Politica
Buco da 300 mila euro creato dalla precedente gestione dell’aeroporto del Cinquale sotto le amministrazioni del Pd: l’ex assessore al bilancio Pierlio Baratta smentisce le dichiarazioni della segretaria dem Claudia Giuliani
Una descrizione idilliaca e virtuosa della gestione dell’aeroporto del Cinquale sotto le amministrazioni dem, quella fatta sulla stampa locale dalla segretaria Claudia Giuliani, che tuttavia si scontra –…

L’amministrazione Persiani sblocca 270mila euro per riqualificare gli alloggi Erp: “Una svolta concreta contro l’emergenza”.
Un passo decisivo e immediato per affrontare l’emergenza abitativa e ridare dignità a chi attende da tempo una casa. La Giunta comunale ha approvato una delibera strategica e…

Andrea Barabotti riceve il "Consumatore Award" per il suo impegno nella tutela dei cittadini.
Consumerismo No Profit e U.Di.Con. (Unione per la Difesa dei Consumatori) hanno assegnato oggi all'Onorevole Andrea Barabotti il prestigioso "Onorevole Consumatore Award" in riconoscimento del suo significativo impegno…

Ex Hotel Mediterraneo: il caso che svela il vero volto della “rigenerazione urbana”
Arriva da Arca un'attenta anilisi sul sito dell'ex hotel Mediterraneo: "Tra cementificazione, vincoli ignorati, opportunità PNRR mancate e democrazia dimezzata, la storia dell’ex Mediterraneo a Marina di Carrara…

Porto Marina di Carrara: accolto dal governo l’ordine del giorno dell’onorevole Barabotti er uno sviluppo sostenibile
È stato accolto dal governo l’ordine del giorno presentato dall’onorevole Andrea Barabotti, che delinea una strategia chiara e sostenibile per lo sviluppo del porto di Marina di Carrara,…

Buca profonda e pericolosa in Via Pisa a Marina di Massa: Benedetti e Rivieri chiedono maggior manutenzione stradale
Una buca profonda e molto larga presente sul manto stradale di via Pisa a Marina di Massa è diventata un grande pericolo per l’incolumità di ciclisti e motociclisti.

Mareggiata ha distrutto il ripascimento della spiaggia a Marina di Massa: Italia Nostra Massa Montignoso chiede l'intervento della Regione Liguria
"La recente mareggiata estiva, come era ampiamente prevedibile e previsto, si è portata viia l'ultimo ripascimento sulla costa di Marina di Massa: la sabbia si è persa in…

Sabato 12 luglio a Marina di Massa il nostro primo "Firma Day" per il referendum sulla sanità pubblica in Toscana
È ufficialmente partita da poche settimane l'ultima fase della raccolta firme per il Referendum consultivo sulla sanità toscana, promosso dal Comitato Referendario Sanità Toscana 2025. Elisa Giovannelli, rappresentante del Gruppo…

Fiaccolata di Avenza Si R-Esiste per protestare contro la costruzione di alloggi ERP in area contaminata
Finalmente, dopo tanti anni, promossa dal “Comitato dai monti al mare” con “Avenza Si R-Esiste”, alle ore 21 di giovedì 9 luglio si è svolta una manifestazione per…

Stadio: ancora tutto fermo: i dubbi e le critiche dei tifosi e dei consiglieri Manuel e Bernardi
I consiglieri comunali Massimiliano Manuel di Fratelli d'Italia e Massimiliano Bernardi della lista civica tornano a sollevare il velo sullo stato dei lavori allo stadio della…

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La guerra è la sconfitta della politica e dell’umanità, ma nonostante questo non riusciamo a liberarci da essa. E’ quindi necessaria una rivoluzione della pace ? Di questo si parlerà giovedì 23 maggio alle ore 21:00 presso il teatro dei Fratelli Cristiani a Massa. Il segretario provinciale di Rifondazione Comunista Nicola Cavazzuti, introdurrà tre candidati della lista Pace Terra Dignità che si presenterà alle elezioni europee dell’8 e 9 Giugno: Rita Scarpinelli, componente della Segreteria nazionale e Responsabile nazionale antifascista del partito di Rifondazione comunista. Molto impegnata anche nell’educazione ambientale; Alì Khalil Rashid, attivista per la pace la giustizia e il diritto all’autodeterminazione del popolo palestinese. Per molti anni è stato primo segretario dell’ambasciata palestinese in Italia e membro del consiglio d’Europa.
Fabio Alberti, membro dell’esecutivo nazionale della Rete italiana Pace e Dosarmo e di Un Ponte Per, nonché attivista per la pace e per i diritti.Durante la serata si esibiranno anche il cantautore Mappo, che interpreterà alcuni canti per la pace e l’attore Gaetano Vacca che leggerà alcuni brani palestinesi. Appuntamento per giovedì 23 Maggio alle ore 21:00 ai Fratelli Cristiani.
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Dal coordinatore comunale di Fratelli d’Italia, Michele Balderi e dal consigliere comunale e capogruppo di FdI Massimiliano Manuel arriva un’analisi critica della situazione del centro storico di Carrara: “Carrara città più bella, con più attenzione alla pulizia , al decoro e più sicura raccontata nelle linee programmatiche del sindaco Serena Arrighi, per ora non l'abbiamo vista, ma quello che appare più desolante è l'abbandono del nostro centro storico. Stiamo assistendo, infatti, ad un lento e continuo calo demografico che deriva della politica di sinistra degli anni settanta, quando decisero di urbanizzare Bonascola, Avenza e Marina, con lo spostamento delle principali scuole superiori dal centro città alle frazioni di Fossola e Marina. Le varie forze politiche non hanno mai messo in atto azioni mirate per tutelare quello che era rimasto in centro. Da anni Carrara centro perde sempre più abitanti carraresi mentre aumentano gli stranieri, comunitari ed extracomunitari, in buona parte cinesi e questa colonizzazione rende la città sempre meno attraente e meno sicura. È un fatto constato che il prezzo delle case del centro di Carrara è diminuito notevolmente e va sempre più aumentando il numero delle case rimaste invendute o non affittate e ci sono anche costruzioni di recente realizzazione che ancora non trovano acquirenti. Un sindaco attento e che crede nel rilancio promesso in campagna elettorale, dovrebbe affrontare questa emorragia di residenti con soluzioni forti: un’ idea politica vincente dovrebbe cercare di attrarre imprenditori che vogliono investire in attività commerciali e in servizi, rendendo il centro storico più vivibile, cercando di ridurre le criticità come quella della mobilità, della viabilità e dei parcheggi, che sono quasi tutti a pagamento senza zone riservate ai residenti come in tutti i centri storici delle città limitrofe. Assurdo avere la zona di costa con parcheggi liberi e il centro che quasi totalmente a pagamento, tenendo conto che decine di attività commerciali sono chiuse, ci sono i fondi sfitti e la zona ospedaliera che faceva gravitare migliaia di persone in centro ormai ridotta a pochi servizi. L'amministrazione Arrighi appare ancora troppo limitata sulla progettualità, evidenziando un immobilismo ingiustificato. Il calo demografico parte da lontano, ma, in questi ultimi due anni, non si è minimamente invertito il trend: anzi, ogni anno, centinaia di persone in meno risiedono in città, con la conseguente discesa inesorabile della popolazione. Questa rappresenta, forse, una delle sconfitte più grandi della politica della Arrighi e anche del PD, che ha amministrato per decenni la città di Carrara, ora diventata capoluogo di provincia. Il rilancio del centro storico deve necessariamente passare attraverso azioni concrete di progettualità, agevolando anche fiscalmente, coloro ristrutturano le abitazioni e le facciate dei palazzi, promuovendo eventi culturali nelle zone a traffico limitato o pedonalizzate, evitando di penalizzare oltremodo i residenti che più volte hanno sollevato il problema in ordine all'insufficienza dei posti auto disponibili nel centro storico, in rapporto al numero di permessi concessi, nel rispetto del regolamento comunale. Necessario, anche, rivedere le isole pedonali che non sono più concilianti con la situazione odierna: lo stesso sindaco Arrighi aveva più volte annunciato una rivisitazione della ZTL, mai, tuttavia, avvenuta. Per i meloniani Massimiliano Manuel e Michele Balderi è necessario e urgente un confronto serio e costruttivo nell'interesse dei cittadini e dicono basta alla lenta ed inesorabile perdita di prestigio della città".
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"Avenza manca da tanto tempo dalla carta topografica degli amministratori di Carrara". A parlare è la Pro loco di Avenza che fa un'analisi critica della considerazione riservata al quzrtiere da parte delle varie amministrazioni che si sono succedute. "Pur essendo quella parte della città che è al centro geografico del comune, nella quale si coagula larga parte del settore produttivo industriale del territorio, dove si trova la più alta concentrazione di studenti, dove vive quasi un terzo degli abitanti di tutto il distretto amministrativo e buona parte dei politici che ci rappresentano, Avenza è scomparsa dai radar della politica locale. Eppure durante le campagne elettorali, Avenza è sempre sulla bocca di tutti i candidati, soprattutto sulla bocca di quelli di Avenza. E come volevasi dimostrare, infatti, anche per quest’anno la ricca stagione di eventi dell’estate carrarese non passa da qui. Tanti concerti e tanti eventi promossi e finanziati dall’amministrazione spalmati su tutto il territorio comunale, ma neanche uno per quel luogo misconosciuto dalla politica che si chiama Avenza. Quel luogo, in cui l’unica festa rievocativa di successo che attrae utenti dai comuni limitrofi, ogni anno si trova ad essere sempre oggetto di discussione tra cittadini organizzatori e politica per garantire le risorse necessarie alla sua sopravvivenza. Ogni anno le risorse sono sempre meno, mentre si ingrossano le manifestazioni che non comprendono il territorio di Avenza, anche se è una zona facilmente raggiungibile, nodo di percorrenza posto sullAurelia e sulla linea ferroviaria che collega la Toscana alla Liguria. Questo cronico atteggiamento che si riscontra in diversi settori dell’amministrazione, rischia di trasformare la frazione di Avenza in un’estesa periferia centrale, estesa dalla costa a Turigliano.
Cogliamo, anche, l’occasione per rispondere alla nostro sindaco sull’annuncio degli imminenti lavori di ripristino della Sala Amendola, ringraziandola, ma ricordandole che l’amministrazione ha recentemente sottoscritto un progetto per partecipare, purtroppo senza successo, al bando per la promozione dei cammini storici, indetto dal Ministero, che prevede la riqualificazione di tutto il Centro Culturale Amendola, comprensivo di biblioteca, sala convegni e pertinenze. L’impegno di riqualificazione e di rilancio culturale non deve riguardare soltanto la risistemazione della Sala Convegni, ma deve interessare tutto il Centro Culturale Amendola. La nostra battaglia culturale, quella promossa dai cittadini, sarà, dunque, per la realizzazione di un centro polifunzionale per i cittadini di tutte le età e di tutte le estrazioni. Per fare questo auspichiamo che le risorse che verranno incamerate dalla vendita della palazzina dell’ex CAT rimangano ad Avenza, concorrendo alla realizzazione di un grande progetto per la cultura che vada a beneficio di tutti e che indennizzi i cittadini della perdita della finalità pubblica del complesso Ex CAT.
A questo proposito invitiamo caldamente i cittadini, le associazioni interessate e tutte le forze politiche a partecipare al primo incontro pubblico, organizzato dalla Pro Loco di Avenza, che si terrà il 3 giugno alle ore 21,30 presso il Giardino di Casa Pellini ad Avenza: il tema verterà sul destino del centro Amendola come luogo di rinascita culturale di tutto il nostro territorio".
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“Fermare la concessione del Parco degli Ulivi alla questura è un atto di responsabilità" - ha dichiarato Ivo Zaccagna, consigliere comunale della lista civica Massa- Come lista civica *Massa è un'altra Cosa*, esprimiamo la nostra ferma opposizione alla proposta di concedere il Parco degli Ulivi alla questura. Tale decisione, se attuata, aggraverebbe notevolmente la situazione nel quartiere, compromettendo sia la viabilità che la vivibilità della zona”. “Il Parco degli Ulivi - ha detto Dina dell'Ertole, consigliere comunale della medesima lista - rappresenta un prezioso spazio verde per la nostra comunità, un'area di svago e socializzazione che contribuisce al benessere dei residenti. Inoltre, l’installazione della questura in questa area porterebbe a un aumento del traffico e della congestione stradale, con conseguenti disagi per i residenti e cittadini. Le infrastrutture attuali non sono adeguate a supportare un tale incremento di veicoli, e la sicurezza stradale, già fortemente compromessa dopo i lavori in Via Benedetto Croce, peggiorerebbe ulterirmente. La nostra preoccupazione pertanto, è condivisa da oltre 2000 cittadini che hanno già firmato una petizione per fermare questa concessione. Questo significativo sostegno dimostra chiaramente l'importanza che la comunità attribuisce alla protezione del Parco degli Ulivi e alla qualità della vita del quartiere. In alternativa, proponiamo al sindaco di prendere in seria considerazione la nostra proposta (come da lui richiesta alla quale non ci siamo sottratti per senso del dovere nei confronti della città), supportata anche dal Consigliere Regionale Giacomo Bugliani, di adibire il vecchio ospedale a nuova sede della questura.
Questa soluzione permetterebbe di: 1) Preservare il suolo pubblico: Evitando nuova cementificazione e salvaguardando il Parco degli Ulivi come area verde essenziale per la comunità.2) Riqualificare la zona ex ospedale: Trasformando un'area attualmente in disuso in un centro funzionale e moderno di sicurezza, contribuendo al miglioramento del tessuto urbano e alla valorizzazione di una zona storicamente rilevante. 3).Garantire una città al passo con i tempi: Promuovendo una visione urbanistica sostenibile e attenta alle esigenze dei cittadini, favorendo uno sviluppo equilibrato e responsabile.4) Migliorare le condizioni di lavoro per gli operatori della questura: La nostra proposta mira anche a garantire un ambiente lavorativo adeguato e funzionale per gli operatori della questura, permettendo loro di svolgere il proprio lavoro in condizioni ottimali.Chiediamo quindi al sindaco e alla giunta comunale di ascoltare le nostre istanze e quelle dei residenti e delle associazioni, di valutare attentamente questa proposta alternativa che rappresenta una scelta più sostenibile e lungimirante per tutta la comunità"
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La commissione sanità del Partito Democratico di Carrara esprime viva soddisfazione per la nomina del dottor Gianni Baldetti a nuovo responsabile del settore di Oncologia chirurgica ricostruttiva della mammella al delle Apuane, localizzato nell’ex Ospedale Civico di Carrara. Siamo soddisfatti, non soltanto perché la scelta è ricaduta su di un chirurgo valido e capace (anche perché sappiamo benissimo che non tocca ad un partito politico valutare il curriculum dei professionisti che operano nel nostro territorio), ma, soprattutto, perché, con questa nomina, si colma il vuoto che si era creato in questo importante Servizio dopo il pensionamento (nello scorso marzo) della precedente responsabile, e si consolida la capacità delle strutture sanitarie del nostro territorio di offrire qualità ed efficienza alle donne inserite nel percorso diagnostico e terapeutico dedicato al tumore alla mammella.Ci congratuliamo, ci rallegriamo, e ringraziamo la ASL, ma non possiamo fare a meno di sottolineare il fatto che questa felice conclusione, all’inizio della vicenda, non sembrava così scontata. Come ogni volta che nella nostra realtà ci sono criticità da risolvere (vedi Monoblocco, vedi Casa della salute di Avenza, vedi carenze di organico) appare sempre, nell’atteggiamento aziendale un continuo tentativo di rimandare, procrastinare, non avere mai chiarezza nel definire tempi certi.Siamo assolutamente convinti che se questa volta la sospirata fumata bianca è arrivata in tempi decenti è merito soprattutto del fatto che il PD è riuscito, a suo tempo, a creare un tavolo permanente di discussione (la cosiddetta “cabina di regia”) tra le Amministrazioni locali, la ASL, la Regione ed il sindacato, e ci risulta che proprio in questo tavolo la ASL sia stata messa alle corde e costretta ad agire in tempi rapidi. Questo tavolo, presieduto dalla Sindaca Arrighi (che noi abbiamo scelto) e dall’assessora Crudeli (che viene dalle nostre file) è stato da noi voluto ed ottenuto intervenendo nelle opportune sedi politiche, sul nostro assessore regionale e la segreteria regionale del nostro Partito: per avere la possibilità di pressare la ASL “a tenaglia” (da una parte i ruoli istituzionali, dall’altra quelle interne alla politica) sulle decisioni da prendere. Siamo, infatti, convinti che il management aziendale abbia, indubbiamente, il ruolo e l’onere di programmare e decidere quali scelte effettuare per assicurare in modo efficiente ed efficace il diritto alla salute della popolazione; ma siamo altrettanto convinti che sia la politica a dover dettare gli indirizzi ed i tempi di tali scelte.Continueremo ad essere parte attiva per raggiungere gli obiettivi che ci siamo dati, e che la popolazione del nostro territorio aspetta. Chiediamo ai cittadini di essere sempre vigili e pronti a mobilitarsi per sostenere le nostre azioni.
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Sulla questione concessioni del marmo intervien e con una nota il segretatio provinciale della Cisl Andrea Figaia: "Occorre ripartire dalla 'madre di tutte le scelte' ovvero quella operata dal comune di Carrara di “non effettuare le gare” (stile - balneari - per intenderci ) per mettere in gioco, tra vari concorrenti in competizione tra loro, le cave, ovvero la loro coltivazione. In cambio, nel senso più positivo possibile ovviamente, le imprese, per rimanere al loro posto, avrebbero iniziato una lavorazione in loco, la filiera, nella misura del 50 per cento in relazione con l'escavato. Non solo, devono anche fare progetti – regolamentati dall' art. 21 – per 'regalare' alla comunità carrarese opere di interesse pubblico, pensate studiate programmate e poi messe in opera dalla aziende stesse. Progetti che stati elencati sulla stampa ma dei quali, nonostante ripetute richieste in incontri con l'amministrazione, non si ha conoscenza e non ne viene consegnata copia o riassunto. Si fa un gran parlare della cosiddetta “certificazione Emas” , nel senso che l'art. 38, comma 5, della l.r.t. n. 35 del 2015, prevede, oltre alle facilitazioni di cui sopra, anche la possibilità di allungare il brodo e di iniziare filiera e progetti dopo due anni. Pare che alcune aziende non abbiano neppure fatto domanda; altre, complice un ritardo burocratico nazionale, stanno ricevendo le certificazioni di questi tempi, nonostante abbiano avuto tutto il tempo per fare la domanda, dal 2015 in poi. Nel frattempo, però, l'amministrazione comunale, ha rilasciato a tutti le cosiddette 'convenzioni' propedeutiche alle 'concessioni' (senza nemmeno provare a legare le stesse al ritiro dei numerosi ricorsi, almeno quelli in essere se non a strappare un minimo impegno da costoro di non farne altri in futuro, per esempio vedi 'enfiteusi') che porteranno le aziende escavatrici ad operare, in vigenza della nuova legge 35, dal 2015 al 2042 e tutto sembra andare in cavalleria almeno per altri due anni, ma con un buco da riempire anche per il ritardo del comune nel portare a termine il Regolamento sulla Tracciabilità ( fino alla Pesa). Se le certificazioni Emas non sono state presentate, in ossequio alla legge regionale, entro ottobre 2023, allora parte da subito la filiera ed anche i Progetti art. 21. Per la Filiera quindi, al termine del biennio, cioè da ottobre 2025 si faranno i monitoraggi, con controlli però 'da subito'. Non è proprio la stessa cosa, perchè se invece vale la certificazione Emas, presentata in ritardo, il monitoraggio andrebbe ancora oltre. I progetti invece non si conoscono e cominciano a fiorire legende metropolitane. Concludendo: nella logica gattopardesca per cui si attua una vera rivoluzione amministrativa nel settore (Prc, Regolamenti comunali, Pabe, Convenzioni, Concessioni , Parco delle Apuane ecc.) in realtà, alla fine, sembra che tutto vada, come sempe, verso il solito pareggino in trasferta, per le aziende. Attenzione però: le imprese batteranno il calcio di rigore, concesso dal 'VAR' con il vantaggio dei ricorsi civili e/o amministrativi che nessuno pensa di fermare proseguendo, appunto, nella babele degli atti regolamentanti non così ostili ai 'marmai' ma comunque subito impallinati da costoro in giudizio".
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"Il Consorzio dei balneari negli ultimi anni si deve essere distratto rispetto al lavoro che ha fatto il Partito Democratico per salvaguardare un importante settore dell'offerta turistica del nostro territorio - inizia così la nota del dottor Enzo Romolo Ricci, capo gruppo del Partito Democratico del gruppo consiliare del comune di Massa - Il tema della riqualificazione delle funzioni del porto è seguito con molta attenzione dal gruppo consigliare perché crediamo sia una struttura importante al servizio delle aziende che operano in zona industriale, Baker Hughes in primis è un'azienda che si occupa di sviluppare e costruire impianti industriali per la generazione e trasformazione di energia, con un alto valore aggiunto ed è qua per la presenza del porto. Così come riteniamo fondamentale la difesa della costa condizione essenziale per sviluppare una sana economia del mare.Siamo ben consapevoli dove sono le responsabilità e le cause del forte arretramento della linea di costa, e al tempo stesso vigili e attenti per mitigare anche il minimo aumento del fenomeno erosivo. Siamo una forza politica che imposta la sua azione politica su solide e consolidate basi scientifiche. È fuori discussione che la principale causa è nel deficit sedimentario del fiume Magra. A conferma che la causa principale c'è il massiccio arretramento della costa anche nella zona di Marinella"."Per questo auspichiamo - ancora rimarca Ricci - che parallelamente alle politiche per il ripascimento naturale si intervenga anche e soprattutto sulle cause che hanno determinato il deficit di sedimenti provvenienti dal Magra, magari interessando l'autorità di bacino che geograficamente vede interessata anche la nostra provincia. Rimane per noi come obiettivo strategico il contenuto centrale del convegno che è la difesa della zona industriale come risorsa irrinunciabile da non compromettere con destinazioni e funzioni improprie che ne stravolgono le finalità".
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Il sindaco di Carrara Serena Arrighi rassicura sul futuro della sala polifunzionale di Avenza. “Raccogliamo con favore le sollecitazioni arrivate negli ultimi giorni dal circolo Pd di Avenza riguardo il recupero della sala Amendola, una necessità che è assolutamente condivisa da tutta la maggioranza – spiega la prima cittadina -. Siamo consapevoli che si tratti di uno spazio importante e dall’alto valore sociale per tutta la comunità avenzina e per questo siamo pronti a impegnarci per recuperarlo una volta per tutte dopo una chiusura di oltre dieci anni. I lavori da fare non sono pochi e richiedono un investimento importante, ma siamo da tempo impegnati nel reperimento delle risorse e ora possiamo assicurare che con la seconda variazione che andremo ad approvare nei prossimi mesi destineremo al completo recupero della sala Amendola tutte le somme necessarie”
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In seguito a quanto apparso sulla stampa anche negli ultimi giorni, relativamente al dibattito sulle attività estrattive, gli aspetti che continuano ad alimentare posizioni diverse e aspre polemiche sono molteplici e di varia natura - giuridica, economica, amministrativa, sindacale e ambientale - la cui complessità richiede analisi attente e adeguati approfondimenti, certamente non trattabili attraverso i media. Per questa ragione, Confindustria Toscana Centro e Costa non ha ritenuto di prendervi parte.La chiamata in causa della Confindustria, ci impone, tuttavia, di prendere nettamente le distanze da affermazioni, interviste e comunicati, che non sono riconducibili alla Confindustria né nella sostanza, né - tantomeno - nelle modalità. Per questi motivi, l'Associazione ha intrapreso iniziative per un confronto adeguato nelle diverse sedi istituzionali e, in tali occasioni, non mancherà di rappresentare la propria posizione, confermando - ancora una volta - il proprio operato per la prevenzione e per la sicurezza dei lavoratori, unitamente alle attività di certificazione attestanti la sostenibilità ambientale, economica e sociale, con particolare attenzione alla salvaguardia del capitale umano che è l'asset più importante per l'attività di qualsiasi azienda. Gli Imprenditori operanti nel comparto lapideo si sono riuniti in assemblea per dare corso sollecitamente ad un'azione che restituisca una immagine reale dell'impegno e degli investimenti impiegati, indispensabili a garantire la continuità produttiva di tutte le aziende operanti nelle attività estrattive.Per dare concreta attuazione a questi obbiettivi, è stato costituito un gruppo di coordinamento che gestisca, con carattere di continuità, tutte le problematiche emerse. L'auspicio è che le numerose criticità, non solo del comparto lapideo, che hanno determinato la classificazione del territorio come Area di crisi industriale, possano essere concretamente avviate a soluzione. Per questo è stato convenuto che occorre concretezza per un lavoro collegiale di tutte le componenti e che la modalità più efficace, anche per superare le polemiche che si sono create, sia senza dubbio quella di compiere atti concreti finalizzati al corretto svolgimento delle relazioni Istituzionali, unitamente alla ripresa del confronto con le OO.SS.
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Un videocitofono per controllare gli accessi è stato installato in questi giorni sulla porta dell’ufficio del vicesindaco e assessore a sanità, sociale e politiche abitative Roberta Crudeli. A segnalare la cosa è il consigliere dell’opposizione Massimiliano Bernardi che spiega: “Prima la porta dell’ufficio comunale del vicesindaco era accessibile a tutti e da oggi invece sarà controllato l’accesso delle persone. Abbiamo appreso con stupore che, il vicesindaco Crudeli che, assieme al sindaco Serena Arrighi, aveva puntato tutta la politica sul dialogo e la partecipazione, si sia barricata nel suo ufficio facendo installare un videocitofono alla sua porta, evidentemente per evitare intrusioni da parte di persone che vanno a chiederle aiuto. Eppure l’attuale amministrazione sosteneva, in altri tempi, cioè in campagna elettorale, che casa , sanità e sociale sarebbero state al centro delle attenzioni della giunta, ma forse era solo propaganda politica. Ci domandiamo, quindi, se il vicesindaco sia stato minacciato o insultato o perseguitato da qualcuno per giustificare tale scelta e domandiamo anche quanto sia costata l’installazione del videocitofono affidata a una ditta esterna. Ma soprattutto vorremmo sapere se il sindaco concorda sulla pratica di fare una selezione preventiva al videocitofono delle persone ben accette e quelle da scartare. Riteniamo che l’accaduto sia un fatto estremamente grave perchè oltre a ledere i diritti degli ultimi, dei più poveri e dei più bisognosi, li offende. È un episodio semplicemente imbarazzante che, anche in caso di sicurezza, non trova giustificazioni sostenibili. Tra l’altro, oltre all’uso che se ne può fare di un videocitofono, solo l’averlo istallato vuole essere un segnale di chiusura nel rapporto che l’amministrazione intende instaurare con i cittadini. Il vicesindaco ha di colpo cancellato il valore funzionale del Servizio Sociale del comune che rappresenta spesso l’interfaccia con le altre istituzioni del territorio, e come tale deve essere accessibile e senza barriere, non solo architettoniche, ma anche comunicative. Sembra tutto surreale, ma, purtroppo, è assolutamente vero. Nell’ottica di rifiutare un percorso di dialogo aperto e costruttivo con gli utenti , infatti la Crudeli, si è volutamente chiusa dietro il suo ruolo politico, tra le pareti sicure di un edificio pubblico, ed ha deciso di non essere più a disposizione per far funzionare al meglio uno dei servizi più delicati della macchina pubblica. In realtà, la sua porta dovrebbe essere sempre aperta e lei essere a disposizione dei cittadini, per ascoltare le loro problematiche, difficoltà, proposte e suggerimenti. È indubbio che gli utenti dei servizi sociali e delle politiche della casa abbiano atteggiamenti a volte inadeguati rispetto alle loro esigenze e, spesso, non riescono ad esercitare nel modo dovuto il loro disagio, ma l’assessore di riferimento, invece di controllare chi suona alla sua porta e decidere chi far entrare e chi no, dovrebbe ricevere tutti ed essere di accompagnamento e di supporto perché queste persone meritano ben altro e non una triste e desolante porta videosorvegliata. Per cui dopo questo gesto insano sono necessari, e non più rinviabili, interventi correttivi per sostenere l’intero sistema dei servizi sociali anche perché si può ipotizzare che la Crudeli, per tutelare sé stessa, arrivi a presentarsi in comune con un body-gard”.
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- NO alla questura nel parco degli Ulivi, SI ad altre proposte: lo ribadisce il Comitato Ugo Pisa
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- Cava Fornace: "Attivata l'Ispra su interrogazione della consigliera regionale della Lega Elisa Montemagni
- La questura nell'area dell'ex magazzino del vecchio ospedale: la proposta dei consiglieri Pascucci e Guidi
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- Balenari allo stremo, dubbi sul lavoro del consulente Carlo Lenzetti: le critiche di Nicola Pieruccini della Lega Salivini Premier
- Pli Toscana: candidati sia nelle amministrative sia nelle europee