Politica
Il Polo progressista e di sinistra sulla riconferma di Panfietti a capo di Erp: "Quindici anni al comando hanno creato una dinastia"
La riconferma del Sig. Panfietti alla guida di ERP Massa Carrara è un pessimo segnale politico che non ci lascia soddisfatti sotto due punti di vista. Prima di…

Rivieri e Brunetti di Indipendenza: "Solidarietà a Benedetti nel caso Asmiu Borghetti"
La polemica sul presunto conflitto di interesse tra la presidente di Asmiu e Stefano Benedetti ha suscitato la presa di posizione di Mauro Rivieri responsabile rovinciale di Indipendenza…

Fratelli d'Italia Massa: pieno sostegno alla valorizzazione e alla sicurezza della zona del Candia
l gruppo consiliare di Fratelli d'Italia di Massa, composto dai consiglieri Marco Guidi, Massimo Evangelisti e Bruno Tenerani ha espresso con convinzione il proprio voto favorevole alla…

Spaccio e degrado in via Pradaccio a Massa: la segnalazione del gruppo consiliare del Pd
Massa, allarme in via Pradaccio: il PD ha chiesto un piano d’intervento contro spaccio, degrado e strade in rovina . Condizioni igienico-sanitarie critiche, problemi di illuminazione pubblica, strade…

Massa, frazione Ortola: ripulita l’area sopra la scuola, presto un nuovo spazio per la comunità
Sono iniziati nei giorni scorsi i lavori di pulizia e bonifica dell’area situata sopra la Scuola di Ortola, a seguito delle segnalazioni dei residenti che lamentavano una crescita…

Fratelli d'Italia: Marco Guidi nominato consulente della Commissione parlamentare d'inchiesta sui fatti accaduti presso la comunità "Il Forteto"
Prestigiosa nomina per il coordinatore provinciale di Fratelli d'Italia Il coordinamento provinciale di Fratelli d'Italia esprime la più viva soddisfazione e i più sentiti complimenti all'avvocato Marco Guidi,…

Il comitato Ugo Pisa critica l'appoggio del Pd al piano regolatore portuale di Marina di Carrara
Abbiamo letto con attenzione l'intervento del Partito Democratico provinciale relativo al nuovo Piano Regolatore Portuale di Marina di Carrara. In quanto realtà impegnata attivamente nella difesa…

Nicola Tito confermato alla guida di Assohotel Massa Carrara
L’assemblea elettiva di Assohotel, l’associazione che rappresenta numerose strutture ricettive della provincia, ha confermato Nicola Tito alla guida di Assohotel Massa Carrara. Titolare dell’Hotel Villa Tiziana a Marina…

Il Polo P&S: amministrazione comunale non pervenuta sull’efficienza energetica
A dicembre 2024 il palazzo comunale è rimasto al freddo perché mancava il gasolio per la caldaia, mentre questa estate manca la climatizzazione negli uffici dell’anagrafe e in…

E' un errore nominare per la quinta volta consecutiva Panfietti a capo dell'Erp: la posizione di Luciano Morotti segretario del Pd di Carrara
Il segretario del circolo Pd Carrara centro Luciano Morotti e membro dell'assemblea regionale si dissocia dalla scelta di rinominare per la quinta volta consecutiva Luca Panfietti a capo…

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Ancora un fraintendimento nella vicenda della partita a calcio giocata ieri dai migranti di Casa Betania nel campetto del Centro Giovanile Diocesano di Carrara: gli animatori e i frequentatori del centro avevano intravisto nella segnalazione dell’episodio fatta da Gianni Musetti di Forza Italia un attacco diretto anche al centro aggregativo stesso, ma anche loro hanno preso un abbaglio come già chi ha denunciato i richiedenti asilo che stavano giocando ritenendoli in palese infrazione del decreto restrittivo del governo mentre, in realtà, erano insieme al gruppo on cui condividono l’alloggio e in attesa della sanificazione di quest’ultimo. Gianni Musetti ha voluto chiarire pubblicamente di non aver mai avuto intenzione di coinvolgere la gestione del Centro Giovanile né tanto meno gli animatori e i volontari nella sua critica. “In relazione a quanto scritto dai ragazzi del centro diocesano dei Gesuiti – ha fatto sapere Gianni Musetti - volevo precisare che hanno male interpretato le mie parole nel testo del comunicato contro la, ormai nota, partita di calcetto dei richiedenti asilo della associazione casa Betania.
Infatti, non ho chiesto assolutamente la chiusura del centro parrocchiale, che rappresenta per tutti noi e per la città un punto di riferimento aggregativo, culturale e storico di Carrara, ma mi riferivo esclusivamente al centro immigrati da come si può comprendere, leggendo meglio il capoverso in discussione:
"Chiediamo al prefetto di revocare immediatamente la convenzione con questa associazione che gestisce l'hotel e di chiudere il centro, che nato male, visto che è in pieno centro città dove dovrebbero esserci gli alberghi e non i centri accoglienza, è cresciuto anche peggio. "
Nel testo io chiedo la chiusura del centro accoglienza che insiste all'interno dell'ex Hotel Dora e la revoca della convenzione che l'associazione ha con la Prefettura di Massa Carrara.
Ai ragazzi del centro dei Gesuiti, ai loro gestori e ai loro fruitori, auguro il meglio e mi complimento come sempre del loro operato e dell' assiduo impegno nell'attività di volontariato da sempre profuse generosamente alla storia e al presente della nostra città.”.
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A stretto giro arriva la replica dell'assessore al sociale Anna Galleni, alle accuse lanciate dal consigliere Bernardi circa il suo rifiuto di accordare i buoni spesa a un padre di famiglia titolare di reddito di cittadinanza.
"Il consigliere - ha spiegato la Galleni - come al solito, sta tentando di guadagnarsi un po' di visibilità sulle sofferenze della gente, divulgando falsità. Un comportamento che restituisce la statura della sua morale. In questo momento di massima emergenza, stiamo aiutando in via prioritaria chi non ha nulla, nemmeno un euro al mese. Non ho detto che non aiuteremo questa persona, che comunque qualcosa, anche se poco, percepisce ed abita in una casa popolare, quindi con canone basso. Esauriti i casi delle persone con priorità, procederemo con gli altri. Forse il consigliere non ha ancora compreso che ci troviamo nel bel mezzo di una pandemia e dobbiamo attenerci ad una gradazione. O forse vive su un altro pianeta e non ha ancora capito che ci sono dei nostri concittadini che in questo momento non hanno nulla di nulla: nessun tipo di entrata e un canone a prezzo di mercato da pagare. Quanto al resto di ciò che va affermando, probabilmente non ha letto l'Ordinanza della protezione civile o non ha capito il funzionamento dei bonus. Lo invito - lui o chi per lui - a leggere le FAQ che abbiamo realizzato e che trova pubblicate sia sul sito del Comune sia sulla pagina del Sindaco. Magari la prossima volta si farà scrivere cose esatte.
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Nel mirino del consigliere dell’opposizione Massimiliano Bernardi c’è di nuovo l’assessore al sociale Anna Galleni, colpevole, questa volta, di aver negato i buoni spesa a un padre di famiglia titolare di un reddito di cittadinanza di 300 euro e di averlo liquidato con la frase: “ Ci vuole un po’ di pazienza” . Bernardi ha giudicato scandalosa la risposta dell’assessore al soiale ed ha parlato di “disinteresse cinico che viene rafforzato quando la stessa Galleni cita il criterio di “priorità “ previsto dal decreto della Protezione Civile, che peraltro non è stato declinato chiaramente nella delibera di Giunta in merito allo stato di bisogno reale.”
Bernardi ha ricordato che nella distribuzione degli aiuti giunti attraverso l’ordinanza 658/2020 della Protezione Civile, il principio cardine era “dare cibo a chi non ne ha “. “Questo intendeva Il governo nel finanziare i comuni con i primi 400 milioni - ha spiegato Bernardi - affinché individuassero i criteri per distribuire i “buoni spesa” a chi non è autosufficiente.”. Bernardi ha chiesto direttamente al sindaco di spiegare, nei quotidiani appuntamenti serali in cui aggiorna sulla situazione dei contagi, a quanto ammonta ad oggi la raccolta fondi al fine di sostenere ulteriormente le famiglie in difficoltà sul conto corrente del comune. “ I cittadini devono essere messi a conoscenza del fatto che siano state effettuate donazioni sul conto corrente del comune – ha continuato Bernardi - e dal momento che gli eventuali versamenti effettuati sono soldi pubblici e liberi da vincoli, devono necessariamente essere subito utilizzati per integrare i fondi governativi dei Buoni Spesa. C’è veramente un limite a tutto ciò e qui lo si è abbondantemente oltrepassato anche se il fatto accaduto al padre di famiglia “ lasciato alla fame" dai Servizi Sociali non ci stupisce più di tanto, visti i riferimenti ideologici e valoriali della Giunta 5 Stelle .”secondo Bernardi il limite oltrepassato sarebbe quello sancito dalla Costituzione che all’articolo 2 stabilisce che “La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo ”. “Per questo motivo – ha aggiunto Bernardi - ci associamo alla richiesta del nostro concittadino che pubblicamente ha voluto denunciare il trattamento ricevuto e intimiamo all’ assessore Anna Galleni di adempiere al dovere di rispettare i principi fondamentali del nostro ordinamento a cui si ispirano le norme adottate dall’ordinanza della Protezione Civile. Stiamo parlando di buoni alimentari, stiamo parlando di cibo, stiamo parlando di fame, stiamo parlando di sopravvivenza e la giunta 5 Stelle, vista l’emergenza, è obbligata a dare un segnale positivo perché la situazione ha messo in difficoltà intere categorie di persone che hanno visto azzerato il loro reddito, e ha anche peggiorato la situazione degli utenti già in carico ai Servizi Sociali per ovvi motivi. Bernardi ha poi voluto ringraziare pubblicamente le associazioni di volontariato che si sono sostituite al comune nella distribuzione degli aiuti alimentari. “Il comune – ha concluso Bernardi - cerca alla bell’è meglio di fare il compitino che non può evitare, ma non si è minimamente preoccupato né a garantire né ad organizzare la distribuzione di pasti caldi confezionati e generi di conforto utilizzando le strutture di proprietà comunale e magari con la collaborazione dei dipendenti dalla Partecipata Multiservizi Nausicaa, al momento in Cassa Integrazione . Il Covid ha rimesso la fame nella dimensione pubblica, aperto un vulnus nella nostra interiorità come nella nostra società, ha provocato una lesione di diritti che ritenevamo inalienabili quindi esorto l’amministrazione 5 Stelle a fare la sua parte non solo ora ma anche per il futuro. Come segnalato da molte famiglie e persone che sono state escluse dai Buoni Spesa occorre trovare il modo di estendere l’erogazione di questi a tutti coloro che ne hanno bisogno senza discriminazioni. la giunta faccia uno sforzo : istituisca il “CuraCarrara ”.”.
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Un settore tra i più importanti – l’urbanistica- che ha lo scopo di disegnare la città del futuro e quindi le sue prospettive sia in termini di sviluppo economico che di vivibilità della cittadinanza, bloccato nell’immobilismo amministrativo: questa è l’analisi di Nicola Pieruccini, commissario della Lega Salvini Premier, che ha sollecitato chiarimenti in merito al Poc, piano operativo comunale: “ A fronte delle tante legittime richieste dei cittadini, fino ad oggi la risposta della giunta è stata l'immobilismo. Chiediamo quindi all'amministrazione comunale se, dopo l'emergenza da coronavirus, che sta flagellando l'economia del mondo e in particolare della nostra città già assai in sofferenza, intenda finalmente mettere mano a questo settore e iniziare a pensare e progettare la Carrara del futuro. Anche perché sia per l'ente pubblico che per i privati le risorse derivanti da questo settore potranno essere uno straordinario volano in grado di dare ossigeno a un territorio che attraverserà purtroppo una crisi epocale ben più grave delle precedenti. E' quindi fondamentale che l'amministrazione comunale chiarisca da subito se intende procedere con la discussione e l'approvazione del Piano Operativo Comunale ed eventualmente con quali linee guida, anche perchè non farlo entro il prossimo mese di novembre significherebbe entrare “in salvaguardia” e quindi delegare alla Regione l'intera materia.”.
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Un gruppo di migranti gestiti dalla onlus Casa Betania e ospitati all’Hotel Dora, nel primo pomeriggio, ha improvvisato una partitella di calcio nel campo del Centro Giovanile Ex Gesuiti di Carrara scatenando le ire dei residenti dei palazzi che si affacciano sulla struttura. Qualcuno ha girato un video e ha chiesto l’intervento dei carabinieri . Il fatto è stato segnalato a Gianni Musetti di Forza Italia che ha espresso la sua netta condanna per il gesto compiuto dai richiedenti asilo e ha chiesto una severa punizione per i responsabili di Casa Betania: “Può succedere solo a Carrara. Mentre gli italiani sono rinchiusi in casa per scongiurare questa pandemia, mentre gli stessi si prendono sanzioni, spesso giuste, per essere "evasi" da questa sorta di arresti domiciliari sanitari, c'è chi invece se ne frega delle regole e permette a un gruppo di extracomunitari di giocare a calcio in una struttura che agli italiani non è permesso l'accesso. E così la rabbia giusta degli italiani, che dalle finestre hanno ripreso tutto, si sfoga e, chiamati i carabinieri, si rischia anche la rissa. Infatti c'è stato riportato che all'arrivo dei militari, questa mattina, gli stranieri ospiti dell'ex hotel Dora di Carrara, hanno inveito contro chi era alle finestre che dà sul campo dei Gesuiti, accusandoli e minacciandoli. Questa situazione ha del paradossale e non si ha più la pazienza di continuare a sopportare certi comportamenti, sia da parte di questi extracomunitari sia da parte di chi gestisce la struttura dell'hotel, che evidentemente ha permesso e organizzato giochi di gruppo proprio in un momento come questo. Chiediamo al prefetto di revocare immediatamente la convenzione con questa associazione che gestisce l'hotel e di chiudere il centro, che nato male, visto che è in pieno centro città dove dovrebbero esserci gli alberghi e non i centri accoglienza, è cresciuto anche peggio. Questa situazione deve finire e le autorità, dal prefetto al sindaco devono intervenire. Se non e permesso agli italiani, non lo deve essere permesso a nessuno. Gli sport sono sospesi per tutti, non solo per le persone per bene nate nel nostro paese. Ora basta.”
In realtà le cose hanno una spiegazione logica e a fornirla è stata proprio Sara Vatteroni, responsabile di Casa Betania: “ Da oggi alle 13 fino alle 19 è in corso, presso l’hotel Dora, un intervento di igienizzazione. Pur non avendo, nelle nostre strutture per migranti, alcun caso di contagio da covid 19, e pur avendo una serie di protocolli molto severi che impongono controlli e uso dei presidi di sicurezza e di sanificazione per ospiti e operatori, abbiamo voluto, di nostra iniziativa e a nostre spese, assicurare un livello ancora più alto di sicurezza sanitaria provvedendo a far sanificare tutte le strutture. Voglio ricordare che i cas sono strutture ad alta densità abitativa per cui è necessario elevare il livello di controllo sulla sicurezza. Ovviamente durante le operazioni di igienizzazione con l’ozono non è possibile che gli ospiti restino all’interno delle loro stanze e per questo motivo, non avendo il Dora spazi esterni in cui far sedere i ragazzi in attesa della fine della sanificazione, abbiamo chiesto al responsabile del Centro Giovanile il permesso di farli stare nel campo esterno che è a pochi passi dal Dora. I ragazzi erano lì in compagnia di tre nostri operatori. Erano senza mascherina perché vivendo tutti nella stessa struttura – come i nuclei famigliari – tra di loro non hanno necessità di indossarla. Per ingannare il tempo hanno chiesto il permesso di tirare due calci al pallone che gli è stato concesso. Ma questo è stato interpretato come un abuso e un’infrazione alle regole attuali tanto che qualcuno ha chiamato pure le forze dell’ordine. Quando sono arrivati i carabinieri abbiamo mostrato loro tutti i permessi, sia quelli dei ragazzi, sia quelli relativi alla sanificazione per cui ogni allarme è rientrato.”.
Anche Padre Luigi responsabile del Centro Giovanile ha confermato gli accordi presi con Casa Betania ed ha aggiunto di aver chiesto ai ragazzi di smettere di giocare a calcio non appena si è accorto che la cosa stava scatenando reazioni incontrollate nel vicinato. I ragazzi hanno infatti smesso di giocare e si sono messi all’interno ad aspettare il momento in cui poter rientrare all’hotel Dora.
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Le segreterie provinciali dei sindacati FILT-CGIL, FIT-CISL, UILT, FAISA e UGL chiedono all’azienda CTT Nord un’integrazione economica per i lavoratori, che nei periodi di utilizzo del Fondo Bilaterale perderanno circa il 40% dello stipendio. La risposta dell’azienda è negativa.
“CTT Nord attiva e utilizza il Fondo di Integrazione Salariale – esordiscono i sindacati - un ammortizzatore sociale di sostegno al reddito, nonostante continuerà ugualmente ad incassare dalla Regione il corrispettivo dei Kilometri non effettuati dovuti al COVID-19 e al conseguente taglio del 40% del servizio. Taglio che, come conseguenza, sta portando nelle casse aziendali un risparmio del 40% sui costi del gasolio e notevolissimi risparmi sui costi di manutenzione.
“Sembra evidente – continuano - che l’Emergenza COVID-19 è una manna dal cielo a livello economico per l’azienda, in barba ai Lavoratori che perderanno circa il 40% dello stipendio nei periodi di fruizione del Fondo Bilaterale.”
“Abbiamo chiesto all’azienda almeno un’integrazione economica, come tante altre aziende hanno fatto per arginare il disagio, coprendo in tutto o in parte la perdita per i lavoratori e ci hanno risposto di no!”
“Aggiungiamo che in tutto il bacino di Massa Carrara ci sono una ventina di Turni di lavoro esternalizzati in subappalto” proseguono “noi riteniamo dovrebbe prima di tutto rescindere i contratti con queste ultime e solo eventualmente, in una fase successiva, attivare gli ammortizzatori sociali per i propri dipendenti.”
“L’apertura, da martedì 14 aprile, di molte attività commerciali ed aziende ha di fatto terminato la fase di LOCKDOWN. – aggiungono - I bus stanno tornando a riempirsi e il limite massimo di 10 persone a bordo sui bus urbani di 12 metri fa sì che la riduzione del servizio inizia a stare stretta, molto stretta.”
“Molti utenti sono infatti rimasti a piedi in questi giorni perché i bus avevano raggiunto la capienza massima. Motivo in più per cui l’ormai FASE 2 annunciata dal Governo debba avviarsi anche per il Trasporto Pubblico Locale.”
“Su questo dobbiamo iniziare a ragionare fin d’ora – concludono - per non farci trovare impreparati da qui a pochi mesi. Ma per fare tutto ciò ci vogliono investimenti da parte dello Stato, delle Regioni ma soprattutto delle Aziende.”
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Simboli che rievocano, o forse che addirittura ambiscono a riesumare, i terribili anni di piombo delle Brigate Rosse : questa è l’interpretazione che il presidente del consiglio comunale di Massa, Stefano Benedetti, ha dato di alcune immagini raffiguranti stelle rosse comparse sui muri della città. Per Benedetti abbastanza inquietanti da prendere provvedimenti seri, anche al di fuori del suo stesso comune, in quella Casa Rossa di Montignoso nei cui confronti, da anni, porta avanti una battaglia infinita.
“Si rivedono in giro per la città – ha detto Benedetti - stelle rosse che ricordano i tempi più oscuri della nostra storia e del nostro territorio, quando i fiancheggiatori delle Brigate Rosse, tipo le brigate Dante di Nanni, organizzavano basi e davano appoggi logistici a Massa e Carrara. È necessario oggi più che mai prevenire qualsiasi forma di violenza, soprattutto di quei gruppi comunisti che operano nell’ombra e fuori dalle regole. Cercando di sfruttare il momento di particolare crisi e le difficoltà delle famiglie stressate economicamente dall’emergenza covid. Chiedo al Prefetto e alle Forze dell' Ordine di vigilare su questi fenomeni e di tenere sotto controlli tutti quei gruppi e centri sociali presenti sul territorio. Rinnovo la richiesta di chiudere la Casa Rossa di Montignoso e di liberare la struttura occupata abusivamente a Massa e trasformata in palestra dai Carc. Sarebbe interessante sapere se questi luoghi sono stati chiusi per effetto del coronavirus o se continuano anche in questo momento a fungere da centri.”.
Massa in azione scrive una lettera aperta a Persiani: “Sindaco apra il confronto con le opposizioni”
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Si sono rivolti direttamente al sindaco di Massa Francesco Persiani per sollecitare una maggior collaborazione tra l’amministrazione e le associazioni e i partiti di opposizione. Ecco la lettera aperta di Massa in Azione a firma di Giacomo Zucchelli, coordinatore provinciale e Nicola Iacopetti, referente per Massa di Azione:
Carissimo Francesco Persiani,
Azione è un partito che siede all’opposizione di questo governo, e che, se avesse dei consiglieri, siederebbero all’opposizione anche della sua amministrazione. È vero: non abbiamo consiglieri comunali, ma questo non vuol dire che non ci occupiamo della nostra città e del nostro paese. Come tanti siamo preoccupati, perché non si capisce cosa stiamo a fare in casa, se non per evitare il contagio. Ma se dobbiamo aspettare che la malattia sparisca o si trovi un vaccino, allora staremo in casa per diversi mesi. Non capiamo perché il presidente della Regione abbia inviato tre mascherine a persona e a Massa ne vengono date tre a famiglia, e non capiamo perché, se ci date delle mascherine non possiamo uscire. Capiamo che esiste un problema di salute, e sappiamo che non spetta a voi debellarlo, ma voi gestite l’emergenza con i mezzi a vostra disposizione. Sappiamo che avete difficoltà a reperire volontari, ma forse se aveste gestito meglio i rapporti con le associazioni e con le opposizioni, oggi non sareste così soli. Non coinvolgere partiti associazioni e gruppi e impedire ai cittadini di portare la propria voce in consiglio comunale ha fatto sì che lei e la sua amministrazione vi inimicaste parte della società. Tra l’altro quella più attiva nel volontariato. Non più tardi di domenica, di fronte all’attacco della Lega alle opposizioni di non collaborare, vi abbiamo lanciato una proposta. Che è poi quella che ripetiamo da settimane: si organizzi un tavolo istituzionale, con tutte le forze politiche e del mondo del lavoro e dell’economia e con l’ASL e iniziamo, insieme, a trovare una via di uscita dal lockdown. Capiamo che c’è da gestire quest’emergenza ma se non ci sbrighiamo, a breve dovremmo gestire un’emergenza altrettanto grave: una nuova crisi economica. A pagarla per primi saranno i commercianti, soprattutto chi ha negozi di abbigliamento o di oggettistica. I ristoratori, i bar e le pasticcerie. Poi saranno balneari e albergatori. Seguiranno i loro fornitori, e giù a cascata tutto il resto: servizi, banche, assicurazioni. E chi crede di riuscirci da solo pecca non solo di superbia, di presunzione e arroganza ma soprattutto sarà colpevole di una crisi che, nella nostra provincia, lascerà segni più alti che da altre parti. È necessario che tutti seppelliscano le asce di guerra e si rimbocchino le maniche. Non si può chiedere ai rappresentanti degli altri politici di fare solo la manovalanza alle vostre idee, senza essere mai stati coinvolti nella presa di decisioni e/o dopo che ne hanno contestato l’efficacia (perché crediamo esista ancora il diritto di dissentire rispetto a quanto fa un sindaco: chi siede oggi in maggioranza, fino a due anni fa criticava chi amministrava). Sediamoci ad un tavolo, anche virtuale. Confrontiamo le varie ricette e le varie proposte. Sia quelle di sinistra che quelle di destra. Ascoltiamo la voce dei cittadini, quelli che tengono chiuse le loro attività e che aspettano solo di riaprire. Lei ha due opzioni: continuare come sta facendo, oppure cogliere questo nostro assist. Nel primo caso nulla cambierà. Nel secondo caso, diventerà un esempio nazionale: un sindaco di destra che apre alle opposizioni con lo scopo di aiutare l’intero territorio provinciale a riaprire e ripartire. Sarebbe un segnale importate da dare a Rossi e a Conte. Dimostri di essere il sindaco di tutti i massesi.
V. T.
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Il sindaco di Carrara Francesco De Pasquale traccia il quotidiano bilancio di fine giornata relativo alla situazione di emergenza sanitaria a seguito del Coronavirus:
Oggi l’azienda sanitaria ci ha segnalato 3 nuovi casi positivi, tutti relativi a persone ricoverate all’ospedale.
La Regione Toscana intanto ha comunicato che è slittato al 19 aprile l’obbligo di indossare le mascherine. La distribuzione sul nostro territorio comunale è nelle fasi di rifinitura e la nostra Protezione civile sta provvedendo a consegnare le mascherine ai cittadini che ne sono rimasti sprovvisti. Vi ricordo che indossare la mascherina non è un motivo valido per uscire liberamente. Vige ancora il decreto per cui ci si deve limitare alle sole uscite strettamente necessarie, per motivi di lavoro, per fare la spesa o per ragioni di salute. Vi invito quindi ancora a restare a casa.
Vi informo inoltre che oggi, dopo aver ascoltato le richieste dei balneari del nostro territorio, mi sono confrontato con il prefetto in merito alla questione degli interventi di manutenzione negli stabilimenti balneari. Diversi operatori infatti si sono rivolti all’amministrazione per avere la possibilità di eseguire quei lavori necessari a predisporre lo stabilimento per l’apertura stagionale. A oggi le prospettive sono assai incerte e non sappiamo ancora quando e come potremo andare in spiaggia ma al netto di questo pensiamo sia importante consentire agli operatori di cominciare a prepararsi.
Una valutazione condivisa anche dal coordinamento dei prefetti della costa toscana, secondo il quale, il decreto del presidente del consiglio lascia spazio alla possibilità di effettuare la manutenzione degli stabilimenti, a patto questa avvenga nel rispetto delle prescrizioni di sicurezza e delle ulteriori disposizioni delle ordinanze regionali. I lavori potranno comunque essere eseguiti solo ed esclusivamente all’interno del perimetro dello stabilimento e non sulla spiaggia
Il tentativo è quello dunque di dare uno spiraglio a chi ha un’attività nella speranza di una ripresa, sanitaria ma anche economica. Come ho detto il futuro è ancora molto incerto e siamo tutti chiamati alla massima cautela.
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Stupore e sdegno di fronte all’amministrazione carrarese che non avrebbe assunto un ruolo più forte in aiuto ai cittadini: questo l’atteggiamento del coordinamento comunale di Italia Viva guidato da Laura Vanelli e Fabrizio Volpi che hanno fatto notare: “Inesistenti e non pervenute misure proprie urgenti di sostegno delle famiglie, ai lavoratori e alle fasce deboli in genere da parte dell’amministrazione 5 Stelle dall’inizio dell'emergenza Coronavirus ad oggi. I 5 Stelle non sono ancora entrati nell'ottica dell’imminente crisi per la sopravvivenza economica che aspetterà a tutti i cittadini che supereranno l’epidemia da coronavirus.”. La decisione presa dal vicesindaco Matteo Martinelli di ‘sospensione dei termini di scadenza’ dei pagamenti di Tari, Tosap, Icp, intercorrenti tra il 08/03/2020 e il 30/06/2020, secondo Vanelli e Volpi, non sarebbe sufficiente per arginare le grandi difficoltà che la popolazione deve affrontare a causa dell’epidemia e, per questo sono tornati a richiedere all’ Amministrazione di deliberare immediatamente anche la diminuzione del gettito fiscale che aveva aumentato nel 2019. “ Martinelli non può aver dimenticato – hanno aggiunto Vanelli e Volpi - che il comune era corso ai ripari aumentando la tassa Irpef, facendo insorgere l’opposizione per aver aumentato le tasse delle fasce più deboli della popolazione , a causa del mancato introito derivante dal marmo per le ‘ordinanze di chiusura ‘ex art58 bis della legge 35. “ Secondo il coordinamento comunale di Italia Viva, infatti, dal 2019 i grillini avevano deciso che chi avrebbe incassato un euro in più doveva pagare lo 0,8 per cento contro lo 0,64 pagato fino all’anno 2018. “ Italia Viva si aspetta – hanno continuato Vanelli e Volpi - che per il bene dei propri concittadini il vicesindaco faccia un passo indietro e qualche sforzo in più per dimostrare buon senso e vicinanza alla propria città . Ci si aspettava infatti anche che, finiti i finanziamenti anticipati dal governo per l'emissione dei Buoni Spesa, vista la fretta che la maggioranza ha avuto nell’approvare il Bilancio, proprio per permettere eventuali integrazione degli stanziamenti di spesa a favore della popolazione , fossero stati emessi provvedimenti urgenti. Ma invece non così non è stato. Va da sé che a fronte di ciò vergogna sarebbe continuare a pensare alla “transazione Paradiso” che sta tanto a cuore al vicesindaco Martinelli, con il relativo impegno di 3 milioni e 650 mila euro del 2020 prelevati dal fondo di riserva per finanziare nell’immediato la prima trance dell’accordo, mentre le persone soffrono sia la paura del contagio che la paura per la sopravvivenza.”
Non basta, secondo Italia Viva, quel poco che è stato fatto dal governo centrale e quell'immenso lavoro prodigato dal volontariato locale ma sarebbe necessario che anche il comune facesse “qualcosa”. “Secondo le nostre stime – hanno concluso Vanelli e Volpi - riteniamo che soltanto attraverso l’adozione di misure specifiche e risorse di bilancio proprie sarà possibile fornire un supporto adeguato a tutti coloro, e sono molti, dovranno confrontarsi con un momento davvero difficile per la propria salute e per l’economia locale. Infine, ma certamente non in subordine, chiediamo all’amministrazione 5 Stelle di non attuare l’accordo per la” transazione Paradiso “ proprio nel rispetto dovuto verso i nostri concittadini per la sofferenza che stanno vivendo a causa dell'emergenza coronavirus, andare avanti su questo spreco di risorse sarebbe veramente troppo.”
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