Politica
Le osservazioni al progetto di bonifica della Buca degli Sforza fatte da Italia Nostra Massa Montignoso e Legambiente
Italia Nostra Massa Montignoso e Legambiente hanno fatto alcune osservazioni al progetto di bonifica della Buca degli Sforza, a Massa, che, a breve vedrà l' aggiudicazione alla…

Votata all'unanimità, ad eccezione di Polo progressista e di sinistra, la variante Aurelia: la critica del comitato NoVariante
Il comitato No Variante Aurelia ha commentato il voto del consiglio comunale di Massa a favore della Variante: "Nel consiglio comunale del 16 settembre hanno votato all'unanimità…

Non in mio nome: manifestazione per Gaza organizzata da Associazione Mycelium in Piazza Aranci a Massa il 21 settembre
L'associazione Mycelium ha organizzato un flash mob di protesta per Gaza. Ecco la loro dichiarazione: "In questo momento storico, tra i più bui che l'umanità abbia attraversato negli…

Politeama, l'inizio della fine: flash mob di Avenza Si R-Esiste in piazza Matteotti per segnalare i molti nodi del degrado della città
Sono arrivati in piazza Matteotti con un pullman riservato, intorno alle 20,15 di giovedì 17 settembre: il gruppo nutrito di cittadini di Avenza che fa parte del comitato…

Il Polo P&S: la variante Aurelia con 60 milioni di euro sommergerà di inquinamento Massa
Il Polo Progressista e di Sinistra, composto da M5S RC e Mcc, non si meraviglia per l’approvazione della delibera per il primo lotto della Variante Aurelia,…

"Incontriamoci a Massa": il Pd Massa Carrara apre la campagna elettorale il 20 settembre in piazza Aranci
Il Partito Democratico di Massa-Carrara inaugura la campagna elettorale per le elezioni regionali del 12 e 13 ottobre con…

Un incontro per aprire un dialogo sul porto di Carrara: i Paladini Apuoversiliesi a colloquio con il nuovo commissario dell'Autorità Portuale Bruno Pisano
I Paladini Apuoversiliesi sono stati ricevuti dall’Autorità portuale di Carrara, mercoledì 17 settembre, per conoscere il nuovo Commissario straordinario Bruno Pisano. L'obiettivo, secondo Orietta Colacicco, Presidente…

Partito Repubblicano di Massa: il ricordo del XX Settembre 1870 mito fondante della nazione Italia
Come ogni anno, gli amici Repubblicani della sezione G. Mazzini di Massa del PRI, ricordano la storica data del XX Settembre 1870, giorno nel quale si realizzò il…

Gruppo consiliare Pd e Massa è un'altra cosa sulla variante Aurelia: "Sì all'opera, ma con uno studio serio sulla mobilità per tutelare qualità della vita e sviluppo sostenibile"
Durante l'ultima seduta del Consiglio Comunale abbiamo espresso voto favorevole all'avvio del primo lotto della Variante Aurelia, un intervento strategico che potrà incidere profondamente sugli assetti…

"Parole rabbiose e scomposte": il consigliere Martinelli risponde al segretario del Pd Barattini
Il consigliere del Movimento 5 Stelle Matteo Martinelli ha risposto alla replica del segretario del Pd Luca Barattini alle sue posizioni sulla sanità locale: "Non ci stupisce…

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La seduta odierna della conferenza dei sindaci aziendale, presieduta dal sindaco di Viareggio Giorgio Del Ghingaro, che si è svolta nell’auditorium dell’ospedale della Versilia, ha affrontato le tematiche urgenti che impegneranno la direzione aziendale nelle prossime settimane e per le quali saranno impiegate dall’Azienda USL Toscana nord ovest nuove risorse in termini di personale, attrezzature sanitarie e strutture.
Ad introdurre l’incontro è stata Maria Letizia Casani, direttore generale dell’AUSL, che ha illustrato nel dettaglio i vari punti all’ordine del giorno.
“Stiamo parlando di investimenti in strutture per circa 86 milioni di euro nel 2020, 63 milioni sono previsti nel 2021, altri 6,5 milioni sono destinati alle tecnologie sanitarie. E’ di questi giorni la delibera regionale che ci assegna ulteriori 45 milioni da distribuire in tutti gli ambiti territoriali”.
La direzione aziendale ha messo anche in evidenza l’impegno che è stato profuso per aumentare i posti letto di cure intermedie che già nei mesi scorsi hanno visto un notevole incremento, circa 120, arrivando al numero di 315 per passare in autunno a 510.
“Ciò ci premetterà – ha continuato Casani - di affrontare l’inverno in tranquillità e di garantire alla popolazione un’adeguata assistenza, in particolare al momento della dimissione”.
La discussione si è soffermata anche sul progetto di riorganizzazione delle cure palliative che prevede il potenziamento dell’assistenza territoriale e ambulatoriale, l’aumento di 27 posti letto con conseguente assunzione di medici specializzati.
Nel corso della seduta sono stati presi in considerazione anche due settori che hanno un grosso impatto sulla popolazione: l’attività consultoriale e la residenzialità per persone anziane. In entrambi i casi sono state messe in luce criticità e punti forza e l’attività svolta durante il periodo del Covid. “Il lavoro che la ASL ha svolto nelle nostre RSA ha permesso di affrontare il periodo del Covid limitandone il contagio al loro interno – ha sottolineato Giorgio Del Ghingaro – è anche vero che, come ben ha messo in evidenza la relazione della direttrice del dipartimento, nei nostri territori le liste di attesa sono ancora lunghe, in particolare l’assegnazione delle quote sociali è storicamente inferiore (-238) rispetto a quelle assegnate alle altre ASL toscane. Auspico quindi che tale divario sia colmato in tempi ragionevoli”.
Il presidente della conferenza si è soffermato anche sulla necessità di governare la ripresa della scuola, nonché il rientro dai paesi dell’est Europa dei lavoratori stranieri, mettendo in atto, in collaborazione Comuni e Azienda Sanitaria, misure di prevenzione del contagio da Covid da programmare durante il mese di agosto in previsione della ripresa delle attività.
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Il Lode (Livello Ottimale di Esercizio dell'Edilizia Pubblica), formato dai 17 Comuni della provincia di Massa Carrara ed Erp hanno finanziato con il contributo di Mit (Ministero di infrastrutture e trasporti) e Regione Toscana interventi per il recupero di 95 alloggi popolari in provincia, stanziato 118mila euro per l'eliminazione delle barriere architettoniche in venti case popolari di Massa, Carrara e Lunigiana (rifacimento bagni, installazioni di piattaforme elevatrici), e programmato interventi di manutenzione straordinaria (alcuni riguardano la rimozione di amianto). Sono decine gli alloggi popolari nei quali sono in programma interventi. Il Lode inoltre nel mese di agosto definirà l'utilizzo di ulteriori 700mila euro di un programma triennale della Regione Toscana che mette a disposizione un finanziamento di 2 milioni di euro per la nostra provincia. Ma andiamo per ordine. Novantacinque alloggi (26 a Massa, 35 a Carrara, 7 a Montignoso e 27 in Lunigiana) vengono ristrutturati con finanziamenti vari per un importo di 2 milioni e 414 mila euro. Alcuni interventi di recupero sono in corso, altri in programma. Lavori di manutenzione straordinaria per circa 2 milioni di euro sono in corso in 22 condomìni della provincia apuana riguardanti rifacimento di tetti e facciate, cappotto termico, sistemazione di terrazzi, realizzazione di montascale e sistemazione di contatori. Altri 65mila euro sono stati stanziati per il rifacimento delle fognature che interessano edifici in via Reggio Emilia a Carrara. Sono stati inoltre programmati con delibera del Lode del 23 aprile scorso interventi per 385mila euro per rifacimento di tetti e facciate di Carrara e di Pontremoli, in edifici di via Mazzini, e 491mila euro per la rimozione di amianto e nuove coperture in condomìni di Massa, in via Matteoni e in via Valgimigli (dove sarà realizzato anche un cappotto termico) e ad Aulla in via Turati. E' stata prevista anche l'installazione di un sistema di videosorveglianza in un edificio a Carrara per garantire maggior sicurezza. Infine: Erp ha finanziato interventi per più di 180mila euro in 14 condomìni di Massa, Carrara e Lunigiana a maggioranza di proprietà privata.
«Oltre a quanto già in corso e programmato, stiamo studiando insieme al Lode - tiene a dire Luca Panfietti, presidente di Erp - tutte le opportunità che deriveranno dal decreto rilancio con Ecobonus e Sismabonus. Siamo impegnati, grazie ai decreti rilancio e semplificazioni, a cogliere tutte le opportunità possibili per migliorare il patrimonio di edilizia residenziale pubblica».
«Gli stanziamenti della Regione Toscana - afferma Francesco Persiani, sindaco di Massa - sono importanti ma purtroppo insufficienti. Sono infatti ancora troppo poche le risorse disponibili per la ristrutturazione degli alloggi popolari che restano vuoti. Chiediamo alla Regione Toscana di fare uno sforzo maggiore per soddisfare le crescenti esigenze della popolazione apuana».
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Piazza Palestro, a Colonnata è il terminale del bus che collega il paese con Carrara ed è anche l’unico spazio disponibile per permettere ai mezzi del trasporto urbano di fare manovra e ridiscendere al piano. A causa di un uso selvaggio e incontrollato della piazza come parcheggio da parte di residenti e visitatori, nonostante in essa vi sia il divieto di parcheggio, spesso accade che gli autobus di linea non riescano a curvare per tornare indietro e che quindi scelgano di far scendere le persone all’inizio della prima curva della salita che accede al paese.
Una situazione che negli ultimi tempi si è ripetuta con notevole frequenza tanto che molti cittadini, specialmente anziani, residenti a Colonnata si sono rivolti al consigliere dell’opposizione Massimiliano Bernardi perché faccia presente la situazione. In molti, fra l’altro tutti titolari di regolare abbonamento al bus, hanno segnalato non solo il disagio di dover fare un tratto di strada a piedi ma anche quello di dover portare borse della spesa in un percorso in salita e soprattutto si sono lamentati per il modo scorretto e irrispettoso con gli autisti di Ctt nord abitualmente risolvono il problema della piazza occupata dalle auto, facendo ricadere il disagio sugli utenti del bus che non hanno alcuna colpa.
Tra le lamentele raccolte da Bernardi anche quelle relative alle continue chiamate al comando della polizia municipale da parte dei residenti alle quali non è quasi mai seguito l’invio di un vigile urbano in paese a fare multe o a far rimuovere le autovetture in divieto di sosta, per permettere al mezzo della CTT di fare manovra. Il consigliere di Alternativa per Carrara ha quindi fatto un’interpellanza presentata in consiglio comunale ieri sera nella quale ha richiesto alla giunta che venga verificato quanto riportato da alcuni cittadini di Colonnata e che l'amministrazione si faccia carico di inviare la polizia municipale a Colonnata al fine di verificare se corrisponde al vero la sosta selvaggia in piazza Palestro, facendo adottare alla Polizia Municipale tutte le misure necessarie ad interrompere questo malcostume. Bernardi ha anche chiesto che il sindaco, a tutela dei cittadini residenti che pagano regolarmente l'abbonamento ed hanno diritto che il servizio di trasporto pubblico funzioni in maniera puntuale , segnali il comportamento scorretto dell'autista a chi di dovere, affinché i comportamenti segnalati non si ripetano.
V. T.
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Sono state le ripetute segnalazioni fatte dai bagnanti a spingere i rappresentanti di Articolo Primo a fare un sopralluogo per verificare lo stato della spiaggia libera che fiancheggia la passeggiata del porto di Marina di Carrara. Lo spettacolo, documentato fotograficamente da Augusto Castelli di Articolo Primo, non è dei più confortanti. “ Una sola doccia a disposizione di tutta l’utenza della spiaggia libera che non funziona da più di una settimana – ha rilevato Castelli – per un banale guasto alla manopola. Detriti che risalgono alle mareggiate invernali ancora abbandonati sulla spiaggia, incuria e degrado diffusi che fanno pensare a una pulizia saltuaria e a scarso controllo.”. Castelli ha riferito anche delle lamentele raccolte da alcuni turisti per lo condizioni della spiaggia libera: “ Questo è un vero peccato – ha continuato Castelli - perché in un momento storico come questo, le realtà che possono puntare sul turismo dovrebbero avere un occhio di riguardo massimo per l’accoglienza e la sicurezza. E in quest’ottica è doveroso segnalare anche le condizioni indecorose in cui si trova il parcheggio di fronte al bagno Mistral, adiacente alla spiaggia libera del porto, con voragini enormi che diventano acquitrini ad ogni temporale. Di nuovo un pessimo biglietto da visita per i turisti.”.
Articolo Primo ha quindi chiesto all’amministrazione, per il mese d’agosto, l’impegno a rendere appetibile il litorale e risolvere le criticità segnalate in questa spiaggia libera, come negli altri spazi di sua competenza ed ha auspicato l’apertura di un tavolo tra l’amministrazione e la proprietà del parcheggio per trovare una soluzione rapida e definitiva.
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Noi non siamo mai stati di nessuno, né renziani - dio ce ne scampi e liberi - né berlusconiani, né finiani o bossiani, né dalemiani o prodiani, né, tantomeno, salviniani. I politici, lo sa bene chi ci legge e ci conosce, ci sono sempre stati, sin dai tempi della prima repubblica, cordialmente sulle scatole. Ma quello che è successo ieri al senato - altro che bivacco di manipoli - con la decisione di processare l'ex ministro dell'interno Matteo Salvini accusato dis equestro di persona, è una vergogna per non dire peggio. Anzi, diciamolo: è uno schifo. Chi scrive si vergogna di essere italiano, in questo momento, di avere un governo di bastardi traditori e di assistere a uno dei tre poteri dello stato, la magistratura, che processa l'unico ministro che, da decenni, fa gli interessi del suo paese e non quelli del suo partito o degli organismi sovranazionali che ci condizionano le esistenze quotidiane.
Il sottoscritto, 59 primavere sulle spalle e, probabilmente, nemmeno un così grande avvenire davanti, ha vissuto la sua giovinezza ascoltando, puntualmente, le richieste di autorizzazione a procedere del partito comunista nei confronti di Giulio Andreotti, quasi venti, mai concesse. Nessuno, infatti, tra i pusillanimi parassiti del parlamento aveva il coraggio di mettersi contro l'uomo più potente d'italia. E ora, a quasi sessant'anni, deve assistere alla più raccapricciante vicenda politica degli ultimi tempi: un processo politico nei confronti di un uomo che deve essere abbattuto ad ogni costo, perché fa paura, perché è l'unico baluardo di fronte al pensiero unico dominante che sta dilagando a colpi di leggi liberticide, virus inventati e prolungati senza ragione, immigrazione incontrollata e principi devastanti di ogni società che sia degna di questo nome (vedi teoria gender o lgbtq).
Hanno mandato a processo un uomo che ha difeso i confini del suo paese, ma che, soprattutto, ha fatto, unico e primo fra tutti, quello che la stragrande maggioranza del popolo italiano chiede da anni: evitare una invasione senza senso di immigrati che si portano dietro stili di vita, come direbbe la Boldrini, che non solo non devono essere i nostri negli anni a venire, ma che non devono assolutamente varcare la linea del Piave. A casa loro. Punto e basta. Non li vogliamo, non li cerchiamo, non ne abbiamo bisogno e non perché razzisti, ma perché teniamo alle nostre tradizioni e alla nostra cultura.
Renzi, dicono, ha votato contro Salvini. Ma ancora parlate di Renzi e della sua ultima creatura in avanzato stato di decomposizione, Italia Viva? Quello che pensiamo di questo puffo dalle ambizioni spropositate e inversamente proporzionali alle sue capacità lo abbiamo già detto e scritto e non ci ripeteremo. Ha riempito l'Italia di clandestini in cambio di un occhio di riguardo sui conti di bilancio da parte del verminaio europeista.
La realtà è che hanno paura di farci votare, di lasciare la parola al popolo, di applicare le regole della democrazia e per questo stanno portando avanti un disegno che, a partire dalla proroga dello stato di emergenza e dall'allarme coronavirus con la paura instillata a dosi massicce, mira a distruggere la nostra autonomia di pensiero e la nostra indipendenza di giudizio.
Sono prove tecniche di regime. O di dittatura se preferite, ma non di quelle di un tempo, ma di quelle, ben più sottili e mascherate, di oggi.
Ecco perché Matteo Salvini fa paura. Fa paura e deve essere eliminato. In un modo o nell'altro. E poiché l'omicidio politico non è ancora ammissibile e giustificabile in questo paese, si fa appello a tutte le altre possibilità per riuscire nell'intento.
Prestate attenzione al vocabolario che usano questi bastardi progressisti. E ai loro atteggiamenti e prese di posizione. Hanno in mano non solo i mass media, ma l'anima dei giornalisti senza spina dorsale, quelli convinti e cresciuti alla scuola della sinistra radical choc. Cercano di far venire i sensi di colpa a chiunque la pensi diversamente da loro. Adesso usano anche la parola negazionista, di solito utilizzata per chi nega l'Olocausto. Come vedete, aveva ragione Ida Magli, la memoria dell'Olocausto portata avanti per giustificare ogni repressione di aneliti di libertà e di ribellione contro il sistema dominante.
Chi nega il virus e la sua attuale emergenza va messo al bando, è un negazionista e va redarguito, additato a nemico da disprezzare. E, nel frattempo, si approva una legge a favore di Lgbtq, ossia tutto ciò che è contro le fondamenta di una società che vogliono smantellare instaurando la loro versione senza limiti e senza confini né morali, né antropologici, né sociali. né umani.
Attenzione. Salvini ha abbandonato il governo, ma loro no. Loro sono attaccati col mastice perché hanno compreso che possono, complice la paura, scardinare il sistema e rivoltarlo come un calzino. Se guardate bene, vi accorgerete che ogni passo è un movimento in avanti verso un Nuovo Evo destinato a mandare in fumo secoli di civiltà e di consuetudini.
La vicenda della caserma dei carabinieri di Piacenza altro non è che un modo ulteriore di minare il prestigio e la storia di una istituzione, l'arma dei carabinieri, che pur con tutti i suoi difetti è sempre stata lontana dalle aspirazioni eversive della sinistra rivoluzionaria e non. Attaccando e sputtanando l'Arma attraverso il comportamento di qualche imbecille che andrebbe messo in galera e gettata via la chiave per i successivi decenni, vogliono immergere nella merda una divisa che, nel bene e anche nel male, ha fatto la storia del nostro paese.
Ma il disegno è ancora più sottile. Come sempre, visto che la mente diabolica della sinistra è adatta e atta a fare queste cose, ad arrivare a strumentalizzazioni che la borghesia sciocca e ingenua nemmeno immagina. Attaccando l'Arma come stanno facendo, costringono i carabinieri a farsela sotto e a ridurre ogni tipo di intervento per timore di conseguenze. Non parliamo, poi, dei vertici del comando generale ai Parioli, di nomina politica, e particolarmente suscettibili e attenti a non ribellarsi ai tentativi di denigrazione. Sono anche loro più realisti del re. Hanno paura dei giornalisti dei quotidiani venduti al Pud, non hanno gli attributi per assumersi le responsabilità del comando, sono diventati dei semplici burocrati più attenti alla rassegna stampa che non alle esigenze e ai bisogni della gente e dei loro militari.
Ecco perché, oggi, siamo tutti, chi scrive per primo, Salvini. Questa casta di governo vuole la guerra civile per poi reprimere ogni resistenza. A noi fanno schifo, ci incutono non la paura del Covid-19 come vorrebbero, ma solo, soltanto una lunga, lunghissima rabbia.
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Si è concluso il percorso di ascolto che il sindaco Francesco De Pasquale ha dedicato ai dirigenti scolastici in riferimento alle problematiche legate al rispetto della norma anti Covid-19 per il prossimo anno scolastico. Com’è noto le misure di contrasto al contagio impongono, tra le altre cose, il mantenimento delle distanze di sicurezza. Questo ha obbligato praticamente tutti gli istituti a un ripensamento degli spazi, sfociato sostanzialmente nell’esigenza di maggiori superfici da dedicare all’attività didattica. Al Comune di Carrara sono stati destinati 230mila euro da utilizzare per tutti i plessi che ospitano scuole dell'infanzia, primarie e medie.
Nelle scorse settimane, il primo cittadino ha incontrato e ascoltato i dirigenti di tutte le scuole di competenza comunale, dalle scuole dell’infanzia alle secondarie di primo e secondo grado, che gli hanno sottoposto le richieste più svariate: interventi edili di piccola o grande portata per ampliare la superficie delle classi, la conversione all’uso didattico di spazi inizialmente destinati ad altre attività, l’installazione di tensostrutture o prefabbricati negli spazi esterni, o più semplicemente, lo spostamento degli arredi per fare più spazio nelle aule.
Nella seconda fase queste richieste sono state sottoposte all’attenzione dei settori comunali competenti, quello per le Opere Pubbliche e quello per l’Istruzione: «Ringrazio fin d’ora il personale degli uffici coinvolti che sta lavorando alacremente per individuare le soluzioni migliori. Abbiamo diverse tipologie di richiesta, alcune di più semplice realizzazione altre più complicate. Resta il fatto che si tratta di una sfida importante perché ci chiama a garantire la sicurezza dei nostri figli e quindi il nostro impegno è massimo» ha dichiarato De Pasquale.
«In questi giorni i tecnici del Comune stanno esaminando le richieste e procedendo ai primi sopralluoghi: successivamente sarà compilata una lista di interventi che, dopo i nulla osta del caso, saranno realizzati. La difficoltà maggiore è legata alla tempistica di realizzazione degli interventi edili che, per quanto di piccole dimensioni, richiedono comunque una progettazione e, nel caso di edifici di interesse storico o situati a Marina, anche del nulla osta della Soprintendenza» ha spiegato Marzia Paita presidente della commissione V Opere Pubbliche.
Mentre affronta il problema degli spazi, l’amministrazione si sta dedicando anche alle criticità legate all’erogazione dei servizi collegati all’attività scolastica, come quelli di trasporto e refezione.
Per quanto riguarda la situazione del servizio di refezione scolastica sono già state individuate due opzioni, sottoposte ai dirigenti scolastici. La maggior parte è orientata alla soluzione della somministrazione di pasti pre-porzionati in classe mentre qualche istituto, che ha disposizione spazi più ampi, punterà o suoi doppi turni o sulla turnazione a giorni alterni tra pasto in classe e in mensa.
Per il trasporto scolastico, dovendo diminuire il numero di studenti su ogni mezzo, è probabile che non ci siano pulmini e personale a sufficienza per coprire tutte le tratte. Per questo l’amministrazione ha deciso di privilegiare le zone più disagiate, assicurando il servizio a chi vive più lontano dalle scuole, come ad esempio i paesi a monte.
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Non ha dubbi Nicola Pieruccini, commissario comunale della Lega Salvini Premier, nell’individuare i responsabili dello stato rovinoso in cui versano le finanze di IMM, sempre più avviata al fallimento. Sarebbe stata la gestione Pd e 5 stelle a causarne il dissesto finanziario secondo Pieruccini che ha fatto notare.
“Il vicesindaco Matteo Martinelli fino a ieri si autocompiaceva dell'ottimo piano di risanamento dell’azienda e ora, col capo cosparso di cenere, cerca di trovare una soluzione di salvataggio in extremis ipotizzando di recarsi a chiedere aiuto persino a Roma. Sarà il caso invece che faccia predisporre l’immediata revoca della quota dovuta alla IMM per la ricapitalizzazione di 600 mila euro, votata dalla maggioranza grillina in consiglio comunale, perché forse la Corte dei Conti è in agguato. Ma il vicesindaco Martinelli sui danni erariali è molto accorto e infatti, nonostante lo stato di sofferenza di IMM, non ha dato ancora mandato di liquidare la ricapitalizzazione .”
Speculare sarebbe, per Pieruccini, anche sul fronte della Regione con la delibera di giunta del Presidente Enrico Rossi che aveva impegnato 536.000 mila euro a favore di IMM , ma che per la bocciatura del bilancio da parte della Corte dei Conti, è in revoca obbligatoria e l'impegno di spesa non sarà liquidato.
“Un disastro su tutti i fronti - ha aggiunto Pieruccini - causato da una politica Pd 5 Stelle che, per incapacità ed arroganza, ha affondato definitivamente la IMM e ora è assolutamente inutile che Martinelli vada a raccontare le favolette sul semestre bianco pre-elezioni regionali e i mancati contributi covid per il polo fieristico promessi dal governo Conte bis, di cui i 5 Stelle fanno parte, che in tutta Italia non sono mai arrivati a nessuno. L'errore di partenza del fallimento era stato anticipato nel settembre del 2017, proprio dai microfoni della Fiera di Verona, quando vertici di IMM annunciarono a gran voce la chiusura di Marmotech: dando la colpa agli “stessi industriali carraresi ci hanno chiesto di chiudere la fiera per lo scarso appeal”. Oltre a ciò i nostri ottimi amministratori non avevano mai ascoltato le proteste dei sindacati che chiedevano le teste dei vertici per la situazione precaria dei 27 lavoratori in cassa integrazione da troppo tempo. Lo stesso Matteo Martinelli da più di un anno aveva cercato di piazzare il “risanatore di società sull'orlo del fallimento” Luca Nannini, che doveva salvare Carrarafiere puntando tutto sul cambio di mission della fiera che, da promotrice del lapideo doveva trasformarsi in promotrice dello stinco di maiale con crauto e del tiro con l'arco per il rilancio del territorio, ma non c’era riuscito. E intanto, per rilanciare il Karate e il tiro con l'arco il Presidente Felici aveva indebitato ulteriormente la Società con due mutui per 20 anni per complessivi 5 milioni di euro che dovevano servire per ristrutturare il padiglione C dedicato allo sport. Così come stanno le cose con in mano i libri i contabili da portare in Tribunale sarà finalmente obbligo del Sindaco e del suo Vice spiegare pubblicamente le motivazione delle scelte che l’amministrazione 5 Stelle ha attuato in questi tre anni di governo e soprattutto relativamente al mancato rinnovo del CDA della IMM e dei suoi vertici che hanno completato la distruzione della società. Soprattutto sarebbe trasparente e politicamente corretto se finalmente Matteo Martinelli, campione di mutismo quando è scomodo parlare, rendesse pubblici i conti a partire dal bilancio 2019 dove pare che il colore rosso la faccia da padrone. L’imbarazzo politico di Matteo Martinelli è palese e ogni commento ulteriore sembra superfluo ma pare evidente che resta un problema politico serio che non può essere taciuto.”.
Nicola Pieruccini commissario della Lega Carrara
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E’ stata annunciata da mesi e ormai dovrebbe essere tutto pronto per l’avvio della raccolta porta a porta dei rifiuti urbani anche nel grasso quartiere di Bonascola ma questo non ha impedito, se non ha addirittura favorito, la trasformazione delle isole ecologiche presenti nel rione, di essere trasformate in cere e proprie discariche a cielo aperto. Due le cause principali di ciò secondo Gianni Musetti di Forza Italia e Lucian Martisca coordinatore Forza Italia Giovani: la maleducazione di molti utenti e il completo menefreghismo della multiservizi Nausicaa incaricata della raccolta dei rifiuti. Musetti e Martisca hanno fatto un sopralluogo su segnalazione di molti residenti ed ha verificato l’esistenza di una situazione gravissima in via Casalina.
“Lettini, banchi, stendini, sacchi di ogni genere, giochi per bambini e quant’altro, a formare una vera e propria discarica abusiva a Bonascola – hanno riferito Musetti e Martisca - proprio davanti alle abitazioni dei residenti, che, stufi di chiamare chi di competenza, hanno deciso interpellarci. Abbiamo parlato di persona con gli abitanti di Via Casalina che hanno specificato che i cassonetti di quella strada sembrano invisibili a chi dovrebbe provvedere a smaltirli. Gli operatori ecologici passano, scaricano i bidoni con i mezzi automatizzati e lasciano a terra da mesi i rifiuti abbandonati e riposizionano i cassonetti sopra gli stessi. Una situazione paradossale, visto che a fine agosto a Bonascola, come in altre zone, arriverà la raccolta porta a porta, che cono questi presupposti non fa certamente ben sperare. “. La situazione descritta da Musetti e Martisca sarebbe la stessa di altre isole ecologiche a Nazzano e ad Avenza con rifiuti che arrivano ad ingombrare marciapiedi e parcheggi.
“La cosa che da dell’incredibile – hanno continuato Musetti e Martisca - è che i vari assessori, i tecnici del comune e il primo cittadino Francesco De Pasquale sono residenti nel nostro comune, e quello che vediamo noi tutti i giorni dovrebbero vederlo anche loro.”. Musetti e Martisca hanno fatto notare come l’argomento rifiuti sia molto discusso a Carrara e sui social dove quotidianamente compaiono foto di cassonetti strapieni di rifiuti con accanto qualsiasi cosa, partendo da elettrodomestici fino a detriti e mobili. “ Come ben sappiamo - hanno concluso - il decoro urbano a Carrara lascia molto a desiderare, tra strade sporche e distrutte e edifici imbrattati di scritte. Le condizioni disastrose dei punti di raccolta rifiuti che sono delle vere e proprie discariche abusive sembrano essere la ciliegina sulla torta in negativo che aggrava ancor di più la già stentata stagione turistica estiva. E’ inevitabile chiedersi se è questa l’immagine che il sindaco vuole dare della città.”.
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Vergogna dello stato, ma anche del governo grillino di Carrara. Non ha mezzi termini, il consigliere dell’opposizione, Massimiliano Bernardi, nel suo commento ai recenti fatti di cronaca che hanno visto a Carrara,l’arresto di una giovane spacciatrice risultata titolare di reddito di cittadinanza.
“E’chiaro che siano molto vicini al Pd – ha detto Bernardi - infatti riconoscono entrambi le vecchie simpatie comuniste per l’assistenzialismo puro, ma talvolta Pd e 5 Stelle assieme hanno saputo fare anche di peggio. Già erano emersi i casi di persone con precedenti penali, mafiosi ed appartenenti alla ‘ndrangheta oltre che spacciatori che fruivano del reddito di cittadinanza beccati dalle forze dell'ordine, adesso anche a Carrara i carabinieri sono arrivati ad individuare un caso clamoroso di soldi pubblici sprecati.”
Bernardi ha indirizzato il suo attacco alle politiche sociali dell'assessore Anna Lucia Galleni, rilevando la natura di interventi che non portano lavoro né aboliscono la povertà, ma che servono a sprecare soldi distribuiti a pioggia, con scarsi criteri di selezione, finiti anche a una 36 enne residente in città, spacciatrice di droga .
“A partire da un impianto iniziale fallimentare e sbilanciato sul versante lavorativo - ha continuato Bernardi - ANCI e Ministero del Lavoro nella Fase 2 avevano cercato di recuperare il ruolo centrale dei comuni, considerato che la misura era rivolta a persone con livelli di fragilità diversi e complessi contesti nei quali i comuni operano da sempre. Ma questa certezza di competenza e conoscenza del territorio si è infranta nella gestione dei servizi sociali dell’ amministrazione 5 Stelle che, per la poca disponibilità e apertura al territorio stesso, non ha saputo affrontare il reddito di cittadinanza, secondo un approccio integrato di rete dei vari servizi. Rimproveriamo alla Galleni per quanto accaduto di non aver saputo consolidare competenze ed esperienza nella valutazione multidimensionale dei beneficiari del reddito di cittadinanza, secondo quanto previsto dalla normativa che definisce le fasi di attuazione.”.
Bernardi ha detto di non accettare giustificazioni che assolvono il comune dalla responsabilità di quanto accaduto: “Se la giovane donna fosse stata impegnata in un progetto elaborato all'interno dei Patti per l’inclusione sociale (PIS) di competenza del comune , avrebbe probabilmente aiutato la collettività in qualche servizio utile (legge 26/2019) e non avrebbe continuato a spacciare. Inoltre se fosse stata contattata da chi di dovere e non avesse dato la sua disponibilità ad effettuare le ore del progetto previsto, le sarebbe stato immediatamente revocato il reddito di cittadinanza, per cui qualcosa non ha funzionato“.
Bernardi ha rincarato: “L’amministrazione comunale 5 Stelle cosa sta facendo per dare concreta attuazione alla fase 2 del reddito di cittadinanza? Quanti e quali progetti ha posto in essere il comune di Carrara a favore della cittadinanza tramite le ore lavorative dei beneficiari del reddito? E quante persone tra donne e uomini sono state o sono impegnate? In un servizio sociale ben strutturato sul territorio e con la possibilità di interagire con tutte le istituzioni presenti, sarebbe stato più che possibile individuare i precedenti della donna che sarebbero bastati per revocare il reddito di cittadinanza, per questo l’assessore Galleni troverà come sempre le parole per offendere e per difendersi invece di porre eventualmente subito dei correttivi ai provvedimenti in essere che palesemente sono inadeguati.”.
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Ha ricordato che esattamente un anno fa il regolamento urbanistico del comune di Massa era stato portato in approvazione definitiva e che nei giorni scorsi, dopo i rallentamenti dovuti alla pandemia e alle 189 modifiche apportate è stato finalmente completato e avviato a rapida approvazione.
Non ha nascosto la soddisfazione, il sindaco di Massa Francesco Persiani, per il raggiungimento di un obiettivo ripetutamente mancato dall’amministrazione precedente: “ L’opposizione non ha voluto partecipare ai lavori di stesura – ha detto Persiani – ed ha giudicato in maniera negativa la mia gestione del procedimento ma visti i risultati ottenuti da loro, la loro critica non può che confortarmi nell’aver fatto bene. In due anni abbiamo completato una volta per tutte il Regolamento urbanistico che adesso tornerà in Regione per un piccolo intervento e poi sarà portato in consiglio comnìunale per l’approvazione definitiva,”
“ Sono contento che sia stata l’amministrazione di centro destra a fornire finalmente il tanto attes regolamento urbanistico che sarà criticabile in varie parfte ma comunque c’è mentre, se ci fossero stati quelli dell’opposizione la discussione sarebbe ancora in corso. La risposta dei consiglieri di maggioranza è stata compatta a riprova che non esistono spaccature ma che è possibile litigare e discutere come in tutte le famiglie e poi ritrovarsi uniti nel percorso da intraprendere senza far prevalere troppi interessi che alla fine confliggono e bloccano il lavoro. E questa risposta della maggioranza a me pare un bel segnale.”
Persiani è entrato anche nel merito della polemica innescata dalla minoranza per la modalità online in cui si è tenuto il lungo consiglio comunale massese che ha portato al regolamento urbanistico.
“ Hanno fatto un tentativo di boicottare la videoconferenza agendo in maniera inopportuna sotto il profilo dellàautorita politica: chi va via ha sempre torto, se vuoi aver ragione devi restare. La scelta dell’uso del collegamento online è stata fatta nel rispetto delle misure di sicurezza e tenendo conto che la sala consiliare di Massa non permette ai consiglieri di distanziarsi in caso di votazioni avendo il sistema di votazione elettronica. Erano previste 189 discussioni e votazioni per cui era impossibile pensare di fare il consiglo in presenza e secondo le misure anticovid. Comprendo che la contestazione della minoranza sia volta ad ostacolare il percorso della maggioranza secondo le regole delle democrazia.”.
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