero della mobilità e la sicurezza stradale. Il club ha ricordato la regolamentazione e le normative vigenti sull'uso del monopattini: "I monopattini elettrici possono circolare con limite massimo di velocità di 6 km/h e senza creare pericolo ed intralcio ai pedoni in aree pedonali urbane solo ove prevista la circolazione dei velocipedi non condotti a mano, con limite massimo di velocità di 25 km/h nelle Piste ciclabili, su strade urbane aventi limite di velocità massima di 50 km/h e solo all'interno della pista ciclabile delle strade extraurbane.
Essendo veicoli a motore è sempre vietata la loro circolazione sui marciapiedi o sugli spazi riservati ad altri veicoli o ai pedoni – come ad esempio impegnare un attraversamento pedonale senza scendere dal monopattino.
Ricordiamo che i monopattini, come le biciclette e gli scooter, devono viaggiare in fila fra loro, è vietato trasportare altre persone, animali o oggetti o trainare veicoli e che si devono tenere sempre entrambe le mani sul manubrio.
Per le violazioni alle norme di circolazione, in caso di utilizzo erroneo o, ancor peggio in caso in cui sono stati volutamente "truccati" al fine di superare i limiti di velocità previsti, le violazioni amministrative vanno da 25 a 6.000 euro.
Infine un'ultima importante annotazione: se viene acquistato u n monopattino elettrico con la sella e/o con potenza superiore al limite di riferimento, il monopattino verrebbe considerato un ciclomotore con tutti gli obblighi di Legge derivanti: documento di circolazione, targa, sistema d'illuminazione anteriore e posteriore, specchietto retrovisore, casco e assicurazione."
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Il coordinatore comunale di Forza Italia Riccardo Bruschi comunica, tramite una nota stampa, la posizione del partito nei confronti del consigliere comunale Lorenzo Lapucci.
“Da almeno un anno il partito, in fase di ricostituzione a livello cittadino - dichiara Bruschi - ha cercato più volte la collaborazione del suo consigliere comunale, il quale però ha sempre declinato negando qualsiasi collaborazione ed è persino uscito dai gruppi social costituiti per il dibattito. Abbiamo provato a coinvolgerlo anche tramite i livelli superiori del partito, ma non è valso a nulla. Lapucci ormai da tempo, di fatto, non appartiene a Forza Italia”.
Bruschi critica duramente la condotta del consigliere: “Lapucci sta occupando indegnamente un posto di cui avrebbe bisogno tutta la città di Carrara in quanto funzionale alla stesura di un programma elettorale in vista delle prossime amministrative".
“Dunque - conclude -, preso atto che in consiglio comunale ha portato avanti mozioni per conto di partiti di sinistra e che sta votando in linea con forze politiche di maggioranza per motivi non meglio noti, ho il dovere, come rappresentante Forza Italia, di prenderne pubblicamente le distanze ed a chiederne le dimissioni, anche se ho poca fiducia in questo nobile gesto da parte sua”.
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Acqua: ordinanza di non potabilità dal comune di Massa. “L’ordinanza è poco chiara - interviene Daniele Tarantino di Confimpresa Massa Carrara - . E’ molto generica e non specifica esattamente le zone colpite. Sono molte le attività e concittadini che si sono rivolte a noi chiedendo spiegazioni. Per esempio: è possibile fare caffè al bar? Di i fatto, molte attività, per precauzione e timore, non hanno potuto lavorare e chiedono urgenti spiegazioni".
"Inoltre, ci domandiamo: l’ordinanza è stata emessa in ritardo, ciò significa che le persone hanno utilizzato acqua non potabile per un tempo non definibile. L’area interessata è compresa tra viale Roma - autostrada- comune di Montignoso, località Volpigliano e località Canevara. Come si legge nel comunicato di Gaia “le analisi di usl hanno individuato nell'acqua un parametro batteriologico alterato, il clostridium perfigens, che per legge non richiederebbe l'emissione di ordinanza di non potabilità, essendo tra i parametri che la legge individua come parametri indicatori che richiedono un approfondimento di indagine ma non un divieto di utilizzo. Applicando il principio di massima precauzione la Uusl ha richiesto al comune l'emissione dell'ordinanza, anche se questa non è prevista dalla normativa. Il clostridium perfrigens è un batterio ubiquitario in natura, probabilmente proveniente da vegetali in decomposizione che si presenta nelle acque superficiali o di sorgente carsica dopo eventi meteorologici intensi”.
“I bar, le imprese, i cittadini, chiosa Tarantino – chiedono maggiore trasparenza.
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Creare nuove aree verdi nei territori contribuendo al miglioramento della qualità dell’aria e alla lotta ai cambiamenti climatici: il comune di Massa sostiene pienamente l’ambiziosa mission di Arbolia attraverso il protocollo di intesa approvato dalla giunta e firmato dalle parti nei giorni scorsi. Arbolia è una società benefit creata su iniziativa di Snam spa e Cassa depositi e prestiti per realizzare iniziative di riqualificazione attraverso la piantumazione di migliaia di alberi a beneficio della comunità locale. Una proposta accolta fin dal primo momento dall’amministrazione comunale con l’avvio del percorso che porterà al rimboschimento di una o più vaste zone del territorio.
“Questa è solo una di diverse iniziative che stiamo mettendo in campo per dotare Massa di un maggior numero di piante, penso ad esempio al progetto di riqualificazione urbana o alla piantumazione di essenze nelle nuove piazze in fase di realizzazione. Credo nella bontà del programma di Arbolia perché in questo caso non si tratta di puro abbellimento della città, piuttosto di un’azione di forestazione per creare nuovi polmoni verdi. Grazie a questa convenzione, tra alcuni anni potremmo avere sul territorio grandi aree boschive utili a combattere la crisi climatica ed il riscaldamento globale.” dichiara il sindaco Francesco Persiani.
Il progetto si inserisce nel quadro di una politica di sostenibilità e nel perseguimento di iniziative concrete volte a rispondere ai grandi trend internazionali relativi alla transizione energetica e al climate change, con un focus primario alla decarbonizzazione e alla riduzione delle emissioni. I gruppi di lavoro, formati da consulenti e collaboratori, valuteranno le attività di programmazione, analisi e sviluppo delle iniziative e identificheranno le aree, urbane o periurbane, da circa 2 ettari e le essenze migliori da inserire nel contesto ambientale e paesaggistico. L’amministrazione comunale, oltre a mettere a disposizione i terreni, garantirà la manutenzione del bosco per la durata della convenzione per garantirne la crescita sana degli alberi nel corso degli anni e al termine del periodo gestirà l’area nel rispetto del regolamento forestale. I luoghi identificati potranno essere concessi anche per l’organizzazione di eventi legati al progetto di cui la società Arbolia documenterà le fasi. Da parte sua, Arbolia progetterà e realizzerà iniziative di imboschimento e rimboschimento, anche attraverso il coinvolgimento di finanziatori, e si assumerà gli obblighi di cura e manutenzione degli alberi per i primi due anni.
Spiega l’assessore all’Ambiente Paolo Balloni: “ci siamo adoperati da subito avendo ben chiare le potenzialità della proposta essendo impegnati anche in altre iniziative finalizzate all’incremento aree verdi sul territorio. L’abbattimento di co2, il miglioramento della qualità dell’aria, la promozione della biodiversità ci hanno convinto che Arbolia potesse radicarsi anche nella nostra città. Con la firma della convenzione inizia il percorso che porterà i gruppi di lavoro all’individuazione di una o più aree idonee al rimboschimento”.
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