Politica
Riapertura cave nelle Apuane e impatto sul Frigido: intervento del Comitato Ugo Pisa
La riapertura di cave dismesse da decenni nel comune di Vagli di Sotto, all'interno del Parco regionale delle Alpi Apuane, solleva interrogativi che vanno ben oltre i confini…

Progetto "Massa Street Art": i consiglieri Alberti, Cairoli, Ricci e Tarantino chiedono dove saranno collocate le opere
I consiglieri comunali Stefano Alberti, Gabriele Cairoli, Enzo Romolo Ricci e Daniele Tarantino hanno presentato un’interrogazione per chiedere dove e secondo quali criteri, le opere di…

Cermec, Retiambiente e gestione dei rifiuti: i molti dubbi sulle scelte del sindaco Arrighi avanzati dal consigliere Mirabella s
Crisi nei rifiuti e leadership percepita come assente, Cermec, RetiAmbiente e una guida politica ancora da chiarire: sono le riflessioni maturate dal consigliere della Lista Ferri Filippo Mirabella…

I consiglieri del Pd di Aulla escono dal partito e restituiscono la tessera
Il Partito Democratico di Massa-Carrara prende atto della decisione dei consiglieri comunali di Aulla Giovanni Schianchi, Giada Moretti, Katia Tomé, Tania Brunetti e Alessandro Giovannoni di…

Un nuovo cantiere si apre a Carrara centro con l'inizio del 2026: aggiudicati i lavori per il recupero di Palazzo Pisani in via Loris Giorgi
Palazzo Pisani: entreranno presto nel vivo i lavori per il recupero e il miglioramento sismico. Dopo palazzo Rosso un altro gioiello del centro storico si prepara a…

Entrata in Retiambiente esaltata da Arrighi e Orlandi, poco apprezzata da opposzione e anche dal Pd: per il consigliere 5 Stelle Martinelli è un tentativo puerile di cercare consensi
Il consigliere dei 5 Stelle, Matteo Martinelli torna ad attaccare la giunta Arrighi sull'entrata in Retiambiente: "Ci troviamo di fronte all'ennesimo puerile tentativo del sindaco…

Requisiti modificati e verbali vuoti: il consigliere Caffaz spiega come è stato organizzato il bando del comune per direttore del teatro Animosi
A pensar male si fa peccato...ma poi si trovano i documenti che confermano che si aveva ragione. E' esattamente quanto è accaduto al consigliere dell'opposizione del comune di…

Le Rsu del Cermec bollano come non vere le denunce fatte da Menconi della Cgil
Le Rsu del Cermec rappresentate da Chiara Pirozzo della Cisl, Maurizio Bertieri della Uil e Gianluca Della Tomasina di Fiadel prendono le distanze dalle dichiarazioni sul…

Partono a Carrara i restauri della statua di Beatrice d'Este, della statua della Sirena e a Codena del monumento ai caduti
Il monumento a Beatrice D'Este di piazza Alberica, la statua della Sirena di via Carriona e, non ultimo, il monumento ai caduti di piazza Rosselli a…

A Carrara continuano i cantieri e i disagi: prorogata fino a marzo la garatuità dei parcheggi del centro
Per ridurre i disagi a residenti, commercianti e visitatori a seguito dei numerosi cantieri attualmente in corso in tutta la città l'amministrazione comunale ha deciso di prorogare…

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Una sentenza senza possibilità di appello e il più severa possibile: per il consigliere di Alternativa per Carrara, Massimiliano Bernardi, sarebbe pessima la gestione dell’emergenza covid e in generale della sanità toscana fatta dal neo presidente Eugenio Giani e dall’assessore alla sanità Simone Bezzini, tanto che il consigliere carrarese non esita a definirli in maniera molto critica.
Il casus belli è stata l’ordinanza firmata dal presidente della Toscana con la quale, di fatto, è stato cancellato il servizio di guardia medica dalle ore 24 alle ore 8 del mattino in ragione di tagli economici.
Per Bernardi è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso e che lo ha spinto ad un’aperta critica di tutto l’operato del Pd in ambito sanitario degli ultimi anni: “Il livello di sbando a cui è giunta la sanità toscana a guida Pd forse è quasi incredibile. – ha detto Bernardi – quest’ultimo capitolo non fa che confermare che è fallita la grande riorganizzazione voluta dall’ex governatore Enrico Rossi nella cui giunta Giani era presidente del consiglio regionale. La famosa idea vincente della medicina territoriale prevedeva la realizzazione delle Case della salute che avrebbero dovuto riorganizzare, secondo un modello di assistenza continua al paziente, i medici di famiglia .Ma poi i medici non sono stati assunti e, con l ‘emergenza Covid , i turni sono rimasti scoperti, a danno sempre degli ammalati .” Bernardi è stato particolarmente critico proprio con il Partito Democratico sostenendo che da quelle scelte è derivato il caos attuale nell’emergenza covid.
“Ore di attese per un tampone, i positivi mai contattati per il tracciamento, il governo Pd-5Stelle smascherato dai morti che si contano anche oggi. – ha aggiunto Bernardi - Una gestione disastrosa della pandemia, che contribuisce ad alimentare continui focolai con persone che restano chiuse in casa in totale autonomia. Come se non bastasse è arrivato pure l'annuncio del tracciamento alla IMM , ma i tamponi sono stati sospesi . Insomma, il coronavirus sta dilagando soprattutto per colpa di chi ci governa e ci ha governato, perché dove non funzionano i servizi territoriali il covid produce più danni. Basta vedere purtroppo anche il gran numero di contagi nelle RSA. E anche su questo fronte con l'ordinanza 107 si dovrà prevedere la fuga degli operatori socio-sanitari che per entrare in Asl, abbandoneranno i nostri anziani.”.
Bernardi ha quindi manifestato seri dubbi sulle possibilità di arginare i contagi da parte di Giani e Bezzini continuando a fare tagli di servizi sul territorio. La soppressione del servizio di guardia medica notturna farà in modo che molti cittadini in difficoltà saranno costretti a recarsi al Pronto Soccorso e quindi a ingolfare ancora di più quella struttura già sotto pressione.
“Ancora una volta – ha concluso Bernardi - nonostante il drammatico momento di lotta contro la pandemia, anziché potenziare la sanità pubblica viene deliberatamente e scelleratamente scelto di indebolirla. Ci auguriamo che la suddetta ordinanza regionale venga subito annullata per il bene di tutti gli utenti toscani e che i nostri due politici del PD , che si sono così sfacciatamente contraddetti sul tema, si mettano seduti ad un tavolo e guardandosi in faccia decidano di fare finalmente qualcosa di utile e responsabile per contrastare i morti e gli infettati dal virus.”.
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"Non solo azioni di sensibilizzazione ma fatti concreti", così Amelia Zanti, assessore al Sociale e Pari opportunità della Giunta Persiani presenta la serie di iniziative varate dall'amministrazione comunale massese per la Giornata internazionale dedicata alla lotta contro la violenza sulle donne fissata dalle Nazioni Unite per il 25 di novembre di ogni anno.
"L'amministrazione comunale – dichiara il sindaco Persiani - ha inteso quest'anno celebrare il 25 Novembre in maniera ancora più forte e concreta: nonostante il momento di emergenza sanitaria che stiamo vivendo abbia impedito di organizzare convegni e altre manifestazioni pubbliche ci siamo impegnati mediante atti tangibili a proseguire coi fatti la nostra battaglia contro ogni tipo di violenza "
"Senza dubbio è concreta – spiega l'assessore Zanti - la decisione della Giunta Persiani di destinare all'associazione Arpa/Duna, che già gestisce i Centri antiviolenza e la Casa Rifugio del territorio, un altro immobile di pregio in disponibilità del Comune sequestrato alla criminalità organizzata. Si tratta di una struttura che diventerà una Casa di semi-autonomia per le donne che hanno subito violenza, già inserite in un percorso di recupero e che, uscite dalla protezione delle Case rifugio , potranno così consolidare il proprio percorso verso la piena indipendenza. L'apertura di questa Casa di semi-autonomia è un ulteriore risultato dell'Amministrazione Persiani che sin dall'inizio del proprio mandato ha lavorato per rafforzare la rete cittadina di strutture a sostegno delle donne vittime di maltrattamenti . Perché - insiste Zanti – oltre ad invitare le donne a denunciare è importante far sapere che i percorsi per uscire dalla violenza esistono , che sul nostro territorio c'è una rete di sostegno e di accoglienza pronta a sostenere le vittime e ad offrire loro tutte le garanzie e le protezioni del caso".
Sulla stessa linea Laura del Mancino, avvocata e presidente dell'Associazione A.R.Pa, ringrazia l'Amministrazione Persiani che ha permesso di raggiungere sul territorio un nuovo obiettivo nella lotta alla violenza sulle donne. " E' un atto molto importante - dichiara del Mancino - Grazie alle strutture che ci permettono di ospitarle riusciamo a sostenere il percorso delle donne verso l'autonomia. Le case di seconda accoglienza sono un luogo in cui una vittima di violenza affronta gli step per reinserirsi nella vita quotidiana, fuori dal contesto di protezione"
Concreta e simbolica insieme è anche l'altra iniziativa promossa dall'Amministrazione Persiani in occasione di questo 25 novembre.
Nell'ambito dei lavori per la riqualificazione di piazza Palma, non a caso in una posizione nevralgica della città tra un istituto scolastico e palazzo civico, si inserisce infatti il progetto dell'istallazione di una «Panchina rossa» in ricordo delle vittime di femminicidio, come simbolo e nello stesso tempo luogo fisico per diffondere la cultura e la consapevolezza contro ogni violenza di genere.
L'idea dell'Amministrazione è allora di promuovere un sondaggio attraverso il sito del Comune invitando la cittadinanza a scegliere, fra le tre selezionate, una frase d'autore contro la violenza da inserire poi nella pavimentazione della piazza, in una zona di tre metri per tre, antistante la panchina.
"Puoi uccidere un fiore ma non puoi contenere la Primavera" di Mahatma Gandhi ; "La violenza non è forza ma debolezza" di Benedetto Croce e "La violenza è l'ultimo rifugio degli incapaci" di Isaac Asimov sono le frasi individuate . Il sondaggio sarà attivo per una settimana a partire da mercoledì 25 novembre. L'invito dell'Amministrazione è dunque a partecipare numerosi
Per ricordare a tutti la Giornata mondiale della lotta contro la violenza di genere inoltre piazza Mercurio verrà illuminata di rosso/arancione, nel colore cioè simbolo della campagna.
Fra. Vatt.
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Fabrizio Volpi come suo solito fa una gran confusione, solo per alzare un polverone sul nulla. Il sindaco di Carrara Francesco De Pasquale mette fine alla polemica sui compensi al consiglio di amministrazione di Nausicaa, confermando quanto già spiegato dal vicesindaco Matteo Martinelli e smentendo le false notizie divulgate dall’esponente di Italia Viva: «Il presidente e il cda di una partecipata non “si aumentano” gli stipendi da soli: a decidere al riguardo è l’assemblea dei soci. Questa è intervenuta e sulla base delle disposizioni di legge. Questo è quello che è accaduto: Volpi fa solo del becero populismo».
Il primo cittadino entra nel merito delle cifre ricordando che ai tre consiglieri di amministrazione di Nausicaa vanno 59mila euro lordi all’anno, di cui 30.000 euro lordi al presidente , circa 1.300 euro netti al mese: «La multiservizi è la somma di due partecipate, sia in termini di personale che di servizi erogate. Anzi ha acquisito anche un ramo di Progetto Carrara. Eppure, il compenso che riceve il suo cda non è certo la somma di quello che percepivano i consiglieri di Amia e Apuafarma».
Quanto alla questione dell’inserimento dell’impianto crematorio nella gestione complessiva dei servizi cimiteriali, De Pasquale ricorda: «E’ così perché lo ha stabilito una delibera del consiglio comunale del 2016, quando al governo della città c’erano le forze politiche di riferimento di Fabrizio Volpi, le stesse che lo designarono alla guida di Apuafarma. Se Volpi aveva qualcosa da ridire, doveva farlo allora, e prendersela con i suoi colleghi di partito. Quanto al contratto degli operatori cimiteriali, questo è stato rinnovato, adeguato e rivisto dall’attuale consiglio di amministrazione che ha così colmato una delle tante lacune ereditate anche dalla gestione-Volpi».
E proprio ripensando al passato il sindaco taglia corto: «Il cda di Nausicaa sta lavorando alacremente e con correttezza. Visto che l’esponente di Italia Viva insiste con le polemiche gli ricordo che lui a suo tempo non fu altrettanto corretto ma anzi usò l’azienda per farsi pubblicità, regalando ai dipendenti di Apuafarma un pacco natalizio con il logo della sua ditta di slot machines. Un gesto quanto mai inappropriato, anche e soprattutto perché indirizzato a degli operatori del settore socio-sanitaro. Ecco da una persona di questa risma non accettiamo alcuna provocazione»
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E’ partito, lancia in resta, per difendere il presidente del consiglio di amministrazione di Nausicaa, Luca Cimino, da lui e dall’amministrazione 5 stelle fortemente voluto in quel ruolo, ma le sue argomentazioni a giustificare l’aumento di ottomila euro che Cimino ha stabilito per il suo compenso, rischiano di fargli fare autogol.
Il cavaliere in assetto di battaglia è ovviamente Matteo Martinelli, vicesindaco con delega alle partecipate, cioè a Nausicaa che proprio per volontà dei 5 stelle è diventata la summa di tutte le partecipate che aveva il comune di Carrara fino alla precedente amministrazione e le frecce lanciate dal suo arco, ovviamente, sono state le recriminazioni contro “quelli di prima”, nella fattispecie contro lo stesso Fabrizio Volpi, autore della segnalazione dell’operazione ritocco stipendio e ex amministratore unico di Apuafarma, oggi coordinatore comunale di Italia Viva, e Gianenrico Spediacci, ex presidente di Amia e oggi consigliere comunale del gruppo Insieme per Carrara.
La replica di Volpi rivela alcune “imprecisioni” nelle attribuzioni di stipendi, fatte dal vicesindaco. Così Fabrizio Volpi: “Noi di Italia Viva non prendiamo lezioni da nessuno, tantomeno dal Movimento 5 Stelle. Dall'accusa strumentale rivoltaci per aver parlato di soldi nonostante il ritorno dell'infezione Covid, non dimentichiamo che nei mesi scorsi, in mezzo a uno dei momenti più dolorosi e bui della nostra storia, la maggioranza del Movimento 5 Stelle ha cercato di far passare, con la regia del vice sindaco Matteo Martinelli, una operazione scriteriata denominata “ transazione Paradiso" che avrebbe messo in ginocchio le casse comunali indebitando i cittadini di Carrara per dieci anni e costringendoli a sborsare la cifra enorme di 12 milioni e 500 mila euro. E solo il pronunciamento del Tribunale, ha fatto desistere Martinelli dal portare avanti questo progetto sciagurato.”.
Dopo aver assestato la prima bordata Volpi è entrato nel merito delle accuse rivolte da Martinelli alla precedente amministrazione e alla sua gestione di Apuafarma: “Martinelli ha fatto un intervento all’insegna della più sfacciata disonestà intellettuale: ha cercato disperatamente di difendere l’indifendibile, ovvero l’aumento di stipendio del presidente e del CDA della società partecipata “in house” Nausicaa. Martinelli nell'inventarsi un calcolo più simile al gioco delle tre carte che ad una corretta simulazione istituzionale, è andato in apnea.”.
Volpi che ha riconosciuto un vero e proprio intento mistificatorio da parte di Martinelli ha spiegato che gli esempi di stipendi dei vertici delle due principali partecipate, oggi confluite in Nausicaa, sono quelli risalenti al 2013, che erano di fatto superiori rispetto al costo di oggi ma si sarebbe ben guardato dal riportare gli stessi stipendi relativi al 2017, cioè al momento in cui al governo della città sono saliti i 5 stelle, che, invece, sono ben inferiori allo stipendio dell’attuale presidente e di tutto il consiglio di amministrazione di Nausicaa.
“L’intento di Martinelli – ha detto Volpi – era quello di cercare di vendere per buono un risparmio che non c’è stato. Nella sua esternazione farneticante, ha parlato anche di sommatoria di servizi e di aumento di responsabilità da parte del presidente – che, peraltro ha il primato di assenze in presenza - evitando di informare i cittadini che lo stesso ha distribuito a destra e a manca deleghe di importanza strategica di fatto de-responsabilizzando il suo ruolo.”
Volpi ha ribattuto anche alla visione, da lui definita disptopica, che Martinelli avrebbe palesato sulla gestione del forno crematorio: “Martinelli ha detto che forno crematorio non è parte integrante dei servizi cimiteriali, solo per avere un appiglio amministrativo contabile per non pagare agli operai il premio di produttività, sostenendo che il centro di costo dei servizi cimiteriali è in profonda sofferenza mentre è assolutamente florido. Quando, infatti, i grillini hanno sentito il profumo degli utili che arrivavano dal forno crematorio si sono affrettati ad abbandonare la contestazione che indicava il forno come struttura pericolosa per l'ambiente e altamente inquinante, hanno sorvolato sulla loro anima ambientalista e si sono aumenti il compenso nel CDA. Ricoprire un ruolo politico in una società in house è un servizio per la collettività e non dovrebbe essere considerato come un lavoro dipendente retribuito e calcolato a peso d’ oro sulle teste dei dipendenti e sulle spalle dei cittadini. Sulla parabola in discesa dei grillini che si erano presentati alle elezioni amministrative come efficienti, onesti e trasparenti, è segnato un picco in negativo che ha condannato la città al più totale immobilismo. In una sola cosa si sono dimostrati efficienti: conquistare e difendere con le unghie e con i denti qualunque posizione di soldi e potere sulle quali è capitato loro di mettere le mani.”.
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Cumuli di foglie sui marciapiedi, sacchetti della spazzatura abbandonati ai bordi delle strade assieme a mascherine anti covid, cicche di sigarette, bottiglie di vetro, lattine e altra immondizia in mezzo a un arredo urbano ormai rappresentato solo da transenne.
E’ questo l’impietoso quadro della condizione di degrado in cui versano molte parti della città fatto da Cesare Micheloni del coordinamento comunale di Fratelli d’Italia che ha ironizzato sulla quantità di transenne distribuite sul territorio dall’amministrazione 5 stelle che avrebbe esaurito tutti i pezzi a disposizione tanto da dover ricorrere al sistema dei più rudi tondini di ferro impreziositi dal classico, nonché economico, nastro da cantiere.
“Anche in questo caso – ha detto Micheloni - ciò che dovrebbe fungere da provvisorio dispositivo di tutela per persone, animali e cose si trasforma, prima, in barriere architettoniche permanenti prede dell'incuria, e dopo, paradossalmente, in conseguenti strumenti di pericolo. A nulla sono valse le segnalazioni nostre e di innumerevoli cittadini che hanno lamentato le stesse situazioni da noi evidenziate. E se è pur vero che a volte queste situazioni sono frutto di inciviltà è altrettanto vero che chi amministra la città nulla sta facendo per porvi rimedio. Infine, vista la gravità dello stato delle cose e i rischi che ne conseguono per l'igiene, la sanità e la sicurezza pubblica, nel caso che l'amministrazione comunale non recepisca questo ennesimo appello saremo costretti a rivolgerci a Prefetto e Procura della Repubblica.”.
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Un enorme ammasso di biciclette rotte e abbandonate è parte della cornice del Villaggio del Sole, il quartiere di case popolari di Pontecimato, non nuovo a situazioni di degrado. A segnalare la situazione al limite della decenza è il commissario della Lega Salvini Premier, Nicola Pieruccini, che si è interrogato anche sulla sostanziale immobilità del sindaco De Pasquale e del presidente di Erp Luca Panfietti.
“Al villaggio del sole - ha detto Pieruccini - tra il verde pubblico, i posti auto e le case di edilizia popolare ERP, in mezzo a carcasse di automobili c’è un vero e proprio cimitero di bici abbandonate che la dice lunga sulla dura convivenza fra inquilini. Potrebbe essere una ripresa ambientata Cina, dove per strada e nelle discariche improvvisate, circa 30 milioni di biciclette rotte usurate o inutilizzate aspettano di essere smaltite o rimesse in circolazione. A Fujan, nel Sudest della Cina, il cimitero più grande ne contiene circa 200mila. La stessa cosa avviene quotidianamente all’interno dell'area delle case popolari del Villaggio del Sole. Nei giorni scorsi la Lega ha ricevuto segnalazioni anche su veicoli in pessime condizioni che giacciono nel cuore del quartiere, proprio nelle aree davanti agli alloggi popolari. L’impressione che ne abbiamo tratto è che i residenti del villaggio sopportino tutto in rigoroso mutismo mentre il mucchio di bici aumenta.”
Secondo il report di Pieruccini oltre ad un numero incalcolabile di bici ci sarebbero anche carcasse di auto che – ha fatto notare il coordinatore della Lega - sono rifiuti speciali, per la particolare condizione dei beni in questione. Pieruccini ha invitato il sindaco De Pasquale, in qualità di Responsabile della Polizia Municipale ad attuare un intervento immediato al fine di rimuovere e demolire le carcasse presenti . “Dal momento che il primo cittadino – ha aggiunto Pieruccini - è intervenuto per la situazione dei rifiuti abbandonati vicino ai cassonetti in zona San Ceccardo, annunciando multe salate per chi sgarrerà, chiediamo che, nel caso venisse ravvisato l'abbandono di rifiuto, vengano sanzionati i responsabili in base agli articoli del decreto legislativo 152/2006, il cosiddetto “Codice dell'ambiente”, al pari di chi abbandona per strada degli altri rifiuti .”
Pieruccini si è poi ricolto al presidente di Erp Luca Panfietti. “Di fronte all’evidente disinteressamento Per quanto riguarda invece il disinteressamento del presidente di Erp – ha continuato Pieruccini – vogliamo ricordargli che le aree dei complessi residenziali pubblici sono equiparabili alla strada pubblica. Di qui è chiaro che al Villaggio del Sole o è mancato il controllo oppure si è tollerato incomprensibilmente lo scempio .È necessario, quindi, prestare più attenzione al decoro e all'ambiente e non permettere che vengano lasciate carcasse di auto parcheggiate per mesi negli spiazzi condominiali e nemmeno che si formino cimiteri di biciclette : è diritto di tutti, anche di chi vive in un alloggio di edilizia pubblica.”
Pieruccini ha infine rivolto un messaggio congiunto ai 5 stelle e al Pd. “Carrara ha un patrimonio enorme di cui le Istituzioni non si stanno prendendo cura come dovrebbero : lo dicono molti cittadini. Sono tanti gli alloggi che necessitano di ristrutturazione per essere resi agibili e nel frattempo, in attesa di interventi, questi rimangono sfitti. Così si nega una risposta a chi ha bisogno di una casa mentre per chi invece vive già negli alloggi popolari , è una lotta continua con il disagio, le parti comuni precarie, gli accumuli di sporco e anche i topi. Fa indubbiamente riflettere che, nel pieno della crisi portata dal coronavirus , ci siano tantissime case vuote mentre altrettante famiglie avrebbero bisogno di una sistemazione. Quello delle case popolari del Villaggio del sole è un patrimonio di grandissimo valore e molti dei residenti fanno di tutto per preservarlo con i propri mezzi. Purtroppo da parte dell’amministrazione grillina, manca l’intenzione politica di migliorare le condizioni di vita che servirebbero garantire la sicurezza così come il decoro. La dignità è un diritto di tutti ma chi governa la nostra città sembra non avere a cuore il bene della cosa pubblica. Dopo tre anni e mezzo dall’l’insediamento della Giunta 5 Stelle e la riconferma per la quarta volta del Presidente di ERP con la tessera del PD , abbiamo sentito tante parole ma non abbiamo visto nulla di concreto. Le speranze sono al lumicino.”.
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Un disordine sempre più evidente nell’ambito sanitario messo sotto pressione dall’emergenza covid è la motivazione alla base dell’intervento del gruppo consigliare Insieme per Carrara composto da Andrea Vannucci, Gianenrico Spediacci e Dante Benedini che hanno deciso di rendere pubblica la loro analisi nonostante la decisione presa di non intervenire pubblicamente sulle dolorose questioni che coinvolgono il paese ed in particolare la comunità locale causate dall’emergenza sanitaria per evitare che facili strumentalizzazioni e polemiche possano distogliere l’attenzione e tutte le energie che devono essere destinate alla gestione della crisi.
“Siamo costretti a richiamare con forza l’attenzione sul disordine che sta emergendo in ambito sanitario. – hanno detto da Insieme per Carrara - Mentre il neo presidente della regione dichiara in pompa magna che la Toscana ha raggiunto il 95 per cento di tracciabilità dei positivi, le cronache locali , i social e le comunicazioni si riempiono di esempi infiniti dai quali non solo non emerge alcun elemento di tracciabilità, ma neppure si riesce a comunicare con le ASL per avere i tamponi e ancor meno per le risposte. Non possiamo credere che il cinque per cento che manca sia tutto concentrato a Massa Carrara. Le notizie di questi giorni raccontano che non esiste alcun piano neppure per tracciare coloro che in prima linea combattono questa battaglia. I casi di positività al Monoblocco ed al Noa sono emblematici e sconcerta apprendere che gli operatori sanitari si vedano costretti a effettuare i tamponi di loro iniziativa ed in relazione al tracciamento dei contatti dei positivi nulla venga fatto. La polemica infuria sull’ospedale Covid di Pontremoli, al Monoblocco non si capisce cosa sta succedendo, ed al vecchio ospedale di Massa si apre un reparto Covid in un luogo privo di ogni altro servizio sanitario con personale probabilmente rimediato non si sa come: l’impressione di disordine e improvvisazione che ne deriva è totale. Nel frattempo si leva alta la voce di protesta del sindacato, di ex primari appena mandati in pensione ed il comitato Primo Soccorso ed Urgenza di Carrara, a ragione, invita il sindaco che tra l’altro è anche il presidente della conferenza zonale per la sanità, a riferire in consiglio comunale vista l’apprensione che ciò che abbiamo sopra appena accennato, sta ingenerando tra i nostri concittadini. Il sindaco, evidentemente preoccupato che tutto questo disastro possa far degenerare la situazione, è arrivato al punto di chiedere l’intervento dell’esercito per consentire una gestione più ordinata del sistema dei tamponi. La sanità e la tutela dei più deboli sono i valori più importanti che devono essere salvaguardati se si vuol consentire ad una comunità di avere una speranza di riscatto e ripresa futuri. Come può non balzare agli occhi che l’indice di mortalità nelle nostra provincia e alto più del doppio rispetto alla media della Toscana? Vista la drammaticità della situazione non ci si può accontentare delle generiche rassicurazioni della direttrice dell’Asl. Non è vero che va tutto bene ed è nostro dovere chiedere che si faccia chiarezza al più presto, in modo esaustivo e nelle sedi istituzionali.”.
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Il compito di distribuire le mascherine, in questa seconda ondata della pandemia, sarà affidato alle associazioni di volontariato ed avverrà in postazioni fisse, tra le quali compare anche l’infopoint di piazza Farini a Carrara.
A riferirlo, non nascondendo molti dubbi su tutta l’organizzazione della distribuzione, è stato Lorenzo Baruzzo, coordinatore comunale di Fratelli d’Italia che ha fatto notare: “L’ex punto informazioni turistiche di Piazza Farini è un angusto prefabbricato inutilizzato da tempo e non potrà , per le norme anti COVID, esser occupato da più volontari che, comunque, al momento sembrano non aver ricevuto ancora alcuna disposizione operativa sui criteri di distribuzione : ad esempio se in ordine alfabetico, se con precedenza a particolari categoria di persone, come gli anziani o altro ancora.”
Baruzzo che non ha mancato di lanciare una frecciata all’amministrazione sulla gestione approssimativa del governo della città, ha espresso il timore che la mancanza di indicazioni e protocolli operativi possa affollare i punti di distribuzione mettendo in difficoltà i volontari. “Per questo motivo – ha concluso Baruzzo - consigliamo all'amministrazione comunale di Carrara di fissare un calendario e di predisporre la distribuzione delle mascherine anche presso le farmacie comunali e non presso le edicole come successe alcuni mesi fa e ove l'esperimento fu fallimentare, come avevamo ben previsto a suo tempo . Un minimo di organizzazione, come avviene in altri comuni , renderebbe la distribuzione più semplice e più sicura. Non ci vuole molto.”.
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I capigruppo di maggioranza Martinucci (Lega), Bertucci (Lista Persiani), Amorese (Fratelli d'Italia), Ronchieri (Forza Italia) e Cofrancesco (Gruppo Misto) intervengono in merito alla risoluzione del PD che invitava il consiglio comunale a sollecitare la conferenza zonale e la regione Toscana a velocizzare il processo di internalizzazione dei dipendenti del Cup, votata nell'ultimo consiglio comunale del 23 novembre.
"Ancora una volta - rispondono - il PD di Massa si dimostra incoerente. La risoluzione presentata è solamente una presa in giro non solo nei confronti dei lavoratori del Cup ma anche delle istituzioni visto che il medesimo impegno era stato già presentato nel consiglio comunale del 23 luglio scorso dal centrodestra massese: il Partito Democratico votò contro quell'atto accusandoci di strumentalizzare la situazione per mera campagna elettorale. Il caso volle che lo stesso documento venne presentato, sempre dal centrodestra, anche in consiglio regionale dove il PD votò favorevole. Oltretutto a luglio intervenne anche il consigliere regionale Bugliani affermando con grande enfasi che grazie all'approvazione di una sua mozione tutto era stato risolto. E perché oggi si presentano di nuovo con lo stesso atto? Non hanno forse le idee un po' confuse? Fossimo nei panni dei lavoratori del Cup non saremmo solo arrabbiati ma anche delusi da questo comportamento che dimostra soltanto che finora il Partito che attualmente, come da decenni a questa parte, governa la Regione si è totalmente disinteressato della loro situazione".
"Noi abbiamo - affermano - votato a favore, come a luglio scorso, perché rimaniamo coerenti con la nostra battaglia di arrivare all'internalizzazione degli operatori Cup, il PD locale si vuole unire a noi? Ben venga, ma sappia che è in notevole ritardo. O forse vuole solo delle coppe?"
"In tal caso che se le prenda pure - concludono -, ma che tenga conto che sono coppe di cartone perchè sull'argomento sono già stati votati numerosi atti, sia a livello comunale che regionale e il PD, che sfortunatamente governa la nostra Regione, dovrebbe cominciare a mettere in pratica e a risolvere concretamente le situazioni. Basta parole, basta documenti su cui apporre una bandierina: la gente è stufa, è ora di passare ai fatti".
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L'opposizione consiliare Pd passa in rassegna bilancio e interventi sul piano dell'emergenza messi in campo dalla giunta Persiani incapace, afferma, di affrontare le difficoltà in modo pragmatico ma solo scaricando le responsabilità sul governo nazionale. E lo fa partendo dall'ultima variazione di bilancio votata che dimostrerebbe il tangibile aiuto finanziario proveniente dalle casse dello Stato non utilizzato al meglio però, stando alle parole dei consiglieri di opposizione. Esenzioni dalle imposte principali e di alcune tasse, bonus alimentari per 450 mila euro: il Governo c'è, affermano i consiglieri di opposizione, mentre latita un organico piano anti Covid da parte dell'Amministrazione persa dietro a interventi estemporanei.
"L'ultima variazione di bilancio-esordisce infatti il comunicato a firma Stefano Alberti, Uilian Berti, Andrea Barotti, Gabriele Carioli, Dina Dell'Ertole, Giovanni Giusti, Agostino Incoronato, Elena Mosti e Alessandro - rappresenta un'ulteriore occasione persa. I numeri dimostrano chiaramente infatti che il Governo ha trasferito al Comune risorse ingenti, in grado di compensare le minori entrate provenienti dal gettito fiscale. Con le risorse statali è stato possibile finanziare anche le esenzioni delle principali imposte e di alcune tasse, a cominciare da quelle relative all'occupazione del suolo pubblico e della TARI. In questo senso-osservano i consiglieri- non è stato il bilancio comunale ad alleviare il gravoso peso della crisi che ha colpito la comunità del paese e l'Amministrazione si è limitata, pur avendo attaccato aspramente il governo, a destinare quanto ricevuto dallo Stato a quelle voci già individuate dallo stesso governo e che le minoranze avevano fin dall'inizio dell'emergenza sostenuto con forza".
Ma non solo gli aiuti dal Governo centrale, l'Amministrazione- rincara la dose l'opposizione Pd- aveva a disposizione i mezzi risparmiati dal taglio di attività e spese ma non impiegati per dare vita a un organico piano anti Covid. Queste infatti le parole della nota in cui i consiglieri evidenziano le somme conservate per il piano assunzioni rinviato e il taglio del servizio mensa e a disposizione quindi della Giunta:" I numeri della variazione e dell'assestamento-sottolineano- fanno emergere un altro aspetto che conferma l'inerzia dell'Amministrazione. Il blocco di molte attività comunali, le minori spese derivanti dalla sospensione dei servizi e le difficoltà incontrate nelle procedure di assunzione del personale hanno liberato una rilevante quantità di risorse finanziarie; solo il rinvio del piano delle assunzioni ha significato una minore spesa di 840 mila euro mentre la mancata erogazione delle prestazioni delle mense scolastiche ha permesso un risparmio di altri 755 mila euro".
E allora perché la spesa sociale non è andata oltre i 184 mila euro? Chiede l'opposizione pensando alle famiglie in difficoltà.
"Si tratta solo di esempi-rimarca il Pd- da cui è facile comprendere che l'Amministrazione ha avuto risorse ingenti che avrebbe potuto indirizzare ad un organico piano anti-Covid, in primo luogo orientato ad interventi di carattere sociale per famiglie in difficoltà. Invece la maggiore spesa per il sociale si è fermata a 184 mila euro, del tutto insufficienti per far fronte alle criticità di moltissimi cittadini massesi. Se è vero che, grazie al Governo sono stati erogati bonus alimentari per oltre 450 mila euro, è altrettanto chiaro che sarebbe utilissimo concepire aiuti più organici per integrare i redditi di coloro che sono in grande affanno".
Eppure, ricorda l'opposizione Pd, il percorso era già tracciato, bastava rafforzarlo:"Gli strumenti, in tal senso, esistono da tempo nei bilanci comunali ed è sufficiente potenziarli in termini finanziari-insiste quindi il Pd elencando- contributi per la non autosufficienza, sostegni per gli affitti, sostegni per il disagio sociale, con particolare riguardo alle famiglie monoreddito con minori, ai lavoratori precari, ai cassintegrati e ai tantissimi disoccupati. Sarebbe stato davvero utile impiegare le significative economie emerse nel bilancio per varare un corposo piano di aiuto sociale, in grado di affiancarsi agli interventi statali, senza pensare a inutili ammennicoli o a iniziative estemporanee".
"Ma il punto cruciale è proprio questo-conclude l'attacco il Pd massese- l'Amministrazione Persiani sembra non aver affatto capito che la pandemia ha cambiato tutto, che sarebbe stato necessario rivedere in profondità il piano delle opere pubbliche e il bilancio ridefinendoli per battere la crisi. La sola litania che è in grado di ripetere consiste nel chiedere al governo di provvedere, senza neppure domandarsi che cosa invece potrebbe fare il Comune per i propri cittadini. Il tempo delle lagne è scaduto ormai da molto".
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