Politica
«Incendio al campo di Lavello, sfiorata la tragedia. La sindaca faccia rispettare ordinanza di demolizione e sgombero»
"L'incendio che nella notte ha devastato una roulotte abitata nel campo rom di Lavello è l'inevitabile conseguenza di una situazione di illegalità e degrado che denunciamo da tempo.

«Trasporto pubblico a Colonnata, situazione segnalata da tempo, ora anche pericolosa: la giunta Arrighi resta sorda»
“Già in data 26 luglio 2024 e 14 ottobre 2024 attraverso la stampa locale avevo segnalato le allora gravi criticità del servizio di trasporto pubblico a Colonnata, con…

Il cambio di nome dell'aeroporto del Cinquale è irregolare: Italia Nostra Massa Montignoso si appella al prefetto e alla presidenza nazionale
La sezione Massa Montignoso di Italia Nostra ha fatto un appello al presidente nazionale per salvaguardare i toponimi storici della città di Massa: “A Massa, nel corso degli anni, sono…

Il Polo P&S: sono i sindaci azionisti di Gaia a dare le linee strategiche al CDA
Per il Polo Progressista e di Sinistra, composto da M5S RC e Mcc, chi risponde in nome e per conto di GAIA Spa non ha ben chiara la…

Azione U30 Massa: soddisfatti per la riapertura della Biblioteca, una risposta concreta alla città
Come Azione U30, accogliamo con soddisfazione la notizia della riapertura della Biblioteca Comunale di Massa nella sua sede temporanea presso la scuola Bertagnini. Si tratta di una soluzione…

Ponticello in legno sul fiume Frigido in stato di degrado: il consigliere Tarantino e il comitato "Tra la Gente" chiedono un intervento immediato
Ancora una segnalazione sullo stato di degrado delle infrastrutture pedonali nella zona del fiume Frigido. Questa volta è il comitato cittadino “Tra la Gente”, attraverso il suo rappresentante…

Ferro non zincato nel cantiere della scuola Buonarroti: il consigliere Mirabella sottolinea i ritardi, gli aumenti di spesa e le mancate risposte dell’amministrazione
Il ferro usato per i lavori alla scuola media Buonarroti di Marina di Carrara non è zincato, quindi molto più soggetto ad arrugginire, specialmente se usato in una…

Feneal Uil: rinnovato il contratto nazionale lapideo e materiale da escavazione
Lunedì 14 luglio a Milano si è conclusa la trattativa che ha portato al rinnovo del CCNL Lapidei e materiali da escavazione per circa 30mila lavoratrici (3mila…

Fondazione Antonino Capponnetto fa il punto sulla situazione apuana in attesa della Commissione Parlamentare antimafia
La recente operazione che ha visto il nostro territorio come un autentico hub del traffico illecito di sostanze stupefacenti è una ulteriore conferma su quanto sia la…

"Gravi violazioni al Consorzio di Bonifica Toscana Nord. Sodini non rispetta la democrazia né la parità": la critica di Teresa Baldini
"Quello che è avvenuto nell'ultima assemblea del Consorzio di Bonifica Toscana Nord è molto grave, sia dal punto di vista dei contenuti che dell'atteggiamento tenuto dal Presidente Sodini,…

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Leggo con stupore le affermazioni del Presidente dell'Aeroclub di Marina di Massa, Gianni Baldi, che sventola dopo il risanamento dei conti la rinascita della scuola di volo che dovrebbe però passare da una revisione del contratto con il comune, proprietario dell'area. Ancora una volta l'Aeroporto Municipale Massa-Cinquale viene usato come se fosse privato (evitando però di pagare il canone al comune). Non credo che il presidente disconosca la storia del rapporto controverso tra Aeroclub e Comune di Massa.
Non entro nel merito delle iniziative intraprese che, per quanto lodevoli, avvengono però sempre a discapito della cittadinanza considerato che Aeroclub non paga da anni i canoni di locazione pattuiti con la precedente amministrazione che arrivò, a tutela del credito, a sequestrare prima gli aeromobili per poi trovare un accordo transattivo che contemplava il pagamento di tutti i canoni pregressi e mai pagati. Ad oggi questi canoni hanno raggiunto la somma di 360 mila euro che grava sui conti del comune. Che credibilità può essere concessa ad un sodalizio che a più riprese non ha onorato gli impegni assunti? Inoltre, siamo sicuri che non ci siano anche abusi edilizi procrastinati nel tempo che hanno visto il sorgere di baracche e strutture non utilizzabili per le attività istituzionali? Chi pagherà i danni per queste gestioni? Il presidente spieghi ai cittadini i motivi per cui lui ed una manciata di soci detengono un’area le cui condizioni sono sotto gli occhi di tutti, di fatto gratuitamente e ad oggi per giunta sine titulo.
Per il bene di tutti e soprattutto per gli amanti del volo questa amministrazione ha da tempo avviato l'iter per riqualificare l'area, demandando ad un bando l'individuazione di un soggetto che possa davvero rilanciare lo scalo di Massa-Cinquale nel rispetto di tutti e non solo ad appannaggio di pochi. Se l’Aeroclub di Marina di Massa vorrà far parte di questa riqualificazione saremo ben lieti, ma prima si dovranno chiarire i termini del rapporto e soprattutto si dovrà adempiere ai debiti pregressi. Per queste ragioni l’Amministrazione Comunale non può esprimere alcun sostegno all’attuale gestione dell’Aeroclub.
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“Indicando Carlo Lenzetti nel Comitato di gestione dell'Autorità di sistema portuale abbiamo scelto una figura che potrà lavorare per tutta la città. Sarebbe stato sbagliato scegliere il rappresentante solo di una sola delle parti economiche che hanno interessi nel nostro porto”.
Nomina nel Comitato di gestione dell'Autorità di sistema portuale, il sindaco Serena Arrighi replica a Confartigianato e spiega i motivi della nomina di Carlo Lenzetti. “Carlo Lenzetti è un avvocato e un professionista serio e preparato soprattutto per quanto riguarda le tematiche legate al demanio e gode della nostra totale fiducia – spiega Arrighi -. Oltre a questo è però anche una figura che ci garantisce di essere super partes e quindi di rappresentare le istanze e gli interessi di tutti i carraresi. Al contrario ritengo non sarebbe stato giusto, come suggerito dal presidente di Confartigianato Sergio Chericoni, andare a indicare una figura che provenisse dal mondo dell'industria nautica. Ci tengo a rassicurare il presidente Chericoni che l'amministrazione per prima ha interesse a che si realizzi il travel lift e che il porto cresca e si sviluppi, ma per perseguire questi importanti obiettivi è nostro compito ascoltare e supportare le istanze di tutta la città e di tutte le parti economiche che hanno interessi nel nostro porto, non solo di una”.
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Una delegazione del coordinamento comunale di Forza Italia Massa ha partecipato all'inaugurazione della 'Scuola di volo' dell'Aeroclub Marina di Massa. Una delle tante ed importanti iniziative volte a rendere dignità all'aeroporto locale.
Forza Italia, attenta alle sorti del futuro dell'aeroporto, non ha mancato di ricordare l'importanza strategica di questa infrastruttura come volano per il decollo del turismo della città e della Versilia intera.
Alla presenza di molti amici sono stati ringraziati i consiglieri regionali che prima dell'estate hanno presentato in Consiglio Regionale una mozione per far rientrare l'intervento di asfaltatura della pista dell'aeroporto nel piano delle opere. Mozione approvata all'unanimità: Ciò fa anche ben sperare, che nei prossimi giorni, l'attesa variazione di bilancio regionale necessaria al finanziamento delle opere, sempre con l'aiuto di tutti i consiglieri, conceda al nostro aeroporto la stessa dignità degli altri aeroporti minori della Toscana come Marina di Campo (Elba), Tassignano (Lucca), Ampugnano (Siena), Grosseto ed Arezzo che già da anni hanno l'asfalto sulla propria pista. Quella del nostro aeroporto è invece ancora in erba e brecciolino. Situazione anacronistica che con l'aiuto del Consiglio Regionale Toscano finalmente potrà cessare.
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Dopo le parole di sfiducia di qualche giorno fa nei confronti dell’amministrazione e del sindaco Arrighi, Europa Verde fa retromarcia, chiedendo chiarimenti e proponendo un nuovo piano di stampo ecologista per rientrare definitivamente nella coalizione.
Quando si chiude una porta si apre un portone, ma forse i dirigenti verdi hanno pensato che non fosse proprio una brutta idea cercare di ritornare sui proprio passi.
Attraverso una nota ufficiale, firmata da Fabio Toledo e il consigliere federale nazionale Amerigo Blosi, EV ammette il fraintendimento riguardo le intenzioni della Arrighi, accusata in precedenza di aver svolto riunioni tra alleati politici, e enti e aziende, senza aver invitato anche il partito ecologista.
Lo strappo, almeno da parte dei verdi, sembra ricucito, ma la riapertura del dialogo porta con sé delle condizioni.
Come si legge nel comunicato, Blosi chiede delucidazioni su una riunione, tenutasi ad agosto, riguardante l’ampliamento delle attività estrattive in galleria all’interno del parco delle Apuane: un incontro, sempre secondo Blosi, che potrebbe aver dato il placet ad un nuovo processo di sfruttamento e degradazione ambientale.
“Europa Verde Carrara accoglie con soddisfazione la risposta della sindaca Arrighi in merito all’apertura della coalizione di maggioranza verso il nostro partito – si legge nella nota ufficiale diramata da Europa Verde – Siamo dispiaciuti per non aver compreso fin dall’inizio il parere della prima cittadina, portandola ad esprimere con ridondanza la sua posizione nei nostri confronti, ma la semplicità, la chiarezza e la trasparenza sono per noi sempre alla base della dialettica. Siamo lieti, inoltre, che il programma concordato sia ancora attuale sulla scrivania della sindaca, e che quindi il nostro contributo possa essere ancora apprezzato. In merito avremmo, dei chiarimenti da chiedere a proposito della riunione tenutasi ai primi di agosto, avente oggetto l’ampliamento delle attività estrattive in galleria all’interno del Parco delle Apuane. In quell’occasione erano presenti i rappresentanti di Confindustria, ovviamente portatore d’interesse verso un allentamento dei vincoli ambientali delle ZPS (zone a protezione speciale, ovvero siti di interesse faunistico ed ambientale facenti parte della Rete Natura Europea 2000) e, per la coalizione, l’assessore al bilancio Lattanzi, che ha manifestato grande sintonia con le richieste di Confindustria ed i rappresentanti delle comunità locali. Erano invece assenti due soggetti fondamentali nel merito della discussione: l’assessore all’ambiente Moreno Lorenzini e la sindaca stessa, avente delega al marmo; oltre naturalmente alla componente ambientalista della coalizione, ovvero Europa Verde, che non è stata informata o coinvolta, neanche in qualità di spettatore. Non sappiamo quali decisioni siano state prese, e quali le conseguenze sulle ZPS, ma mancando la sindaca, che, come da lei ribadito, tiene fede al programma elettorale e quindi alla tutela del parco, e l’assessore all’ambiente, che della salvaguardia del parco stesso è a questo punto garante avendo sottoscritto il programma elettorale, temiamo che sia stato consumato un ennesimo allentamento alle regole che salvaguardano il Parco delle Apuane, favorendo l’estensione di attività ad altissimo impatto in zone particolarmente delicate ed inserite in un programma di salvaguardia in accodo con la comunità europea ed il ministero per l’ambiente”.
Le richieste però non finiscono qui. Europa Verde vuole anche la creazione di tavolo di confronto in cui sviluppare un nuovo progetto per la transizione ecologica del territorio, venendo inoltre a conoscenza delle aziende che hanno supportato la candidatura dell’attuale sindaco per non cadere in un conflitto d’interessi.
“Alla luce di quanto scritto – continuano Toledo e Blosi – Europa Verde Carrara ritiene ancora aperto il dialogo con la maggioranza. Saremmo pronti a valutare un rientro nella coalizione a fronte di una concreta proposta, da parte della sindaca, ovvero l’apertura di un tavolo partecipato e permanente sulla transizione ecologica, del cui coordinamento ci prenderemo volentieri l’onere, che possa produrre, coinvolgendo associazioni, comitati e cittadini, proposte concrete per affiancare e supportare l’assessore all’ambiente. Siamo fiduciosi che la sindaca Arrighi pubblicherà presto, in maniera accessibile e trasparente, l’elenco delle imprese e delle realtà locali che hanno supportato la sua elezione, certi che non vi siano contrasti con la sostenibilità ambientale, parte integrante del programma della coalizione”.
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Incredibile: le elezioni per il comune di Massa, in programma nel 2023, non sono ancora entrate nel vivo, eppure la sinistra comincia a perdere pezzi. Le crisi tra gli alleati del centrodestra avrebbero potuto spianare la strada a chi è stato in minoranza negli ultimi cinque anni, ma la paventata, e possibile, candidatura di Fabio Evangelisti tra le fila del Pd ha fatto storcere il naso a quasi tutto il fronte progressista.
Troppo invischiato, con già troppe poltrone alle spalle: per molti esponenti delle liste civiche, ed elettori, forse Evangelisti non sarebbe la figura perfetta per riunire il centrosinistra: un pensiero esternato anche dal consigliere comunale, per la lista civica Arcipelago Massa, Andrea Barotti, che vede nella discesa in campo di Evangelisti l’ennesimo fallimento di un partito in mano a figure di spicco e correnti interne, ormai completamente slegato dalla realtà.
“La partecipazione di esponenti di primo piano del Partito democratico – si legge nel comunicato a firma Barotti – mi riferisco al consigliere regionale Giacomo Bugliani ed al presidente della provincia Gianni Lorenzetti, oltre ad alcuni rappresentanti di forze del centrosinistra, al convegno organizzato da Fabio Evangelisti non susciterebbe alcuna sorpresa se l’evento avesse come unica finalità la presentazione di un libro di memorie. La realtà però, da quanto leggo dai giornali, pare diversa.
La manifestazione, stando ai quotidiani, avrebbe l’ulteriore scopo di lanciare la candidatura dell’ex onorevole, ex presidente dell’Azienda di Promozione Turistica, ex consigliere comunale, ex assessore provinciale alla cultura, ex segretario provinciale del PCI, ex candidato alle primarie del centrosinistra (vinte da Volpi) ed oggi scrittore. Trovo davvero sgradevole, ed inopportuna, la presenza di esponenti del centrosinistra ad un tale appuntamento poiché avviene poco dopo il tentativo di dar vita ad una coalizione per giungere ad un programma comune e ad un candidato unitario”.
Arcipelago Massa, spiega Barotti, aveva dato la sua disponibilità per la creazione di un fronte in grado di arginare le destre, ma con queste personalità al comando, e il disinteresse completo a dialogare con i propri alleati, la lista civica potrebbe fare un passo indietro, poiché per nulla intenzionata a vivere un ruolo di subalternità e cieca obbedienza a programmi non pensati all’unisono.
“Arcipelago Massa ha aderito – continua Barotti – con sacrificio e convinzione, all’invito del segretario comunale democratico, credendo che il quadro politico si fosse chiarito. Il civismo che la mia componente esprime ha messo da parte le questioni divisive per cercare di costruire un fronte contro la destra sovranista ma, alla luce dei fatti, quello sforzo è stato inutile. Temo che, anche questa volta, la realtà sia ben lontana e diversa dalle dichiarazioni di buona volontà che ho letto solo alcuni giorni fa; il tavolo del centrosinistra è già zoppo! Mi dispiace osservare come i personalismi e le correnti privino di forza i partiti ed i segretari. Ho ritenuto necessario intervenire per spiegare che la disponibilità di Arcipelago Massa a far nascere un blocco che freni la destra non deve essere confusa con subalternità; è mio compito, a questo punto, difendere l’identità del mio movimento ed il cammino sin qui compiuto. Perciò, la partecipazione al tavolo del centrosinistra non credo possa, viste le condizioni, continuare”.
La critica a Evangelisti, nelle parole di Barotti, è netta e inequivocabile. Per il consigliere, l’ex deputato è stato uno delle figure che ha permesso alla destra di prendere il potere a Massa: un “salvatore” di cui non si sentiva proprio la necessità.
“Esprimo il mio disappunto – chiosa il consigliere – verso quei rappresentanti istituzionali che assistono alla ufficializzazione, in un palazzo di governo, della discesa in campo di Evangelisti; un politico che non mi sembra abbia risposto all’invito del Segretario del PD. All’ex onorevole vorrei far sapere che Massa non attendeva l’arrivo di un salvatore dal Portogallo; “un salvatore” che ha avuto importanti incarichi e con essi la concreta possibilità di dare un contributo per risolvere le criticità di questo territorio. La città che abbiamo oggi è il risultato non solo dei cinque anni della destra sovranista (a onor del vero piccola parentesi ma comunque segnante) ma anche di un passato che ha visto Evangelisti tra i protagonisti. Non basta un libro di ricordi o di belle speranze per far dimenticare la storia”.
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Una nuova casa per la statua di San Francesco, patrono nazionale e cittadino. Con una nota ufficiale, il sindaco massese Francesco Persiani ha certificato lo spostamento permanente dell’effigie religiosa, ricollocata in un’area verde in pieno centro città.
Grande soddisfazione da parte di Persiani, che sottolinea anche l’approvazione del vescovo Mario Vaccari, con cui si è discusso di una possibile riqualificazione della statua a fini religiosi e turistici.
Per il momento, il sindaco ha parlato solo dell’inserimento di un roseto senza spine, a memoria di una delle storie più famose del santo d’Assisi, ma non è detto che non possano esserci nuove direttive per una rivalutazione più ampia, sempre coadiuvata dalle sfere clericali locali.
“Nei giorni scorsi la statua di San Francesco, santo patrono d’Italia e di Massa – spiega il sindaco Persiani – è stata posizionata dall’amministrazione comunale in un nuovo spazio verde del centro città, al fine di renderla così ben visibile a tutti i cittadini, rispetto al luogo in cui si trovava. L’opera, del famoso scultore Riccardo Rossi, è sempre stata venerata e rispettata dai massesi sia per il valore spirituale sia per ciò che rappresenta per la città: motivo per cui si è voluto rendere omaggio con un’iniziativa che non si limita alla ricollocazione, ma rientrasse in un più ampio progetto. San Francesco, così ricollocato, vuole accogliere e proteggere i cittadini della città. Abbiamo condiviso l’iter e la scelta della nuova collocazione con il vescovo di Massa Carrara-Pontremoli, Fra Mario Vaccari, che ha molto apprezzato la volontà dell’amministrazione comunale di voler dare maggiore risalto alla statua. Anzi, grazie proprio ad un suggerimento del Vescovo, la statua sarà arricchita da un roseto senza spine, in ricordo di quello che da secoli continua a fiorire nel cortile adiacente la Porziuncola, all’interno della chiesa di Santa Maria degli Angeli ad Assisi. Si narra infatti che il poverello di Assisi si rotolò tra i rovi di un roseto per sfuggire alla tentazione del diavolo, ma i rovi, per non ferire il santo, si trasformarono in rose senza spine, dando origine alla Rosa Canina Assisiensis. La realizzazione del roseto sarà accompagnata dall’apposizione di una targa esplicativa. Ringrazio sentitamente il Vescovo per l’interesse dimostrato ed averci sostenuto in questo percorso”.
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Alla ricerca di statue perdute ed opere d'arte di pregio, o di spregio, la commissione cultura comunale - dopo interpellanze consiliari sul tema - si è recata nel deposito del Congo di Fossola (ogni riferimento africano è puramente casuale), per verificare se fra decine e decine di scarti fossero stati accantonati lavori di alto livello.
Peccato che detta commissione non annoveri neanche un esperto/a d'arte scultorea e/o pittorica. Ma... pazienza. Tra il mucchio di opere da anni lasciato nella polvere dell' oblio, c'è la "Donna" in astrazione donata negli anni '80 al Comune di Carrara dal prof. Cherubino Binelli, insigne pittore e scultore, poeta, scrittore e film-maker.
La Sua donna di marmo per circa mezzo secolo è stata esposta nell'atrio marmoreo dinanzi al Palazzo Civico. Poi, sotto il trascorso "governo" dei Grillini, sparita... Come Matteotti... Essa giace annerita dalle intemperie (come si nota nel paragone delle due foto della opera), nel magazzino all'aperto del Congo. Idem la Cambiale di Marmo dello scultore Roberto Bernacchi (nella bella foto di Amedeo Vergani), che anch'essa giace, buttata là come un lastrame difettoso, sempre nel territorio del Congo.
L'artista anni or sono ne fece una tutta bianca, come l'effetto allora in vigore; ma un pesante camion del trasporto marmi in retromarcia gliela frantumò. Il Bernacchi ostinato ne plasmò una identica di tre metri e mezzo lunga per uno e 50 alta, colorata, come le odierne cambiali.
Tra l'altro vero è che il titolo di credito ha sempre rappresentato un giovamento di vitale importanza economica nel mondo del marmo di Carrara. Quindi, la Cambiale di Roberto Bernacchi potrebbe essere esposta all'ingresso della città del marmo. O dinanzi ad una banca locale.
Altra opera d'arte pare sia la bronzea di Giovanni Tognini, del quale nientemeno che Henry Moore ebbe a dire ad un amico inglese:"Vieni con me, andiamo a Carrara. Ti farò conoscere il più bravo scultore d'Italia. Solo che lui non sa di esserlo, e nella sua città nessuno glielo dice.Anzi, tutt'altro"...Le statue di grandi artisti locali quali Tognini e Carlo Sergio Signori (opere private) sono anch'esse nel dimenticatoio di Carrara. Ma questa è un'altra storia da ri - raccontare...
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“L’Associazione Civici Apuani desidera manifestare il proprio sostegno al sindaco Persiani, e all’assessore Zanti, per aver intrapreso un percorso progettuale riguardo le politiche abitative a medio-lungo termine, che va a superare la cronica politica emergenziale del settore; la costante emergenza ha portato nel tempo a interventi tampone, spesso con risultati “discutibili”, mentre adesso sono state poste le basi di una politica lungimirante che porta ad interventi aventi una ricaduta positiva sul territorio”.
Questa la dichiarazione dell’Associazione Civici Apuani uscita a seguito del completamento dei primi alloggi nelle zone di Ricortola e di Marina di Massa, progetti sociali questi di “Housing first” e di “Housing led”. Il progetto di “Housing first” è un modello di intervento per il contrasto alla grave marginalità basato sull’inserimento in appartamenti indipendenti di persone “fragili”, senza fissa dimora, con problemi di salute mentale o in situazione di disagio socio-abitativo; così come il progetto di “Housing led” è un progetto nel quale il diritto all’abitare viene rispettato e preso come elemento essenziale della presa in carico di persone svantaggiate che vivono situazioni di grave deprivazione.
“In questa congiuntura storico-economica - commenta l’associazione – “ridurre l’aggravio economico per le abitazioni con all’interno i nuclei più fragili permette di liberare risorse che entrano a far parte dell’economia cittadina in ogni settore, rivitalizzando il commercio di quartiere per anni in sofferenza. L’obiettivo dovrà essere quello di non avere più quartieri di serie A ed altri di serie B, ma di rivitalizzare ogni zona con le sue peculiarità, facendo tornare centrali le relazioni tra le persone che solo nei quartieri trovano pieno compimento”.
“La strada intrapresa dal sindaco Persiani, con il lavoro ed il supporto dell’assessore Zanti, - conclude Sebastiano Ramilli portavoce di Civici Apuani – “ci pare essere quella di voler dare una prospettiva stabile a politiche che fino al recente passato hanno vissuto di misure tampone e legate all’emergenza contingente. Al lavoro quindi per supportare ulteriormente iniziative e politiche che facciano della nostra città un esempio virtuoso da esportare”
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In relazione a quanto apparso sulla stampa a firma di Italia Nostra in merito al progetto “Ex Cat e Pomario, tutto sbagliato”, mi corre l’obbligo di intervenire per tranquillizzare in parte l’associazione ed in parte per riportare la notizia e i loro avventati giudizi nel giusto alveo. Lo debbo in primis alla cittadinanza e, dopo, a Italia Nostra la cui vis polemica è peraltro sempre iperattiva.
Andiamo per ordine. Le ire di Giampaoli & C. appaiono del tutto ingiustificate: mi riferisco all’affidamento dell’incarico alla progettazione ad una società di ingegneria di La Spezia. Premesso che trattasi di atto dirigenziale e quindi non di Giunta, confido che la scelta sia ricaduta, come allo stato non ho ragione di dubitare, sul soggetto più idoneo per un intervento così delicato e strategico. Comprendo peraltro anche alcuni spunti di riflessione svolti da Italia Nostra e che, in parte, possono essere senz’altro condivisibili. Io stesso nel primo approccio con la società dei progettisti ho evidenziato come il punto di partenza debba essere necessariamente il parco del Pomario. Solo partendo da una corretta riqualificazione della pregiata area verde potrà svilupparsi il resto del più complesso intervento.
Per contro, evidenzio due aspetti: il primo è che, nonostante i tempi stretti, legati alla tempistica del PNRR, la progettazione, che è nella fase iniziale, verrà condivisa con la cittadinanza; secondariamente, mi pare prematuro criticare qualcosa che ancora è in fase di studio ed elaborazione. Da ultimo, al di là delle valutazioni circa la scelta del Piuss, mi permetto di osservare come un finanziamento di oltre 4 milioni di euro ed un altro, specifico per il parco, di 400 mila euro, siano un’occasione irripetibile per la città e per la zona del Pomario, cui Italia Nostra dovrebbe approcciarsi con maggiore fiducia e ottimismo poiché, forse per la prima volta dopo decenni di “parole”, grazie al lavoro di questa Amministrazione, i massesi potranno vedere rinascere questa parte preziosa della città e riappropriarsene per davvero.
Quanto al sottoscritto, sappiano i cittadini che farò tutto quanto in mio potere perché le risorse ottenute vengano destinate ad un’opera che sia la migliore e più condivisa possibile, nei limiti naturalmente di quanto previsto negli obiettivi del finanziamento stesso.
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