Politica
Villaggio San Luca: in dirittura d'arrivo i lavori per spogliatoi e punto ristoro, poi sarà la volta delle aree esterne
Stamani le commissioni Lavori pubblici e Urbanistica, presiedute da Silvia Barghini e Augusto Castelli, hanno effettuato un sopralluogo a Bonascola nell'area dell'ex campo sportivo oggi oggetto di importanti opere…

Casania, emergenza acqua e dissesto: il PD e il Comitato della Montagna chiedono interventi immediati
Il caldo torrido di questi giorni sta aggravando le già note criticità che affliggono borghi come Casania. «Permangono molte criticità – ha dichiarato Tarantino dopo un incontro avuto…

Caldo negli uffici comunali: il sindaco Persiani replica alla consigliera Bennati
“In merito all’articolo pubblicato oggi, appare evidente il tentativo di trasformare una questione complessa e concreta come il cambiamento climatico in un pretesto per lanciare accuse strumentali e…

Strategie clientelari per mantenere i centri di potere nelle partecipate: Diamanti dei 5 Stelle critica la riconferma di Panfietti a capo di Erp
"La conferma di Luca Panfietti a capo di Erp dopo 15 anni di rinnovo della carica non ci stupisce affatto, ma, anzi, conferma della linea ''politica'' dell'…

Approvata dal consiglio comunale di Massa la mozione per la tutela del Candia: la soddisfazione del consigliere Badiali
Il consigliere comunale di Massa Filippo Badiali ha accolto con soddisfazione l'approvazione della sua mozione sul Candia: "Come Presidente della Commissione Attività Produttive e consigliere comunale dei Civici…

Il Polo progressista e di sinistra sulla riconferma di Panfietti a capo di Erp: "Quindici anni al comando hanno creato una dinastia"
La riconferma del Sig. Panfietti alla guida di ERP Massa Carrara è un pessimo segnale politico che non ci lascia soddisfatti sotto due punti di vista. Prima di…

Rivieri e Brunetti di Indipendenza: "Solidarietà a Benedetti nel caso Asmiu Boghetti"
La polemica sul presunto conflitto di interesse tra la presidente di Asmiu e Stefano Benedetti ha suscitato la presa di posizione di Mauro Rivieri responsabile rovinciale di Indipendenza…

Fratelli d'Italia Massa: pieno sostegno alla valorizzazione e alla sicurezza della zona del Candia
l gruppo consiliare di Fratelli d'Italia di Massa, composto dai consiglieri Marco Guidi, Massimo Evangelisti e Bruno Tenerani ha espresso con convinzione il proprio voto favorevole alla…

Spaccio e degrado in via Pradaccio a Massa: la segnalazione del gruppo consiliare del Pd
Massa, allarme in via Pradaccio: il PD ha chiesto un piano d’intervento contro spaccio, degrado e strade in rovina . Condizioni igienico-sanitarie critiche, problemi di illuminazione pubblica, strade…

Massa, frazione Ortola: ripulita l’area sopra la scuola, presto un nuovo spazio per la comunità
Sono iniziati nei giorni scorsi i lavori di pulizia e bonifica dell’area situata sopra la Scuola di Ortola, a seguito delle segnalazioni dei residenti che lamentavano una crescita…

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Una proposta logica e sensata che, in prima battuta, era stata respinta dal consiglio regionale toscano e che ieri, invece è stata ripresa ed approvato dal governatore Enrico Rossi. Giusta la soddisfazione del consigliere regionale carrarese Giacomo Giannarelli, presidente del gruppo regionale del MoVimento 5 Stelle Toscana, che per prima aveva portato all’attenzione del consiglio regionale la realtà delle zone di confine come la provincia di Massa Carrara.
''L’ultima ordinanza della Giunta Rossi – ha detto Giannarelli - recepisce le nostre indicazione per agevolare e permettere la mobilità interregionale tra comuni confinanti ma in regioni diverse, previa comunicazione congiunta dei sindaci ai prefetti.Da Lunedì 18 Maggio, sarà consentito agli abitanti dei comuni di confine, spostarsi anche al di fuori della regione Toscana, nei limiti del comune confinante. Finalmente gli abitanti di Carrara potranno spostarsi nei territori confinanti liguri, verso Sarzana o Luni, così come gli abitanti di Fosdinovo verso Castelnuovo Magra, Luni o Sarzana. Penso anche agli abitanti della frazione di Albiano Magra, nel comune di Aulla, duramente colpiti dal crollo del ponte, penso ai Fivizzanesi che potranno spostarsi verso l’Emilia Romagna, così come agli abitanti dei comuni dell’entroterra Pistoiese, oppure agli abitanti di Chiusi verso l’Umbria o agli abitanti dell’Amiata e del Grossetano verso il Lazio.”. Giannarelli ha spiegato di aver raccolto le richieste di moltissimi cittadini toscani e di aver considerato la realtà geografica della regione che oltre 550 chilometri di confini regionali terrestri. “Molti comuni toscani confinanti con altre regioni – ha concluso Giannarelli - intrattengono da sempre importanti scambi sociali, economici e demografici con i territori confinanti. Per questi motivi, interpretando le segnalazioni di centinaia di cittadini toscani che mi avevano contattato, avevo presentato i primi di Maggio un atto in Consiglio regionale. Nonostante la bocciatura nel consiglio del 12 Maggio dell’atto mia firma, oggi Rossi introduce questa possibilità. Finalmente li abbiamo convinti.''.
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A metà aprile il sindacato Nursind aveva segnalato che i pazienti della Don Gnocchi di Marina di Massa colpiti da coronavirus non erano stati isolati dagli altri ospiti della struttura. Quasi contemporaneamente il Segretario Regionale della Cisl Enzo Mastorci dichiarava che alla Don Gnocchi il personale sia sanitario, sia tecnico, non aveva mai usufruito dei dispositivi adeguati a tutela della salute propria e degli ospiti. Sulla base di queste denunce pubbliche e sulle testimonianze di molti cittadini che hanno confermato il fatto che i pazienti contagiati portati dal Delle Apuane alla Don Gnocchi non venivano isolati dagli altri degenti causando un’ampia diffusione dell’epidemia nel reparto cardio-motorio, il presidente del consiglio comunale di Massa, Stefano Benedetti, ha deciso di procedere con un esposto alla Procura della Repubblica di Massa, con la testimonianza diretta dei dipendenti che nel frattempo hanno denunciato la situazione in modo molto particolareggiato, in un documento inviato a vari sindacati ed alla Direzione Sanitaria. “ Mi auguro – ha detto Benedetti - che dopo la presentazione di questo esposto e l’avvio delle indagini i dirigenti abbiamo il buon senso di auto sospendersi fino a chiarimento della situazione.Dalle testimonianze dei dipendenti si ben comprende una condizione di paura e disagio, causata proprio da una gestione superficiale da parte della direzione. Fino al 13 marzo, quindi in piena emergenza, gli operatori hanno lavorato senza mascherine chirurgiche per la riottosità, scrivono loro, del direttore a fornirle. Direttore che addirittura avrebbe intimato al personale di non utilizzarle. Il 16 marzo la direzione ha consegnato le mascherine monouso da usare per più giorni ed il 23 marzo ne veniva consegnata una per ogni turno di lavorativo.Il 31 marzo la direzione, con mail firmata dal dottor Pastorini e dal dottor Bossi, comunicava al personale l’accertata positività al virus di una paziente ricoverata presso il reparto di neuromotoria. Da quel momento in poi, avrebbero dovuto scattare tutte le iniziative e le precauzioni aggiuntive previste, compresi i Dpi adeguati, ma ciò non è avvenuto. Scrivono i dipendenti che “ L’ esposizione al rischio da Corona nel luogo di lavoro dove il datore di lavoro ha deciso che continuassero a svolgere le loro prestazioni lavorative era altissimo.”. Benedetti ha ricordato che il decreto legislativo relativo all’esposizione del rischio sancisce una serie di obblighi inderogabili del datore di lavoro quali : riaggiornare il documento di valutazione dei rischi in collaborazione con il medico competente e addestramento dei lavoratori all’utilizzo razionale dei Dpi nonché la sorveglianza sanitaria.
“Fare queste cose – ha aggiunto Benedetti - avrebbe significato tutelare la salute degli operatori, ma in realtà questi provvedimenti non sono stati assunti. Di fronte a questa situazione non è possibile concepire ed approvare questa gestione della crisi piena di falle e di criticità, condotte e comportamenti errati che hanno minato l’integralità psico-fisica dei lavoratori. Tutto ciò, il non aver compreso in tempo come intervenire ed operare adeguatamente ed aver ostentato paura ad agire in modo concreto e determinato, potrebbe aver portato agli effetti tragici in cui la Don Gnocchi si è trovata. Dopo il primo caso di contagio, infatti, in rapida sequenza sono stati chiusi i reparti di neuromotoria e di cardio-respiratoria. I numeri dei contagiati e dei decessi parlano da soli: 21 contagi e un decesso in neuromotoria e 12 contagi e un decesso in cardio-respiratoria e 32 operatori contagiati. Oggi tutti i dipendenti vogliono tornare a fare il loro lavoro in un ambiente che tuteli la propria salute ed a ciascuno il suo ruolo. Nel merito, è auspicabile che la Direzione Sanitaria crei delle condizioni che assicurino gli adeguati livelli di protezione per una condivisione dei protocolli di regolamentazione delle misure per il contrasto ed il conferimento della diffusione del Covid-19 .”.
Benedetti ha chiesto alla Procura della Repubblica di Massa l’avvio di indagini atte per accertare la veridicità delle testimonianze raccolte ed ha anche chiesto, in caso di mancata auto sospensione dal lavoro per via cautelativa da parte degli attuali dirigenti della struttura sanitaria Don Gnocchi, l’intervento diretto della Procura con un provvedimento di commissariamento in attesa degli esiti dell’indagine.
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Si è rivolto direttamente all’amministrazione carrarese, il coordinamento comunale di Italia Viva, per offrire i propri suggerimenti sugli ambiti fondamentali da cui ripartire dopo i due mesi di lockdown e per aiutare famiglie e imprese a riprendere il proprio percorso. Un lungo elenco di proposte firmato Italia Viva che parte con la richiesta all’amministrazione di procedere con la riduzione della TARI per le utenze non domestiche relativa al periodo di chiusura forzata basata sul concetto “ chi inquina paga “ e con l'azzeramento della Tosap per sei mesi con la possibilità di ampliamento degli spazi pubblici per esercenti e commercianti ampliando la zona a traffico limitato su Marina di Carrara. A seguire: le riaperture dei parchi pubblici prevedendo la presenza di “aree gioco individuali” a misura di bambino e di attività ludico-motorie all'aperto in piccoli gruppi per aiutare i genitori, per dare risposte certe alle famiglie che lavorano anche predisponendo con Nausicaa un 'Piano Infanzia estivo ’ ovvero, un pacchetto di misure specifiche pensato sui bisogni dei minori che preveda l’utilizzo non solo dei plessi scolastici ma anche dei parchi pubblici .
Maggiore sicurezza sui mezzi pubblici attuata attraverso monitoraggi, controlli ed eventualmente presidi per contingentare gli ingressi e garantire le distanze di sicurezza, ed anche l’aumento delle corse per permettere sia il distanziamento , sia la soddisfazione dell’utenza in modo da poter incentivarne l’utilizzo.
Misure sostenibili sulla mobilità riducendo l’utilizzo di auto, moto e scooter e favorendo l’uso del modello vincente della sharing mobility, attraverso accordi con le imprese per avere mezzi a costi molto più contenuti. Italia Viva ha ,inoltre, invitato i cittadini a ridurre l’utilizzo dell’auto scegliendo la mobilità sostenibile e i bonus green anche con lo scopo di rispettare l’ambiente.
Aumento degli interventi di sfalcio erba, e pulizia delle strade e delle piazze da parte della multiservizi Nausicaa: si tratterebbe, secondo Italia Viva, di un piano di ripresa delle attività per recepire le segnalazioni da parte dei residenti per riavviare lavori di cura del verde urbano, ma anche un modo per far ripartire la città con una maggior attenzione al decoro.
“Il 1 giugno 2020 potrebbe essere consentito passare da una regione al altra – ha detto Fabrizio Volpi, coordinatore comunale di Italia Viva - questo riaprirà a lombardi ed emiliani l’accesso al nostro territorio, che è una cosa molto importante per il turismo locale rappresentando un settore assai consistente dell’intero prodotto locale ed essendo a intensivo capitale imprenditoriale che si pone come fattore imprescindibile per la difesa dei livelli occupazionali e di rilancio del territorio. Secondo noi, al fine di dare sicurezza ai residenti e a chi arriva, sarebbe opportuno dare la possibilità di effettuare a tutti i test sierologici, prevedendoli anche per chi arriva, attraverso specifiche convenzioni . Italia Viva confida che queste proposte su alcune delle misure importanti per il rilancio, siano di aiuto alla cittadinanza per riappropriarsi della propria città e alla politica per riflettere e cominciare a mettere in campo idea per affrontare nel miglior modo possibile il prossimo futuro.”.
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Sono partiti con una frecciata all’immobilità, dovuta non solo al lockdown, manifestata dall’assessorato alla cultura e poi hanno elencato i possibili interventi per favorire una ripresa efficace e sicura del turismo balneare. A scrivere una lettera aperta all’assessore Federica Forti sono stati Riccardo bruschi e Nicola Pieruccini, rispettivamente coordinatori comunali di Forza Italia e Lega. I due coordinatori non hanno apprezzato l’impegno della Forti con i comuni di costa finalizzato a definire regole uguali per tutto il litorale dell’alto Tirreno, che, secondo loro, distrarebbe l’assessore dal concentrarsi sui problemi di Carrara e sulla riapertura delle spiagge libere locali.
“Il dato più chiaro emerso – hanno detto Bruschi e Pieruccini - è che De Pasquale e la Forti siano rimasti fermi alle sole ipotesi e che nonostante sia partito il conto alla rovescia, non abbiano predisposto un piano anti covid per le spiagge libere. A nostro parere è logico che l'accesso debba essere contingentato, perché lo impone l’ultimo DPCM del premier Giuseppe Conte e l’ordinanza di Enrico Rossi, ma visto i clamorosi ritardi e le lentezze denunciati negli anni passati per la gestione delle spiagge libere, la preoccupazione è che la fruizione delle spiagge avvenga ad estate finita.”
Bruschi e Pieruccini hanno riportato i dubbi di molti cittadini sull’argomento: dalle cifre relative alla capienza massima alla predisposizione di turni, alla possibilità di prenotare gli spazi attraverso un numero verde o una app , fino a capire chi, eventualmente gestirà tale servizio. “Ci rendiamo anche conto che le criticità sono molteplici – hanno aggiunto Bruschi e Pieruccini - ma resta da capire in che modo l’amministrazione interverrà sia sulle condizioni di degrado di bagni, docce e spogliatoi delle due spiagge Idrovora e Fossa Maestra, sia per garantite la sanificazione ad un livello adeguato di igiene prevista dai protocolli anti covid che probabilmente sarà affidati all’ azienda Multiservizi Nausicaa già incaricata dei servizi di pulizia. D’altronde, noi, a differenza del sindaco De Pasquale, abbiamo apprezzato il grandissimo senso civico dei nostri concittadini e siamo sicuri che i frequentatori delle spiagge avranno un grande rispetto per il distanziamento e per le regole quando saranno obbligatoriamente esposte nella cartellonistica annunciata ma ancora non disponibile. La buona volontà degli operatori che si preparano con sofferenza alla stagione turistica e la volontà di ripartire di tutti quanti noi non bastano, gli amministratori nostrani sarebbero obbligati dal ruolo ricoperto a mettersi a lavorare con dinamismo e serietà, invece di stare lì immobili e rassegnati a fare soltanto ipotesi.”.
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#IoComproNelMioComune: questo l'hashtag lanciato dalla Lega Giovani Massa Carrara nella figura di Filippo Frugoli, commissario provinciale dei giovani del Carroccio, Sofia Anna Galeotti, Gianluca Fantoni e Diana Liviano, rispettivi responsabili comunali di Aulla, Carrara e Massa.
L'hashtag è un appello alla cittadinanza affinché si prediligano i negozi locali rispetto agli acquisti online e i negozi italiani rispetto alle multinazioni.
"Oggi 18 Maggio, usciamo da un lockdown che ha messo a dura prova i nostri commercianti: se ancora resistono è solo grazie al loro spirito di sacrificio e al loro senso del dovere. - dichiarano - Per questo motivo riteniamo necessario che, la cittadinanza si stringa attorno ai commercianti della nostra Provincia. Il commercio online sta prendendo sempre più forza negli anni e sta portando via i clienti ai nostri negozi: a fronte di un risparmio, le persone prediligono l'acquisto su Amazon o da altre multinazionali presenti sul territorio. Ora più che mai dobbiamo scegliere la piccola bottega sotto casa o il negozio di abbigliamento di un nostro concittadino. Solo unendo le nostre forze e preferendo il nostro territorio alle multinazionali, possiamo riuscire a risollevare l'economia della nostra Provincia. Le partite iva, le pmi, i negozi di vicinato ed i settori produttivi sono stati abbandonati dal Governo: spetta a noi cittadini aiutarci a vicenda e mandare avanti il flusso circolare del reddito".
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A valutare l’intera operazione dell’annunciata transazione da dodici milioni di euro per il caso Paradiso s.p.a. sarà il professor Antonio Scudieri, ex magistrato contabile della Corte dei Conti, in quiescenza da dieci anni. La notizia, data due giorni fa dall’amministrazione carrarese che ha affidato l’incarico al Professor Scudieri, ha sollevato non poche perplessità nel consigliere dell’opposizione Massimiliano Bernardi che ha subito annunciato l’intenzione di voler indagare sulla legittimità della scelta effettuata dal segretario generale Angelo Petrucciani su indicazione della giunta.
“E’ sorprendente – ha aggiunto Bernardi - il contratto allegato alla determinazione in quanto viene riportato che il professor Scudieri ha l’obbligo di dare “assistenza giuridica” al comune, producendo pareri sulla opportunità di proseguire la lite oppure concludere la transazione.” Secondo Bernardi sarebbe evidente proprio da questa assegnazione che la tesi sostenuta finora dal vicesindaco Matteo Martinelli è stata minata da due ordini di motivi con l’aggravante dei bilanci in rosso per l'emergenza Coronavirus. “ Il motivo tecnico – ha spiegato Bernardi - è relativo alla sostenibilità economica e alle eventuali esposizioni e responsabilità di tipo amministrativo contabile da parte di chi risulterà presente in giunta quando sarà deliberata la transazione, che, tradotto, significa: “ paura dell’esposto alla Corte dei Conti”. Il motivo politico invece è più grave perché si è consumato a seguito dello strappo avvenuto in giunta che ha decretato l'incarico “super partes” al professor Scudieri.”. Bernardi ha riferito di voci certe che parlano di una spaccatura in giunta tra alcuni assessori non tanto convinti della bontà della decisione da prendere per i quali la vicenda avrebbe potuto essere gestita diversamente. “La mancanza di una sentenza di condanna – ha continuato Bernardi – cosa che io ho sempre sostenuto, che quantificasse l'ammontare del risarcimento, è stata fatale per Matteo Martinelli. A seguito di queste discussioni la giunta di fatto ha congelato il parere rilasciato dal professor Giulio Ponzanelli che aveva seguito la vicenda fin dall'inizio, e per convincere meglio gli assessori dubbiosi ha incaricato un ’esperto “super partes”. Nella delibera dell’incarico infatti, si legge che “si ritiene opportuno procedere al conferimento di incarico in ordine alla necessità di valutare la complessa problematica connessa alle vicende processuali ed alle possibili conclusioni del contenzioso in essere con la società Paradiso spa.”
Bernardi ha ricordato che, a suo parere, la soluzione presa da Martinelli non è facile da digerire in quanto prevede che il comune versi alla Società Paradiso 12,5 milioni di cui tre milioni entro fine maggio 2020 e il restante in rate annuali da 950mila euro per 10 anni a tasso di interesse legale. “La delibera – ha aggiunto Bernardi - sostiene anche che il comune avrebbe potuto chiedere un parere alla Corte dei Conti ma che le stesse sezioni regionali hanno ritenuto inammissibili i quesiti nelle ipotesi in cui gli stessi vertano su materie di possibile interferenza su decisioni da assumere da parte di altri plessi giurisdizionali. Come nel caso di specie in quanto il quesito riguarderebbe la materia sulla quale è tuttora in corso il contenzioso avanti il Tribunale di Massa.” La nomina di Scudieri, quindi, per Bernardi, sarebbe la mossa per aggirare l’ostacolo: un consulto gratuito da parte di un ex magistrato della Corte dei Conti sulla base del quale prendere una decisione definitiva.
“Un ‘ altra occasione persa dal vicesindaco Matteo Martinelli – ha concluso Bernardi - che continua imperterrito a dimostrare un interesse morboso per la costosissima “Transazione Paradiso “ proseguito anche durante durante l’ emergenza sanitaria, ma anche economica e sociale che ha contato morti e infettati dal virus più devastante mai conosciuto nel mondo e dal qual sarà difficile riprendersi. Un grande senso di responsabilità.”.
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“Sono irragionevoli, ingiustificati, iniqui e avulsi dalla realtà attuale i tagli agli organici della scuola nella nostra Provincia così come appaiono dai dati divulgati in questi giorni e che, se confermati, innescheranno una serie di conseguenze negative sul nostro territorio”. Inizia così l’intervento del Presidente della Provincia di Massa-Carrara, Gianni Lorenzetti vivamente preoccupato dalla prospettiva di veder calare sensibilmente oltreché i posti di lavoro anche il numero delle classi dei vari ordini.
Scorrendo i numeri e raffrontandoli alle altre realtà Toscane non si riesce a capire neanche quale ne sia stata la logica ‘ragionieristica’: si nota un peso diverso nei tagli, sproporzionati rispetto al calo delle iscrizioni relativamente ad altre realtà, concentrati in modo pesante su due Province, Massa-Carrara e Lucca, per un totale di 83 posti che, nella nostra, stando alle stime possono portare a 20-30 classi in meno. Un effetto devastante per la peculiarità del nostro territorio, per le realtà più deboli ma anche per quelle che lo sono di meno. Inoltre è come se il ragionamento su questi tagli fosse stato fatto a gennaio ignorando e saltando a piè pari tutto quello che è successo nel nostro paese e qua da noi in modo decisamente significativo, dalla fine di febbraio ad oggi, come se la pandemia non ci fosse stata e non ci fosse ancora. A settembre, così ci è stato detto e tutti lo abbiamo sentito, le scuole riapriranno ma non sappiamo ancora in che modo e con quali criteri: sappiamo per certo però che lo dovranno fare in sicurezza, ma sarà una sicurezza diversa rispetto a quella del passato, non solo limitata alle strutture ma anche alla necessità di dover convivere, abbassando i rischi, con il Covid-19.
Come Provincia, come Presidente, per le scuole superiori, ma anche come Sindaci, considerato che la Provincia è divenuta la Casa dei Comuni, per le scuole degli altri ordini, ci troveremo a misurarci con questa necessità.
Come potremo farvi fronte considerando che il calo delle classi comporterà l’aumento, dal punto di vista della densità, degli studenti all’interno di ognuna con la conseguenza di veder crescere le cosiddette classi pollaio? Tutto questo comunque fermandoci alla sola logica dei numeri non tenendo conto di quelle che sono le particolari emergenze legate alla edilizia scolastica nella nostra Provincia e al netto di imprevisti cui sempre più spesso dobbiamo far fronte ogni anno scolastico.
Avevamo tutti sentito le rassicurazioni pubbliche da parte della Ministra Azzolina che garantiva che, proprio per la situazione emergenziale, gli organici non sarebbero stati toccati ma sarebbero stati confermati: i tagli che ci sono stati prospettati, al di là di ogni ragionevole dubbio, sembrano rivelare che a quella promessa non sia seguita la sostanzialità dei fatti.
Come territorio non staremo certamente inermi di fronte a questa prospettiva: convocherò a breve il tavolo provinciale sul dimensionamento scolastico per far partire ogni iniziativa istituzionale per ovviare a questa situazione e consentirci di riaprire le scuole anche qui con pari dignità rispetto ad altre realtà”.
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La principale novità, lanciata dall’amministrazione 5 stelle, sarà il limite di velocità a 30 chilometri orari imposto in alcune strade per privilegiare la mobilità lenta, cioè l’uso della bicicletta o degli spostamenti a piedi, ma questo provvedimento è stato definito dal consigliere di Forza Italia, Lorenzo Lapucci, “un’iniziativa irrilevante e completamente scollegata con la realtà del comune di Carrara, totalmente privo di infrastrutture idonee alla mobilità ciclistica.”. Lapucci ha colto l’occasione per evidenziare le criticità della proposta fatta dall’amministrazione carrarese e per rilanciare alcune iniziative sul tema già presentate più volte in consiglio comunale e ignorate dalla maggioranza grillina. “ Per incentivare gli spostamenti in bicicletta – ha spiegato Lapucci - non basterà individuare limiti di velocità più bassi in alcune strade comunali ma occorrerà predisporre una specifica programmazione della mobilità sostenibile, in particolar modo ciclabile, ottemperando alla precisa normativa esistente. Di fatto la Legge numero 2 del 2018 introduce il Piano Generale della Mobilità ciclistica nell’ambito del quale è individuata la Rete ciclabile nazionale “Bicitalia”, demandando alle Regioni di approvare il Piano Regionale della mobilità ciclistica ed ai comuni, i Piani Urbani della mobilità ciclistica detti “Biciplan”. Il Biciplan deve definire gli obiettivi, le strategie e le azioni necessarie a promuovere ed intensificare l’uso della bicicletta ed individuare la rete ciclabile e ciclopedonale nel territorio di competenza. Si tratta di un importante strumento di programmazione che tra le molteplici azioni individua la creazione o il potenziamento del “bike sharing”, biciclette a pedalata assistita che i cittadini possono noleggiare per spostarsi nell’ambito comunale.” Lapucci ha ricordato le molte mozioni ed interrogazioni da lui presentate in consiglio comunale per attivare urgentemente una mobilità sostenibile e sul progetto di “bike sharing”, servizio mai decollato in città. “È evidente come ci si trovi di fronte ad un corposo spreco di denaro pubblico: il bike sharing è costato ben 250 mila euro ma più che un servizio è diventato un disservizio per colpa del disinteresse totale dell’amministrazione che non ha vigilato sulla qualità dell’offerta e non ha preteso il rispetto delle disposizioni presenti nel contratto di concessione e nel capitolato speciale d’ appalto che indicavano precisamente i livelli di qualità di offerta a cui il concessionario avrebbe dovuto attenersi.” Lapucci ha ricordato che la ditta aggiudicataria avrebbe dovuto garantire 60 mezzi nelle stazioni di ricovero e invece ne ha forniti solo cinque o sei senza essere mai sanzionata dall’amministrazione comunale che non avrebbe neppure provveduto a promuovere adeguatamente il servizio.
Lapucci ha poi fatto un richiamo al progetto di “ bike to work” da lui portato in consiglio comunale e respinto dalla maggiornza. “Si tratta di un progetto già adottato in diverse città italiane che stabilisce incentivi economici ai lavoratori che si recano a lavoro con la bicicletta, prevedendo un contributo di 0,25 centesimi a chilometro percorso, con un limite massimo di 50 euro mensili. Dopo tre anni di amministrazione della città, la giunta Cinque Stelle ha dimostrato un totale disinteresse nel potenziamento della mobilità ciclabile. A seguito del bonus bici previsto dall’ultimo decreto governativo, l’annuncio del sindaco De Pasquale di introdurre strade con limite 30 chilometri orari, appare come un inutile tentativo di rimediare ad anni di colpevole immobilismo sul fronte della programmazione della mobilità sostenibile. “ Lapucci ha invitato l’amministrazione comunale ad attivarsi prontamente per la realizzazione del Biciplan e per dare risposte in merito alla situazione relativa al bike sharing.
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Il sindaco di Massa Francesco Persiani risponde all’attacco sferrato dai consiglieri di minoranza (esclusi i 5 stelle) riguardo la trattazione del Regolamento Urbanistico, approvato il 30 luglio 2019.
“Alzare i toni della polemica – incalza - fare del polverone mediatico, ingenerare nei cittadini anche solo il dubbio di procedimenti illegittimi o addirittura illeciti e perfino, come al solito, colpire nel personale denigrando Sindaco e maggioranza non bastano per rendere più vere o più fondate tesi fantasiose, critiche del tutto inconsistenti, giudizi patetici e finanche risibili se non fossero a limite della calunnia e diffamazione.”
“Non si accettano lezioni da chi è stato incapace in quarant’anni di portare a compimento un regolamento urbanistico.”, dichiara il sindaco di Massa.
“Se non fosse stato per questa maggioranza di centrodestra – continua - con un senso di responsabilità che questa città non aveva mai conosciuto prima d’ora, ora non ci troveremmo di fronte all’occasione storica di ripensare il futuro del nostro bellissimo territorio, ma di fronte agli ennesimi immobilismi, frutto di una classe politica miope, litigiosa e tutta concentrata su sé stessa.”
“Ma un conto è il confronto nel merito di diverse idee di sviluppo della città o sui tanti temi di cui ci si deve occupare, ben altra cosa la continua delegittimazione dell’avversario.” afferma Persiani, proseguendo: “Sono ormai due anni che l’opposizione affatica il già impegnativo lavoro del sig. Prefetto, evocando illegittimità in ogni singolo atto o provvedimento adottato da questa maggioranza. Peccato che queste presunte irregolarità le abbiano viste solo loro: forse dovrebbero essere questi esimi consiglieri, ex sindaci ed ex assessori a riaprire i libri di scuola, per troppo tempo dimenticati nel cassetto, come tante pratiche e tante risposte di cui avrebbero avuto necessità i nostri cittadini, gli imprenditori e il territorio.”
“Concludo nel dire e rassicurare tutti che non sussiste alcun caos o illegittimità o mancanza di trasparenza nell’esame delle osservazioni alla parte ripubblicata del RU. Il Sindaco sin dal mese di gennaio si è confrontato con i tecnici in merito al contenuto delle controdeduzioni e, se non fosse stato per l’emergenza sanitaria, queste sarebbero state già esaminate in toto, e non solo parzialmente, anche dalla Giunta con conseguente invio al Consiglio Comunale delle relative proposte.”
Il sindaco commenta in ultimo: “Rammento, a beneficio di tutti, che l’ultima parola in materia urbanistica (come in tante altre) spetta sempre e comunque al Consiglio Comunale; quella stessa assise che suscita ancora oggi incubi alla vecchia maggioranza, ove la discussione di temi rilevanti con il RU si è arenata per anni, a scapito della città che nel 2018 li ha pesantemente puniti. Quindi…tanto rumore per nulla!”
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"Il sindaco Persiani dovrebbe fare chiarezza sulla situazione che si verificando nella zona della Partaccia perché oramai sono due giorni che i cittadini segnalano miasmi insopportabili sulla cui origine non si sa nulla. Non sappiamo di chi sia la responsabilità di questo nuovo inquinamento ma occorre che i cittadini sia subito tranquillizzati dall'amministrazione sia sulle cause sia sui possibili effetti" così il segretario del Circolo Pd di Casone-Bondano-Ricortola-Partaccia, Osvaldo Bennati, invita l'amministrazione comunale dopo gli allarmi sollevati dai residenti.
"Si tratta – spiega Bennati – di una situazione che ci preoccupa e che andrebbe chiarita al più presto, perché alimenta una tensione che invece andrebbe subito fatta calare visto quello che i cittadini della nostra zona stanno vivendo anche dal punto di vista economico".
"Come il sindaco dovrebbe sapere la nostra zona infatti si caratterizza per una forte presenza di aziende turistiche, campeggi, bar, ristoranti, stabilimenti balneari – aggiunge il circolo Pd – su cui già pende un' enorme spada di Damocle riguardo la propria sopravvivenza economica a causa del Coronavirus. Non vorremmo che a queste difficoltà se ne aggiungano altre per l'assenza dell'amministrazione comunale".
"Ad esempio non riusciamo a capire perché – spiega Bennati – per il sindaco e l' assessore Veronica Ravagli non si siano ancora attivati per evitare che ogni volta le analisi Arpat certifichino la condizione di alcuni tratti del nostro mare. In particolare appare preoccupante la situazione alla foce del Lavello dove risulterebbe che i depuratori Gaia non abbiano svolto la propria funzione non bloccando uno sversamento eccezionale di liquami inquinanti in mare. non vorremmo che l'assessore Ravagli sia troppo impegnata in selfie elettorali da non trovare il tempo per risolvere i problemi della nostra comunità"."Il Comune di Massa è proprietario di Gaia – conclude Bennati – e ha il diritto-dovere di agire concretamente su una sua azienda affinché predisponga tutte le misure, anche straordinarie, per evitare che ai nostri operatori turistici debbano pagare non solo le conseguenze del Covid, ma anche le inefficienze tecniche e /o amministrative che si traducono poi in divieti di balneazione, che per chi vive sul turismo del mare rappresentano un danno incalcolabile".
- Fase 2, Left: "Riaprire la città, non solo le chiese"
- Forza Italia Giovani: “Rossi ancora una volta inadeguato e non all’altezza nella gestione di questa emergenza"
- L'amministrazione: "Fase-2, le nostre idee per il rilancio della città: più suolo pubblico e mobilità lenta"
- I sindacati della scuola denunciano l'intenzione di pesanti tagli all'organico degli insegnanti sulla provincia di Massa Carrara
- Bernardi: “Pd forza politica piatta e spesso in sintonia coi 5 stelle”
- Test sierologici a tutto il personale del turismo. Lega e Forza Italia: "Una svolta per il settore"
- Regolarizzazione immigrati: per Fratelli d’Italia è una sconfitta dello stato
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- Costa massese, Fratoni a Ravagli: “Mai visto un assessore che si lamenta per gli interventi sul suo territorio”
- Esposto sulle convocazioni della commissione urbanistica: Benedetti chiarisce la sua posizione