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Politica, cultura e...tordelli: torna la Festa de l'Unità a Ca' Michele con molti dibattiti e ospiti illustri
Come ogni luglio, da decenni, arriva a Carrara la Festa dell’Unità: un evento conviviale e politico diventato quasi un classico dell’estate carrarina, capace di attirare simpatizzanti del Partito…

"Tutte illazioni per avere visibilità": l'assessore al sociale Roberta Crudeli smentisce le accuse lanciate dal consigliere Mirabella
Le accuse di inadeguatezza lanciate dal consigliere Filippo Mirabella al settore sociale del comune di Carrara e all'assessore di riferimento Roberta Crudeli, hanno trovato la pronta risposta di…

I consiglieri del PdGiovanna Santi, Daniele Tarantino e il Circolo della Montagna rimono soddisfazione per il rifacimento stradale a Forno e Casette.
La consigliera Santi, il consigliere Tarantino e il Circolo della Montagna del Partito Democratico esprimono piena soddisfazione per l’avvio dei lavori di rifacimento delle strade nelle frazioni di…

Il Polo P&S: aver declassato il parco della Rinchiostra a giardino è stato un errore
“La riqualificazione del vecchio parco della Rinchiostra ha dimezzato quello che è sempre stato un rifugio climatico naturale di quartiere. Una buona parte del parco oggi è un…

Due famiglie in grave difficoltà non sostenute dai servizi sociali del comune di Carrara: la critica del consigliere Mirabella
"Due storie diverse, accomunate da un unico filo rosso: l’abbandono istituzionale -esordisce così il consigliere comunale della Lista Ferri Filippo Mirabella che spiega - Nella città dove le…

Mercatino della Partaccia: cantiere ancora aperto e installazione di un'isola ecologica temporanea. Il consigliere Zaccagna chiede più ascolto all'amministrazione Persiani
“I lavori di ristrutturazione del mercatino della Partaccia sono ancora in corso e non finiranno prima della fine dell’estate. Per i commercianti sono tre mesi di lavoro persi…

Villaggio San Luca: in dirittura d'arrivo i lavori per spogliatoi e punto ristoro, poi sarà la volta delle aree esterne
Stamani le commissioni Lavori pubblici e Urbanistica, presiedute da Silvia Barghini e Augusto Castelli, hanno effettuato un sopralluogo a Bonascola nell'area dell'ex campo sportivo oggi oggetto di importanti opere…

Casania, emergenza acqua e dissesto: il PD e il Comitato della Montagna chiedono interventi immediati
Il caldo torrido di questi giorni sta aggravando le già note criticità che affliggono borghi come Casania. «Permangono molte criticità – ha dichiarato Tarantino dopo un incontro avuto…

Caldo negli uffici comunali: il sindaco Persiani replica alla consigliera Bennati
“In merito all’articolo pubblicato oggi, appare evidente il tentativo di trasformare una questione complessa e concreta come il cambiamento climatico in un pretesto per lanciare accuse strumentali e…

Strategie clientelari per mantenere i centri di potere nelle partecipate: Diamanti dei 5 Stelle critica la riconferma di Panfietti a capo di Erp
"La conferma di Luca Panfietti a capo di Erp dopo 15 anni di rinnovo della carica non ci stupisce affatto, ma, anzi, conferma della linea ''politica'' dell'…

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L’uso del parcheggio tra viale Colombo e via Werther Cacciatori, a pochi passi dagli stabilimenti balneari di Marina di Carrara, come un’area da campeggio, purtroppo ha una storia lunga di anni e di tentativi falliti di porvi rimedio. Ogni estate si ripropone lo stesso problema: camperisti incivili che piazzano i propri camper nel parcheggio riservato alle auto dei bagnanti e che vi soggiornano come se quello fosse uno spazio attrezzato per i camper. E ogni estate, puntuale, arrivano le lamentele dei residenti e dei turisti che vorrebbero usufruire del parcheggio. A farsi portavoce dell’ennesima protesta è stato Lucian Martisca, coordinatore di Forza Italia Giovani, che ha fatto un sopralluogo verificando la presenza di una dozzina di camper disposti anche trasversalmente ad occupare più parcheggi contemporaneamente. “I proprietari di questi camper – ha detto Martisca - sembrano del tutto estranei alle regole della strada e delle leggi riguardanti l’occupazione del suolo pubblico visto che non rispettano norme come : spegnere generatori di corrente, non occupare marciapiedi, non usare piedini di stazionamento e non disporre al di fuori del mezzo tavoli, sedie, sgabelli ed altri oggetti simili.”. Martisca ha fatto anche notare l’apparente disinteresse dell’amministrazione nei confronti del malumore dei residenti Carrara che spesso non riescono a trovare parcheggio e sono obbligati a lasciare i mezzi a centinaia di metri dal loro stabilimento balneare ed anche che i proprietari dei camper non pagano nessuna tassa per l’occupazione del suolo pubblico.
“Il parcheggio in via Wherter Cacciatori è in condizioni disastrose – ha concluso Martisca - ed è un vero e proprio pericolo per chiunque passi in quella zona con qualsiasi tipo di veicolo, fuoristrada compresi. Vi sono vari precedenti di incidenti dovuto all’asfalto dissestato anche in via Genova per cui riteniamo opportuno segnalare al sindaco di Carrara questa zona tanto frequentata quanto insicura, prima che succeda un altro guaio. Il sindaco si era difeso, giorni fa, dicendo che c’è poco da fare e che le risorse solo limitate. Noi invitiamo l’amministrazione a stanziare con urgenza dei fondi per mettere in sicurezza le nostre strade piuttosto che impiegarli in progetti inutili come le palme in Viale Cristoforo Colombo.”.
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La giustificazione delle carenti risorse nelle casse comunali che avrebbero impedito la manutenzione delle radici dei pini – causa di un grave incidente per il quale una ragazza carrarese è ricoverata all’ospedale di Pisa Cisanello – non è piaciuta affatto al coordinamento comunale di Italia Viva che l’ha bollata come “ inqualificabile e irricevibile” e assolutamente insufficiente ad assolvere il sindaco dalle sue oggettive responsabilità.
“La giustificazione non regge – ha detto Fabrizio Volpi, coordinatore comunale di Italia Viva - perché, quando l’assessore Andrea Raggi decise di tagliare i Pini di Viale Colombo, senza che vi fosse urgenza e rovinando definitivamente l' immagine del nostro litorale , gli oltre 800 mila euro necessari per quella operazione, De Pasquale li ha trovati eccome. La striscia d’asfalto di via Genova piena di avvallamenti per le radici dei pini e non di buche ma di vere e proprie voragini, era già stata segnalata dai cittadini come “campo da guerra “. Per di più, esattamente un anno fa, sempre in Via Genova un ramo di pino di grosse dimensioni si era abbattuto su una bancarella allestita in occasione del mercato, ma l’assessore Andrea Raggi non era intervenuto per mettere in sicurezza la zona perché all’epoca era più interessato a radere al suolo i pini del lungomare.”.
Volpi ha ricordato che nei tre anni di amministrazione 5 stelle l’asfalto gibboso e le radici degli alberi che modificano le carreggiate in maniera significativa e che hanno reso «impercorribili» molte zone di Marina, sono state lasciate nel dimenticatoio per incuria.
“ La lagnanza nel piangere la miseria del bilancio – ha aggiunto Volpi - la dice tutta sulla pochezza del primo cittadino che , nonostante il gravissimo incidente occorso alla ragazza in motorino e le manifestazione di insofferenza e di protesta da parte dei cittadini che si sono lamentati per le carreggiate dissestate, ignora forse che le amministrazioni pubbliche devono rispondere dei danni causati, se la circolazione è messa a dura prova dalla scarsissima manutenzione delle strade. Il sindaco ignora anche che le scelte politiche della sua amministrazione hanno investito ben pochi finanziamenti sulla manutenzione delle strade, tranne che per i progetti di Marina est e Carrara est finanziati con il Bando delle Periferie dell’amministrazione precedente e che condizioni di maggiore sicurezza e di controllo avrebbero probabilmente evitato quell'incidente.”. Volpi ha citato come esempio del controllo carente sulla manutenzione stradale il fatto che la Polizia Municipale abbia posto solo ieri, dopo l’incidente, la segnaletica di pericolo che delimita le zone a rischio. “ Vi sono varie situazioni di pericolo – ha continuato Volpi - che possono essere evitate mediante accorgimenti a costo zero o quasi, se soltanto qualcuno dei nostri amministratori fosse più accorto e responsabile. Italia Viva vuol sottolineare a questo punto che per i comuni è obbligatorio dotarsi di un Piano del Traffico Urbano e cioe’ di un piano "finalizzato ad ottenere il miglioramento delle condizioni di circolazione e della sicurezza stradale”. Nella pessima gestione grillina della città abbiamo assistito invece ad una mancanza di un piano ad hoc ed al peggioramento sia della manutenzione del manto stradale, sia della pulizia, negli sfalci e nella potatura di siepi ed arbusti da parte della Multiservizi Nausicaa. Italia Viva quindi dice basta ad un sindaco inefficiente che invece di prendersi le proprie responsabilità per non avere saputo programmare e mettere risorse nel bilancio per la manutenzione delle strade, si appella alla prudenza dei cittadini ed alle casse vuote del comune.”. In conclusione Volpi ha fatto gli auguri alla ragazza per un pronto recupero ed ha ribadito che il suo caso rientra perfettamente nella responsabilità del sindaco che non avrebbe adottato tutte le cautele ed i provvedimenti di legge atti a tutelare i fruitori delle strade pubbliche nonostante avesse ricevuto le opportune ed insistenti segnalazioni da parte dei residenti delle zone più a rischio.
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Un rendiconto di esercizio che registra un attivo di 45 milioni e 800mila euro e un fondo cassa di 12 milioni che si aggiungono ai tre presenti inizialmente. Questi i dati sul bilancio dell’amministrazione massese a due anni dall’elezione del centro destra alla guida della città pubblicati dallo stesso sindaco di Massa, Persiani sulla sua pagina facebook. Un risultatopositivo anche per il gruppo di Massa in Azione che, tuttavia, ha colto l’occasione per evidenziare decise critiche alla linea politica della maggioranza massese: “Sarebbe una splendida notizia se questo risultato fosse stato conseguito dopo aver riparato tutte le buche delle strade, messo in sicurezza il ponte di Trieste, messo in sicurezza e perfettamente agibili tutti gli edifici pubblici, aver reso funzionanti tutti gli impianti sportivi, piscina compresa, aver ridotto il numero di indigenti tra gli abitanti del comune, aver ridotto le imposte, aver riaperto il teatro Guglielmi e aver realizzato una delle migliori stagioni teatrali che il comune ricordi, aver risolto i problemi degli asili, del verde pubblico, dei parchi.
Un’amministrazione comunale non deve chiudere in attivo. Non ha bisogno di un avanzo consistente. Un’amministrazione deve investire, deve risolvere spendendo il denaro che i cittadini, tramite le imposte, versano. Quando si ha un risultato del genere, significa che non si è lavorato abbastanza, che non si è pensato e non si hanno idee e visioni di una Massa del futuro. Fino all’anno scorso l’amministrazione si è nascosta dietro le responsabilità di chi le ha preceduto, ha portato a termine i progetti dell’amministrazione Volpi, inaugurato il Palazzetto fatto da altri, inaugurato un parcheggio per tir, frutto di un accordo fatto da altri. Oggi abbiamo una città ferma, immobile.Certo, anche a causa del lockdown, ma non si possono sempre trovare scuse e scaricare su altro le proprie responsabilità.
Massa ha bisogno, più di altre zone della Toscana, di ripartire con più forza da questa crisi. Siamo su un baratro: negozi che chiudono, imprese a rischio, un turismo che stenta. Abbiamo bisogno di investimenti, non di soldi in cassa, che possono anche essere stati utili in questo periodo, ma che non sono stati utilizzati per dare un futuro ai massesi. Oggi più che mai abbiamo bisogno di idee e di collegialità, della partecipazione di tutti quelli che hanno a cuore l’interesse della comunità e non solo quelli dei propri elettori. Abbiamo la possibilità di risistemare il vecchio ospedale per farne la sede della casa della salute utilizzando il MES, ma finirà che rinunceremo a queste risorse, presi tra le dispute tra usare il MES si usare il MES no, e si perderà una nuova opportunità, come le divisioni politiche e territoriali hanno fatto perdere la possibilità di avere la fermata del Frecciarossa a Massa.”.
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Non sarebbe ancora stata firmata la convenzione per la sorveglianza del parco Puccinelli e di quello di villa Ceci a Marina di Carrara e, per questo motivo, i due principali spazi versi attrezzati per bambini risultano ancora chiusi al pubblico nonostante l’allentamento di tutte le misure restrittive causate dall’emergenza sanitaria.
E’ la spiegazione data dal consigliere di Alternativa per Carrara, Massimiliano Bernardi, che ha aggiunto: “La manifestazione d'interesse per il terzo settore è scaduta il 22 Giugno e, sebbene già in ritardo rispetto ai tempi di riapertura dei parchi di altre città , da allora non si è saputo più nulla. Il decreto legge numero 33 dello scorso maggio aveva già predisposto la riapertura regolamentata di parchi e di giardini pubblici per la loro possibile frequentazione da parte di bambini con genitori o adulti familiari. A quanto pare il fatto che parchi e giardini pubblici rappresentino, oggi più che mai, una risorsa disponibile di grande importanza per tutti, sembra non essere rilevante solo per il sindaco di Carrara.” Bernardi ha parlato di “ solita totale mancanza di trasparenza e di responsabilità dei 5 Stelle a danno ai cittadini” e ha ricordato che la riapertura dei parchi rappresenterebbe un fatto positivo per la città e per il turismo e che è stata più volte richiesta anche da molti genitori.
“Per poter riaprire i parchi in sicurezza – ha continuato Bernardi – è necessario regolamentare le forme di accesso, le modalità' di controllo e verificare e mantenere precise condizioni igieniche degli arredi e delle attrezzature disponibili. Per questo l’amministrazione 5 Stelle ha deciso di tenere tutto off-limitts. L’amministrazione grillina si è dimostrata incapace dimostrato di mettere a disposizione personale per la realizzazione delle funzioni di sanificazione frequente delle superfici più toccate, almeno in modalità giornaliera, nè di far eseguire la supervisione sulle persone che accedono affinchè siano dotate di mascherine.”
Bernardi ha ricordato le condizioni di degrado in cui versano i due parchi di Marina, invasi da erbacce e ha dato la sua spiegazione al perché il sindaco continui a tenerli chiusi pur sapendo di violare la legge che li vorrebbe aperti: “ È chiarissimo: i parchi possono essere tenuti aperti ma il sindaco deve garantire l’incolumità dei frequentatori e deve prevedere l'accesso contingentato ed attenersi alle regole di manutenzione, sorveglianza e igienizzazione . Quindi è meglio che rimanga tutto chiuso.”
Bernardi si è detto convinto che la richiesta di chiarimenti sulla riapertura dei parchi avanzata al sindaco dai genitori residenti nella zona e la richiesta di un incontro col lo stesso primo cittadino cadranno nel vuoto e resteranno senza risposta. “Un sindaco responsabile, coraggioso e trasparente – ha concluso Bernardi - non dovrebbe aspettare di essere convocato dai cittadini, ma dovrebbe emanare un comunicato spiegando le ragioni del perché la manifestazione d’nteresse del 20 Giugno per la sorveglianza dei parchi non è andata a buon fine . Ricordiamo che i minori hanno diritti che devono essere rispettati , anche dagli amministratori, i quali hanno obblighi e doveri di cui devono rendere conto in caso di mancanze.”.
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Venne chiusa a marzo quando iniziò il lockdown come misura preventiva per il covid e a tutt’oggi ancora non è stata riaperta. Si tratta della delegazione comunale di Avenza per i servizi demografici distaccati che esiste da più di vent’anni e che serve una delle frazioni più popolose della città – circa ventimila abitanti - sulla quale pesa non poco il perdurare della chiusura. Identica sorte è toccata anche alla sede distaccata di Marina che, però, ha normalmente riaperto i battenti da tempo. A segnalare il diffuso malcontento degli avenzini è stata la consigliera del Pd Roberta Crudeli che ha messo in evidenza come in merito alla riapertura ci siano stati tentennamenti e ambiguità che non hanno portato alla conclusione auspicata dagli abitanti della zona, specialmente dagli anziani costretti a recarsi alla sede principale del comune a Carrara.
“Considerando che la fase acuta dell'emergenza sanitaria è al momento superata – ha detto la Crudeli - credo sia giunto il momento di riaprire la struttura al pubblico utilizzando le dovute precauzioni quali ingressi contingentati e su appuntamento, plexiglass, sanificazioni frequenti. È inoltre utile aprire quella sede anche per non intasare la sede comunale di Carrara e di Marina di Carrara.”. La Crudeli ha quindi rivolto all’amministrazione una richiesta di chiarimenti in merito alle riaperture di luoghi strategici per i cittadini come il distaccamento di Avenza e le biblioteche comunali, che rappresentano un luogo importante per gli studenti, e i giardini pubblici ricordando che rispetto a questi ultimi il gruppo del PD ha già sollecitato un intervento del sindaco sia sulla stampa, sia attraverso interrogazioni in consiglio comunale. La Crudeli ha anche avanzato il dubbio che la chiusura del distaccamento comunale di Avenza possa diventare definitiva ed ha invitato l’amministrazione ad intervenire tempestivamente per porre fine alle difficoltà arrecate alla cittadinanza assumendosi la responsabilità di decisioni che hanno effetti importanti sulla quotidianità delle persone.
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L’amministrazione comunale di Massa interviene in merito alle perdite d’acqua e ai problemi strutturali della piscina comunale annunciando un progetto di ristrutturazione e riqualificazione.
“Se la piscina comunale è momentaneamente chiusa – spiega l’amministrazione - è per motivi strutturali e di impiantistica che non consentono la funzionalità dell’impianto se non prima di aver effettuato una serie di interventi di manutenzione, già programmati, e non certo per noncuranza di questa amministrazione che invece vuole dare una sistemazione definitiva dopo decenni di assoluto disinteresse. Da una parte, l’amministrazione ha tutte le intenzioni di tutelare le attività e le associazioni sportive e, dall’altra, di far svolgere tali attività in tutta sicurezza. Le amministrazioni precedenti, fin dai primi anni 2000, hanno eseguito interventi per diverse centinaia di migliaia di euro, ma non risolutivi visto che le problematiche strutturali e di perdite di acqua hanno continuato a sussistere. L’amministrazione sta verificando anche le mancanze da parte dei gestori che, come da capitolato d’appalto, avrebbero dovuto regolarmente effettuare lavori di manutenzione”.
“A causa delle molteplici problematiche – afferma -, è stato pressoché impossibile procedere con una nuova gestione dell’impianto notatorio se non prevedendo un progetto per la completa ristrutturazione e riqualificazione sia della vasca interna sia di quella esterna da 50 metri che, pur essendo considerata olimpionica per le misure, non è idonea ad ospitare gare di livello regionale, nazionale o internazionale per mancanza di tribune, bagni, bar ed altri servizi”.
“Innanzitutto – sottolinea l’amministrazione -, è bene precisare che la piscina comunale di viale Roma è stata chiusa, come ogni altro luogo, durante il lockdown, periodo che ha coinciso con la scadenza della proroga di gestione alla società Sport Management spa. Alla società era stata proposta un’ulteriore proroga così da mantenere i servizi e la funzionalità dell’impianto non appena la struttura avesse potuto far ripartire i servizi, ma non è stata accettata perché in quel preciso momento non si avevano certezze circa i tempi e le modalità della riapertura della piscina. Ad ora, per una riapertura immediata sono, come detto, indispensabili lavori agli impianti da circa 50 mila che saranno appaltati la prossima settimana ed avranno una durata di circa un mese. Appena ristabilite queste necessarie condizioni di sicurezza, la piscina potrà essere riaperta con una gestione ponte, in attesa che sia definito il bando di partenariato pubblico privato per una ben più ampia ristrutturazione, riqualificazione e successiva gestione. Un percorso a lungo termine per dare servizi alla cittadinanza con l'ulteriore effetto di creare nuovi posti di lavoro ed anche garantire una maggiore capacità di ospitare eventi sportivi di rilievo. L'iter del bando è già stato avviato con la richiesta di manifestazioni di interesse ed ora l’amministrazione sta valutando le scelte progettuali”.
“L’amministrazione – conclude - crede nello sport e si sta impegnando per riqualificare le strutture lasciate negli anni al degrado. Non sorprende che certi politici tacciano la verità per nascondere le proprie omissioni dopo anni di disservizi e sprechi, come le copiose perdite di acqua della vasca esterna, mai riparate delle precedenti amministrazioni”.
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Verrà presentata stasera durante i lavori del Consiglio Comunale di Massa una mozione urgente che ha come oggetto la situazione dei lavoratori del Cup di Massa, Carrara e Lunigiana, da parte del Consigliere Comunale e capogruppo di Fratelli d'Italia Alessandro Amorese, primo firmatario, con l'adesione di tutti i gruppi consigliari di maggioranza, a partire dai capigruppo Nicola Martinucci (Lega), Matteo Bertucci (Lista Persiani) e Giovanni Ronchieri (Forza Italia), insieme alla Presidente della Commissione Sanità Eleonora Cantoni.
Ecco il testo della Mozione:
"Il Consiglio Comunale di Massa
Considerata
La giusta e sacrosanta mobilitazione dei lavoratori del Cup, in sciopero per la situazione precaria del servizio di prenotazione dell'Asl e, di conseguenza, del proprio futuro occupazionale;
preso atto
della situazione seguita al termine dell'appalto, delle intenzioni sfavorevoli che il nuovo vincitore della gara, il Consorzio Nazionale Sanitario (Cns), ha rappresentato all'Azienda Sanitaria ed ai Sindacati, secondo le quali i 108 lavoratori, alcuni in servizio ormai da vent'anni, non hanno conferme su monte orari, remunerazione, livello occupazionale e scatti di anzianità;
considerato che
i dipendenti dl Cup svolgono ormai da anni un ampio plus orario (coperto dall'Asl) rispetto al contratto di lavoro che, a quanto pare, no sarà più possibile con il nuovo appalto e quindi ne risulteranno penalizzati sia il servizio che i lavoratori;
preso atto che
nella Asl Nord Ovest alcune aree, come quella della vicina Versilia, i lavoratori del Cup sono dipendenti diretti dell'Azienda;
Considerato che
Per adesso alle parole di solidarietà della Regione Toscana è seguita solamente la Delibera n.852 che annuncia di dar mandato ad Estar di procedere verso un aumento del personale quando il problema, annoso, delle liste di attesa, non è certo il Cup.
Considerato altresì
che il Presidente della Regione Toscana non ha ancora evaso la richiesta di ben 17 sindaci della nostra provincia di poter essere ascoltati e messi in condizione di capire lo stato dell'arte di questa vertenza; considerato anche che nonostante più volte durante l'emergenza sanitaria numerosi rappresentanti politici regionali abbiano definito gli operatori sanitari come "Eroi", nel frattempo la stessa Regione continuava la lunga stagione della precarizzazione del personale;
preso atto che
l'atto più importante e risolutivo non può che essere la revoca della gara e la stabilizzazione dei lavoratori;
Il Consiglio Comunale
Esprime la propria vicinanza ai 108 dipendenti del Cup di Massa, Carrara e Lunigiana in lotta per avere garanzie e futuro per il proprio posto di lavoro
Invita il sindaco di Massa
A continuare a farsi interprete presso la conferenza Zonale affinché la Regione Toscana provveda urgentemente ad avviare l'iter per l'internalizzazione dei lavoratori del Centro Unico di Prenotazione che, peraltro, prevederebbe anche un risparmio da parte della Regione stessa".
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Sarebbe la vicinanza alle elezioni regionali ad aver indotto in contraddizione il consigliere regionale del Pd Giacomo Bugliani, sulla gestione della piscina pubblica e sulle sue condizioni strutturali. Questo secondo quanto affermato da Stefano Benedetti, presidente del consiglio comunale di Massa, che ha ricordato come adesso il consigliere regionale Bugliani si ponga in netto contrasto con quanto sostenuto dalle passate amministrazioni massesi di centro sinistra delle quali lui stesso ha fatto parte.
“Ricordo molto bene - ha detto Benedetti - che, durante il mandato Pucci e sotto il controllo del Settore Lavori Pubblici con l'Assessore Fabrizio Brizzi, la vasca interna fu oggetto di lavori di manutenzione straordinaria ed impermeabilizzazione per un importo superiore ai 400 milioni di lire. Nel merito, l'azienda nazionale Mapei, fornitrice dei prodotti chimici utilizzati, si rifiutò di certificare i lavori, poichè c'erano stati dei problemi irrisolti e ad oggi la piscina continua a perdere, a mio avviso, con tanto di ulteriore danno alle casse comunali. Stessa cosa dicasi per le omesse manutenzioni ordinarie che i gestori avrebbero dovuto eseguire, proprio per evitare di arrivare al punto in cui siamo approdati. Nel merito, esorto l'attuale amministrazione comunale ad agire nei confronti degli stessi, chiedendo alla Corte dei Conti di accertare il danno prodotto e quindi anche quello subito dall'amministrazione rispetto al periodo di chiusura della struttura, anche perchè nella convenzione/contratto è previsto che l'amministrazione si attivi nel caso in cui il gestore fosse inadempiente rispetto agli impegni assunti con l'assegnazione della piscina” Secondo Benedetti, all’epoca dei fatti da lui riportati, Bugliani era consigliere comunale di maggioranza a Massa e quindi responsabile e competente in materia: “Non mi risulta- ha aggiunto Benedetti - che in quel periodo abbia presentato interpellanze o mozioni di qualsiasi genere sulla piscina comunale e neanche organizzato iniziative varie. Oggi, improvvisamente, ha deciso di fare del teatrino politico, sfruttando, tra l’altro, degli ignari minorenni, ciò, probabilmente, per far maggiore breccia sugli elettori. Mi auguro che la stragrande maggioranza dei cittadini non caschi in questo tranello elettorale. Per concludere, chiedo al sindaco e alla giunta di ricorrere alla Corte dei Conti per tutte le valutazioni del caso e quindi per accertare l’azione distruttiva delle passate amministrazioni, sia per quanto riguarda il controllo, sia per gli interventi eseguiti, individuando tutti responsabili del danno fatto.”.
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«Dispiace che il gestore del Garibaldi faccia solo polemica senza riconoscere l’impegno che abbiamo messo per cercare di andargli incontro»: sono parole di rammarico quelle che pronuncia l’assessore alla Cultura Federica Forti in merito alla mancata organizzazione del cinema all’aperto in centro a Carrara. Un rammarico che nasce in primis dalla consapevolezza che quest’anno a Carrara mancherà un appuntamento apprezzato, quello con i film sotto le stelle, che grazie soprattutto a iniziative indipendenti come il Cinema Baluardo ormai da qualche anno era diventata una vera tradizione.
«Le norme anti covid-19 hanno reso più difficile e onerosa l’organizzazione di eventi di pubblico spettacolo. Ne abbiamo parlato qualche tempo fa per il teatro e lo ribadiamo per il cinema. L’amministrazione, fin da subito, si è attivata per provare a garantire comunque l’offerta confrontandosi con il gestore della Sala Garibaldi. Alla fine non ci siamo riusciti, anche per via delle esigenze economiche dell’organizzatore, comprensibili ma insostenibili» spiega l’assessore.
Forti ricostruisce la vicenda garantendo che «fin dal primo momento in cui il gestore del cinema Garibaldi si è fatto avanti con la proposta del cinema sotto le stelle ha avuto massima disponibilità da parte dell’amministrazione. Io personalmente l’ho sentito tutti i giorni in un confronto quotidiano mirato a superare le difficoltà che tra misure anti covid-19 e burocrazia, oggettivamente, ci sono state. L’ho sempre citato tra gli appuntamenti dell’estate, come un elemento di valore aggiunto perché ci ho sempre creduto». L’assessore alla Cultura ricorda di aver sondato ben tre diverse location: «sull’ultima, quella di piazza San Francesco eravamo convinti di aver trovato la quadra. Gli abbiamo assicurato tutto il sostegno possibile, nei limiti della correttezza e della legittimità cui un’amministrazione pubblica si deve attenere. Alla fine l’imprenditore ha fatto i suoi calcoli e ha deciso di rinunciare. Mi dispiace molto, anche e soprattutto per i cittadini» conclude Forti.
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Viene dal dipartimento regionale legalità, sicurezza e immigrazione di Fratelli d’Italia il primo saluto ufficiale al nuovo capo del commissariato di Carrara, dottor Daniele Manganaro. Il responsabile del dipartimento e coordinatore comunale di Fratelli d’Italia, Lorenzo Baruzzo ha voluto ricordare il notevole curriculum del nuovo dirigente e fargli gli auguri di buon lavoro: “ Il dottor Mnaganaro ha un lungo curriculum professionale di successi nel contrasto alla criminalità – ha detto Baruzzo - tra i molti riconoscimenti guadagnati sul campo va ricordata la Medaglia d’Argento al Valore Ambientale ed Attestato di Pubblica Benemerenza del Ministro dell’Ambiente, l’ Attestato di Civica Benemerenza e Medaglia d’Oro da parte di 35 Consigli Comunali del territorio della provincia di Messina, la Medaglia d’Oro al Valore della Regione Siciliana. Al dottor Manganaro va il merito di aver creato la prima squadra di poliziotti e di professionisti di settore che ha focalizzato l’attenzione sulle truffe alla Comunità Europea per i finanziamenti dall’AGEA, nonché su tutti i reati connessi, posti in essere da violenti sodalizi mafiosi. A lui va il nostro benvenuto ed i migliori auguri di buon lavoro, nella consapevolezza che anche in un territorio non facile come quello carrarese, saprà - assieme ai suo validi collaboratori, dei quali già conosciamo la professionalità,svolgere un ottimo lavoro per la sicurezza della collettività.”.
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