Politica
Le osservazioni al progetto di bonifica della Buca degli Sforza fatte da Italia Nostra Massa Montignoso e Legambiente
Italia Nostra Massa Montignoso e Legambiente hanno fatto alcune osservazioni al progetto di bonifica della Buca degli Sforza, a Massa, che, a breve vedrà l' aggiudicazione alla…

Votata all'unanimità, ad eccezione di Polo progressista e di sinistra, la variante Aurelia: la critica del comitato NoVariante
Il comitato No Variante Aurelia ha commentato il voto del consiglio comunale di Massa a favore della Variante: "Nel consiglio comunale del 16 settembre hanno votato all'unanimità…

Non in mio nome: manifestazione per Gaza organizzata da Associazione Mycelium in Piazza Aranci a Massa il 21 settembre
L'associazione Mycelium ha organizzato un flash mob di protesta per Gaza. Ecco la loro dichiarazione: "In questo momento storico, tra i più bui che l'umanità abbia attraversato negli…

Politeama, l'inizio della fine: flash mob di Avenza Si R-Esiste in piazza Matteotti per segnalare i molti nodi del degrado della città
Sono arrivati in piazza Matteotti con un pullman riservato, intorno alle 20,15 di giovedì 17 settembre: il gruppo nutrito di cittadini di Avenza che fa parte del comitato…

Il Polo P&S: la variante Aurelia con 60 milioni di euro sommergerà di inquinamento Massa
Il Polo Progressista e di Sinistra, composto da M5S RC e Mcc, non si meraviglia per l’approvazione della delibera per il primo lotto della Variante Aurelia,…

"Incontriamoci a Massa": il Pd Massa Carrara apre la campagna elettorale il 20 settembre in piazza Aranci
Il Partito Democratico di Massa-Carrara inaugura la campagna elettorale per le elezioni regionali del 12 e 13 ottobre con…

Un incontro per aprire un dialogo sul porto di Carrara: i Paladini Apuoversiliesi a colloquio con il nuovo commissario dell'Autorità Portuale Bruno Pisano
I Paladini Apuoversiliesi sono stati ricevuti dall’Autorità portuale di Carrara, mercoledì 17 settembre, per conoscere il nuovo Commissario straordinario Bruno Pisano. L'obiettivo, secondo Orietta Colacicco, Presidente…

Partito Repubblicano di Massa: il ricordo del XX Settembre 1870 mito fondante della nazione Italia
Come ogni anno, gli amici Repubblicani della sezione G. Mazzini di Massa del PRI, ricordano la storica data del XX Settembre 1870, giorno nel quale si realizzò il…

Gruppo consiliare Pd e Massa è un'altra cosa sulla variante Aurelia: "Sì all'opera, ma con uno studio serio sulla mobilità per tutelare qualità della vita e sviluppo sostenibile"
Durante l'ultima seduta del Consiglio Comunale abbiamo espresso voto favorevole all'avvio del primo lotto della Variante Aurelia, un intervento strategico che potrà incidere profondamente sugli assetti…

"Parole rabbiose e scomposte": il consigliere Martinelli risponde al segretario del Pd Barattini
Il consigliere del Movimento 5 Stelle Matteo Martinelli ha risposto alla replica del segretario del Pd Luca Barattini alle sue posizioni sulla sanità locale: "Non ci stupisce…

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La giunta ha approvato oggi la proroga fino al 31 dicembre delle agevolazioni sul suolo pubblico introdotte a giugno 2020 a seguito dell’emergenza epidemiologica da Covid-19. Il provvedimento, in scadenza il 31 ottobre, solleva le attività dal pagamento del suolo pubblico e dei diritti di segreteria e snellisce le pratiche per il rilascio di nuove concessioni o estensione di occupazioni già esistenti.
«Con questa proroga andiamo incontro alle attività di ristorazione e somministrazione. Nel confermare la nostra volontà di sostenere questo settore, cogliamo l’ occasione per invitare tutti i proprietari e i gestori di bar, ristoranti e locali a un rigoroso rispetto delle prescrizioni per il contenimento della pandemia: siamo in una fase particolarmente delicata in cui i contagi stanno tornando su numeri preoccupanti. Per questo è fondamentale che tutti si attengano alle prescrizioni e richiamino i propri clienti a fare altrettanto» ha dichiarato il sindaco Francesco De Pasquale.
L’assessore al Commercio Giovanni Macchiarini ha sottolineato come questo sia solo l’ultimo di una serie di provvedimenti presi dall’amministrazione comunale a sostegno del settore: «Come sappiamo la norma di contenimento del Coronavirus e in particolare le prescrizioni sulle distanze di sicurezza hanno fatto aumentare la richiesta di spazi di locali e ristoranti. Nei mesi scorsi, per questo, abbiamo esteso l’orario della zona a traffico limitato di via Rinchiosa, oltre a recepire le agevolazioni sul suolo pubblico inserite nei Decreti del governo che oggi abbiamo prolungato fino a fine anno» ha precisato Macchiarini.
De Pasquale a confronto con gli studenti del Linguistico per il progetto della Fondazione Caponnetto
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Questa mattina il sindaco di Carrara Francesco De Pasquale ha partecipato a una videoconferenza organizzata nell’ambito del progetto “I giovani, sentinelle della legalità” della Fondazione Antonino Caponnetto.
Per l’occasione, il primo cittadino ha risposto alle domande di due classi di studenti, la III B e la III C del Liceo Linguistico Montessori, su argomenti quali il rispetto della legalità, la tutela del patrimonio artistico e paesaggistico, il decoro urbano, ma anche omofobia, razzismo e violenza di genere.
«Come sempre accade con i giovani anche quella di stamani è stata una riunione vivace e stimolante. I ragazzi mi hanno proposto una serie di iniziative a conferma della loro voglia di fare e di essere attivi per migliorare la città. Insomma non si sono limitati alle lamentele, ma hanno chiesto di essere partecipi e di dare il loro contributo a rendere più bella e vivibile la nostra Carrara. Ho trovato in loro un atteggiamento molto costruttivo e una gran voglia di fare» ha commentato il sindaco, confermando il pieno appoggio della sua amministrazione ai progetti illustrati dai ragazzi.
In particolare, gli studenti si sono offerti di effettuare la pulitura di alcuni muri cittadini imbrattati da vandali: «E’ una proposta interessante, più facile da realizzare sulle nuove costruzioni che non su quelle storiche, sottoposte a vincolo» ha spiegato De Pasquale. Il sindaco ha affrontato anche temi molto delicati come la violenza di genere: «Il nostro Comune può contare sullo straordinario lavoro del Centro antiviolenza, un vero e proprio punto di riferimento sempre a disposizione di tutte le donne». I ragazzi hanno interpellato il primo cittadino anche sulla questione dell’accessibilità: «Abbiamo avviato interventi importanti, come gli attraversamenti su viale XX settembre anche se sappiamo di avere ancora molto da fare» ha ammesso il sindaco.
Rispondendo alle sollecitazioni degli studenti sull’articolo 9 della Costituzione (La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica [cfr. artt. 33, 34]. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione), il primo cittadino ha ricordato il lavoro fatto dalla sua amministrazione sul fronte della tutela del paesaggio, in particolare «all’interno dei Piani di Attuazione dei Bacini Estrattivi dove sono state introdotte misure severe a tutela di creste e crinali». Rispetto al patrimonio storico, De Pasquale ha citato «gli interventi di pulitura e restauro dei monumenti cittadini effettuati anche con il contributo dei privati, abbiamo: dalla Sirenetta di via Carriona e al monumento ai Caduti sul lavoro di Bodini in piazza San Francesco, fino al recupero della scalinata di via Rosselli». «Per quanto riguarda la cultura, abbiamo aperto un nuovo museo, dedicato a Michelangelo – Il Carmi, avviato il restiling dell’ex Cap, oggi Mudac, a San Francesco e predisposto un progetto davvero importante per il Museo del Marmo che darà ancora maggior lustro a questa sede espositiva portandola nel cuore della città».
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La richiesta, nel pur fumoso e non chiarissimo bando aperto per una settimana dall’amministrazione comunale per cercare un addetto alla comunicazione digitale, puntava a una competenza specifica. A sottolineare questo particolare è stato il consigliere dell’opposizione Massimiliano Bernardi che ha posto dei dubbi su tutta la procedura che ha portato all’assunzione per 15 mesi e per 35 mila euro della giornalista della Voce Apuana e del Tirreno, Camilla Palagi come esperta di comunicazione digitale. Molte le domande poste da Bernardi: “La Palagi è in possesso almeno di un attestato di qualifica professionale riconosciuta di tecnico o esperto delle comunicazione digitali ? Dal momento che i 35 mila euro del suo stipendio li paghiamo noi, sarebbe utile conoscere anche quale diploma di scuola secondaria possiede e comunque si dovrebbe rendere pubblico il suo curriculum . Ricordiamo che i 5 Stelle all'inizio della legislatura, invasi da onestà e trasparenza, ci avevano propinato il famoso “ tormentone curriculum assessori ed incaricati ”, quindi il sindaco faccia pubblicare subito il curriculum e i titoli di studio che può vantare la nuova “ digital manager “ assunta per implementare la propaganda grillina.”.
Bernardi ha chiesto anche di conoscere l’eventuale commissione nominata per verificare i titoli dei candidati, dal momento che sembrerebbe che siano pervenute diverse candidature e di conseguenza quali criteri e quali punteggi sono stati usati per arrivare alla scelta finale. “Un controllo doveroso – ha aggiunto Bernardi - è stato effettuato anche sugli atti relativi all’assunzione dell' “istruttore amministrativo” cat. C , a tempo determinato fino alla scadenza del mandato del sindaco, che ha evidenziato che sono state omesse tutte le informazioni sulla procedura adottata per il nuovo incarico.”. L’avviso pubblico del bando, secondo Bernardi, sarebbe assolutamente privo di trasparenza, in particolare nell’elenco delle competenze che la figura con funzioni di “addetto alla comunicazione digitale” sarebbe chamata a svolgere. “ Nel bando – ha spiegato Bernardi – emergono due competenze distinte descritte nel sub A e nel sub B ma, nelle esperienze lavorative del candidato vengono richieste solo quelle della lettera B. Bernardi ha insinuato il dubbio che: “il candidato ideale, forse, non aveva nel pubblico o nel privato, mai istruito e curato attività di comunicazione e processi partecipativi e non aveva mai effettuato l’impostazione di progetti, piani e programmi previsti nel sub A. Mancanza di trasparenza, per Bernardi anche in merito al titolo di studio da possedere che, infatti, è un “ generico e anonimo “ diploma di istruzione secondaria di secondo grado. “Si potrebbe sapere per 35 mila euro – ha ribadito Bernardi - se l'ignoto addetto alla comunicazione digitale del sindaco De Pasquale ha le carte in regola per svolgere questo incarico ? Se De Pasquale, viste le gravissime difficoltà personali ad interagire con le persone, aveva bisogno di un aiutino , poteva assumerlo a sue spese, e non farlo pesare invece sulle nostre tasche. Il ruolo della esperta in comunicazione digitale, forse sprovvista pure di titoli di studi ad hoc e di esperienze del tipo A , non è sicuramente di pubblica utilità ma al servizio dei 5 Stelle per cercare di curarne l’immagine ormai logorata, degradata e sprofondata nell'oblio. Per fortuna nell’avviso pubblico, forse per un copia-incolla inconsapevole, si legge che il sindaco si sarebbe pure potuto riservare la possibilità di non conferire l'incarico fiduciario qualora avesse ritenuto che i candidati non avessero rivestito le caratteristiche, la specifica professionalità e le attitudini richieste. Cosi ci siamo salvati e ora andiamo avanti per farlo revocare.”.
Vi. Te.
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I grillini hanno bisogno del tutor digitale: quanto costano gli incarichi le consulenze, i rimborsi e gli stipendi degli assessori? I dubbi del Psi di Carrara
La scelta di assumere una nuova addetta ai social da parte dell’amministrazione 5 stelle di Carrara continua a sollevare polemiche e perplessità. Le ultime in ordine di tempo sono quelle del Partito socialista che si è chiesto a quanto ammonta il costo complessivo dell’attuale giunta carrarese.
“È sconcertante che l’amministrazione comunale di Carrara abbia deciso di destinare ben 35 mila euro per l’assunzione di un “addetto alla comunicazione digitale” settore nel quale, un tempo i grillini di Carrara vantavano una grande competenza che è evaporata di fronte alle incapacità amministrative dimostrate. La spiegazione di una scelta che sarà pagata frugando nelle tasche di tutti i cittadini è la conseguenza del crollo di credibilità dell’amministrazione proprio nei confronti del suo elettorato che rimprovera, prima di tutti, a questa maggioranza di non essere stata capace di mantenere i roboanti impegni assunti nel 2017 e che oggi la mette in discussione sul terreno più caro ai grillini. In attesa di conoscere nel dettaglio le funzioni e le competenze specifiche di una figura che avrà un ruolo chiaramente “politico”, esautorando così il Sindaco dalle sue responsabilità, facciamo presente che, con quei soldi, si poteva riaprire il Centro Alzheimer presso il Regina Elena, chiuso con un atto vergognoso, dando così un sostegno importante ai pazienti e alle loro famiglie. Sarebbe interessante sapere in base a quale algoritmo è stata scelta una figura che dovrà informare i cittadini per conto del sindaco per rimediare all’incapacità ampiamente dimostrata nell’amministrare, anche se era illogico aspettarsi di meglio da un movimento che attinge i suoi esponenti di punta dal Grande Fratello. Ci auguriamo che la nuova “professionalità” sappia tradurre in una forma comprensibile per tutti le scelte del Politburo grillino e che possa presto annunciare ai cittadini del web, concreti traguardi raggiunt,i che non siano la prosecuzione o il completamento del lavoro fatto “dagli altri”. I cittadini di Carrara, che hanno visto sparire cavalli di battaglia dei 5Stelle come i Beni estimati e che devono viaggiare su strade e marciapiedi transennati per impraticabilità, i genitori che attendono di avere sedi definitive per le scuole dei loro figli, come i cassintegrati e i disoccupati, hanno diritto di avere risposte e azioni serie, non articoli consolatori o annunci su Facebook. C’è un’ultima domanda per la quale attendiamo una risposta chiara: quanto costa la giunta di un sindaco incapace di parlare con i cittadini e che ha bisogno di un portavoce e di un addetto al web, contornato da una corona di assessori a libro paga della comunità. Quanto costano, ogni mese, e quanto sono costati in questi anni, gli assessori e quanto hanno pesato sulle casse comunali i loro rimborsi e le loro trasferte? Domande semplici che attendono risposte chiare con pochi numeri, perché i “numeri” hanno la testa dura.”.
Vinicia Tesconi
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Questa mattina il sindaco Francesco De Pasquale ha fatto visita alla scuola dell’Infanzia Giampaoli che da questa settimana ha ripreso l’attività educativa presso la sede di via Marco Polo.
«Dopo i disagi delle scorse settimane, bambini, insegnanti e personale non docente sono rientrati in una scuola più sicura ed efficiente dal punto di vista energetico, oltre che più bella. Ho trovato un clima di serenità e un gran lavoro per garantire il rispetto delle norme anti-contagio, cosa che in una scuola con bambini così piccoli è molto impegnativa. Ringrazio la dirigente Alessandra Valsega, le maestre e le ausiliarie per il grande spirito di collaborazione» ha dichiato il primo cittadino.
L’attività della scuola dell’infanzia Giampaoli era iniziata il 21 settembre con la didattica alternata nel plesso di via Lunense, vista l’impossibilità - anche a causa delle prescrizioni anti-Covid - di trovare spazi in grado di accogliere tutti gli iscritti. Il trasferimento, momentaneo, si era reso necessario per ultimare i lavori in corso sul plesso di via Marco Polo, sottoposto a un’importante opera di efficientamento energetico e miglioramento sismico, per un importo di € 640.047,55 di cui € 164.600,46 finanziati con mutuo alla Cassa Depositi e Prestiti S.p.A. di Roma e i restanti € 475.447,09 finanziati dalla Regione Toscana attraverso il bando "POR FESR 2014-2020, AZIONE 4.1.1, PROGETTI DI EFFICIENTAMENTO ENERGETICO DEGLI IMMOBILI PUBBLICI”. Nonostante il maltempo delle ultime settimane, la consegna della scuola – fissata per i primi di ottobre – è slittata dunque solo di pochi giorni. L’avvio del servizio di refezione è stato fissato invece per il 19 ottobre in modo da consentire la possibilità alle insegnanti di lavorare in compresenza durante tutta la prima settimana di attività a pieno regime, una scelta voluta dalla dirigenza e dalle insegnanti stesse a beneficio del processo di inserimento dei bambini esordienti.
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L'articolo del presidente Chericoni offre lo spunto al consigliere Andrea Barotti che scrive: "L'intervento di Confartigianato spinge ad una riflessione; in primo luogo ritengo, per il tempo trascorso (oltre trent'anni) poco produttivo ricercare gli autori dell'inquinamento. Una tale attività avrebbe una logica se nel nostro ordinamento non esistesse la prescrizione, se gli autori dell'inquinamento fossero in vita (le persone muoiono, le società chiudono) poiché i processi ai morti non sono previsti e, comunque, non avrebbero un senso. Oggi dobbiamo affrontare temi che debbono interessare non gli storici (capire il passato è comunque importantissimo) ma chi guarda alla realtà in cui viviamo e immagina il futuro che ci attende".
L'esponente civico di centrosinistra osserva: "La bonifica, come scritto da Sogesid e dal Ministero, è un procedimento tecnico e burocratico complesso che, fortunatamente, è stato avviato, basti pensare alla fase di studio, quindi dobbiamo essere pazienti e prudenti per evitare di spendere risorse pubbliche in modo poco incisivo".
Barotti aggiunge: "Condivido, con il Presidente Chericoni, la preoccupazione per la scelta del Comune di Massa di rimanere fuori dal campo nella partita, che si gioca a Firenze, tra Edison, Ministero dell'Ambiente ed Arpat! Trovo difficilmente comprensibile una tale posizione anche alla luce degli attacchi lanciati, tempo fa, dal Sindaco Persiani alle precedenti amministrazioni, alle strategie di carattere giuridico assunte in passato! Noto, con rammarico, ancora una volta, oltre ad una scarsa propensione alla coerenza politica, l'assenza di quella discontinuità che gli elettori attendevano dal centrodestra!"
L'esponente di opposizione sollecita la maggioranza e la classe politica: "Credo che Persiani potrebbe, anche per dare concretezza alla trasparenza di cui parlava in campagna elettorale, spiegare i motivi, le ragioni che hanno spinto a "lasciare in panchina" il Comune; ritengo, altresì, che la Giunta, più in generale la politica locale, avrebbe l'opportunità di accertare quanto Edison sostiene, ossia l'esistenza di fonti di inquinamento a monte dell'area ex Farmoplant, se promuovesse analisi, controlli sulle matrici ambientali nella zona a ridosso dell'ex sito chimico!"
Infine la proposta di Barotti: "In merito alla vendita dei lotti in area industriale sarebbe auspicabile, alla luce dei risultati ottenuti (spezzatino delle superfici con impossibilità di inserimento di grandi impianti, fenomeni speculativi), rivedere il ruolo del CZIA trasformandolo in un ente proprietario dei siti con il compito di affidarli in locazione a canoni contenuti! Dobbiamo mantenere la proprietà per poter avere la possibilità di recuperare, con facilità, le aree, per assicurare una consistenza patrimoniale al Consorzio (base per ottenere finanziamenti) ma anche e sopratutto per facilitare gli investimenti (specie in fasi in cui la liquidità scarseggia), garantire lo sviluppo, l'occupazione (superficie parametrata ai posti di lavoro) sulla base di reali, effettivi progetti industriali. In altri Comuni, in altre regioni la politica mette a disposizione risorse, aree, aiuta le imprese e attrae imprenditori pertanto mi sembra difficile competere, considerando i nostri problemi ambientali, adottando una tattica che non mi pare di analogo o miglior livello. La politica deve impegnarsi per alleggerire gli oneri aggiuntivi, dovuti all'eredità del passato, a carico delle aziende e guardare ai problemi, vecchi e nuovi, del territorio in modo diverso per giungere a soluzioni efficaci ed innovative".
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"Le bonifiche rappresentano un punto chiave per il rilancio economico e industriale del territorio. Stiamo seguendo con apprensione gli sviluppi del ricorso al Tar che vede coinvolti Edison, come erede di Farmoplant, Ministero dell'Ambiente e Arpat: fare luce su chi ha inquinato il nostro territorio è una priorità inderogabile perché non possiamo permettere che dopo decenni a pagare il risanamento ambientale sia lo Stato, che siano quindi i cittadini e le nuove imprese insediatesi nell'area, incolpevoli di ciò che qui è successo fino alla fine degli anni '90. E in attesa di sapere che cosa decideranno i giudici del tribunale amministrativo, siamo letteralmente rimasti senza parole nello scoprire che il Comune di Massa non si è costituito in giudizio pur essendo chiamato in causa. Così facendo ha lasciato il nostro territorio senza voce in capitolo su ciò che verrà deciso a Firenze".
E' una presa di posizione netta e chiara quella del presidente di Confartigianato Massa Carrara, Sergio Chericoni, che entra così nel merito di uno dei grandi temi irrisolti della provincia apuana: "Non si può parlare di bonifiche se non si parla di colpevoli dell'inquinamento. Dei terreni come delle acque sotterranee. Perché la strategia deve essere portata avanti in parallelo su entrambi i fronti. Da un lato bisogna capire come risanare, e in fretta, le aree inquinate da decenni di industrie della chimica che avevano la sede nella Zona industriale apuana. Quindi ben venga il progetto unitario di bonifica della falda di Sogesid. Dall'altro però bisogna inchiodare i responsabili alle proprie responsabilità così da costringerli a pagare i milioni di euro che serviranno a restituire dignità a questo territorio dopo oltre 30 anni di colpevoli silenzi".
Ma la strategia degli enti pubblici a oggi sembra essere stata fallimentare: "Ci risulta che il Consulente tecnico d'ufficio nominato dal Tar non abbia preso nella giusta considerazione i risultati dello studio di Sogesid – prosegue Chericoni - e questo anche perché quel documento sta andando avanti con una lentezza snervante: doveva essere pronto a primavera, così da poterlo utilizzare nel contenzioso al Tar. E invece soltanto all'inizio di settembre la società in house del Ministero dell'Ambiente ha consegnato una prima revisione della bozza alla Regione, al Ministero stesso e ai Comuni di Massa e Carrara. E al tempo stesso la mancanza più grave è stata poi quella del Comune di Massa che non si è costituito in giudizio: ha perso l'occasione di poter dare voce al nostro territorio avvelenato, di portare rilievi tecnici capaci magari di indirizzare la causa in una direzione favorevole al pubblico interesse".
Si resta quindi in attesa della sentenza dei giudici del Tar così come di conoscere pubblicamente i progetti di bonifica: "Non vogliamo essere messi di fronte al fatto compiuto – dice ancora il presidente di Confartigianato -. Vogliamo conoscere per essere coinvolti, magari con un tavolo di coordinamento che metta insieme le associazioni datoriali e i sindacati. Stiamo parlando di bonifica, di risanamento ambientale del territorio che potrà sbloccare finalmente un'economia congelata da decenni: pratiche burocratiche più snelle, abbattimento dei costi a carichi delle aziende per analisi di rischio, smaltimento terreni inquinati e gestione dei pozzi di controllo della falda. E poi lo sblocco dei terreni che tramite il Consorzio Zia potranno essere acquistati e messi all'asta per la valorizzazione industriale dell'area. Un tema su tutti: i 17 ettari dell'area ex Enichem. Appetibili per dimensioni e vicinanza alle principali infrastrutture di trasporto, dalla ferrovia al porto. E' una partita che non possiamo perdere. Figuriamoci se potevamo permetterci di non partecipare".
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Disagi enormi per cittadini e per commercianti: questa la sintesi della situazione di Avenza tagliata in due dal cantiere che sta ristrutturando il ponte di via Giovan Pietro dalla scorsa estate. A farsi portavoce del malcontento degli avenzini è stato Nicola Pieruccini, commissario comunale della Lega Salvini Premier che ha sottolineato: “Si sta avvicinando il Natale e il sindaco De Pasquale e la sua maggioranza con la decisione di demolite il ponte, hanno deliberatamente annientato del tutto l’afflusso di persone nella parte vecchia di Avenza che adesso è un susseguirsi di strade e i parcheggi vuoti quasi senza persone in giro come nel lockdown.” Pieruccini ha rimandato l’analisi completa di tutta la vicenda del ponte di Avenza quando i lavori saranno finiti nella speranza che vengano rispettati i tempi ma ha ricordato che il cantiere ancora aperto sotto le feste di Natale causerebbe un danno enorme al quartiere. Pieruccini ha anche messo in evidenza come, ai disagi causati dalle difficoltà di accesso alla parte vecchia di Avenza vanno aggiunti anche quelli causati dal formarsi di lunghe code nelle strade di accesso rimaste. “E’ in atto – ha aggiunto Pieruccini - una vera e propria discriminazione verso questa parte della città che da sempre, per quanto riguarda fondi e finanziamenti e privilegi e rispetto soprattutto a Marina, ha visto adottare dall’amministrazione grillina due pesi e due misure.”
Pieruccini ha riepilogato alcuni dei principali motivi di disagio: “ La sede della delegazione comunale di Avenza per i servizi demografici distaccati a causa dell’emergenza covid-19 è chiusa da marzo , mentre il 6 luglio era già stata riaperta al pubblico la sede di Marina di Carrara. La scelta di questa chiusura ad oggi non ha scusanti, dato che il distaccamento della sede di Avenza tratta un bacino di utenza di circa 20mila abitanti e rappresenta un importante punto di riferimento soprattutto per le persone anziane residenti nelle zone adiacenti.” Pieruccini ha messo in evidenza come i soldi spesi per Avenza siano quasi sempre spesi male: “Basta guardare il livello dei marciapiedi e gli allagamenti diffusi che si verificano dopo le piogge anche di bassa intensità. Ma il degrado di Avenza è dato anche dal moltiplicarsi di luoghi degradati e in rovina che i cittadini hanno elencato più volte a partire dagli spazi verdi lasciati nel degrado. Ancor più gravi sono poi le condizioni di molti luoghi pubblici come l’ex sede del Cat, poi sede della protezione civile, ora cantiere aperto e abbandonato ed il mercato coperto oggi inagibile e dimenticato e la sala Amendola. E cosa dire della biblioteca riaperta solo di passaggio e con le regole anti-covid che ancora non permettono la presenza di utenti? Ma perché se cittadini e commercianti da mesi stanno urlando la loro paura di poter essere ridotti alla fame per tutto ciò che sta accadendo , l’amministrazione 5 Stelle non ha mai pensato di mettersi a loro disposizione per risolvere questi problemi come sarebbero obbligati a fare?”. La risposta , per Pieruccini è da individuare tra l’incapacità politica, l’ inadeguatezza tecnica e lo scarso senso di appartenenza e il tirare a campare fino all’ormai vicino termine del governo della città gestito in maniera fallimentare dai 5 stelle che, secondo il leader della Lega di Carrara, avrebbero distrutto definitivamente la città.
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Ha sorvolato, ma nemmeno troppo, sui 35 mila euro spesi dall’amministrazione carrarese per dotare il sindaco di un addetto ai social, non poteva far passare anche la presenza dello stesso sindaco e degli assessori Federica Forti e Giovanni Macchiarini a pubbliche inaugurazioni o cerimonie con la mascherina abbassata o addirittura senza. La critica viene da Lorenzo Baruzzo, coordinatore comunale di Fratelli d’Italia che ha mostrato gli scatti di alcune cerimonie tenute nei giorni scorsi in cui i membri della giunta non indossano la mascherina in modo corretto.
“Quotidianamente le istituzioni sanitarie – ha detto Baruzzo - ci portano a conoscenza dei nuovi contagi da covid 19 e la politica raccomanda alla popolazione di seguire le istruzioni emanate in sede di prevenzione dei contagi. Anche il sindaco di Carrara Francesco De Pasquale , ha iniziato di nuovo , dopo aver assunto la consulente alla comunicazione digitale al costo di ben 35mila euro di soldi pubblici distratti alla risoluzione degli innumerevoli problemi della città, ad informarci tramite i social sulla situazione dei contagi nel territorio comunale, raccomandando all’osservanza delle misure sanitarie. Peccato però che lui e due componenti della sua giunta, gli assessori Forti e Macchiarini, in due diverse “inaugurazioni” tenutesi nei giorni scorsi tenessero le mascherine sotto al mento.”
Baruzzo, che ha lanciato una bordata sulla superficialità che spesso è ricorsa nell’amministrazione dei 5 stelle, ha ricordato al sindaco che proprio lui e la sua giunta dovrebbero dare il buon esempio e non parlar bene e razzolare male ed ha ironizzato sul comportamento tenuto nelle occasioni documentate invitando il sindaco ad andare in “ castigo” dietro la lavagna.
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"Una nuova gara per vendere Sanac a un'altra azienda? Bisogna essere folli solo a pensarlo: significa mettere la testa del gruppo su un piatto d'argento a tutti gli altri competitor che possono tranquillamente spazzarla via dal panorama industriale. Uno scenario inaccettabile. Sanac e Taranto devono restare insieme ormai perché questa è la realtà che è stata costruita in anni di trattative. Con o senza Arcelor Mittal. Ma sempre insieme".
E' la posizione di Massimo Graziani, segretario Uiltec Toscana nord, confermata anche dopo la riunione con il nazionale del sindacato. Un'analisi che arriva a pochi giorni di distanza dal tavolo convocato al Ministero dello sviluppo economico per giovedì: incontro che è svolto in videoconferenza e che ha lasciato i sindacati con l'amaro in bocca. Non hanno partecipato i vertici di Arcelor Mittal e anche lo stesso governo ha lasciato le redini della discussione in mano a funzionari.
"C'è solo un aspetto positivo su questo tavolo al Mise: almeno si è svolto in videoconferenza e abbiamo risparmiato i soldi del biglietto. Per il resto il nulla, semplicemente vergognoso", commenta amareggiato Graziani che poi prosegue sul futuro della trattativa per Sanac da cui dipendono le sorti di tantissimi lavoratori, oltre un centinaio soltanto nello stabilimento di Massa: "Nei prossimi giorni tramite le assemblee con i lavoratori saranno prese decisioni sulle future iniziative che dovranno essere molto più incisive. Sanac era in passato una azienda del gruppo Ilva e anzi da essa aveva una certa autonomia nel senso che oltre a fornire materia prime a Taranto aveva clienti nel mercato ma da 7 anni è stata spogliata di tutto. Autonomia, capacità imprenditoriale, attività commerciale e disponibilità economiche. E qualcuno avrebbe il coraggio di proporre una nuova asta a queste condizioni: sarebbe la fine di Sanac. L'unica soluzione è che Arcelor Mittal vada alla sua acquisizione – conclude il segretario Uiltec Toscana Nord -. Immediatamente e comunque entro la scadenza della sua fideiussione, senza altri rinvii e proroghe. In caso contrario deve diventare un'azienda collegata a Taranto, di fatto deve diventare un reparto distaccato delle acciaierie in un unico asset di vendita che coinvolga entrambe le realtà".
- Martisca e Musetti (FI): “Addetto alla comunicazione sui social, grande spreco di denaro pubblico”
- Addetto alla comunicazione digitale assunto dal sindaco di Carrara per 35 mila euro annuali: lo sdegno di FdI
- Risposte concrete su Sanac: il sindaco Persiani chiede un tavolo istituzionale esclusivo
- Confimpresa: “Urgono investimenti nei campi sportivi a Massa”
- “Nessuna violazione delle norme anticovid”
- Sciopero per il clima: Fridays for future scende in piazza
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