Politica
Il Polo P&S: la variante Aurelia con 60 milioni di euro sommergerà di inquinamento Massa
Il Polo Progressista e di Sinistra, composto da M5S RC e Mcc, non si meraviglia per l’approvazione della delibera per il primo lotto della Variante Aurelia,…

"Incontriamoci a Massa": il Pd Massa Carrara apre la campagna elettorale il 20 settembre in piazza Aranci
Il Partito Democratico di Massa-Carrara inaugura la campagna elettorale per le elezioni regionali del 12 e 13 ottobre con…

Un incontro per aprire un dialogo sul porto di Carrara: i Paladini Apuoversiliesi a colloquio con il nuovo commissario dell'Autorità Portuale Bruno Pisano
I Paladini Apuoversiliesi sono stati ricevuti dall’Autorità portuale di Carrara, mercoledì 17 settembre, per conoscere il nuovo Commissario straordinario Bruno Pisano. L'obiettivo, secondo Orietta Colacicco, Presidente…

Partito Repubblicano di Massa: il ricordo del XX Settembre 1870 mito fondante della nazione Italia
Come ogni anno, gli amici Repubblicani della sezione G. Mazzini di Massa del PRI, ricordano la storica data del XX Settembre 1870, giorno nel quale si realizzò il…

Gruppo consiliare Pd e Massa è un'altra cosa sulla variante Aurelia: "Sì all'opera, ma con uno studio serio sulla mobilità per tutelare qualità della vita e sviluppo sostenibile"
Durante l'ultima seduta del Consiglio Comunale abbiamo espresso voto favorevole all'avvio del primo lotto della Variante Aurelia, un intervento strategico che potrà incidere profondamente sugli assetti…

"Parole rabbiose e scomposte": il consigliere Martinelli risponde al segretario del Pd Barattini
Il consigliere del Movimento 5 Stelle Matteo Martinelli ha risposto alla replica del segretario del Pd Luca Barattini alle sue posizioni sulla sanità locale: "Non ci stupisce…

Consiglio comunale di Massa del 16 settembre: minuto di silenzio per Kirk, Zaratuska chiesto dal consigliere Frugoli e per Gaza chiesto dal consigliere Ortori
Nella seduta del consiglio comunale di Massa di martedì 16 settembre, il presidente del consiglio comunale di Massa, Agostino Incoronato, su richiesta del consigliere Frugoli, ha accordato …
Striscioni contro la variante Aurelia/Barabotti: un assist per noi secondo la Lega Massa Carrara
In seguito all'approvazione in Consiglio comunale di Massa della modifica al progetto della Variante Aurelia, la Lega di Massa esprime la propria soddisfazione…

“La violenza genera povertà, il benessere si costruisce sui valori”: la dichiarazione di Maria Teresa Baldini di Noi Moderati
«La violenza, in tutte le sue forme – individuale, sessuale, psicologica – sta dilagando nella società. Lo dimostrano i fatti a livello internazionale ma anche nella vita quotidiana…

Finalmente si apre il tavolo di confronto per il mondo sportivo di Carrara: la soddisfazione di Azione che ha fatto la richiesta
Si terrà lunedì 22 settembre, alle 18, il Consiglio comunale straordinario per lo sport che vedrà sedersi allo stesso tavolo le società di settore interessate…

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Le segreterie provinciali dei sindacati FILT-CGIL, FIT-CISL, UILT, FAISA e UGL chiedono all’azienda CTT Nord un’integrazione economica per i lavoratori, che nei periodi di utilizzo del Fondo Bilaterale perderanno circa il 40% dello stipendio. La risposta dell’azienda è negativa.
“CTT Nord attiva e utilizza il Fondo di Integrazione Salariale – esordiscono i sindacati - un ammortizzatore sociale di sostegno al reddito, nonostante continuerà ugualmente ad incassare dalla Regione il corrispettivo dei Kilometri non effettuati dovuti al COVID-19 e al conseguente taglio del 40% del servizio. Taglio che, come conseguenza, sta portando nelle casse aziendali un risparmio del 40% sui costi del gasolio e notevolissimi risparmi sui costi di manutenzione.
“Sembra evidente – continuano - che l’Emergenza COVID-19 è una manna dal cielo a livello economico per l’azienda, in barba ai Lavoratori che perderanno circa il 40% dello stipendio nei periodi di fruizione del Fondo Bilaterale.”
“Abbiamo chiesto all’azienda almeno un’integrazione economica, come tante altre aziende hanno fatto per arginare il disagio, coprendo in tutto o in parte la perdita per i lavoratori e ci hanno risposto di no!”
“Aggiungiamo che in tutto il bacino di Massa Carrara ci sono una ventina di Turni di lavoro esternalizzati in subappalto” proseguono “noi riteniamo dovrebbe prima di tutto rescindere i contratti con queste ultime e solo eventualmente, in una fase successiva, attivare gli ammortizzatori sociali per i propri dipendenti.”
“L’apertura, da martedì 14 aprile, di molte attività commerciali ed aziende ha di fatto terminato la fase di LOCKDOWN. – aggiungono - I bus stanno tornando a riempirsi e il limite massimo di 10 persone a bordo sui bus urbani di 12 metri fa sì che la riduzione del servizio inizia a stare stretta, molto stretta.”
“Molti utenti sono infatti rimasti a piedi in questi giorni perché i bus avevano raggiunto la capienza massima. Motivo in più per cui l’ormai FASE 2 annunciata dal Governo debba avviarsi anche per il Trasporto Pubblico Locale.”
“Su questo dobbiamo iniziare a ragionare fin d’ora – concludono - per non farci trovare impreparati da qui a pochi mesi. Ma per fare tutto ciò ci vogliono investimenti da parte dello Stato, delle Regioni ma soprattutto delle Aziende.”
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Simboli che rievocano, o forse che addirittura ambiscono a riesumare, i terribili anni di piombo delle Brigate Rosse : questa è l’interpretazione che il presidente del consiglio comunale di Massa, Stefano Benedetti, ha dato di alcune immagini raffiguranti stelle rosse comparse sui muri della città. Per Benedetti abbastanza inquietanti da prendere provvedimenti seri, anche al di fuori del suo stesso comune, in quella Casa Rossa di Montignoso nei cui confronti, da anni, porta avanti una battaglia infinita.
“Si rivedono in giro per la città – ha detto Benedetti - stelle rosse che ricordano i tempi più oscuri della nostra storia e del nostro territorio, quando i fiancheggiatori delle Brigate Rosse, tipo le brigate Dante di Nanni, organizzavano basi e davano appoggi logistici a Massa e Carrara. È necessario oggi più che mai prevenire qualsiasi forma di violenza, soprattutto di quei gruppi comunisti che operano nell’ombra e fuori dalle regole. Cercando di sfruttare il momento di particolare crisi e le difficoltà delle famiglie stressate economicamente dall’emergenza covid. Chiedo al Prefetto e alle Forze dell' Ordine di vigilare su questi fenomeni e di tenere sotto controlli tutti quei gruppi e centri sociali presenti sul territorio. Rinnovo la richiesta di chiudere la Casa Rossa di Montignoso e di liberare la struttura occupata abusivamente a Massa e trasformata in palestra dai Carc. Sarebbe interessante sapere se questi luoghi sono stati chiusi per effetto del coronavirus o se continuano anche in questo momento a fungere da centri.”.
Massa in azione scrive una lettera aperta a Persiani: “Sindaco apra il confronto con le opposizioni”
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Si sono rivolti direttamente al sindaco di Massa Francesco Persiani per sollecitare una maggior collaborazione tra l’amministrazione e le associazioni e i partiti di opposizione. Ecco la lettera aperta di Massa in Azione a firma di Giacomo Zucchelli, coordinatore provinciale e Nicola Iacopetti, referente per Massa di Azione:
Carissimo Francesco Persiani,
Azione è un partito che siede all’opposizione di questo governo, e che, se avesse dei consiglieri, siederebbero all’opposizione anche della sua amministrazione. È vero: non abbiamo consiglieri comunali, ma questo non vuol dire che non ci occupiamo della nostra città e del nostro paese. Come tanti siamo preoccupati, perché non si capisce cosa stiamo a fare in casa, se non per evitare il contagio. Ma se dobbiamo aspettare che la malattia sparisca o si trovi un vaccino, allora staremo in casa per diversi mesi. Non capiamo perché il presidente della Regione abbia inviato tre mascherine a persona e a Massa ne vengono date tre a famiglia, e non capiamo perché, se ci date delle mascherine non possiamo uscire. Capiamo che esiste un problema di salute, e sappiamo che non spetta a voi debellarlo, ma voi gestite l’emergenza con i mezzi a vostra disposizione. Sappiamo che avete difficoltà a reperire volontari, ma forse se aveste gestito meglio i rapporti con le associazioni e con le opposizioni, oggi non sareste così soli. Non coinvolgere partiti associazioni e gruppi e impedire ai cittadini di portare la propria voce in consiglio comunale ha fatto sì che lei e la sua amministrazione vi inimicaste parte della società. Tra l’altro quella più attiva nel volontariato. Non più tardi di domenica, di fronte all’attacco della Lega alle opposizioni di non collaborare, vi abbiamo lanciato una proposta. Che è poi quella che ripetiamo da settimane: si organizzi un tavolo istituzionale, con tutte le forze politiche e del mondo del lavoro e dell’economia e con l’ASL e iniziamo, insieme, a trovare una via di uscita dal lockdown. Capiamo che c’è da gestire quest’emergenza ma se non ci sbrighiamo, a breve dovremmo gestire un’emergenza altrettanto grave: una nuova crisi economica. A pagarla per primi saranno i commercianti, soprattutto chi ha negozi di abbigliamento o di oggettistica. I ristoratori, i bar e le pasticcerie. Poi saranno balneari e albergatori. Seguiranno i loro fornitori, e giù a cascata tutto il resto: servizi, banche, assicurazioni. E chi crede di riuscirci da solo pecca non solo di superbia, di presunzione e arroganza ma soprattutto sarà colpevole di una crisi che, nella nostra provincia, lascerà segni più alti che da altre parti. È necessario che tutti seppelliscano le asce di guerra e si rimbocchino le maniche. Non si può chiedere ai rappresentanti degli altri politici di fare solo la manovalanza alle vostre idee, senza essere mai stati coinvolti nella presa di decisioni e/o dopo che ne hanno contestato l’efficacia (perché crediamo esista ancora il diritto di dissentire rispetto a quanto fa un sindaco: chi siede oggi in maggioranza, fino a due anni fa criticava chi amministrava). Sediamoci ad un tavolo, anche virtuale. Confrontiamo le varie ricette e le varie proposte. Sia quelle di sinistra che quelle di destra. Ascoltiamo la voce dei cittadini, quelli che tengono chiuse le loro attività e che aspettano solo di riaprire. Lei ha due opzioni: continuare come sta facendo, oppure cogliere questo nostro assist. Nel primo caso nulla cambierà. Nel secondo caso, diventerà un esempio nazionale: un sindaco di destra che apre alle opposizioni con lo scopo di aiutare l’intero territorio provinciale a riaprire e ripartire. Sarebbe un segnale importate da dare a Rossi e a Conte. Dimostri di essere il sindaco di tutti i massesi.
V. T.
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Il sindaco di Carrara Francesco De Pasquale traccia il quotidiano bilancio di fine giornata relativo alla situazione di emergenza sanitaria a seguito del Coronavirus:
Oggi l’azienda sanitaria ci ha segnalato 3 nuovi casi positivi, tutti relativi a persone ricoverate all’ospedale.
La Regione Toscana intanto ha comunicato che è slittato al 19 aprile l’obbligo di indossare le mascherine. La distribuzione sul nostro territorio comunale è nelle fasi di rifinitura e la nostra Protezione civile sta provvedendo a consegnare le mascherine ai cittadini che ne sono rimasti sprovvisti. Vi ricordo che indossare la mascherina non è un motivo valido per uscire liberamente. Vige ancora il decreto per cui ci si deve limitare alle sole uscite strettamente necessarie, per motivi di lavoro, per fare la spesa o per ragioni di salute. Vi invito quindi ancora a restare a casa.
Vi informo inoltre che oggi, dopo aver ascoltato le richieste dei balneari del nostro territorio, mi sono confrontato con il prefetto in merito alla questione degli interventi di manutenzione negli stabilimenti balneari. Diversi operatori infatti si sono rivolti all’amministrazione per avere la possibilità di eseguire quei lavori necessari a predisporre lo stabilimento per l’apertura stagionale. A oggi le prospettive sono assai incerte e non sappiamo ancora quando e come potremo andare in spiaggia ma al netto di questo pensiamo sia importante consentire agli operatori di cominciare a prepararsi.
Una valutazione condivisa anche dal coordinamento dei prefetti della costa toscana, secondo il quale, il decreto del presidente del consiglio lascia spazio alla possibilità di effettuare la manutenzione degli stabilimenti, a patto questa avvenga nel rispetto delle prescrizioni di sicurezza e delle ulteriori disposizioni delle ordinanze regionali. I lavori potranno comunque essere eseguiti solo ed esclusivamente all’interno del perimetro dello stabilimento e non sulla spiaggia
Il tentativo è quello dunque di dare uno spiraglio a chi ha un’attività nella speranza di una ripresa, sanitaria ma anche economica. Come ho detto il futuro è ancora molto incerto e siamo tutti chiamati alla massima cautela.
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Stupore e sdegno di fronte all’amministrazione carrarese che non avrebbe assunto un ruolo più forte in aiuto ai cittadini: questo l’atteggiamento del coordinamento comunale di Italia Viva guidato da Laura Vanelli e Fabrizio Volpi che hanno fatto notare: “Inesistenti e non pervenute misure proprie urgenti di sostegno delle famiglie, ai lavoratori e alle fasce deboli in genere da parte dell’amministrazione 5 Stelle dall’inizio dell'emergenza Coronavirus ad oggi. I 5 Stelle non sono ancora entrati nell'ottica dell’imminente crisi per la sopravvivenza economica che aspetterà a tutti i cittadini che supereranno l’epidemia da coronavirus.”. La decisione presa dal vicesindaco Matteo Martinelli di ‘sospensione dei termini di scadenza’ dei pagamenti di Tari, Tosap, Icp, intercorrenti tra il 08/03/2020 e il 30/06/2020, secondo Vanelli e Volpi, non sarebbe sufficiente per arginare le grandi difficoltà che la popolazione deve affrontare a causa dell’epidemia e, per questo sono tornati a richiedere all’ Amministrazione di deliberare immediatamente anche la diminuzione del gettito fiscale che aveva aumentato nel 2019. “ Martinelli non può aver dimenticato – hanno aggiunto Vanelli e Volpi - che il comune era corso ai ripari aumentando la tassa Irpef, facendo insorgere l’opposizione per aver aumentato le tasse delle fasce più deboli della popolazione , a causa del mancato introito derivante dal marmo per le ‘ordinanze di chiusura ‘ex art58 bis della legge 35. “ Secondo il coordinamento comunale di Italia Viva, infatti, dal 2019 i grillini avevano deciso che chi avrebbe incassato un euro in più doveva pagare lo 0,8 per cento contro lo 0,64 pagato fino all’anno 2018. “ Italia Viva si aspetta – hanno continuato Vanelli e Volpi - che per il bene dei propri concittadini il vicesindaco faccia un passo indietro e qualche sforzo in più per dimostrare buon senso e vicinanza alla propria città . Ci si aspettava infatti anche che, finiti i finanziamenti anticipati dal governo per l'emissione dei Buoni Spesa, vista la fretta che la maggioranza ha avuto nell’approvare il Bilancio, proprio per permettere eventuali integrazione degli stanziamenti di spesa a favore della popolazione , fossero stati emessi provvedimenti urgenti. Ma invece non così non è stato. Va da sé che a fronte di ciò vergogna sarebbe continuare a pensare alla “transazione Paradiso” che sta tanto a cuore al vicesindaco Martinelli, con il relativo impegno di 3 milioni e 650 mila euro del 2020 prelevati dal fondo di riserva per finanziare nell’immediato la prima trance dell’accordo, mentre le persone soffrono sia la paura del contagio che la paura per la sopravvivenza.”
Non basta, secondo Italia Viva, quel poco che è stato fatto dal governo centrale e quell'immenso lavoro prodigato dal volontariato locale ma sarebbe necessario che anche il comune facesse “qualcosa”. “Secondo le nostre stime – hanno concluso Vanelli e Volpi - riteniamo che soltanto attraverso l’adozione di misure specifiche e risorse di bilancio proprie sarà possibile fornire un supporto adeguato a tutti coloro, e sono molti, dovranno confrontarsi con un momento davvero difficile per la propria salute e per l’economia locale. Infine, ma certamente non in subordine, chiediamo all’amministrazione 5 Stelle di non attuare l’accordo per la” transazione Paradiso “ proprio nel rispetto dovuto verso i nostri concittadini per la sofferenza che stanno vivendo a causa dell'emergenza coronavirus, andare avanti su questo spreco di risorse sarebbe veramente troppo.”
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Una valutazione “benevola e fuorviante”, secondo il consigliere di Alternativa per Carrara, Massimiliano Bernardi, quella fatta dal consigliere del PD, Luca Barattini, sulla gestione dei 5 stelle della casa di riposo comunale. Non solo Bernardi ha preso le distanze da quanto affermato da Barattini ma ha anche chiesto il commissariamento della struttura al governatore della regione Rossi. Bernardi ha ribadito il suo giudizio negativo sull’operato dei vertici del Regina Elena ed ha mostrato a Barattini come i numeri e i fatti smentiscano le sue affermazioni, ventilando anche la possibilità che la famiglia dell’anziana ospite del Regina Elena deceduta possa ritenere offensive le sue dichiarazioni a favore della gestione dei 5 stelle, come pure le ventitrè persone positive che stanno ancor lottando contro il coronavirus.
“Chiediamo formalmente- ha detto Bernardi - al governatore Enrico Rossi, che ha firmato un’ordinanza per cercare di contenere l'emergenza coronavirus nelle residenze per anziani e disabili della nostra regione, di commissariare subito il Regina Elena. Anche nelle altre RSA toscane infatti, il numero dei contagiati ha raggiunto cifre record di persone positive ed un terzo di questi sono operatori sanitari ai quali va tutta la nostra solidarietà e stima per il lavoro che, anche nella “nostra istituzione”, hanno portato avanti con abnegazione e professionalità pur sprovvisti delle protezioni necessarie . La Regione Toscana è già subentrata nella gestione delle RSA di 33 strutture che hanno avuto morti e contagiati a causa di gestioni “approssimative” a fronte dell’emergenza sanitaria . In pratica Rossi potrà commissariare anche l'RSA gestita dagli amministratori 5 Stelle dopo lo screening previsto, e speriamo prenda la decisione di azzerare il consiglio di amministrazione aziendale e rimuovere il presidente Giuseppe Profili al fine di dare in carico al sistema sanitario locale tutti quei casi positivi al Covid-19 presenti nella nostra struttura. Infermieri dunque, medici e strumentazione adeguata e non solo per i sintomatici, si precisa nella nuova ordinanza, ma anche per asintomatici e paucisintomatici, ovvero per chi sta bene e non ha i sintomi tipici della malattia.”
Bernardi ha riportato il caso della Rsa privata “ Villa Falcione” di Marina di Carrara nella quale, avendo adottato per tempo le misure adeguate, è stato possibile evitare i contagi, a sostegno della sua teoria sull’ incapacità della gestione 5 Stelle/Profili sul Regina Elena dove a causa di poco impegno, scarsità o inesistenza di mascherine per la sicurezza e limitata competenza di è diffuso il virus.
“In ultimo è necessario puntualizzare – ha concluso Bernardi - che senza gli spazi utilizzati ad oggi nella struttura consentiranno una separazione senza alcuna commistione con altri ospiti e saranno sicuri bene, altrimenti i malati dovranno essere trasferiti in strutture , come previsto dall'ordinanza, destinate unicamente a malati Covid 19 come peraltro predisposto già al Monoblocco . L' invito a Enrico Rossi è quello di accettare l’impegno di verificare la situazione della RSA Regina Elena del comune di Carrara oltre che per ciò di cui siamo stati messi a conoscenza, anche per quello che da giorni non c’è più stato comunicato dal sindaco De Pasquale sulla salute degli ospiti. Per la gravità della situazione coronavirus nella Casa di Riposo Regina Elena sia a tutela degli ospiti e dei loro familiari che dei lavoratori ormai occorre solo un intervento forte e deciso: il commissariamento.”.
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La richiesta arriva dai coordinamenti regionale, provinciale e comunale di Forza Italia ed è firmata dall’onorevole Stefano Mugnai, Rita Galeazzi, Riccardo Bruschi e Gianni Musetti che hanno evidenziato l’urgenza di un confronto tra imprenditori, sindacati e vertici regionali per stabilire una rapida ripresa dell’attività nel settore del lapideo.
"Le normative nazionali – hanno detto i tre coordinatori di Forza Italia e Gianni Musetti - seppure opportune, imposte a tutela della nostra salute e per la lotta contro l'emergenza da Covid-19 hanno messo in difficoltà moltissimi settori dell'economia toscana. Ogni giorno da più parti si levano le urla di dolore di moltissimi imprenditori locali. All'interno della nostra regione, fra tutti gli ambiti economici che la contraddistinguono da sempre, vogliamo però porre l'attenzione generale, su di una eccellenza unica, quella del settore industriale del marmo. I dati pervenuti e pubblicati dalla stampa locale recentemente, hanno purtroppo palesato una crisi profonda, da cui occorre uscire rapidamente, ma in modo razionale.
I numeri sono drammatici: riduzione del 48 per cento dei fatturati; il 46 per cento della forza lavoro licenziata o messa in cassa integrazione. Sono questi i dati relativi alle previsioni contenute nel rapporto dell’IRS della Camera di Commercio a livello locale. Occorre a nostro avviso convocare un Tavolo di concertazione urgente fra imprenditori, sindacati e Regione Toscana al fine di trovare ,in sicurezza sempre, un accordo cioè una via d'uscita per far ripartire la vita delle aziende del marmo. Per quelle attività che possono già oggi garantire tutti gli standard di sicurezza sanitaria in termini di presidi igienici e distanze, occorre dare la possibilità di tornare al lavoro. Ogni giorno in più di stop è solo motivo di preoccupazione per il futuro. Comprendiamo oggi le difficoltà delle Istituzioni nel dover decidere subito e rapidamente le riaperture per la imminente cosiddetta Fase 2. Siamo tutti consci della situazione. Nessuno vuole, è bene chiarirlo, rischiare di buttare al vento tutte queste lunghissime settimane di stop per una riapertura senza garanzie vicendevoli fra aziende e Istituzioni. Crediamo però che come sempre a metà strada vi sia una soluzione. Sedersi attorno ad un tavolo ognuno con le proprie istanze, potrebbe essere realmente un segnale forte per il settore. L'importante è agire. Subito.".
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Un esempio da seguire, secondo l’onorevole Cosimo Maria Ferri,componente della commissione giustizia della camera dei deputati, quello della Liguria che ha concesso ai titolari degli stabilimenti balneari e ai gestori delle spiagge libere di mettere in sicurezza i luoghi ed effettuare opere di manutenzione.
“La Regione Liguria – ha spiegato Ferri - ha emesso un decreto che autorizza una ripartenza ragionata ed attenta non solo per queste attività ma anche per piccoli interventi di edilizia, di giardinaggio, di cura degli orti e di nautica. Il provvedimento della Regione Liguria è, peraltro, in linea con il provvedimento del Governo. Infatti il D.p.c.m. del 10 aprile 2020 all’articolo 2 comma 12, testualmente prevede che “ per le attività produttive sospese, è ammesso, previa comunicazione del Prefetto, l’accesso ai locali aziendali di personale dipendente o terzi delegati, per lo svolgimento di attività di vigilanza, conservative, di manutenzione, nonché per attività di pagamento, di pulizia e di sanificazione “.
Ferri ha, quindi ,proposto alla Regione Toscana di seguire l’esempio della Liguria e si è detto convinto che sia corretto e giusto far ripartire, in modo ragionato e soprattutto in sicurezza, queste attività, garantendo la salute dei lavoratori, che deve essere una priorità, e di tutti coloro che vi accedono. “ I lavoratori devono essere muniti di dispositivi, mascherine, guanti – ha specificato Ferri - e devono essere rispettate le distanze e sanificati gli ambienti. Inoltre chi lavora deve essere sottoposto a test sierologici a spese del datore di lavoro. Non ci devono essere rischi. Controlli severi ma va consentita questa possibilità, è impensabile immaginare il nostro turismo fermo tutta l’estate. Giusto ed importante prepararsi per essere pronti quando il governo darà le indicazioni e detterà le regole generali. Prima la salute, ma ci vogliono anticorpi anche per il virus economico. Peraltro per quanto riguarda gli stabilimenti balneari, ma lo stesso vale per attività di giardinaggio, i lavoratori sono all’aperto e spesso già lavorano o isolati o ben distanziati. E’ un modo per ripartire con cautela, in sicurezza e anche per curare il territorio.”.
Vi. Tes.
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L'intervento di Sofia Anna Galeotti, commissario comunale Lega Giovani, in risposta al recente attacco contro il sindaco dei partiti di minoranza:
L'opposizione non perde occasione per fare campagna elettorale, anche in un momento di emergenza come questo. In questi giorni i consiglieri di minoranza hanno attaccato il sindaco e la maggioranza, accusandoli di "voler fare da soli" e di "non saper gestire questa situazione".
È doveroso ricordare che a tutti i consiglieri di minoranza è stata più volte chiesta la disponibilità per la consegna delle mascherine e per altre attività di volontariato, senza mai ricevere alcuna risposta: facile mostrarsi a parole, un po' meno con i fatti.
Per quanto riguarda le mascherine non sarebbe stato meglio esprimere il proprio dissenso in Commissione, invece che attaccare la maggioranza per quanto fatto? Forse avrebbero avuto troppa poca visibilità?
Questo comportamento è inaccettabile. Che esempio pensano di dare ai nostri concittadini sfruttando l'emergenza per farsi belli all'opinione pubblica, al punto tale da travisare la realtà? È per causa loro se i cittadini e, ahimé, la maggior parte dei giovani, continuano ad aver sempre meno fiducia nella politica: queste messe in scena sono uno sdegno. È paradossale pensare che questi partiti, dopo aver rovinato la sanità pubblica con tagli continui, adesso vengano a fare lezioni al cdx.
Forse questi "signori" si sono dimenticati che gli amministratori e i governatori di centrodestra sono stati i primi a richiamare l'attenzione su un problema che la controparte politica sminuiva tra un aperitivo e l'altro. Mentre il cdx unito chiedeva delle misure adeguate ed urgenti, il Pd locale interveniva dando degli "sciacalli" agli esponenti della Lega ed il loro segretario nazionale sbeffeggiava affermando che nel Lazio c'erano 85 mila pazienti con l'influenza e 2 con il Coronavirus e che questo dimostrava quanto gli allarmismi fossero infondati.
Quando il sindaco ha dato disponibilità, durante il consiglio comunale, a fare un momento "Question time" in cui avrebbe risposto a tutte le domande, l'opposizione ha rifiutato chiedendo un apposito consiglio, a testimonianza del fatto che per loro è più importante avere un momento di polemica e visibilità anziché l'informazione.
Vero anche che difendere un presidente del Consiglio che, durante una conferenza stampa a reti unificate, attacca le opposizioni con accuse prive di fondamento solo per distogliere l'attenzione dalle proprie mancanze, la dice lunga sul loro conto. Questo è un momento che richiede il contributo di tutti. Non si può attaccare l'avversario politico cercando pretesti fittizi: si deve collaborare per superare al più presto l'emergenza, invece il messaggio che arriva è che le manie di protagonismo di qualcuno, sia a livello locale che nazionale, siano sovraordinate ad ogni cosa, anche quando in ballo c'è la salute di tutti. A nome della Lega Giovani di Massa chiedo che le opposizioni lavorino su proposte concrete, anziché fare la voce grossa con notizie false solo per attaccare il sindaco che sta svolgendo il proprio ruolo in maniera ottimale.
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Da stamani il Monoblocco di Carrara comincerà ad ospitare i pazienti covid in fase di remissione dalla malattia. La struttura, al centro di lunghissime e importanti polemiche nel corso dell’ultimo anno a fronte della ventilata possibilità di essere abbattuta a favore di una nuova costruzione di dimensioni ridotte, è stata invece potenziata, a causa dello scoppio della pandemia, per garantire un maggior numero di posti di terapia intensiva in aiuto al Delle Apuane, da quattro anni ospedale unico della provincia.
Ma, da dover essere usata solo in casi estremi di diffusione esponenziale del contagio, nell’arco degli ultimi giorni si è deciso di utilizzarla, nell’area a sé stante dell’ex Pronto Soccorso, per ospitare i contagiati che stanno superando la malattia, con conseguenti dubbi e polemiche relative alla possibilità di estendere il reparto covid anche a parte degli ambulatori ospitati nel Monoblocco, attivi e fondamentali per molte patologie diverse dal covid, col rischio di estendere i contagi a categorie più fragili di persone.
Sul punto si è espresso anche l’onorevole Cosimo Maria Ferri: “Ci sta a cuore capire cosa succederà al Monoblocco di Carrara, da mesi segnaliamo l’importanza di un rilancio e di un potenziamento della struttura perché riteniamo che possa essere un presidio importante per la salute dei Cittadini, integrando i servizi del Delle Apuane a livello ambulatoriale polispecialistico. Siamo d’accordo con la decisione dell’Azienda Sanitaria di destinare il reparto ricavato dall’ex Pronto Soccorso ai malati Covid 19 in via di dimissione, perché separato dalla struttura principale, ma vorremmo anche essere informati con chiarezza sui criteri di apertura e sul fatto che ci siano percorsi rigorosamente separati tra i pazienti positivi e quelli negativi (i quali ultimi si rivolgono al Monoblocco per altre patologie). Siamo contrari a portare infatti i pazienti affetti dal Virus ai piani all’interno del Monoblocco, siano questi o all’Oculistica o al quinto piano, dove si svolgono l’attività ambulatoriale e/o quella delle prestazioni professionali. Sottolineiamo che al Monoblocco si rivolge un’ utenza numerosa e articolata con diverse patologie, che la rendono particolarmente fragile: pazienti oncologici, diabetici, cardiopatici ecc. Chiediamo, inoltre, all’Asl di porre in essere tutte le misure necessarie per tutelare la salute del Personale e dei pazienti. Va evitata ogni possibilità di contagio, come purtroppo avvenuto recentemente in alcune strutture in difesa dell’incolumità di tutti. E’ importante che l’Azienda si confronti in modo costruttivo con tutti e soprattutto che ci sia una chiara informazione. Chiediamo all’Azienda di sollecitare un Tavolo istituzionale, che possa tenere aperto un confronto con tutti i soggetti competenti, coinvolgendo ovviamente anche le organizzazioni sindacali. “
Vi. Tes.
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