Politica
I consiglieri del Pd di Aulla escono dal partito e restituiscono la tessera
Il Partito Democratico di Massa-Carrara prende atto della decisione dei consiglieri comunali di Aulla Giovanni Schianchi, Giada Moretti, Katia Tomé, Tania Brunetti e Alessandro Giovannoni di…

Un nuovo cantiere si apre a Carrara centro con l'inizio del 2026: aggiudicati i lavori per il recupero di Palazzo Pisani in via Loris Giorgi
Palazzo Pisani: entreranno presto nel vivo i lavori per il recupero e il miglioramento sismico. Dopo palazzo Rosso un altro gioiello del centro storico si prepara a…

Entrata in Retiambiente esaltata da Arrighi e Orlandi, poco apprezzata da opposzione e anche dal Pd: per il consigliere 5 Stelle Martinelli è un tentativo puerile di cercare consensi
Il consigliere dei 5 Stelle, Matteo Martinelli torna ad attaccare la giunta Arrighi sull'entrata in Retiambiente: "Ci troviamo di fronte all'ennesimo puerile tentativo del sindaco…

Requisiti modificati e verbali vuoti: il consigliere Caffaz spiega come è stato organizzato il bando del comune per direttore del teatro Animosi
A pensar male si fa peccato...ma poi si trovano i documenti che confermano che si aveva ragione. E' esattamente quanto è accaduto al consigliere dell'opposizione del comune di…

Le Rsu del Cermec bollano come non vere le denunce fatte da Menconi della Cgil
Le Rsu del Cermec rappresentate da Chiara Pirozzo della Cisl, Maurizio Bertieri della Uil e Gianluca Della Tomasina di Fiadel prendono le distanze dalle dichiarazioni sul…

Partono a Carrara i restauri della statua di Beatrice d'Este, della statua della Sirena e a Codena del monumento ai caduti
Il monumento a Beatrice D'Este di piazza Alberica, la statua della Sirena di via Carriona e, non ultimo, il monumento ai caduti di piazza Rosselli a…

A Carrara continuano i cantieri e i disagi: prorogata fino a marzo la garatuità dei parcheggi del centro
Per ridurre i disagi a residenti, commercianti e visitatori a seguito dei numerosi cantieri attualmente in corso in tutta la città l'amministrazione comunale ha deciso di prorogare…

Retiambiente Spa: opportuno rinviare l’Assemblea di Cermec per garantire piena validità delle deliberazioni
Retiambiente Spa, nel ringraziare i Comuni di Massa e Carrara per il coinvolgimento nel percorso di rinnovo dell’organo amministrativo di Cermec, informa di aver svolto…

Solo carbone, dalla Befana, per il comune di Massa: il bilancio di Rifondazione Comunista Massa
Il bilancio di fine anno del Circolo della montagna Rifondazione Comunista Massa: "Come da tradizione, anche quest'anno è arrivato il momento dei bilanci: bilancio che non…

"Il Pd non vuole ammettere la sconfitta elettorale della Provincia": il commento del consigliere Mirabella
Il consigliere della lista Ferri Filippo Mirabella commenta la polemica scatenata dal Pd Massa Carrara in seguito all'elezione del nuovo presidente della Provincia: "Questa non è…

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Creare nuove aree verdi nei territori contribuendo al miglioramento della qualità dell’aria e alla lotta ai cambiamenti climatici: il comune di Massa sostiene pienamente l’ambiziosa mission di Arbolia attraverso il protocollo di intesa approvato dalla giunta e firmato dalle parti nei giorni scorsi. Arbolia è una società benefit creata su iniziativa di Snam spa e Cassa depositi e prestiti per realizzare iniziative di riqualificazione attraverso la piantumazione di migliaia di alberi a beneficio della comunità locale. Una proposta accolta fin dal primo momento dall’amministrazione comunale con l’avvio del percorso che porterà al rimboschimento di una o più vaste zone del territorio.
“Questa è solo una di diverse iniziative che stiamo mettendo in campo per dotare Massa di un maggior numero di piante, penso ad esempio al progetto di riqualificazione urbana o alla piantumazione di essenze nelle nuove piazze in fase di realizzazione. Credo nella bontà del programma di Arbolia perché in questo caso non si tratta di puro abbellimento della città, piuttosto di un’azione di forestazione per creare nuovi polmoni verdi. Grazie a questa convenzione, tra alcuni anni potremmo avere sul territorio grandi aree boschive utili a combattere la crisi climatica ed il riscaldamento globale.” dichiara il sindaco Francesco Persiani.
Il progetto si inserisce nel quadro di una politica di sostenibilità e nel perseguimento di iniziative concrete volte a rispondere ai grandi trend internazionali relativi alla transizione energetica e al climate change, con un focus primario alla decarbonizzazione e alla riduzione delle emissioni. I gruppi di lavoro, formati da consulenti e collaboratori, valuteranno le attività di programmazione, analisi e sviluppo delle iniziative e identificheranno le aree, urbane o periurbane, da circa 2 ettari e le essenze migliori da inserire nel contesto ambientale e paesaggistico. L’amministrazione comunale, oltre a mettere a disposizione i terreni, garantirà la manutenzione del bosco per la durata della convenzione per garantirne la crescita sana degli alberi nel corso degli anni e al termine del periodo gestirà l’area nel rispetto del regolamento forestale. I luoghi identificati potranno essere concessi anche per l’organizzazione di eventi legati al progetto di cui la società Arbolia documenterà le fasi. Da parte sua, Arbolia progetterà e realizzerà iniziative di imboschimento e rimboschimento, anche attraverso il coinvolgimento di finanziatori, e si assumerà gli obblighi di cura e manutenzione degli alberi per i primi due anni.
Spiega l’assessore all’Ambiente Paolo Balloni: “ci siamo adoperati da subito avendo ben chiare le potenzialità della proposta essendo impegnati anche in altre iniziative finalizzate all’incremento aree verdi sul territorio. L’abbattimento di co2, il miglioramento della qualità dell’aria, la promozione della biodiversità ci hanno convinto che Arbolia potesse radicarsi anche nella nostra città. Con la firma della convenzione inizia il percorso che porterà i gruppi di lavoro all’individuazione di una o più aree idonee al rimboschimento”.
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Il consigliere civico Barotti replica a Persiani e scrive: "L'intervento del sindaco, che colgo positivamente, mi impone una replica che intendo offrire seguendo lo stesso ordine espositivo del mio avversario politico. In questi tre anni ho rispettato il silenzio del primo cittadino, nonostante le mie proposte, anche se non comprendo il motivo della sua chiusura al dibattito; sono convinto che la città possa migliorare se il confronto tra i partiti, i movimenti, le espressioni del civismo abbia ad oggetto le possibili soluzioni alle criticità della città o le diverse visioni di sviluppo della Comunità e non la sterile polemica come, invece, troppo spesso è accaduto. Il fatto che Persiani abbia avvertito la necessità di scrivere un comunicato mi fa capire quanto sia ben lieto della mia protesta poiché, altrimenti, dovrebbe misurarsi anche in Consiglio! Ora capisco ancor di più le ragioni per le quali non sia possibile tornare, in sicurezza, alle sedute in presenza! Eppure la Lega, FDI, FI sono presenti in parlamento ed hanno partecipato alle consultazioni e volevano perfino portare milioni di italiani alle urne".
Il civico contrattacca: "In merito alle osservazioni del Sindaco sulle proposte avanzate per la ex Colonia Maternità ed infanzia e la Filanda intendo, non tanto per Persiani che probabilmente non vuol comprendere, meglio precisare ai lettori quanto ho scritto e condiviso con gli amici del MGS e di Articolo primo. Il progetto dell'Amministrazione lo ritengo profondamente sbagliato e di conseguenza la partecipazione a quel bando è errata; credo che il Sindaco avverta la necessità di dimostrare di aver realizzato qualcosa che lasci il segno, il problema è che quella traccia del suo passaggio rischia, seriamente, di pregiudicare la crescita culturale ed economica del nostro territorio. La mia non è impreparazione mentre mi pare che il Sindaco abbia dato prova, probabilmente gli impegni che lo occupano sono tanti, di disattenzione e qualcosa, dell'articolo che riporta la mia firma, gli è sfuggito. Penso che sia nei compiti di un'Amministrazione intervenire a livello urbanistico per consentire, ad esempio, la trasformazione in sede universitaria di una ex Colonia, di un ex Cotonificio in una Scuola di restauro di tessuti antichi con annesso centro di ricerca, non mi sembra che qualcuno, a differenza di me e di altre forze politiche, abbia trovato nulla da dire sulla possibile realizzazione di un centro commerciale nell'area ex Olivetti o sulla ipotetica medesima destinazione per l'area ex Sensi Garden".
Per Barotti le soluzioni del sindaco sono prive di prospettiva: "In parole povere, capisco che la partecipazione ad un bando preveda determinati requisiti (sono un imprenditore e certi argomenti non mi sono sconosciuti) ma io pongo il tema, piaccia o meno, che quel progetto non guardi al futuro; il Sindaco ammette che qualora la città non dovesse ottenere finanziamenti ci saranno altre possibilità ebbene è a quelle opportunità che dovremmo prepararci per realizzare progetti in settori promettenti! Ambiti, come la formazione universitaria, professionale, sanitaria, che creano occupazione, fanno nascere start up, attirano aziende! Le maggiori città italiane si stanno preparando per non restare escluse da una gara veramente decisiva e quindi sarebbe bene evitare di ritrovarsi senza spazi per progettualità interessanti per i nostri giovani. Al fine di essere più chiaro non vorrei che ci ritrovassimo, come avvenuto per la Zona Industriale, nella condizione di avere imprenditori disposti ad insediarsi ma di non disporre di aree a condizioni sostenibili. Infine, per concludere, vorrei ricordare al Sindaco che non mi sono ritirato in un eremo ma "sull'Aventino"; la differenza, per un uomo avvezzo agli studi, è notevole".
Il Consigliere di Arcipelago Massa risponde sulla sua assenza: "La partecipazione al Consiglio non è possibile sia per la modalità a distanza ma anche per l'assenza della volontà, da parte della maggioranza, di affrontare le questioni che più di altre toccano i cittadini poiché riguardano la salute e l'integrità ambientale; mi riferisco allo scarico in fognatura bianca di acque non depurate della vecchia "ricicleria", a diversi profili che concernono la ex discarica di Codupino che un esperto legale sicuramente conosce. Credo sia inutile far da cornice ad un assise in cui l'opposizione è schiacciata, vede rigettata ogni proposta che avanza, dichiarate superate perfino delle mozioni tecniche".
Barotti attende una risposta dal Sindaco: "Spero che Persiani voglia, qualora intenda replicare a questa mia nota, innanzitutto fornire una risposta puntuale, visto il lungo tempo trascorso, ai temi ambientali nuovamente esposti e sul resto sarò sempre disponibile a fornire ogni chiarimento; nel caso dovessi riscontare ancora un inammissibile silenzio dovrò cercare, almeno su quei punti, un altro interlocutore poiché i cittadini meritano trasparenza".
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"Il Monoblocco di Carrara presenta molteplici criticità e si assiste ad un depotenziamento dei servizi e alla sospensione di importanti attività. C'è bisogno di interventi urgenti a tutela del Centro Polispecialistico, adeguamenti e manutenzioni. Inoltre, la carenza di personale ed i ritardi nella consegna dei referti stanno causando gravi disagi all'utenza" sottolinea il vice-capogruppo regionale di Fratelli d'Italia, Vittorio Fantozzi, che ha presentato un'interrogazione alla Regione sulla base delle segnalazioni di Marco Guidi, Coordinatore provinciale di Fratelli d'Italia, di Lorenzo Baruzzo, Coordinatore comunale di Carrara e di Alessandro Amorese, Dirigente nazionale Fdi.
"La Regione deve mantenere le promesse. Nel febbraio 2020 l'allora Assessore alla Sanità Saccardi annunciò che gli interventi sul Monoblocco erano tra le opere prioritarie da finanziare, con le risorse messe a disposizione dal Governo nazionale e dalla stessa Regione -ricordano gli esponenti di Fratelli d'Italia- In che modo il Presidente Giani intende intervenire per dare risposte certe ai cittadini e per fare in modo che il Monoblocco resti una struttura essenziale nel territorio e nella rete della Sanità pubblica?"
"Il nuovo Monoblocco, ex ospedale di Carrara, è stato inaugurato nel 2017, divenuto Centro Polispecialistico con un investimento di 3 milioni di euro. Solo due anni dopo, nel 2019, la Regione espresse l'intenzione di demolire gli spazi appena ristrutturati dell'ex Monoblocco con un investimento di circa 10 milioni. Ma, dopo una raccolta di firme e la volontà del consiglio comunale di Carrara di garantire l'integrità della struttura, i Vertici dell'Asl ritirarono il Progetto demolitorio garantendo, invece, ulteriori adeguamenti. Interventi che, però, non sono stati realizzati".
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"L'appello lanciato dal mondo delle imprese e del lavoro sull'attivazione di un tavolo provinciale per gli interventi da realizzare con i fondi europei va assolutamente accolto e sono a disposizione sia come deputata del territorio che come presidente della commissione Attività produttive alla Camera". Così Martina Nardi risponde alla richiesta arrivata dalle parti sociali di avviare un confronto sulle risorse del Recovery Plan.
"Siamo in una situazione grave sia dal punto di vista economico che occupazionale, con imprese messe in ginocchio dalla crisi innescata dalla pandemia. Accanto a questa oggettiva difficoltà strutturale abbiamo però un'occasione per ridisegnare il futuro nostro e delle prossime generazioni. Con la nascita del governo Draghi definiremo in maniera concreta il piano di rilancio nazionale, con i progetti finanziabili dalle risorse Ue che ammontano a oltre 200 miliardi di euro."
"E' nostro impegno fare in modo che una parte di queste risorse arrivi sul territorio di Massa Carrara, in particolare sulle opere pubbliche. Abbiamo l'opportunità di far partire un circolo virtuoso che inneschi uno sviluppo di qualità, sia sociale che ambientale. Per questo credo che sia necessario realizzare un momento di confronto fra istituzioni e parti sociali che metta nero su bianco gli interventi e le azioni su cui chiedere garanzie. Io ci sono."
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I Giovani Democratici di Carrara si trovano a richiamare nuovamente l’attenzione della cittadinanza e dell’amministrazione sulla situazione delle biblioteche comunali.
"Eravamo intervenuti lo scorso luglio - esordiscono - per chiedere la riapertura delle biblioteche in quanto luoghi fondamentali di studio e aggregazione per noi giovani. L’Amministrazione comunale ha deciso in seguito di riaprire le biblioteche ma, purtroppo, solo parzialmente, creando disagi notevoli agli utenti. Ci riferiamo al fatto che le biblioteche di Avenza e Marina di Carrara non sono mai aperte contemporaneamente e, al momento, sono chiuse tutti i pomeriggi. In questo modo gli studenti sono costretti a spostarsi per la città, spesso con i mezzi pubblici, solo per raggiungere la biblioteca “di turno”, con tutti i rischi che questo comporta dal punto di vista dei contagi. Numerosi disagi, antecedenti la pandemia, hanno riguardato anche l’ala ovest della biblioteca di Carrara, in particolare le chiusure dell’area piccoli, dell’area ragazzi e dell’area dedicata alla Storia Locale".
"L’amministrazione - affermano - ha giustificato questa soluzione con la mancanza di personale ma a nostro avviso questa non può essere una valida motivazione. Se è vero che nel 2017/2018 il personale impiegato complessivamente nelle biblioteche comunali ammontava a 29 unità, mentre adesso si è ridotto a 12 persone, è anche vero che non sia stato fatto nulla per evitare che i pensionamenti, i prepensionamenti e gli spostamenti del personale interno portassero a questa situazione".
"Per questo motivo - dichiarano - ci chiediamo se l’amministrazione comunale tenga o meno alle biblioteche e il fatto che non sia ancora stato annunciato un concorso per sopperire alla mancanza di personale ci fa pensare che la cultura e i giovani, in questo momento, non siano una priorità. Auspichiamo che si facciano nuove assunzioni o che si sposti personale già esistente quanto prima e che tutte le biblioteche vengano riaperte a orario pieno (naturalmente sempre rispettando tutte le norme per prevenire il contagio da Covid19), perché siamo convinti che siano punti di riferimento culturali, di studio e aggregazione e non possano restare chiusi, neanche parzialmente. Rilanciamo, dicendo che sarebbe ora di puntare con decisione e coraggio sull'implementazione dei servizi digitali legati alla biblioteca, considerando che la nostra Provincia è fra le prime in Toscana nel rapporto fra abitanti e servizi digitali fruiti".
"Per concludere - terminano i GD -, capiamo benissimo le difficoltà che ci possono essere nella gestione della macchina amministrativa in un momento di emergenza come questo ma pensiamo anche che la politica esista proprio per trovare soluzioni ai problemi dei cittadini. Per tutti questi motivi anche noi GD Carrara vogliamo sostenere questa petizione promossa da un gruppo di utenti delle biblioteche comunali e invitiamo tutti i cittadini e le cittadine a firmarla".
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Massimiliano Bernardi interviene sulla questione del progetto di edificazione alla Piombara che ha generato una grossa polemica politica sui mezzi di informazione, in particolare sulla concessione fatta alla famiglia dell’assessore alla cultura Federica Forti, per l’edificazione di unità abitative nell’area presa in considerazione nel progetto.
“Mi piacerebbe sentire cosa ha da dire l’architetto Claudia Barbara Bienaimè - dice Bernardi - che, del limitare il consumo del suolo, opporsi all'urbanistica privatizzata, affermare il governo pubblico del territorio, tutelare il paesaggio e la sostenibilità delle città, ne aveva fatto una ragione di vita personale e politica, contro la giunta Zubbani".
"La ex consigliera Bienaimè - continua - quando era all’opposizione sosteneva che le profonde trasformazioni urbanistiche, se non gestite in un'ottica sostenibile, avrebbero portato ulteriore degrado ad un territorio già martoriato".
"Oggi - prosegue - che abbiamo assistito ad una pagina politica delle peggiori, alla presenza di gravi conflitti d'interesse e di migliaia di metri cubi di cemento all'interno dell'area ex Ottavio dell'Amico di proprietà della famiglia Forti in una zona che non si sarebbe potuto edificare ex novo chiedo: chi sa parli perché per una piccola distrazione di un refuso rimasto impresso nelle tavole del nuovo POC ci sia proprio la manina lunga della Bienaimè”.
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Il sindaco di Carrara Francesco De Pasquale interviene per fare assoluta chiarezza sulle polemiche in merito all’intervento di trasformazione previsto dal Piano Operativo Comunale per la zona Avenza-Stazione. Il primo cittadino ricorda in premessa che quando la sua amministrazione si è insediata, nel 2017, ha trovato un piano Strutturale approvato nel 2012, che prevedeva una serie di trasformazioni su alcune aree del territorio.
“Tra le previsioni inserite nello Strutturale, abbiamo scelto di portarne avanti tre: oltre a quella della Stazione, ci sono anche le aree di San Martino e quella ex Enichem, confermandole “nero su bianco” nel Piano Operativo Comunale da noi compilato. Si è trattato di una decisione politica, fatta sulla base del nostro programma, della nostra visione di città e su una valutazione in merito ai tempi di realizzazione delle previsioni” spiega De Pasquale.
Il primo cittadino ricorda che nella zona della Stazione, è prevista “una grande area di interscambio con parcheggi, verde pubblico e zone di connessione tra linea ferroviaria, viabilità automobilistica e ciclabile ma anche una quota di edilizia residenziale pubblica complessiva di 1354 metri quadri. Una scelta politica perfettamente in linea con la nostra azione – precisa De Pasquale - come dimostra il lavoro che stiamo facendo per il recupero del tracciato della Marmifera (il concorso di progettazione è in fase di conclusione), per la realizzazione di nuove ciclabili, sulla valorizzazione delle aree verdi (vedi incentivi su utilizzo di Padula e Caravella) e sul rilancio turistico della nostra città, con lo straordinario lavoro su polo Museale e ambito turistico portato avanti proprio dall’assessore Federica Forti”.
Secondo l’amministrazione dunque, quello previsto ad Avenza-Stazione è “un intervento a beneficio della collettività in grado di riqualificare l’intera zona” – da decenni abbandonata al degrado: per effettuarlo sono necessari grandi spazi. Siccome il comune non ha una disponibilità di aree sufficienti, lo Strutturale apre alla possibilità di una perequazione, per cui i privati titolari delle superfici “di interesse” le cedono in cambio della possibilità di costruire in un’altra area poco distante. “La possibilità di procedere all’edificazione di alcune superfici – ricorda il sindaco - era inserita nello Strutturale approvato nel 2012 e confermata anche nella bozza di Piano Operativo che abbiamo trovato quando siamo arrivati, entrambi redatti dalla precedente amministrazione di centro sinistra. La mia amministrazione – spiega De Pasquale - è convinta che le previsioni sull’area a monte della Stazione ferroviaria siano valide e rappresentino un buon progetto per la collettività. Al di là dei nomi dei proprietari delle aree interessate e anche del colore politico di chi ha partorito per primo l’idea”.
Il primo cittadini rivendica dunque le scelte fatte: “Il nostro Poc, la nostra intera azione politica, non guarda le proprietà, i nomi e i cognomi ma l’interesse generale. Il “caso Forti” è stato montato ad arte, per motivi elettorali da chi vuol misurare il lavoro di questa amministrazione con il suo metro. Un metro, tarato su interessi personali, che noi abbiamo gettato nel cestino andando a rompere le uova nel paniere di qualcuno”.
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E’ iniziato lunedì 8 febbraio l’intervento di sostituzione delle alberature poste in via Genova, piazza del Commercio e via Savonarola a Marina di Carrara deliberato lo scorso 3 dicembre dall’amministrazione comunale.
Si tratta di un intervento che punta in primo luogo a mettere in sicurezza i tratti di strada dissestati dalla presenza di radici: proprio a causa delle modificazioni del manto stradale, nei mesi scorsi, era stata predisposta in alcuni tratti una riperimetratura della carreggiata per impedire il transito sulle parti più danneggiate della carreggiata.
Prima ancora della progettazione dell’intervento di sostituzione delle piante, queste erano state sottoposte a una valutazione di un’agronoma, incaricata dal Comune, che aveva riscontrato nella sua relazione che “i pini in oggetto presentano difetti strutturali e sono piante in fase avanzata del ciclo vegetativo e quindi andranno comunque sostituite nel medio periodo” e che “non risultano tecnicamente applicabili interventi razionali di stabilizzazione delle piante e date le scarse prospettive di vita futura sono da sostituire”.
L’intervento è stato programmato anche tenendo conto delle tempistiche di nidificazione dei volatili. Si precisa che i pini domestici che verranno rimossi da via Genova, via Savonarola e piazza del Commercio saranno sostituiti con piante di Quercus ilex (leccio) della stessa tipologia già presente nelle medesime strade. L’intervento ha un importo complessivo pari a € 47.598,30.
Dopo la sostituzione delle piante, partiranno gli interventi urgenti di risanamento stradale lungo via Genova, nel tratto compreso tra via N. Sauro e via Volpi, lungo via N. Sauro nel tratto compreso tra via Genova ed viale Colombo e lungo viale XX Settembre nella corsia lato Massa tra via Genova e viale Da Verrazzano. I lavori sono stati affidati alla ditta Cemembit Srl e consistono nella riparazione di alcuni tratti particolarmente sconnessi e danneggiati proprio dalle radici degli alberi che minacciano la sicurezza stradale. Le opere hanno un costo complessivo di euro 112.792: una volta terminate si potrà procedere con l'eliminazione delle barriere provvisorie con cui sono stati riperimetrati i tratti di carreggiata interessati. Il ripristino del Commercio sarà effettuato successivamente nell’ambito dei riqualificazione dell’area.
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Francesco Persiani, sindaco di Massa, interviene sul programma di riqualifica PINQuA, rivolgendosi al consigliere di opposizione Barotti, che aveva sollevato delle perplessità in merito, specie per quel che riguarda la ex filanda e la ex colonia Ugo Pisa: “Questo programma – dice il primo cittadino- prevede che alcuni soggetti, tra cui i Comuni capoluoghi di Provincia, possano presentare sino a tre progetti, finanziabili ciascuno 15 milioni di euro dal MIT, ma in relazione a determinati oggetti: l’edilizia residenziale pubblica, l’inclusione sociale e la rigenerazione urbana.
Il secondo aspetto – continua- è ugualmente stringente e anche su ciò Barotti & C. dimostrano una certa superficialità e impreparazione: questi progetti debbono essere obbligatoriamente conformi agli strumenti urbanistici vigenti.. Allo stesso tempo, le idee del Consigliere Barotti non risulterebbero invece assolutamente conformi e quindi la domanda risulterebbe del tutto inammissibile.
Ho ritenuto necessario fornire questi chiarimenti – spiega- onde evitare che interventi quale quello citato potessero creare false aspettative o indurre qualcuno a pensare che effettivamente non sapessimo quello che stiamo facendo.
In ballo non ci sono solo le idee di questa Amministrazione, ma la partecipazione ad un bando di finanziamento ben preciso, con determinati requisiti e regole, cui ci dobbiamo attenere se vogliamo sperare di aggiudicarcene almeno uno-
Scenda dunque il consigliere Barotti dall’eremo in cui si è ritirato- conclude- e si confronti con questa amministrazione nelle sedi competenti, magari con maggiore lucidità e soprattutto non demonizzando uno strumento quale quello dei collegamenti in videoconferenza che gli stessi giovani che lui dichiara di voler sostenere hanno accettato, loro malgrado, ma doverosamente nei loro corsi di studio”.
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Fanghi dragati dal letto del fosso Ricortola depositati ai lati della foce per riformare la spiaggia erosa dai marosi: Gessjca Brizzi e Daniele Tarantino, dell’associazione Insieme, chiedono spiegazioni alle autorità preposte.
“Chiediamo spiegazioni sullo stato dei lavori, su cosa è stato fatto ad oggi giustificando il deposito dei fanghi in area demaniale. Chiediamo perchè non si sia provveduto a fare una caratterizzazione. Togliere i fanghi dal letto del fiume e depositarli direttamente in area del demanio è regolare?”
Andiamo per ordine: “Sono in atto interventi alla foce del Ricortola – spiegano Brizzi e Tarantino - . Tra l’altro è stata allargata e così, con l’ultima mareggiata, il mare è arrivato fin sulla strada. Quello che ci preoccupa è che per fare i lavori sono stati utilizzati i fanghi provenienti dal letto del fosso. Sono stati usati per fermare i sassi della scogliera, riempiendo il pezzo rimanente della spiaggia. Tuttavia in quelle zone c’è un problema di caratterizzazione delle spiagge. Ci spieghiamo: quando c’è stata la necessità di fare il ripascimento, è stata richiesta dai tecnici un tipo di sabbia con caratterizzazione simile a quella già esistente. Non si possono certo utilizzare i fanghi di un fiume, dando vita ad una discarica. Le persone che andranno al mare, si stenderanno sui fanghi”?
L’associazione Insieme chiede spiegazioni: “C’è stato anche un precedente – chiarisce Brizzi -: quando il Circolo della vela aprì la bocca del Frigido e posizionò il materiale dragato sul demanio fu aperto un procedimento penale. Qua succede la stessa cosa? Altro esempio? Ci sono alcune concessioni che tutti gli anni spendono migliaia di euro per il ripascimento quando avrebbero potuto utilizzare, gratuitamente, sabbia dragata dal porticciolo. Operazione che tecnicamente è stata impedita, mancando la caratterizzazione simile all’esistente. Ci chiediamo allora: perché si accettano i fanghi del fosso per i lavori alla foce del Ricortola?”
- Cosimo Ferri: “De Pasquale risolva i problemi della città”
- Italia Nostra Apuo-Lunense: “Ampliamento del porto? No, grazie”
- Bernardi: “Chiedo a Luca Barattini di convocare una commissione urgente sul caso Regina Elena”
- Cosimo Ferri: "Ristori per il mondo fieristico e framework europeo, ma la Fiera Marmo Macchine?"
- Riccardo Bruschi (Forza Italia): “POC bene miglioramento stazione F.s. ma no alla speculazione edilizia”
- Movida, Pieruccini (Lega): "Servono spazi per la socialità, inutili le misure repressive"
- Baruzzo (FdI): "Installare colonnine per la ricarica di vetture elettriche a Carrara"
- Dei: "Su via Dante Marchetti risposta parziale e insufficiente"
- Micheloni (FdI): "Divieto alcolici a Marina, danno per i negozianti"
- Comitato: "Solidali con i sindacati, chiediamo chiarezza sul destino del Monoblocco"


