Politica
Le osservazioni al progetto di bonifica della Buca degli Sforza fatte da Italia Nostra Massa Montignoso e Legambiente
Italia Nostra Massa Montignoso e Legambiente hanno fatto alcune osservazioni al progetto di bonifica della Buca degli Sforza, a Massa, che, a breve vedrà l' aggiudicazione alla…

Votata all'unanimità, ad eccezione di Polo progressista e di sinistra, la variante Aurelia: la critica del comitato NoVariante
Il comitato No Variante Aurelia ha commentato il voto del consiglio comunale di Massa a favore della Variante: "Nel consiglio comunale del 16 settembre hanno votato all'unanimità…

Non in mio nome: manifestazione per Gaza organizzata da Associazione Mycelium in Piazza Aranci a Massa il 21 settembre
L'associazione Mycelium ha organizzato un flash mob di protesta per Gaza. Ecco la loro dichiarazione: "In questo momento storico, tra i più bui che l'umanità abbia attraversato negli…

Politeama, l'inizio della fine: flash mob di Avenza Si R-Esiste in piazza Matteotti per segnalare i molti nodi del degrado della città
Sono arrivati in piazza Matteotti con un pullman riservato, intorno alle 20,15 di giovedì 17 settembre: il gruppo nutrito di cittadini di Avenza che fa parte del comitato…

Il Polo P&S: la variante Aurelia con 60 milioni di euro sommergerà di inquinamento Massa
Il Polo Progressista e di Sinistra, composto da M5S RC e Mcc, non si meraviglia per l’approvazione della delibera per il primo lotto della Variante Aurelia,…

"Incontriamoci a Massa": il Pd Massa Carrara apre la campagna elettorale il 20 settembre in piazza Aranci
Il Partito Democratico di Massa-Carrara inaugura la campagna elettorale per le elezioni regionali del 12 e 13 ottobre con…

Un incontro per aprire un dialogo sul porto di Carrara: i Paladini Apuoversiliesi a colloquio con il nuovo commissario dell'Autorità Portuale Bruno Pisano
I Paladini Apuoversiliesi sono stati ricevuti dall’Autorità portuale di Carrara, mercoledì 17 settembre, per conoscere il nuovo Commissario straordinario Bruno Pisano. L'obiettivo, secondo Orietta Colacicco, Presidente…

Partito Repubblicano di Massa: il ricordo del XX Settembre 1870 mito fondante della nazione Italia
Come ogni anno, gli amici Repubblicani della sezione G. Mazzini di Massa del PRI, ricordano la storica data del XX Settembre 1870, giorno nel quale si realizzò il…

Gruppo consiliare Pd e Massa è un'altra cosa sulla variante Aurelia: "Sì all'opera, ma con uno studio serio sulla mobilità per tutelare qualità della vita e sviluppo sostenibile"
Durante l'ultima seduta del Consiglio Comunale abbiamo espresso voto favorevole all'avvio del primo lotto della Variante Aurelia, un intervento strategico che potrà incidere profondamente sugli assetti…

"Parole rabbiose e scomposte": il consigliere Martinelli risponde al segretario del Pd Barattini
Il consigliere del Movimento 5 Stelle Matteo Martinelli ha risposto alla replica del segretario del Pd Luca Barattini alle sue posizioni sulla sanità locale: "Non ci stupisce…

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Esisterebbe un asse Firenze Massa, secondo il consigliere dell’opposizione Massimiliano Bernardi, o meglio un asse Rossi-Lorenzetti per il quale ad ogni chiamata in soccorso e in sostegno delle decisioni degli ormai uscenti vertici della Regione per il territorio apuano, il presidente della Provincia e sindaco di Montignoso Gianni Lorenzetti, sarebbe sempre pronto a rispondere secondo modalità che richiamano antichi vassallaggi. E lo scopo, secondo quanto rivela Bernardi, sarebbe quello di mantenere in piedi il colosso di argilla, della politica della Regione Toscana, dopo i tanti e gravi colpi dati alla sanità, soprattutto a Massa Carrara.
Bernardi ha fatto notare la destrezza con la quale il presidente Enrico Rossi ha annunciato la visita a Carrara solo il giorno prima, per evitare contestazioni popolari che si erano sollevate già al primo annuncio dela stessa visita poi rinviata ed ha tacciato di arroganza la dirigente della Asl Nord Ovest, Letizia Casani.
“Il passaggio di Rossi e Casani a Carrara, tuttavia – ha detto Bernardi - andava fatto per poter tagliare nastri tricolori nelle due città dell’area di costa che la politica regionale di un ventennio ha reso povere di tutto, di sanità ancora di più. L’incontro è servito per presentare a Carrara un Progetto irricevibile, di cui da giorni ormai si sentiva parlare: un altro rimaneggiamento del Monoblocco, sempre da decapitare per far costruire una palazzina o “stecca”, nonostante la mancanza di fiducia di tutti i cittadini verso ASL e Regione e nonostante le firme raccolte e la rabbia di chi non ne può veramente più. L’incontro serviva per ricordare che anche Massa, nonostante i colori politici non graditi a Firenze, avrà delle risorse per il vecchio ospedale. Non si sa chi li darà questi 10 milioni, ma insomma mamma Regione penserà un po’ a tutti. Dubbi e reticenze da parte degli Enti locali sono stati chiarissimi: della giunta Persiani non c’era nessuno ad accogliere il presidentissimo Rossi, che continua dopo i danni fatti con le sue ASL- one inefficienti, a pontificare imperterrito sulla sanità.”
Bernardi ha poi preso di mira il presidente della Provincia Gianni Lorenzetti e quella che lui ha chiamato la farsa di proporsi come arbitro e garante della buona sanità derivata dai progetti lanciati da Rossi a fine mandato. “La rincorsa al gradimento degli elettori e quindi ai loro voti è un po’ tardiva – ha aggiunto Bernardi - Soprattutto qui dove le liste di attesa sono interminabili e troppi spazi ospedalieri sono stati lasciati al disfacimento. Chiare le pressioni sul sindaco di Carrara per fargli accettare una rivisitazione del Progetto “Decapitiamo il Monoblocco” in versione edulcorata, ma non troppo. E Lorenzetti oggi nella sua Provincia, da anni lasciata inquinata con il tasso di tumori e malformazioni più alto della Toscana, chiede decisioni rapide per i fantastici progetti che neppure Cetto Laqualunque proporrebbe a fine mandato.” . Bernardi ha poi invitato Lorenzetti a prendere consapevolezza dei suoi limiti e ad impegnarsi per ottenere dalla Regione il risanamento della Provincia dopo anni di teatrini senza alcun ritorno, ricordandogli che la bonifica delle aree inquinate è tema di sanità che tocca la salute pubblica, per il quale sarebbe urgente l’istituzione di un tavolo dedicato.
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Stamani sul pontile di Marina di Massa un gruppo di lavoratori precari del settore turistico, insieme ad USB- unione sindacale di base, hanno aderito alla giornata di mobilitazione nazionale del movimento "mai più sfruttamento stagionale", in contemporanea con Rimini, Pesaro, Bologna e altre città. Il movimento vuole rivendicare i diritti di una "classe" di lavoratori, che con il ricatto del "lavori solo per 4 mesi", si vedono privati di ogni garanzia, dall'inesistenza del giorno libero, a turni di lavoro di 10 - 12 ore, con contratti al nero o in "grigio", cioè non assicurati o solo in parte, così che spesso sono esclusi anche dai sussidi come la naspi.
"Questa è una tipologia di lavoro che da solo porta al paese + del 16% del pil nazionale" affermano "pil che viene fatto sulla pelle di bagnini, camerieri, cuochi, lavapiatti e tuttofare, ma come si pretende che un bagnino dopo 2 mesi senza giorno di riposo e 10 ore di lavoro al giorno possa fare bene il suo lavoro e salvare vite? che il cameriere sorrida sempre o che in cucina si rispettino le norme di sicurezza?".
Il movimento, che unisce i lavoratori del turismo di tutta Italia, chiede il rispetto del contratto nazionale, anche se carente sotto molti punti di vista, e dei diritti lavoratoriali comuni tutti i settori: "questo è il minimo e dovrebbe essere scontato ma nella maggior parte dei casi non lo è. Ci viene detto che non abbiamo voglia di lavorare, non è la voglia di lavorare che manca ma quella di fare gli schiavi" concludono i manifestanti.
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Ha ottenuto un finanziamento pari a 15.000 euro il progetto presentato dal Comune di Carrara, nell'ambito del bando Toscanaincontemporanea 2020, dal titolo “Lo Stadio dei Marmi: l’arte pubblica e il concetto di monumentalità nel linguaggio della street art” che vede la partecipazione di Orticanoodles, affermato collettivo artistico italiano, carrarese di origine, che opera nell’ambito dell’urban art, realizzando importanti murales commissionati da enti pubblici e associazioni in tutta Italia. A Carrara sono gli autori dell’amato “Non abbandonare la città” in piazza delle Erbe, che celebra la rivolta delle donne del 7 luglio.
La Regione Toscana ha affidato quest'anno l'attuazione del bando “Toscanaincontemporanea” alla Fondazione per le arti contemporanee in Toscana /Centro per l'Arte Contemporanea Pecci di Prato, soggetto preposto al coordinamento del sistema regionale. Il bando è finalizzato a valorizzare le molteplici realtà presenti sul territorio attraverso il sostegno a progetti afferenti ai linguaggi delle arti visive contemporanee, in modalità che prevedano l’uso di strumenti digitali, favorendo o potenziando un processo di innovazione tecnologica che incrementi la conoscenza e l’accessibilità della produzione artistica da parte di un pubblico più vasto rispetto a quello tradizionale.
“Puntiamo sulla valorizzazione della nostra identità legata al marmo e alla grande arte, antica, moderna e contemporanea, è il commento dell’assessore alla Cultura Federica Forti: e questo è un ulteriore passo verso la costruzione di Carrara come destinazione culturale e turistica dove trovare un’offerta caleidoscopica che va dal cibo all’arte, dalle cave al mare ma che ruota tutta attorno alla nostra pietra”.
Il progetto di Orticanoodles e Stefania Corsini, che ha ottenuto il finanziamento della Regione Toscana, prevedeva originariamente che gli studenti del Liceo Artistico Gentileschi partecipassero a un percorso formativo street art e arte pubblica, intervenendo di persona al cantiere esecutivo dell’opera prevista per lo Stadio dei Marmi. A seguito dei divieti imposti dall’emergenza sanitaria, è stato deciso di mantenere la collaborazione concreta degli studenti, ma ricorrendo al digitale. Per questo è stato messo a punto un percorso formativo sul tema dell’arte pubblica e dei linguaggi contemporanei, sotto forma di workshop teorico/pratico in didattica digitale a distanza (webinar) per lo sviluppo di competenze artistico-digitali, accompagnato da un “documentario” sotto forma di pillole podcast audio-video, fruibile online.
Il webinar è condotto dal curatore del progetto, Alessandro Romanini, docente di Teoria della Percezione e Psicologia della Forma all’Accademia di Belle Arti di Carrara: gli studenti si confronteranno in streaming con artisti, curatori e critici sul tema. Durante il corso, attraverso la guida di Orticanoodles e dei tecnici digitali e il supporto in aula del docente di grafica, gli studenti svilupperanno la creatività definitiva e grazie alla preliminare scansione della superficie dello stadio verrà realizzato un plastico digitale in 3D dell’opera. Il soggetto raffigurato verterà sulle immagini iconiche delle sculture realizzate in marmo di Carrara dai grandi artisti come Michelangelo, Bernini, Canova e richiamerà l’attenzione sul contributo di Carrara alla produzione artistica mondiale e alla storia dell’arte e al ruolo secolare della città come centro di produzione di arte plastica.
In parallelo agli interventi che compongono il corso verranno realizzate, come strumento di valorizzazione dell’intervento, disseminazione culturale e intercettazione di nuovi pubblici, una serie di video podcast, tenuti insieme dalla narrazione del curatore a comporre un breve documentario di approfondimento, fruibile online attraverso diversi canali social (a partire da quelli delle istituzioni partner di progetto e della Regione Toscana) e piattaforme web ad accesso libero per la fruizione dei contenuti culturali.
Maquette 3D dell’opera e documentario podcast costituiscono una prima tappa del più ampio progetto di Orticanoodles sullo Stadio dei Marmi.
Foto di Orazio Truglio
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“Dopo 21 anni di battaglie contro l’avanzare dell’erosione, bisogna alzare il tiro, perché siamo a una stretta e aleggia l’ampliamento del porto di Carrara, che potrebbe accelerare in modo esponenziale l’avanzata dell’erosione – dice Orietta Colacicco, presidente dei Paladini Apuoversiliesi. C’è stata parte del tanto atteso ripascimento a Poveromo in tarda primavera, si è visto all’altezza del bagno Orizzonti qualche miglioramento, ma bisogna verificare la tenuta, terminare l’altro tratto e soprattutto pensare e procedere verso Ronchi, Marina di Massa, la Partaccia. E’ in gioco tutta l’economia del mare. Bisogna trovare una soluzione, studiare, mitigare i danni portati dal fenomeno, evitando tentativi alla cieca, come le innumerevoli opere fatte negli anni scorsi dalla Regione, inutili e dannose. Sul litorale la stagione, pur e in funzione del Covid in un qualche modo resiste, perché la gente preferisce rimanere in Italia, ma bisogna chiedersi che cosa avverrà poi, l’anno prossimo e gli anni a venire. Ci vuole una visione per affrancare chi proprio è venuto per la prima volta per non correre rischi all’estero o spostandosi lontano. Ci vuole la conversione del Porto di Carrara in turistico con una banchina per il commerciale. Il porto del marmo, celebrazione del senso del territorio con le apuane, le cave, i blocchi, sul piazzale, l’arte delle statue intorno, il sogno schizzato dal socio Tiziano Lera, capace di rilanciare l’intera economia, enfatizzando l’orgoglio di una terra che da una parte sale nei boschi, ricca di frutti golosi per il palato, di olio, vino, pane e cipolle bianche, da far conoscere e gustare. Dall’altra si stende sul mare: una cartolina illustrata. Che fare ancora per tutelare e valorizzare ambiente e territorio? Questa è la domanda che si sono posti i Paladini. E la risposta di alcuni del Direttivo è stata passare dal bussare alle istituzioni, al provare a entrare nelle istituzioni o almeno di incidere con la mia candidatura. Dopo aver a lungo riflettuto su questa strada lunga e difficile, con coraggio ho preso questo impegno e sono candidata nel collegio di Massa come rappresentante della società civile, nella lista di Forza Italia Udc, molto sensibile al problema. Va ricordato che nel 2001 l’ampliamento del porto fu bloccato dall’allora Ministro dell’ambiente Altero Matteoli".
Orietta Colacicco, è laureata in Scienze Politiche, con tesi in Geografia culturale: “Isolamento e Organizzazione del territorio: Il caso di Montignoso.” Professionista e docente di Comunicazione, con premio alla carriera nel 2017, è Co Fondatore e Presidente dei Paladini ApuoVersiliesi, associazione che ha preso il via 21 anni fa, avente per scopo la tutela ambientale e la valorizzazione culturale del territorio, con al centro l’erosione della spiaggia.
Candidata non eletta alle amministrative del 2016 a Milano come civico nella lista di Forza Italia, il 3 Marzo 2019 è stata eletta su voto dei cittadini Consigliere del Direttivo di Piattaforma Milano, laboratorio politico delle forze liberali e popolari del centrodestra. Nel seguito è stata nominata CoCoordinatore Generale delle Commissioni e Coordinatore Delegato della Commissione Mobilità.
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Provengono dal mondo del lavoro, dall'impegno nel sociale, dalle lotte femministe, dall'impegno antifascista i candidati e le candidate di Toscana a Sinistra per la provincia di Massa Carrara per le prossime elezioni regionali del 20 e 21 Settembre: Monica del Padrone, Simona Mulazzani, Riccardo Bardoni, Paolo Orlandi.
"La lista di sinistra che presenta Tommaso Fattori - si legge nel comunicato - già consigliere regionale come candidato Presidente, vede unite forze politiche e liste di cittadinanza attiva che si sono riconosciute in un percorso radicale, comunista, popolare, antirazzista, antifascista, ecologista e femminista.
Al percorso corrisponde un programma alternativo a quello del centrosinistra sempre caratterizzato da politiche neoliberiste, a quello sovranista e razzista della destra, a quello populista e ondivago dei cinque stelle che hanno perso completamente il loro orizzonte anticasta. Un programma che è in continuità con l'attività svolta da Tommaso Fattori e Paolo Sarti in consiglio regionale e che ha imposto, dall'opposizione, risoluzioni importanti in campo ambientale, sociale, sanitario, lavoro.
Convinti della necessità di uno spostamento a sinistra delle politiche regionali, convinti che le posizioni neoliberiste che il PD ha assunto in questi anni hanno solo peggiorato le condizioni economiche e sociali della Toscana, certi che la destra si batte con programmi di sinistra e non scimmiottando politiche reazionarie, Rifondazione Comunista, Sinistra Anticapitalista, Potere al Popolo, Sinistra Italiana, Pisa una Città in comune, altre liste di cittadinanza come Buongiorno Livorno, Repubblica Viareggina, Buongiorno Empoli, molti compagni e compagne, cittadini e cittadine hanno deciso di sostenere questo percorso che pone al centro i beni comuni come acqua e spiagge, una sanità pubblica, una scuola pubblica, uno sviluppo di piccole opere contro le grandi inutili infrastrutture, una riconversione verde delle politiche industriali, un no secco agli inceneritori, un abbandono della monocultura del marmo a favore di una reindustrializzazione ecologica delle aree a vocazione marmifera, di un turismo verde e di una agricoltura a misura d'uomo, una centralità del lavoro nei processi di sviluppo sia sotto l'aspetto quantitativo che quello qualitativo.
Le candidate e i candidati della circoscrizione di Massa Carrara - conclude la nota - si faranno portavoci delle istanze e vertenze del territorio come hanno sempre fatto nel loro impegno sociale, politico, lavorativo. Per loro non cambierà niente, continueranno nelle lotte e lo faranno sia nel consiglio Regionale che nel supporto concreto al candidato Presidente Tommaso Fattori".
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La proposta è venuta da Lorenzo Baruzzo, presidente del dipartimento regionale toscano “ legalità sicurezza immigrazione “ di Fratelli d’Italia e dal livornese Andrea Romiti, vicepresidente: delineare una serie di norme che pongano fine all’uso del matrimonio di comodo per facilitare le procedure per gli stranieri di ottenere la cittadinanza italiana.
A presentare alla Camera dei deputati la proposta di legge che riguarda “norme per il contrasto ai matrimoni di comodo e per l’accesso al gratuito patrocinio in materia di immigrazione”, è stato il responsabile nazionale del Dipartimento sicurezza di Fdi, l’onorevole Galeazzo Bignami, su iniziativa dei deputati Meloni e Del Mastro delle Vedove. Secondo la proposta di legge di FdI, chi si servirà del matrimonio per eludere le norme sull'ingresso e il soggiorno degli stranieri in Italia vedrà preclusa la possibilità di ottenere la cittadinanza italiana oppure revocata quella ottenuta in quel modo. Severi i requisiti che attestino la natura reale del matrimonio: obbligatoria la convivenza dei coniugi, il rispetto delle responsabilità derivanti dal vincolo matrimoniale, la conoscenza del coniuge e della sua storia e carattere personale, la conoscenza di una lingua comune con cui potersi parlare e il non avere alle spalle precedenti matrimoni con stranieri che hanno ottenuto la cittadinanza con il matrimonio. Previsto anche l’obbligo, ai fini della concessione della cittadinanza, di presentare una capacità reddituale minima e di conoscere la lingua italiana.
La proposta contempla anche l’accesso per gli stranieri al gratuito patrocinio per il quale saranno necessari sia i documenti di identità sia il reddito minimo e anche in questo caso una falsa dichiarazione nell’ambito della procedura pregiudica definitivamente la possibilità di ottenere la cittadinanza.
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"I provvedimenti legislativi regionali in materia di cave e lapidei approvati dal 2014 in poi e gli strumenti di programmazione regionale come il piano cave sono stati essenziali per tradurre nei fatti nostre richieste storiche; che l'escavazione del marmo avesse urgenza di regole era necessario, lo abbiamo detto più volte rafforzandolo anche con delle mobilitazioni e scontrandoci con molti interessi". Lo dichiara in una nota stampa la Fillea Cgil Toscana, Lucca e Massa Carrara.
"Come Fillea Cgil - afferma - siamo convinti che gli interventi normativi regionali, dalla legge sulle cave al piano cave, abbiano avuto l'obiettivo di trovare il difficile equilibrio tra ambiente e lavoro; in molti devono capire che dietro all'escavazione c'è il lavoro, c'è il sostentamento delle famiglie; se le iniziative organizzate in questi giorni in dissenso con le disposizioni regionali sulla materia avessero avuto alla base la richiesta di più occupazione e più ricadute locali lo avremmo capito e avremmo sostenuto le richieste che sono anche le nostre, ma sulla base del fatto che si continui ad escavare marmo sia all'interno del Parco Regionale delle Alpi Apuane che in quelle fuori dal parco, purché si rispettino le regole sul lavoro, sulla sicurezza e sull'ambiente, sui tempi di lavoro, sulla legalità e sulla regolarità. Non si può chiedere lo stop all'escavazione senza contestualizzarla, l'attività estrattiva va avanti da secoli ed era sì necessario regolamentarla e contingentarla affinché una risorsa unica e non riproducibile come il marmo potesse consentire il sostegno economico della popolazione locale, ricercando un equilibrio con le attività produttive; ma non saremmo mai d'accordo alla loro chiusura, saremo sempre dalla parte dei lavoratori.
"I temi richiesti con forza dalla Fillea Cgil - conclude - sono sempre stati la tracciabilità con verifica della qualità e della quantità del materiale estratto. La filiera per ridistribuire valore sul territorio anche attraverso la generazione di nuova occupazione, filiera che va valorizzata anche negli appalti e nelle forniture. Possibile che in molte opere pubbliche si utilizzi marmo che viene dall'estero? Infine siamo convinti che occorra assicurare al massimo la formazione e la tutela della salute e della sicurezza sul lavoro, sospendendo permessi e concessioni a chi viola le norme anche sul rispetto dei Contratto nazionale: per questo chiediamo di prevedere l'obbligo di acquisizione del Durc in sede di rilascio della concessione o dell'autorizzazione all'attività estrattiva. Proposta già fatta anche dalla Fillea Cgil sotto forma di contributo al processo di revisione della legge 35/2015".
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Sfilata in clima elettorale su un immaginario tappeto rosso di vergogna: questa la sintesi, secondo il consigliere dell’opposizione Massimiliano Bernardi, della visita del presidente Enrico Rossi e del sindaco Francesco De Pasquale al Monoblocco nel corso della quale, ancora una volta sono state disattese le promesse stabilite dal Pal, Piano Attuativo Locale della Sanità locale.
“Due figure inquietanti – ha detto Bernardi - che, in pieno delirio elettorale, hanno convocato giornalisti e fotografi al Monoblocco dimostrando menefreghismo verso i malati in terapia oncologica, i malati in visita dagli specialisti e verso i ricoverati che avevano bisogno di cure piuttosto che dei comizi politici. Dopo quello che sta succedendo e per i morti che abbiamo dovuto piangere durante la pandemia Covid-19, è il caso di sottolineare che le battaglie della città contro l’infelice piano di razionalizzazione e la costruzione dei quattro ospedali voluti dal presidente Rossi, che ha dimezzato i servizi sanitari ospedalieri del territorio, non sono riuscite a salvaguardare né il Monoblocco né la salute dei cittadini. E a causa dei clamorosi tagli effettuati negli anni dal governo PD in Regione, dopo strage di morti, intubati ed infettati dal coronavirus , per salvarsi la faccia hanno dovuto ricorrere ai ripari, sprecando milioni di euro di risorse pubbliche al fine di piazzare frettolosamente da un luogo all’altro i Covid dimessi dal Noa. Il paradosso è che per carpire un pugno di voti se ne sono anche spudoratamente vantati . L'assessore “in pectore” della prossima Giunta Regionale, se vincerà il PD , Giacomo Bugliani, aveva fatto una corsa ad ostacoli per arrivare per primo a dichiarare con orgoglio l’abbattimento del Monoblocco di Carrara e i milioni di euro già pronti per sostituirlo con una palazzina di un terzo più piccola, e a distanza di sei mesi, dopo che con forza dai Comitati e dai cittadini era stato stoppato, rieccolo con la proposta della seconda fregatura: lo demoliamo solo un pochino. Sicuramente Bugliani non ci riuscirà nemmeno quando sarà assessore regionale, ma intanto, sotto sotto, il massese di Massa è riuscito a spostare la Medicina Nucleare al NOA, impegnando la Regione Toscana a spendere tre milioni e 500 mila euro per adeguare il seminterrato dell’Ospedale per Acuti. Alla faccia del PAL, che prevedeva Medicina Nucleare nel Percorso Oncologico al Monoblocco di Carrara, e alla faccia tosta della Direttrice Generale Casani che ha deciso che il PAL era troppo vecchio e bisognava rottamarlo.”.
Bernardi ha sollevato quesiti proprio sulla decisione con cui il PAL è stato bollato per vecchio e sul colpevole silenzio della politica che accetta queste decisioni arbitrarie. “ Pretendiamo dalla dirigente dell’Azienda USL Toscana Nord Ovest – ha concluso Bernardi - che faccia un passo indietro e chieda scusa ai cittadini per le sue esternazioni fuori luogo e fuori competenza. Al sindaco De Pasquale chiediamo, invece, di riferire quanto deciso nel prossimo consiglio comunale e di ribadire l’impegno preso a suo tempo con i cittadini di salvaguardare il Monoblocco facendo attuare il PAL. A Enrico Rossi e a Giacomo Bugliani se possibile di fare campagna elettorale altrove e di non farsi più vedere in giro per Carrara a prendere in giro la gente per bene.”.
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Solo pochi giorni fa hanno segnalato la situazione allarmante dei rifiuti abbandonati vicino ai cassonetti a Bonascola e oggi arriva una nuova segnalazione per l’identica situazione in cui versano le isole ecologiche del centro storico di Carrara. La denuncia, anche questa volta, è di Gianni Musetti e di Lucian Martisca di Forza Italia che hanno fatto notare come le condizioni del centro storico abbiano anche l’aggravante di essere zone potenzialmente turistiche.
“Ci sono arrivate altre chiamate dai cittadini – hanno detto Musetti e Martisca - per segnaare la presenza di montagne di rifiuti sul territorio, dal litorale fino al centro storico, con isole ecologiche sono completamente abbandonate .Tra le più scioccanti: quella dei cassonetti di via Carriona, in pieno centro storico, all’altezza del ponte Baroncino, dove si è creata una vera e propria montagna di rifiuti, proprio su una delle strade più trafficate di Carrara in piena stagione turistica. L’amministrazione non vede, non sente e non fa assolutamente nulla a riguardo, siamo completamente abbandonati da tutti, perchè se ci fosse un amministrazione seria, rigida, con piani ambiziosi, o almeno minimamente impegnata nella gestione amministrativa, tutto questo non succederebbe.”. Secondo Musetti e Martisca a fronte dell’incremento della raccolta differenziata avviato in questi giorni di Nausicaa ci sarebbe una vera e propria dimenticanza dell’azienda partecipata nei confronti delle isole ecologiche ancora presenti sul territorio e, purtroppo, prese d’assalto dall’inciviltà di molti cittadini. Il risultato è quindi uno spettacolo vergognoso e imbarazzante secondo i due membri di Forza Italia.
“Nell’ultimo periodo Nausicaa – hanno aggiunto Musetti e Martisca - azienda carrarese con sede su territorio carrarese, ha aumentato il personale, assumendo per lo più cittadini massesi. Senza aver nulla contro i cugini massesi non abbiamo potuto domandarci le ragioni di tale circostanza essendo ben nota la fame di lavoro che c'è nel nostro comune. Se si vuole davvero far rinascere questa città bisogna ripartire dai nostri cittadini, riorganizzarsi e ascoltare le loro richieste e trovare un modo per soddisfare i loro bisogni, soprattutto quando si parla di lavoro su territorio del comune di Carrara. Il sindaco se la prende con Massa perché ha ottenuto e voluto con forza il potenziamento della sanità, evidentemente lavorando bene e facendosi sentire in Regione, e l'azienda comunale multiservizi di cui lo stesso De Pasquale è socio unico in quanto sindaco, assume tutti massesi a discapito dei disoccupati carraresi? “. Musetti e Martisca hanno richiesto alla partecipata Nausicaa di prestare più attenzione alle isole ecologiche sul nostro territorio, con soluzioni che soluzione che potrebbero andare dall’aumento dei cassonetti al raddoppio dei turni del ritiro rifiuti. “ Carrara non merita questo – hanno concluso - è necessario che il sindaco si faccia sentire presso quegli s amministratori di Nausicaa che lui stesso ha voluto e nominato.”.
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Tacciati di campanilismo per aver, per l’ennesima volta, ricordato il rispetto dei patti istituzionali sulla sanità locale. Non ci sta proprio, il Comitato Primo Soccorso e Urgenza Carrara, dopo anni di battaglie, incontri, commissioni e raccolte firme su tutta la provincia, ad essere liquidato con una semplicistica accusa di campanilismo e ribatte chiaro tutte le difficoltà affrontate nel percorso e, anche, le molte, troppe, lacune della Regione nei confronti di un territorio, quello apuano, solo nei casi di danni estremi operati dai vertici Asl o quando è necessario raccattare voti.
Il comitato Primo Soccorso e Urgenza Carrara si è quindi rivolto al governatore uscente Enrico Rossi e al candidato ad essere suo successore, Eugenio Giani e soprattutto all’assessore alla sanità Stefani Saccardi: “ Non funziona così. L’invito un poco arrogante della Saccardi ai carrarini a ricordare che il Noa è anche il loro ospedale denota una considerazione piuttosto bassa dell’intelligenza dei cittadini di Carrara che sanno benissimo che il loro ospedale per le degenze è quello così come tutti gli abitanti della provincia sanno che il punto di riferimento per le visite specialistiche è il Monoblocco di Carrara. Carrarini, massesie lunigianesi avrebbero voluto mantenere i propri ospedali comunali, bene operanti con spazi adeguati, magari rinnovati, senza veder comprimere l’offerta sanitaria del loro territorio con gli effetti negativi che Covid-19 ha “solo” drammatizzato. E su questo avete dovuto ricorrere ai ripari frettolosamente, anche pasticciando un percorso che ha visto delocalizzare da un luogo all’altro pazienti Covid dimissibili a distanza di pochi giorni.”. Proprio con la gestione della pandemia, secondo il comitato, Rossi e Saccardi avrebbero smentito la loro stessa politica sanitaria pluriennale, ritrovandosi costretti a ripristinare spazi dismessi. “ Il paradosso – hanno continuato dal comitato – è che adesso, proprio di questi ripensamenti Regione e Asl vogliano trarne un vanto. Certo è molto scarso il senso del limite. Capiamo che piace giocare facile, anche se poi elettoralmente può non essere produttivo. Perché le Persone non dimenticano.”. Inevitabile, quindi, per il comitato ricordare che solo un anno fa, la stessa dirigente della Asl Nord Ovest Letizia Casani aveva richiesto l’abbattimento del Monoblocco da sostituire con una palazzina di un terzo più piccola, con dovizia di motivazioni. “ Fu allora che fu ripreso con forza dai Comitati e dalla Collettività la richiesta di rispetto del PAL, visto che, oltre all’abbattimento del Monoblocco, la dottoressa Casani propose alla presenza del Presidente della Conferenza zonale, nonché Sindaco di Carrara, di spostare la Medicina Nucleare nei giardini dietro al NOA, iniziando le procedure per l’acquisizione dei terreni dimenticando totalmente il PAL secondo cui quel reparto avrebbe dovuto già da tempo essere trasferito a Carrara.”. Il comitato ha anche contestato la dichiarazione, molto antidemocratica, della Casani che, nel corso della visita a Carrara, ha definito superato definitivamente il PAL e presa la decisione di trasferire Medicina Nucleare Massa, ignorando la legge Balduzzi che vieta di cementificare e fare nuove costruzioni dove ne esistano .
“I vertici di ASL si fanno i loro conti con i loro tecnici – è proseguita la tirata del Comitato - non propongono mai alternative da far ponderare alle istituzioni consapevoli e ai cittadini, ai servizio dei quali ASL opera che non sono sudditi ma utenti. E ovviamente anche elettori per cui adesso, alla vigilia delle elezioni, destinatari delle esibizioni di pregi più o meno immaginari a favore di campagna elettorale. Così continuano a non spiegate gli errori, ed anzi cercano di mascherare la loro presunta buona politica, attaccandovi al pretesto del basso campanilismo e della limitatezza dei cittadini.”. Il Comitato ha ribadito l’importanza del potenziamento delle strutture sanitarie sia per il Noa sia per il Monoblocco e ha sottolineato come, alla luce delle molte promesse disattese e dei superamenti unilaterali di accordi solo nominalmente condivisi, sia particolarmente difficile, oggi, credere agli annunci mirabolanti di dodici milioni in arrivo per la sanità locale: “ La sola certezza- hanno chiuso dal comitato – è che anche tutte queste promesse possano essere lasciate nel limbo senza futuro. Senza che nessuno possa fiatare perché, come ci insegna la dirigente Casani il tempo passa e i PAL invecchiano. Tutte le carte in tavola possono essere cambiate. Ad oggi pertanto invitiamo il governatore Rossi e l’assessore Saccardi a rispettare l’intelligenza dei cittadini di questo nostro territorio, provato dal Coronavirus e dalle deficienze di servizi causati dalle loro scelte dettate dal mero risparmio. Ovviamente estendiamo l’invito anche alla Dirigente di ASL Nord Ovest, che però è una dipendente, sia pure di vertice, dell’ Azienda. Gli altri invece sono soggetti istituzionali che hanno cariche politiche a loro conferito dai cittadini elettori. Un obbligo per essi e gli aspiranti al governo della Toscana è di ricordarlo sempre.”.
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