Politica
«Incendio al campo di Lavello, sfiorata la tragedia. La sindaca faccia rispettare ordinanza di demolizione e sgombero»
"L'incendio che nella notte ha devastato una roulotte abitata nel campo rom di Lavello è l'inevitabile conseguenza di una situazione di illegalità e degrado che denunciamo da tempo.

«Trasporto pubblico a Colonnata, situazione segnalata da tempo, ora anche pericolosa: la giunta Arrighi resta sorda»
“Già in data 26 luglio 2024 e 14 ottobre 2024 attraverso la stampa locale avevo segnalato le allora gravi criticità del servizio di trasporto pubblico a Colonnata, con…

Il cambio di nome dell'aeroporto del Cinquale è irregolare: Italia Nostra Massa Montignoso si appella al prefetto e alla presidenza nazionale
La sezione Massa Montignoso di Italia Nostra ha fatto un appello al presidente nazionale per salvaguardare i toponimi storici della città di Massa: “A Massa, nel corso degli anni, sono…

Il Polo P&S: sono i sindaci azionisti di Gaia a dare le linee strategiche al CDA
Per il Polo Progressista e di Sinistra, composto da M5S RC e Mcc, chi risponde in nome e per conto di GAIA Spa non ha ben chiara la…

Azione U30 Massa: soddisfatti per la riapertura della Biblioteca, una risposta concreta alla città
Come Azione U30, accogliamo con soddisfazione la notizia della riapertura della Biblioteca Comunale di Massa nella sua sede temporanea presso la scuola Bertagnini. Si tratta di una soluzione…

Ponticello in legno sul fiume Frigido in stato di degrado: il consigliere Tarantino e il comitato "Tra la Gente" chiedono un intervento immediato
Ancora una segnalazione sullo stato di degrado delle infrastrutture pedonali nella zona del fiume Frigido. Questa volta è il comitato cittadino “Tra la Gente”, attraverso il suo rappresentante…

Ferro non zincato nel cantiere della scuola Buonarroti: il consigliere Mirabella sottolinea i ritardi, gli aumenti di spesa e le mancate risposte dell’amministrazione
Il ferro usato per i lavori alla scuola media Buonarroti di Marina di Carrara non è zincato, quindi molto più soggetto ad arrugginire, specialmente se usato in una…

Feneal Uil: rinnovato il contratto nazionale lapideo e materiale da escavazione
Lunedì 14 luglio a Milano si è conclusa la trattativa che ha portato al rinnovo del CCNL Lapidei e materiali da escavazione per circa 30mila lavoratrici (3mila…

Fondazione Antonino Capponnetto fa il punto sulla situazione apuana in attesa della Commissione Parlamentare antimafia
La recente operazione che ha visto il nostro territorio come un autentico hub del traffico illecito di sostanze stupefacenti è una ulteriore conferma su quanto sia la…

"Gravi violazioni al Consorzio di Bonifica Toscana Nord. Sodini non rispetta la democrazia né la parità": la critica di Teresa Baldini
"Quello che è avvenuto nell'ultima assemblea del Consorzio di Bonifica Toscana Nord è molto grave, sia dal punto di vista dei contenuti che dell'atteggiamento tenuto dal Presidente Sodini,…

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Il convegno "SIN-SIR, facciamo il punto", organizzato da Europa Verde - Verdi, si svolgerà sabato 12 novembre dalle 16.30 presso la sala della Resistenza del Palazzo Ducale in piazza Aranci a Massa.
Saranno presenti Chiara Bontempi e Maurizio Bonugli, co-portavoce comunali;
interverranno:
Daniele Terzoni (ex membro del CDA del CZIA) su: "Dalla Farmoplant ad oggi";
Alberto Rutili (Presidente ISDE – Massa Carrara) su: "La salute a rischio";
Paolo Bedini (Presidente CNA – Massa Carrara) su: "La reindustrializzazione";
Nicola Del Vecchio (Segretario CGIL – Massa Carrara) su: "Sostenibilità e lavoro";
Andrea Piccinini (Geologo) su: "Il progetto di Bonifica Sogesid".
Questo convegno è il primo appuntamento di "Massa 2023 ...Open City". Una serie di incontri pubbliciofferti alla Città, utili all'approfondimento e all'arricchimento programmatico che ci accompagneranno fino alle elezioni amministrative della prossima estate.
LA CITTADINANZA È INVIATA A PARTECIPARE!
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Nuovo incontro tra l'assessore alla Viabilità Elena Guadagni e i rappresentanti degli autotrasportatori per discutere dei problemi della viabilità a monte. Dopo un primo confronto di alcune settimane fa in Comune, stamani alla pesa di Miseglia bassa Guadagni ha incontrato Maurizio Bandecchi di Assotir, Giorgio Favullo di Cna e Luciano Franchi di Confartigianato oltre a una folta delegazione di camionisti con i quali sono state affrontate alcune delle problematiche più urgenti della categoria.
“E' stato un incontro sicuramente proficuo perché abbiamo avuto modo di toccare con mano quelle che sono le principali criticità e confrontarci su quali siano le priorità per chi ogni giorno per lavoro percorre le nostre strade a monte - spiega Guadagni -. Come amministrazione abbiamo ribadito la nostra intenzione di partire quanto prima con alcuni interventi. Cominceremo anzitutto dal rifacimento della rotatoria Pedrazzi, vale a dire quella giusto all'uscita della galleria della strada dei Marmi, e ancora con interventi sul manto stradale della stessa strada dei Marmi e dei tratti più ammalorati tra Miseglia e Torano. Ci siamo detti disponibili anche a fare il possibile per risolvere anche altri problemi che ci sono stati segnalati in uno spirito molto collaborativo, penso per esempio al taglio della vegetazione che invade la carreggiata oppure a valutare a modifiche dell'impianto di lavaggio”.
“Apprezziamo anzitutto – dicono i rappresentanti dei lavoratori – come questa amministrazione abbia fin da subito voluto riallacciare il dialogo con gli autotrasportatori. E' molto importante per noi questo confronto continuo e anche stamani abbiamo avuto modo di fare presente all'assessore alcuni interventi per noi non più rimandabili. Tra questi ci sono sicuramente i problemi alla viabilità tutta attorno alla pesa di Miseglia dove c'è stato confermato che verrà al più presto rifatta la rotonda e si interverrà anche per sistemare l'asfalto nei punti più rovinati. Abbiamo fatto presente poi all'assessore la necessità di modificare l'impianto di lavaggio che, ad oggi, non solo non è efficace, ma danneggia anche gli stessi mezzi e poi di intervenire con urgenza per tagliare le fronde che invadono le carreggiate delle strade a monte e che finiscono non solo per rovinare i teloni, ma anche la carrozzeria e i fanali. Al di là di questi primi interventi come categorie crediamo però che sia necessario destinare alla manutenzione delle strade a monte più fondi di quelli attuali, almeno cinque volte tanti, attingendo anche dalla grandi entrate fiscali che arrivano dal settore marmo”.
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Forza Italia Carrara difende l’importanza dei servizi di Endocrinologia e Oncoematologia. Il partito invita l’amministrazione a un confronto con l’Asl affinché i servizi non vadano incontro a un collasso ma che, al contrario, siano potenziati, come nel caso di endocrinologia con l’inserimento di un secondo medico specializzato.
“E’ inammissibile dopo mesi questa situazione di mancanza del secondo medico con appropriata specializzazione – commenta il coordinatore comunale di Forza Italia, Gianenrico Spediacci -. La giunta Arrighi, in carica dalla seconda metà di luglio, ha la responsabilità della guida della città e il diritto, oltre al dovere, di seguire e prevenire certe scelte, evitando danni alla cittadinanza con problemi di salute. Svolga appieno il suo mandato dunque, per evitare il collasso di quei servizi sanitari come endocrinologia, che fino ad oggi hanno ben funzionato. E lo faccia intervenendo con l’Asl, visto che la sindaca è anche presidente della Conferenza zonale apuana. E’ necessario bussare alla porta di Asl Nord Ovest e farlo con convinzione”.
Forza Italia Carrara ribadisce altresì di non essere rimasta troppo sorpresa a seguito della recentissima delibera della direttrice generale di Asl Nord Ovest riguardo il reparto di Endocrinologia, da mesi in situazione di carenza di medici; nonostante sia l’unico centro endocrinologico veramente completo a livello provinciale.
“La delibera del 4 novembre 2022 a firma della dirigente Maria Letizia Casani prevede che in endocrinologia al Monoblocco vada un medico nucleare, il dottor Ferdinando Buffoni. Si tratta di un ottimo medico che si è distinto anche in interventi di chirurgia radioguidata al Noa. Ma è un medico nucleare – sottolinea Spediacci – e nell’elenco delle competenze del medico nucleare manca la parte relativa alle visite endocrinologiche, che costituiscono la sostanza delle prestazioni fatte nel reparto”.
Una situazione che il partito spera possa volgere a una soluzione in tempi ridotti, allargando il discorso anche ad altri reparti con necessità di potenziamento come quello di oncoematologia e in generale fornendo un servizio al Monoblocco sempre più articolato e al passo con le richieste e i bisogni della cittadinanza.
“Il Comitato primo soccorso e urgenza ha messo in evidenza problemi di organico anche in un altro reparto importante come oncoematologia – prosegue Spediacci – e ciò non è altro che l’ennesimo capitolo di una storia lunga a livello locale in cui grava sempre lo spettro del taglio pesante, anche a causa dell’incosistenza dei rappresentanti politici locali. Chi si è succeduto negli anni ha permesso cambiamenti e riduzioni e questo è iniziato da quando la sanità è stata gestita con metodi aziendalistici e soprattutto dopo la riforma di Enrico Rossi. Al Monoblocco è successo un po’ di tutto: voci di decapitazione di alcuni piani, risonanze ferme per anni, trasferimenti diversi da quelli previsti nel Pal, sospensione di servizi. Nel mentre la politica di casa, collegata al filo rosso con la Regione, faceva finta di niente”.
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Potrebbe essere l’ultimo, grande, cavallo di battaglia della giunta Persiani prima delle prossime elezioni comunali: un’eredità che però la popolazione massese è sempre meno restia ad accogliere.
Il progetto della “Variantina” è vecchio, o forse sarebbe meglio dire antico, e ad ogni tentativo di messa in moto dei lavori, i costi, l’impatto ambientale e sociale, e persino l’effettivo valore della struttura vengono messi in discussione: o i massesi sono davvero arcigni nella lotta al progresso o qualche problema ci dovrà pur essere.
Il sindaco, che sembra aver perso il gradimento di una larga parte della sua maggioranza, e l’amministrazione continuano solerti nell’iter burocratico, nonostante alcuni studi, come quello dell’università di Pisa e persino quello dell’Anas, mettano in chiaro come il primo lotto della variante Aurelia possa diventare, e a pieno titolo, un costosissimo ecomostro.
Sulla questione è ritornato anche il Comitato spontaneo No Variante Aurelia, indispettito dall’assenza dell’assessore ai lavori pubblici e del sindaco nel giorno prefissato per la convocazione in comune.
Le idee, e sembra anche i fatti, che il comunicato ha portato in comune sono copiose, ma l’amministrazione ha fatto orecchie da mercante.
Una mossa che ha portato il comitato a produrre un comunicato ufficiale in cui denuncia tutti gli “orrori” della prossima variante, che andrà ad inficiare sia sulla viabilità, che secondo gli studi da loro proposti potrebbe addirittura peggiorare, che sulla qualità di vita della popolazione.
Nella nota, i “No Variante” auspicano un nuovo incontro, questa volta con chi ha veramente l’autorità di far modifiche, con la speranza di poter mettere fine ad un progetto vecchio di decenni ma che si aggira come uno spettro tra le amministrazioni massesi da sempre.
“Il 03/11/2022, il Comitato spontaneo No Variante Aurelia è stato convocato in audizione dalla commissione lavori pubblici del comune di Massa per presentare le motivazioni avverse al progetto primo lotto della variante Aurelia ("Variantina") all'attenzione dei consiglieri e dell'assessore ai lavori pubblici Marco Guidi, risultato però assente. Eppure, era presente all'audizione del comitato per il sì. Assente anche il sindaco, nonostante la sicurezza della città di Massa fosse al centro della disamina del comitato (capace di presentare al MiTe anche osservazioni su aspetti più generali). Sarebbe stata essenziale la presenza dell'assessore per renderlo edotto dei risultati dello "Studio sui flussi di traffico” dell'università di Pisa commissionato dal Comune di Massa, ma stranamente non conosciuto dalla commissione e "dimenticato" nella sua integrità negli strumenti di progettazione comunale. Particolare è invece l'utilizzo delle informazioni dello studio nel progetto redatto da Anas. Lo studio rende lampante che se venisse realizzata la "Variantina" sull'Aurelia il passaggio giornaliero di veicoli si ridurrebbe solo da 1000 a 950, mentre aumenterebbe di oltre 300 veicoli sul tratto di viabilità dal cimitero di Turano fino a viale Roma (numeri esemplificativi per semplificare la percezione del flusso): quindi, a fronte di una situazione praticamente invariata sul tratto di Aurelia Turano, avremo un aumento del 30% del traffico da via Pellegrini a via Carducci, una zona centrale notoriamente congestionata. Come se non bastasse, il comune ha scelto di costruire la casa della salute in zona stazione, che provocherà l'aumento di afflusso veicoli e persone per l'accesso ai servizi medici di base offerti: ambulatori di medici di famiglia, visite specialistiche, centro prelievi e vaccinazione, e ospedale di comunità. Il risultato sarà la congestione del traffico a tutte le ore, con grave pericolo per la sicurezza di tutti i cittadini, in particolare le persone fragili. Inevitabile sarà un riflesso anche sulla viabilità vicina con il traffico che si riverserà su viale Roma, viale della Stazione e via Marina Vecchia. Altra grande criticità, sulla quale è importante un confronto con l'assessore, riguarda la presenza di aree con il livello massimo di rischio idraulico (L4 - molto elevata pericolosità) lungo il tracciato del solo pezzetto di variante in progetto, per i quali Anas prevede lo scavo di una cassa di espansione pari al volume occupato a valle della ferrovia, dove ricordiamo è presente la centrale elettrica. La commissione non ha saputo rispondere alla semplice domanda: dove realizzare gli scavi di decine di migliaia di metri cubi, allo scopo di contenere eventi alluvionali sempre più frequenti? Non si è riusciti nemmeno a comprendere quali strumenti urbanistici verranno utilizzati, né quali vincoli, né quali costi la cittadinanza dovrà sopportare. Il comitato ha chiesto alla commissione di prendere atto che ANAS certifica nel progetto 1° Lotto-Variante Aurelia che: "Le opere in progetto possono determinare alterazioni delle condizioni psico-fisiche dell'uomo, in particolare principalmente riconducibili all'inquinamento atmosferico e acustico", quindi problemi e danni alla salute dei cittadini di Massa. Un altro argomento sollevato nel corso dell'audizione è stato l'interferenza del tracciato della Variantina con il percorso ciclabile della Via Francigena, uno dei "vincoli invarianti" da tutelare secondo il piano strutturale (art.43 del PSC), ma non considerato nel progetto perché non comunicato dagli uffici comunali. Da sottolineare che per ANAS sono in deroga anche i problemi creati al percorso pedonale, nonostante i finanziamenti ricevuti dal Comune per la tutela, sicurezza e promozione della Via Francigena: ciò ha destato grande stupore degli uffici regionali competenti e dei responsabili dell'associazione nazionale. In ultimo, è stato sollevato il problema del costo per la realizzazione previsto alcuni anni fa di 22 milioni di euro, ormai non più sufficienti, da riconsiderarsi alla luce di prezzi aggiornati, rivalutazione espropri e ricorsi. Altra domanda senza risposta, riguarda la copertura e intestazione dei costi di manutenzione: è importante per la sicurezza di Massa per il problema idraulico descritto in precedenza. Come cittadini, pensiamo che le importanti tematiche presentate dal comitato coinvolgano l’intera città di Massa: non potrebbe essere altrimenti per temi come la sicurezza, il traffico e l'inquinamento. Alla luce delle diverse domande poste dal comitato a cui non sono state date risposte dai membri della commissione, attendiamo con fiducia una nuova convocazione con sindaco e assessore, come promesso. Vogliamo che sia chiaro che il problema del traffico in Turano non sarà risolto né spostato. Vogliamo che sia chiaro che, al contrario di quanto affermato in commissione sulle possibilità di intervento sul progetto di Anas, il comune di Massa ha voce in capitolo: non è un passante distratto ma il committente! Molti sono gli atti che devono essere ancora fatti: così a seguito di una coscienziosa analisi della differente realtà rispetto ad un progetto vecchio 50 anni, questa amministrazione può ancora decidere se realizzare un opera inutile, costosa ma soprattutto pericolosa per l'intera comunità”.
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L'amministrazione di Carrara ha organizzato a palazzo Civico un tavolo di confronto sul futuro del Cermec. All'incontro, oltre alla sindaca Serena Arrighi e agli assessori al Bilancio e alla Partecipate Mario Lattanzi e Carlo Orlandi, hanno partecipato anche il sindaco di Massa Francesco Persiani e l'assessore Pierlio Baratta, i rappresentanti dei sindacati confederati Luca Mannini e Andrea Figaia per la Cisl, Alessia Salvatori e Franco Borghini per Uil, Angelo Fruzzetti e Nicola del Vecchio per Cgil e ancora il presidente di Reti Ambiente Daniele Fortini assieme al coordinatore dei progetti Pnrr Paolo Ghezzi, Alessandro Mazzei di Ato Toscana Costa e l'amministratore unico di Cermec Alessio Ciacci.
“Va avanti la nostra azione per preservare Cermec e accompagnarlo nella trasformazione di un impianto innovativo – spiega il sindaco Arrighi -. In questa riunione, fortemente voluta e organizzata dal Comune di Carrara, abbiamo toccato tanti temi a cominciare da quello, sicuramente più impellente, delle bonifiche propedeutiche alla realizzazione del nuovo biodigestore il cui progetto rientra tra quelli finanziati dal Pnrr. Per poter procedere in questa direzione, tuttavia, è prima necessario reperire fondi o linee di finanziamento che Cermec da solo, essendo ancora in concordato, non può procacciarsi. Per questo motivo Reti Ambiente si sta già muovendo in prima persona e, in linea con questo impegno, ci ha prospettato la possibilità che le gare per le bonifiche siano pronte a breve, entro il 15 dicembre. Un altro argomento che abbiamo affrontato nel corso dell'incontro è stato poi quello relativo alla modalità con cui l'impianto di Cermec dovrà transitare a Reti Ambiente, come previsto dalla normativa, e riguardo alla quale sono ancora in corso delle attente valutazioni. Su tutta questa vicenda è comunque nostra intenzione mantenere alta l'attenzione e proprio per questo abbiamo già programmato un nuovo incontro”.
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Continua il botta e risposta tra Azione, Europa Verde e il sindaco Arrighi relativo le spese elettorali sostenute dal comitato elettorale del primo cittadino di Carrara, di cui peraltro hanno fatto parte i due partiti oggi all’opposizione
I due partiti recentemente hanno infatti chiesto ufficialmente alla Arrighi di pubblicare online il bilancio del suo comitato elettorale per dare la possibilità a tutti i cittadini di sapere quali realtà del territorio hanno sponsorizzato, creduto e sostenuto la sua candidatura, dichiarando inoltre pensando che, il finanziamento privato alla politica sia legittimo ma debba essere rendicontato e reso facilmente accessibile.
La risposta del sindaco serena Arrighi non ha tardato ad arrivare la quale ha replicato di aver adempiuto a tutti gli obblighi di legge, tra i quali la comunicazione al CoReGe di tutti i contributi ricevuti.
Sula caso interviene oggi dall’opposizione anche il consigliere Cosimo Ferri che dichiara “Ho letto gli appelli e le richieste rivolte alla sindaca Arrighi da parte di Europa Verde e Azione, suoi alleati sin dal primo turno. Questa insistenza non può essere lasciata cadere nel vuoto, avendo le stesse fatto parte del progetto Arrighi dal primo giorno fino al ballottaggio”. “Ho quindi presentato – continua Ferri -, in qualità di consigliere, una richiesta di accesso agli atti per garantire la massima pubblicità e per verificare nel dettaglio. Penso che sia giusto garantire la massima trasparenza, anche perché Azione ha contribuito alla formazione proprio della lista Arrighi”.
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Dopo gli attacchi di Europa Verde arriva la replica del sindaco Serena Arrighi che ribadisce quanto già espresso pochi giorni fa in un comunicato congiunto firmato dai segretari dei partiti della coalizione.
“Credo sia persino ridondante sottolineare come, in quanto capo della coalizione, il comunicato uscito pochi giorni fa in merito al passaggio all'opposizione di Azione ed Europa Verde, e firmato da tutti i segretari, rappresentasse anche il mio pensiero e io stessa ne abbia promosso la stesura – spiega Arrighi -. Quanto poi alle altre accuse che adesso ci vengono mosse da Europa Verde mi limito a ricordare a chi ci attacca che questa amministrazione sta lavorando, anche per quanto riguarda le tematiche ambientali, seguendo il programma elettorale che loro stessi hanno condiviso e appoggiato. Per quanto riguarda le spese elettorali, infine, abbiamo da tempo adempiuto a tutti gli obblighi di legge, tra i quali la comunicazione al CoReGe di tutti i contributi ricevuti”.
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Con il decreto n. 5587 del 28 marzo 2022 anche la regione Toscana ha approvato l’avviso pubblico per il "Sostegno alla parità di genere e alla cultura di genere" per il biennio 2022/23. Tale azione, destinata alle scuole, ha come obiettivo la destrutturazione degli stereotipi di genere per promuovere la cultura della parità, contrastare ogni forma e grado di violenza nei confronti delle donne, e mettere in campo strategie di parità e rispetto, nonchè piena uguaglianza di opportunità e diritti in ogni ambito della vita.
Secondo il movimento Aurora, nato alcuni mesi fa dai delusi di quel centrodestra locale uscito sconfitto dalle ultimi sfide elettorali nella provincia di Massa Carrara e in Lunigiana, la definizione di percorsi di diffusione della cultura di genere e della destrutturazione dello stereotipo di genere nelle scuole, “fanno chiaramente riferimento ai contenuti della ideologia "gender", la quale afferma che il sesso biologico non ha necessaria importanza nella costruzione dell'identità di una persona e che il dato naturale - essere maschi o femmine per nascita - è una convenzione sociale da eliminare per costruire una società senza differenze tra uomini e donne”.
Secondo il movimento la regione Toscana, che è stata anche una delle prime regioni ad aver aderito al documento “Strategia nazionale per la prevenzione e il contrasto delle discriminazioni basate sull'orientamento sessuale e sulla identità di genere (2013-2015)" promosso dall’UNAR (Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali) sottoscritto poi dal governo Draghi, e continua a farlo “impiega vergognosamente per questa "colonizzazione ideologica", all'insaputa dei contribuenti, considerevoli risorse finanziare, che altrimenti potrebbero essere utilizzate per ampliare e potenziare i servizi sanitari e sociali”.
Ma se la regione aderisce a queste tipologia di progetti, secondo il movimento Aurora non è detto che lo debbano fare le amministrazioni provinciali e comunali le quali “per fermare la diffusione del pensiero "gender" nelle scuole, basterebbe semplicemente non sottoscrivessero tali accordi” .
Emanuela Busetto e Elena Bardelli, rispettivamente presidente e segretario del movimento Aurora, chiedono così ai consiglieri regionali provinciali e comunali di agire concretamente nella condanna di questo tipo di azioni ed esprimono piena solidarietà al consigliere comunale di FDI di Pisa che unico in Toscana, ha avuto il coraggio di opporsi al finanziamento di un corso di educazione “gender” delle scuole del suo comune, diventando esso stesso vittima di un violento attacco mediatico.
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Stamani si è svolto il consiglio comunale congiunto dei comuni di Massa, Carrara, Montignoso, sulla vertenza Sanac.
"Un'iniziativa - commenta Cosimo Ferri - che ho proposto io, perché ritengo importante dare un segnale forte ed unitario a livello nazionale.Vogliamo verità e lealtà, chiediamo di sapere perché #AcciaierieItalia tentenna, perché ordina materiale all'estero e non alla Sanac, perché non paga i debiti maturati con Sanac. C'è in gioco il futuro dell'azienda e di molti, troppi, posti di lavoro. Io non smetterò di difenderli. Ho sottoscritto e votato il documento unitario predisposto dai lavoratori e destinato al #Parlamento: vigileremo sulle risposte del governo e sulle trattative che esso vorrà avviare".
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Di seguito l'intervento del sindaco Serena Arrighi oggi al consiglio comunale congiunto sulla vertenza Sanac.
"Il consiglio comunale di oggi è molto più che un gesto simbolico, è un'azione concreta per accendere i riflettori su una situazione che da tanto, troppo tempo tocca da vicino tutto il nostro territorio. La vertenza Sanac non coinvolge d'altronde solo lavoratori e famiglie, ma porta con sé anche precise scelte politiche e strategiche che non solo la nostra provincia, ma la nazione tutta non possono più rimandare. Sto parlando di scelte che di certo devono tenere conto della crisi energetica, della guerra in corso in Ucraina e della politica dell'Unione Europea, ma non possono tacere nemmeno su temi come, primo tra tutti, quale debba essere il prezzo giusto da pagare per beni di prima necessità. Al giorno d'oggi, mi domando, ha senso continuare ad andare a comprare all'estero in maniera indiscriminata e, soprattutto, chiudendo gli occhi su quale sia la situazione politica, ambientale e, non ultima dei diritti civili e dei lavoratori nei paesi dove andiamo a spendere montagne di soldi? Io credo invece che questi debbano essere tutti fattori di primaria importanza e che dovrebbero guidare le strategie non solo dell'Italia, ma dell'Europa intera e di tutti quei paesi dove certi diritti esistono e dove sono stati conquistati con grandi battaglie di lavoratori e cittadini. Inutile dire che la vicenda Sanac rientri proprio in questo quadro. Dobbiamo fare sì che la filiera dell'acciaio resti tutta in Italia e per farlo lo stato, che in questi anni ha investito tanto in questo settore, deve avere un ruolo da protagonista e assumersi fino in fondo le proprie responsabilità".
- L’amministrazione comunale ricorda il 78° anniversario della prima Liberazione di Carrara e dell’eccidio di Avenza
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- Carrara, via Massa Antica Avenza. Ferri: “Il degrado aumenta, ma da Arrighi e giunta solo silenzio”