Politica
Il Polo P&S: la variante Aurelia con 60 milioni di euro sommergerà di inquinamento Massa
Il Polo Progressista e di Sinistra, composto da M5S RC e Mcc, non si meraviglia per l’approvazione della delibera per il primo lotto della Variante Aurelia,…

"Incontriamoci a Massa": il Pd Massa Carrara apre la campagna elettorale il 20 settembre in piazza Aranci
Il Partito Democratico di Massa-Carrara inaugura la campagna elettorale per le elezioni regionali del 12 e 13 ottobre con…

Un incontro per aprire un dialogo sul porto di Carrara: i Paladini Apuoversiliesi a colloquio con il nuovo commissario dell'Autorità Portuale Bruno Pisano
I Paladini Apuoversiliesi sono stati ricevuti dall’Autorità portuale di Carrara, mercoledì 17 settembre, per conoscere il nuovo Commissario straordinario Bruno Pisano. L'obiettivo, secondo Orietta Colacicco, Presidente…

Partito Repubblicano di Massa: il ricordo del XX Settembre 1870 mito fondante della nazione Italia
Come ogni anno, gli amici Repubblicani della sezione G. Mazzini di Massa del PRI, ricordano la storica data del XX Settembre 1870, giorno nel quale si realizzò il…

Gruppo consiliare Pd e Massa è un'altra cosa sulla variante Aurelia: "Sì all'opera, ma con uno studio serio sulla mobilità per tutelare qualità della vita e sviluppo sostenibile"
Durante l'ultima seduta del Consiglio Comunale abbiamo espresso voto favorevole all'avvio del primo lotto della Variante Aurelia, un intervento strategico che potrà incidere profondamente sugli assetti…

"Parole rabbiose e scomposte": il consigliere Martinelli risponde al segretario del Pd Barattini
Il consigliere del Movimento 5 Stelle Matteo Martinelli ha risposto alla replica del segretario del Pd Luca Barattini alle sue posizioni sulla sanità locale: "Non ci stupisce…

Consiglio comunale di Massa del 16 settembre: minuto di silenzio per Kirk, Zaratuska chiesto dal consigliere Frugoli e per Gaza chiesto dal consigliere Ortori
Nella seduta del consiglio comunale di Massa di martedì 16 settembre, il presidente del consiglio comunale di Massa, Agostino Incoronato, su richiesta del consigliere Frugoli, ha accordato …
Striscioni contro la variante Aurelia/Barabotti: un assist per noi secondo la Lega Massa Carrara
In seguito all'approvazione in Consiglio comunale di Massa della modifica al progetto della Variante Aurelia, la Lega di Massa esprime la propria soddisfazione…

“La violenza genera povertà, il benessere si costruisce sui valori”: la dichiarazione di Maria Teresa Baldini di Noi Moderati
«La violenza, in tutte le sue forme – individuale, sessuale, psicologica – sta dilagando nella società. Lo dimostrano i fatti a livello internazionale ma anche nella vita quotidiana…

Finalmente si apre il tavolo di confronto per il mondo sportivo di Carrara: la soddisfazione di Azione che ha fatto la richiesta
Si terrà lunedì 22 settembre, alle 18, il Consiglio comunale straordinario per lo sport che vedrà sedersi allo stesso tavolo le società di settore interessate…

- Scritto da Redazione
- Politica
- Visite: 72
"L'assessore comunale Baratta ci dice che togliere o abbassare la Tassa sui rifiuti non si può. Lo ringraziamo della risposta, ma dovrebbe girarla alle imprese turistiche e ai pubblici esercizi di Massa che sono chiusi da mesi e che da mesi non vedono alcun incasso e spiegargli con quali soldi dovrebbero pagare per un servizio di cui, purtroppo a causa del Covid 19, non stanno usufruendo" così il segretario del circolo Pd di Casone-Bondano-Ricortola, Osvaldo Bennati risponde all'assessore alle finanze del Comune di Massa che ha detto no alla proposta del Pd di abbattere la pressione fiscale comunale sulle imprese già colpite dall'emergenza Coronavirus.
"Se come dice l'assessore non si può – aggiungono dal Pd – dovrebbe spiegarci perché questo obiettivo se lo stanno ponendo altre amministrazioni della Toscana e del resto d'Italia. A Firenze, che ricordiamo all'assessore ha una notevole incidenza del turismo sul proprio Pil e che dalle imprese turistiche e dai pubblici esercizi incassa una quota fondamentale di tasse locali, il sindaco Nardella ha già coinvolto Alia, cioè l'azienda che si occupa di raccolta e smaltimento rifiuti nella Toscana centrale, per approntare un piano di riduzione delle tariffe spiegando che :"voglio arrivare all'abbassamento o alla esenzione della Tari per alcune categoria, ad esempio le imprese che sono state costrette a chiudere, se non producono rifiuti perché devono pagare per smaltirli?"
"Già, perché far pagare la raccolta e lo smaltimento di rifiuti a chi questi rifiuti non li sta producendo? Non si tratta di una domanda né sciocca né infondata- spiega Bennati - . Le stesse azioni le stanno facendo anche a Livorno, dove la Giunta Comunale su mandato del Consiglio Comunale ha deciso di studiare a riduzioni della quota variabile di Tari per le imprese ferme per covid 19, e pure a San Miniato, e a Fucecchio e in tanti e tanti altri comuni della Toscana e d'Italia. Perché il Comune di Massa non lo fa, perché non lo vuole fare? Eppure in quanto assessore Baratta dovrebbe conoscere bene gli obiettivi che s'è posto il sindaco Persiani e le promesse che aveva fatto ai cittadini: "Vogliamo ... diminuire in modo generalizzato la pressione fiscale , il turismo ... sarà un volano strepitoso per rilanciare il nostro territorio", ha scritto il sindaco nel proprio programma di governo due anni fa. Si tratta di impegni che ora è ancora più urgente e necessario mantenere dato che l'emergenza sanitaria ha messo in ginocchio tante imprese tante famiglie massesi".
"Non è quindi lesa maestà ora chiedergliene conto, soprattutto di fronte a decine e decine di aziende del turismo e del commercio che rischiano seriamente di dover chiudere. Perché forse l'assessore non l'ha ancora capito bene – conclude Bennati - , ma se queste imprese chiuderanno, anche per le casse comunali sarà un grosso guaio visto che non pagheranno più neppure un euro di tasse e la nostra città avrà parecchi disoccupati in più".
- Scritto da Redazione
- Politica
- Visite: 65
Ci mette l’anima e il cuore e lo si capisce subito quando comincia a parlare del lavoro del settore che da tre anni guida come assessore al sociale: si capisce che l’ultima cosa che le interessa è il valore della poltrona su cui siede e che veramente ci sta mettendo tutto l’impegno possibile per fare qualcosa di buono per la fascia più delicata e fragile della società.
Un impegno che l’emergenza coronavirus ha reso totale e prioritario su tutti gli altri settori dell’amministrazione perché improvvisamente ha allargato a dismisura quella fascia sociale e perché sta battendo il tempo ad un ritmo forsennato con incombenze sempre più stringenti. Abbiamo chiesto all’assessore Anna Galleni di parlarci di questo momento particolarmente critico per il settore sociale e di ciò che l’amministrazione carrarese sta facendo per i cittadini in difficoltà.
Assessore, come sta affrontando il settore sociale l’emergenza in corso? Ci sono cambiamenti nel lavoro che viene svolto?
Questa pandemia ha stravolto la quotidianità e gli approcci, anche lavorativi. Al settore sociale abbiamo da subito scelto di fare colloqui solo allo sportello e di consentire a molti dei nostri dipendenti di lavorare da casa, altri invece sono in ferie. Ciò consente possibilità di turnazioni e di sostituire chi si dovesse ammalare, in modo da garantire sempre e comunque la continuità del servizio. Il personale sta dimostrando molta professionalità, abnegazione e un forte spirito di comunità che va ben oltre i doveri di dipendenti pubblici. L’antivigilia di Pasqua erano in settore, chi a rispondere alle chiamate, chi a compilare le schede dei bonus alimentari. Li ho visti davvero lavorare senza sosta. C’è chi ha terminato e inviato elaborati alle 23.00 della domenica. Forse dall’esterno è difficile percepire qual è la mole di lavoro che si sta svolgendo, ma assicuro che è davvero tanta e quindi li ringrazio di cuore. Un ringraziamento va anche alla dirigente, dottoressa Micheletti che oltre al sociale sta gestendo anche quello della Polizia Municipale, altrettanto importante ed impegnato in questo frangente. E’ riuscita a creare in poco tempo un’ottima sinergia e a gestire ritmi lavorativi davvero elevati. Infine, non posso non menzionare l’imponente lavoro che sta svolgendo anche la Protezione Civile e i sui validissimi volontari, che si interfacciano quotidianamente col mio settore.
Quali sono, in questo momento, le priorità che avete?
In questo periodo stiamo affrontando una battaglia contro il tempo per i contributi al sostegno alimentare: diversi nostri concittadini, oggi, non hanno alcun tipo di entrata mentre le loro spese continuano a correre. Sono arrivate a oggi circa 1670 domande e ne continuano ad arrivare ancora. La maggior parte sono state raccolte per via telefonica. Si è pensato a questa modalità per evitare occasioni di contagio come le file e gli assembramenti agli sportelli comunali e per aiutare anche chi non ha dimestichezza con internet. Le schede, comprese quelle inviate tramite mail, vengono poi passate al vaglio delle assistenti sociali che chiamano per chiarimenti o integrazioni e alla fine si esprimono sulla accoglibilità, con o senza priorità, della richiesta. I fascicoli ripassano al personale amministrativo che procede a preparare i buoni e le schede di consegna. A questo punto entrano in campo i nostri volontari, altrettanto eccezionali: sono loro, infatti, che raggiungono a casa i nostri concittadini e consegnano il tutto. La consegna a domicilio è stata pensata per preservare due valori: la salute, perché con una distribuzione centralizzata si sarebbero creati pericolosi assembramenti e la dignità, perché può essere umiliante stare in fila per percepire i buoni. Come ho già chiarito, stiamo dando la precedenza a chi non riceve alcun tipo di contributo, alle persone a reddito zero. So che ci sono persone che hanno un sostegno minimo, di poche centinaia di euro, assolutamente insufficiente. Penseremo anche a loro dopo aver evaso le richieste di chi non ha alcuna entrata e non sa come acquistare il cibo. Ma le nostre priorità non si fermano a questo: abbiamo anche in “cantiere” il bando per il contributo affitto; interventi per gli anziani soli che hanno necessità di fare la spesa; e proseguono tutte le attività del settore dei minori, che non si è mai fermato. Insomma, il settore sociale è un albero con diversi rami, tutti importanti e delicati che non possono essere trascurati.
A che punto è la consegna dei buoni pasto?
A oggi abbiamo consegnato buoni per un valore complessivo di circa 180.000 euro. Quindi siamo nell’ordine di circa 700 nuclei familiari che hanno ricevuto aiuti. Spero che entro fine aprile, inizio maggio, ce la faremo a portare a termine le valutazioni e le consegne. Ma come ho detto, le richieste continuano ad arrivare.
Ritiene sia sufficiente l’intervento dello Stato o pensa che sarà necessario una correzione affidata a ciascuna amministrazione locale? Nel secondo caso come pensa di agire?
In realtà credo che al dramma sanitario, che è enorme, si stia affacciando un dramma altrettanto imponente di tipo economico-sociale, che non si risolverà nell’arco di un mese. La risposta a uno scenario del genere deve essere necessariamente governativa: interventi strutturali su lungo periodo ed interventi tampone, tipo questo, sul breve periodo che non può però essere limitato a solo un mese. Nel caso ciò non si verifichi un comune come il nostro, già pesantemente indebitato, avrebbe enormi problemi nel dar risposte anche alla luce del fatto che, mentre le spese continuano a correre, buona parte delle entrate, fortemente riferite all’industria locale, sono cessate. In attesa di interventi ulteriori del governo, ho fatto predisporre l’apertura di un conto finalizzato ad aiutare i nostri concittadini su cui, chi è in condizione di farlo, può effettuare una donazione. Ho inoltre chiesto al settore di valutare quali capitoli di spesa non verranno utilizzati per eventualmente riconvertirli a tal fine. Infine ho rafforzato la rete del volontariato che si occupa della distribuzione del cibo. Anche loro persone eccezionali ed insostituibili.
Come è la sua giornata tipo, assessore, in questo periodo?
Da fine febbraio sono in comune tutti i giorni da mattina a sera inclusi i week nei quali, però, a volte vado solo il pomeriggio e tiro fino a tarda sera. Ho saltato solo un sabato, in cui non mi sentivo particolarmente in forma, ma mi sono collegata da casa in teleconferenza. Ma non sono da sola. Anche il sindaco e la maggior parte degli altri membri della giunta si stanno comportando allo stesso modo. Lo trovo un comportamento del tutto normale e doveroso, visto cosa sta passando il nostro paese e la nostra città.
Qual è la situazione reale delle famiglie in difficoltà a causa dell’epidemia? Quanto è cambiata rispetto a prima?
Quando nel dicembre del 2019 ho comunicato per la prima volta i dati relativi alle richieste del reddito di cittadinanza, quei numeri hanno fatto emergere in tutta la loro drammatica chiarezza l’enorme sommerso di povertà della nostra città. E devo dire che il RDC è stata una misura molto importante, che ha consentito a chi lo ha percepito di avere un po’ di respiro. Oggi abbiamo una nuova imponente ondata di persone nel bisogno: chi fino a ieri aveva una partita iva, chi aspetta la cassa integrazione, chi facendo qualche lavoretto ce la faceva a stare a galla. Oggi tutte queste persone sono in povertà. Sono coloro che erano fino a ieri “sconosciuti al settore”. Quanto durerà questo loro stato è direttamente proporzionale al tempo che occorrerà a riavviare l’economia. Una situazione, quindi, più che seria.
Le strutture ad alta densità abitativa come le Rsa e i Cas, secondo lei sono state sufficientemente tutelate? In che modo si potrebbe garantire maggior sicurezza a queste situazioni?
I CAS sono sotto l’egida della Prefettura e il nostro prefetto è persona molto attenta. So che alcuni CAS hanno provveduto a sanificare le strutture, attività virtuosa che denota attenzione. Quanto alle RSA, i loro utenti sono certamente le persone statisticamente più a rischio. La nostra RSA è stata una delle prime a chiudere immediatamente le visite ai parenti e so che il presidente, da subito in prima linea, è quotidianamente impegnato a risolvere e anticipare le problematiche. Anche il nostro sindaco segue con grande attenzione la situazione ed ha chiesto ad ASL di rafforzare la nostra RSA con personale sanitario, proprio per garantire ulteriormente gli ospiti.
Che ne pensa della polemica sul caso della partita dei migranti dell’hotel Dora?
Siamo in un periodo in cui la gente ha i nervi scoperti e prende a male parole anche chi passeggia per strada senza mascherina. Quindi permettere quella partita ha di fatto esposto questi ragazzi alle intemperanze del vicinato. So inoltre che la Polizia Municipale si è dovuta attivare due volte: a seguito della prima intimazione allo stop, i nostri agenti sono stati costretti ad intervenire 40 minuti dopo perché il gioco non era cessato. In questo caso, credo che chi era preposto alla gestione dei ragazzi non abbia fornito loro quantomeno un buon esempio: se la municipale chiede di cessare un’attività non si può far passare il messaggio che questa richiesta può essere bellamente ignorata. C’è un ulteriore fatto, generato da questo episodio, che ho trovato poi a dir poco rivoltante: siccome questi ragazzi hanno la pelle di un altro colore, l’accaduto è stato preso a pretesto da un branco di razzisti da tastiera per vomitare, per ore e giorni, il peggio del peggio. Evidentemente a questi la pandemia in corso non sta insegnando nulla sul valore della vita e sul sentimento di fratellanza.
Pensa che l’utilizzo degli orti urbani cittadini possa essere d’aiuto in questo momento?
In questo momento c’è un contenzioso aperto sugli orti perché il comune ha contestato i lavori alla ditta che li stava eseguendo, quindi è tutto fermo e non si può utilizzare il cantiere. Questa circostanza è ben nota, è stata riferita più volte in consiglio comunale. Inoltre anche se per “magia” fosse possibile aprirli domani, non è che dopodomani si raccolgono i frutti. La terra va fresata, le sementi piantate, annaffiate, le piante devono crescere… Dire apriamo gli orti così le persone possono cibarsi del raccolto e risparmiare sulla spesa è una narrazione populista che non mi appartiene e che lascio volentieri a chi si rivolge ai propri concittadini come se stesse parlando ad una massa di allocchi.
Qual è la situazione dei contagi a Carrara nel senso delle fasce d’età colpite?
Le fasce ricalcano le linee nazionali. I più giovani sono meno soggetti a contagio e reagiscono meglio. E’ statisticamente letale per le persone più avanti negli anni e con altre patologie in corso. Sulla pagina facebook del sindaco è sempre presente un link che rimanda a un grafico in cui è ben evidenziato il trend del contagio nel nostro Comune: è un ottimo strumento per monitorare la situazione, predisposto dall’assessore Andrea Raggi che lo aggiorna quotidianamente con i dati di Asl. Questi numeri ci dicono una cosa: non dobbiamo mai abbassare la guardia finché non verrà trovato un vaccino. E per abbassare la guardia intendo anche e soprattutto attenersi a nome igieniche e distanziamento. Tutti i giorni, nessuno escluso
- Scritto da Redazione
- Politica
- Visite: 73
I vertici locali di Forza Italia denunciano il comportamento tenuto dalla portavoce Cinzia Chiappini che, nei giorni passati, aveva scritto al direttore della Gazzetta di Massa Carrara, Aldo Grandi, lamentando "attacchi politici" da parte della testata giornalistica e la mancata pubblicazione di comunicati stampa del sindaco sul tema dell'emergenza coronavirus.
A tale attacco è arrivata pronta la risposta del direttore della Gazzetta di Massa Carrara: "Gentilissima Cinzia Chiappini, quando ho letto la sua missiva non ho potuto fare a meno di pensare che lei c'è, o ci fa...". Giulio Zanetti di Forza Italia ha espresso piena solidarietà al direttore Grandi e a tutta la testata giornalistica, precisando che “il comportamento tenuto dalla signora Cinzia Chiappini nei confronti del dottor Aldo Grandi è molto grave, sia nella forma che nella sostanza, in quanto pregiudizievole della libertà di stampa garantita dall'articolo 21 della nostra Costituzione.
Dura critica anche da parte di Riccardo Bruschi, coordinatore comunale di Forza Italia, il quale parla di un atto di ingerenza, che denota altresì inesperienza politica, e invita l'amministrazione comunale ad occuparsi delle problematiche concrete che interessano il nostro territorio, soprattutto in un momento difficile come questo, e ad evitare inutili polemiche e attacchi agli organi di stampa.
Del medesimo avviso anche Gianni Musetti, che ha rilevato: “La politica nazionale e locale grillina, purtroppo, ci sta abituando all'utilizzo della stampa per finalità di propaganda e di attacco delle opinioni contrarie, piuttosto che per motivi istituzionali, quindi in modalità completamente antidemocratiche. I grillini e il sindaco sono passati dal promettere di trasformare il comune in una casa di vetro, a censurare tutto e a pretendere di dettare alla stampa e alle opposizioni le loro intenzioni. Il sindaco vorrebbe la stampa come la Pravda e l'opposizione nei gulag. Solidarietà alla redazione della Gazzetta di Massa Carrara e a tutti i giornalisti . “.
Risponde Aldo Grandi: grazie, innanzitutto per la solidarietà, ma vorrei dire che la parola 'grave' mi sembra esagerata. In fondo la collega Chiappini non ha fatto altro che quello per cui è pagata ossia assicurarsi che tutte le veline che scrive vengano regolarmente pubblicate. Il sottoscritto non ha fatto altro che risponderle per le rime e la storia finisce qui. Credetemi, ho lavorato per decenni in una redazione locale, a Lucca, di un quotidiano storico e rammento benissimo la totale assenza di libertà dei capiservizio che non potevano scrivere mai quello che volevano e pensavano, ma, se volevano fare carriera o conservare il posto, soltanto quello che passava e permetteva il convento. Mai avrebbero osato scrivere quello che ho scritto io perché la loro volontà contava quanto il due di coppe a briscola quando regna bastoni. A meno che non accettassero pedissequamente gli ordini di scuderia. Niente di nuovo sotto il sole, destra o sinistra non importa, sono le persone che contano e la loro indipendenza di giudizio e autonomia di pensiero.
- Scritto da Redazione
- Politica
- Visite: 82
Una riapertura graduale e ragionata ed una comunità di intenti a livello europeo, per un intervento che vada ad essere incisivo sul piano economico perché "O si vince tutti o si perde tutti". Queste sono state le linee principali del discorso di Giuseppe Conte, Presidente del Consiglio dei Ministri, durante il proprio discorso davanti ai due rami del Parlamento, al Senato prima ed alla Camera poi. Due discorsi sobri, che non hanno avuto particolari incidenti di percorso, conditi da un appello verso le opposizioni: "daremo sempre ascolto a coloro che, rendendosi conto della gravità della situazione, adottano un atteggiamento costruttivo". Dai banchi di Lega e FdI sono scattate urla e qualche fischio.
"Il virus - ha scandito il premier - ha costretto a misure di estrema urgenza adottate sempre con la premura, da parte mia, affinché fosse assicurato il coinvolgimento di una maggioranza più ampia possibile. Il Governo ha elaborato una strategia in cinque punti per il prossimo futuro: far rispettare il distanziamento sociale e mantenimento delle mascherine fino alla scoperta del vaccino; un rafforzamento delle reti sanitarie del territorio per combattere il virus; un incremento di Covid hospital nel Paese, in modo da permettere a tutti gli operatori del settore sanitario di lavorare in sicurezza; deve esserci un uso corretto dei test molecolari (tamponi) e epidemiologici (analisi del sangue), così da poter avere una fotografia chiara e netta su quella che è la condizione odierna del Paese".
Poi è stato toccato un punto dirimente: la nuova app, Immuni. Conte ha precisato che "Non sarà obbligatoria, poiché sono pienamente consapevole di quanti e quali siano i fondamenti costituzionali coinvolti". Il Presidente ha però ribadito quanto sia importante l'isolamento dei contagiati, che non devono in alcun modo costituire nuovi focolai. "Chiaramente faremo in modo che chi no volesse scaricarla non abbia restrizioni di sorta e limitazioni di alcun tipo. Sono consapevole che, soprattutto su questo aspetto, il Parlamento deve essere coinvolto puntualmente, visto che sono coinvolti molteplici diritti costituzionake fondamentali. Si prospetta adesso una fase molto complessa, dobbiamo procedere ad un allentamento, i motori del paese debbono potersi riavviare, ma questo riavvio deve prevedere una riorganizzazione dell lavoro, degli spostamenti e del distanziamento sociale. Il ritorno alla normalità è un aspirazione comprensibile di tutti".
Poi Conte ha parlato di Europa: e lo ha fatto in modo chiaro e netto: no al Mes del 2008, si ad un sostegno comunitario comune, altrimenti "si perde tutti insieme". Un punto in cui il Presidente del Consiglio ha mantenuto con forza la posizione che, da settimane, va ripetendo in ogni intervento pubblico, in ogni intervista, in ogni vertice europeo. Un punto ch, però, giovedì, quando i leader degli stati membri si riuniranno, verrà messo a dura prova. Conte ha spiegato come si stia ragionando, con otto Paesi, di introdurre mezzi di sostegno economico alternativi, ma ha fatto capire di esser pronto a gesti istituzionalmente estremi, come quello del diritto di veto: "Farò tutto quello che è in mio potere – ha scandito Conte – per assicurarmi che il nostro Paese non debba confrontarsi in alcun modo con meccanismi figli del passato e che non hanno fatto altro che recare danni a più economie. Servono risposte e servono adesso". Tra quarantotto ore sapremo.
- Scritto da Redazione
- Politica
- Visite: 76
Sono stati apprezzati dall'associazione "Civici Apuani" tutti quei provvedimenti presi dall'amministrazione comunale di Massa per contenere l'emergenza sanitaria e per agevolare la situazione alla cittadinanza.
"L'amministrazione Comunale guidata dal Sindaco Francesco Persiani ha messo in campo, spesso anticipando i dettami della presidenza del consiglio e della giunta regionale, un insieme di azioni per affrontare, al meglio possibile, nell'interesse della cittadinanza, questo difficile momento. – ha spiegato l'associazione Civici Apuani - Tutte le questioni sono state affrontate con grande attenzione e senso di responsabilità, senza mai affermare di aver la bacchetta magica o che fossero le uniche soluzioni percorribili".
Un comportamento esemplare, secondo i Civici Apuani, quello del Sindaco Francesco Persiani, sempre in prima linea, che nonostante abbia dovuto prendere decisioni molto difficili, ogni sera informa i cittadini sui dati e sulle misure adottate per venire incontro il più possibile alla cittadinanza messa in forte difficoltà economica dalla grave situazione sanitaria.
"Con la sua squadra di governo ha cercato di non dimenticare nessuno partendo dai più deboli. Ha scelto di distribuire le mascherine arrivate dalla Regione in confezioni igieniche, con istruzioni, in prima battuta in numero di tre a nucleo famigliare per munire tutti di un dispositivo che doveva servire solo per le uscite necessarie, distribuendo le rimanenti subito dopo, cercando di coprire le situazioni più critiche. – hanno continuato i Civici - A questo scopo, per non gravare oltremodo sulla già impegnatissima forza di protezione civile istituzionale ha provveduto a formare un nutrito gruppo di volontari, messisi a disposizione attraverso la mail istituita appositamente (
Il settore maggiormente investito da questa emergenza è sicuramente quello guidato dall'assessore alle politiche sociali Amelia Zanti, secondo i Civici, che si è attivata per dare risposta a tutte le nuove difficoltà ed esigenze che la pandemia ha creato (ad esempio i buoni spesa), pur continuando ad erogare i servizi consolidati.
"E' stato immediatamente istituito il servizio di spesa a casa, sia per le persone in quarantena o ammalate a casa, che per le persone anziane e sole. Così come è stata prevista, con l'intervento dei volontari Protezione Civile, la consegna dei medicinali. – hanno ricordato i Civici Apuani - E stato attivato un servizio di supporto psicologico per le persone sole che già vivevano momenti di fragilità acuita da questa situazione inattesa. Si è attivata per l'apertura di un conto corrente per ricevere donazioni che sono pervenute copiosamente grazie alla generosità dei massesi".
Per la grave situazione di precarietà economica, "è stato necessario e doveroso prevedere ulteriori contributi affitti e canoni di locazione, cui ha dato pronta risposta anche in questa l'Amministrazione. – ha ricordato l'associazione civica -Insieme all'assessore alle attività produttive sono state riunite tutte le associazioni di categoria per trovare una modalità di coinvolgimento dei negozi di prossimità per l'erogazione dei buoni spesa, in modo da favorire anche i piccoli commercianti per sostenere quanto più possibile il tessuto sociale attraverso convenzioni tra i negozianti e l'Ente Comunale".
L'associazione Civici Apuani ha speso qualche parola anche sulle polemiche sorte dopo la distribuzione delle mascherine da parte dell'amministrazione comunale, gesto compiuto in buona fede per la tutela della salute dei cittadini.
"Purtroppo all'inizio reperire DPI di qualunque tipo era molto difficile, così l'A.C. si è adoperata per riuscire ad acquistare mascherine chirurgiche contattando, nel frattempo, anche aziende locali per la produzione di mascherine in TNT lavabile, che ha distribuito alla cittadinanza, facendo sollevare obiezioni sul modo, perdendo di vista l'importanza del fine. Gesto, seppur contestato, ripetuto in egual modo adesso dalla Regione" – ha esposto l'associazione.
L'associazione fa presente che è stato previsto con l'assessore alla viabilità, di rendere i parcheggi blu gratuiti, così come con l'Assessore all'Istruzione Nadia Marnica il rinvio del pagamento delle rette fisse dei nidi comunali e dei servizi scolastici fruiti nel mese di febbraio, alla ripresa delle attività didattiche.
"La stessa, nella sua veste di assessore al personale ha subito avviata e successivamente ampliata la possibilità, per i dipendenti, di attivare lo smart working, in modo da tutelare quanto più possibile la salute dei lavoratori, ai quali, al di là delle polemiche, sono stati forniti i DPI nel minor tempo possibile, ad ognuno secondo le proprie professionalità" – hanno illustrato i civici.
L'associazione Civici Apuani ricorda inoltre che Massa è stato uno dei primi comuni in Toscana che, grazie all'attività dell'Assessore all'Innovazione Tecnologica ha potuto effettuare le riunioni di Giunta, di Consiglio e di Commissioni consiliari in video conferenza permettendo così all'amministrazione comunale di non fermarsi.
Un compito difficile, secondo i Civici Apuani, anche quello dell'assessore al Bilancio e Finanza, che si è mosso per sospendere i tributi di competenza del Comune, e dell'assessore al Turismo, che starebbe lavorando per garantire la riuscita della stagione estiva.
- Scritto da Redazione
- Politica
- Visite: 192
Su proposta dell’assessore al sociale Anna Galleni, la giunta comunale ha approvato una delibera per l’assegnazione di contributi economici “straordinari” a sostegno del pagamento del canone di locazione a favore dei lavoratori dipendenti e autonomi colpiti dalla crisi economica causata dell’epidemia di Covid-19. Il provvedimento recepisce le disposizioni in materia diramate dalla Regione Toscana.
Si tratta di una misura straordinaria che, come da espressa indicazione della Regione, è esclusivamente rivolta ai lavoratori dipendenti ed autonomi con Isee non superiore a Euro 28.684,36 che - a causa della crisi innescata dal Coronavirus - abbiano cessato, ridotto o sospeso la loro attività o il loro rapporto di lavoro o abbiano avuto una diminuzione del reddito del nucleo familiare di almeno il 30% rispetto allo stesso periodo del 2019.
«Questo contributo straordinario è un apporto ulteriore ed importante per le persone più colpite dalla crisi innescata dall’epidemia. Speriamo che in questo difficile periodo possa essere utile a diverse famiglie. Va precisato che si tratta di uno strumento diverso e distinto rispetto a quello, ordinario, del sostegno al pagamento dei canoni di locazione per il quale, annualmente, viene emesso un apposito bando e che presumibilmente uscirà entro la fine di maggio» ha spiegato l’Assessore Galleni.
L’avviso pubblico sarà attivato entro questa settimana: nel testo saranno esplicitati tutte le informazioni sulle modalità di partecipazione, sugli aventi diritto e sule modalità di compilazione delle graduatorie per l’assegnazione dei contributi. «Per i dettagli rimando al testo del bando. Non appena sarà pronto ne daremo notizia quindi vi chiedo di non telefonare al Settore perché è già oberato dalla gestione delle domande per il sostegno alimentare» ha precisato l’Assessore.
La valutazione sarà fatta sulla base dell’ISEE per l’anno 2019. I beneficiari del contributo saranno individuati tramite una graduatoria che verrà definita al termine della procedura avviata con l’avviso pubblico. In caso di parità condizione economica avranno priorità i nuclei con numero maggiore di figli ed età più bassa dei minori; quelli in cui sono presenti soggetti con invalidità pari o superiore al 67% e/o con accertamento di handicap; in base alla data di nascita del richiedente, con priorità dal più anziano al più giovane.
In base alle direttive regionali il contributo sarà calcolato sulla base del 50% del canone di locazione e, comunque, in misura non superiore a 300 €/mese.
Nel caso in cui le risorse disponibili non consentano l’assegnazione del contributo a tutti gli ammessi, il Comune inoltrerà alla Regione la graduatoria, completa dell’indicazione dei soggetti cui sia stato assegnato il contributo e, di conseguenza, di quelli per i quali ciò non sia stato possibile, così come stabilito dalla delibera di Giunta Regione Toscana n. 442/2020
- Scritto da Redazione
- Politica
- Visite: 75
La Federazione Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori Toscani lancia un grido di allarme alla Regione Toscana ed a tutte le amministrazioni locali:
"Lo capiamo di ora in ora: nulla sarà come prima!
Anche quando l’onda del Covid-19 si sarà ritirata, la vita quotidiana, i processi produttivi e le nostre città non potranno ritornare allo stato antecedente. La paralisi di gran parte del sistema economico legato al mondo dell’architettura e dell’edilizia che si sovrappone alla endemica crisi ormai decennale, farà precipitare l’intero settore nel baratro se tutte le Istituzioni, sia centrali che periferiche, non saranno in grado di definire un piano economico per il rilancio del mondo dell’edilizia, attraverso misure urgenti ed efficaci che tengano conto di tutta la filiera: Professionisti, Imprese, Artigiani e Agenti immobiliari.
Sono troppe le complicazioni normative ed amministrative con le quali ci scontriamo ogni giorno: disposizioni inutilmente farraginose, ridondanti, distorte e indirizzate alla mera conservazione dell’iter burocratico, inutili a tutti e spesso cervellotiche da applicare, sovrapposizioni di competenze, pareri discrezionali con effetto vincolante, irrazionale controllo a priori su tutto. In questa emergenza sanitaria la macchina della pubblica Amministrazione ha dimostrato ancora una volta tutta la sua incapacità e difficoltà di lavorare in modalità agile e gestire a distanza con il telelavoro le complesse burocrazie che regolano le trasformazioni, anche piccole, del territorio e delle città.
Proprio durante questa difficilissima fase abbiamo assistito alla emanazione, con un tempismo sconcertante, dell’ennesimo atto di superflua burocrazia da parte della Regione Toscana, con l’uscita nei giorni scorsi del regolamento di attuazione dell'articolo 141 della legge regionale 10 novembre 2014, n. 65 contenente l'elenco della documentazione e degli elaborati progettuali da allegare agli atti abilitativi.
Gli Architetti toscani hanno finito la loro resilienza: è arrivato il momento di trovare un modo diverso per pensare al dopo. Il nostro lavoro in qualità di Istituzioni ma prima ancora di Professionisti, ci impone di chiedere un ripensamento generale della programmazione delle opere pubbliche e delle regole che disciplinano l’attività edilizia privata.
La Federazione Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori Toscani, con la consapevolezza di agire in nome e per conto dell’intera collettività chiede pertanto agli Enti del nostro territorio di voltare pagina, con provvedimenti in grado di far ripartire velocemente gli investimenti e il lavoro nei settori dei lavori privati, pubblici e dell’urbanistica.
Ora più che mai è urgente snellire le procedure urbanistiche, riducendo il peso della burocrazia ed eliminando tutti gli elementi che frenano il rilascio dei titoli edilizi.
Occorre asciugare il corpo normativo da tutte le inefficienze con interventi mirati, straordinari e temporanei, adottando quel modello Genova oggi gradito a tutti, misure che potrebbero comunque divenire delle buone pratiche da adottare nel sistema ordinario ed ecco che il professionista potrà senza problemi assumersi il ruolo di garante della liceità dell’opera senza angosce.
Nell’ambito normativo si dovranno focalizzare le proposte di semplificazione su silenzi assensi e termini perentori per gli esiti dei controlli delle Amministrazioni; nell’ambito amministrativo invece i punti di riferimento dovranno essere la digitalizzazione e l'autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati, attraverso l’attuazione del principio costituzionale della sussidiarietà.
Indubbiamente ora la priorità è superare l'emergenza sanitaria, ma quando si apriranno le fasi post emergenziali sarà inevitabile attuare una vera propria rivoluzione normativa sul fronte burocratico, un intervento di largo respiro che parta dalla constatazione che nell’emergenza bisogna operare con un quadro legislativo da emergenza: l’idea da cui partire è supporre di dover ricostruire non uno ma milioni di ponti Morandi con disposizioni essenziali e prioritarie, emergenziali appunto, compatibili con l’emergenza da due punti di vista essenziali, quello economico e quello della tempistica.
Questa strategia potrebbe applicarsi in un primo tempo solo al patrimonio edilizio esistente, per promuovere la riqualificazione energetica e la messa in sicurezza del territorio.
Un compito che certamente spetta alle Istituzioni ma che necessita della concretezza e della visione degli Architetti e per questa ragione la Federazione Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori Toscani chiede agli Enti che operano sul nostro territorio, di condividere i percorsi che possano portare all’auspicata e rapida ripresa del settore edilizio. Gli Architetti della Toscana sono pronti a collaborare sin da subito per predisporre questo progetto di ripresa, con ogni mezzo e strumento a loro disposizione, certi di poter contare anche sul supporto e la collaborazione di tutta la comunità regionale degli Architetti".
- Scritto da Redazione
- Politica
- Visite: 77
Il consigliere comunale Elena Mosti indirizza gli eventi accaduti a Carrara presso il centro giovanile, dove dei migranti, ospiti del centro d’accoglienza “Casa Betania”, sono stati insultati mentre giocavano a calcio nella struttura.
“Qualche giorno fa a Carrara è scoppiata una polemica piuttosto grossa su uno dei centri d'accoglienza gestito dall'associazione ‘Casa Betania’.” Esordisce il consigliere.
“Mentre gli ambienti venivano sanificati preventivamente – specifica - alcuni dei migranti ospiti si sono messi a fare due tiri con un pallone nel centro giovanile di Carrara. Era stato deciso di spostarli lì in attesa della fine dei lavori.”
“Mentre erano lì stati coperti di insulti razzisti di ogni tipo. – continua - Sono stati chiamati anche i Carabinieri che poi non hanno riscontrato alcuna irregolarità. Casa Betania è serena, avevano tutti i permessi per fare quello che hanno fatto e gli ospiti.”
“Vedere sulla stampa le dichiarazioni di politici di destra è piuttosto demoralizzante.” Aggiunge il consigliere. “Ma è questa la politica? Gettare benzina sul fuoco, accanirsi sui più deboli, ledere la dignità e andate avanti con una, disinformazione che aumenta disagio e pregiudizio?”
“Questa è ingiustizia infarcita dal solito becero razzismo. – conclude - La mia solidarietà e il mio grazie a chi collabora e si impegna in questa associazione.”
- Scritto da Redazione
- Politica
- Visite: 77
Un provvedimento da prendere senza alcun indugio quello che il consigliere di Alternativa per Carrara, Massimiliano Bernardi ha chiesto nei confronti di Luca Barattini, consigliere del Pd che avrebbe dimostrato di non essere adeguato al ruolo di presidente della Commissione Controllo e Garanzia che gli era stato assegnato. Per questo motivo Bernardi ha chiesto la convoczione urgente di una riunione dei capigruppo. “Temo che il consigliere di opposizione PD Luca Barattini – ha spiegato Bernardi - voglia mettere il veto a parlare a chi sta esplicando il proprio mandato di consigliere all’opposizione per mero interesse personale. Preoccupa, e non poco, che in merito alla residenza per gli anziani di Carrara , mentre in tutto il resto del paese è permesso fare indagini, non si possa conoscere la verità. Se potevamo ancora avere qualche dubbio dell’oscuro inciucio PD / 5 Stelle ora si è cristallizzato in una certezza: agendo in questo modo e difendendo l’indifendibile, Barattini ha dimostrato disinteresse e distacco verso la memoria dell’anziana donna deceduta per coronavirus al Regina Elena e soprattutto, con il suo atteggiamento da insabbiatore, ha offeso la tutta la cittadinanza .” . Secondo Bernardi dietro le azioni di Barattini ci sarebbe un chiaro interesse personale legato a stretto filo a un interesse politico che punta a screditare proprio il consigliere di Alternativa per Carrara che non le manda certo a dire al collega dell’opposizione: “Evidentemente per Luca Barattini il “ ducetto di Nazzano" ,oppositore da sempre all’interno del suo stesso partito, è insopportabile che si faccia chiarezza.”.
Bernardi è tornato sul caso dei contagi al Regina Elena riepilogando i quesiti che ancora attendono risposta sia dai contagiati, sia dagli attuali ospiti e operatori della struttura. I dubbi di Bernardi e dei famigliari dei contagiati puntano il dito contro il presunto ritardo delle informazioni, contro le misure per il contenimento del virus prese fuori tempo massimo e contro la mancanza di un’ igienizzazione dei locali mai fatta prima che scoppiasse il caso dei contagi. Bernardi ha annunciato di essere pronto a far partire una denuncia contro ignoti in modo che si faccia luce su come è stata gestita tutta questa faccenda, sia dentro sia fuori la struttura per anziani che l’unica del territorio ad avere avuto 23 contagiati e un decesso. “Denunceremo i fatti – ha concluso Bernardi - quelli di cui siamo venuti a conoscenza, ognuno con la sua memoria specifica e poi i magistrati della Procura saranno bravissimi ad individuare le eventuali responsabilità. Quindi è bocciata la linea della censura che l'esponente dei democratici Luca Barattini vuol adottare, non sia mai che esca fuori qualche magagna. Poco importa che le toghe si siano già mosse per fare luce anche sulle strutture toscane, emiliane e pugliesi, oltre che in quelle lombarde meglio tacere e fare il pesce in barile, nascondere tutto perché anche in tempi di pandemia il bilancino delle convenienze politiche non smette mai di tramare e Luca Barattini in questo senso è un fenomeno della politica: in tre anni di opposizione da consigliere è intervenuto in consiglio una sola volta per lo sfalcio dell’erba a Nazzano. Come direbbe Totò: “ma mi faccia il piacere!”.”.
- Scritto da Redazione
- Politica
- Visite: 82
"Sul territorio toscano si stanno verificando da stamani episodi non chiari sulla distribuzione delle mascherine, che da oggi sono obbligatorie in tutta la Toscana". Lo affermano l'on. Deborah Bergamini, deputata di Forza Italia eletta nel collegio di Massa Carrara, e il vicepresidente dell'Assemblea toscana, Marco Stella (FI), che stanno presentando interrogazioni rispettivamente alla Camera e al Consiglio regionale, circa la distribuzione delle mascherine, che la Regione Toscana sta effettuando in queste ore su tutto il territorio regionale.
"Nelle farmacie le mascherine vengono 'smarcate' - sottolineano Bergamini e Stella - perché viene utilizzata la tessera sanitaria dell'utente che va a ritirarle (5 per ogni utente, come da ordinanza), pertanto si conoscono con esattezza il numero esatto delle mascherine donate. E fin qui, nulla di male, almeno apparentemente. La situazione cambia quando ci si reca presso i supermercati della Gdo. In diversi supermarket non vengono smarcate le mascherine che vengono consegnate, perché è ovvio che un supermarket non abbia la possibilità di registrare i codici fiscali delle persone, quindi non si sa quale sia l'esatto numero di mascherine consegnate. Si corre il rischio che diverse persone tornino tre, quattro, cinque volte a prenderle, visto che nessuno vigila sulle quantità donate, lasciandone altre senza dispositivi di protezione".
"La cosa che lascia più perplessi, però, è che le mascherine non vengono consegnate agli utenti, se non fanno la spesa - spiegano l'on. Bergamini e il vicepresidente Stella -. Se un cittadino si reca al supermercato e le chiede, non gli vengono consegnate se non entra e non fa degli acquisti. A quel punto, alla cassa, consegnano le mascherine. Sembra una sorta di fidelizzazione del cliente, non una campagna di salvaguardia della salute dei cittadini toscani".Nelle interrogazioni presentate nelle due rispettive assemblee elettive, pertanto, sia la deputata di Forza Italia che Stella chiedono se "la Regione Toscana abbia effettuato un accordo commerciale con la Gdo per la distribuzione di queste mascherine; quali criteri abbia adottato per la distribuzione di esse; in quali e quanti Comuni della Toscana vengano registrate tali anomalie, e per quale motivo già in mattinata le mascherine risultavano esaurite quasi ovunque sul territorio toscano".
- Barattini (Pd): "Nessuna lezione di solidarietà da Bernardi"
- Caso migranti, Lapucci (FI): “In questo momento non è auspicabile la chiusura dell’hotel Dora”
- “Vada nei campi chi beneficia di sussidi dello stato”: l’invito della Lega alla Coldiretti
- “Fermiamo l’odio”: le Sardine si schierano a fianco di Casa Betania
- Dell'Ertole si interroga sulla salute del corpo di polizia municipale
- Anche Benedetti contro Casa Betania: esposto per la partitella di calcio dei migranti
- Riccardi (Pd) sul caso dei migranti: “Anche il razzismo è un virus”
- Pd a Persiani: "Ascolti le imprese turistiche, stop alla Tari"
- "Carrara baluardo della solidarietà, basta strumentalizzazioni"
- Covid19, De Pasquale: «Le notizie sulla fase 2 non siano male interpretate. E’ ancora emergenza»