Politica
"Serve una visione chiara per rilanciare la città": primo incontro a Massa del comitato Tra la gente
Si è svolto il primo tavolo di confronto promosso dal comitato “Tra la Gente”, un incontro partecipato che ha riunito cittadini, commercianti e operatori locali per discutere i…

Sicurezza e allagamenti: il consiglio comunale di Massa accende i riflettori su via Garosi
Durante l’ultima seduta del Consiglio comunale, il consigliere Tarantino ha riportato all’attenzione due questioni centrali per la città: la sicurezza pubblica e i continui allagamenti in via Garosi.«Negli…

Lavori a Carrara, chiuso l'accesso alla sede UIL. Il commento: "Problemi di sicurezza e danno economico rilevante ai servizi. Riaprire immediatamente l'accesso"
I lavori in corso che hanno invaso Carrara hanno chiuso l'accesso alla sede della Uil in via Roma. Una sistuazione aggravata dal mancato preavviso da parte del…

Bugie e accuse a vanvera sul Cermec. L'assessore Orlandi dica la verità: la replica del consigliere Martinelli
"Ancora una volta l'assessore Orlandi, anziché rispondere nel merito delle critiche oggettive che gli vengono poste, si abbandona al solito infantile scaricabarile, e non esita…

Retiambiente, niente più biodigestore anaerobico. CGIL, CISL, UIL: “Vogliamo chiarimenti, le istituzioni si prendano le proprie responsabilità”
Sul biodigestore arriva la posizione congiunta dei sindacati Cgil, Cisl e Uil Carrara: "Abbiamo appreso dalla stampa, a seguito delle dichiarazioni del sindaco Arrighi prima…

Visione miope e ideologizzata del problema della crminilità: Fratelli d'Italia replica Rifondazione comunista
Fratelli d'Italia Massa Carrara ha risposto alle dichiarazioni di Rifondazione Comunista Carrara sulle misure per contrastare l'aumento della criminalità: "L’intervento di Daniela Marchini, esponente di Rifondazione…

Contro aumento della criminalità non si devono inasprire le pene: l'analisi di Rifondazione Comunista Carrara
Arriva da Daniela Marchini del partito della Rifondazione Comunista circolo Alfio Maggiani un'analisi sui dati della criminalità in Toscana: "Sono usciti ieri i dati sulla…

Massa ha più del doppio di agenti di pubblica sicurezza di Carrara: il sindaco Arrighi scrive al ministro degli Interni Piantedosi per colmare il divario
"Egregio signor Ministro, le scrivo per portare alla sua attenzione la situazione di forte criticità in cui versa il commissariato di pubblica sicurezza di Carrara…

Frigido, Barabotti e Frugoli scrivono al Consorzio di Bonifica: "Servono risposte e interventi urgenti per la sicurezza del fiume"
È stata inviata una PEC al Consorzio di Bonifica 1 Toscana Nord, a firma dell'onorevole Andrea Barabotti, Deputato della Repubblica, e di Filippo Frugoli, Capogruppo della…

Sempre disponibili al dialogo con l'amministrazione sul regolamento del verde: associazione Arca tende la mano all'amministrazione comunale di Carrara
In relazione alla proposta di Regolamento sul Verde pubblico e privato di Carrara avanzata dall'amministrazione comunale e attualmente in corso di consultazione con le parti sociali,…

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L’incontro del sindaco Francesco De Pasquale con il nuovo primo dirigente del commissariato di Carrara, dottor Daniele Manganaro è servito da spunto per Lorenzo Baruzzo, coordinatore comunale di Fratelli d’Italia e responsabile regionale del dipartimento sicurezza, legalità e immigrazione di FdI, per lanciare alcuni suggerimenti all’amministrazione per rendere sempre più sicura la città.
“Il sindaco si è detto disponibile ad una proficua collaborazione con il capo della polizia locale – ha detto Baruzzo – Noi ci auguriamo che l’offerta di diponibilità diventi concreta attraverso alcune soluzioni politico amministrative che servano a garantire la sicurezza dei cittadini.”. La ricetta di Baruzzo parte con una copertura capillare del territorio mediante telecamere collegate in diretta con le centrali operative delle Forze dell’Ordine, richiesta soprattutto per zone quali il centro storico, piazza Alberica, Piazza Garibaldi, Avenza, specie nella zona di via Giovan Pietro, via Menconi, dove alcuni episodi di cronaca hanno destato nelle scorse settimane allarme sociale tra la popolazione. In merito ai problemi legati alla movida e alle regole anti-covid, Baruzzo ha aggiunto. “Non ci risulta che ci siano ordinanze che obblighino la chiusura ad una determinata ora della notte , come succede in molti altri Comuni, ma riteniamo sarebbe il caso di attivarsi in questa direzione.” Infine Baruzzo è tornato sul tema della Task Force antidegrado annunciata dall’amministrazione 5 stelle ma mai attivata, già presentato in varie occasioni al sindaco carrarese: “ Invitiamo De Pasquale – ha aggiunto Baruzzo - a rendere efficiente il Nucleo Operativo antidegrado della Polizia Municipale che l’amministrazione ha creato e annunciato con tanta enfasi affinché possa essere di supporto alle forze dell’ordine. Nel notare che l’ amministrazione 5 stelle è poco sensibile ai problemi della sicurezza, probabilmente per l’incapacità che la contraddistingue , siamo persino disponibili a mettere a disposizione le nostre “professionalità “ a titolo di consulenza gratuita naturalmente, perché per noi la politica è volontariato, affinché Carrara si doti degli strumenti da mettere a disposizione delle forze dell’ordine per la prevenzione e la repressione del crimine.”.
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“Casa Betania non è in grado di gestire l’accoglienza degli immigrati, né di garantirne un percorso di integrazione all’interno della società.” Questa motivazione, nata dalla scoperta di un focolaio con diciotto positivi all’interno del Cas di Bonascola gestito dall’associazione, è alla base dell’esposto che Lucian Martisca, coordinatore comunale di Forza Italia giovani ha fatto in procura contro Casa Betania. Martisca ha anche assicurato che, con l’aiuto di Stefano Benedetti, presidente del Consiglio Comunale di Massa, Riccardo Bruschi e Gianni Musetti, di Forza Italia, verranno svolte accurate indagini sulla questa questione, interpellando la Procura e la Prefettura. “ Una situazione del genere non può passare inosservata, visto che ha avuto risonanza anche a livello nazionale. – ha detto Martisca – ho chiesto accertamenti sugli spostamenti che hanno compiuto queste persone, sui luoghi che hanno frequentato e di eseguire i tamponi su tutte le persone che risiedono nei centri d’accoglienza gestiti da Casa Betania, soprattutto per individuare come sia nata questa problematica.
Siamo arrivati ad essere definiti uno dei focolai d’Italia, per colpa dell’incompetenza nella gestione di un centro d’accoglienza, e la responsabile in questione è Sara Vatteroni, che ha dato risposte poco chiare e non coerenti con quello che dicono il resto dei cittadini. Sui social infatti, qualcuno ha affermato addirittura che si sapeva già da più giorni che alcune persone fossero positive all’interno di questo centro d’accoglienza. Noi di Forza Italia vogliamo sapere la verità, senza scuse, e siamo pronti ad andare avanti insieme a tutti gli organi di pubblica sicurezza e forze dell’ordine.”
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Firmata dal presidente della Regione Toscana una nuova ordinanza che dispone per le discoteche misure di controllo per la diffusione del Covid più restrittive, in attesa di eventuali provvedimenti nazionali. Con la stessa ordinanza viene inoltre disposto il test molecolare (tampone) gratuito per tutti coloro che rientra dall'estero, senza necessità di richiesta medica.
"Considerata l’attuale situazione epidemiologica - recita il testo dell'ordinanza - ed i focolai nei quali il caso indice è un soggetto giovane rientrato dall’estero che non ha osservato le norme di distanziamento sociale e di condotta atte ad evitare il contagio" la Regione Toscana ha deciso di aumentare i controlli e la prevenzione offrendo tamponi gratuiti a tutti coloro che arrivano sul territorio toscano provenendo da Paesi dell’Unione Europea e dallo spazio Schengen, inoltre ha reso più rigorose le linee guida nazionali per le discoteche. Tra i principali provvedimenti compresi nella nuova ordinanza c'è l'obbligo per i gestori di tenere per 14 giorni l'elenco con nomi ed indirizzi dei frequentatori del locale e di misurare la temperatura all’entrata. Viene ribadito l'obbligo di mascherina sempre al chiuso e nel caso non sia possibile garantire un metro di distanza all'aperto.
Misure per le discoteche
"Visto il ripetersi di episodi di cattiva gestione delle discoteche ed in particolare il mancato rispetto del numero massimo di frequentatori atto ad evitare assembramenti" e "considerata la necessità di contact tracing nel caso di soggetti contagiati che abbiano frequentato una discoteca", la Regione Toscana dispone che i gestori di discoteche o locali di intrattenimento serale o notturno debbano:
- predisporre una adeguata informazione (cartellonistica, audio, video, etc) sulle misure di prevenzione, comprensibile anche per i clienti di altra nazionalità, e monitorare e promuovere il rispetto delle misure di prevenzione;
- organizzare gli spazi per garantire l’accesso in modo ordinato, al fine di evitare assembramenti di persone (garantire almeno 1 metro tra gli utenti e di almeno 2 metri tra gli utenti che accedono alla pista da ballo). Il numero di capienza massima calcolato deve essre documentato e comunicato alle autorità e non può essere in alcun modo superato;
- organizzare percorsi separati per l’entrata e per l’uscita;
- monitorare gli accessi e prevedere addetti alla sorveglianza del rispetto del distanziamento. E' obbligatorio il conteggio degli ingressi;
- quando possibile garantire un sistema di prenotazione, pagamento tickets e compilazione di modulistica, preferibilmente on line, al fine di evitare prevedibili assembramenti;
- registrare ogni accesso e, nel rispetto delle normative sulla privacy, mantenere un registro delle presenze per almeno 14 giorni;
- rilevare la temperatura corporea di chi accede al locale, impedendo l’accesso nel caso questa superi i 37,5°C;
- favorire i pagamenti elettronici e dotare la cassa di barriere fisiche (es. schermi) nel caso in cui ancora non lo sia;
- fare in modo che nei guardaroba indumenti e oggetti personali vengano riposti in appositi sacchetti porta abiti;
- rendere disponibili prodotti per l’igiene delle mani in più punti, prevedendo l’obbligo dell'utilizzo in ingresso ed in uscita di ogni area dedicata al ballo, alla ristorazione, ai servizi igienici, ecc.
- consentire il ballo esclusivamente in spazi esterni (es. giardini, terrazze, etc.);
- disporre i tavoli e le sedute in modo da assicurare il mantenimento di almeno 1 metro di separazione tra i clienti (ad eccezione di coloro che non sono soggetti al distanziamento interpersonale secondo le regole vigente). Questa distanza può essere ridotta solo ricorrendo a barriere fisiche tra i diversi tavoli;
- ogni oggetto fornito agli utenti (es. apribottiglie, secchielli per il ghiaccio, etc.), dovrà essere disinfettato prima della consegna;
- nel caso di attività complementari che prevedono la condivisione di oggetti (es. giochi da tavolo, biliardo) ridurre il numero di persone che manipolano gli stessi oggetti e obbligare all’uso della mascherina ed alla disinfezione delle mani prima di ogni nuovo gioco. Piani di lavoro, tavoli da gioco e ogni oggetto fornito in uso agli utenti dovranno essere disinfettati prima e dopo ciascun turno di utilizzo.
È vietato l’utilizzo di strumenti da gioco per i quali non sia possibile una disinfezione ad ogni turno (es. carte da gioco) oppure il mantenimento della distanza personale di almeno 1 metro (es. calciobalilla);
- garantire la regolare e frequente pulizia e disinfezione delle superfici, con particolare riguardo per le superfici maggiormente toccate dagli utenti ed ai servizi igienici;
- favorire il ricambio d'aria negli ambienti interni. Per gli impianti di condizionamento è obbligatorio - se tecnicamente possibile - escludere totalmente la funzione di ricircolo dell’aria. Nei servizi igienici dovrà essere mantenuto in funzione continuata l’estrattore d’aria.
Inoltre gli utenti dovranno obbligatoriamente indossare la mascherina negli ambienti al chiuso ed anche all’esterno in tutte le occasioni in cui non è possibile rispettare la distanza interpersonale di 1 metro.
Il personale di servizio deve utilizzare correttamente la mascherina ed igienizzare frequentemente le mani.
Nel rispetto delle indicazioni generali per la ristorazione, anche nel caso delle discoteche non è consentita la consumazione di bevande al banco.
La somministrazione delle bevande può avvenire esclusivamente qualora sia possibile assicurare il mantenimento rigoroso della distanza interpersonale di almeno 1 metro tra i clienti, che dovranno accedere al banco in modalità ordinata e, se necessarioo, contingentata.
Tamponi gratuiti per chi torna dall'estero
La nuova ordinanza dispone il test molecolare gratuito per tutti coloro che tornano da viaggi di studio o di lavoro o da vacanze all'estero. Per effettuare questi test non sarà necessaria la prescrizione medica, ma basterà fare richiesta ai Dipartimenti di prevenzione delle Aziende sanitarie territorialmente competenti.
Se il risultato del test sarà negativo, non sarà disposta alcuna forma di isolamento.
Restano valide le disposizioni ministeriali e le norme in materia di contenimento di contagio per chi torna da Paesi extra Unione Europea, dunque resta l'obbligo di quarantena per 14 giorni per coloro che arrivano da Paesi individuati con decreto del Governo DPCM del 7 agosto 2020.
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L’analisi della vicenda del focolaio di coronavirus scoperto all’interno di un cas di Bonascola, fatta da Nicola Pieruccini, coordinatore comunale della Lega e candidato alle regionali, si concentra sull’associazione che gestisce il centro e sull’appoggio “interessato” di Pd e 5 stelle locali.
“Non è nostra intenzione strumentalizzare la vicenda – ha spiegato Pieruccini ma ci corre l'obbligo di evidenziare che per il nuovo focolaio di coronavirus che si è diffuso in città, non possiamo che ringraziare la sinistra, l'amministrazione grillina e le associazioni ad esse collaterali che hanno fatto dell'accoglienza pelosa e irrazionale un business e una fonte di lucro per i soliti noti. Sia chiaro, come la ricostruzione che faremo di seguito dimostrerà, che questo non è un giudizio politico ma una constatazione dei fatti.”
Al centro del mirino di Pieruccini, c’è appunto Casa Betania e in particolare la fondatrice dell’associazione, Sara Vatteroni.
“ Chi gestisce la struttura in questione? – ha conbtinuato Pieruccini - Ovviamente Casa Betania, la società con scopo di lucro che ha ricevuto negli ultimi anni finanziamenti dallo stato per milioni di euro e che ha la responsabilità anche dell'Hotel Dora della Lugnola, salito alla ribalta della cronaca perché, in pieno lockdown, i suoi ospiti sono stati ripresi mentre giocavano una partita di pallone al campo degli ex Gesuiti in violazione a tutte le regole sul distanziamento. Chi è la responsabile di una società tanto remunerata e tanto poco “rigorosa” nella gestione di queste strutture? Sara Vatteroni, già assessore della giunta di sinistra all'amministrazione provinciale di Massa-Carrara in quota all'Italia dei Valori, che si dice oggi abbia aderito – al termine di un nomadismo politico da record – al movimento di Carlo Calenda.
Quali sono le forze politiche che hanno permesso e sostenuto il radicamento di Casa Betania nella nostra città? L'amministrazione grillina e il Partito Democratico che, anche a seguito della famosa partita di pallone che avrebbe dovuto rappresentare un campanello d'allarme, ha definito la società con scopo di lucro “un modello di integrazione”. Verificate le responsabilità politiche, amministrative e forse di altro tipo, è opportuno capire cosa fare oggi per garantire la salute pubblica, la sicurezza e il rispetto dei diritti dei cittadini carraresi, oltre alla quarantena annunciata da sindaco e Asl che ci sembra una misura inadeguata e insufficiente a tutelare la salute dei nostri concittadini.
Innanzitutto riteniamo indispensabile che vengano ricostruiti con precisione tutti i movimenti delle persone risultate positive, anche perché contrariamente alla signora Vatteroni a noi risultano contatti frequenti e ripetuti dei giovani immigrati che frequentano queste strutture con l'esterno e anche qualche amicizia con giovani carraresi. Al contrario della Vatteroni, non ci sfugge neppure il fatto che il virus non lo porta lo spirito santo e quindi qualcuno deve averlo trasmesso a questi giovani che, sempre a giudizio della responsabile di casa Betania, non hanno rapporti con l'esterno. C'è quindi il pericolo che il contagio possa espandersi e chi in questo momento minimizza non fa gli interessi della comunità carrarese. Secondariamente riteniamo doveroso che vi sia finalmente trasparenza su quali e quante strutture gestisce Casa Betania, su quali siano i protocolli di sicurezza anti-Covid adottati, su quanti finanziamenti pubblici vengano ricevuti dalla stessa associazione, sui bilanci della stessa, sui compensi agli amministratori e sugli utili ai soci, alcuni dei quali sono soliti girare in lussuose auto di grossa cilindrata.
Concludendo, riteniamo necessario come prima cosa che venga tutelata la salute dei carraresi gravemente messa a repentaglio da una scellerata gestione delle politiche migratorie. Secondariamente è indispensabile verificare con chiarezza le responsabilità di quanto accaduto e che i responsabili – perché vi sono responsabili – vengano messi nelle condizioni di non nuocere più.”.
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La presenza di un nuovo focolaio a Carrara costituito da una ventina di richiedenti asilo nigeriani ospiti di un centro di accoglienza ha dato il la al coordinatore comunale di Fratelli d’Italia, Lorenzo Baruzzo, per lanciare una dura critica alla politica della gestione dell’accoglienza definita, appunto, fallimentare.
Baruzzo ha messo in evidenza non solo il carico economico rappresentato dai migranti per le casse dello stato, ma anche la natura, non sempre limpida, delle associazioni che li gestiscono che, secondo Baruzzo, non sempre sono realmente senza fini di lucro.
“In una situazione di emergenza sanitaria – ha detto Baruzzo - con migliaia di morti la cui responsabilità ancora non è stata definita, lasciare che questi “richiedenti asilo “ girovaghino per le città senza alcun controllo da parte di chi li “gestisce” è grave.”. Baruzzo ha precisato che i migranti spesso sono vittime in primo luogo, di chi fa loro credere che in Italia ci sia il benessere e poi degli scafisti che, secondo lui, sarebbero “agevolati” dai sostenitori del buonismo o da quelli che per interesse delle coop amiche hanno respinto le reiterate proposte di Fratelli d’Italia di un blocco navale fatte negli ultimi tre anni, infine di chi dell’accoglienza e della “finta” solidarietà ne fa un business e talvolta delle organizzazioni malavitose che trovano in loro forti braccia per la manodopera criminale.
“Poiché nelle scorse settimane – ha continuato Baruzzo - in altre parti d’Italia , vi sono state fughe dai centri di accoglienza e attacchi alle forze dell’ordine , da parte di questi signori, sarebbe opportuno che queste giovani “ vittime del sistema” , che già si trovano sul territorio nazionale, nell’attesa che venga definito il loro status mediante un ancora troppo lungo percorso di definizione che permette a molti di continuare a “mangiarci” e che secondo le statistiche sono circa il trenta per cento dei richiedenti in regola a fronte di un restante settanta per cento di clandestini, siano messi sotto più attenta sorveglianza da parte di chi è pagato per “gestirli” . Un focolaio come quello di Carrara, potrebbe rilevarsi una “bomba a orologeria” e dover ricominciare con limitazioni delle libertà individuali e di impresa, dopo tanti sacrifici cui siamo stati obbligati, sarebbe la morte dal punto d vista economico e sociale del territorio .”.
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Ha avuto contatti stretti con gli ospiti delle strutture gestite da Casa Betania, compreso il Cas nel quale è stato scoperto il focolaio di Covid, e poi con gli altri operatori e con i volontari ma non sarebbe stato sottoposto ad alcun tipo di controllo sanitario per accertare un eventuale contagio. A riferirlo è il consigliere dell’opposizione Massimiliano Bernardi che ha aggiunto che l’uomo è in preda a paura e disperazione ed ha venbtiulato la possibilità che nella sua stessa condizione vi siano anche altri operatori.
“Per queste motivazioni – ha detto Bernardi - ritengo inaffidabile e pericolosa la presenza sul territorio della cooperativa Casa Betania che gestisce ed ha gestito negli anni parecchie attività che mirano soprattutto ai rom, agli extracomunitari e ai senza tetto. Attività che si inseriscono molto bene nel mondo del volontariato, ma soprattutto che prevedono progetti dove circolano milioni di euro . Tutti soldi sicuri perché erogati o dalla Regione o dallo stato, tanto che nel 2019 per una sola attività , hanno incassato un milione e 200 mila euro .”. Bernardi ha puntato il dito contro Sara Vatteroni che insieme al marito Bruno Lazzoni da oltre trent’anni si occupa di accoglienza ed ha fondato la onlus Casa Betania: “La Vatteroni può vantare un lungo e degno curriculum cosparso di soldi per la sua “ missione sociale” che pare sia iniziata con 600 milioni delle vecchie lire per un progetto sul campo Rom del Lavello, finanziato dalla Regione Toscana, che fallì miseramente nel giro di pochi mesi . Altro fiore all’occhiello è stata la scellerata partitella dai Gesuiti dei ragazzi nigeriani in pieno lockdown, mentre i gestori stavano sanificando la struttura dell'ex Hotel Dora. Non possiamo tralasciare l'ultimo “scandalo” dell’immobile inagibile messo a disposizione per il progetto ”Housing First “ finanziato dall’amministrazione 5 Stelle per 263 mila euro. Nel bando pubblico, affidato a Casa Betania dall'assessorato al sociale, la cooperativa doveva trovare tre immobili per ospitare i senza tetto, ma trascorso un anno il progetto è fermo al palo. Di ieri la pessima notizia del focolaio dei 21 nigeriani presenti nella struttura di via Spondarella di Bonascola, per il quale c’è da sperare che il contagio sia stato preso in tempo, anche se pare che i migranti fossero spesso spostati anche nelle altre strutture gestite da Casa Betania a Carrara , come per esempio quella di via Codena. Al momento non si conoscono i risultati di eventuali altri test effettuati in altre strutture e nemmeno se i gestori abbiano comunicato tutti i nominativi degli operatori con contratto e dei volontari che prestano la loro opera gratuitamente come per esempio per le lezioni di italiano. Considerato il quadro illustrato non credo di essere l'unico in città a pensare che il sindaco De Pasquale, responsabile della sanità pubblica ed il nuovo Prefetto, dal momento che è la Prefettura che gestisce gli appalti e le convenzioni per l'accoglienza dei migranti, debbano ognuno per le proprie competenze, mettere sotto controllo e vigilare tutte le attività che i “due coniugi” gestiscono a livello comunale. Purtroppo sta succedendo quello che si sperava non accadesse, ma che avevamo a più riprese paventato potesse essere un grave pericolo: cittadini stranieri rappresentano al momento focolai registrati in tutte le regioni italiane dalla fine del lockdown, con decine di positivi e numeri che possono ancora crescere. In questa situazione già preoccupante si verificano poi vere e proprie gravissime illegalità con positivi asintomatici che circolano liberamente e si rendono magari irreperibili ai controlli oppure controlli da parte dell’ Asl che magari non vengono effettuati. In relazione alla preoccupazione del diffondersi del fenomeno di persone straniere infette in città, in quanto è chiaro che non vengono rispettate le norme di sicurezza , il sindaco e il Prefetto dovrebbero essere a conoscenza che questi soggetti per sportarsi adoperano soprattutto i mezzi di trasporto pubblico e mi chiedo come mai non si provveda immediatamente al controllo e, se necessario, al fermo di queste persone per poter effettuare i test utilizzando le leggi vigenti . Peraltro esiste un Piano di Sanità Pubblica che va fatto rispettare ad ogni costo nell'interesse delle stesse persone infette e dell'intera comunità civile, perché se c'è un modo per far tornare Covid-19 è proprio quello di permettere ai positivi di girare indisturbati, mentre vanno fermati ed curati in tempo .”.
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Necessario individuare e sanzionare i responsabili del nuovo focolaio scoperto a Carrara all’interno di un centro di accoglienza per richiedenti asilo. A dirlo, è il presidente del consiglio comunale di Massa, Stefano Benedetti, che ha lanciato bordate all’associazione che gestisce il centro e anche al sindaco di Carrara ed ha colto l’occasione per ribadire la sua contrarietà alla festa, già autorizzata, di Riscossa Popolare che si terrà a Marina di Massa. “ I 21 nuovi casi di positivi al coronavirus di Carrara - ha detto Benedetti - sono tutti extracomunitari e ospiti di Casa Betania, struttura che è già stata alla ribalta per non aver fatto rispettare il decreto del Presidente del Consiglio, permettendo a tanti ragazzi di colore di giocare a calcio durante il periodo più preoccupante per i contagi. Allora, da parte del sindaco vi fu un silenzio totale e l’associazione che gestiva e gestisce attualmente la struttura, dichiarò pubblicamente che non c’ era stato nessun problema e nessun rischio di contagio, oggi al contrario, è scoppiato il bubbone e gli stessi ospiti sono risultati positivi ed asintomatici. A questo punto sarà necessario fare chiarezza ed accertare se vi sono delle responsabilità e se sono state rispettate le prescrizioni del Governo, prolungate almeno fino al 15 ottobre. Intanto in Toscana sono stati individuati nuovi focolai e seppure il tasso attuale di mortalità si è notevolmente abbassato, i contagi sono in fase di aumento. Per questi motivi, credo che dovremmo evitare tutte le forme di assembramento ed in primis le feste e le sagre per le quali nessuna associazione è in grado di garantire la massima sicurezza, senza considerare che le stesse in estate sono molto frequentate da turisti. Mi riferisco anche a quella dei comunisti, che è stata autorizzata nel parco pubblico di Ricortola a Massa, un parco che, tra l’altro, presenta delle criticità abbastanza pericolose. Nello stesso parco sono presenti diverse strutture abusive, mai condonate e proprio per questo, l’autorizzazione avrebbe dovuto essere rigettata a prescindere. Ma soprattutto, considerando questo nuovo focolaio di Carrara, credo che dovrebbero essere evitate dai comuni tutte le iniziative che mettono a rischio contagio con gli assembramenti le persone e quindi anche quella dei Carc ed in caso contrario mi auguro che durante il periodo di festa, le autorità competenti facciano dei controlli costanti e frequenti all’interno dell’area.
Per quanto sopra, chiedo alle autorità competenti in materia di reati, di accertare se per il focolaio di Carrara, vi siano delle precise responsabilità ed in tal caso di assumere tutti i provvedimenti previsti in questi casi.”.
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Quello che è accaduto in queste ultime ore a Carrara è, incredibilmente, la dimostrazione di come anche l'informazione sia, ormai, prigioniera di un politicamente (s)corretto che impregna le istituzioni le quali, per prime, al contrario, dovrebbero dire la verità ai cittadini.
A Carrara, all'interno di una struttura destinata all'accoglienza, sono stati scoperti 21, dice il sindaco, 18, secondo le ultime notizie, casi di Covid-19. Ieri sera, dal comune, è stato diffuso un comunicato nel quale non è stata specificata la nazionalità, per cui si poteva, tranquillamente, pensare che potesse trattarsi di italiani e/o anziani. Invece no. Non erano e non solo né italiani né anziani. Anzi sono tutti in carne, ma extra-comunitari, migranti o clandestini che dir si voglia.
Peccato, però, che nessuno, all'interno dell'amministrazione comunale di Carrara, si sia sentito in dovere, morale, etico, professionale, di dare la giusta informazione. Così, noi abbiamo pensato di chiedere direttamente al sindaco Francesco De Pasquale le ragioni di una decisione, a nostro avviso," raccapricciante".
Sindaco buongiorno, sono Aldo Grandi, il direttore delle Gazzette, la disturbo?
No, ci mancherebbe.
La chiamavo per sapere qual è la reale portata del focolaio di Covid-19 individuato nella casa di accoglienza Betania.
A me risultano 21 contagiati - a noi, al contrario, 18 (ndr) - ma sono tutti asintomatici e stanno bene. Sotto controllo è tenuta una donna che sta per partorire e, allora, le autorità sanitarie stanno un po' più attente. Ci tengo, però, a rassicurare la popolazione.
Ieri sera avete diramato un comunicato ufficiale nel quale avete parlato di 21 contagi, ma non avete scritto che si trattava, come abbiamo saputo solo questa mattina, di immigrati nigeriani.
Guardi, il comunicato lo ha redatto la mia portavoce Cinzia Chiappini che, in questo momento, è anche fuori. Abbiamo deciso di dare una informazione neutrale.
Perchè, scusi, scrivere che i contagiati erano nigeriani o, comunque, non italiani sarebbe stato non essere neutrali?
Vede, siamo in campagna elettorale e abbiamo volutamente evitato di scrivere la nazionalità per impedire, a chi avrebbe potuto cavalcare la cosa, di fare polemica.
Sindaco, ma lei era al corrente di questo comunicato e della decisione di non rivelare la nazionalità dei contagiati?
Io ho una portavoce che si occupa di scrivere i comunicati per la stampa.
Ci perdoni, ma un portavoce agisce su indicazione di colui dal quale dipende o lei mi sta dicendo che la Chiappini può scrivere quello che vuole?
Tra noi esiste un rapporto fiduciario per cui non sempre è obbligatorio sentirci.
Finisce qui il nostro, allucinante, colloquio telefonico col sindaco grillino di Carrara. Siamo arrivati al punto in cui, come accade ormai regolarmente in Francia, la verità viene tenuta sistematicamente nascosta da coloro che detengono i mezzi di informazione che si assumono la responsabilità di non far conoscere ciò che veramente accade alla popolazione. Il tutto con la scusante di non voler solleticare, sollecitare, destare, le proteste di chi avrebbe tutto il diritto di sapere, ma viene, per questo, tacciato di essere populista, sovranista, razzista e financo fascista. A voi l'ardua sentenza.
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Sospeso per due giorni il servizio di trasporto pubblico a Colonnata: ennesimo disservizio annunciato per l’8 e il 9 agosto che ha fatto infuriare i residenti del paese e spinto il consigliere dell’opposizione Massimiliano Bernardi a lanciare critiche all’azienda che gestisce il servizio ed anche all’amministrazione.
“Mentre Colonnata è stata dichiarata off-limits dalle “corriere CTT “ per l’8 e il 9 agosto – ha detto Bernardi - abbiamo appreso dall'assessore Maurizio Bruschi che si farà l'intermodale alla stazione di Avenza. Nel frattempo le cronache riportano quasi quotidianamente episodi preoccupanti che riguardano il trasporto pubblico locale, e CTT Nord, anziché impegnarsi a garantite efficienza, sicurezza e puntualità, impiega tempo e risorse nel mettere cartelli alla stazione di Colonnata e in piazza Palestro per avvertire gli utenti che il servizio il giorno 8 e 9 sarà interrotto.È ormai evidente che l’azienda ha scelto di non destinare le risorse necessarie ad efficientare il servizio e che, in questo contesto, gli utenti di Carrara risultano quelli maggiormente penalizzati per una situazione ormai al limite del sopportabile . Infatti oltre che per gli autobus vecchi e mal tenuti che prendono fuoco o perdono le ruote e i ritardi costanti e le continue cancellazioni delle corse è del tutto ingiustificato assistere anche ai ricatti. Quella dei disagi causati da un trasporto pubblico da terzo mondo è una situazione che penalizza soprattutto gli utenti che abitano nei paesi a monte, che spesso sono anziani ed obbligati ad utilizzare il mezzo pubblico perché non dispongono di veicoli privali.”. Per Bernardi parte della responsabilità è da attribuire all’inefficienza dell’amministrazione 5 Stelle per non aver saputo realizzare un capolinea degno di tale nome nei tre anni di governo finora trascorsi, tanto che i cittadini sono ancora costretti ad attendere in balia del caldo e del freddo autobus che talvolta nemmeno arrivano, per la cancellazione delle corse. “ Pare che l’amministrazione comunale ha aggiunto Bernardi - abbia definitivamente accantonato l’idea di utilizzare la struttura già pronta nell’area ex Montecatini in grado di offrire servizi idonei e condizioni di sicurezza . Abbiamo appreso infatti in consiglio comunale, dalla spiegazione del POC da parte dell'Assessore Maurizio Bruschi, ex comunista di Bonascola , che parla con uno strano e marcato accento toscano , che presto entrerà in funzione il nuovo capolinea da realizzare nell’area della stazione ferroviaria dove, ad oggi, si possono vedere solo erbacce, macerie e cancelli sbarrati. Chiediamo pertanto all'Assessore Bruschi se, nello studio di fattibilità dell'intermodale, sono state valutate le varie proprietà dell'area interessata e lo studio sulla viabilità che potrebbe presentare più di una difficoltà.” Bernardi ha ricordato che la sua richiesta fatta al sindaco De Pasquale nell’ultimo con consiglio comunale di interessarsi alla tutela dei residenti di Colonnata per i disagi del trasporto pubblico causati dalle soste selvagge in piazza Palestro è ancora senza risposta ed ha voluto sottolineare che gran parte del problema di CCT trasporti nasce dalla contestata gara francese per la quale il governatore Entico Rossi è indagato dalla Procura di Firenze.
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Tutelare la sicurezza sanitaria delle cinquanta persone che partecipano alle sedute del consiglio comunale di Massa: questa è la motivazione che ha dato il presidente del consiglio comunale massese Stefano Benedetti all’annunciata intenzione dell’onorevole Martina Nardi di presentare una interrogazione in parlamento contro i consigli comunali di Massa in videoconferenza. Benedetti, che non ha affatto gradito l’intenzione di Nardi, ha rilanciato chiedendo alla concittadina parlamentare di spiegare quali sono i motivi reali per i quali non accetta quella modalità e ha colto l’occasione per suggerirle di presentare un’altra interrogazione parlamentare, inoltrando, magari, anche un esposto al nuovo Prefetto di Massa Carrara dottor Claudio Ventrice, con la richiesta di ordinare ai consiglieri comunali di minoranza di fare il proprio dovere, riprendendo a svolgere il ruolo per il quale sono stati eletti dai cittadini , presentandosi quindi alle sedute, che ormai disertano da tempo, discutendo e votando gli atti. “ I fenomeni, infatti – ha detto Benedetti - anzichè partecipare ai consigli comunali, fanno continue visite al Prefetto e convocano conferenze stampa, inventandosi i mal funzionamenti del sistema in remoto, che, al contrario, funziona benissimo. La riprova ce l’abbiamo avuta negli ultimi consigli, compreso quello di ieri, dove tutto è andato liscio ed in poche ore i consiglieri presenti, che erano solo della maggioranza, hanno approvato atti importanti come l'assestamento generale del bilancio di previsione 2020, approvazione del bilancio di esercizio 2019 dell' Azienda Speciale A.S.M.I.U., il Regolamento per l'istituzione e il funzionamento del Forum Giovani e un riconoscimento legittimità debito fuori bilancio.
Benedetti ha assicurato l’intenzione di incontrare a breve i il nuovo Prefetto, per chiarirgli la situazione e per sollecitarlo a richiamare la minoranza ai propri doveri che sono quelli di imitare i consiglieri di maggioranza che stanno lavorano instancabilmente ed in modo encomiabile per la città.
“La realtà è che in questo modo si ledono i principi fondamentali della democrazia e della partecipazione – ha concluso Benedetti - oltre a non fornire nessun contributo alle discussioni che si svolgono nella più importante e strategica assise della città. Per il resto, riguardo la regolarità delle sedute e delle votazioni, non nutro alcun dubbio, perché le stesse si svolgono in modo trasparente e nel pieno rispetto del regolamento del consiglio comunale, con la supervisione ed il controllo del segretario generale che ne garantisce in prima persona la legittimità. Sono certo che se Martina Nardi fosse ancora consigliere, di fronte a tematiche importanti come quelle che abbiamo votato in consiglio comunale negli ultimi mesi, per tutte cito il Regolamento Urbanistico, avrebbe partecipato alle sedute, magari urlando e protestando, ma partecipato e quindi per cortesia, la smetta di fare la paladina di chi fugge di fronte alle proprie responsabilità.”.
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