Politica
Le osservazioni al progetto di bonifica della Buca degli Sforza fatte da Italia Nostra Massa Montignoso e Legambiente
Italia Nostra Massa Montignoso e Legambiente hanno fatto alcune osservazioni al progetto di bonifica della Buca degli Sforza, a Massa, che, a breve vedrà l' aggiudicazione alla…

Votata all'unanimità, ad eccezione di Polo progressista e di sinistra, la variante Aurelia: la critica del comitato NoVariante
Il comitato No Variante Aurelia ha commentato il voto del consiglio comunale di Massa a favore della Variante: "Nel consiglio comunale del 16 settembre hanno votato all'unanimità…

Non in mio nome: manifestazione per Gaza organizzata da Associazione Mycelium in Piazza Aranci a Massa il 21 settembre
L'associazione Mycelium ha organizzato un flash mob di protesta per Gaza. Ecco la loro dichiarazione: "In questo momento storico, tra i più bui che l'umanità abbia attraversato negli…

Politeama, l'inizio della fine: flash mob di Avenza Si R-Esiste in piazza Matteotti per segnalare i molti nodi del degrado della città
Sono arrivati in piazza Matteotti con un pullman riservato, intorno alle 20,15 di giovedì 17 settembre: il gruppo nutrito di cittadini di Avenza che fa parte del comitato…

Il Polo P&S: la variante Aurelia con 60 milioni di euro sommergerà di inquinamento Massa
Il Polo Progressista e di Sinistra, composto da M5S RC e Mcc, non si meraviglia per l’approvazione della delibera per il primo lotto della Variante Aurelia,…

"Incontriamoci a Massa": il Pd Massa Carrara apre la campagna elettorale il 20 settembre in piazza Aranci
Il Partito Democratico di Massa-Carrara inaugura la campagna elettorale per le elezioni regionali del 12 e 13 ottobre con…

Un incontro per aprire un dialogo sul porto di Carrara: i Paladini Apuoversiliesi a colloquio con il nuovo commissario dell'Autorità Portuale Bruno Pisano
I Paladini Apuoversiliesi sono stati ricevuti dall’Autorità portuale di Carrara, mercoledì 17 settembre, per conoscere il nuovo Commissario straordinario Bruno Pisano. L'obiettivo, secondo Orietta Colacicco, Presidente…

Partito Repubblicano di Massa: il ricordo del XX Settembre 1870 mito fondante della nazione Italia
Come ogni anno, gli amici Repubblicani della sezione G. Mazzini di Massa del PRI, ricordano la storica data del XX Settembre 1870, giorno nel quale si realizzò il…

Gruppo consiliare Pd e Massa è un'altra cosa sulla variante Aurelia: "Sì all'opera, ma con uno studio serio sulla mobilità per tutelare qualità della vita e sviluppo sostenibile"
Durante l'ultima seduta del Consiglio Comunale abbiamo espresso voto favorevole all'avvio del primo lotto della Variante Aurelia, un intervento strategico che potrà incidere profondamente sugli assetti…

"Parole rabbiose e scomposte": il consigliere Martinelli risponde al segretario del Pd Barattini
Il consigliere del Movimento 5 Stelle Matteo Martinelli ha risposto alla replica del segretario del Pd Luca Barattini alle sue posizioni sulla sanità locale: "Non ci stupisce…

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Ha un giaciglio fatto coi cartoni e da più di un mese si ripara sotto alle scale d’accesso del comune di Carrara, già più volte segnalato dal consigliere dell’opposizione Massimiliano Bernardi. Adesso sarebbe addirittura uscito dal programma di assistenza sociale del comune, secondo quanto riferisce lo stesso Bernardi che, proprio per questo motivo ha annunciato l’intenzione di rivolgersi al prefetto di Massa Carrara per segnalare l’amministrazione carrarese per violazione degli obblighi di legge.
“Sconcerta in effetti – ha detto Bernardi - che molti politici disattenti abbiano finora ignorato, nell’indifferenza più totale, il senza tetto e che anche la dirigenza dei partiti della sinistra, i cui intellettuali storici di solito si muovono e scrivono molto su tutto e tutti, non si siano fatti sentire.”. Bernardi ha spiegato che chiederà al prefetto di intervenire per obbligare il comune di Carrara a rispettare le norme a tutela degli emarginati, dei più poveri e dei senza fissa dimora , senza sconti politici per nessuno.
“Siamo di fronte a violazioni di norme anche costituzionali- ha continuato Bernardi - che non possono essere derogate per una scelta politico-amministrativa dell'assessore Galleni, in quanto l’ordinamento italiano delega i compiti di assistenza sociale in particolare ai comuni, che ne diventano così garanti obbligati in proprio, cioè con i propri mezzi finanziari e strutturali, sia nei confronti della legge che delle persone che ne hanno diritto .Inoltre l’opinione e la pratica diffusa della discrezionalità politica in questo caso praticata dalla Galleni, nonostante non abbia alcun fondamento giuridico, ha prodotto lo scandaloso scaricabarile tra settore sociale e Asl che purtroppo la città ha già avuto modo di giudicare per un altro caso simile . Costituiscono perciò violazione di legge tutti gli atti e le decisioni degli amministratori del comune di Carrara in merito alla situazione dell'uomo indigente, che non ha una casa, né un aiuto. Va ricordato che gli stessi amministratori di recente hanno persino limitato artificiosamente il numero degli aventi diritto nell' erogazione dei benefici presenti nel Progetto Housing First per il quale l’assessore Galleni avrebbe l’obbligo di informare il consiglio comunale specificando quanti senza tetto ad oggi sono stati inseriti nel progetto dato in gestione a casa Betania.” Bernardi ha voluto ribadire che l’assolvimento degli obblighi di assistenza sociale, come per quelli di sanità pubblica, consistono nell’erogazione alle persone bisognose di beni e servizi concreti, commisurati alle situazioni di bisogno reale, valutato attraverso un elenco di azioni necessarie ed essenziali per attuarla e volto a garantire una sopravvivenza dignitosa, senza che tali soggetti vengano giudicati per la situazione in cui si sono ritrovati. La richiesta fatta da Bernardi al prefetto Caludio Ventrice è quindi quella di un incontro con le istituzioni che dovrebbero per legge occuparsi del caso. Bernardi ha chiesto anche la partecipazione del volontariato e di tutte le associazioni della protezione civile e del sociale che intendono aderire ad un'azione volta ad aiutare la persona che chiede aiuto alle istituzioni ed è stata ad oggi inascoltata. Bernardi ha suggerito la possibilità che il tavolo da convocare con la massima urgenza possa diventare anche un confronto volto a implementare il coordinamento interistituzionale per i senza tetto di tutta la provincia .
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Più di cento persone, fra cui anziani e bambini, sotto la pioggia, in coda per poter entrare al Delle Apuane due giorni fa. Spazi all’aperto, malamente attrezzati con semplici gazebo o senza alcun tipo di copertura, per gestire le code di entrata al Monoblocco di Carrara, al Cup di Carrara, al reparto di medicina nucleare di Massa, solo per dirne alcuni.
Spazi che, comunque non potranno essere utilizzati ancora per molto, viste ormai le condizioni meteo tipicamente autunnali e presto invernali che non consentiranno certo la formazione di code e di lunghi tempi d’attesa all’aperto se, per contrastare il contagio da covid, non si voglia invece favorire l’insorgere di tutte le patologie da raffreddamento che non sono certo meno insidiose.
A sottolineare l’ennesimo disagio patito dagli utenti della sanità locale è stato il coordinatore di Forza Italia Giovani, Lucian Martisca: “I problemi sul nostro territorio per quanto riguarda la sanità ci sono sempre stati a cominciare dai tempi d’attesa infiniti per le visite specialistiche e diagnostiche già sottolineati anche da Jacopo Ferri, consigliere comunale di Pontremoli che, a suo tempo, aveva segnalato proprio la disorganizzazione e la mancanza di postazioni fuori dagli ospedali. L’episodio al Noa del 14 ottobre conferma la gravità della situazione per quanto riguarda l’organizzazione degli spazi d’attesa determinati dalle esigenze della prevenzione sanitaria. La situazione è critica anche al distretto di Avenza, dove è stato rimosso il gazebo posizionato in estate. Inoltre, tutto ciò favorisce assembramenti potenzialmente pericolosi.” Martisca si è rivolto a Gabriele Morotti, presidente dell’Azienda Usl Toscana Nord Ovest a cui ha chiesto una risposte forte e chiara che parli di investimenti concreti per quanto riguarda ospedali e distretti sanitari.
“ E’ giunto il momento – ha concluso Martisca - che anche Massa Carrara sia presa in considerazione dalla regione Toscana: non bastano più le solite vecchie promesse. “.
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Dalla collaborazione tra Lega Ambiente e La Gora production è nato un nuovo progetto, "Il sacco delle apuane. Racconti ai confini della città del marmo", volto a rendere più fruibile un contenuto importante e impegnativo.
Infatti, ha spiegato la presidente di Lega Ambiente, Paola Antonioli: "Abbiamo voluto presentare in maniera diversa e ironica la realtà delle cave, sulla base scientifica che caratterizza l'operato di Lega Ambiente". "Il sacco delle Apuane" è un progetto video, che si articola in tre proiezioni. Questa mattina, presso il "Palco 38" a Carrara, è stato presentato il primo episodio, intitolato "Il blocco, il monte e il detrito."
Il tema toccato da questo video è proprio la questione dei detriti e viene affrontata dal punto di vista degli ultimi piani comunali e regionali approvati, in particolare l'articolo 13. Il video è stato realizzato da Matteo Procuranti di La Gora production che ha spiegato: "L'idea è stata di ragionare Carrara come una città di frontiera, come una città del west, e abbiamo deciso di raccontare l'escavazione del monte in questa metafora."
"Le immagini di questo video - ha continuato il realizzatore del progetto video- non sono narrative, ma evocative, non vedrete mai un'immagine delle cave come siamo abituati a vedere in cartolina." Dopo una prima parte introduttiva dello scenario delle Alpi Apuane, viene mostrata, in chiave ironica, l'arrivo di Omya nel panorama dell'estrazione del marmo e come l'articolo 13, che limitava l'estrazione di scaglie, è stato imbottito di commi che hanno finito per portare a consentire la presenza di cave che arrivano anche al 90/95% di detriti.
Paola Antonioli, di Lega Ambiente ha affermato: "Presentiamo questi video, per percorrere una strada un po' nuova. La devastazione delle montagne è diventata quasi inarrestabile e noi continuiamo a battagliare perché la devastazione si fermi. Tutto questo ha trasformato Carrara in un distretto minerario."
Il video in questione sarà pubblicato ufficialmente domani, sui canali social dei realizzatori e sarà condivisibile da tutti.
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Lo ha definito episodio anomalo che avrebbe potuto volgersi in tragicomico quello che è avvenuto ieri mattina in sede di commissione Affari Istituzionali del comune di Massa ad opera della consigliera grillina Mencarelli. A parlare è ovviamente il presidente del consiglio comunale di Massa, Stefano Benedetti, che, a quanto lui stesso riferisce era anche il bersaglio a cui puntava l’intervento dei grillini.
La Mencarelli ha proposto una modifica del regolamento del consiglio comunale alla voce “ votazione di sfiducia del presidente” in base alla quale il voto da palese, quale è adesso, avrebbe dovuto diventare a scrutinio segreto. “La proposta della Mencarelli – ha spiegato Benedetti – si basava sulla speranza di intercettare qualche voto di maggioranza per colpirmi personalmente e potermi, quindi, sfiduciare dal ruolo che mi è stato assegnato a suo tempo dai consiglieri comunali . La proposta ha avuto il voto contrario dei consiglieri Martinucci della Lega, Evangelisti di FDI, Ronchieri di Forza Italia, Bertucci di Lista Persiani e Berti di Sinistra Progressista per Massa e con il voto favorevole del gruppo misto, della stessa Mencarelli e con l’astensione di Carioli e Mosti del Pd. La votazione ha evidenziato e l’ assoluta compattezza della maggioranza ed il netto fallimento dell’iniziativa dei 5Stelle, che sono stati appoggiati in questa occasione solo dalla consigliera ibrida Roberta Dei, la quale, solitamente dichiara di appartenere alla maggioranza ed al contrario assume continuamente iniziative contro la stessa.” Benedetti ha però voluto sottolineare di aver trovato anomalo il fatto ma che la proposta per mettere in difficoltà la sua figura sia stata presentata da una delle due vicepresidenti del consiglio comunale, cioè da una consigliera che ricopre in questo momento un ruolo istituzionale e non politico. “ Alla luce di quanto accaduto – ha aggiunto Benedetti - viene a mancare del tutto il rapporto fiduciario tra il sottoscritto e la Mencarelli per cui, non saprei come poter continuare a collaborare con la stessa, evitando tutte le conseguenze del caso, che si ripercuoterebbero inevitabilmente sulla qualità del funzionamento del consiglio stesso. Devo anche precisare che la richiesta della Mencarelli è curiosa ed originale, in primis per la sua appartenenza ad un movimento che si definisce trasparente e moralmente ineccepibile e poi perchè proprio lei solitamente porta attacchi e critiche all’amministrazione reclamando più trasparenza, ed ora, al contrario, vorrebbe trasformare un voto palese in voto segreto, quando in realtà i consiglieri sono un organo elettivo del popolo e come tali, dovrebbero metterci la faccia in ogni iniziativa, assumendosene sempre tutte le responsabilità, compreso quella di votare in consiglio comunale eventuali mozioni di sfiducia evitando di nascondersi dentro un’urna. Per rappresentare i cittadini all’interno delle istituzioni e degli enti pubblici, ci vuole un coraggio che la Mencarelli,evidentemente, non possiede e questo, probabilmente,è il vero motivo per cui ricorre ai metodi della prima Repubblica.”.
Per quanto sopra, valutate tutte le considerazioni da me espresse e considerato che diversi mesi fa, la stessa comunicò al Consiglio Comunale l’intenzione di volersi dimettere dal ruolo di Vice Presidente, sostenendo di essere stata eletta in modo illegittimo con i voti della maggioranza e di questo io ne sono testimone, oltre ad averla personalmente votata, credo che la stessa dovrebbe dimettersi, ovviamente, da Vice Presidente, lasciando il suo ruolo ad altro consigliere di minoranza, meno fazioso, meno scorretto e maggiormente collaborativo.
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Ormai trasversale a quasi tutti i settori dell’amministrazione comunale e costantemente investita di autorità rappresentativa di sindaco e assessori, dal momento che nelle situazioni dei confronti diretti più caldi i cittadini che protestano per svariati disagi trovano sempre lei come membro dell’amministrazione con cui interloquire, la consigliera 5 stelle Marzia Paita, presidente della commissione commercio e anche presidente della commissione lavori pubblici – ha annunciato, nei giorni scorsi, la riapertura di una corsia del ponte di Avenza, attualmente chiuso per lavori di ristrutturazione, per il 18 di ottobre.
La realtà dello stato dei lavori sul ponte, tuttavia, secondo la Lega sarebbe ben lontana dalla possibilità data per certa dalla Paita e il commissario comunale Nicola Pieruccini non ha mancato di rimarcarlo: “Basta falsi annunci e basta prese in giro verso commercianti e residenti di Avenza. Avrebbe dovuto effettuare un sopralluogo con la commissione al completo e rendersi conto, in presenza, della situazione del cantiere.”.
Documentando con foto il vero stato dell’arte dei lavori sul ponte, Pieruccini ha parlato di vera e propria “bufala 5 stelle” e si è fatto portavoce della rabbia e dell’incredulità dei cittadini e dei commercianti di Avenza. “I 5 stelle – ha detto Pieruccini - ancora una volta hanno smentito se stessi. Il prevalere smodato della grillina Marzia Paita in coppia fissa con l'assessore alle Opere Pubbliche, Andrea Raggi e la loro voglia disperata di restare aggrappati al potere ad ogni costo, evidenziano la politica antitetica per valori e modus operandi del Movimento 5 Stelle verso il benessere dei cittadini. Scelta politica che ha decretato la sentenza di condanna per questa parte martoriata della città da parte dell’amministrazione De Pasquale.”
Pieruccini ha annunciato che la Lega, domenica 18 ottobre sarà ad Avenza assieme agli avenzini: “ Siamo pronti a chiedere la testa del primo cittadino che fin dalle prime proteste aveva dato le colpe alla Regione Toscana con i suoi “non so e non a siamo noi a decidere “ senza mai presentarsi in loco per ascoltare chi chiedeva possibili alternative. Di fronte a questa analisi e a questi approfondimenti sarebbe stato politicamente corretto che i 5 Stelle evitassero annunci di riapertura, perché nessuno ama di essere preso in giro in modo sistematico. Quindi dopo i negazionismi sulle responsabilità ecco che ora, per bocca della presidentessa Marzia Paita, i grillini propagandano il merito che entro il 18 il ponte di via Menconi sarà riaperto come da progetto con l' innalzamento dello stesso.”
Pieruccini ha riferito che il cantiere avrà davanti almeno un altro mese di lavori per poter riaprire il ponte in sicurezza ed ha accusato la Paita di aver diffuso una notizia “falsa” sgombrando anche il campo dalla possibilità per la consigliera e per l’amministrazione di appellarsi alla scusa del maltempo per giustificare gli evidenti ritardi che si accumuleranno rispetto alla data annunciata dalla Paita. “Gli avenzini – ha ricordato Pieruccini - invece dell'innalzamento , considerato troppo ripido e difficilmente percorribile da disabili, anziani e pedoni, avrebbero voluto un abbassamento dell'alveo. Una possibilità che era stata esclusa e mai presa in considerazione da De Pasquale, dall'assessore Raggi e anche dalla Paita che invece di ascoltare i suggerimenti di chi il ponte lo conosce bene, hanno deliberatamente ignorato le istanze.”.
Pieruccini ha poi criticato fortemente anche la decisione di ricoprire alcuni pilastri con lastre di marmo, chiudendo i punti luce della nuova ringhiera e di posizionare un parallelepipedo di marmo con funzione ornamentale – operazioni che allungano il tempo dei lavori a fronte dell’urgenza di riapertura palesata dai cittadini – ed ha indirizzato i suoi strali non solo ai 5 stelle ma anche al consigliere del Pd Crisitano Bottici che, in commissione ha approvato i due interventi. “ Tutta questa superficiale ed inappropriata discussione pagata “a presenza” con i nostri soldi – ha concluso Pieruccini - per ognuno dei nostri politici in commissione, si è consumata mentre i commercianti da mesi sono fermi e ora non hanno più un centesimo per sopravvivere e i residenti sono stremati ed arrabbiati per i disagi quotidiani. E mentre l' amministrazione, che non è intervenuta ad aiutare nessuno ed Avenza, in attesa del miracolo di domenica prossima, è ormai morta e sepolta.”.
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Sono state consegnate 270 firme al sindaco di Massa, Francesco Persiani, da parte del Comitato Cittadini del Centro Storico. La petizione si è resa necessaria per portare alla luce la grave situazione di degrado, disturbo alla quiete pubblica e il mancato rispetto di norme e regolamenti ed inefficacia dei controlli nel centro e ha coinvolto cittadini, commercianti e professionisti stanchi dalla situazione.
"Ci siamo appellati al sindaco esasperati per una situazione grave e che si protrae da mesi, nonostante tante segnalazioni rimaste tristemente inascoltate. – ha spiegato il comitato - Ci sarebbe piaciuto a questo punto informare i firmatari riportando una qualche risposta da parte del sindaco, ma non solo di risposte non ne abbiamo avute, ma nessuno ci ha chiamati o contattati in alcun modo".
Deluso dal silenzio dell'amministrazione, il comitato conclude: "E' con grande rammarico quindi che prendiamo atto di come la voce di 270 cittadini e una situazione di grave danno alla salute e alla qualità della vita dei residenti nonché al turismo e al commercio della città, non sia sufficientemente importante per questa Amministrazione per meritarci delle risposte che oltretutto ci sono dovute per legge."
Rossella Barattini
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Bisognerà aspettare il 2021 per rivedere, a Massa, un consiglio comunale con giunta e consiglieri in presenza, sperando sempre che si arrivi finalmente a un definitivo superamento dell’epidemia da covid -19. Il presidente del consiglio comunale Stefano Benedetti ha disposto un nuovo provvedimento in base al quale il termine già fissato al 15 ottobre per la ripresa dei consigli comunali in presenza sarà spostato al 31 dicembre. Quindi ancora consigli comunali in streaming fino, almeno alla fine dell’anno. A causare la misura sono stati gli ultimi interventi fatti dal governo che hanno esteso la stato di emergenza sanitaria fino alla fine di gennaio 2021 e, indirettamente, la recrudescenza di casi di contagio in sensibile aumento in tutta la provincia. La scelta del consiglio comunale in streaming, che a Massa è perdurata anche per tutta l’estate aveva scatenato polemiche e forme di protesta con astensioni in blocco da parte dell’opposizione che chiedeva un ritorno in sala consiliare per un dibattito dal vivo che adesso si allontana ancora di più nel tempo.
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Il consigliere comunale Andrea Barotti replica all'articolo del sindaco di Massa Francesco Persiani sulle bonifiche e scrive: "La risposta del Sindaco mi lascia profondamente amareggiato, sia per il contenuto che per il tono! Trovo deludente perfino lo stile che non si addice, considerata la pessima ironia e le parole offensive, ad un primo cittadino e sopratutto alla delicatezza del tema in discussione".
L'esponente civico di centrosinistra osserva: "In primo luogo rilevo, ancora una volta, come Persiani eviti un nodo centrale del mio intervento, ossia la verifica di quanto sostiene Edison ossia la presenza di fonti di inquinamento a monte dell'area ex Farmoplant e dato che a monte si trova anche un sito di competenza comunale mi domando: perché il Sindaco non fornisce i documenti relativi al corretto smaltimento del percolato della ex discarica di Codupino? Perché non ci comunica i risultati, se mai fossero stati eseguiti, dei prelievi effettuati dai pozzi di convogliamento? Sul tema inviterei il Sindaco a pensare cosa potrebbe accadere, proprio in base al giusto principio "chi inquina paga", se venissero riscontrate criticità all'ex discarica, cosa potrebbe accadere se fosse difficile capire come sia stato e come venga trattato il percolato".
Le domande non finiscono: "Ed ancora, perché il Sindaco non ci rassicura sullo stato delle membrane, che impediscono la contaminazione della falda, della ex discarica? Perché non ha mai spiegato le ragioni per le quali, in un documento passato in Consiglio, quindi sotto la sua Amministrazione, si parli di un mezzo per la movimentazione di rifiuti in un sito, per il Ministero, chiuso da anni? Perché non ha ritenuto di approfondire quanto rilevato dalla Commissione ambiente ossia la presenza di cumuli di rsu nella ex discarica? Mi chiedo se il Sindaco, al tavolo con il Ministero, Arpat e Sogesid abbia mai parlato di questi aspetti".
Il duro intervento del civico continua: "Il sindaco, in carica da oltre due anni e mezzo, si limita a chiamare in causa il passato, trova il tempo per fare inutile polemica, ma non risponde alle legittime richieste di chiarimento avanzate, da diverso tempo, e che riguardano anche la sua gestione del territorio; da ultimo ha alzato un gran polverone, ripetendo critiche arcinote (già sentite in campagna elettorale), tra l'altro rivolgendosi ad un rappresentante del mondo imprenditoriale e ad un consigliere alla sua prima esperienza politica, senza approfondire, come gli era stato semplicemente, domandato i motivi che hanno impedito la mancata costituzione del Comune oppure deve bastarci quanto scritto sulla notifica di un atto di causa? Ed ancora, credo che Persiani prima di ergersi a fustigatore, a giudice, prima di tacciare gli altri di ignoranza e malafede, sarebbe opportuno che informasse i cittadini su dove siano finite le acque, non depurate, immesse in fognatura bianca della vecchia ricicleria che ricordo è stata chiusa, dopo la mia mozione rinviata più volte e mai discussa, con provvedimento urgente del dirigente competente!"
Barotti nella sua nota cita un documento e sulla base di esso pone altri interrogativi al Sindaco: "A tal proposito vorrei far conoscere, pubblicamente, al Sindaco un passaggio di una lettera di Arpat in cui l'Agenzia scrive: "l'ordinanza 511/2019 è stata motivata dal fatto che Asmiu, pur avendo comunicato di voler avviare presso il centro di raccolta i lavori di adeguamento alle prescrizioni del DM 08 aprile 2008, di fatto non li aveva mai avviati. Le prescrizioni avevano per oggetto la gestione delle acque meteoriche dilavanti (...)". Ricordo che l'impianto di Via Dorsale è stato chiuso nel luglio 2019 quindi chiedo al Sindaco perché non abbia fermato, appena insediato, la Ricicleria? Perché ha lasciato operativa, in Consiglio Persiani respinse una mia mozione che riguardava il titolo autorizzativo del sito, una Ricicleria che non rispettava la normativa? Sulla vicenda resta ancora da far luce sulla legittimazione dell'impianto, spero non sia necessario spiegare al Sindaco cosa sia una presa d'atto e cosa sia un titolo autorizzativo".
Il consigliere conclude con una nota ironica: "In conclusione, mi auguro che le polemiche lascino il posto ai temi importanti, come ad esempio il ruolo che dovrà avere il CZIA per il rilancio, la nuova strategia per la gestione delle aree (temi lanciati nel mio intervento), così come spero che Persiani, come un buon studente che ha studiato e non come uno scolaro smemorato e distratto, risponda ai tanti quesiti, estremamente importanti per l'ambiente, lo sviluppo economico, ancora una volta messi sul suo banco".
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“E’ conosciuta come Piazza dell’Accademia e deve la sua attuale conformazione alla costruzione della scuola avvenuta tra il 1852 e il 1855. Lo spazio in cui si trova oggi piazza Felice Palma venne assegnato appositamente dal comune “nel Baluardo dei Platani, dietro la Fabbrica della Dogana Centrale, in fondo alla via della Santissima Annunziata”.
La costruzione della scuola aveva comportato nel 1863 lo spianamento del baluardo delle mura e il prolungamento delle due strade adiacenti, via delle Mura Nord ,verso l’esterno della zona prospiciente l’edificio e via Santissima Annunziata. Questo aveva determinato il congiungimento in basso “fuori le mura” e per tale tangenza venne giustamente scelto un innesto a forbice, connotazione storica dell’urbanistica massese, come si evince nel disegno originario albericiano di cui sono esempio il doppio innesto delle strade in Piazza della Martana e della stesse vie della Santissima Annunziata e delle Mura Nord in Piazza del Portone. La “Figura Maschile” di Piazza Palma è stata donata al comune di Massa nel 1999 dall’artista Henri Pierre Beaufour, scultore di fama internazionale e noto manager dell’industria farmaceutica, molto affezionato alla città di Massa dove risiede e lavora dal 1990 dedicandosi soprattutto alla modellazione e ad apprendere le tecniche del marmo. L’opera era stata esposta alla mostra Anime Apuane, curata da Massimo Bertozzi in alcune prestigiose sedi europee, come la Reggia di Schonbrunn a Vienna, l’Antico Ospedale della Congregazione Italiana di Praga, il Palazzo dei Congressi di Grasse, in compagnia di artisti internazionali quali, tra gli altri, Floriano Bodini, Paolo Cavallo, Girolamo Ciulla, Novello Finotti, Mattew Spender, Ivan Theimer, Vito Tongiani. Beaufour che alterna la sua attività di scultore con quella di manager dell’industria farmaceutica, dal 1996 ha allestito mostre personali e partecipato a importanti rassegne di scultura in numerosi stati europei tra cui Francia, Italia e Inghilterra.”
La ricostruzione storica delle vicende di piazza Felice Palma è stata fatta dai consiglieri del centro sinistra Alessandro Volpi, Stefano Alberti, Gabriele Carioli e Giovanni Giusti, per evidenziare il loro disappunto nei confronti del progetto voluto dall’amministrazione massese di rifare piazza Felice Palma.
“C’è molta arroganza e molta ignoranza anche nel voler ridisegnare Piazza Palma – hanno detto i consiglieri - oltretutto senza coinvolgere il consiglio comunale, a cui competono le trasformazioni urbanistiche, così come nel voler umiliare una statua trasformandola in spartitraffico. Il rifacimento della piazza così come è attualmente concepito cancellerebbe una importante “ matrice urbanistica” del periodo albericiano con un improprio e per certi versi provocatorio spostamento della statua di Beaufuor in una aiuola spartitraffico.” I consiglieri del centro sinistra hanno quindi chiesto al sindaco di chiarire se il progetto è stato sottoposto alla soprintendenza di Lucca, dal momento che evidenzia una modifica sostanziale nella configurazione storico-urbanistica dell’area ed anche se lo spostamento della statua, non solo per buona prassi e rispetto dell’autore e dell’opera, è stata concordata con lo scultore.
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Il sindaco della città di Massa, Francesco Persiani, si è espresso in relazione alla questione ampiamente discussa delle bonifiche. L'amministrazione comunale di Massa è stata oggetto di commenti, che secondo il primo cittadino sarebbero atti ad attaccare il comune stesso colpevole, dal punto di vista di questi commentatori, del grave errore di non essersi costituito nella causa pendente avanti il Tar Toscana promossa da Edison (erede di Farmoplant) nei confronti del Ministero dell'Ambiente e di Arpat.
Il sindaco Francesco Persiani ha dichiarato: "Questi interventi sono frutto o di mala fede o di profonda ignoranza, o forse di entrambe. Fa veramente specie leggere che non costituendosi in giudizio il Comune di Massa avrebbe lasciato il territorio senza voce in capitolo su ciò che verrà deciso a Firenze."
"Comunque se qualcuno pensava di cogliere in fallo non tanto il Comune quanto questa Amministrazione, - ha continuato Francesco Persiani- era meglio non facesse affidamento sulla attendibilità dei propri informatori" Il ricorso presentato da Edison avverso il provvedimento con il quale il Ministero dell'Ambiente ha ordinato a detta società, nell'aprile 2018, di presentare entro sei mesi un progetto di bonifica del sito di interesse nazionale ex Farmoplant volto ad evitare la diffusione della contaminazione, è stato infatti notificato al Comune di Massa allorché Sindaco p.t. non era ancora il sottoscritto. A questo punto Francesco Persiani si è espresso dicendo: -" E' facile scoccare la freccia, ma più difficile centrare il bersaglio. A questi novelli Guglielmo Tell, vorrei ricordare che la mela che avrebbero dovuto colpire, e da tempo, si trova sulla testa di qualcun altro, ad esempio di coloro che hanno preteso che vaste aree del nostro territorio venissero definite Sito di interesse Nazionale e poi Regionale, omettendo però di attivarsi per bonificare la falda, rendendo queste aree del tutto inutilizzabili".
Il sindaco ha inoltre puntato il dito contro: "Coloro che per anni hanno taciuto alla popolazione i rischi che potevano loro derivare dall'utilizzo dei pozzi; coloro che hanno consentito che venissero rilasciate certificazioni di avvenuta bonifica che tale non era; coloro che hanno transato la causa di risarcimento danni nei confronti di Farmoplant per il misero importo di 700.000 euro" Il primo cittadino della città di Massa ha concluso il suo intervento affermando: -"L'Amministrazione massese è e resta in prima linea in questa battaglia, svolgendo attivamente il proprio ruolo in ogni sede, soprattutto non mancando mai di sollecitare chi veramente dovrebbe dare le risposte che non arrivano: in primis la Regione Toscana."
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