Politica
Caldo negli uffici comunali: il sindaco Persiani replica alla consigliera Bennati
“In merito all’articolo pubblicato oggi, appare evidente il tentativo di trasformare una questione complessa e concreta come il cambiamento climatico in un pretesto per lanciare accuse strumentali e…

Strategie clientelari per mantenere i centri di potere nelle partecipate: Diamanti dei 5 Stelle critica la riconferma di Panfietti a capo di Erp
"La conferma di Luca Panfietti a capo di Erp dopo 15 anni di rinnovo della carica non ci stupisce affatto, ma, anzi, conferma della linea ''politica'' dell'…

Approvata dal consiglio comunale di Massa la mozione per la tutela del Candia: la soddisfazione del consigliere Badiali
Il consigliere comunale di Massa Filippo Badiali ha accolto con soddisfazione l'approvazione della sua mozione sul Candia: "Come Presidente della Commissione Attività Produttive e consigliere comunale dei Civici…

Il Polo progressista e di sinistra sulla riconferma di Panfietti a capo di Erp: "Quindici anni al comando hanno creato una dinastia"
La riconferma del Sig. Panfietti alla guida di ERP Massa Carrara è un pessimo segnale politico che non ci lascia soddisfatti sotto due punti di vista. Prima di…

Rivieri e Brunetti di Indipendenza: "Solidarietà a Benedetti nel caso Asmiu Boghetti"
La polemica sul presunto conflitto di interesse tra la presidente di Asmiu e Stefano Benedetti ha suscitato la presa di posizione di Mauro Rivieri responsabile rovinciale di Indipendenza…

Fratelli d'Italia Massa: pieno sostegno alla valorizzazione e alla sicurezza della zona del Candia
l gruppo consiliare di Fratelli d'Italia di Massa, composto dai consiglieri Marco Guidi, Massimo Evangelisti e Bruno Tenerani ha espresso con convinzione il proprio voto favorevole alla…

Spaccio e degrado in via Pradaccio a Massa: la segnalazione del gruppo consiliare del Pd
Massa, allarme in via Pradaccio: il PD ha chiesto un piano d’intervento contro spaccio, degrado e strade in rovina . Condizioni igienico-sanitarie critiche, problemi di illuminazione pubblica, strade…

Massa, frazione Ortola: ripulita l’area sopra la scuola, presto un nuovo spazio per la comunità
Sono iniziati nei giorni scorsi i lavori di pulizia e bonifica dell’area situata sopra la Scuola di Ortola, a seguito delle segnalazioni dei residenti che lamentavano una crescita…

Fratelli d'Italia: Marco Guidi nominato consulente della Commissione parlamentare d'inchiesta sui fatti accaduti presso la comunità "Il Forteto"
Prestigiosa nomina per il coordinatore provinciale di Fratelli d'Italia Il coordinamento provinciale di Fratelli d'Italia esprime la più viva soddisfazione e i più sentiti complimenti all'avvocato Marco Guidi,…

Il comitato Ugo Pisa critica l'appoggio del Pd al piano regolatore portuale di Marina di Carrara
Abbiamo letto con attenzione l'intervento del Partito Democratico provinciale relativo al nuovo Piano Regolatore Portuale di Marina di Carrara. In quanto realtà impegnata attivamente nella difesa…

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I vertici locali di Forza Italia denunciano il comportamento tenuto dalla portavoce Cinzia Chiappini che, nei giorni passati, aveva scritto al direttore della Gazzetta di Massa Carrara, Aldo Grandi, lamentando "attacchi politici" da parte della testata giornalistica e la mancata pubblicazione di comunicati stampa del sindaco sul tema dell'emergenza coronavirus.
A tale attacco è arrivata pronta la risposta del direttore della Gazzetta di Massa Carrara: "Gentilissima Cinzia Chiappini, quando ho letto la sua missiva non ho potuto fare a meno di pensare che lei c'è, o ci fa...". Giulio Zanetti di Forza Italia ha espresso piena solidarietà al direttore Grandi e a tutta la testata giornalistica, precisando che “il comportamento tenuto dalla signora Cinzia Chiappini nei confronti del dottor Aldo Grandi è molto grave, sia nella forma che nella sostanza, in quanto pregiudizievole della libertà di stampa garantita dall'articolo 21 della nostra Costituzione.
Dura critica anche da parte di Riccardo Bruschi, coordinatore comunale di Forza Italia, il quale parla di un atto di ingerenza, che denota altresì inesperienza politica, e invita l'amministrazione comunale ad occuparsi delle problematiche concrete che interessano il nostro territorio, soprattutto in un momento difficile come questo, e ad evitare inutili polemiche e attacchi agli organi di stampa.
Del medesimo avviso anche Gianni Musetti, che ha rilevato: “La politica nazionale e locale grillina, purtroppo, ci sta abituando all'utilizzo della stampa per finalità di propaganda e di attacco delle opinioni contrarie, piuttosto che per motivi istituzionali, quindi in modalità completamente antidemocratiche. I grillini e il sindaco sono passati dal promettere di trasformare il comune in una casa di vetro, a censurare tutto e a pretendere di dettare alla stampa e alle opposizioni le loro intenzioni. Il sindaco vorrebbe la stampa come la Pravda e l'opposizione nei gulag. Solidarietà alla redazione della Gazzetta di Massa Carrara e a tutti i giornalisti . “.
Risponde Aldo Grandi: grazie, innanzitutto per la solidarietà, ma vorrei dire che la parola 'grave' mi sembra esagerata. In fondo la collega Chiappini non ha fatto altro che quello per cui è pagata ossia assicurarsi che tutte le veline che scrive vengano regolarmente pubblicate. Il sottoscritto non ha fatto altro che risponderle per le rime e la storia finisce qui. Credetemi, ho lavorato per decenni in una redazione locale, a Lucca, di un quotidiano storico e rammento benissimo la totale assenza di libertà dei capiservizio che non potevano scrivere mai quello che volevano e pensavano, ma, se volevano fare carriera o conservare il posto, soltanto quello che passava e permetteva il convento. Mai avrebbero osato scrivere quello che ho scritto io perché la loro volontà contava quanto il due di coppe a briscola quando regna bastoni. A meno che non accettassero pedissequamente gli ordini di scuderia. Niente di nuovo sotto il sole, destra o sinistra non importa, sono le persone che contano e la loro indipendenza di giudizio e autonomia di pensiero.
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Una riapertura graduale e ragionata ed una comunità di intenti a livello europeo, per un intervento che vada ad essere incisivo sul piano economico perché "O si vince tutti o si perde tutti". Queste sono state le linee principali del discorso di Giuseppe Conte, Presidente del Consiglio dei Ministri, durante il proprio discorso davanti ai due rami del Parlamento, al Senato prima ed alla Camera poi. Due discorsi sobri, che non hanno avuto particolari incidenti di percorso, conditi da un appello verso le opposizioni: "daremo sempre ascolto a coloro che, rendendosi conto della gravità della situazione, adottano un atteggiamento costruttivo". Dai banchi di Lega e FdI sono scattate urla e qualche fischio.
"Il virus - ha scandito il premier - ha costretto a misure di estrema urgenza adottate sempre con la premura, da parte mia, affinché fosse assicurato il coinvolgimento di una maggioranza più ampia possibile. Il Governo ha elaborato una strategia in cinque punti per il prossimo futuro: far rispettare il distanziamento sociale e mantenimento delle mascherine fino alla scoperta del vaccino; un rafforzamento delle reti sanitarie del territorio per combattere il virus; un incremento di Covid hospital nel Paese, in modo da permettere a tutti gli operatori del settore sanitario di lavorare in sicurezza; deve esserci un uso corretto dei test molecolari (tamponi) e epidemiologici (analisi del sangue), così da poter avere una fotografia chiara e netta su quella che è la condizione odierna del Paese".
Poi è stato toccato un punto dirimente: la nuova app, Immuni. Conte ha precisato che "Non sarà obbligatoria, poiché sono pienamente consapevole di quanti e quali siano i fondamenti costituzionali coinvolti". Il Presidente ha però ribadito quanto sia importante l'isolamento dei contagiati, che non devono in alcun modo costituire nuovi focolai. "Chiaramente faremo in modo che chi no volesse scaricarla non abbia restrizioni di sorta e limitazioni di alcun tipo. Sono consapevole che, soprattutto su questo aspetto, il Parlamento deve essere coinvolto puntualmente, visto che sono coinvolti molteplici diritti costituzionake fondamentali. Si prospetta adesso una fase molto complessa, dobbiamo procedere ad un allentamento, i motori del paese debbono potersi riavviare, ma questo riavvio deve prevedere una riorganizzazione dell lavoro, degli spostamenti e del distanziamento sociale. Il ritorno alla normalità è un aspirazione comprensibile di tutti".
Poi Conte ha parlato di Europa: e lo ha fatto in modo chiaro e netto: no al Mes del 2008, si ad un sostegno comunitario comune, altrimenti "si perde tutti insieme". Un punto in cui il Presidente del Consiglio ha mantenuto con forza la posizione che, da settimane, va ripetendo in ogni intervento pubblico, in ogni intervista, in ogni vertice europeo. Un punto ch, però, giovedì, quando i leader degli stati membri si riuniranno, verrà messo a dura prova. Conte ha spiegato come si stia ragionando, con otto Paesi, di introdurre mezzi di sostegno economico alternativi, ma ha fatto capire di esser pronto a gesti istituzionalmente estremi, come quello del diritto di veto: "Farò tutto quello che è in mio potere – ha scandito Conte – per assicurarmi che il nostro Paese non debba confrontarsi in alcun modo con meccanismi figli del passato e che non hanno fatto altro che recare danni a più economie. Servono risposte e servono adesso". Tra quarantotto ore sapremo.
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Sono stati apprezzati dall'associazione "Civici Apuani" tutti quei provvedimenti presi dall'amministrazione comunale di Massa per contenere l'emergenza sanitaria e per agevolare la situazione alla cittadinanza.
"L'amministrazione Comunale guidata dal Sindaco Francesco Persiani ha messo in campo, spesso anticipando i dettami della presidenza del consiglio e della giunta regionale, un insieme di azioni per affrontare, al meglio possibile, nell'interesse della cittadinanza, questo difficile momento. – ha spiegato l'associazione Civici Apuani - Tutte le questioni sono state affrontate con grande attenzione e senso di responsabilità, senza mai affermare di aver la bacchetta magica o che fossero le uniche soluzioni percorribili".
Un comportamento esemplare, secondo i Civici Apuani, quello del Sindaco Francesco Persiani, sempre in prima linea, che nonostante abbia dovuto prendere decisioni molto difficili, ogni sera informa i cittadini sui dati e sulle misure adottate per venire incontro il più possibile alla cittadinanza messa in forte difficoltà economica dalla grave situazione sanitaria.
"Con la sua squadra di governo ha cercato di non dimenticare nessuno partendo dai più deboli. Ha scelto di distribuire le mascherine arrivate dalla Regione in confezioni igieniche, con istruzioni, in prima battuta in numero di tre a nucleo famigliare per munire tutti di un dispositivo che doveva servire solo per le uscite necessarie, distribuendo le rimanenti subito dopo, cercando di coprire le situazioni più critiche. – hanno continuato i Civici - A questo scopo, per non gravare oltremodo sulla già impegnatissima forza di protezione civile istituzionale ha provveduto a formare un nutrito gruppo di volontari, messisi a disposizione attraverso la mail istituita appositamente (
Il settore maggiormente investito da questa emergenza è sicuramente quello guidato dall'assessore alle politiche sociali Amelia Zanti, secondo i Civici, che si è attivata per dare risposta a tutte le nuove difficoltà ed esigenze che la pandemia ha creato (ad esempio i buoni spesa), pur continuando ad erogare i servizi consolidati.
"E' stato immediatamente istituito il servizio di spesa a casa, sia per le persone in quarantena o ammalate a casa, che per le persone anziane e sole. Così come è stata prevista, con l'intervento dei volontari Protezione Civile, la consegna dei medicinali. – hanno ricordato i Civici Apuani - E stato attivato un servizio di supporto psicologico per le persone sole che già vivevano momenti di fragilità acuita da questa situazione inattesa. Si è attivata per l'apertura di un conto corrente per ricevere donazioni che sono pervenute copiosamente grazie alla generosità dei massesi".
Per la grave situazione di precarietà economica, "è stato necessario e doveroso prevedere ulteriori contributi affitti e canoni di locazione, cui ha dato pronta risposta anche in questa l'Amministrazione. – ha ricordato l'associazione civica -Insieme all'assessore alle attività produttive sono state riunite tutte le associazioni di categoria per trovare una modalità di coinvolgimento dei negozi di prossimità per l'erogazione dei buoni spesa, in modo da favorire anche i piccoli commercianti per sostenere quanto più possibile il tessuto sociale attraverso convenzioni tra i negozianti e l'Ente Comunale".
L'associazione Civici Apuani ha speso qualche parola anche sulle polemiche sorte dopo la distribuzione delle mascherine da parte dell'amministrazione comunale, gesto compiuto in buona fede per la tutela della salute dei cittadini.
"Purtroppo all'inizio reperire DPI di qualunque tipo era molto difficile, così l'A.C. si è adoperata per riuscire ad acquistare mascherine chirurgiche contattando, nel frattempo, anche aziende locali per la produzione di mascherine in TNT lavabile, che ha distribuito alla cittadinanza, facendo sollevare obiezioni sul modo, perdendo di vista l'importanza del fine. Gesto, seppur contestato, ripetuto in egual modo adesso dalla Regione" – ha esposto l'associazione.
L'associazione fa presente che è stato previsto con l'assessore alla viabilità, di rendere i parcheggi blu gratuiti, così come con l'Assessore all'Istruzione Nadia Marnica il rinvio del pagamento delle rette fisse dei nidi comunali e dei servizi scolastici fruiti nel mese di febbraio, alla ripresa delle attività didattiche.
"La stessa, nella sua veste di assessore al personale ha subito avviata e successivamente ampliata la possibilità, per i dipendenti, di attivare lo smart working, in modo da tutelare quanto più possibile la salute dei lavoratori, ai quali, al di là delle polemiche, sono stati forniti i DPI nel minor tempo possibile, ad ognuno secondo le proprie professionalità" – hanno illustrato i civici.
L'associazione Civici Apuani ricorda inoltre che Massa è stato uno dei primi comuni in Toscana che, grazie all'attività dell'Assessore all'Innovazione Tecnologica ha potuto effettuare le riunioni di Giunta, di Consiglio e di Commissioni consiliari in video conferenza permettendo così all'amministrazione comunale di non fermarsi.
Un compito difficile, secondo i Civici Apuani, anche quello dell'assessore al Bilancio e Finanza, che si è mosso per sospendere i tributi di competenza del Comune, e dell'assessore al Turismo, che starebbe lavorando per garantire la riuscita della stagione estiva.
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Su proposta dell’assessore al sociale Anna Galleni, la giunta comunale ha approvato una delibera per l’assegnazione di contributi economici “straordinari” a sostegno del pagamento del canone di locazione a favore dei lavoratori dipendenti e autonomi colpiti dalla crisi economica causata dell’epidemia di Covid-19. Il provvedimento recepisce le disposizioni in materia diramate dalla Regione Toscana.
Si tratta di una misura straordinaria che, come da espressa indicazione della Regione, è esclusivamente rivolta ai lavoratori dipendenti ed autonomi con Isee non superiore a Euro 28.684,36 che - a causa della crisi innescata dal Coronavirus - abbiano cessato, ridotto o sospeso la loro attività o il loro rapporto di lavoro o abbiano avuto una diminuzione del reddito del nucleo familiare di almeno il 30% rispetto allo stesso periodo del 2019.
«Questo contributo straordinario è un apporto ulteriore ed importante per le persone più colpite dalla crisi innescata dall’epidemia. Speriamo che in questo difficile periodo possa essere utile a diverse famiglie. Va precisato che si tratta di uno strumento diverso e distinto rispetto a quello, ordinario, del sostegno al pagamento dei canoni di locazione per il quale, annualmente, viene emesso un apposito bando e che presumibilmente uscirà entro la fine di maggio» ha spiegato l’Assessore Galleni.
L’avviso pubblico sarà attivato entro questa settimana: nel testo saranno esplicitati tutte le informazioni sulle modalità di partecipazione, sugli aventi diritto e sule modalità di compilazione delle graduatorie per l’assegnazione dei contributi. «Per i dettagli rimando al testo del bando. Non appena sarà pronto ne daremo notizia quindi vi chiedo di non telefonare al Settore perché è già oberato dalla gestione delle domande per il sostegno alimentare» ha precisato l’Assessore.
La valutazione sarà fatta sulla base dell’ISEE per l’anno 2019. I beneficiari del contributo saranno individuati tramite una graduatoria che verrà definita al termine della procedura avviata con l’avviso pubblico. In caso di parità condizione economica avranno priorità i nuclei con numero maggiore di figli ed età più bassa dei minori; quelli in cui sono presenti soggetti con invalidità pari o superiore al 67% e/o con accertamento di handicap; in base alla data di nascita del richiedente, con priorità dal più anziano al più giovane.
In base alle direttive regionali il contributo sarà calcolato sulla base del 50% del canone di locazione e, comunque, in misura non superiore a 300 €/mese.
Nel caso in cui le risorse disponibili non consentano l’assegnazione del contributo a tutti gli ammessi, il Comune inoltrerà alla Regione la graduatoria, completa dell’indicazione dei soggetti cui sia stato assegnato il contributo e, di conseguenza, di quelli per i quali ciò non sia stato possibile, così come stabilito dalla delibera di Giunta Regione Toscana n. 442/2020
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La Federazione Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori Toscani lancia un grido di allarme alla Regione Toscana ed a tutte le amministrazioni locali:
"Lo capiamo di ora in ora: nulla sarà come prima!
Anche quando l’onda del Covid-19 si sarà ritirata, la vita quotidiana, i processi produttivi e le nostre città non potranno ritornare allo stato antecedente. La paralisi di gran parte del sistema economico legato al mondo dell’architettura e dell’edilizia che si sovrappone alla endemica crisi ormai decennale, farà precipitare l’intero settore nel baratro se tutte le Istituzioni, sia centrali che periferiche, non saranno in grado di definire un piano economico per il rilancio del mondo dell’edilizia, attraverso misure urgenti ed efficaci che tengano conto di tutta la filiera: Professionisti, Imprese, Artigiani e Agenti immobiliari.
Sono troppe le complicazioni normative ed amministrative con le quali ci scontriamo ogni giorno: disposizioni inutilmente farraginose, ridondanti, distorte e indirizzate alla mera conservazione dell’iter burocratico, inutili a tutti e spesso cervellotiche da applicare, sovrapposizioni di competenze, pareri discrezionali con effetto vincolante, irrazionale controllo a priori su tutto. In questa emergenza sanitaria la macchina della pubblica Amministrazione ha dimostrato ancora una volta tutta la sua incapacità e difficoltà di lavorare in modalità agile e gestire a distanza con il telelavoro le complesse burocrazie che regolano le trasformazioni, anche piccole, del territorio e delle città.
Proprio durante questa difficilissima fase abbiamo assistito alla emanazione, con un tempismo sconcertante, dell’ennesimo atto di superflua burocrazia da parte della Regione Toscana, con l’uscita nei giorni scorsi del regolamento di attuazione dell'articolo 141 della legge regionale 10 novembre 2014, n. 65 contenente l'elenco della documentazione e degli elaborati progettuali da allegare agli atti abilitativi.
Gli Architetti toscani hanno finito la loro resilienza: è arrivato il momento di trovare un modo diverso per pensare al dopo. Il nostro lavoro in qualità di Istituzioni ma prima ancora di Professionisti, ci impone di chiedere un ripensamento generale della programmazione delle opere pubbliche e delle regole che disciplinano l’attività edilizia privata.
La Federazione Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori Toscani, con la consapevolezza di agire in nome e per conto dell’intera collettività chiede pertanto agli Enti del nostro territorio di voltare pagina, con provvedimenti in grado di far ripartire velocemente gli investimenti e il lavoro nei settori dei lavori privati, pubblici e dell’urbanistica.
Ora più che mai è urgente snellire le procedure urbanistiche, riducendo il peso della burocrazia ed eliminando tutti gli elementi che frenano il rilascio dei titoli edilizi.
Occorre asciugare il corpo normativo da tutte le inefficienze con interventi mirati, straordinari e temporanei, adottando quel modello Genova oggi gradito a tutti, misure che potrebbero comunque divenire delle buone pratiche da adottare nel sistema ordinario ed ecco che il professionista potrà senza problemi assumersi il ruolo di garante della liceità dell’opera senza angosce.
Nell’ambito normativo si dovranno focalizzare le proposte di semplificazione su silenzi assensi e termini perentori per gli esiti dei controlli delle Amministrazioni; nell’ambito amministrativo invece i punti di riferimento dovranno essere la digitalizzazione e l'autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati, attraverso l’attuazione del principio costituzionale della sussidiarietà.
Indubbiamente ora la priorità è superare l'emergenza sanitaria, ma quando si apriranno le fasi post emergenziali sarà inevitabile attuare una vera propria rivoluzione normativa sul fronte burocratico, un intervento di largo respiro che parta dalla constatazione che nell’emergenza bisogna operare con un quadro legislativo da emergenza: l’idea da cui partire è supporre di dover ricostruire non uno ma milioni di ponti Morandi con disposizioni essenziali e prioritarie, emergenziali appunto, compatibili con l’emergenza da due punti di vista essenziali, quello economico e quello della tempistica.
Questa strategia potrebbe applicarsi in un primo tempo solo al patrimonio edilizio esistente, per promuovere la riqualificazione energetica e la messa in sicurezza del territorio.
Un compito che certamente spetta alle Istituzioni ma che necessita della concretezza e della visione degli Architetti e per questa ragione la Federazione Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori Toscani chiede agli Enti che operano sul nostro territorio, di condividere i percorsi che possano portare all’auspicata e rapida ripresa del settore edilizio. Gli Architetti della Toscana sono pronti a collaborare sin da subito per predisporre questo progetto di ripresa, con ogni mezzo e strumento a loro disposizione, certi di poter contare anche sul supporto e la collaborazione di tutta la comunità regionale degli Architetti".
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Il consigliere comunale Elena Mosti indirizza gli eventi accaduti a Carrara presso il centro giovanile, dove dei migranti, ospiti del centro d’accoglienza “Casa Betania”, sono stati insultati mentre giocavano a calcio nella struttura.
“Qualche giorno fa a Carrara è scoppiata una polemica piuttosto grossa su uno dei centri d'accoglienza gestito dall'associazione ‘Casa Betania’.” Esordisce il consigliere.
“Mentre gli ambienti venivano sanificati preventivamente – specifica - alcuni dei migranti ospiti si sono messi a fare due tiri con un pallone nel centro giovanile di Carrara. Era stato deciso di spostarli lì in attesa della fine dei lavori.”
“Mentre erano lì stati coperti di insulti razzisti di ogni tipo. – continua - Sono stati chiamati anche i Carabinieri che poi non hanno riscontrato alcuna irregolarità. Casa Betania è serena, avevano tutti i permessi per fare quello che hanno fatto e gli ospiti.”
“Vedere sulla stampa le dichiarazioni di politici di destra è piuttosto demoralizzante.” Aggiunge il consigliere. “Ma è questa la politica? Gettare benzina sul fuoco, accanirsi sui più deboli, ledere la dignità e andate avanti con una, disinformazione che aumenta disagio e pregiudizio?”
“Questa è ingiustizia infarcita dal solito becero razzismo. – conclude - La mia solidarietà e il mio grazie a chi collabora e si impegna in questa associazione.”
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Un provvedimento da prendere senza alcun indugio quello che il consigliere di Alternativa per Carrara, Massimiliano Bernardi ha chiesto nei confronti di Luca Barattini, consigliere del Pd che avrebbe dimostrato di non essere adeguato al ruolo di presidente della Commissione Controllo e Garanzia che gli era stato assegnato. Per questo motivo Bernardi ha chiesto la convoczione urgente di una riunione dei capigruppo. “Temo che il consigliere di opposizione PD Luca Barattini – ha spiegato Bernardi - voglia mettere il veto a parlare a chi sta esplicando il proprio mandato di consigliere all’opposizione per mero interesse personale. Preoccupa, e non poco, che in merito alla residenza per gli anziani di Carrara , mentre in tutto il resto del paese è permesso fare indagini, non si possa conoscere la verità. Se potevamo ancora avere qualche dubbio dell’oscuro inciucio PD / 5 Stelle ora si è cristallizzato in una certezza: agendo in questo modo e difendendo l’indifendibile, Barattini ha dimostrato disinteresse e distacco verso la memoria dell’anziana donna deceduta per coronavirus al Regina Elena e soprattutto, con il suo atteggiamento da insabbiatore, ha offeso la tutta la cittadinanza .” . Secondo Bernardi dietro le azioni di Barattini ci sarebbe un chiaro interesse personale legato a stretto filo a un interesse politico che punta a screditare proprio il consigliere di Alternativa per Carrara che non le manda certo a dire al collega dell’opposizione: “Evidentemente per Luca Barattini il “ ducetto di Nazzano" ,oppositore da sempre all’interno del suo stesso partito, è insopportabile che si faccia chiarezza.”.
Bernardi è tornato sul caso dei contagi al Regina Elena riepilogando i quesiti che ancora attendono risposta sia dai contagiati, sia dagli attuali ospiti e operatori della struttura. I dubbi di Bernardi e dei famigliari dei contagiati puntano il dito contro il presunto ritardo delle informazioni, contro le misure per il contenimento del virus prese fuori tempo massimo e contro la mancanza di un’ igienizzazione dei locali mai fatta prima che scoppiasse il caso dei contagi. Bernardi ha annunciato di essere pronto a far partire una denuncia contro ignoti in modo che si faccia luce su come è stata gestita tutta questa faccenda, sia dentro sia fuori la struttura per anziani che l’unica del territorio ad avere avuto 23 contagiati e un decesso. “Denunceremo i fatti – ha concluso Bernardi - quelli di cui siamo venuti a conoscenza, ognuno con la sua memoria specifica e poi i magistrati della Procura saranno bravissimi ad individuare le eventuali responsabilità. Quindi è bocciata la linea della censura che l'esponente dei democratici Luca Barattini vuol adottare, non sia mai che esca fuori qualche magagna. Poco importa che le toghe si siano già mosse per fare luce anche sulle strutture toscane, emiliane e pugliesi, oltre che in quelle lombarde meglio tacere e fare il pesce in barile, nascondere tutto perché anche in tempi di pandemia il bilancino delle convenienze politiche non smette mai di tramare e Luca Barattini in questo senso è un fenomeno della politica: in tre anni di opposizione da consigliere è intervenuto in consiglio una sola volta per lo sfalcio dell’erba a Nazzano. Come direbbe Totò: “ma mi faccia il piacere!”.”.
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"Sul territorio toscano si stanno verificando da stamani episodi non chiari sulla distribuzione delle mascherine, che da oggi sono obbligatorie in tutta la Toscana". Lo affermano l'on. Deborah Bergamini, deputata di Forza Italia eletta nel collegio di Massa Carrara, e il vicepresidente dell'Assemblea toscana, Marco Stella (FI), che stanno presentando interrogazioni rispettivamente alla Camera e al Consiglio regionale, circa la distribuzione delle mascherine, che la Regione Toscana sta effettuando in queste ore su tutto il territorio regionale.
"Nelle farmacie le mascherine vengono 'smarcate' - sottolineano Bergamini e Stella - perché viene utilizzata la tessera sanitaria dell'utente che va a ritirarle (5 per ogni utente, come da ordinanza), pertanto si conoscono con esattezza il numero esatto delle mascherine donate. E fin qui, nulla di male, almeno apparentemente. La situazione cambia quando ci si reca presso i supermercati della Gdo. In diversi supermarket non vengono smarcate le mascherine che vengono consegnate, perché è ovvio che un supermarket non abbia la possibilità di registrare i codici fiscali delle persone, quindi non si sa quale sia l'esatto numero di mascherine consegnate. Si corre il rischio che diverse persone tornino tre, quattro, cinque volte a prenderle, visto che nessuno vigila sulle quantità donate, lasciandone altre senza dispositivi di protezione".
"La cosa che lascia più perplessi, però, è che le mascherine non vengono consegnate agli utenti, se non fanno la spesa - spiegano l'on. Bergamini e il vicepresidente Stella -. Se un cittadino si reca al supermercato e le chiede, non gli vengono consegnate se non entra e non fa degli acquisti. A quel punto, alla cassa, consegnano le mascherine. Sembra una sorta di fidelizzazione del cliente, non una campagna di salvaguardia della salute dei cittadini toscani".Nelle interrogazioni presentate nelle due rispettive assemblee elettive, pertanto, sia la deputata di Forza Italia che Stella chiedono se "la Regione Toscana abbia effettuato un accordo commerciale con la Gdo per la distribuzione di queste mascherine; quali criteri abbia adottato per la distribuzione di esse; in quali e quanti Comuni della Toscana vengano registrate tali anomalie, e per quale motivo già in mattinata le mascherine risultavano esaurite quasi ovunque sul territorio toscano".
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Il consigliere del Partito Democratico Luca Barattini risponde al consigliere comunale Bernardi sui contagi verificatisi al Regina Elena.
"Voglio rassicurare il consigliere itinerante - esordisce -, sempre in cerca di un nuovo partito, Bernardi. Nessuno sottovaluta i problemi o i contagi che si sono verificati al Regina Elena come del resto, purtroppo, in quasi tutte le RSA del paese. Anche il consigliere Bernardi, come il suo capitano, non perde occasione per strumentalizzare, per mero opportunismo politico, morti e malati. Senza bisogno dei suoi suggerimenti, la Regione Toscana, a differenza di altre, molto vicine politicamente al novello leghista, non ha utilizzato le RSA per parcheggiare in maniera indiscriminata i malati Covid-19, ma si è attivata prontamente per affrontare la situazione che si è venuta a creare, al contrario di quanto accaduto ad esempio, in Lombardia".
Aggiunge il Partito Democratico di Carrara:" Purtroppo, le RSA, hanno pagato un grave deficit di dotazione di Dpi, problema riscontrato praticamente ovunque, al quale si è posto rimedio non appena possibile in ragione della difficoltà oggettive di reperimento degli stessi sul mercato. Al tal proposito ci siamo attivati concretamente per dare il nostro contributo in tal senso, senza clamore".
"Un altro dato oggettivo - conclude -, è che l'emergenza ha messo in ginocchio realtà ben più strutturate e le RSA sono quelle che hanno e stanno pagando il prezzo più alto. I dati che riguardano i contagi e le morti nelle RSA di mezzo Paese sono impressionanti (secondo l'ISS, circa 2800 morti) e questo rappresenta uno dei maggiori drammi tra i tanti all'interno di questa tristissima vicenda. La Regione Toscana sta affrontando il problema con determinazione e ha già dato un contributo concreto inviando nelle RSA in difficoltà il personale infermieristico dell'ASL. Non ci interessa utilizzare le difficoltà e le drammatiche conseguenze dell'emergenza come leva per fare battaglia politica all'amministrazione grillina e ci asteniamo volentieri dal macabro gioco della speculazione in questo senso che ha caratterizzato l'azione di alcune forze politiche locali e nazionali. Se si evidenzieranno mancanze o atti inadeguati faremo la nostra battaglia all'interno delle sedi opportune come siamo sempre stati abituati a fare. Rinnoviamo il nostro massimo sostegno, la nostra vicinanza e solidarietà ai dipendenti e agli ospiti del Regina Elena e ai loro famigliari e allo stesso tempo tutti insieme, militanti e dirigenti, ci stringiamo in unico abbraccio con le famiglie di tutti gli anziani d'Italia che hanno perso la vita a causa del coronavirus."
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Ha parlato a nome del suo partito, Forza Italia, in qualità di unico consigliere comunale dello stesso e quindi unico rappresentante di Forza Italia nel consiglio comunale carrarese. Lorenzo Lapucci ha espresso la sua opinione sul caso dell’ormai famosa partitella giocata da un gruppo di richiedenti asilo ospiti dell’hotel Dora, cas gestito dalla onlus Casa di Betania, che ha scatenato un putiferio di esposti da parte di quasi tutte le forze del centro destra con richieste di chiusura immediata del centro ed anche dell’associazione che lo gestisce. Lapucci, come è nel suo stile, ha fatto un’analisi ragionata e pacata tenendo conto di tutti gli aspetti della questione:
“In riferimento a quanto avvenuto nei giorni scorsi sull’uso del centro giovanile da parte dell’associazione casa Betania, che ha trasferito temporaneamente i richiedenti asilo per la sanificazione dell’hotel Dora, mi preme evidenziare il punto di vista di Forza Italia quale unico rappresentante del partito in Consiglio comunale.
Nel merito vorrei sottolineare che l’associazione ha avuto necessità di trasferire temporaneamente i richiedenti asilo proprio per procedere a quelle sanificazioni richieste dai protocolli di igiene previsti dai decreti di prevenzione del coronavirus, decreti che manchevolmente non hanno dato direttive specifiche per queste strutture ai gestori e alle prefetture. Strutture che non possono essere paragonate alle RSA e dove il mantenimento del distanziamento sociale può risultare difficile da realizzare stante l’alta incidenza abitativa che richiedono per il loro mantenimento.
In particolare vorrei sottolineare il mio dissenso con questo modello di accoglienza che prevede un’ alta concentrazione di persone. Tale modello è stato rafforzato dalle politiche realizzate dal primo governo Conte e dal ministro Salvini producendo e favorendo la concentrazione dei richiedenti asilo in strutture più grandi a seguito della decurtazione della quota giornaliera per le strutture sotto i venti ospiti e riducendo i servizi di inserimento lavorativo e sociale. Dopo questa fase di emergenza sociale e sanitaria dovremmo sicuramente riflettere sul modello di accoglienza ma adesso è necessario che a tutti venga garantito un posto in cui risiedere ed essere monitorato. Non è certo auspicabile la chiusura di strutture che comunque garantiscono non solo la salute di chi viene ospitato ma anche la salute pubblica.”.
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