Politica
Il Polo progressista e di sinistra sulla riconferma di Panfietti a capo di Erp: "Quindici anni al comando hanno creato una dinastia"
La riconferma del Sig. Panfietti alla guida di ERP Massa Carrara è un pessimo segnale politico che non ci lascia soddisfatti sotto due punti di vista. Prima di…

Rivieri e Brunetti di Indipendenza: "Solidarietà a Benedetti nel caso Asmiu Borghetti"
La polemica sul presunto conflitto di interesse tra la presidente di Asmiu e Stefano Benedetti ha suscitato la presa di posizione di Mauro Rivieri responsabile rovinciale di Indipendenza…

Fratelli d'Italia Massa: pieno sostegno alla valorizzazione e alla sicurezza della zona del Candia
l gruppo consiliare di Fratelli d'Italia di Massa, composto dai consiglieri Marco Guidi, Massimo Evangelisti e Bruno Tenerani ha espresso con convinzione il proprio voto favorevole alla…

Spaccio e degrado in via Pradaccio a Massa: la segnalazione del gruppo consiliare del Pd
Massa, allarme in via Pradaccio: il PD ha chiesto un piano d’intervento contro spaccio, degrado e strade in rovina . Condizioni igienico-sanitarie critiche, problemi di illuminazione pubblica, strade…

Massa, frazione Ortola: ripulita l’area sopra la scuola, presto un nuovo spazio per la comunità
Sono iniziati nei giorni scorsi i lavori di pulizia e bonifica dell’area situata sopra la Scuola di Ortola, a seguito delle segnalazioni dei residenti che lamentavano una crescita…

Fratelli d'Italia: Marco Guidi nominato consulente della Commissione parlamentare d'inchiesta sui fatti accaduti presso la comunità "Il Forteto"
Prestigiosa nomina per il coordinatore provinciale di Fratelli d'Italia Il coordinamento provinciale di Fratelli d'Italia esprime la più viva soddisfazione e i più sentiti complimenti all'avvocato Marco Guidi,…

Il comitato Ugo Pisa critica l'appoggio del Pd al piano regolatore portuale di Marina di Carrara
Abbiamo letto con attenzione l'intervento del Partito Democratico provinciale relativo al nuovo Piano Regolatore Portuale di Marina di Carrara. In quanto realtà impegnata attivamente nella difesa…

Nicola Tito confermato alla guida di Assohotel Massa Carrara
L’assemblea elettiva di Assohotel, l’associazione che rappresenta numerose strutture ricettive della provincia, ha confermato Nicola Tito alla guida di Assohotel Massa Carrara. Titolare dell’Hotel Villa Tiziana a Marina…

Il Polo P&S: amministrazione comunale non pervenuta sull’efficienza energetica
A dicembre 2024 il palazzo comunale è rimasto al freddo perché mancava il gasolio per la caldaia, mentre questa estate manca la climatizzazione negli uffici dell’anagrafe e in…

E' un errore nominare per la quinta volta consecutiva Panfietti a capo dell'Erp: la posizione di Luciano Morotti segretario del Pd di Carrara
Il segretario del circolo Pd Carrara centro Luciano Morotti e membro dell'assemblea regionale si dissocia dalla scelta di rinominare per la quinta volta consecutiva Luca Panfietti a capo…

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"Martedì apre il reparto Covid19 al Monoblocco di Carrara? Allora avremmo piacere di conoscere dall'azienda i criteri dell'apertura dei reparti, la dotazione organica impiegata dei professionisti sanitari e il livello di formazione degli stessi per non ritrovarci ragazzini mandati allo sbaraglio".
La rabbia del segretario Uil Fpl, Claudio Salvadori, traspare anche nella punta di piccata ironia della domanda rivolta alla direzione dell'azienda sanitaria: "Ormai persevera diabolicamente e incredibilmente a non rendere edotte le organizzazioni sindacali sulla maggior parte delle nuove disposizioni lavorative. Non rispetta le relazioni sindacali dovute per legge. Un rifiuto completo di ogni forma di collaborazione di cui dobbiamo chiedere conto e motivazione".
"Un comportamento irrispettoso, irresponsabile e ostruzionistico - prosegue Salvadori – attuato ormai con metodo, alla Don Gnocchi prima così come in altre strutture sanitarie territoriali che ora si ripete con lo stesso modus operandi anche al Monoblocco". E è qui che focalizza l'attenzione il segretario Uil Fpl: "Non conosciamo ancora i criteri dell'apertura dei reparti, la dotazione organica impiegata come professionisti sanitari, il livello di formazione degli stessi per evitare che questi professionisti si ritrovino mandati allo sbaraglio, come è stato sottolineato in altre realtà, con la dicitura 'i ragazzi del '99'. Non abbiamo avuto occasione di confrontarci con lo spirito di collaborazione e costruttivo che la delicatezza del momento ci fa mettere in atto. Non dimenticheremo nulla e ne discuteremo quando sarà finito il periodo di emergenza". Quel che non può passare in sordina, però, per Salvadori è che "questa direzione continui ottusamente sulla linea autoritaria senza informazioni ai sindacati: è un atto dovuto e non una scelta comunicare alle organizzazioni sindacali, come da articolo 4 del contratto nazionale. Informazione sindacale che serve ad avviare il relativo confronto. Non ci risulta che le relazioni sindacali siano state abolire come forse farebbe piacere a questi signori".
"Ricordiamo inoltre, e non vorremmo che dovesse essere un giudice a ribadirlo alla dirigenza Asl – conclude il segretario Uil Fpl – che spetta al datore di lavoro adottare nell'esercizio dell'impresa le misure che sono necessarie a tutelare l'integrità fisica e la personalità morale dei dipendenti. Chiediamo pertanto nelle rispettive competenze al Direttore Generale Maria Letizia Casani, alla responsabile di zona Monica Guglielmi, gli altri dirigenti interessati e i responsabili del dipartimento infermieristico di concordare quanto richiesto. Chiediamo anche agli stessi lavoratori di chiedere disposizione scritta per ogni assegnazione ricevuta con i relativi Dispositivi di protezione individuale adeguati rimanendo a disposizione per ogni chiarimento di cui avessero bisogno i lavoratori stessi".
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“Raramente parlo a nome di Forza Italia, che è il mio partito; figuriamoci se posso aver parlato a nome di tutte le forze del centro destra.”: è il commento tra lo stupito e l’infastidito del consigliere comunale dell’opposizione Lorenzo Lapucci in relazione alle accuse, lanciategli dal coordinatore comunale della Lega Nicola Pieruccini, di aver preso una decisione politica a nome di tutto il centro destra senza averne il mandato e senza essersi consultato con i vari coordinatori.
Al centro della questione c’è il documento di critica alla procedura del regolamento degli agri marmiferi, redatto e firmato da tutta l’opposizione compatta con la sola eccezione del consigliere Lapucci.
Un‘astensione che Pieruccini ha interpretato come un’azione politica da attribuire a tutta la parte della quale Lapucci è rappresentante in consiglio comunale ma che, come ci ha spiegato direttamente l’interessato è solo una sua posizione personale: “A dire proprio tutta la verità – ha detto Lapucci – io quel documento non l’ho neppure mai visto. Non mi è stato sottoposto né mi è stato chiesto di firmarlo, forse perché avevo già esternato la mia personale intenzione di non aderirvi. In ogni caso, la scelta che ho fatto non rappresenta altri che me stesso e certamente non gli altri partiti del centro destra. La notizia della mia astensione dalla firma del documento è stata riportata indicandomi come rappresentante della coalizione di centro destra, cosa che è vera nei numeri, in quanto io sono il solo consigliere eletto in quota centro destra, ma che non significa che ogni mia decisione sia rappresentativa di tutti i partiti in nome dei quali non mi sono mai permesso di parlare.”.
Lapucci ha definito “ fantasiosa” l’interpretazione che il coordinatore della Lega ha voluto dare della vicenda.
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Riduzione del 48 per cento dei fatturati, il 46 per cento della forza lavoro licenziata o messa in cassa integrazione: sono i dati relativi alle previsioni contenute nel rapporto dell’IRS della Camera di Commercio a livello locale e sono la principale ragione che ha spinto il coordinamento comunale di Forza Italia ad attivarsi attraverso il coordinatore regionale, l’onorevole Stefano Mugnai, per far arrivare in commissione parlamentare di fronte al governo la proposta di riapertura del settore del lapideo locale e di tutto il suo indotto.
“Per quelle attività che possano garantire tutti standard di sicurezza sanitaria – ha detto Riccardo Bruschi coordinatore comunale di Forza Italia - in termini di presidi igienici e distanze, bisogna che le maglie di questa rete asfissiante si allarghino, implementando anche dovuti controlli e sanzioni, prima del 3 maggio, anche perchè il commercio del marmo si basa su contratti e lettere di credito con scadenze da rispettare tassativamente. Una proposta simile è già stata fatta da una nostra deputata per il settore della ceramica di in Emilia. Bisogna trovare il giusto equilibrio tra salute pubblica e sistema produttivo. In altri paesi lo stanno già facendo ma noi purtroppo stiamo affrontando la crisi più difficile con uno dei governi meno capaci della storia Italiana, dal quale dopo più di un mese ancora non si è visto un aiuto concreto. Questo è inaccettabile, veramente da dilettanti allo sbaraglio.”. Bruschi ha auspicato che gli elettori del PD e del M5S riflettano sulla gestione della crisi da parte del governo, ed ha invitato i dirigenti locali degli stessi partiti ad attivarsi nella medesima direzione presa da Forza Italia per il bene dei cittadini in una zona in cui il disagio sociale sta diventando tanto pressante che rischia di esplodere.
Vi. Te.
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Non ha firmato il documento presentato da tutti i consiglieri dell’opposizione ma la sua decisione non è condivisa dalle varie forze del centro destra, delle quali, in teoria sarebbe rappresentante. La decisione di non allinearsi con il resto dell’opposizione presa dal consigliere di Forza Italia Lorenzo Lapucci non è piaciuta affatto al coordinamento comunale della Lega Salvini Premier che ha voluto specificare che la posizione assunta da Lapucci è personale e non condivisa.
“Suggeriamo al consigliere forzista Lorenzo Lapucci – ha detto Nicola Pieruccini, commissario della Lega Salvini Premier - che , prima di assumersi la responsabilità di parlare per conto di partiti di cui non fa parte, quantomeno si confronti preventivamente con i rappresentanti locali degli stessi. La Lega appoggia l’opposizione e stigmatizza il comportamento bieco e provocatorio dei 5 Stelle che dimostrano ancora una volta mancanza di buon senso, partecipazione e trasparenza. E’ evidente che ai cittadini non può sfuggire l'impatto negativo che questa posizione politica può produrre ed è intollerabile che questo si faccia in un contesto di sofferenza e di tribolazione dovuto ai numerosi contagi e ai molti decessi causati dall’epidemia di coronavirus, nei confronti dei quali gli amministratori 5 Stelle sembrano mostrare profuso disinteresse . Purtroppo qualche furbetto dentro la pubblica amministrazione sta cercando di approvare, per meri interessi poco chiari ,un percorso non urgente, ancora tutto da valutare, e in alcuni tratti contrario a quello previsto, senza scrupoli, né dignità. Come Lega vogliamo infine segnalare che le numerose iniziative golpiste dei solerti amministratori grillini, stanno diventando sempre più pericolose se valutate nel momento più grave di crisi economico-sanitaria dal dopoguerra , che il mondo intero sta cercando di contrastare.”
V. T.
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L’iniziativa è a carattere nazionale e prevede un gesto simbolico – la consegna di colombe pasquali – ai membri delle forze dell’ordine, in prima linea nella lotta contro la diffusione del contagio da coronavirus.
E’ stata denominata “ Al fianco di chi combatte” e a Carrara è promossa dal coordinamento di Fratelli d’Italia. Nella mattinata di Pasqua una delegazione del coordinamento carrarese di Fratelli d’Italia si recherà presso il Comando Compagnia Carabinieri di Carrara ed il Commissariato Polizia dello Stato di Carrara per consegnare al personale in servizio, a titolo di simbolico ringraziamento , delle colombe pasquali.
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Sono un gruppo nato per la tutela delle Alpi Apuane che ha scelto di chiamarsi col nome di una specie botanica endemica delle montagne di marmo: l’Athamanta cortiana. Il loro obiettivo è un percorso di discussione, autorganizzazione e sperimentazione politica nella provincia di Massa Carrara finalizzato all’elaborazione di un discorso comune sul tema dell’estrattivismo nelle Alpi Apuane.
Il nuovo Regolamento degli Agri Marmiferi del comune di Carrara che questa mattina ha avuto il parere favorevole della commissione marmo non è piaciuto al gruppo che ha voluto mettere in evidenza come gli amministratori abbiano mirato a privilegiare l’interesse dei concessionari a scapito della comunità, trasformando gli Agri Marmiferi di Carrara in un vero e proprio distretto minerario.
Athamanta ha evidenziato le criticità del nuovo regolamento :“Il dibattito politico che circonda l’approvazione del regolamento degli Agri marmiferi di Carrara rappresenta perfettamente ciò a cui è stata ridotta la pratica politica dal modello capitalista estrattivo: non più la gestione della cosa pubblica ma l’arena dentro la quale interessi personali o di rappresentanza cercano di trovare compromessi e accordi di comodo per mantenere inalterato lo stato di cose presenti. Seppur promosso come largamente innovativo, il nuovo Regolamento ha l’aspetto di chi “si è vestito a festa ma ha dimenticato di fare la doccia. Il comune di Carrara dovrebbe infatti utilizzare tale strumento per disciplinare l’estrazione del marmo al fine di puntare al massimo dei benefici per la comunità in termini di ricaduta economica e occupazionale, e minimizzare al massimo i conseguenti danni ambientali come l’ inquinamento delle acque, il rischio alluvionale e il danno paesaggistico . Da un’analisi del regolamento emerge tuttavia l’esatto opposto: sono introdotte norme che mirano a privilegiare l’interesse dei concessionari a scapito della comunità, trasformando gli agri marmiferi di Carrara in un vero e proprio distretto minerario, dal quale vengono estratte ogni giorno risorse e ricchezze, incrementando gli evidenti danni ambientali su un territorio già compromesso a tal punto da essere considerato un disastro planetario. La nostra critica più forte guarda alla direttrice apparentemente meritocratica che determina il rapporto fra pubblica amministrazione ed impresa privata in un contesto nel quale lo sfruttamento dei bacini estrattivi viene regolamentato mettendo al centro dell’interesse pubblico non il bene comune ma l’opportunità imprenditoriale. La tutela ambientale e la sicurezza dei lavoratori non dovrebbero essere “scelte da premiare” ma obblighi da rispettare.”
Athamanta ha voluto ricordare anche che da un lato la commissione marmo ha invitato le associazioni ambientaliste a portare un contributo sulla bozza definitiva del nuovo regolamento, mentre dall’altro ha escluso completamente la possibilità di dare una visione politica d’insieme del documento ed oltretutto i ha ignorato le varie critiche e modifiche puntuali proposte, confermando nuovamente quali siano i reali interessi che definiscono il dibattito pubblico e l’intervento politico sull’estrazione del marmo. “Non è ammissibile – ha concluso Athamanta - che si continui ad affrontare il problema in termini competitivi, ancor meno se i criteri restano basati sulla disponibilità di capitale da investire dove il più ricco vince sempre e comunque.”
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«Dopo 30 sedute di commissioni pubbliche e una serie di passaggi di ascolto che ha coinvolto tutti i portatori di interessi, accusare la maggioranza di voler “approvare la legge del marmo nel silenzio assoluto, senza controllo e dibattito” è di per sé un ossimoro» si apre così la replica dell’assessore Martinelli all’attacco dell’opposizione sul percorso del Regolamento degli Agri Marmiferi in commissione consiliare. I numeri parlano da soli: il Regolamento è stato oggetto di sei commissioni pubbliche preliminari tenutesi tra novembre 2017 e gennaio 2018 dedicate alla prima stesura del testo. A queste se ne sono aggiunte altre 30 in un iter che ha registrato tutta una serie di sedute di ascolto rivolte ai cosiddetti “stakeholders”: associazioni ambientaliste, datoriali, sindacali e di categoria, oltre ad Asl, Arpat e Inail. «In questa fase sono state apportate alcune modifiche che hanno recepito le osservazioni di associazioni, enti e anche dell’opposizione. Una dimostrazione nero su bianco del fatto che l’atteggiamento della maggioranza è sempre stato di apertura al dialogo e al confronto. Non ricordo a memoria la stesura di un regolamento comunale che abbia coinvolto da vicino tanti soggetti» commenta il Vicesindaco.
L’ultimissima fase, si è aperta a marzo, all’inizio dell’emergenza coronavirus quando è stato concordato con la minoranza di procedere nel rispetto delle misure di sicurezza a tutela della salute con le riunioni della Commissione Marmo. Il 3, 6 e 12 marzo si sono tenute nuove riunioni con associazioni ed enti: i contribuiti sono stati annotati, articolo per articolo a margine del testo e inviati a tutti i consiglieri il 15 marzo. Dall’opposizione non è arrivata alcuna risposta. Dopo tutto questo lavoro, convinti di essere arrivati al momento di tirare le fila di questo percorso, mercoledì 8 aprile abbiamo annunciato la presentazione dell’ultima versione del Regolamento degli Agri, invitando tutti a contribuire alla discussione e spiegando che venerdì 10 aprile avremmo voluto sintetizzare con un voto il parere della Commissione. Quindi ci sono state due commissioni, l’8 e il 10 aprile, utili all’ascolto di eventuali nuovi contribuiti sulle ultimissime modifiche apportate. Non ne sono arrivati. Oggi a sorpresa, nonostante l’annuncio a mezzo stampa del boicottaggio della seduta, un esponente del Pd ha deciso comunque di presentarsi e di proporre una modifica al comma 2 dell’articolo 7. Nel pieno rispetto del dialogo, a conferma della nostra disponibilità all’ascolto, nonostante le illazioni apparse sui giornali, sottoporremo l’osservazione – di carattere prettamente tecnico - che sarà valutata dagli Uffici e se ritenuta legittima, verrà accolta in un emendamento in sede di consiglio comunale.
«Sarebbe opportuno che l’opposizione facesse il suo mestiere in modo coerente, che le uscite a mezzo stampa fossero almeno ispirate a quanto realmente accade in commissione e che la smettesse di stravolgere la realtà. Ovvero che spesso, nelle tante occasioni che in questi tre anni ci sono state per contribuire e magari anche contestare, la minoranza è risultata non pervenuta. Gli emendamenti e la discussione non sono finiti, abbiamo davanti il lavoro in Consiglio Comunale luogo nel quale saremo chiamati a discutere e votare un documento definitivo. Basta polemiche, mettetevi al lavoro» conclude Nives Spattini presidente della commissione Marmo.
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L’operazione mascherine per tutti i cittadini, ordinata dal governatore della Toscana Enrico Rossi, non sarebbe stata gestita bene dall’amministrazione carrarese.
Lo afferma Nicola Pieruccini, commissario della Lega Salvini Premier che ha criticato aspramente tutta l’operazione: “Qualcuno ha notato – ha detto Pieruccini – che il sindaco di Carrara aveva qualche dubbio sulla scelta di Rossi e lo aveva evidenziato con atteggiamento e timbro di voce chiaro durante il video pubblicato sul suo profilo facebook, quando ha dovuto annunciare che erano già pervenute le mascherine per tutti. Il primo cittadino, infatti, aveva insistito sul fatto che la distribuzione non doveva alimentare una falsa sensazione di sicurezza che avrebbe rischiato di fare allentare la guardia, per esempio sulla distanza minima interpersonale e lo stare a casa.”. Gli strali più appuntiti della Lega hanno puntato l’operazione di imbustamento delle mascherine, effettuata dai membri del consiglio comunale di maggioranza e di opposizione e definita da Pieruccini : irresponsabile, imprudente e maldestra, per il fatto che i consiglieri comunali, membri della giunta e altri , non erano muniti di guanti ma solo di gel disinfettante, il cui uso frequente messo in mostra nel video postato su facebook, secondo Pieruccini, non avrebbe convinto nessuno. “L’amministrazione – ha aggiunto Pieruccini - ha sbagliato clamorosamente nella mancata “comunicazione istituzionale “per non aver programmato e pubblicato giorno per giorno le strade nelle quali i volontari avrebbero distribuito le mascherine , come invece hanno fatto altri comuni più organizzati . Se il buongiorno si vede dal mattino non siamo messi tanto bene perché abbiamo ricevuto moltissime segnalazioni di buste strappate e mascherine gettate in terra, oltre che lamentele per la scelta scellerata di alcuni volontari di infilare le mascherine nella cassetta della posta senza busta che, dal punto di vista igienico-sanitario, la dice lunga.” Pieruccini ha riferito che in altri comuni, allo scopo di evitare ogni contagio delle mascherine, invece delle buste di carta facilmente deteriorabili , hanno scelto sacchetti di plastica sanificati ed adeguatamente sigillati. “Per queste motivazioni – ha concluso Pieruccini - secondo la Lega non sarebbe stata sempre garantita la massima igiene anche perché coloro che hanno imbustato le mascherine sono stati continuamente a contatto con superfici non sanificate . Confidiamo che tutti coloro che hanno partecipato all’imbustamento siano stati sottoposti preventivamente a tempone o esame sierologico al fine di escludere la positività al coronavirus. Su questa misura di sicurezza sarebbe corretto informare i molti cittadini dubbiosi al fine di rassicurarli: mai più immaginavamo che lo avrebbero fatto in questo modo e soprattutto con questi probabili esiti.”.
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La megapartecipata del comune di Carrara, Nausicaa è un’azienda in buona salute quindi non dovrebbe richiedere le misure varate dal governo per andare incontro a quelle aziende che sono in grave difficoltà a causa del blocco totale delle attività per pandemia. Questo è l’assunto su cui il coordinamento di Italia Viva Carrara ha fondato la sua condanna della richiesta della cassa integrazione per i dipendenti di Nausicaa.
“La megapartecipata del comune – ha spiegato Fabrizio Volpi coordinatore comunale di Italia Viva – pur essendo in buona salute dal punto di vista economico ha palesato l’intenzione di utilizzare con scaltrezza i provvedimenti emanati dal governo nazionale, a fronte di un’emergenza sanitaria senza precedenti, scaricando i costi sui lavoratori e di rimando sulla collettività. Stamani abbiamo appreso che un minimo cambio di rotta da parte del presidente Luca Cimino c’è stata, infatti, martedì scorso, in seguito ad una trattativa sindacale è stato firmato un accordo nel quale Nausicaa si impegna entro ad una settimana a valutare la modalità smart working (telefono , internet ect) per alcune categorie di lavoratori. Inoltre pare che vengano anche promosse attività di formazione e di progettazione nell’eventualità di realizzazione del progetto estate ragazzi, Coronavirus permettendo.”.
Il problema sollevato da Italia Viva in relazione alle scelte gestionali di Nausicaa, in realtà, si ritrova in molte situazioni simili in tutto il paese per cui Italia Viva ha preso una posizione generale di condanna di tutte quelle aziende pubbliche e private che, approfittando dell’epidemia di coronavirus, mettono in cassa integrazione le categorie più a rischio, presentando richieste nonostante abbiano bilanci aziendali attivi.
“Le richieste - ha spiegato Volpi - come da decreto, non prevedono neppure che siano avallate dagli accordi sottoscritti dalle organizzazioni sindacali, che devono solo essere informati. Ciò ha determinato l’impossibilità dei sindacati di battersi per tutelare i lavoratori. Quindi molte imprese, tra le quali anche Nausicaa, hanno deciso la sospensione dei lavoratori e l’attivazione delle cassa integrazione senza motivi e giustificazioni. Questo comportamento è sicuramente imputabile ad una politica di irresponsabili ai limiti della decenza praticata dall’ amministrazione 5 Stelle che mira solo al profitto e non tutela i propri dipendenti.”.
Casi simili a quello di Nausicaa si sono verificati in questi giorni in Campania: aziende pubbliche e private con ottimi profitti e con la possibilità di far lavorare ugualmente i propri dipendenti che hanno invece deciso di chiedere la cassa integrazione e a denunciare l’anomalia è stata propria la consigliera regionale campana e pentastellata Maria Muscarà.
Un'azienda partecipata che svolge un’attività essenziale, non può essere orientata a richiedere l’utilizzo dei cosiddetti ammortizzatori sociali per centinaia di lavoratori e lavoratrici, nonostante la disponibilità di trasferimenti milionari da parte di risorse pubbliche: questo è il concetto ribadito da Italia Viva.
“Dopo Pasqua - ha concluso Volpi - confidiamo che le nuove comunicazioni da parte del presidente Luca Cimino siano a favore dei lavoratori e che la retribuzione al 100% delle ore svolte siano riconosciute anche per tutti gli altri dipendenti. Come Italia Viva, infine, sollecitiamo il presidente Enrico Rossi, il Ministero del lavoro, l’INPS, ma anche gli organismi di controllo come la Guardia di Finanza ad effettuare controlli incrociati per verificare la veridicità dello stato di crisi dell'Azienda Multiservizi Nausicaaa. Aziende con fatturati e bilanci positivi infatti devono continuare le loro attività e concordare con i dipendenti l’utilizzo delle ferie o prevedere attività alternative, senza ricorrere ad aiuti dello Stato. Se non verrà riconosciuto l'errore di valutazione e non sarà presa la decisione di rinunciare ai benefici del FIS, Nausicaa sarà colpevole di attuare una scelta ingiustificata e speculativa ai danni dei lavoratori e della collettività.”.
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È stato tra i primi, il comune di Massa, a trovare e ad attuare prontamente un sistema valido di fruizione dei buoni spesa per le persone che hanno subito un danno economico a causa del coronavirus.
"Ad oggi ci sono arrivate circa 1500 domande e sono stati già consegnati centinaia di buoni spesa. - ha dichiarato il gruppo consigliare di maggioranza - Questo è il segno del gran lavoro che l'Amministrazione comunale, il Sindaco, gli assessori Zanti, Baratta, tutti gli uffici, stanno svolgendo con grande dedizione."
Il gruppo consigliare ricorda che per richiedere i buoni spesa, è necessario fare domanda tramite la compilazione di un'autocertificazione che attesti la presenza di alcuni requisiti da presentare poi online alla email
Per dare una risposta immediata ai concittadini, fa sapere il gruppo consigliare, il comune ha cominciato a consegnare carte prepagate spendibili presso i supermercati, attuando anche un percorso con i negozi di vicinatone.
Sul sito del comune di Massa si può trovare la manifestazione di interesse per l'inserimento nell'elenco comunale degli esercizi commerciali, farmacie o parafarmacie disponibili ad accettare i buoni spesa.
Iniziata anche la distribuzione a domicilio delle mascherine monouso a tutte le famiglie massesi: in questa prima mandata ne verranno consegnate 3 per nucleo famigliare, ma il gruppo consigliare fa sapere che si svolgeranno altre consegne, al fine di fornire una copertura più alta nel tempo cittadini.
"Ringraziamo la protezione civile e i cittadini volontari che si sono dedicati al lavoro di imbustamento e consegna di questi dispositivi sanitari. - ha continuato il gruppo consigliare -Ricordiamo che queste mascherine vanno utilizzate con cura per uscire di casa una volta sola a settimana e recarsi a fare la spesa".
Viene ribadito dal gruppo consigliare di stare in casa il più possibile, uscendo soltanto per motivi di stretta necessità.
"Ricordiamo il servizio di spesa a domicilio: chiamando il numero 348- 3410738 il comune gli porterà a casa la spesa. - ha continuato il gruppo consigliare - Questo servizio è esteso anche a chi è in quarantena o a chi è risultato positivo al virus chiamando il numero del coc 0585-490249 oppure 0585-812465. Agli stessi numeri sarà possibile anche prenotare le mascherine in dotazione al comune di Massa."
Il gruppo consigliare di maggioranza ribadisc anche che, visto il momento particolarmente difficile, è stato attivato un numero di telefono (379-197046) dal lunedì a sabato dalle ore 9 alle 12 e il lunedì anche dalle ore 15 alle ore 18 per l'assistenza psicologica alle persone che hanno bisogno di ascolto: "Ringraziamo l'associazione Co.Me.Te. che ha messo a disposizione la propria professionalità in aiuto di chi è in difficoltà".
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