Politica
Sciopero alla TService di Carrara che effettua consegne per conto di Amazon
In sciopero i dipendenti Amazon di Carrara sostenuti da Fit Cisl: "Basta silenzi, basta promesse a vuoto: oggi i lavoratori di

Memoriale in ricordo dei motociclisti vittime della strada: approvata la mozione del consigliere della Lega Balloni
Il Consiglio Comunale di Massa ha approvato a larga maggioranza la mozione presentata dal consigliere della Lega, Paolo Balloni , per l'istituzione di un memoriale dedicato ai motociclisti…

Suicidio nel carcere di Massa: il commento di Rifondazione Comunista Massa
Insostenibile la realtà delle carceri: Rifondazione Comunista Massa commenta il suicidio di un giovane nel carcere di Massa:"La tragedia che si è consumata nel carcere di Massa con…

Il campo del Lavello va chiuso, il comune di Carrara faccia la sua parte": Andrea Tosi a sostegno dell'onorevole Barabotti
Solidarietà all'onorevole Andrea Barabotti, minacciato da alcuni eesidenti del Lavello, anche dal consigliere comunale e segretario provinciale della Lega Andrea Tosi: "Voglio esprimere, a nome mio…

Arci 31 Settembre: un incontro sulle nuove forme di resistenza all’autoritarismo
L’Associazione Arci 31 Settembre venerdì 25 Giugno dalle ore 18, presso la Casamatta sede del circolo in via Alberica 62, organizza l’incontro “Nuove forme di resistenza a una…

Cava Fornace: Legambiente torna a proporre il progetto per la chiusura
Mancano pochi giorni al 30 luglio 2025, scadenza dell'ultima proroga concessa per il Provvedimento Autorizzatorio Unico Regionale (PAUR) in Regione Toscana e riprende il dibattito sul futuro possibile…

Sgambatoio di Corso Rosselli in condizioni di degrado: la denuncia del consigliere Manuel
“La situazione dello sgambatoio di Corso Rosselli è ormai diventata insostenibile” lo riferisce il consiliere di Fratelli d’Italia Massimiliano Manuel dopo aver effettuato un sopralluogo nell’unica area riservata…

Frigido a rischio esondazione per i troppi detriti: Benedetti chiede l'intervento del prefetto per obbligare il sindaco Persiani a intervenire
La notizia, divulgata nei giorni scorsi dall'ingegnere idarulico Roberto Vercelli, del grave rischio di esondazione del Fiume Frigido ormai troppo sovraccarico di detriti del marmo, determinato dal carattere…

La visita del Ministro dello Sport Andrea Abodi a Massa: un segnale concreto di attenzione al territorio
Si è svolta lunedì 21 luglio la visita a Massa Carrara del ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi. "La visita, la seconda sul territorio…

Assente l'impiegato, chiuso il chiosco dei biglietti di Autolinee Toscane senza spiegazioni: la segnalazione del consigliere Bernardi
Chiuso il chiosco di piazza Matteotti a Carrara, in cui si vendono i biglietti del bus di Autolinee Toscana: la segnalazione arriva dal consigliere dell'opposizione Massimiliano Brnardi che…

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Continua da parte di Simone Caffaz la disanima dei punti del programma di amministrazione della città che porterà al giudizio degli elettori nelle prossime consultazioni amministrative del 12 giugno. Questa volta il candidato della coalizione che comprende Lega Salvini premier, Il centrodestra siamo noi, Simone Caffaz Sindaco, Capitale Carrara, NPSI Liberali Socialisti e Carrara futura parla dei provvedimenti relativi alla sicurezza.
"Lavoreremo con grande determinazione – comincia Caffaz – affinché i cittadini di Carrara non solo siano più sicuri ma affinché si sentano più sicuri. La sicurezza è presupposto e diritto che una buona amministrazione deve garantire. Lo stato di degrado in cui versano diverse zone della nostra città incentiva azioni criminose e moleste e riduce sensibilmente lo stato di sicurezza generale"
"La sicurezza intesa come presidio, legalità e decoro – continua Caffaz – saranno priorità della mia amministrazione. Otterremo un maggior presidio di polizia e carabinieri nei quartieri, chiederemo al Governo adeguata attenzione per il territorio di Carrara. Ringrazio le forze dell'ordine per ciò che già fanno e chiederemo loro un rinnovato impegno. Impiegheremo meglio e di più la polizia comunale anche negli orari serali e, compatibilmente con le loro mansioni, in quelli notturni destinando risorse addizionali al corpo"
"Estenderemo e miglioreremo le reti di pubblica illuminazione – prosegue Caffaz – anche nelle zone periferiche e nei paesi a monte. Allargheremo pervasività ed efficacia degli impianti di videosorveglianza anche nei complessi residenziali più a rischio, contrasteremo con forza il commercio abusivo nelle strade della città. Chi vorrà regolarizzare la propria posizione sarà ben accetto ma non ci sarà più illegalità"
"Promuoveremo lo strumento del daspo urbano – conclude Caffaz – e cioè dell'allontanamento dai luoghi pubblici del trasgressore con sanzione pecuniaria incentivandone ed estendendone l'uso in riferimento a determinati luoghi critici della città. Risse e molestie di genere non saranno tollerate. Ci sono altri efficaci provvedimenti in tema di sicurezza nel programma che invito a consultare sul sito internet, sui social e in forma cartacea nelle sedi dei comitati ma ciò che più conta è che la nostra amministrazione non tollererà più sacche di violenza e illegalità"
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Nel consiglio comunale di martedì 31/05 è stato approvato il POC (piano operativo comunale, un tempo conosciuto come piano regolatore) coi soli voti favorevoli del Movimento 5 Stelle Carrara. Un documento che Carrara attendeva da parecchi anni, che sblocca una situazione stagnante per l'edilizia locale e che l'amministrazione de Pasquale ha concluso in una sola legislatura.
"Abbiamo lavorato affinché il POC permettesse di dare una svolta al deficit che Carrara paga nel rapporto abitante/aree verdi pro capite, inserendo una serie di azioni che sono coerenti tra loro per arrivare all'obiettivo - interviene il presidente della commissione urbanistica Daniele Raggi- Per arrivare a quell'obiettivo si è incentivato l'ampliamento ed il recupero del patrimonio edilizio esistente ed si è puntato sulla trasformazione dei capannoni e vecchi depositi di marmo per progetti dedicati alla filiera corta della lavorazione lapidea ed esposizioni artistiche. Su una cosa però vorrei mettere l'accento - continua Raggi- abbiamo posto le basi per una svolta epocale: la possibilità di acquisire il parco di Villa Ceci al patrimonio pubblico attraverso esproprio, eliminando tutte le previsioni di edificazioni previste dalle precedenti amministrazioni. Ma siamo andati oltre, perché grazie al fondo creato accantonando le nuove entrate portate dall'aumento delle tariffe applicate sui materiali di pregio estratti dalle nostre cave abbiamo già accantonato quanto necessario per procedere all'esproprio e fare in modo che il parco pubblico a Villa Ceci possa diventare realtà"
"In questo documento si tutela il territorio e la città dal rischio idrogeologico limitando gli interventi di nuova impermeabilizzazione del terreno, ma ci si concentra anche su aspetti più particolari, come ad esempio la "casa bombardata" di Avenza, che viene inserita come soggetta ad esproprio in modo che sia l'amministrazione finalmente a poter intervenire per la sua messa in sicurezza e la creazione di un progetto dedicato alla memoria" conclude il consigliere.
Anche questo atto diventa l'esempio di come la politica fatta per il bene comune portata avanti dal Movimento 5 Stelle ha permesso in 5 anni di arrivare a risultati che la città aspettava da tempo, quasi sognava, come il poter rimarginare la ferita dell'ex hotel Mediterraneo (grazie ad acquisizione area e disponibilità di oltre 2,5 milioni di euro per il suo recupero) , realizzare il parco pubblico a Villa Ceci con esproprio e acquisizione immediatamente possibile grazie a oltre 2 milioni di euro già disponibili, aumentare le ricadute dell'escavazione del marmo sulla città con nuove tariffe e art 21, mettere in sicurezza le scuole investendo 10 milioni di euro in 5 anni e vincere finanziamenti per costruirne 2 nuove per circa 16 milioni di euro. Con Rigoletta Vincenti questa sarà la strada che continueremo a perseguire, con l'obiettivo di puntare veramente al rilancio della città partendo da basi già predisposte e che nessuno prima di noi aveva mai portato avanti, interloquendo con tutti ma guardando sempre e solo al bene comune
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Prosegue l'approfondimento da parte del candidato sindaco Simone Caffaz del suo programma elettorale presentato in vista delle elezioni comunali di Carrara del 12 giugno. Nell'intervento in questione viene sviscerato il capitolo numero 2, quello relativo alla Smart City. "Viene spiegata la filosofia che anima questa parte del programma – precisa Caffaz che ha il sostegno di Lega, Il centrodestra siamo noi, Capitale Carrara, Simone Caffaz Sindaco, NPSI Liberali Socialisti e Carrara futura – mentre per i singoli provvedimenti rimandiamo alla consultazione del programma che è on line sul sito internet e sui social e in forma cartacea nelle sedi dei comitati" . "Nei prossimi anni le città subiranno una radicale trasformazione – esordisce Caffaz – Quei centri che non sapranno cogliere le opportunità subiranno solo le conseguenze negative di un cambiamento inevitabile. Anche Carrara dovrà trasformarsi in una città più intelligente, sostenibile, efficiente ed innovativa, una città in grado di garantire una più alta qualità di vita ai suoi abitanti grazie all'utilizzo di soluzioni e sistemi tecnologici, connessi e integrati tra loro"
"Carrara dovrà declinare questi cambiamenti – continua Caffaz – valorizzando la propria storia e le proprie specificità e mettendo la sua vocazione, l'arte, al centro del proprio sistema. Secondo i nostri piani Carrara smart sarà più efficiente innalzando i livelli dei servizi e consentendo processi decisionali ppiù veloci e più efficaci. Carrara SmArt con la a maiuscola perché l'approccio all'innovazione sarà caratterizzato dall'arte, cioè dal bello e dall'originale"
"L'arte sarà il sistema operativo della Carrara di domani – conclude Caffaz – I cittadini parteciperanno alle decisioni con un clic. Carrara sarà più sicura con una videosorveglianza che rispetterà la privacy ma servirà davvero al cittadino. I servizi saranno più vicini ai cittadini con tempi ridotti per raggiungerli e nei rapporti con l'amministrazione"
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Simone Caffaz, candidato sindaco del comune di Carrara alle prossime elezioni amministrative del 12 giugno, interviene con una nota critica nei confronti del Partito Democratico.
"Il dibattito sul maxi-derivato che costa a Carrara oltre un milione di euro l'anno - esordisce - è un ottima occasione per la città. Tutti i cittadini hanno avuto modo di conoscere (o ricordare) la scommessa persa dal PD sulle spalle dei cittadini di Carrara.
I "derivati" sono infatti strumenti finanziari che devono la loro denominazione al fatto che il loro valore dipende da quello di attività finanziarie o indici (di borsa, tassi d'interesse, ecc.). Pertanto, questi strumenti finanziari sono una scommessa come quelle che si fanno al casinò. Ma se una persona è libera di disporre dei propri soldi (e quindi anche di giocarseli al casinò) altrettanto non può fare chi, in qualità di amministratore pubblico, ha il compito di gestire il patrimonio della collettività senza esporlo a rischi ingiustificati.
Il Partito Democratico e i protagonisti delle giunte di quella stagione (i nomi sono reperibili in rete) hanno esposto Carrara ad un rischio enorme e ancora oggi hanno il coraggio di ripresentarsi agli elettori.
Un altro disastro è quello legato alla costruzione della strada dei marmi finanziata con prestiti di durata limitata e non commisurati alla durata del bene che andavano a finanziare. L'effetto ottenuto è stato privare la città delle disponibilità finanziarie necessarie per realizzare altre opere pubbliche di cui la città aveva e ancora oggi avrebbe bisogno.
Altra scommessa persa dal PD è poi quella riferibile alle cause perse dinanzi alla Corte di Giustizia dell'Unione Europea in merito alla tassa marmi. Il Comune ha perso tutte le cause con le imprese estrattive e per evitare il commissariamento per dissesto finanziario ha raggiunto con gli industriali un accordo ben più oneroso di quello che avrebbe potuto concludere prima della pronuncia della Corte.
Queste rievocazioni servono però anche a rendere l'onore delle armi alla giunta uscente, quella del Movimento 5 Stelle, che ha dovuto amministrare negli ultimi cinque anni con un debito mostruoso ereditato dalle giunte di sinistra. Ma se 5 anni fa Francesco De Pasquale e Matteo Martinelli si candidarono in contrapposizione alla mala gestione delle sinistre, c'è chi oggi vorrebbe come se nulla fosse riportare il M5s sotto il cappottino rosso di Serena Arrighi.
Ma certamente un bel cappottino rosso non è sufficiente a nascondere tutti i disastri finanziari del Partito Democratico che ancora oggi pesano sulla città.
Noi faremo meglio. Se gli elettori mi daranno fiducia amministrerò le risorse della città con la prudenza e la cura del buon padre di famiglia" conclude Caffaz.
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A seguito del confronto tra candidati sindaco del 12 maggio, Legambiente ha reso pubblica la prima pagella, quella sul marmo. Un risultato che fa riflettere: secondo i 13 valutatori dell’associazione, un solo candidato (Briganti) supera bene la prova, mentre gli altri vanno dall’insufficiente (Locani) allo scadente (Vincenti, Caffaz, Arrighi, Ferri) al pessimo (Vannucci).
Come si è giunti a questo risultato? Il quesito, dopo una breve premessa, formulava due domande: la prima a risposta aperta e la seconda che chiedeva un impegno specifico.
Le domande sul marmo
I drammatici impatti ambientali dell’escavazione sono innanzitutto legati alla distruzione della montagna e all’inquinamento di acquiferi, fiumi e sorgenti. In questo quadro è ancor più scandaloso il fatto che spesso oltre il 90% del materiale estratto è rappresentato da detriti e meno del 10% da blocchi. A fronte di tale scempio, oltretutto, le ricadute occupazionali sono estremamente penalizzate dall’esportazione dei blocchi. L’occupazione derivante dall’estrazione, infatti, è solo un decimo di quella ottenibile dalla lavorazione nella filiera locale.
Quali misure intendete adottare per ridurre al minimo l’impatto ambientale delle cave e per massimizzare l’occupazione del comparto marmo?
In particolare: vi impegnate a chiedere alla Regione di riportare il Piano Regionale Cave alla sua formulazione originaria che prevedeva l’autorizzazione solo per le cave con una resa in blocchi non inferiore al 30% del marmo estratto?
MARMO |
OTTIMO: 7-8 |
SUFFICIENTE: 6-7 |
INSUFFICIENTE: 5-6 |
SCADENTE: 4-5 |
PESSIMO: 2 - 4 |
VOTI |
Vittorio |
Ferdinando |
Rigoletta VINCENTI |
Simone CAFFAZ |
Serena ARRIGHI |
Cosimo FERRI |
Andrea VANNUCCI |
Ambiente e occupazione |
7,4 |
5,1 |
4,9 |
5,0 |
4,6 |
5,1 |
4,7 |
Impegno resa 30% |
7,7 |
5,7 |
4,7 |
4,5 |
3,6 |
2,9 |
2,7 |
MEDIA |
7,5 |
5,4 |
4,8 |
4,8 |
4,1 |
4,0 |
3,7 |
I voti sono stati espressi in una scala che va da 2 (pessimo) a 8 (ottimo).
Sulla domanda generale solo Briganti esprime concetti condivisibili. Vincenti e –seppur con meno enfasi– Arrighi danno una valutazione positiva della normativa attuale che, per noi, è invece negativa. Caffaz e Ferri sottolineano la necessità di non limitare l’escavazione, anche se nel generico rispetto dell’ambiente. Vannucci mostra padronanza del tema, ma con una visione produttivistica. Infine Locani rivela scarsa conoscenza del problema.
Anche sulla domanda particolare solo Briganti condivide la nostra posizione. Caffaz e Locani esprimono una condivisione di principio, ma con riserva. Ferri non si pronuncia, mentre Vannucci non ritiene importante la resa. Arrighi e Vincenti, a nostro avviso, non inquadrano correttamente il concetto di resa in blocchi e le rese effettive.
I criteri di valutazione utilizzati da Legambiente
I voti assegnati misurano quanto le risposte dei candidati si avvicinano alla piattaforma di Legambiente, i cui obiettivi fondamentali sono minimizzare il danno ambientale e massimizzare i benefici (occupazionali ed economici) per la comunità.
Legambiente ha espresso un giudizio durissimo sulla normativa sul marmo, interamente rinnovata negli ultimi anni: Piano Paesaggistico Regionale, L.R. 35/15, Piano Regionale Cave (PRC), Piani Attuativi di Bacino Estrattivo (PABE) e Regolamento comunale degli agri marmiferi.
La graduale chiusura delle cave nel Parco delle Apuane è stata ritirata. Il proposito di ridurre l’escavazione (contingentamento) si è tradotto in una beffa: le quantità “sostenibili” da estrarre, infatti, sono state decisamente aumentate!
Nonostante i nobili intenti dichiarati (gli obiettivi strategici dell’utilizzo razionale e sostenibile del marmo e della massima riduzione possibile dei detriti), il requisito della resa minima in blocchi necessario ad ottenere l’autorizzazione è stato svuotato con una vergognosa serie di espedienti. Lo scandalo di cave che sbriciolavano illegalmente la montagna ricavandone il 5% di blocchi e il 95% di detriti, infatti, è stato risolto legalizzandolo.
Grazie all’assenza di misure efficaci (e in barba ai propositi dichiarati del ricorso alle migliori pratiche di escavazione), la marmettola potrà continuare a inquinare acquiferi, fiumi e sorgenti.
I PABE, ignorando la disposizione del PRC di individuare le aree estrattive nei giacimenti meno fratturati (per ridurre le quantità di detriti), hanno riconfermato TUTTE le cave esistenti, comprese quelle che da 15 anni producono sistematicamente oltre il 90 % di detriti.
Per la gara pubblica (obbligo derivante dalla normativa europea) si è trovata la scappatoia di rinviarla fino a dopo il 2040 in cambio della lavorazione in loco del 50-80% del materiale estratto. Ci si è premuniti, inoltre, di non prevedere alcun obbligo a regime (quando saranno espletate le gare); così gli imprenditori potranno esportare anche tutti i blocchi estratti, lasciando a Carrara solo devastazione.
Le misure dei PABE rivolte a contenere il rischio alluvionale derivante dalle cave sono un’offesa all’intelligenza dei cittadini. E intanto Comune e Regione sono all’opera per sdemanializzare le fosse di cava, favorendo così l’incremento delle alluvioni.
Questa drammatica situazione spiega abbondantemente i voti scadenti attribuiti dai valutatori di Legambiente a molti candidati che, evidentemente, hanno dimostrato di non conoscere questa realtà o, peggio, hanno giudicato positivamente il quadro normativo sul marmo.
La domanda particolare (impegno a chiedere alla Regione di riportare al 30% la resa minima in blocchi) è stata scelta come “cartina di tornasole” per verificare il loro reale impegno a contrastare quell’escavazione distruttiva che rappresenta la stortura principale della normativa. Si noti che tale richiesta non è per nulla spropositata; infatti, visto il meccanismo di calcolo della resa (che esclude dal computo grandi quantità di detriti), una resa “ufficiale” del 30% corrisponderebbe a una resa reale del 5-15%.
In conclusione, la pagella suscita un’amara considerazione: sul comparto marmo –che, pure, rappresenta un tema centrale per Carrara– la classe politica cittadina è profondamente inadeguata.
Nei prossimi giorni usciranno le “pagelle” sugli altri temi ambientali.
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“È il momento di spingere, di crederci. È il momento di partecipare, andare a votare ed eleggere il proprio sindaco”. Cosimo Ferri si è presentato, così, carico di energia al pubblico che domenica mattina ha riempito la sala dell’Autorità Portuale.
Con lui, presenti in sala tutti i candidati delle due liste civiche che sostengono la sua candidatura: lista Ferri e #Primacarrara. “Siamo sganciati da tutte le coalizioni con una candidatura fuori dai giochi, per Carrara. Abbiamo fatto una scelta importante per la città, ci crediamo e l’obiettivo è arrivare al ballottaggio”.
Ed a proposito di ballottaggi, Ferri preferisce sgombrare il campo da equivoci: “Non faremo mai accordi con chi ha governato la città negli ultimi cinque anni e diffido dagli altri aspiranti sindaco che non si pongono in discontinuità con i Cinque Stelle”. L’affondo è alla candidata Serena Arrighi oltreché alla pentastellata Rigoletta Vincenti che mercoledì riceverà in visita Giuseppe Conte a Carrara a sostegno della sua candidatura.
“I grillini in questi anni avevano tutte le opportunità per essere incisivi. Avevano sindaci in due importanti comuni toscani, Carrara e Livorno. Dunque potevano contare in regione. Invece, la nostra provincia è il fanalino di coda della Toscana”.
E poi l’affondo: “Mercoledì vorrei chiedere a Conte, cos’ha portato durante i suoi due governi alla città di Carrara, dove aveva anche un sindaco. Se avessi avuto io un presidente del consiglio da sindaco, Carrara volava!”.
Sta nella natura delle dinamiche politiche, in cui il peso elettorale si traduce in peso decisionale: ma non è stato così per Carrara che, aggiunge Ferri, in questi anni aveva la presidenza della conferenza zonale dei tre sindaci della Zona Apuana, eppure non si è sentito. “Per tre anni la risonanza magnetica è stata dimenticata, come la MOC. Per non parlare del Monoblocco che è salvo grazie alla petizione popolare”.
E poi fatti, idee e programmi. “Innanzitutto il PNRR. Sono l’unico candidato sindaco che nei dibattiti parla di questa storica opportunità. Ora qualcuno mi ha copiato” – ha aggiunto provocatorio.
Ferri spiega di avere idee molto chiare sui finanziamenti del PNRR: “L’ho imparato dalla mia esperienza romana: i finanziamenti si prendono se si chiedono! I progetti vanno fatti e per questo noi creeremo un dipartimento comunale dedicato alla grande sfida del PNRR”.
Poi Ferri ha toccato tutti i grandi temi della città: dalla risorsa-marmo da affrontare nell’ottica di un’economia circolare, non divisiva, riconciliandolo con la città attraverso una filiera di produzione che trattenga in loco la lavorazione e crei occupazione; alla risorsa-porto da cucire al tessuto cittadino, a partire dal waterfont fino ad una rete funzionale alle ricadute turistiche e commerciali per l’intero territorio, dal piano alla montagna.
E poi l’ambiziosa sfida della transizione ecologica con la creazione di una città Smart, Green e fruibile: dall’adeguamento del piano paesaggistico, al decoro urbano, agli investimenti nelle comunità di energie rinnovabili in collaborazione con le associazioni.
Non sono mancati i temi spinosi del Politeama, Marble Hotel, Villa Ceci: “Si deve trattare con i proprietari. La politica non può aspettare i tempi della giustizia ma nemmeno può aspettare che il proprietario venga a bussarci alla porta”.
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Alessandro Nicodemi, rappresentante del movimento "Verdi Italia per Carrara" e in lizza alle prossime elezioni comunali del 12 giugno con la lista Capitale Carrara a sostegno di Simone Caffaz interviene in merito alla questione del rapporto col lapideo e con le cave. "Una parte consistente della coalizione di Serena Arrighi vuole chiudere le cave – è l'esordio di Nicodemi - forse alcuni candidati, più probabilmente intere liste. E lei tergiversa, minimizza e non smentisce l'oltranzismo di alcuni suoi sostenitori.
"E' quanto emerso nell'ultimo dibattito tra i candidati a sindaco – continua Nicodemi - a fronte della lettura, da parte di Simone Caffaz, delle dichiarazioni del candidato e factotum della lista Europa Verde Eros Tetti, alla presentazione della lista stessa, che ha affermato "superiamo la monocultura del marmo, il resto della Toscana vive benissimo di turismo e potrebbe farlo anche Carrara", la Arrighi si è limitata a sostenere che "quelle parole erano una sintesi giornalistica e che quel pensiero non corrispondeva a quello di Tetti". Peccato che lo specchio in cui si è arrampicata Arrighi si è frantumato nel profilo social dello stesso Tetti, che ha postato e sponsorizzato l'articolo. Anzi, nello stesso articolo, Arrighi evidenzia "l'importanza di avere nella nostra coalizione una forza ambientalista come Europa Verde".
"Insomma, continua la doppiezza politica – prosegue Nicodemi - ora piu' che mai inaccettabile, per chi vuole andare a ricoprire la direzione del palazzo di citta', il ruolo di prima cittadina e che si configura come un autentico pericolo per il nostro futuro. La situazione della Arrighi è ancora più assurda dopo il successivo intervento di Massimo Corniani, candidato si Serena Arrighi Sindaca, che smentisce la posizione oltranzista di Tetti e cerchiobottista della Arrighi e propone un tavolo del marmo e il superamento della legge 35 con un ritorno all' "autonomia gestionale" del Comune di Carrara. Forse Corniani ha sbagliato la coalizione in cui candidarsi, considerato che ad approvare la legge 35/2015 e la perdita di autonomia del Comune è stato il Partito Democratico, partito che ha espresso la sua candidata sindaca"
"Insomma sul marmo Arrighi, Tetti e Corniani – conclude Nicodemi - dicono tutto e il contrario di tutto sperando che la cittadinanza non se ne accorga e dimostrano la loro irresponsabilità e la loro inadeguatezza ad amministrare la città. Pur di accaparrarsi voti dicono il giorno prima di voler chiudere le cave, il giorno dopo che hanno capito male i giornalisti, il giorno dopo ancora di nuovo voler chiudere le cave e nell'ultimo giorno promettere di superare la legge voluta dal tuo stesso partito. Un caos. Al contrario, le forze ambientaliste che fanno parte della coalizione di Simone Caffaz hanno sempre dimostrato responsabilità e pragmatismo, condividendo con il resto della coalizione un programma che si basa sul dialogo, sulla fine della stagione dei ricorsi e vuol aiutare le aziende a competere nei mercati chiedendo in cambio sicurezza dei lavoratori, sostenibilità ambientale ed economia circolare. Insomma, il 12 giugno i cittadini di Carrara potranno scegliere tra i caos rappresentato dal Pd e dalla Arrighi e la serietà e coerenza del nostro programma".
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La presentazione ufficiale della candidatura di Luca Musetti, giovane imprenditore del marmo, nella lista Forza Italia Rinascita si è svolta, sabato 28 maggio, nel piazzale della sua azienda, tra bellissimi e suggestivi blocchi di marmo bianco. A salutare l’impegno elettorale preso da Musetti c’era, ovviamente, il candidato sindaco Andrea Vannucci, il capolista di Rinascita, Gianenrico Spediacci e circa un centinaio fra amici e sostenitori. “A Carrara ci vogliono persone competenti – ha detto Luca Musetti - che sanno fare il loro mestiere e che possano dare lustro alla città. Carrara è una perla, ma negli anni è stata maltrattata e degradata. Io spero che il nostro progetto per la città possa ridare splendore a Carrara, in tutti i comparti.”.
Vannucci ha saluto i presenti ed ha ringraziato Musetti sottolineando l’importanza di trovare giovani che hanno entusiasmo e voglia di impegnarsi per la propria città. “Vogliamo che Carrara smetta di piangersi addosso e ricominci a credere nelle sue molte possibilità e dobbiamo fare in modo di lasciare ai ragazzi una città migliore. Nei prossimi anni nel marmo ci sarà la tempesta perfetta: dobbiamo fare un accordo con tutti gli operatori, comune sindacati e Regione. Noi siamo dalla parte di chi vuole lasciare le cave a chi le ha già, con l’impegno che questi diano un serio aiuto alla città. Crediamo che si debba lavorare, investire, avere la certezza di poter fare un investimento a lungo termine. Si deve dar da lavorare a chi ne ha voglia, credere nei giovani che hanno merito e dare un aiuto a chi è in difficoltà. Occupazione, sicurezza sul lavoro cave governate bene da persone che sanno guardare lontano e sicurezza per chi vuole fare investimenti garantendogli il tempo per riprendersi.”.
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"Non amo le chiacchiere e sono abituato ai fatti concreti. Non mi vedrete mai in cattedra ma solo al servizio della collettività e puntare su valore, meritocrazia, rispetto, correttezza, lealtà. In Simone Caffaz ho riscontrato questi presupposti e ho deciso di sostenerlo"
Sono le prime parole di Lino Bertozzi che si candida nella lista Il centrodestra siamo noi. Ha avuto per oltre 40 anni un'attività di florivivaismo sull'Aurelia zona Fossone e proprio in questo settore ha dei progetti. "La manutenzione delle aree verdi – sostiene – non deve essere affidata ad una sola ditta ma gli appalti devono essere assegnati a rotazione ad aziende del luogo comprese le cooperative sociali, ed i lavori devono essere eseguiti in modo perfetto perché l'arredo urbano è uno dei punti qualificanti per una città. Carrara poi deve caratterizzarsi come città del marmo percui siamo conosciuti in tutto il mondo percui il marmo dovrebbe essere presente in tutto il territorio a partire dall'uscita dell'autostrada magari rappresentando figure della storia italiana".
Insieme al padre Vanni Bertozzi, giornalista e scrittore ("Abbiamo conosciuto Caffaz quando ridiede vita a Teletoscananord") guida un comitato per il ripristino delll'Oratorio San Rocco di Merizzo a Bagnone oltre ad essere molto attivo nel sociale e nel volontariato. "Anche sotto questo aspetto – conclude Bertozzi - c'è da fare molto. Non c'è percezione di quanti anziani, disabili, malati nel nostro Comune abbiano bisogno di aiuto e soprattutto di spazi e strutture dove possano esprimere la loro socialità seguiti da persone esperte e preparate e non sentirsi abbandonati"
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