Politica
Le osservazioni al progetto di bonifica della Buca degli Sforza fatte da Italia Nostra Massa Montignoso e Legambiente
Italia Nostra Massa Montignoso e Legambiente hanno fatto alcune osservazioni al progetto di bonifica della Buca degli Sforza, a Massa, che, a breve vedrà l' aggiudicazione alla…

Votata all'unanimità, ad eccezione di Polo progressista e di sinistra, la variante Aurelia: la critica del comitato NoVariante
Il comitato No Variante Aurelia ha commentato il voto del consiglio comunale di Massa a favore della Variante: "Nel consiglio comunale del 16 settembre hanno votato all'unanimità…

Non in mio nome: manifestazione per Gaza organizzata da Associazione Mycelium in Piazza Aranci a Massa il 21 settembre
L'associazione Mycelium ha organizzato un flash mob di protesta per Gaza. Ecco la loro dichiarazione: "In questo momento storico, tra i più bui che l'umanità abbia attraversato negli…

Politeama, l'inizio della fine: flash mob di Avenza Si R-Esiste in piazza Matteotti per segnalare i molti nodi del degrado della città
Sono arrivati in piazza Matteotti con un pullman riservato, intorno alle 20,15 di giovedì 17 settembre: il gruppo nutrito di cittadini di Avenza che fa parte del comitato…

Il Polo P&S: la variante Aurelia con 60 milioni di euro sommergerà di inquinamento Massa
Il Polo Progressista e di Sinistra, composto da M5S RC e Mcc, non si meraviglia per l’approvazione della delibera per il primo lotto della Variante Aurelia,…

"Incontriamoci a Massa": il Pd Massa Carrara apre la campagna elettorale il 20 settembre in piazza Aranci
Il Partito Democratico di Massa-Carrara inaugura la campagna elettorale per le elezioni regionali del 12 e 13 ottobre con…

Un incontro per aprire un dialogo sul porto di Carrara: i Paladini Apuoversiliesi a colloquio con il nuovo commissario dell'Autorità Portuale Bruno Pisano
I Paladini Apuoversiliesi sono stati ricevuti dall’Autorità portuale di Carrara, mercoledì 17 settembre, per conoscere il nuovo Commissario straordinario Bruno Pisano. L'obiettivo, secondo Orietta Colacicco, Presidente…

Partito Repubblicano di Massa: il ricordo del XX Settembre 1870 mito fondante della nazione Italia
Come ogni anno, gli amici Repubblicani della sezione G. Mazzini di Massa del PRI, ricordano la storica data del XX Settembre 1870, giorno nel quale si realizzò il…

Gruppo consiliare Pd e Massa è un'altra cosa sulla variante Aurelia: "Sì all'opera, ma con uno studio serio sulla mobilità per tutelare qualità della vita e sviluppo sostenibile"
Durante l'ultima seduta del Consiglio Comunale abbiamo espresso voto favorevole all'avvio del primo lotto della Variante Aurelia, un intervento strategico che potrà incidere profondamente sugli assetti…

"Parole rabbiose e scomposte": il consigliere Martinelli risponde al segretario del Pd Barattini
Il consigliere del Movimento 5 Stelle Matteo Martinelli ha risposto alla replica del segretario del Pd Luca Barattini alle sue posizioni sulla sanità locale: "Non ci stupisce…

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"Non so se sia frutto di una deplorevole svista o di una scelta politica ben precisa, ma in entrambi i casi appare ingiustificabile la violazione della legalità da parte del Comune di Massa nell'escludere dai concorsi per la Polizia Municipale i cittadini che hanno svolto il servizio militare come obiettori di coscienza. E' per questo che ho deciso di chiedere, con una interrogazione, che il ministro dell'Interno Lamorgese intervenga per sanare questa violazione dei diritti". Questa la denuncia della deputata del Pd e presidente della Commissione Attività Produttive della Camera, Martina Nardi, nei confronti dell'amministrazione comunale di Massa.
Nella sua interrogazione, Nardi spiega al ministro Lamorgese che il Comune di Massa ha recentemente pubblicato due bandi di concorso per la ricerca di 2 Specialisti di Polizia Municipale – ufficiale di P.M. categoria D (bando del 6 ottobre 2020) e 4 Istruttori di Polizia Municipale categoria C (bando del 13 ottobre 2020). In entrambi i bandi (art.2 comma 6: requisiti per l'ammissione al concorso) è prevista l'esclusione dalla partecipazione di coloro che non hanno "prestato servizio civile ai sensi della Legge 8 luglio 1998 n. 230, essendo vietato a coloro che sono stati ammessi a prestare servizio civile di partecipare ai concorsi per impieghi che comportino l'uso delle armi ai sensi dell'art. 15, comma 7, della stessa Legge n. 230/98".
"Ma tale limitazione – spiega la presidente Nardi - si pone palesemente in contrasto con la giurisprudenza vigente e con le stesse indicazioni del Ministero dell'Interno". E qui la deputata del Pd di Massa Carrara ricorda, ad esempio, che il Tar della Toscana (sentenza n. 8 del 15 gennaio 2007) ha stabilito che gli obiettori di coscienza che hanno prestato servizio civile possono legittimamente partecipare ai concorsi di Polizia Municipale e svolgerne le relative funzioni perché non rientrano tra quelle che comportano l'uso di armi.
"Infatti – precisa Nardi - il citato articolo 15 della Legge 8 luglio 1998 n. 230, in materia di obiezione di coscienza, vieta a coloro che hanno prestato il servizio civile (gli obiettori) 'di partecipare ai concorsi per l'arruolamento nelle forze armate, nell'arma dei Carabinieri, nel Corpo della Guardia di Finanza, nella Polizia di Stato nel Corpo di Polizia penitenziaria o per qualsiasi altro impiego che comporti l'uso delle armi'. Non gli vieta però di lavorare nella Polizia Municipale".
"Il personale di Polizia Municipale – spiega la Presidente Nardi, citando il Tar - è abilitato a svolgere anche funzioni ausiliarie di pubblica sicurezza, e pertanto ammesso all'uso delle armi, soltanto a seguito del conferimento da parte del Prefetto della qualità di agente di pubblica sicurezza. Quindi questo status è una prerogativa accessoria ed eventuale e l'arma non è in ordinaria 'dotazione obbligatoria' a tutti gli agenti di Polizia Municipale, ma solo di quelli in possesso della qualità suddetta. Dunque, gli obiettori di coscienza, come stabilisce il Tar, possono legittimamente concorrere ai bandi nel Corpo della Polizia Municipale, potendo effettuare i numerosi e diversificati servizi ordinari che non comportano l'uso delle armi".
"Dello stesso avviso – aggiunge Nardi - è il Ministero dell'Interno, che in un parere espresso su tale tematica (pubblicato anche sul sito internet del Ministero) precisa che: 'l'aver dichiarato lo stato di obiettore di coscienza non è di per sé causa ostativa all'assunzione o alla permanenza nel corpo o servizio di Polizia Municipale e che, per gli obiettori di coscienza, la preclusione normativa opera esclusivamente in relazione all'espletamento di servizi armati". Questo significa che non può essere impedito a un cittadino di partecipare a quel concorso solo perché ha svolto il servizio civile".
"Così – conclude Nardi – mi sono rivolta al ministro Lamorgese sia per sapere se lei o i suoi uffici sono a conoscenza di quello che sta avvenendo a Massa, sia per conoscere quali provvedimenti urgenti intenda assumere al fine di permettere agli obiettori di coscienza che hanno prestato servizio civile di poter partecipare al concorso pubblico"
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Luca Tonlazzerini responsabile dipartimento cultura Forza Italia Massa, si è detto particolarmente preoccupato per la gestione del virus e dei tamponi da parte dell’USL nei confronti degli studenti e più in generale per il rischio di contagio nelle scuole.
Ha spiegato: “Durante la lettura di un quotidiano locale, mi è balzato agli occhi un articolo, nel quale un genitore esprimeva la sua forte preoccupazione dovuta dal fatto che, nonostante nella classe della propria figlia ci fosse stato un caso Covid, l’USL non li aveva avvertiti”.
“Dopo due giorni, - ha continuato il responsabile dipartimento cultura- mi trovo catapultato in una situazione analoga. In una classe dell’Istituto nel quale insegno, l’IIS “A. Meucci” di Massa, vengo a conoscenza dell’apprensione di un mio alunno per essere venuto a contatto con persone positive al Covid-19. Così chiede di essere sottoposto al tampone e, nel frattempo, in modo molto responsabile ed in via precauzionale, decide di mettersi in auto quarantena e di non venire a scuola, per quanto non avesse nessun sintomo e avesse, quindi, il presentimento, e forse la speranza, di non aver contratto il Coronavirus. Purtroppo venerdì mattina è arrivato il responso del tampone: l’alunno è positivo. Malgrado ciò, fortunatamente, il ragazzo continua a non presentare sintomi e a stare bene: è asintomatico.”
Da una relazione tecnica, che si definisce un caso di contatto Covid-19 una qualsiasi persona che ha avuto una vicinanza con un caso positivo di Covid-19 in un arco di tempo che spazia da 48 ore prima a 14 giorni dopo l’insorgenza dei sintomi previsti. Luca Tonlazzerini si è chiesto quindi, quanto possa essere corretto venire a conoscenza della situazione relativa al suo alunno, tramite passaparola tra ragazzi e ha dichiarato: “Mi ritengo fortunato per essermi imbattuto in una persona con grande responsabilità, che ha fatto una scelta per la collettività. Non vorrei che il sistema sanitario locale, nonostante le rassicurazioni, fosse già fortemente sotto stress; non vorrei che le voragini del sistema sanitario della Regione Toscana si ripercuotessero nuovamente sui cittadini, sugli anziani, sui più deboli. Non vorrei vivere un altro dejavu.”
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Lo aveva predetto subito dopo che la consigliera grillina Marzia Paita aveva annunciato, pochi giorni fa, che il ponte di Avenza sarebbe stato riaperto in una solo corsia, domani, 18 ottobre, e non per particolari doti divinatorie, ma per la semplice constatazione, fatta durante un sopralluogo sul cantiere, dello stadio ancora molto arretrato dei lavori rispetto alla restituzione del ponte alla città.
“Il ponte di Avenza non aprirà il 18 ottobre.”aveva detto, due giorni fa, Nicola Pieruccini, commissario comunale Lega Salvini Premier e ieri le sue parole sono state confermate dall’assessore ai lavori pubblici Andrea Raggi che ha annunciato lo spostamento della riapertura parziale al 27 ottobre, condizioni meteo permettendo. L’ennesima smentita di una promessa fatta senza fondamento ha scatenato la critica di Pieruccini che non ha risparmiato giudizi molto forti nei confronti dei due rappresentanti dell’amministrazione 5 stelle: “ Paita e Raggi hanno dimostrato di essere due cialtroni bugiardi- ha esordito Pieruccini – La marcia indietro sull’annuncio della riapertura del ponte da parte dell’assessore Raggi è inquietante ed è la prova della politica approssimativa di chi governa la città.”
Pieruccini ha confermato il presidio della Lega accanto a cittadini e commercianti di Avenza per domattina sul ponte dal lato della parte vecchia del quartiere, quella che più è in sofferenza per la chiusura del ponte Menconi ed ha invitato l’assessore Raggi e la consigliera Paita a presentarsi per spiegare a commercianti e residenti le ragioni dell’errato annuncio e il reale cronoprogramma dei lavori. Pieruccini, a nome della Lega ha sottolineato il carattere illusorio dell’annuncio fatto dalla Paita, ricordando come la consigliera non sia nuova a clamorose gaffes che avrebbero reso evidente la sua impreparazione e la sua inadeguatezza ed ha ribadito come le dichiarazioni false dell'assessore Raggi abbiano evidenziato l’assoluta incompetenza anche su questo tema e la capacità di prendere in giro i cittadini – cosa, peraltro già avvenuta con le continue e contradditorie dichiarazioni che hanno costellato la vicenda dell’asilo Giampaoli.
“Anche stamattina Raggi non si è smentito – ha aggiunto Pieruccini - quando ha annunciato lo spostamento dell’apertura parziale del ponte al 27 ottobre: l’assessore ha specificato che la nuova data va intesa salvo intoppi legati al maltempo ed ha particolarmente ribadito che nei cantieri in cui si opera all'esterno le scadenze dei lavori sono dettate dalle condizioni meteorologiche. Inevitabile quindi chiedere perché hanno deciso di illudere gli avenzini annunciando che il ponte sarebbe stato riaperto il 18.”.
Per Pieruccini l’annuncio smentito non sarebbe che l’ennesima figuraccia fatta dai 5 stelle carraresi che avevano già tentato di dare la colpa dei ritardi dell’inizio lavori alla Regione Toscana e che adesso si aggrappano alle allerte gialle ed arancioni pur di cercare di salvare la faccia, specialmente quella della consigliera Paita che si è esposta in prima persona garantendo una riapertura che non ci sarà. “ Sarebbe interessante invece – ha concluso Pieruccini - capire se domattina i due esponenti doc del Movimento 5 Stelle avranno il coraggio di presentarsi davanti al cantiere “ ancora aperto” del Ponte di Avenza di fronte ai cittadini che saranno lì in attesa di spiegazioni. “.
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Uno striscione di cento metri quadrati disteso sulle pendici occidentali del monte Sagro, come forme di protesta ambientalista organizzata dall’associazione Athamanta per ricordare che le Alpi Apuane sono montagne e non solo cave di marmo. L’azione di protesta, che anticipa la manifestazione prevista per il 24 ottobre, si è svolta ieri con lo slogan di “fermiamo la devastazione” ed ha visto gli attivisti partire da Torano e incontrarsi a foce di Pianza per poi salire sulla vetta percorrendo il sentiero 39. “Abbiamo dovuto superare le diverse difficoltà che il tratto di sentiero riporta – hanno detto i membri di Athamanta- essendo ufficialmente chiuso a causa delle presenza delle cave, un’ulteriore dimostrazione di come questo sistema veda nell’ambiente che ci circonda solo cave come fonte di profitto e non montagne da vivere e salvaguardare. Per la tutela dell’ambiente in cui viviamo sentiamo la necessità e vediamo l’urgenza di fermare la devastazione da troppo tempo dominante: Alpi Apuane, non cave di marmo. Crediamo indispensabile vivere l’ambiente montano, le sue specificità, le sue vette, le sue vallate, i suoi boschi, le acque superficiali e il suo sistema carsico ipogeo senza in alcun modo degradarne il significato e comprometterne la sussistenza. Per questo è necessario privilegiare ed incentivare l’osservazione e l’immersione nella natura, il contatto con la cultura e le tradizioni locali, nell'ottica di conservare e riscoprire la reciprocità fra territorio e comunità. Le Alpi Apuane sono monti e come tali vanno camminati, abitati e vissuti, non devastati.”
Secondo Athamanta, infatti, le cave uccidono il passato e il futuro delle Alpi Apuane come è confermato dall’inquinamento delle acque, della terra e dell’atmosfera che sono elementi fondamentali per garantire la vita del pianeta, delle persone che lo abitano e delle future generazioni. “Vogliamo ripristinare il silenzio e la pace di queste montagne straordinarie – hanno continuato i membri di Athamanta - La Terra non ci appartiene, ma ne siamo i custodi e abbiamo la responsabilità di proteggerla. Dobbiamo tutelare l’assetto idrogeologico minato dall’attività estrattiva, concausa ormai riconosciuta delle alluvioni che negli ultimi anni hanno colpito il nostro territorio. Dobbiamo salvaguardare le specie endemiche – vegetali e animali – a rischio di estinzione a causa dell’attività estrattiva. Abbiamo l’onere e l’onore di salvaguardare la biodiversità che il mondo ci invidia e il sistema carsico che fa delle Apuane montagne uniche e irripetibili.”
Athamanta ha ricordato che la mobilitazione di portata nazionale, al momento è stata rimandata a data da definirsi sulla base dell’evoluzione della crisi pandemica in atto, ma ha sottolineato che sebbene la fase attuale non permetta di scendere in piazza nelle modalità che erano state prescelte, sicuramente il 24 ottobre sarà una giornata di mobilitazione per Carrara.
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"Ho voluto ascoltare gli insegnanti precari per rendermi conto della situazione e trovo che le loro preoccupazioni siano fondate. Come parlamentare del Pd, mi farò interprete delle loro osservazioni e lavorerò affinché siano ascoltate dal Governo", così Martina Nardi, presidente della Commissione Attività Produttive della Camera, spiega il senso dell'incontro avuto venerdì pomeriggio con una delegazione dei precari della scuola di Massa Carrara.
"Il cosiddetto concorsone previsto per il prossimo 22 ottobre – aggiunge Nardi – presenta oggettivi problemi. L'aumento dei positivi da Covid, ad esempio, richiede una maggiore attenzione a evitare appuntamenti che potrebbero mettere a rischio la salute delle persone. Su questo i precari sollevano una obiezione condivisibile perché c'è un principio di precauzione che tutti dobbiamo sempre tener presente. Proprio per questo ritengo che non sarebbe sbagliato pensare a una modalità differente per far svolgere il concorso, magari posticipandolo".
"In queste ore, nel Governo si sta ragionando su varie ipotesi, ma a mio avviso – conclude la presidente Nardi – va valutata la proposta, già sostenuta in passato dal Pd, di un concorso per titoli. Nella quasi totalità dei casi stiamo parlando di docenti che da anni e anni stanno insegnando nelle nostre scuole e quindi hanno sia i titoli sia curricula che li qualifica in maniera molto chiara".
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È terminato circa 20 giorni fa l'intervento di esportazione del terreno contaminato dal Parco Guadagnucci nella zona Grotta di Avenza. L'amministrazione comunale di Carrara ora è in attesa di ricevere l'esito delle analisi realizzate sui campioni di terreno prelevati: "Tutti i lavori sono stati eseguiti salvaguardando i rifugi sottostanti – ha riferito in commissione ambiente l'assessore Sarah Scaletti- manufatti che appaiono in buone condizioni di conservazione, anche se – precisa l'assessore - per essere resi fruibili necessiterebbero di lavori di consolidamento, al momento non realizzabili.
Abbiamo però effettuato un rilievo di dettaglio con l'ausilio di un drone che ha permesso una modellazione tridimensionale. Questo ci ha dato modo di raccogliere tutti gli elementi utili alla valorizzazione futura del sito". In commissione ambiente a riferire gli aggiornamenti sullo stato del parco c'erano anche il dottor Giuseppe Bruschi, dirigente del settore servizi ambientali del Comune, e la funzionaria Alessandra Pacciani.
In attesa di ottenere l'esito delle analisi dei campionamenti, l'amministrazione guarda al futuro del parco: "È nostra volontà riconoscere sia l'importanza del parco sia quella del rifugio, realizzando una sorta di racconto del sito attraverso della cartellonistica che riprenderà le informazioni generali, le illustrazioni e le fotografie del rilievo che abbiamo realizzato. Ci preme sottolineare che l’allestimento del parco sarà comunque realizzato in maniera tale da non pregiudicare il futuro recupero del manufatto". "Quella che si è conclusa – aggiunge Scaletti - è la fase più importante del procedimento di bonifica. A breve il parco sarà reso di nuovo fruibile, con nuove piantumazioni e arredi".
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“Il degrado distrugge il commercio”: questa è la convinzione di diversi commercianti massesi che si sono confrontati nella sede di Confimpresa Massa Carrara. “Il numero di commercianti, esercenti e artigiani aderenti al gruppo “Dalla parte degli imprenditori” sta aumentando – ha detto il presidente, Daniele Tarantino - Tante categorie sono in difficoltà e cerchiamo di affrontare le tematiche più impellenti che penalizzano le imprese per poi portarle all’attenzione degli amministratori. Degrado e mancanza di sicurezza, oltre che i numerosi fondi sfitti, stanno impoverendo il tessuto sociale ed economico della città. Sul banco degli imputati i troppi giovani in giro senza una precisa collocazione: “Spaccio, bottiglie rotte, caos quotidiano: è quello che si registra in galleria Da Vinci e via San Sebastiano – ha osservato Alessio Filippi del negozio di abbigliamento Alter Ego -. Da due anni circa la situazione è ingestibile. Anche i residenti sono esasperati. Mi sembra impossibile che una città piccola come Massa non possa essere controllata dalle forze dell’ordine”.
“La situazione non è così allarmante come in galleria – ha detto Roberta Pennoni del centro estetico Studio 36 di via Benedetto Croce – ma il degrado è imperante. Purtroppo di nove fondi solo quattro sono occupati. Tante attività hanno lasciato per gli affitti troppo alti. E l’abbandono, origina il degrado. Ci vorrebbero incentivi da parte del Comune nei confronti dei proprietari in modo da poter affittare a prezzi contenuti. Quello di via Croce è un piccolo centro commerciale che si sta svuotando. Purtroppo anche il parco dei Ciliegi, di fronte, è in stato di abbandono. Era un buon impulso per le nostre attività”. Sulla stessa lunghezza d’onda anche Luca Bonfigli, del centro Tecnovideo electronics di viale della Stazione : “Il degrado uccide il commercio . Già il lavoro è poco per la situazione che stiamo vivendo. Da qualche mese è aumentata la percezione di abbandono della città, una sensazione spiacevole. I molti fondi chiusi) sono abbandonati, con le soglie sporche e piene di erbacce, le vetrine sudice e inguardabili. Ecco, ci vorrebbe un po’ di attenzione, un minimo di decoro, obbligando i proprietari a curare l’immagine dei loro fondi, con pannelli o coperture idonee”. Più positivo Marco Pucci, parrucchiere di Your Style in via Cairoli: “So che l’amministrazione ha preso in mano la situazione con il Piano del commercio. Dobbiamo essere fiduciosi”. La fiducia non manca e il presidente Tarantino assieme ad alcuni rappresentanti della varie categorie, ha chiesto un incontro al sindaco Persiani e l’assessore Balloni.
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La recente campagna elettorale per le regionali ha riportato all’attenzione pubblica la battaglia degli ambientalisti a favore di una chiusura delle cave ed ha rivelato che questa posizione è condivisa, spesso, da alcuni esponenti del movimento 5 stelle. Per questo motivo il coordinamento comunale di Forza Italia ha fatto notare la necessità che tutta la politica esprima una posizione ferma e chiara in merito, dal momento che il confronto tra ambientalisti e cavatori ha già assunto toni estremi e che è ormai imminente l’organizzazione di manifestazioni.
“Riconosciamo che è necessaria – hanno detto Riccardo Bruschi coordinatore comunale di Forza Italia e Lucian Martisaca , coordinatore comunale Forza Italia Giovani - una riflessione sul modello di sviluppo del "mondo del marmo" affinchè sia il meno impattante possibile e che riduca e sfrutti al meglio scaglie, informi e detriti di scarto, evitando soprattutto che questi, in caso di eventi alluvionali, possano causare danni, e presidiando la pulizia periodica del letto dei torrenti e del Carrione. E' anche nostra convinzione che si debba incentivare la lavorazione in loco tramite la durata delle concessioni e sgravi fiscali alle aziende virtuose, e che si debba convincere chi beneficia di profitti maggiori ad investire in progetti per il rilancio della città.”. Bruschi e Martisca hanno ribadito con fermezza che chiudere le cave è un’ idea assolutamente incomprensibile, impraticabile ed antisociale. “ Sarebbe una caccia alle streghe dettata da un malessere sociale – hanno aggiunto i due leader locali di Forza Italia - Pensare nell'immediato di poter compensare la chiusura con il turismo o in qualsiasi altro modo è un puro esercizio di fantasia. In questo momento di tremendo flagello sanitario mondiale e di difficoltà economica, Forza Italia vuole essere ancor più al fianco di chi lavora: per questo abbiamo organizzato durante il lockdown un tavolo per la riapertura anticipata ed in sicurezza del settore ed abbiamo portato in visita alle cave il coordinatore nazionale di Forza Italia Antonio Tajani e il coordinatore regionale Massimo Mallegni. Il marmo bianco è la ricchezza, la storia e l'orgoglio di Carrara ed un eccellenza del "Made in Italy". Le cave rendono i nostri monti uno spettacolo lunare unico al mondo, che dovrebbe essere proposto come patrimonio Unesco, sia che le si vedano dal mare arrivando in crociera o in barca, sia che le si veda dal cielo arrivando in aereo, sia che lo si veda sul passo e dai rifugi alpini del monte Sagro. Senza le cave, le Apuane sarebbero dei semplici monti, come se ne trovano ovunque, senza poesia e senza un’ identità cosi forte e spiccata.”
Per Forza Italia Carrara la chiusura delle cave avrebbe un impatto molto forte nella riduzione dei posti di lavoro, da chi commercia il marmo a chi lo trasporta a chi, come i portuali è addetto alla logistica per movimentare i blocchi. La chiusura avrebbe ripercussioni negative su tutta la collettività carrarese perché priverebbe le casse del comune di un entrata ad oggi di 26 milioni di euro, facendolo andare in default finanziario. “ La vera causa del livore verso il mondo del marmo – hanno continuato Bruschi e Martisca – è connessa con la convinzione che i soldi delle tasse del marmo non abbiano una ricaduta sulla città per colpa di un inganno dei politici che deve essere smascherato e che genera conflitto di classe. Il marmo dunque versa moltissimi soldi, ma questi spariscono nel palazzo comunale. La nostra battaglia sarà proprio per restituirli alla città vincolandoli ad una spesa in opere pubbliche, arredo urbano, aiuti di sostegno sociale e ad al finanziamento di un serio progetto di triennale rilancio del centro storico.”. Forza Italia ha confermato questo impegno in previsione delle prossime elezioni amministrative e ha invitato le forze politiche alleate e i movimenti civici a prendere parte all'eventuale manifestazione del 24 ottobre in favore dei lavoratori del marmo: “contro alla visione forcaiola e dannosa avvallata dai 5stelle e dai loro probabili alleati del PD.”.
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Il primo cittadino di Carrara, Francesco De Pasquale, torna ad aggiornare i propri concittadini sul quadro dei contagi da Covid-19 nel territorio comunale:
"Care concittadine e cari concittadini,
Oggi vi voglio aggiornare sulla situazione all’Ospedale delle Apuane per quanto riguarda l’andamento dei contagi da Covid-19. Ieri c’è stata una impennata dei ricoveri. In una sola giornata sono quasi raddoppiati. Fino a mercoledì avevamo solo 10 persone ricoverate. Ieri se ne sono aggiunte 9. Per questo sono stati predisposti 14 nuovi letti da riservare ai pazienti contagiati da corona virus. Ma il trend dei contagi è tale che oggi i posti liberi sono solo 5. Va precisato che nessuno di questi è ricoverato in terapia intensiva. In tutto il territorio dell’asl toscana nord ovest, c’è solo una persona che necessita di questo livello di assistenza. Il trend dei contagi ha però subito, come dicevo, una impennata nella giornata di ieri. Oggi siamo a 184 casi attivi sul territorio del comune di Carrara. Un dato paragonabile a quello del 20 aprile, quando registravamo il numero più alto di casi del lockdown.
Non è un caso che ieri la Regione Toscana abbia chiuso le visite nelle strutture sanitarie per anziani, per tutelare questa fascia della popolazione particolarmente fragile dal rischio contagio. Il trend ci impone la massima prudenza e il rigoroso rispetto delle regole. Come sapete c’è molta preoccupazione e l’ipotesi che venga imposto un nuovo lockdown non è più così remota. L’unico modo per evitarlo è che ciascuno di noi applichi le misure di prevenzione, indossando sempre la mascherina quando è in compagnia di persone non conviventi, avendo cura di lavare bene e spesso le mani. Siamo inoltre tutti chiamati a fare qualche sacrificio in più, limitando un po’ la nostra vita sociale. Si tratta di un piccolo sforzo, rispetto a quelli ben più pesanti che abbiamo fatto nei mesi della chiusura. Lo dobbiamo fare per la nostra salute, per quella dei nostri cari ma anche per la sopravvivenza di tante attività commerciali e produttive già fortemente provate dal primo lockdown.
Non solo. Lo dobbiamo anche ai nostri figli e nipoti e al mondo della scuola tutto che in questo primo mese dalla ripartenza ci ha dato un grande esempio da seguire. Sì perché i sistemi di prevenzione attivati nel mondo dell’istruzione stanno funzionando. I dati ci dicono che anche laddove si registra un caso positivo in una classe, cosa che è avvenuta qualche volta anche nel nostro comune, questo non è seguito da altri contagi tra compagni e insegnanti. Un dato positivo di cui dobbiamo ringraziare i dirigenti, i docenti ma soprattutto i nostri studenti che rispettano le regole. Auspico quindi che, in particolare quelli più grandi, facciano altrettanto quando si ritrovano nel tempo libero. Perché è proprio nei momenti di relax che il rischio diventa più elevato.
Concludo invitando tutti coloro che non l’avessero ancora fatto ad attivare la tessera sanitaria in modo da poter visualizzare i referti sanitari da casa, scaricando una semplice app sul cellulare. Questo vale anche per i referti dei tamponi covid ed è fondamentale per evitare code e assembramenti presso le strutture sanitarie. Le farmacie Nausicaa sono dotate della strumentazione necessaria all’attivazione e quindi per effettuarla sarà sufficiente presentarsi muniti di tessera sanitaria e documento di riconoscimento: il personale Nausicaa vi aiuterà nella procedura.
Concludo rinnovando il mio invito al rispetto delle regole e a tenere sempre alta la guardia".
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Sono emerse polemiche da parte del PD massese per il nuovo progetto di Piazza Palma. Un progetto a cui l'amministrazione ha lavorato tanto, cercando di valorizzare un edificio storico con una degna piazza.
Il sindaco Francesco Persiani ha pertanto ribadito: "Sgombriamo il campo sul tracciato viario originario: nessuna alterazione, ma solo una diversa pavimentazione. Come si vede dal disegno progettuale, la strada originaria esiste ancora e sarà percorribile per emergenze. Quindi nessuna alterazione della natura dei luoghi. Anzi, lo scopo è quello di valorizzare un edificio storico adibito a sede scolastica e ridare un senso ad una accozzaglia di aiuole e spartitraffico prive di alcun senso e soprattutto gusto estetico".
Il sindaco inoltre sottolinea che nessuno dei consiglieri che oggi criticano il progetto della piazza, non avrebbero mai avuto da ridire su altre importanti opere cittadine, spesso non valorizzate, abbandonate all'incuria.
"Nessuno dei consiglieri che oggi rivolgono queste critiche, abbia mai brontolato per la scultura denominata "Puppona" del grande Gigi Guadagnucci rimossa dal centro storico perché definita volgare e relegata in un angolo sperduto del giardino di Villa della Rinchiostra. – ha tuonato in sindaco - Così come nessuno si è preoccupato dello spostamento del San Francesco di Rossi e relegato tra i cespugli sotto le Poste. Nessuno di loro si è mai preoccupato della Fontana di Piazza Liberazione, restaurata da questa amministrazione dopo anni di abbandono e incuria. Non sono certamente costoro che hanno apprezzato e valorizzato la scultura chiamata il Carciofo di Cascella, lasciato in mezzo al parcheggio dei motorini e senza la minima cura e pulizia".
Per l'amministrazione, è stato ribadito dal sindaco massese, è stato invece un dovere e un onore provvedere alla sistemazione della piazza.
"Per quanto riguarda la scultura di Beaufour, essa è stata solo temporaneamente spostata per consentire la realizzazione della piazza. – ha concluso il sindaco - Al termine valuteremo assieme all'artista quale potrà essere una collocazione ideale".
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