Politica
«Incendio al campo di Lavello, sfiorata la tragedia. La sindaca faccia rispettare ordinanza di demolizione e sgombero»
"L'incendio che nella notte ha devastato una roulotte abitata nel campo rom di Lavello è l'inevitabile conseguenza di una situazione di illegalità e degrado che denunciamo da tempo.

«Trasporto pubblico a Colonnata, situazione segnalata da tempo, ora anche pericolosa: la giunta Arrighi resta sorda»
“Già in data 26 luglio 2024 e 14 ottobre 2024 attraverso la stampa locale avevo segnalato le allora gravi criticità del servizio di trasporto pubblico a Colonnata, con…

Il cambio di nome dell'aeroporto del Cinquale è irregolare: Italia Nostra Massa Montignoso si appella al prefetto e alla presidenza nazionale
La sezione Massa Montignoso di Italia Nostra ha fatto un appello al presidente nazionale per salvaguardare i toponimi storici della città di Massa: “A Massa, nel corso degli anni, sono…

Il Polo P&S: sono i sindaci azionisti di Gaia a dare le linee strategiche al CDA
Per il Polo Progressista e di Sinistra, composto da M5S RC e Mcc, chi risponde in nome e per conto di GAIA Spa non ha ben chiara la…

Azione U30 Massa: soddisfatti per la riapertura della Biblioteca, una risposta concreta alla città
Come Azione U30, accogliamo con soddisfazione la notizia della riapertura della Biblioteca Comunale di Massa nella sua sede temporanea presso la scuola Bertagnini. Si tratta di una soluzione…

Ponticello in legno sul fiume Frigido in stato di degrado: il consigliere Tarantino e il comitato "Tra la Gente" chiedono un intervento immediato
Ancora una segnalazione sullo stato di degrado delle infrastrutture pedonali nella zona del fiume Frigido. Questa volta è il comitato cittadino “Tra la Gente”, attraverso il suo rappresentante…

Ferro non zincato nel cantiere della scuola Buonarroti: il consigliere Mirabella sottolinea i ritardi, gli aumenti di spesa e le mancate risposte dell’amministrazione
Il ferro usato per i lavori alla scuola media Buonarroti di Marina di Carrara non è zincato, quindi molto più soggetto ad arrugginire, specialmente se usato in una…

Feneal Uil: rinnovato il contratto nazionale lapideo e materiale da escavazione
Lunedì 14 luglio a Milano si è conclusa la trattativa che ha portato al rinnovo del CCNL Lapidei e materiali da escavazione per circa 30mila lavoratrici (3mila…

Fondazione Antonino Capponnetto fa il punto sulla situazione apuana in attesa della Commissione Parlamentare antimafia
La recente operazione che ha visto il nostro territorio come un autentico hub del traffico illecito di sostanze stupefacenti è una ulteriore conferma su quanto sia la…

"Gravi violazioni al Consorzio di Bonifica Toscana Nord. Sodini non rispetta la democrazia né la parità": la critica di Teresa Baldini
"Quello che è avvenuto nell'ultima assemblea del Consorzio di Bonifica Toscana Nord è molto grave, sia dal punto di vista dei contenuti che dell'atteggiamento tenuto dal Presidente Sodini,…

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Il comune di Carrara si è aggiudicato tramite il PNRR importanti risorse economiche, che consentiranno all’amministrazione comunale di realizzare una pista ciclabile, che collegherà Avenza con Marina di Carrara, prevedendo inoltre la riqualificazione dei marciapiedi.
Il consigliere comunale per Italia Viva Cosimo Maria Ferri pur plaudendo alla notizia della realizzazione di questo tipo di infrastrutture, pone l’accento su quanto sia importante incentivare l’uso della bicicletta ed a ridurre il traffico veicolare nel proprio territorio perché “ciò contribuisce in modo fondamentale alla riduzione delle emissioni di co2 portando un notevole beneficio all’ambiente e alla qualità dell’aria con ricadute positive sulla qualità della vita dei cittadini”.
Inoltre per Ferri la realizzazione di piste ciclabili deve essere accompagnata la diffusione di una vera e propria cultura della mobilità sostenibile coinvolgendo il maggior numero di soggetti possibili ed adottando a livello comunale una programmazione organica adottando i PUMS (piani urbani della mobilità sostenibile) ed i Piani Urbani della Mobilità ciclistica detti “BICIPLAN”, importante strumento di pianificazione comunale finalizzato a definire gli obiettivi, le strategie e le azioni necessarie a promuovere e intensificare l'uso della bicicletta come mezzo di trasporto sia per le esigenze quotidiane sia per le attività turistiche e ricreative e a migliorare la sicurezza dei ciclisti e dei pedoni.
Infine, secondo il consigliere di Italia Viva, tra le varie azioni si deve prevedere anche la realizzazione dei principali ciclo-servizi quali parcheggi protetti, intermodalità con il trasporto pubblico e la creazione o potenziamento del bike sharing.
E proprio su quest’ultimo punto Ferri chiede all’amministrazione alcuni chiarimenti, come per esempio sull’affidamento ormai scaduto del servizio bike sharing offerto dalla società Bicincittà srl affidata con determinazione 21 del 3 aprile 2015. “L'amministrazione - chiede il consigliere - deve fare chiarezza. Innanzitutto ci dicano se intendono attivare il servizio rilanciando il noleggio pubblico di biciclette a pedalata assistita, ma è necessario che venga fatta chiarezza sulla precedente gestione del servizio, iniziata con le precedenti giunta”.
“Il comune di Carrara - continua l’ex magistrato - concedeva un contributo di 254 mila 980 euro alla società BICINCITTA’ SRL, lasciando alla stessa la riscossione degli introiti derivanti dalla gestione del servizio e stabiliva la durata della stessa in anni 5. Il servizio prevedeva la realizzazione di tre stazioni di ricovero, Marina di Carrara- viale Colombo, Avenza- via Giovan Pietro, Carrara Piazza 2 giugno e la fornitura di 60 biciclette a pedalata assistita. Nel corso degli anni il servizio non risulta mai decollato e la responsabilità del fallimento del progetto ricade sul comune di Carrara che nel corso degli anni si è completamente disinteressato del bike sharing , non vigilando sulla qualità
dell’offerta e non pretendendo il rispetto delle disposizioni presenti nel contratto di concessione e nel capitolato speciale di appalto che indicavano precisamente i livelli di qualità a cui il concessionario avrebbe dovuto attenersi. Inoltre – fa sapere il consigliere – il comune di Carrara ha concesso un contributo di 254 mila 980 euro alla società BICINCITTA’ SRL, lasciando alla stessa la riscossione degli
introiti derivanti dalla gestione del servizio e stabiliva la durata della stessa in anni 5. Il servizio prevedeva la realizzazione di tre stazioni di ricovero, Marina di Carrara- Viale Colombo, Avenza- Via Giovan Pietro, Carrara Piazza 2 Giugno e la fornitura di 60 biciclette a pedalata assistita. Nel corso degli anni il servizio non risulta mai decollato e la responsabilità del fallimento del progetto ricade sul Comune di Carrara che nel corso degli anni si è completamente disinteressato del bike sharing , non vigilando sulla qualità dell’offerta e non pretendendo il rispetto delle disposizioni presenti nel contratto di concessione e nel capitolato speciale di appalto che indicavano precisamente i livelli di qualità a cui il concessionario avrebbe dovuto attenersi”.
“E’ necessario verificare gli impegni assunti contrattualmente dalla ditta aggiudicataria del contributo con il comune, a partire dal numero di mezzi presenti nelle stazioni di ricovero che fin da subito mi risulta non superare la decina di unità, per poi, nel corso degli anni lasciare le postazioni completamente vuote. Tutto ciò è avvenuto nel totale silenzio delle
precedenti amministrazioni comunali , oltre a non aver mai puntato su una campagna di promozione ed incentivazione del bike sharing , si sono disinteressate a svolgere la propria funzione di controllo e sanzionatoria nei confronti della ditta concessionaria.
L’amministrazione - conclude Ferri - chiarisca se il comune ha provveduto ad applicare le penali, a richiedere un risarcimento danni e se l’azienda, nel corso degli anni ha effettuato comunicazioni al comune motivando l’assenza di biciclette nelle postazioni. Il comune è entrato in possesso di tutte e 60 le biciclette, di fatto di sua proprietà, allo scadere della concessione? Occorre dare risposte su questi aspetti per capire se si sia configurata una inadempienza contrattuale di fornitura pubblica. L’amministrazione deve inoltre adoperarsi ad aggiornare il Piano Urbano del Traffico (PUT) e provvedere alla realizzazione del piano urbano della mobilità sostenibile ed il relativo piano di settore detto BICIPLAN per garantire uno sviluppo pianificato ed organico della mobilità lenta”.
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Il sindaco Serena Arrighi assieme all'assessore alla sanità Roberta Crudeli fanno chiarezza sul futuro del reparto che si trova al centro polispecialistico 'Achille Sicari'. “Abbiamo ricevuto precise garanzie da parte dell'azienda sanitaria sul futuro del reparto – spiegano Arrighi e Crudeli -. La stessa direttrice generale Maria Letizia Casani ci ha assicurato che per l'Endocrinologia al Monoblocco non è previsto nessun taglio, tutt'altro. E' già stato deciso l'arrivo in pianta stabile al centro 'Sicari' di un secondo medico, Luca Tomisti, che si andrà ad affiancare alla collega Melissa De Servi. Prima che questo trasferimento diventi effettivo, tuttavia, ci sarà da attendere ancora qualche settimana. Visto che al momento proprio il dottor Tomisti lavora alla Medicina generale del Noa, reparto che ad oggi è già sotto organico, bisognerà aspettare che l'Asl Toscana Nord Ovest completi la procedura di selezione di nuovi medici. Attualmente è in corso un concorso i cui esiti si dovrebbero conoscere a breve e si stima che per metà dicembre i nuovi arrivi dovrebbero essere inseriti nei reparti, a quel punto si potrà perfezionare anche il rafforzamento di Endocrinologia al Monoblocco. Fin da subito, tuttavia, è stato deciso che, oltre all'Endocrinologia, anche tutti i servizi della Medicina nucleare legati alla tiroide saranno erogati al Monoblocco”.
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È di pochissimi giorni fa la notizia del possibile tentativo di sgombero del centro sociale “Casa Rossa Occupata” di Montignoso. Ovviamente, gli occupanti hanno già dichiarato che non sono disposti a negoziare la loro idea di spazio e attività, ma sembra che anche altri enti ed associazioni, esterne al gruppo, stiano dando il loro supporto.
Il Comitato dei cittadini per la chiusura della discarica di Cava Fornace, ad esempio, ha espresso con un breve comunicato, la loro solidarietà ai ragazzi che gestiscono la Casa Rossa: un collettivo, che secondo il comitato, da sempre si batte per il benessere della cittadinanza, e per la chiusura definitiva del sito della discarica di Cava Fornace.
“Il Comitato dei cittadini – si legge nella nota – venuto a conoscenza delle voci che vorrebbero lo sgombero del CRO, Casa Rossa Occupata, intende ringraziare i ragazzi e le ragazze che nel corso di questi anni non si sono risparmiati nell’appoggiare e sostenere la nostra battaglia per la chiusura della discarica. Li ricordiamo come organizzatori di ben due manifestazioni pubbliche, che hanno visto la partecipazione di centinaia di cittadini e sono stati promotori del presidio permanente fatto nei pressi della discarica nell’estate del 2018. Sicuramente la loro energia e le loro idee hanno dato un valore aggiunto al nostro percorso così come ad altre lotte ambientali, sociali e sui diritti che hanno coinvolto il nostro territorio, talvolta colmando il vuoto che politica e disinteresse hanno creato”.
Monoblocco, Ferri si scaglia contro la maggioranza: “Hanno veramente a cuore il futuro dei servizi?”
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A meno di improbabili colpi di scena, il Monoblocco di Carrara perderà definitivamente il secondo endocrinologo di ruolo.
Il monito era stato lanciato settimane fa, a più riprese e sia da associazioni interne all’ospedale che dalla politica, ma alle richieste formali l’Asl pare abbia risposto con un semplice nulla di fatto.
Quando la dottoressa Giulia Manfredini, endocrinologa, raggiungerà la tanto agognata pensione, alla struttura sanitaria carrarina si avvicenderanno altre figure, certamente valide, ma che non corrispondono al profilo necessario per sopperire alla futura mancanza della Manfredini.
Un duro colpo per il Monoblocco e la sanità apuana tutta, che vedrà di certo allungare i tempi di attesa per le visite di questo tipo, in una delle provincie più “vecchie” di tutta Italia.
La situazione potrebbe portare enormi disagi, e il consigliere di minoranza, in quota Italia Viva, Cosimo Maria Ferri, prova con un ultimo disperato tentativo di far rinsavire i piani alti dell’azienda sanitaria, accusando però nello stesso tempo la giunta Arrighi, rea, secondo Ferri, di non aver fatto niente per evitare lo scenario attuale.
“Il Comunicato dell’Asl non risponde alle criticità che abbiamo evidenziato in questi giorni – spiega il consigliere renziano in una nota ufficiale – perché non affronta con precisione il tema della mancanza del secondo endocrinologo (in sostituzione della dottoressa Manfredini) da destinare al servizio ambulatoriale del Monoblocco. È’ certamente positiva l’attività che svolgerà il dottor Tomisti, stimata risorsa, ma proprio perché è importante per il servizio la sua professionalità, chiediamo che sia destinato in pianta organica al Monoblocco; invece, l’Asl lo inquadra al Noa e lo manderebbe ogni tanto al monoblocco, dove invece destina il dottor Buffoni, medico nucleare. Quindi si dica con chiarezza che è stata declassata l’endocrinologia, e che Carrara ha perso un endocrinologo e ha preso invece un medico nucleare, certamente capace, ma non è un endocrinologo. Il tema ovviamente non riguarda le professionalità delle persone, tutte persone capaci, ma il servizio da rendere ai cittadini e il fatto che non si possa continuare a ridurre e indebolire i servizi ambulatoriali del monoblocco. Inoltre, va detto chiaramente al cittadino che quando fissa una visita endocrinologica sarà visitato da un endocrinologo. Il tema che sottoponiamo all’attenzione di tutti è politico, e riguarda le scelte e gli impegni presi in difesa del Monoblocco per garantire servizi ai cittadini. Perché Arrighi, Crudeli, Bugliani non difendono il Monoblocco? Quale è il loro disegno? Ciascuno si assuma le proprie responsabilità, e si risponda con fatti concreti in favore dei cittadini”.
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Non è un momento facile per Francesco Persiani: a pochi mesi dalla prossime elezioni comunali, il sindaco massese deve vedersela con una diffidenza sempre maggiore da parte dei suoi alleati storici, e con alcuni progetti di riqualificazione urbana che non riescono a trovare il gradimento della cittadinanza.
L’orizzonte potrebbe essere poco promettente, anche se molti scommettono in una sua ricandidatura, ma forse non tutti risultano contrari all’operato del sindaco nei suoi quattro anni di mandato.
Con un comunicato ufficiale, e per bocca del suo portavoce Sebastiano Ramilli, l’associazione Civici Apuani ha dato il proprio supporto a Persiani, ringraziandolo per aver riportato nuovamente la cultura al centro del dibattito politico ed economico della città apuana.
Secondo Ramilli, l’attuale sindaco ha permesso a Massa di cambiare passo da un punto di vista culturale, portando come esempi la riapertura del teatro Guglielmi e la valorizzazione del castello Malaspina e villa Cuturi.
Una stagione di rinnovi che ha permesso a tutta la città di rifiorire, riportando Massa nuovamente sotto i riflettori di artisti e critici nazionali e non.
Un vero e proprio endorsement, quello dei Civici Apuani, che potrebbe dare nuovo smalto alla figura di Persiani, e perché no, riportarlo alla ribalta anche nella scelta del prossimo candidato di centrodestra.
“La cultura come motore di sviluppo della città. In questi quattro anni di mandato Persiani – spiega Ramilli – innumerevoli sono state le iniziative volte a porre la cultura come un tema fondamentale delle scelte politiche ed amministrative del governo cittadino. In particolar modo, con l’apertura della nuova stagione teatrale, l’Associazione Civici Apuani vuole sottolineare come il sindaco Persiani, riconsegnando il Teatro Guglielmi alla città, abbia dimostrato con i fatti il proprio impegno a riportare la cultura al centro della vita cittadina, senza però abbandonare il Teatro dei Servi, che avrà una programmazione propria che andrà a rafforzare la proposta culturale che verrà fatta agli appassionati. La riapertura del teatro, fiore all’occhiello del panorama culturale massese, non è stato però un traguardo, anzi: è il punto di partenza di una serie di iniziative ed eventi che il sindaco Persiani ha in progetto per riportare la cultura, con la C maiuscola, al posto che merita, e che nei prossimi anni vedranno il loro pieno compimento. La valorizzazione di risorse come il teatro Guglielmi, il castello Malaspina, in via di acquisizione al patrimonio comunale, così come la centralità che si è data a Villa Cuturi a Marina di Massa sono testimonianze concrete dell’interesse e dell’importanza che il settore cultura deve avere in una città ricca di patrimoni da valorizzare e che per molti anni sono stati trascurati. Non dimentichiamoci come la biblioteca civica abbia aumentato il numero di presentazioni di libri e di eventi legati alla propria attività, e non scordiamoci nemmeno del Museo Guadagnucci, che ha messo in piedi mostre che sono finite nelle più importanti riviste nazionali di arte pur conservando la propria identità legata al grande maestro Gigi Guadagnucci. Centinaia e centinaia di eventi, di tutti i generi, hanno coinvolto cittadini massesi e turisti. Il sindaco Persiani, coadiuvato dall’Assessore Marnica, ha dimostrato con i fatti che la cultura, e la valorizzazione delle sue risorse e dei suoi luoghi, può diventare un traino importante anche per altri settori della vita cittadina, innescando un circolo virtuoso come di fatto vediamo in molte realtà vicine. Avanti su questa strada, lavorando seriamente per dare alla città quei risultati concreti che avevamo promesso nel 2018 e che stiamo ottenendo giorno dopo giorno, grazie al sindaco Francesco Persiani ed alla sua squadra”.
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Recentemente è stata siglata la convenzione tra la diocesi di Massa Carrara-Pontremoli e il provveditorato agli Studi di Massa Carrara per avviare il progetto “Pcto” (ex alternanza Scuola-Lavoro) che vedrà protagonisti gli studenti delle scuole.
Per i Cobas di Massa questo tipo di attività sono inaccettabili. Il protocollo d’intesa con la Diocesi, in una scuola che è prima di tutto laica “l’ alternativa alla religione cattolica deve essere mantenuta nel rispetto della libertà di coscienza e della responsabilità educativa dei genitori”. “ Non è ammissibile - continuano - che nelle scuole si propongano attività a matrice cattolica da cui saranno esclusi (o forzatamente coinvolti) studenti le cui famiglie hanno orientamenti culturali e/o religiosi diversi. Ed è paradossale che i firmatari del protocollo parlino di valori quali l’“inclusione” a giustificazione della loro azione”. Inoltre fanno sapere dai sindacati, i docenti di religione sono individuati direttamente dalla Curia e non passano attraverso una selezione pubblica come tutti gli altri insegnanti, e “si stanno appropriando nelle scuole anche dell’insegnamento di “Cittadinanza e Costituzione” proponendosi sistematicamente come protagonisti all’interno di classi dove però siedono anche studenti che non si avvalgono dell’insegnamento di religione”.
“E’ preoccupante quindi, che da più parti arrivino messaggi e azioni concrete volte a trasformare il mondo della scuola in un luogo di formazione ideologicamente orientata”.
In questo senso i sindacati si riferiscono anche all’accordo di alcuni mesi fa stipulato tra l’USR della Toscana e l’Istituto Geografico Militare secondo il quale i militari potranno entrare nelle scuole a tenere un ciclo di conferenze di informazione e orientamento su temi civici per le scuole di ogni ordine e grado, durante l’intero anno scolastico.
“Crediamo che la scuola debba essere un luogo laico e plurale, sganciato dalle ideologie e dalle
confessioni religiose -concludono. Invitiamo pertanto le scuole a non aderire a questo protocollo, a bocciare nei Collegi Docenti la partecipazione della propria scuola; invitiamo inoltre studenti e genitori a segnalare tutte le situazioni in cui si verificheranno discriminazioni, i Cobas offriranno assistenza anche da un punto di vista legale”.
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Forza Italia Carrara denuncia la volontà e l’inizio dello smantellamento del reparto di endocrinologia, visto che proprio in queste ore alcuni tecnici Asl stanno facendo sopralluogo per allestire un ambulatorio ex novo che, stando a quanto appreso, verrebbe predisposto per un medico nucleare piuttosto che per uno specialista endocrinologo.
“Siamo qua a segnalare un episodio a nostro giudizio indicativo della pessima gestione del Monoblocco – commenta il coordinatore comunale Gianenrico Spediacci – e che riguarda il tanto chiacchierato reparto di Endocrinologia su cui negli ultimi giorni si sono letti pareri da più parti, compreso il nostro, che lo ribadiamo, è favore di un mantenimento oltre che potenziamento del reparto, con l’aggiunta di un secondo medico endocrinologo. Nonostante le rassicurazioni e le parole spese, siamo venuti a sapere che proprio questa mattina, verso le 11, sono arrivati dei tecnici per predisporre la smobilitazione di una stanza del reparto di endocrinologia così da far posto, a quanto pare, al medico nucleare”.
Forza Italia Carrara ribadisce altresì come questa notizia sia un episodio grave e indicativo delle reali intenzioni e piani previsti per il Monoblocco, su cui anche nei giorni scorsi erano state spese parole di rassicurazione da parte dell’amministrazione. Una questione che il partito ha portato recentemente all’attenzione della Regione con un’apposita interrogazione del consigliere regionale Marco Stella.
“Dal nostro punto di vista questa notizia che abbiamo appreso rappresenta un chiaro segnale della volontà di disfacimento del reparto – sottolinea Spediacci – e su cui attendiamo con ansia di essere smentiti dai fatti. Non vorremmo mai aver ragione su un simile delicato argomento. Speriamo che i tanti appelli del mondo politico e le esortazioni del Comitato primo soccorso possano far decidere la dottoressa Casani sulla necessità di potenziare un reparto fondamentale che ha sempre funzionato bene. Non è stata data al momento alcuna rassicurazione sul potenziamento del reparto affidato alla direzione di un medico nucleare, il dottor Ferdinando Buffoni, che può fare solo visite di medicina nucleare; e addirittura si procede in silenzio e con gran velocità alla ristrutturazione interna degli ambulatori per far spazio al nuovo venuto o ai nuovi venuti, comparendo in affiancamento, parrebbe, anche all’altro medico nucleare, il dottor Pietro Bertolaccini”.
Forza Italia Carrara si domanda inoltre se il cittadino, primo beneficiario delle prestazioni sanitarie, sia a conoscenza di tutte queste modifiche e se soprattutto, da un punto di vista delle visite, sia consapevole di andare in un reparto con un medico nucleare.
“Visto che parrebbe che dalla seconda metà di novembre i medici nucleari visiteranno a endocrinologia al Monoblocco – conclude Spediacci - la domanda è se Asl preavverta i pazienti che chiedono la visita endocrinologica al Centro Sicari sulla figura professionale che andrà a effettuare tale visita. Al Cup sarà doveroso chiedere al paziente da chi voglia farsi effettuare la visita endocrinologica; anche se è di tutta evidenza che il cittadino comune pensa ad un endocrinologo, e non certamente a un medico nucleare. Asl deve fare attenzione a questi cambiamenti perché può incorrere in problemi gravi. Rispetti, come dovrebbe essere, la salute e i diritti dei dittadini e delle cittadine, e lo faccia con trasparenza”.
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"La seconda problematica – prosegue Caffaz nella sua analisi – riguarda la stessa composizione della commissione, i cui rappresentanti dovrebbero da un lato accettare le linee politico programmatiche dell'amministrazione e dall'altro diventerebbero tali solo a seguito della valutazione di una commissione giudicante costituita dal Comune e anche di un eventuale colloquio. Qui sta il secondo equivoco: se l'amministrazione intende dotarsi di uno strumento consulenziale di propria fiducia sulle politiche di genere o su altro, lo faccia ma non coinvolga il consiglio comunale. Se invece lo scopo è quello di creare realmente una struttura di alto livello in materia, è necessario togliere l'esigenza di accettare le linee politico-programmatiche (e quindi una sorta di adesione politica all'amministrazione della città) e renderla più aperta e quindi meno dipendente nella sua composizione dall'organo politico e da quello burocratico comunale. Nessuna grande personalità farebbe mai parte di un organismo che la costringa ad accettare il programma politico di una coalizione o che la sottoponga a una sorta di "esame", magari in cui gli esaminatori siano persone che in materia ne conoscano meno di lei".
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Non c’è un attimo di pace per le opere di riqualificazione urbana pensate dall’attuale giunta Persiani. Dopo le forti critiche relative alla “variantina” sull’Aurelia, arrivano anche note di biasimo per i futuri lavori che vedranno protagonista il comparto Stazione-Quercioli, dove sorgerà la nuova casa della salute.
Per Stefano Alberti, consigliere comunale di minoranza, e il segretario PD Quercioli-Villette Riccardo Costa, le nuove strutture creeranno enormi disagi al quartiere, legati sia ad un aumento del traffico che ai nuovi, e preoccupanti, livelli di inquinamento.
La necessità di ridiscutere il piano di intervento della stazione (PII) è di vitale importanza per il partito di sinistra, poiché, in caso contrario, si rischia una nuova stagione di cementificazione selvaggia, con sempre minor spazi di socialità, difficoltà di spostamenti e danni alla salute dei cittadini.
“Il nuovo piano integrato di intervento della Stazione (PII) – si legge nel comunicato ufficiale firmato dai due membri PD – si pone quale strumento "traghettatore" per la realizzazione della nuova casa della salute nel comparto Stazione-Quercioli. Questo l'obiettivo principale del Piano che, in mancanza di una visione d'insieme, vede compromesse le finalità di riqualificazione e rigenerazione di un'area nevralgica della città. Ancora una volta, l'amministrazione comunale progetta interventi e scelte senza tenere adeguatamente conto dell'impatto che tali progettualità, volte a inserire nuove funzioni in aree importanti, potranno avere. Nell'area oggetto dell'intervento crescerà infatti notevolmente la mobilità che già oggi è rilevante. Il fenomeno di congestionamento del traffico sarà incrementato: dalla presenza della nuova casa della salute - ospedale di comunità; dal notevole impatto che qui avrà la variante Aurelia, dato che nella nuova "versione" sarà realizzata in superficie; dalla presenza dei nuovi spazi commerciali previsti dal piano. Per altro, bisogna rilevare con spirito critico che, in un contesto territoriale già fortemente complicato e caratterizzato da funzioni miste (commerciali, istruzioni, residenziali, mobilità, direzionali), si pianifica senza la conformazione ad una adeguata strumentazione urbanistico-strategica quale il piano strutturale e il PTC. Inoltre, gli standard urbanistici (cioè gli spazi pubblici aggiuntivi) previsti nel piano integrato di intervento della stazione sono riconducibili esclusivamente ai parcheggi, che per altro risultano insufficienti per l'intero comparto. E, per l'ennesima volta, si carica il quartiere di Quercioli di nuovi insediamenti (solo in parte di recupero dell'esistente) giustificati da un nuovo tracciato di collegamento (ricordiamo che la viabilità non fa standard). Ci è stato chiarito che la nuova strada di progetto si può fare solo se si costruiscono i nuovi complessi residenziali. Ed è così che nuovo cemento si lega a nuovi veicoli e quindi ad una crescita della mobilità, che porta nella realtà del quartiere altro inquinamento. Il Piano ci appare allora, nella sua logica di base, una replica dei famosi Aru, che in cambio di nuovi standard pubblici "caricava" il territorio di nuova residenzialità senza affrontare i nodi dell'abitare, degli spazi di relazione e di incontro, i cosiddetti spazi neutri che promuovono la qualità della vita. Nelle prossime settimane, in un confronto pubblico, chiameremo a discutere di questo tema i cittadini, le associazioni e le forze politiche per evidenziare le tante criticità che questo Piano presenta”.
- Via al convegno "SIN-SIR, facciamo il punto" organizzato da Europa Verde - Verdi
- Strade a monte: sopralluogo dell'assessore alla Viabilità Elena Guadagni alla pesa di Miseglia bassa assieme ai rappresentanti degli autotrasportatori
- Gianenrico Spediacci: “Fondamentale tutelare endocrinologia e oncoematologia”
- Massa, la “Variantina” fa acqua da tutte le parti: “Oltre ad un aumento del traffico a rischio la salute dei cittadini”
- Cermec: entro il 15 dicembre il via alle gare per le bonifiche necessarie alla realizzazione del nuovo biodigestore
- Sindaco Arrighi e le spese del suo comitato elettorale. Cosimo Maria Ferri: “Serve massima trasparenza”
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- Sanac, a Palazzo Ducale tre comuni: la soddisfazione di Ferri per l'accoglimento della sua proposta
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