Politica
Il Polo P&S: la variante Aurelia con 60 milioni di euro sommergerà di inquinamento Massa
Il Polo Progressista e di Sinistra, composto da M5S RC e Mcc, non si meraviglia per l’approvazione della delibera per il primo lotto della Variante Aurelia,…

"Incontriamoci a Massa": il Pd Massa Carrara apre la campagna elettorale il 20 settembre in piazza Aranci
Il Partito Democratico di Massa-Carrara inaugura la campagna elettorale per le elezioni regionali del 12 e 13 ottobre con…

Un incontro per aprire un dialogo sul porto di Carrara: i Paladini Apuoversiliesi a colloquio con il nuovo commissario dell'Autorità Portuale Bruno Pisano
I Paladini Apuoversiliesi sono stati ricevuti dall’Autorità portuale di Carrara, mercoledì 17 settembre, per conoscere il nuovo Commissario straordinario Bruno Pisano. L'obiettivo, secondo Orietta Colacicco, Presidente…

Partito Repubblicano di Massa: il ricordo del XX Settembre 1870 mito fondante della nazione Italia
Come ogni anno, gli amici Repubblicani della sezione G. Mazzini di Massa del PRI, ricordano la storica data del XX Settembre 1870, giorno nel quale si realizzò il…

Gruppo consiliare Pd e Massa è un'altra cosa sulla variante Aurelia: "Sì all'opera, ma con uno studio serio sulla mobilità per tutelare qualità della vita e sviluppo sostenibile"
Durante l'ultima seduta del Consiglio Comunale abbiamo espresso voto favorevole all'avvio del primo lotto della Variante Aurelia, un intervento strategico che potrà incidere profondamente sugli assetti…

"Parole rabbiose e scomposte": il consigliere Martinelli risponde al segretario del Pd Barattini
Il consigliere del Movimento 5 Stelle Matteo Martinelli ha risposto alla replica del segretario del Pd Luca Barattini alle sue posizioni sulla sanità locale: "Non ci stupisce…

Consiglio comunale di Massa del 16 settembre: minuto di silenzio per Kirk, Zaratuska chiesto dal consigliere Frugoli e per Gaza chiesto dal consigliere Ortori
Nella seduta del consiglio comunale di Massa di martedì 16 settembre, il presidente del consiglio comunale di Massa, Agostino Incoronato, su richiesta del consigliere Frugoli, ha accordato …
Striscioni contro la variante Aurelia/Barabotti: un assist per noi secondo la Lega Massa Carrara
In seguito all'approvazione in Consiglio comunale di Massa della modifica al progetto della Variante Aurelia, la Lega di Massa esprime la propria soddisfazione…

“La violenza genera povertà, il benessere si costruisce sui valori”: la dichiarazione di Maria Teresa Baldini di Noi Moderati
«La violenza, in tutte le sue forme – individuale, sessuale, psicologica – sta dilagando nella società. Lo dimostrano i fatti a livello internazionale ma anche nella vita quotidiana…

Finalmente si apre il tavolo di confronto per il mondo sportivo di Carrara: la soddisfazione di Azione che ha fatto la richiesta
Si terrà lunedì 22 settembre, alle 18, il Consiglio comunale straordinario per lo sport che vedrà sedersi allo stesso tavolo le società di settore interessate…

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L'amministrazione comunale di Massa, guidata dal sindaco Francesco Persiani, raccoglie il grido di allarme dei ristoratori in questa difficile situazione dovuta all'emergenza Coronavirus.
"E’ un grido d’allarme - esordisce - che non può rimanere inascoltato quello dei ristoratori. La categoria è unita per chiedere aiuto ed alternative utili a salvaguardare uno dei settori più colpiti da questo periodo emergenziale e, di conseguenza, per tutelare posti di lavoro".
"Sappiamo - spiega - che anche a Massa molti titolari di ristoranti e bar si sono uniti nel movimento spontaneo e consegneranno all’amministrazione, in qualità di istituzione più vicina ai cittadini, le chiavi dei loro locali. Un gesto simbolico quanto mai importante e, interpretandolo come un atto di massima fiducia nei confronti dell’amministrazione, rafforzeremo con loro il dialogo ed il confronto ascoltando ciò di cui i nostri ristoratori hanno bisogno pronti ad intercedere presso le sedi opportune affinché questi, e non solo, possano riaprire e lavorare in piena sicurezza sia propria sia della clientela".
"Proprio in queste ore - afferma l'amministrazione -, insieme ad altri comuni, gli assessori alle Attività produttive e commercio con Anci stanno mettendo a punto un documento congiunto da porre all'attenzione del Governo che dovrà attuare misure sì restrittive, ma applicabili se si vuole continuare a mantenere vivo un comparto economico e sociale così rilevante. Non dobbiamo trascurare l’importanza dell’applicazione delle norme igienico-sanitarie e del distanziamento sociale in questa fase di graduale riapertura per non compromettere tutti i sacrifici fatti fino ad oggi nel contenimento del contagio del virus, tuttavia è necessario valutare e programmare le migliori soluzioni per far ripartire i commercianti e l’economica locale. E se a loro viene chiesto uno sforzo per poter operare in totale sicurezza, allora lo Stato dovrà adottare provvedimenti anche economici che permettano ai comuni di mettere in atto tutte le possibili azioni a sostegno del comparto".
"Come amministrazione - conclude -, tra i primi provvedimenti addottati, abbiamo rinviato le rate Tari per cittadini e commercianti e prorogato a fine anno il canone di occupazione pubblica per i locali consci fin da subito che questa emergenza non lo fosse solo a livello sanitario. Abbiamo nel frattempo trovato le soluzioni migliori per far ripartire il settore alimentare ambulante e, allo stesso modo, per quanto nelle nostre competenze tuteleremo un comparto che ha nelle sue fondamenta la socialità".
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Per fronteggiare e combattere il virus il coordinatore di Cambiamo Carrara Diego Nespolo ed il consigliere comunale di Forza Italia Lorenzo Lapucci ritengono che debbano essere adottati provvedimenti unici mai adottati.
"Emergenza sanitaria ed emergenza economica - esordiscono -, due concetti mai così legati come nel periodo storico in cui stiamo vivendo. Ci è chiaro che le conseguenze economiche di questa nuova battaglia saranno pesantissime, per il paese, per le famiglie e per le nostre imprese. Una crisi che sarà diversa da quelle che abbiamo visto fino ad oggi, perché nascerà dall’economia reale, nascerà dalla sofferenza delle Partite Iva, delle imprese artigiane e commerciali, del turismo e delle aziende. Pretendiamo che per l’ Amministrazione “nessuno deve essere lasciato indietro” diventi un mantra ma non solo in parole, ma anche nei fatti. Noi ci proponiamo anzi vogliamo, per questo motivo, essere un interlocutore e un punto di riferimento per la nostra comunità".
"Riteniamo - affermano i due - che l’ amministrazione debba essere coraggiosa ed in analogia a quanto fatto nella vicina Lucca, pertanto non ci venga detto che non è possibile, sia necessaria una manovra finanziaria straordinaria per sostenere quei settori maggiormente colpiti dagli effetti economici del Coronavirus. Senza indugi deve essere predisposto un piano straordinario per intervenire in favore di quei soggetti fortemente penalizzati dalla pandemia. Nel concreto, la manovra straordinaria dovrà azzerare la tassa sul suolo pubblico, fino al 31 dicembre; dovrà creare un fondo per il sostegno all'affitto per immobili commerciali e artigianali; dovrà abbattere la tariffa sui rifiuti (TARI) grazie a un contributo per tutte le categorie danneggiate; infine dovranno essere resi gratuiti h24 i parcheggi fino al 31 dicembre. Tutto ciò è necessario per dare risposte concrete a commercianti, artigiani, ambulanti, albergatori, operatori turistici, partite Iva".
"Ben sappiamo - continuano - che si tratta di una manovra finanziaria molto corposa. Ma in questo momento e dopo una crisi che attanaglia il paese intero ed in particolar modo la nostra città dal 2008 riteniamo sia indispensabile che vengano messe a disposizione della città tutte le risorse possibili, senza mandare in dissesto il bilancio, ma dando una prospettiva reale, concreta, straordinaria per la ripartenza del nostro territorio. Questa crisi non sta colpendo tutti allo stesso modo, compito di un'amministrazione pubblica, di un Comune in questo caso, è dare risposte certe. Ma non è tutto: accanto a questa manovra, infatti, riteniamo debba anche essere predisposto un piano di promozione e di rilancio sotto l'aspetto culturale e turistico.
"E' imprescindibile - concludono - che l’Amministrazione comunale impegni tutte le risorse possibili per garantire un impegno concreto a favore delle famiglie e delle attività produttive colpite dall'emergenza. Questo a nostro avviso è ciò che dovrebbe fare un’ Amministrazione che ha come obiettivo primario il bene comune".
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E’ stato convocato per giovedì 30 aprile, alle ore 10.00, il Consiglio comunale di Carrara, che si terrà in adunanza straordinaria e in seduta telematica, così come stabilito nel decreto del Presidente del Consiglio comunale Michele Palma, dello scorso 25 marzo, avente a oggetto “misure urgenti per lo svolgimento delle sedute del Consiglio e delle Commissioni in videoconferenza”. Il Consiglio comunale si intende convocato in modalità videoconferenza aperta, nel luogo dove si trova il Presidente della riunione, con collegamento da remoto e si svolgerà secondo le istruzioni previste nel decreto.
Dopo che le nuove misure sono state già adottate per le riunioni delle Commissioni consiliari e delle Conferenze dei Capigruppo, spiega il Presidente Palma, viene sperimentata questa nuova modalità anche per il Consiglio comunale. E’ stato necessario predisporre queste misure urgenti e prevedere lo svolgimento di tutte le riunioni in videoconferenza, al fine di salvaguardare la continuità dell’attività politico-istituzionale e le prerogative dei consiglieri comunali. La presenza dei consiglieri alla seduta verrà accertata in video dal Segretario ed eventuali votazioni saranno assicurate per appello nominale e voto palese. Quando tecnicamente possibile, la registrazione della seduta di Consiglio in video conferenza sarà successivamente pubblicata sui canali dell’Ente, assicurando la possibilità di visione da parte dei cittadini. Tali misure consentono durante l’emergenza Covid-19 alle varie articolazioni del Consiglio Comunale di poter continuare a operare e prendere decisioni anche senza la presenza fisica in aula di tutti i consiglieri, nel pieno rispetto delle disposizioni di sicurezza emanate dal Governo.
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Il presidente del consiglio comunale di Massa, Stefano Benedetti, ha scritto al presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, e per conoscenza al prefetto di Massa Carrara, in merito alla distribuzione delle mascherine per l'emergenza sanitaria.
"Egregio Presidente Rossi,
Le comunico e le confermo che la distribuzione delle mascherine da Lei inviate con tanto di clamore pubblicitario, per dotare tutti i cittadini della protezione diventata ormai obbligatoria, si sta svolgendo in modo del tutto anomalo e soprattutto penalizza la maggior parte dei cittadini, ovviamente, quelli più onesti e meno ingordi, ma anche le fasce più deboli come i disabili, anziani ed indigenti. Questi sono i motivi.
Contrariamente da quanto lei ha promesso pubblicamente, in alcuni centri commerciali, come ad esempio i Conad e Lidl, le mascherine vengono consegnate solo a chi fa la spesa e la postazione di distribuzione è stata realizzata all'uscita dalle casse. Nel merito, a Massa, sono stati girati dei filmati che testimoniano bene quanto dichiaro. Nella giornata di ieri molte persone sono state respinte, perchè non potevano o non avevano intenzione di fare la spesa e questo comportamento, a mio avviso, genera una sorta di speculazione commerciale e l’idea che a regalarle sia la società proprietaria del magazzino, anzichè la Regione Toscana. In alcuni casi dai filmati, si possono osservare addetti lanciare le mascherine direttamente nei carrelli, omettendo di richiedere l'obbligatoria tessera sanitaria o il codice fiscale. Gli stessi documenti, in questi giorni non sono stati richiesti in nessun luogo di smistamento delle mascherine, anche perché nessuno è stato fornito dalla Regione degli appositi strumenti di registrazione per evitare le appropriazioni indebite che invece ci sono state. Infatti, tante persone si sono presentate più volte alle casse, altre hanno fatto il giro dei supermercati, facendo incetta di maschere. E’ ovvio che in questo modo molti cittadini rischiano di rimanere a secco e quindi, di non poter neanche rispettare la norma che ne obbliga l’uso e la dotazione in luogo pubblico.
Egregio Presidente, di fronte a tutto ciò non posso che constatare una situazione di irregolarità e di disguidi causati da una gestione non idonea e a dir poco scellerata dell’organizzazione di distribuzione dei sistemi di protezione delle vie respiratorie.
Credo che a questo punto sia necessario riparare in qualche modo, prima di tutto riconoscendo pubblicamente il pasticcio fatto e quindi chiedendo scusa alla popolazione per aver gestito in modo davvero maldestro la distribuzione e poi affidandola per il futuro direttamente ai comuni che, come quello di Massa, ha fatto finora un ottimo lavoro, nonostante le proteste insensate dei suoi compagni di partito che oggi, stranamente tacciono tutti ( Vedi Nardi e Bugliani ) di fronte a il caos che lei stesso ha creato.
Invito il Prefetto di Massa Carrara che legge per conoscenza, ad intervenire presso il Governo Centrale, di cui è il massimo esponente in loco, per relazionare l’accaduto".
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Il Partito Democratico di Carrara interviene sulle misure da prendere nel post-emergenza sanitaria per venire incontro alle esigenze del commercio.
"Tutti - esordisce - stiamo vivendo questa drammatica emergenza del Covid19 con ansia e preoccupazione, ma allo stesso modo viviamo con speranza e senso di realtà l'avvicinamento alla Fase 2 e alle riaperture controllate di alcune attività lavorative che dovrebbero traghettarci nel prossimo futuro a ristabilire le norme di convivenza cui eravamo usi".
"Il Partito Democratico di Carrara - sottolinea - è però consapevole che, purtroppo, oltre una drammatica crisi sanitaria di dimensioni imprevedibili ci troveremo a dover supportare la ripresa e sostenere i settori che hanno sofferto una chiusura prolungata; l'imprevedibile black-out economico ha bloccato in maniera disperata centinaia di attività produttive che da sempre ricoprono un ruolo determinante nell'economia del paese. Le difficoltà che alcune categorie commerciali stanno vivendo e vivranno, per la loro peculiarità, non lasciano intravedere soluzioni in tempi brevi, ci riferiamo in questo caso a Bar e Ristoranti, che anche nella migliore delle ipotesi dovranno per alcuni mesi mantenere una clientela ridotta proprio in virtù del dover far osservare le necessarie ed obbligatorie norme di distanziamento sociale alla propria clientela, non escludendo con questa prima azione di aprire una serie di riflessioni da allargare anche su situazioni similari".
"Le previsioni condotte da Confcommercio ed altri soggetti interessati - spiega il Pd -, prevedono che anche in caso di riaperture, questi esercizi non riusciranno ad avere ricavi se non per il 40% del loro potenziale, non raggiungendo quindi la possibilità di fare impresa in termini positivi, ma rimettendoci ogni giorno di apertura. Lo scenario è drammatico per molte attività, le ipotesi ancora imprevedibili. E' nostra opinione che per agevolare il nuovo modo di lavorare che queste categorie dovranno affrontare, ancorchè temporaneamente, si prendano urgenti provvedimenti per gli operatori della nostra città e proponiamo un' iniziativa che già in altri Comuni toscani (Lucca e Pisa ad esempio) è stata presa, in merito all'utilizzo del suolo pubblico".
"Il Partito Democratico - conclude - chiede quindi all'Amministrazione di Carrara, e lo farà anche nelle sedi deputate attraverso i suoi consiglieri, se non reputa necessario eliminare i costi di questa tassa per Bar e Ristoranti, e contestualmente ampliare gli spazi concessi e/o concederne di nuovi (ove possibile) affinchè gli stessi possano garantire il distanziamento sociale senza ridurre in modo penalizzante il numero potenziale di avventori dei singoli esercizi. Si tratterebbe di assumere un provvedimento temporaneo con scadenza 31/12/2020, ben sapendo che per lo più sono attività che utilizzano gli spazi esterni solo nel periodo estivo. Chiediamo che sia data a queste attività la possibilità di sopravvivere e garantire occupazione, e siamo dell'opinione che tale provvedimento darebbe ossigeno oltre che agli esercizi commerciali che ne usufruirebbero, anche alla nostra città, agevolando una ripartenza che si presenta difficile e piena di complessità e che la proposta del Partito Democratico vada in questa direzione".
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"Come rappresentante della Lega Giovani, oltre che della Lega, in Consiglio Comunale presenterò una risoluzione che impegnerà il Sindaco a farsi portavoce nella richiesta dell'Istituzione della Giornata Nazionale delle vittime da Coronavirus e della Giornata Nazionale del personale sanitario". Così il consigliere comunale e commissario Lega giovani Massa-Carrara, Filippo Frugoli.
"Questo - spiega - è un momento difficile per l'Italia e gli italiani. Proprio ieri leggevo l'articolo della signora Alfreda Pistone alla quale vanno le nostre più sincere condoglianze per il lutto subito così come a tutti i famigliari delle altre vittime. Penso sia importante istituire una giornata nazionale per ricordare le vittime di questa "guerra" e per mostrare rispetto a tutti i loro famigliari che non hanno potuto adeguatamente stare accanto e piangere i propri cari. Ci siamo trovati improvvisamente a perdere un nostro fratello, nostra madre, nostro padre o un nostro cugino; a veder portare via un nostro caro sperando di poterlo rivedere una volta guarito ma spesso senza riuscirci".
"Allo stesso modo - conclude - trovo necessario istituire una giornata per coloro che hanno combattuto questa guerra in prima linea: i medici, gli infermieri, gli oss, le ostetriche e tutto il resto del personale sanitario che ha lavorato in condizioni precarie: solo grazie a loro possiamo dire che stiamo riuscendo ad uscire da questa massacrante pandemia. A loro vanno tutti i nostri ringraziamenti: sono degli eroi e meriterebbero maggior considerazione dalle Istituzioni, non a parole ma con i fatti. Auspico che questa risoluzione venga presentata in tutti i comuni della Toscana e non, al fine che il Governo si attivi non appena possibile nello stabilire il Giorno e le modalità per ricordare."
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A far data dal prossimo consiglio provinciale siederà tra i banchi del gruppo di centro-destra "Alleanza Provinciale" il consigliere comunale di Massa, Irene Mannini.
Irene Mannini, consigliere comunale di Massa per la Lega, subentrata alla dimissionaria Maria Elena Cresci di Pontremoli, oltre ad essere il consigliere provinciale più giovane, sarà anche l'unica donna a sedere nell'assise provinciale. Un doppio primato che non la intimorisce: "Faccio tesoro della mia esperienza amministrativa maturata in questi due anni in consiglio comunale a Massa e sono pronta a mettermi a disposizione di tutti gli abitanti della nostra bellissima provincia, un fazzoletto di terra spesso troppo poco considerato dai vertici regionali" dichiara Mannini.
"Assumerò il nuovo incarico - continua - in un momento di estrema difficoltà per il nostro paese e per il nostro territorio, a causa della difficile situazione che stiamo vivendo, sia per l'epidemia del covid-19, che per il crollo del ponte di Albiano. Il mio impegno sarà rivolto a tutto il territorio, senza pregiudizi ideologici né, soprattutto, territoriali. Essendo il consigliere più giovane e anche l'unica donna, porterò con orgoglio i valori di tutta la mia generazione Under-30 nel solco di quel cambiamento anche generazionale tanto richiesto dai nostri concittadini.
Svolgerò il mio ruolo con responsabilità e collaborazione - conclude - consapevole del ruolo dell'opposizione, nel rispetto delle istituzioni e nell'esclusivo interesse dei cittadini".
"Finalmente la Lega giovani avrà un proprio rappresentante nel Consiglio Provinciale. Sono molto contento per questa nomina e sono sicuro che Irene riuscirà a far valere la voce dei giovani in Provincia. Interviene il commissario provinciale della Lega giovani Filippo Frugoli - Questa è anche la dimostrazione di quanto la Lega punti veramente sui giovani.
A nome di tutta la Lega Giovani provinciale faccio un grosso in bocca al lupo ad Irene."
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Saranno ancora molto parziali gli spostamenti sul territorio nazionale dopo il 4 maggio, giorno individuato per l'inizio della fase due. Non sarà infatti possibile, come era stato fatto filtrare da alcuni ambienti di stampa, andare a trovare amici e conoscenti a domicilio.
Sarà, invece, concessa una visita ai congiunti più stretti e il rientro a casa delle persone che, per studio o per lavoro, erano rimaste bloccate in un'altra città all'inizio della quarantena. Saranno riaperti parchi e giardini pubblici, anche se dovranno essere mantenute le distanze. Sarà consentito lo sport individuale anche lontano dalla propria abitazione.
Le scuole, invece, rimarranno chiuse fino a settembre, mentre, dal 4 maggio, riapriranno manifattura, costruzioni e sistema di commercio all'ingrosso funzionale per le costruzioni, ma sarà fondamentale il rispetto da parte delle imprese delle regole previste. Per consumare in loco a bar e ristoranti, anche se sarà permesso il cibo da asporto, dovremo aspettare il prossimo 1 giugno, così come per centri benessere e parrucchieri.
"Grazie ai sacrifici fin qui fatti - ha spiegato il Presidente del Consiglio - abbiamo contenuto cosa che non sembrava. Ora inizia la fase due. Dobbiamo tener presente il fatto che i contagi potranno risalire in alcune aree del paese. Se vuoi bene all'Italia bisogna evitare che il contagio si diffonda, bisogna restare almeno ad un metro di distanza, anche in famiglia. Vogliamo tutti che il Paese riparta, ma l'unico modo per convivere con il virus è mantenere le distanze sociali. Il Governo dovrà esser pronto ad intervenire tempestivamente se dovessero manifestarsi momenti critici".
"Anche nei prossimi mesi - ha proseguirò Conte - ci aspetta una sfida complessa e comprendo bene che molti di voi vorrebbero una totale cessazione dei divieti. Abbiamo due scelte: arrabbiarsi o scacciare il risentimento pensando a cosa ciascuno di noi può fare per gettare le basi per la ripartenza del Paese. Questa deve essere l'occasione per cambiare tutte quelle cose che all'interno del nostro Paese non vanno. Il piano parte dal 4 maggio, ve lo annuncio con ampio anticipo perché possiate assimilarlo. Visto che in questa fase saranno necessarie le misure di distanziamento sociale come le mascherine, il Governo interverrà per calmierare il prezzo delle stesse mascherine e farò personalmente in modo che venga meno l'Iva su questo tipo di prodotto, permettendo alle aziende produttrici non più di un guadagno minimo".
"Le misure entreranno in vigore dal 4 fino al 18 maggio. Avremo - ha sottolineato Conte - una conferma generalizzata per gli spostamenti all'interno della regione. Soltanto aggiungiamo la possibilità di spostarsi per visitare congiunti. Saranno visite mirate con divieto di assembramenti. Gli spostamenti tra regioni solo per motivi urgenti e di lavoro. Chi presenta febbre, sintomi respiratori deve andare dal medico e restare a casa. Consentiremo l'accesso a parchi e giardini pubblici, ma solamente se ci sarà la possibilità di un effettivo distanziamento, altrimenti i sindaci potranno chiuderli. Per le attività sportive e quelle motorie, potranno essere fatte anche lontano da casa, ma solamente in solitudine e con una distanza minima di due metri con le altre persone".
Conte ha anche annunciato come saranno permesse, sempre dal 4 maggio, le cerimonie funebri con un limite massimo di quindici partecipanti, e preferibilmente all'aperto. Dalla stessa data sarà inoltre consentita l'attività di asporto tra bar e ristoranti. Il cibo non potrà essere consumato davanti ai luoghi di ristoro. Manifattura, costruzioni e sistema di commercio all'ingrosso funzionale per le costruzioni riapriranno, ma sarà fondamentale il rispetto da parte delle imprese delle regole previste.
"Abbiamo predisposto - ha poi aggiunto il Presidente del Consiglio - un meccanismo molto elaborato per cui le regioni dovranno con cadenza giornaliera informarci su ciò che succede. Saremo pronti ad intervenire. Il 18 maggio abbiamo in programma una riapertura anche del commercio al dettaglio. Riapriremo lo stesso giorno musei, mostre e biblioteche, il primo giugno bar, ristoranti, parrucchieri, centri estetici e centri di massaggio".
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“Senza pudore e senza vergogna”: è la sintesi fatta dal consigliere dell’opposizione Massimiliano Bernardi dell’atteggiamento dei vertici di Asl e Regione e dell’amministrazione carrarese in relazione al destino del Monoblocco, che nell’arco di meno di un anno a questa parte è passato da essere destinato all’abbattimento – su suggerimento di Asl accolto e approvato dagli altri enti istituzionali - ad essere salutato – dagli stessi soggetti di cui sopra - con autocompiacimento come meritatamente riportato alla sua natura di ospedale h24.
Bernardi ha registrato il senso di straniamento percepio da molti cittadini di fronte a un simile ribaltamento di posizioni: “La città si è svegliata esausta a causa della supponenza boriosa del sindaco De Pasquale e del capogruppo Daniele Del Nero per l'indicibile “eloquio al merito “ che è più che sufficiente per dimostrare il siderale vuoto politico/istituzionale dei nostri amministratori – ha detto Bernardi - Il merito che il sindaco si è arrogato della riapertura del Monoblocco come ospedale h24 nell’annuncio serale sulla situazione dei contagi da coronavirus, di fatto non è un merito ma un obbligo ed una responsabilità derivata dalla necessità di contrastare l'emergenza pandemia, perché da noi per l'infezione da Covid-19 si continua a morire con l’aggravante che quelli che si sono riuniti qualche giorno fa per creare la “nuova casta sanità ”, giustificando il loro interessamento, hanno clamorosamente fallito l'obiettivo. Nella sanità pubblica e sulla gestione Monoblocco non basta restituire alcuni spazi oggi “ purtroppo necessari”, in quanto i cittadini non hanno dimenticato il disgusto per la manifesta inettitudine del sindaco De Pasquale e del PD sulla sanità pubblica locale. La posta in gioco in tempi di pandemia è diventata molto più importante e l’amministrazione 5 Stelle non può giocare a chi è stato più bravo e neppure il PD che, tra le mediocri e non dimostrate convenienze per l'idea di abbattere il nostro ospedale, ha visto l’assessore Stefania Saccardi e il Governatore Rossi e tutto il Pd in prima linea.”.
Bernardi ha voluto ricordare il vergognoso teatrino sul rimpallo della colpa della decisione di abbattere il monoblocco il cui apice fu quello che lui ha definito: “il consiglio comunale straordinario pervaso da laboriosi conciliabili su chi era più bugiardo tra l’ Asl e il premiato sindaco De Pasquale.”
“ Diplomazie parallele irte di distinguo e di trabocchetti - ha ricordato Bernardi - orientate a non prendersi la responsabilità della demolizione difronte ad una sala gremita di cittadini inferociti a difesa della struttura. Rileviamo peraltro che sulla vicenda né il sindaco né il Pd avevano mai dato un riscontro, tanto da far arrivare una diffida da parte dei Comitati e della popolazione , costringendo il primo cittadino ad una frettolosa retromarcia politica. Ma ora per l'elevato numero di morti e di infettati in provincia il clima è cambiato ed improvvisamente si sono succeduti segnali positivi sia da parte dei politici locali che dai vertici dell' Asl. “ Per Bernardi è assolutamente palese l’incoerenza mostrata dagli attori della vicenda: “Il sindaco appare sempre più ambiguo : una faccia per la tenuta elettorale, con i bei propositi, i proclami, le promesse, l’altra faccia è quella che tutti abbiamo purtroppo sperimentato in questi anni: incompetenza, arroganza, lontananza dal Palazzo Comunale e dagli effettivi problemi dei cittadini. L’azienda sanitaria ci ha comunicato due giorni fa solo due nuovi casi positivi e una guarigione e ne siamo molto soddisfatti, ma l’importante non è accaparrarsi i meriti che rischiano di compromettere quello che di buono è stato realizzato e che quello che è stato realizzato non sia strumentalizzato dalla classe politica PD/5Stelle e sia mantenuto quando avremo superato la crisi . Poi per carità liberi tutti di credere alle menzogne, visto che abbondano le facce di bronzo che suscitano pena, principalmente.”.
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E’ ferma la posizione di condanna da parte del coordinamento comunale di Italia Viva nei confronti della decisione presa dall’amministrazione 5 stelle e ai vertici della mega partecipata del comune Nausicaa di non aprire i centri estivi per l’estate 2020.
Parla di decisione scellerata, Fabrizio Volpi, coordinatore comunale di Italia Viva e spiega le motivazioni della posizione del suo partito: “Chi governa non può limitarsi a dire no, deve anche assumersi la responsabilità di scegliere. Nessun tentativo di polemica preventiva sull’edizione 2020 dei Centri Estivi da parte di Italia Viva. Molti comuni della Toscana più attenti alle problematiche relative alla custodia dei minori e dei disabili, per la eventuale ripresa lavorativa dei genitori nella “Fase 2“ stanno già progettando l’apertura dei Centri estivi e addirittura dei parchi pubblici a misura di bambino.
Per Italia Viva la “negazione a priori“ della realizzazione dei Centri estivi è un pretesto dettato da precise linee politiche dei 5 stelle che non sono all'altezza di valutare l’emergenza sociale del territorio, modificata in maniera allarmante dai DPCM del Governo per contenere il virus”.
Volpi ha anche manifestato una forte preoccupazione per la dichiarazione pubblica sulla autovalutazione del merito di ciò che è stato realizzato da Nausicaa nei tre anni di mandato che è un compito eseguito per mero e semplice dovere istituzionale.
“Italia viva - ha continusto Volpi - dice basta alla propaganda commemorativa e strumentale che viene adottata da questi signori tutte le volte che sono chiamati a fare qualcosa di diverso da quello già confezionato lasciatogli in eredità dall'amministrazione precedente.
L’apertura di capillari Centri Estivi nelle Scuole presenti dai paesi a monte fino al mare e gestiti in “piccoli gruppi“, sarebbero di facile progettazione per chi dovrebbe avere professionalità e competenza nei servizi alla persona, quindi non è sopportabile sentirsi dire no.” Ennesimo segno dell’imbarazzante mediocrità della giunta guidata da De Pasquale, secondo Volpi, anche nelle molte difficoltà vissute dal territorio per l'emergenza pandemica da Covid -19.
“E’ un'esclusiva della politica - ha aggiunto Volpi - dare risposte mirate laddove si rischia di paralizzare la città e di compromettere le relazioni familiari già in crisi profonda dovuta all'isolamento, alla mancanza di lavoro e all'accudimento dei figli. Un dettaglio che si farà presto sentire con tutto il suo peso, riducendo alla resa dei conti un drappello di dilettanti che si sono messi in testa di restare immobili, seduti sui loro scranni, ad accompagnare una città disgregata e rassegnata alla fase finale. L' amministrazione 5 Stelle in un momento così drammatico sappia gestire al meglio i valori e gli obiettivi collettivi che deve rappresentare , non li metta da parte trincerandosi dietro giustificazioni che tradiscono gli ideali della città. Italia Viva ritiene che i Centri Estivi si possano assolutamente realizzare rispettando le norme del distanziamento e del controllo sanitario e si concede un azzardo previsionale: se non apriranno, gli amministratori 5 stelle andranno incontro a una sonora e ben meritata sconfitta. Nondimeno non è tollerabile ed è detestabile l’uso strumentale che Nausicaa ha fatto della cosa pubblica e delle risorse umane solo per interesse personale di smania di protagonismo . Questa a è la peggior decisione che poteva capitare alla città e lo si deve all’avidità di potere, al livido di rancore, alla rivincita e al risentimento che costituiscono le colonne portanti del copione politico 5 Stelle, di cui trasuda tutta la maggioranza e che generosamente viene trasmesso a persone provate nella loro vita. Una scelta che non porta a niente di positivo ma solo ad altri disastri. Ogni occasione evidenzia soltanto l’ arroganza nelle risposte e l’incapacità a governare della giunta grillina: anche la distribuzione delle mascherine nelle proprie farmacie è diventata una cosa complicata quando sarebbe semplicemente bastato mettere un dipendente ad una fila dedicata a questa distribuzione evitando disagi a chi invece aveva bisogno di farmaci. Siamo rammaricati non tanto dalle mancate parole ma dai mancati fatti di questa amministrazione grillina di Carrara che, dopo essere stata un’inutile spettatrice nella fase 1, ora non sta predisponendo nulla per la fase 2 e per il ritorno alla normalità se non quello di vendere come propri i risultati di altre istituzioni.”.
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