Politica
"Serve una visione chiara per rilanciare la città": primo incontro a Massa del comitato Tra la gente
Si è svolto il primo tavolo di confronto promosso dal comitato “Tra la Gente”, un incontro partecipato che ha riunito cittadini, commercianti e operatori locali per discutere i…

Sicurezza e allagamenti: il consiglio comunale di Massa accende i riflettori su via Garosi
Durante l’ultima seduta del Consiglio comunale, il consigliere Tarantino ha riportato all’attenzione due questioni centrali per la città: la sicurezza pubblica e i continui allagamenti in via Garosi.«Negli…

Lavori a Carrara, chiuso l'accesso alla sede UIL. Il commento: "Problemi di sicurezza e danno economico rilevante ai servizi. Riaprire immediatamente l'accesso"
I lavori in corso che hanno invaso Carrara hanno chiuso l'accesso alla sede della Uil in via Roma. Una sistuazione aggravata dal mancato preavviso da parte del…

Bugie e accuse a vanvera sul Cermec. L'assessore Orlandi dica la verità: la replica del consigliere Martinelli
"Ancora una volta l'assessore Orlandi, anziché rispondere nel merito delle critiche oggettive che gli vengono poste, si abbandona al solito infantile scaricabarile, e non esita…

Retiambiente, niente più biodigestore anaerobico. CGIL, CISL, UIL: “Vogliamo chiarimenti, le istituzioni si prendano le proprie responsabilità”
Sul biodigestore arriva la posizione congiunta dei sindacati Cgil, Cisl e Uil Carrara: "Abbiamo appreso dalla stampa, a seguito delle dichiarazioni del sindaco Arrighi prima…

Visione miope e ideologizzata del problema della crminilità: Fratelli d'Italia replica Rifondazione comunista
Fratelli d'Italia Massa Carrara ha risposto alle dichiarazioni di Rifondazione Comunista Carrara sulle misure per contrastare l'aumento della criminalità: "L’intervento di Daniela Marchini, esponente di Rifondazione…

Contro aumento della criminalità non si devono inasprire le pene: l'analisi di Rifondazione Comunista Carrara
Arriva da Daniela Marchini del partito della Rifondazione Comunista circolo Alfio Maggiani un'analisi sui dati della criminalità in Toscana: "Sono usciti ieri i dati sulla…

Massa ha più del doppio di agenti di pubblica sicurezza di Carrara: il sindaco Arrighi scrive al ministro degli Interni Piantedosi per colmare il divario
"Egregio signor Ministro, le scrivo per portare alla sua attenzione la situazione di forte criticità in cui versa il commissariato di pubblica sicurezza di Carrara…

Frigido, Barabotti e Frugoli scrivono al Consorzio di Bonifica: "Servono risposte e interventi urgenti per la sicurezza del fiume"
È stata inviata una PEC al Consorzio di Bonifica 1 Toscana Nord, a firma dell'onorevole Andrea Barabotti, Deputato della Repubblica, e di Filippo Frugoli, Capogruppo della…

Sempre disponibili al dialogo con l'amministrazione sul regolamento del verde: associazione Arca tende la mano all'amministrazione comunale di Carrara
In relazione alla proposta di Regolamento sul Verde pubblico e privato di Carrara avanzata dall'amministrazione comunale e attualmente in corso di consultazione con le parti sociali,…

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La presenza di rifugi antiaerei risalenti alla seconda guerra mondiale all’interno del parco “Elena Guadagnucci” alla Grotta di Avenza fu la ragione per la quale i lavori di bonifica del sito dovettero richiedere ed ottenere la supervisione della Sovrintendenza delle Belle Arti, come aveva comunicato la stessa assessore all’ambiente Sarah Scaletti a ottobre dello scorso anno.
A ricordare questo rilevante particolare è stato Lorenzo Baruzzo, coordinatore comunale di Fratelli d’Italia che ha anche segnalato l’avvio dei lavori di scavo nel sito, iniziati nei giorni scorsi e, soprattutto, l’assenza nel cantiere della figura di un archeologo, non indicato neppure nella cartellonistica apposita, a garantire il controllo sulle operazioni di bonifica.
“Sarebbe opportuna la presenza di un archeologo – ha detto Baruzzo - considerata la delicatezza delle opere preesistenti. Probabilmente tutto è in regola, ma considerata la consolidata efficiente incapacità amministrativa della giunta pentastellata che governa Carrara, alcuni dubbi ci vengono.”
Baruzzo si è quindi rivolto direttamente al sindaco per chiedere se è stata predisposta una relazione archeologica preventiva e se è prevista la presenza di un archeologo per controllare l'avanzamento dei lavori e stabilire il grado di rischio per le opere che potrebbe verificarsi di volta in volta. “La nostra intenzione - ha spiegato Baruzzo - è quella di richiamare la giunta al rispetto delle norme in materia di scavi in siti di interesse storico nell’eventualità che siano state disattese”.
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Critiche alle esternazioni del consigliere regionale Giacomo Bugliani sulla sanità locale anche da parte del consigliere comunale Massimiliano Bernardi. Questi ha messo in luce l’incongruenza tra l’annuncio a favore di campagna elettorale dei sei milioni di euro ottenuti dalla Regione per il Monoblocco di Carrara e la posizione, presa solo un anno fa, di sostenere la Asl che voleva abbattere la struttura. Inoltre, critiche anche alla posizione di aver assicurato i concittadini massesi sul suo interessamento per trasferire il reparto di Medicina Nucleare al Delle Apuane di Massa, dimenticando che gli accordi istituzionali alla base della fusione degli ospedali di Massa e Carrara, hanno sempre previsto che Medicina Nucleare sia trasferita nel Monoblocco di Carrara.
Una serie di “gaffes” sufficiente, secondo Bernardi, a fargli perdere la prossima corsa elettorale. “Questa volta - ha detto Bernardi – Bugliani non sarà salvato dai resti per questo comportamento che denota, se ce ne fosse bisogno , che non ha mai rappresentato il territorio che lo ha eletto , ma che ha solo privilegiato la sua città di residenza e il suo bacino elettorale preferenziale . Ci chiediamo a questo punto, e siamo davvero spaventati, che cosa ci staranno preparando in Regione in cambio di questa strana elargizione precelettorale di milioni di euro da parte del PD . A naso si direbbe che non sarà più possibile sperare che siano mantenuti gli impegni del PAL che garantivano servizi indispensabili per la nostra città. Ma ancora più vergognosa e destabilizzante sui milioni di euro per il Monoblocco è stata la posizione del sindaco di Carrara che, incapace di fornire una spiegazione sul fallimento che la sua amministrazione ha prodotto nella sanità locale, tentando di imbrogliare i cittadini , si è lagnato dei pochi milioni di euro piovuti a Carrara . Dopo la propaganda dal “taglia nastri “ Bugliani che ha esultato sul nulla ci siamo dovuti sopportare anche De Pasquale – anche lui, peraltro, all’inizio si era detto favorevole all’abbattimento del Monoblocco - che si è lamentato della scarsità di risorse destinate a Carrara dalla Regione.”. Bernardi ha parlato di politicanti da tre soldi, di desolante incapacità e di totale sottovalutazione rispetto alla situazione sanitaria locale che sta penalizzando Carrara e tutta la comunità . “I cittadini abbandonati a loro stessi – ha aggiunto Bernardi - in un settore che è sostanziale per il benessere del territorio, soprattutto a seguito del Covid-19, hanno dovuto anche assistere all’annientamento dei servizi del CUP e a vedere trattare con arroganza decine di lavoratori, che prima erano stati considerati eroi per il loro impegno, adesso lasciati soli a difendere un posto di lavoro da fame. Per loro l’ Amministrazione 5 stelle non ha mostrato alcun interesse e non ha mosso un dito, come del resto accade per tutto ciò che meriterebbe attenzione in favore della comunità. Di fronte a questa squallida pagina politica di propaganda sterile è innegabile che sia arrivato il momento di trarre le conseguenze sugli atteggiamenti di Bugliani e di De Pasquale che, assieme al compagno Enrico Rossi e Stefania Saccardi entrata alla corte di Renzi hanno lasciato ai cittadini di Carrara in un cumulo di macerie . La libertà di esprimere il proprio dissenso con il voto di settembre potrà finalmente riportare un riordino della sanità a livello locale a favore della città.”.
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Sarebbero 263 mila euro i fondi previsti per il progetto “ Housing first” che si pone come obiettivo la tutela dei più poveri mediante l’assegnazione di alloggi per i senzatetto, ma, secondo il consigliere dell’opposizione Massimiliano Bernardi, questo finanziamento sarebbe sul punto di sfumare per colpa di una cattiva gestione dell’assessorato al sociale.
“La prima gara per questo progetto – ha spiegato Bernardi – è andata deserta nell’aprile del 2019. Identica sorte per la seconda che si è tenuta nel luglio dello stesso anno. Sicuramente l’assessore al sociale Anna Galleni avrà pronto un pipettone retorico e noioso per spiegare le ragioni delle gare andate deserte nel quale non mancherà l’ennesima aggressione nei miei confronti ma la verità è che il fallimento di questo progetto è da ascrivere alla politica grillina sul sociale che ha cancellato anni di collaborazione proficua che le amministrazioni precedenti avevano instaurato con il volontariato del territorio.” Bernardi a ricordato le chiusure di centri di aggregazione operate dai 5 stelle appena insediati al potere: il Mulino Forti, il Centro Saffi, la Ludoteca di Bonascola e l’affossamento della storica Consulta Anziani, per la quale, nonostante un avviso pubblico pubblicato più volte, nessuna associazione ha voluto partecipare.
“L'ultimo fallimento in ordine di tempo – ha continuato Bernardi - è appunto il progetto “Housing' first “del quale il comune di Carrara, su progetto PON, aveva il compito di capofila della progettazione assieme a Massa e Montignoso. L’obiettivo sarebbe stato trovare una soluzione abitativa per i senza fissa dimora e attivare un accompagnamento degli stessi in percorsi inclusivi.” . Bernardi ha parlato di un silenzio intenzionale della Galleni finalizzato a cercare di nascondere l’urgenza di una svolta ed ha persino invitato l’assessore a imboccare la strada delle dimissioni, che sarebbero dovute, secondo le voci riportate da Bernardi, da inconciliabili divergenze con la politica dei 5 stelle. “La Galleni non ha più tempo per trovare scuse – ha riferito Bernardi - In pieno lockdown sul progetto “prima di tutto una casa”, si era difesa sostenendo che, a seguito dei due bandi deserti ,era stata posto in essere un affidamento diretto a Sara Vatteroni e Bruno Lazzoni di Casa Betania. L'assessore ha anche affermato che la convenzione, firmata a ridosso della pandemia, prevedeva che i senza tetto avrebbero avuto modo di insediarsi in abitazioni condivise, non appena i referenti delle associazioni, che temevano la creazione di focolai, avessero messo a disposizione gli alloggi e dato il via libera. Passati altri tre mesi senza che nessuna nuova azione sia stata attuata, non più a “ causa del coronavirus", ma, a quanto sembra, perché i signori Vatteroni e Lazzoni non avrebbero ancora messo a disposizione del settore sociale i tre alloggi previsti nel bando, non ci sono più scuse. Anzi l'aggravante sarebbe che l'unico immobile dei tre previsti dal bando individuato dai due soggetti affidatari sia in così pessime condizioni da risultare inagibile .”
Bernardi, alla luce dei 263 mila euro in gioco impegnati per il cofinanziamento da parte del comune e che i fondi europei saranno probabilmente persi perché i 5 Stelle non sono riusciti a far decollare il progetto,ha chiesto all’amministrazione un’operazione verità, ricordando che il comune l'obbligo e la responsabilità di trovare soluzioni immediate, oppure, in autotutela, di revocare la Convenzione a Casa Betania. “Il nostro più sincero auspicio – ha concluso Bernardi – in un momento così disorientante e difficile per tutti è che l’amministrazione De Pasquale, oltre alla situazione tragica verificatisi nella gestione del Sociale, non si macchi di un’altra vergogna come la perdita di finanziamenti europei per incapacità .”.
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Si è tenuta nella sede di Via Groppini a Carrara, la conferenza stampa del Partito Democratico per la presentazione dei candidati in lista per le prossime elezioni regionali, il 20 e 21 settembre.
Presenti Enzo Manenti, ex sindaco di Licciana Nardi e segretario provinciale, Pietro Andreani, presidente e Nicola Abruzzese, consigliere della sede carrarina: l'incontro si è aperto con un'analisi del contesto storico e sociale, caratterizzato dall'emergenza sanitaria che ha cambiato radicalmente abitudini e anche il modo di fare politica.
Determinante è stata anche la batosta elettorale di tre anni fa, con la perdita dei feudi di Massa e Carrara, la prima con un governo di centro destra e la seconda, prima volta dal dopoguerra, passata ad una amministrazione pentastellata: ciò ha avuto conseguenze all'interno del partito che ha deciso di rinnovarsi, pur portando avanti i valori che lo contraddistingue.
"Sarà una campagna elettorale difficile- esordisce Manenti- e ne siamo coscienti. La pandemia ci ha messo alla prova su vari fronti, prima di tutto il sistema sanitario , che ha tenuto, grazie alle scelte che sono state adottate per la salvaguardia della salute pubblica: il mio ringraziamento va al presidente Rossi e a tutti gli operatori sanitari che si sono adoperati per il funzionamento della rete di ospedali provinciali e del sistema dei medici di base, La nostra proposta per le candidature ha tenuto presente non solo della maturità politica, ma soprattutto della rappresentatività sul territorio e delle capacità nel proprio ambito professionale".
Due uomini e due donne- prosegue- come stabilito dalla legge e che verranno ufficialmente presentati ad Aulla il 4 agosto e che sono : Roberta Crudeli, capogruppo in comune a Carrara e operatrice sanitaria presso il Noa, Elisabetta Sordi, medico presso l'ospedale di Pontremoli, Francesco Micheli, un giovane trentaduenne lunigianese e come capolista ; Giacomo Bugliani, consigliere regionale uscente e presidente della prima Commissione.
" Giacomo Bugliani- spiega Pietro Andreani- è stato molto apprezzato per il suo lavoro svolto nella prima commissione in sede regionale, non solo dal partito, ma anche dall'opposizione per il suo impegno, molto importante per la nostra zona. Voglio anche sottolineare il ruolo dell'onorevole Martina Nardi, presidente della commissione delle attività produttive ,per l'economia del territorio in sede nazionale:il lavoro sarà centrale nella campagna elettorale e sarà nostro compito di ascoltare i cittadini e le associazioni di categoria e dei vari settori, compreso il mondo del volontariato". La battaglia sarà quindi assai dura e da parte del PD provinciale,c'è il desiderio, oltre che di riconfermarsi partito al governo della Toscana , anche di avere una degna rappresentanza territoriale in giunta, cosa che non avviene da molto tempo e magari un assessorato, che renderebbe la Lunigiana,finalmente di peso nel contesto governativo.
" Il partito è sotto il segno della continuità come valori- dice Nicola Abruzzese- ma dal 2017 ha aperto un grosso dibattito interno, con l'avvio di una conferenza programmatica che copre un lungo periodo, fino al 2030 : dialogo con le persone comuni e un diverso modo di rapportarsi sia con l'esterno che con la base".
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Quindici milioni per tutta la sanità provinciale, sei interamente per il Monoblocco di Carrara. L’annuncio, in campagna elettorale, del consigliere regionale del Pd, Giacomo Bugliani, è suonato stucchevole e immotivato ai membri del Comitato Primo Soccorso e Urgenza Carrara che hanno ancora ben viva nel ricordo, la battaglia sostenuta esattamente un anno fa, quando, con quegli stessi soldi riproposti adesso, Bugliani aveva sposato la causa dell’abbattimento del Monoblocco per una sua nuova ricostruzione.
Il Comitato non ha gradito questo nuovo proclama da campagna elettorale ed ha ricordato le tappe della resistenza locale al progetto di abbattimento del Monoblocco. “Attraverso l’opposizione della collettività - hanno detto dal Comitato - e del nostro Comitato Primo Soccorso e Urgenza, con la raccolta firme, quello sciagurato, ma decantato dal consigliere Bugliani, progetto di abbattimento fu arrestato, con un impegno politico preso a fine novembre 2019 in consiglio comunale dal sindaco di Carrara per sostenere il mantenimento e il potenziamento del Monoblocco, con risorse certe destinate, e tornare a chiedere ad ASL e Regione Toscana di mantenere i patti istituzionali, cioè il Piano Attuativo Locale, rimasto colpevolmente in sospeso.”. La pandemia, hanno ricordato dal comitato, ha impedito l’incontro programmato per marzo tra De Pasquale e l’assessore regionale alla sanità Saccardi per la firma del Protocollo di Intesa destinato alle risorse.
“Il nostro Comitato recentemente ha ripreso la pluriennale problematica del PAL disatteso, sollevata anche dal consigliere Vannucci nell’ultimo consiglio comunale. – hanno continuato dal comitato - Il sindaco ha riferito che ci sono stati passaggi con i vertici di ASL riguardo il Monoblocco e che per il PAL occorrono gli spazi. Un discorso tutto da rivedere, certamente con coerenza politica e nel rispetto di una città, Carrara, che “la parte del leone”, almeno sulla Sanità non l’ha mai fatta.”.
Ma a preoccupare il comitato è stato ancora il consigliere regionale Bugliani con la sua dichiarazione in merito al reparto di Medicina Nucleare, negli accordi destinato al Monoblocco di Carrara, per il quale lui si è interessato in prima persona per favorirne il trasferimento al delle Apuane a Massa. “Ecco anche questo fa molto pensare – hanno continuato dal comitato - perché una figura istituzionale, al di là della città di residenza e del suo bacino elettorale preferenziale, deve avere conoscenza e rispetto di impegni sottoscritti: da PAL la medicina Nucleare deve essere allocata a Carrara, come nel 2015 aveva documentato con slide il dottor Biselli in sala di rappresentanza del comune di Carrara . Ci chiediamo: sotto questa grandinata di milioni di euro, che cosa sta piovendo a Carrara grazie alla politica dei compromessi? Quale risposta si aspetta dal territorio la Regione Toscana in cambio di questa politica da saltimbanchi? Che ne sarà del PAL che garantisce servizi indispensabili, come la Risonanza Magnetica, dal momento che chi dovrebbe garantirlo lo contraddice e se ne pavoneggia anche? Questa è una linea politica che non deve più esistere: la credibilità politica si guadagna con azioni serie non con declamazioni sul cavallo zoppo della sanità a Carrara. Dai decisori politici e soprattutto da chi amministra la città attendiamo risposte certe quanto dovute in merito all’uscita infelice del consigliere regionaleBugliani.”
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La seduta odierna della conferenza dei sindaci aziendale, presieduta dal sindaco di Viareggio Giorgio Del Ghingaro, che si è svolta nell’auditorium dell’ospedale della Versilia, ha affrontato le tematiche urgenti che impegneranno la direzione aziendale nelle prossime settimane e per le quali saranno impiegate dall’Azienda USL Toscana nord ovest nuove risorse in termini di personale, attrezzature sanitarie e strutture.
Ad introdurre l’incontro è stata Maria Letizia Casani, direttore generale dell’AUSL, che ha illustrato nel dettaglio i vari punti all’ordine del giorno.
“Stiamo parlando di investimenti in strutture per circa 86 milioni di euro nel 2020, 63 milioni sono previsti nel 2021, altri 6,5 milioni sono destinati alle tecnologie sanitarie. E’ di questi giorni la delibera regionale che ci assegna ulteriori 45 milioni da distribuire in tutti gli ambiti territoriali”.
La direzione aziendale ha messo anche in evidenza l’impegno che è stato profuso per aumentare i posti letto di cure intermedie che già nei mesi scorsi hanno visto un notevole incremento, circa 120, arrivando al numero di 315 per passare in autunno a 510.
“Ciò ci premetterà – ha continuato Casani - di affrontare l’inverno in tranquillità e di garantire alla popolazione un’adeguata assistenza, in particolare al momento della dimissione”.
La discussione si è soffermata anche sul progetto di riorganizzazione delle cure palliative che prevede il potenziamento dell’assistenza territoriale e ambulatoriale, l’aumento di 27 posti letto con conseguente assunzione di medici specializzati.
Nel corso della seduta sono stati presi in considerazione anche due settori che hanno un grosso impatto sulla popolazione: l’attività consultoriale e la residenzialità per persone anziane. In entrambi i casi sono state messe in luce criticità e punti forza e l’attività svolta durante il periodo del Covid. “Il lavoro che la ASL ha svolto nelle nostre RSA ha permesso di affrontare il periodo del Covid limitandone il contagio al loro interno – ha sottolineato Giorgio Del Ghingaro – è anche vero che, come ben ha messo in evidenza la relazione della direttrice del dipartimento, nei nostri territori le liste di attesa sono ancora lunghe, in particolare l’assegnazione delle quote sociali è storicamente inferiore (-238) rispetto a quelle assegnate alle altre ASL toscane. Auspico quindi che tale divario sia colmato in tempi ragionevoli”.
Il presidente della conferenza si è soffermato anche sulla necessità di governare la ripresa della scuola, nonché il rientro dai paesi dell’est Europa dei lavoratori stranieri, mettendo in atto, in collaborazione Comuni e Azienda Sanitaria, misure di prevenzione del contagio da Covid da programmare durante il mese di agosto in previsione della ripresa delle attività.
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Il Lode (Livello Ottimale di Esercizio dell'Edilizia Pubblica), formato dai 17 Comuni della provincia di Massa Carrara ed Erp hanno finanziato con il contributo di Mit (Ministero di infrastrutture e trasporti) e Regione Toscana interventi per il recupero di 95 alloggi popolari in provincia, stanziato 118mila euro per l'eliminazione delle barriere architettoniche in venti case popolari di Massa, Carrara e Lunigiana (rifacimento bagni, installazioni di piattaforme elevatrici), e programmato interventi di manutenzione straordinaria (alcuni riguardano la rimozione di amianto). Sono decine gli alloggi popolari nei quali sono in programma interventi. Il Lode inoltre nel mese di agosto definirà l'utilizzo di ulteriori 700mila euro di un programma triennale della Regione Toscana che mette a disposizione un finanziamento di 2 milioni di euro per la nostra provincia. Ma andiamo per ordine. Novantacinque alloggi (26 a Massa, 35 a Carrara, 7 a Montignoso e 27 in Lunigiana) vengono ristrutturati con finanziamenti vari per un importo di 2 milioni e 414 mila euro. Alcuni interventi di recupero sono in corso, altri in programma. Lavori di manutenzione straordinaria per circa 2 milioni di euro sono in corso in 22 condomìni della provincia apuana riguardanti rifacimento di tetti e facciate, cappotto termico, sistemazione di terrazzi, realizzazione di montascale e sistemazione di contatori. Altri 65mila euro sono stati stanziati per il rifacimento delle fognature che interessano edifici in via Reggio Emilia a Carrara. Sono stati inoltre programmati con delibera del Lode del 23 aprile scorso interventi per 385mila euro per rifacimento di tetti e facciate di Carrara e di Pontremoli, in edifici di via Mazzini, e 491mila euro per la rimozione di amianto e nuove coperture in condomìni di Massa, in via Matteoni e in via Valgimigli (dove sarà realizzato anche un cappotto termico) e ad Aulla in via Turati. E' stata prevista anche l'installazione di un sistema di videosorveglianza in un edificio a Carrara per garantire maggior sicurezza. Infine: Erp ha finanziato interventi per più di 180mila euro in 14 condomìni di Massa, Carrara e Lunigiana a maggioranza di proprietà privata.
«Oltre a quanto già in corso e programmato, stiamo studiando insieme al Lode - tiene a dire Luca Panfietti, presidente di Erp - tutte le opportunità che deriveranno dal decreto rilancio con Ecobonus e Sismabonus. Siamo impegnati, grazie ai decreti rilancio e semplificazioni, a cogliere tutte le opportunità possibili per migliorare il patrimonio di edilizia residenziale pubblica».
«Gli stanziamenti della Regione Toscana - afferma Francesco Persiani, sindaco di Massa - sono importanti ma purtroppo insufficienti. Sono infatti ancora troppo poche le risorse disponibili per la ristrutturazione degli alloggi popolari che restano vuoti. Chiediamo alla Regione Toscana di fare uno sforzo maggiore per soddisfare le crescenti esigenze della popolazione apuana».
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Piazza Palestro, a Colonnata è il terminale del bus che collega il paese con Carrara ed è anche l’unico spazio disponibile per permettere ai mezzi del trasporto urbano di fare manovra e ridiscendere al piano. A causa di un uso selvaggio e incontrollato della piazza come parcheggio da parte di residenti e visitatori, nonostante in essa vi sia il divieto di parcheggio, spesso accade che gli autobus di linea non riescano a curvare per tornare indietro e che quindi scelgano di far scendere le persone all’inizio della prima curva della salita che accede al paese.
Una situazione che negli ultimi tempi si è ripetuta con notevole frequenza tanto che molti cittadini, specialmente anziani, residenti a Colonnata si sono rivolti al consigliere dell’opposizione Massimiliano Bernardi perché faccia presente la situazione. In molti, fra l’altro tutti titolari di regolare abbonamento al bus, hanno segnalato non solo il disagio di dover fare un tratto di strada a piedi ma anche quello di dover portare borse della spesa in un percorso in salita e soprattutto si sono lamentati per il modo scorretto e irrispettoso con gli autisti di Ctt nord abitualmente risolvono il problema della piazza occupata dalle auto, facendo ricadere il disagio sugli utenti del bus che non hanno alcuna colpa.
Tra le lamentele raccolte da Bernardi anche quelle relative alle continue chiamate al comando della polizia municipale da parte dei residenti alle quali non è quasi mai seguito l’invio di un vigile urbano in paese a fare multe o a far rimuovere le autovetture in divieto di sosta, per permettere al mezzo della CTT di fare manovra. Il consigliere di Alternativa per Carrara ha quindi fatto un’interpellanza presentata in consiglio comunale ieri sera nella quale ha richiesto alla giunta che venga verificato quanto riportato da alcuni cittadini di Colonnata e che l'amministrazione si faccia carico di inviare la polizia municipale a Colonnata al fine di verificare se corrisponde al vero la sosta selvaggia in piazza Palestro, facendo adottare alla Polizia Municipale tutte le misure necessarie ad interrompere questo malcostume. Bernardi ha anche chiesto che il sindaco, a tutela dei cittadini residenti che pagano regolarmente l'abbonamento ed hanno diritto che il servizio di trasporto pubblico funzioni in maniera puntuale , segnali il comportamento scorretto dell'autista a chi di dovere, affinché i comportamenti segnalati non si ripetano.
V. T.
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Sono state le ripetute segnalazioni fatte dai bagnanti a spingere i rappresentanti di Articolo Primo a fare un sopralluogo per verificare lo stato della spiaggia libera che fiancheggia la passeggiata del porto di Marina di Carrara. Lo spettacolo, documentato fotograficamente da Augusto Castelli di Articolo Primo, non è dei più confortanti. “ Una sola doccia a disposizione di tutta l’utenza della spiaggia libera che non funziona da più di una settimana – ha rilevato Castelli – per un banale guasto alla manopola. Detriti che risalgono alle mareggiate invernali ancora abbandonati sulla spiaggia, incuria e degrado diffusi che fanno pensare a una pulizia saltuaria e a scarso controllo.”. Castelli ha riferito anche delle lamentele raccolte da alcuni turisti per lo condizioni della spiaggia libera: “ Questo è un vero peccato – ha continuato Castelli - perché in un momento storico come questo, le realtà che possono puntare sul turismo dovrebbero avere un occhio di riguardo massimo per l’accoglienza e la sicurezza. E in quest’ottica è doveroso segnalare anche le condizioni indecorose in cui si trova il parcheggio di fronte al bagno Mistral, adiacente alla spiaggia libera del porto, con voragini enormi che diventano acquitrini ad ogni temporale. Di nuovo un pessimo biglietto da visita per i turisti.”.
Articolo Primo ha quindi chiesto all’amministrazione, per il mese d’agosto, l’impegno a rendere appetibile il litorale e risolvere le criticità segnalate in questa spiaggia libera, come negli altri spazi di sua competenza ed ha auspicato l’apertura di un tavolo tra l’amministrazione e la proprietà del parcheggio per trovare una soluzione rapida e definitiva.
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Noi non siamo mai stati di nessuno, né renziani - dio ce ne scampi e liberi - né berlusconiani, né finiani o bossiani, né dalemiani o prodiani, né, tantomeno, salviniani. I politici, lo sa bene chi ci legge e ci conosce, ci sono sempre stati, sin dai tempi della prima repubblica, cordialmente sulle scatole. Ma quello che è successo ieri al senato - altro che bivacco di manipoli - con la decisione di processare l'ex ministro dell'interno Matteo Salvini accusato dis equestro di persona, è una vergogna per non dire peggio. Anzi, diciamolo: è uno schifo. Chi scrive si vergogna di essere italiano, in questo momento, di avere un governo di bastardi traditori e di assistere a uno dei tre poteri dello stato, la magistratura, che processa l'unico ministro che, da decenni, fa gli interessi del suo paese e non quelli del suo partito o degli organismi sovranazionali che ci condizionano le esistenze quotidiane.
Il sottoscritto, 59 primavere sulle spalle e, probabilmente, nemmeno un così grande avvenire davanti, ha vissuto la sua giovinezza ascoltando, puntualmente, le richieste di autorizzazione a procedere del partito comunista nei confronti di Giulio Andreotti, quasi venti, mai concesse. Nessuno, infatti, tra i pusillanimi parassiti del parlamento aveva il coraggio di mettersi contro l'uomo più potente d'italia. E ora, a quasi sessant'anni, deve assistere alla più raccapricciante vicenda politica degli ultimi tempi: un processo politico nei confronti di un uomo che deve essere abbattuto ad ogni costo, perché fa paura, perché è l'unico baluardo di fronte al pensiero unico dominante che sta dilagando a colpi di leggi liberticide, virus inventati e prolungati senza ragione, immigrazione incontrollata e principi devastanti di ogni società che sia degna di questo nome (vedi teoria gender o lgbtq).
Hanno mandato a processo un uomo che ha difeso i confini del suo paese, ma che, soprattutto, ha fatto, unico e primo fra tutti, quello che la stragrande maggioranza del popolo italiano chiede da anni: evitare una invasione senza senso di immigrati che si portano dietro stili di vita, come direbbe la Boldrini, che non solo non devono essere i nostri negli anni a venire, ma che non devono assolutamente varcare la linea del Piave. A casa loro. Punto e basta. Non li vogliamo, non li cerchiamo, non ne abbiamo bisogno e non perché razzisti, ma perché teniamo alle nostre tradizioni e alla nostra cultura.
Renzi, dicono, ha votato contro Salvini. Ma ancora parlate di Renzi e della sua ultima creatura in avanzato stato di decomposizione, Italia Viva? Quello che pensiamo di questo puffo dalle ambizioni spropositate e inversamente proporzionali alle sue capacità lo abbiamo già detto e scritto e non ci ripeteremo. Ha riempito l'Italia di clandestini in cambio di un occhio di riguardo sui conti di bilancio da parte del verminaio europeista.
La realtà è che hanno paura di farci votare, di lasciare la parola al popolo, di applicare le regole della democrazia e per questo stanno portando avanti un disegno che, a partire dalla proroga dello stato di emergenza e dall'allarme coronavirus con la paura instillata a dosi massicce, mira a distruggere la nostra autonomia di pensiero e la nostra indipendenza di giudizio.
Sono prove tecniche di regime. O di dittatura se preferite, ma non di quelle di un tempo, ma di quelle, ben più sottili e mascherate, di oggi.
Ecco perché Matteo Salvini fa paura. Fa paura e deve essere eliminato. In un modo o nell'altro. E poiché l'omicidio politico non è ancora ammissibile e giustificabile in questo paese, si fa appello a tutte le altre possibilità per riuscire nell'intento.
Prestate attenzione al vocabolario che usano questi bastardi progressisti. E ai loro atteggiamenti e prese di posizione. Hanno in mano non solo i mass media, ma l'anima dei giornalisti senza spina dorsale, quelli convinti e cresciuti alla scuola della sinistra radical choc. Cercano di far venire i sensi di colpa a chiunque la pensi diversamente da loro. Adesso usano anche la parola negazionista, di solito utilizzata per chi nega l'Olocausto. Come vedete, aveva ragione Ida Magli, la memoria dell'Olocausto portata avanti per giustificare ogni repressione di aneliti di libertà e di ribellione contro il sistema dominante.
Chi nega il virus e la sua attuale emergenza va messo al bando, è un negazionista e va redarguito, additato a nemico da disprezzare. E, nel frattempo, si approva una legge a favore di Lgbtq, ossia tutto ciò che è contro le fondamenta di una società che vogliono smantellare instaurando la loro versione senza limiti e senza confini né morali, né antropologici, né sociali. né umani.
Attenzione. Salvini ha abbandonato il governo, ma loro no. Loro sono attaccati col mastice perché hanno compreso che possono, complice la paura, scardinare il sistema e rivoltarlo come un calzino. Se guardate bene, vi accorgerete che ogni passo è un movimento in avanti verso un Nuovo Evo destinato a mandare in fumo secoli di civiltà e di consuetudini.
La vicenda della caserma dei carabinieri di Piacenza altro non è che un modo ulteriore di minare il prestigio e la storia di una istituzione, l'arma dei carabinieri, che pur con tutti i suoi difetti è sempre stata lontana dalle aspirazioni eversive della sinistra rivoluzionaria e non. Attaccando e sputtanando l'Arma attraverso il comportamento di qualche imbecille che andrebbe messo in galera e gettata via la chiave per i successivi decenni, vogliono immergere nella merda una divisa che, nel bene e anche nel male, ha fatto la storia del nostro paese.
Ma il disegno è ancora più sottile. Come sempre, visto che la mente diabolica della sinistra è adatta e atta a fare queste cose, ad arrivare a strumentalizzazioni che la borghesia sciocca e ingenua nemmeno immagina. Attaccando l'Arma come stanno facendo, costringono i carabinieri a farsela sotto e a ridurre ogni tipo di intervento per timore di conseguenze. Non parliamo, poi, dei vertici del comando generale ai Parioli, di nomina politica, e particolarmente suscettibili e attenti a non ribellarsi ai tentativi di denigrazione. Sono anche loro più realisti del re. Hanno paura dei giornalisti dei quotidiani venduti al Pud, non hanno gli attributi per assumersi le responsabilità del comando, sono diventati dei semplici burocrati più attenti alla rassegna stampa che non alle esigenze e ai bisogni della gente e dei loro militari.
Ecco perché, oggi, siamo tutti, chi scrive per primo, Salvini. Questa casta di governo vuole la guerra civile per poi reprimere ogni resistenza. A noi fanno schifo, ci incutono non la paura del Covid-19 come vorrebbero, ma solo, soltanto una lunga, lunghissima rabbia.
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