Politica
Spaccio e degrado in via Pradaccio a Massa: la segnalazione del gruppo consiliare del Pd
Massa, allarme in via Pradaccio: il PD ha chiesto un piano d’intervento contro spaccio, degrado e strade in rovina . Condizioni igienico-sanitarie critiche, problemi di illuminazione pubblica, strade…

Massa, frazione Ortola: ripulita l’area sopra la scuola, presto un nuovo spazio per la comunità
Sono iniziati nei giorni scorsi i lavori di pulizia e bonifica dell’area situata sopra la Scuola di Ortola, a seguito delle segnalazioni dei residenti che lamentavano una crescita…

Fratelli d'Italia: Marco Guidi nominato consulente della Commissione parlamentare d'inchiesta sui fatti accaduti presso la comunità "Il Forteto"
Prestigiosa nomina per il coordinatore provinciale di Fratelli d'Italia Il coordinamento provinciale di Fratelli d'Italia esprime la più viva soddisfazione e i più sentiti complimenti all'avvocato Marco Guidi,…

Il comitato Ugo Pisa critica l'appoggio del Pd al piano regolatore portuale di Marina di Carrara
Abbiamo letto con attenzione l'intervento del Partito Democratico provinciale relativo al nuovo Piano Regolatore Portuale di Marina di Carrara. In quanto realtà impegnata attivamente nella difesa…

Nicola Tito confermato alla guida di Assohotel Massa Carrara
L’assemblea elettiva di Assohotel, l’associazione che rappresenta numerose strutture ricettive della provincia, ha confermato Nicola Tito alla guida di Assohotel Massa Carrara. Titolare dell’Hotel Villa Tiziana a Marina…

Il Polo P&S: amministrazione comunale non pervenuta sull’efficienza energetica
A dicembre 2024 il palazzo comunale è rimasto al freddo perché mancava il gasolio per la caldaia, mentre questa estate manca la climatizzazione negli uffici dell’anagrafe e in…

E' un errore nominare per la quinta volta consecutiva Panfietti a capo dell'Erp: la posizione di Luciano Morotti segretario del Pd di Carrara
Il segretario del circolo Pd Carrara centro Luciano Morotti e membro dell'assemblea regionale si dissocia dalla scelta di rinominare per la quinta volta consecutiva Luca Panfietti a capo…

Il Pd usa slogan e silenzi, ma non risponde alla vere domande: la critica di associazione ARCA sul sostegno del Pd al piano regolatore del porto di Carrara
Fortemente critica, la posizione di associazione ARCA nei confronti delle dichiarazioni fatte in questi giorni dal Pd di Carrara relative al piano regolatore del porto: "Il comunicato con…

Sarà ancora Luca Panfietti a dirigere Erp Massa Carrara: confermato alla presidenza dopo 15 anni di mandati rinnovati
Una presidenza durata 15 anni quella del dottor Luca Panfietti presso Erp Massa Carrara che è stata riconfermata all’unanimità dei presenti, 16 comuni su 17 per un totale…

I paladini Apuoversiliesi commentano l'intervento dell'onorevole Barabotti sul porto di Marina di Carrara
"La vera novità - lo dice Orietta Colacicco, Presidente dei Paladini Apuoversiliesi - nelle parole dell'onorevole Barabotti durante la conferenza stampa del 28 giugno sul porto di Carrara…

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In linea con le esternazioni, e con i calcoli, fatti su scala nazionale dal leader della Lega Matteo Salvini, anche il coordinamento comunale con la nuova denominazione: Lega Salvini premier, ha fatto le stesse osservazioni sui 330.207,92 euro che il governo ha destinato al comune di Carrara per affrontare l'emergenza alimentare a seguito della diffusione del coronavirus, definendo la somma del tutto insufficiente per risolvere i crescenti problemi alimentari di una popolazione che ha dovuto sospendere la quasi totalità delle attività economiche per limitare la diffusione della pandemia.
“Rivolgiamo un appello all'amministrazione comunale di Carrara – ha detto Nicola Pieruccini, coordinatore comunale di Lega Salvini premier - investire, almeno in questa occasione, le esigue risolse in arrivo in modo trasparente e aperto a tutti coloro che ne hanno veramente bisogno. Ci auguriamo quindi che destinatari di tali aiuti non siano soltanto le persone già precedentemente seguite dai servizi sociali perché questa misura si rivolge soprattutto ai “nuovi” poveri, ovvero quelli che hanno condizioni di estrema necessità soprattutto a seguito dell'ultima drammatica diffusione del virus. Anche perché, dai vari censimenti è emerso che già prima del diffondersi della pandemia i carraresi in stato di povertà erano oltre cinque mila e, facendo una semplice divisione matematica, se dividiamo la somma stanziata dal governo per il numero dei poveri carraresi la cifra che emerge è di due euro al giorno per ognuno. Una cifra non solo inadeguata ma assurda e offensiva.
Pieruccini ha rilanciato la richiesta di chiarimenti sulle intenzioni dell’amministrazione grillina già fatta una settimana fa e rimasta senza risposta in merito ai progetti predisposti per fronteggiare la drammatica emergenza economica, su come intendano spendere le risorse del Fondo di solidarietà che lo stato sta anticipando, e su come credono di identificare le persone in stato di necessità e conseguentemente con quali criteri erogheranno i contributi.
“La sensazione purtroppo – ha concluso Pieruccini - continua a essere quella che questa giunta sia del tutto inadeguata a gestire la straordinaria situazione che si è creata. Sprovveduti come sono, forse credono che, per affrontare un'emergenza così grave, basti fare una diretta streaming all'ora di cena in cui comunicare i dati dei contagiati trasmessi dall'Asl. Purtroppo non è così, e per aiutare i cittadini servono risorse, capacità progettuale, visione strategica e trasparenza. Esattamente quello che manca a questi amministratori.”
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“È urgente la chiusura temporanea della nostra Casa di Riposo, il trasferimento momentaneo in altre strutture degli anziani no-Covid19 con la messa a punto di misure di sicurezza e la sanificazione della struttura. Questa strategia ci permetterà di dichiarare con fermezza che sia stata presa ogni misura possibile per contrastare il dilagare dell'infezione.”. E’ perentorio il consigliere dell’opposizione Massimiliano Bernardi sul caso del focolaio di coronavirus scoppiato all’interno della casa di riposo di Carrara, Regina Elena e non lesina critiche alla gestione dell’emergenza presso la struttura: “ Ormai non c’è più tempo per i nostri concittadini anziani ospiti della Regina Elena - ha detto Bernardi - il presidente Giuseppe Profili non è stato in grado di gestire l'emergenza e ha banalizzato, per incompetenza, l' enorme virulenza del covid19, dichiarando perfino che tutti siamo stati “ colti impreparati”. “ Bernardi ha lanciato accuse di grave incoerenza sia verso Profili sia verso la giunta grillina ricordando che da due mesi la pandemia sta flagellando il mondo per cui non si può far finta di cadere dal pero. “È chiaro che Profili si sia reso conto troppo tardi di cosa stava accadendo - ha aggiunto Bernardi - quando l'infezione ormai si era già presa i nostri anziani: ritardatario, come del resto il compagno Enrico Rossi, che dopo settimane di dibattito pubblico e informazioni sui ricoverati nelle RSA che da nord a sud morivano come in guerra , solo due giorni fa il 29 Marzo 2020 ha emesso il decreto n° 21 protocollo anticoronavirus da seguire nelle Case di Riposo della Toscana.” La sintesi di tutte queste mancanze, secondo Bernardi si può definire con il termine irresponsabilità. “Per tutto quanto sta accadendo in città – ha chiarito Bernardi - risulta fortemente imbarazzante che il sindaco continui a lodare i vari presidenti grillini delle partecipate che, come è palesemente chiaro, non sono stati assolutamente all'altezza nel contrastare l'emergenza coronavirus.
Forte il j’accuse di Bernardi contro l’amministrazione 5 stelle: “Ovviamente,se l’indirizzo politico dei 5 Stelle sulla gestione della Casa di Riposo non si fosse basato solo sul “contenimento della spesa e sul pareggio di bilancio” per compiacere l’ assessore Matteo Martinelli, ma si fosse concentrato sull’accudimento, la cura, il benessere psicofisico, tutela e per finire “la pietas”, gli anziani ospiti del Regina Elena avrebbero scampato il contagio alla grande. La verità è che l’incapacità e l’impreparazione degli amministratori 5 Stelle, ma anche le mancate attenzioni e priorità sulle tematiche dei servizi alla persona, fanno rabbrividire specialmente nel caso dei ricoverati nelle RSA, cioè persone per lo più non autosufficienti e che sono nelle cure intermedie, per le quali sarebbe stato impellente e obbligatoria la dotazione di presidi sanitari. Mascherine a norma e non a caso, tute coprenti e igienizzanti sarebbero bastate a proteggere anche i dipendenti che da sempre accudiscono con abnegazione e professionalità gli ospiti del Regina Elena e che alla sera però tornano a casa dai loro familiari potenziali portatori del virus se non protetti.”
Bernardi ha riferito di lamentele continuative per giorni da parte dei famigliari dei ricoverati che segnalavano che :“lì dentro si stavano consumando delle vere e proprie silenziose sofferenze” che sono emerse quando ormai era troppo tardi. “La prova dell' incompetenza nel gestire l’infezione Coronavirus la dice lunga su quello che ancora non è stato fatto – ha concluso Bernardi - gli anziani che stanno ancora bene e che sono negativi al test hanno il diritto di essere gestiti con un cambio di prospettiva rispetto ai positivi e con la massima rapidità ed efficacia possibile. Occorre cercare una soluzione per metterli subito al riparo dal contagio.”.
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Era stato annunciato la scorsa settimana ed è entrato in funzione a pieno regime il servizio di raccolta di generi alimentari da mettere a disposizione delle famiglie più in difficoltà a causa della crisi da coronavirus e in questi giorni è già partita la distribuzione.
Chi ne avesse necessità potrà ritirare una borsetta contenente: una bottiglia d'olio d'oliva, un pacco di pasta, un pacco di farina, una scatola di pelati, un pacco di sale, una busta di latte, un pacco di biscotti ed un pacco di zucchero presso il negozio "Alimentari Menconi" ubicato in viale XX Settembre n° 285/H località Doganella a Marina di Carrara.
Per poter ritirare i generi alimentari sarà necessario un "codice di ritiro" che verrà comunicato telefonando (dopo le ore 14:00) al coordinatore comunale Lorenzo Baruzzo al n° 3922598916
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Aumentano ogni giorno le segnalazioni di famiglie in gravi difficoltà economiche a causa del blocco forzato delle attività che non riescono a far fronte alle scadenze mensili e, spesso, anche alle spese per il semplice sostentamento.
Moltissimi casi sono pervenuti al coordinamento provinciale di Fratelli d’Italia da qui la risoluzione del gruppo a formulare una richiesta ben precisa al governo: "Ci segnalano famiglie che non riescono a fare la spesa o a pagare le bollette delle utenze domestiche, quali luce, acqua e gas - hanno detto da Fratelli d’Italia - non possiamo consentire che a queste famiglie venga attribuita una morosità perché non in grado, in questo momento, di far fronte al pagamento delle forniture di prima necessità. Per questo come Fratelli d'Italia Massa Carrara chiediamo al governo un provvedimento di moratoria sul pagamento delle bollette di luce , acqua e gas per un periodo di 4 mesi. Un provvedimento realizzabile mediante la compensazione di una parte delle imposte che lo stato richiede ai gestori di servizi. Solo con provvedimenti di buon senso che incidano e salvaguardino le famiglie si potrà pensare di rimettere in piedi il tessuto economico e sociale della nostra nazione”.
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Ha annunciato un consiglio comunale straordinario dedicato solo alle modalità usate dall’amministrazione grillina per fronteggiare l’emergenza coronavirus non appena si potrà tornare alla normalità.
Intanto, il consigliere dell’opposizione Massimiliano Bernardi mette in evidenza le molte ombre che, a suo parere esistono, nell’operato del sindaco De Pasquale e della sua giunta.
“Sull'informazione relativa ai casi positivi al Coronavirus – ha spiegato Bernardi – De Pasquale ha usato due pesi e due misure: per il dipendente di Esselunga ha chiesto alla società un report scritto, dimenticando il principio di tutela della privacy che aveva invece adottato per la farmacista dipendente di Nausicaa risultata positiva al covid 19, per ila quale si è guardato bene dal chiedere un report scritto al presidente della megapartecipata comunale Luca Cimino, senza curarsi delle critiche e preoccupazioni sorte tra i cittadini fruitori dei servizi alla persona erogati dall’Azienda.”.
Bernardi ha parlato di un’incoerenza premeditata del sindaco che nel caso di Esselunga ha voluto mostrarsi come molto interessato alla salute dei cittadini e in quello della farmacista dipendente comunale ha invocato la tutela della privacy. “ De Pasquale dovrebbe dire – ha continuato Bernardi - se corrisponde al vero che una dipendente delle Farmacie comunali, alla quale va tutto il nostro sostegno per una pronta guarigione, sia ancora ricoverata al Noa, e se ai dipendenti erano state consegnate le mascherine , se è stata sanificata la farmacia in cui si è verificata la positività e se sono stati messi in quarantena ed eseguiti i tamponi agli altri dipendenti. L’informazione è obbligatoria perché la notizia continua a rimbalzare da giorni e preoccupa tante persone che l’hanno frequentata. Se la notizia non corrispondesse a verità invitiamo il sindaco a smentirla pubblicamente e definitivamente al fine di fare chiarezza una volta per tutte.”
Sul caso del dipendente di Esselunga contagiato, Bernardi ha voluto stigmatizzare la scelta scellerata della societa di trasferire da una sede all'altra i dipendenti, in chiara violazione dell’articolo 8 del protocollo in atto, secondo quanto riferito anche dai sindacati. “La notizia - ha detto Bernardi - che un lavoratore del punto vendita di La Spezia fosse stato temporaneamente trasferito in servizio a Carrara per due giorni, durante la settimana precedente al tampone positivo, ha destato incredulità e apprensione tra i clienti che giornalmente vengono a contatto con i dipendenti del supermercato. Dopo la comunicazione da parte dell’ufficio di igiene pubblica, Esselunga ha poi proceduto con la disinfezione del punto vendita di Carrara, mentre le autorità sanitarie hanno deciso di mettere in quarantena, oltre alla persona positiva, sette colleghi che hanno avuto stretti contatti con lui.”
Bernardi è tornato sulla questione della gestione grillina dell’emergenza in corso ed ha puntato il dito contro l’inaffidabilità e la possibile omissione da parte di De Pasquale di due funzioni a lui attribuite in quanto sindaco. “Nella veste di autorità sanitaria locale - ha concluso Bernardi - ai sensi dell'articolo 32 della legge numero 833/1978 e dell'articolo 117 del Decreto legislativo numero 112/1998 dovrebbe conoscere lo stato di salute della popolazione, prendere provvedimenti a tutela dei cittadini ed informare la popolazione dei rischi rilevanti cui è sottoposta . Il sindaco come autorità territoriale di Protezione civile, secondo il decreto legislativo 2 gennaio 2018, numero 224 del nuovo Codice della protezione civile, dovrebbe presidiare l'attività di informazione verso la popolazione sugli scenari di rischio. Noi non strumentalizziamo “l’omertà di De Pasquale” per altri fini. Per noi la battaglia è politica e in uno scenario apocalittico come quello che stiamo vivendo chiediamo agli amministratori 5 Stelle più responsabilità, trasparenza più fatti e non parole.”.
Vi. Te.
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Un caso di positività accertato e quindici in attesa di risposta del tampone: questa è la situazione della casa di riposo di Carrara Regina Elena secondo quanto riferito da Gianni Musetti e Riccardo Bruschi del gruppo di Forza Italia.
Molto alto, secondo i due, il rischi che il Regina Elena si trasformi in un focolaio: “Potrebbero esserci quindici contagiati e il numero è costretto a salire - hanno fatto saper Musetti e Bruschi - Non c'è stata nessuna attenzione da parte di Asl e comune, quindi presenteremo un esposto alla procura della Repubblica per le carenze delle due istituzioni”.
La dura critica di Forza Italia su quanto sta accadendo alla casa di riposo di Carrara i è concentrata sulle mancate misure di prevenzione: “Va bene disinfettare una volta scoperto che ci sono dei casi positivi - hanno aggiunto Musetti e Bruschi - ma non era meglio prevenire e dotare il personale e i pazienti dei mezzi sanitari adeguati come mascherine e tute? Il reparto 16 della casa di riposo risulta, infatti, da fonte certa sanitaria, totalmente appestato, dopo i tamponi, ormai tardivi, effettuati dalla Asl locale, arrivata ad accorgersi della fragilità della struttura, troppo in ritardo. I casi sarebbero più di 15, tutti per ora asintomatici e quasi tutti in quel reparto. La casa di risposo ha fatto, evidentemente, quello che poteva, limitando gli accessi, ma sappiamo che i vertici della stessa avevano richiesto ad Asl e comune di essere dotati di mascherine, tute e tamponi, senza ricevere risposta. Gli anziani sono i più colpiti da questa pandemia, quindi si sarebbe dovuto alzare alla massima allerta l'attenzione delle istituzioni nei confronti della casa di riposo comunale, la più grande presente in provincia“.
Secondo quanto riferiscono Musetti e Bruschi solo oggi sarebbero stati portati i camici e le mascherine adatte al personale della struttura. Il gruppo di Forza Italia ha voluto ringraziare pubblicamente il personale del Regina Elena che per il sacrificio fatto di lavorare senza dispositivi di protezione e per l’impegno messo ed ha ribadito che Asl e comune sono apparsi troppo latitanti e disinteressati alla salute degli utenti e del proprio personale.
Vinicia Tesconi
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Riccardo Ricciardi, deputato per il movimento 5 Stelle a Roma, esprime la sua opinione in merito ai dubbi avanzati dal sindaco di Massa, Persiani, sulla questione dei fondi stanziati dal Governo Conte per i comuni, nell'ambito dei provvedimenti per l'emergenza coronavirus.
"Purtroppo - afferma -, in un momento in cui le Istituzioni non dovrebbero fare sterili polemiche ma compattarsi in questa situazione così drammatica, ascoltiamo il Sindaco Persiani distorcere la realtà. Persiani sostiene che i 4 miliardi e 300 milioni che il Governo mette a disposizione dei comuni siano in realtà una somma già dovuta, che viene semplicemente anticipata; quindi non si tratterebbe di soldi in aggiunta a quelli già spettanti agli enti locali. Eppure il Presidente Conte è stato chiaro fin da subito in conferenza stampa: si anticipa il 66% del Fondo di solidarietà per i comuni in modo che siano immediatamente disponibili; somma che sarà compensata col prossimo decreto".
"Il sindaco - incalza -, che amministra una città da quasi due anni, dovrebbe sapere come funziona la gestione delle finanze pubbliche: non dubitiamo che lo ignori. Più probabilmente si allinea alla comunicazione del suo partito, concentrato a fare propaganda, nonostante tutto. Si è usato questo anticipo per far fronte immediato alla crisi di liquidità che può trasformarsi in problemi serissimi dal punto di vista sociale; non appena si scriverà il prossimo decreto questi fondi saranno reintegrati. Ma abbiamo bisogno di questi soldi oggi e non possiamo aspettare neanche qualche giorno. Perché molte persone non hanno più i soldi per comprare da mangiare e dobbiamo dare risposte velocissime. L'ultima cosa che vorremmo fare è dedicare del tempo alla polemica politica; ma sentire sovvertire la realtà non è accettabile, specie in un momento in cui le persone hanno bisogno di vedere uno Stato unito e coeso in tutte le sue Istituzioni".
"Detto questo - conclude -, il Sindaco di Massa sa che per qualsiasi cosa, nelle facoltà del mio ruolo, sono a sua disposizione in quanto egli rappresenta tutta la nostra città e in questo momento più che mai dobbiamo difendere le istituzioni".
Donatella Beneventi
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L’ordinanza, firmata ieri dal governatore della Toscana Enrico Rossi, che prevede Misure straordinarie per il contrasto e il contenimento sul territorio regionale del virus Covid-19 nell'ambito delle Rsa (Residenze sanitarie assistite) e Rsd (Residenze sanitarie disabili) e in altre strutture socio-sanitarie è stata accolta da un mare di consensi da tutte le forze politiche.
Particolare soddisfazione è stata espressa dal coordinamento provinciale di Italia Viva che aveva avanzato richieste proprio in merito alla situazione delle case di riposo locali. “Le nostre richieste sono state accolte - hanno detto da Italia Viva - ponendo l’attenzione su una situazione di grave difficoltà che si era venuta a creare. Chi si occupa di gestire le Rsa aveva bisogno di attenzione e risposte. Prendiamo atto che nel provvedimento si fa anche riferimento all’utilizzo delle strutture Rsa come “attività in grado di garantire cure intermedie. La direzione da prendere è chiara è tracciata. Insisteremo affinché a queste strutture vengano garantire mezzi e attrezzature idonee per espletare tale Servizio. Cogliamo l'occasione per ringraziare tutti gli operatori delle Rsa che con impegno stanno gestite di questa delicatissima situazione. Ringraziamo l’assessore Stefania Saccardi per la tempestività della sua risposta. Siamo particolarmente grati all’onorevole Ferri, che come rappresentante del nostro territorio si è fatto portavoce ed interprete di questa delicata situazione”.
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I quattordici giorni di incubazione del coronavirus potrebbero essere all’origine dell’estensione del contagio da coronavirus. Sulla base di questo assunto il coordinamento provinciale di Italia Viva, in riferimento alla drammatica situazione della provincia di Massa Carrara dove i dati continuano a confermare la diffusione di covid 19, ha ribadito l’importanza di fare i tamponi a tutta la popolazione.
“Italia Viva chiede di valutare l'elemento valoriale del “maggior vantaggio di salute” e quindi di sopravvivenza per i cittadini, che rientra nella responsabilità della decisione sanitaria. – hanno detto dal coordinamento di Italia Viva - Riteniamo sconsiderata la decisione di non effettuare tamponi all'ingente numero di pazienti positivi al coronavirus in isolamento domiciliare. In tutto il nostro territorio i dati dei contagi e dei decessi da covid 19 sono in costante aumento e probabilmente sono stati anche ampiamente sottostimati, come in tutto il resto del paese. Chiediamo all'Azienda Usl Toscana-nordovest di mettere in atto una campagna di tamponi di massa, sul modello di quanto avvenuto in altre zone in Italia, ma guardando anche le misure vincenti attuate dalla Corea del Nord. Tutto ciò con l'intento di identificare il maggior numero di persone positive al coronavirus, compresi gli asintomatici, a partire da chi lavora nella sanità, dai parenti dei malati e da chi lavora in servizi di pubblica utilità ed evitare che il contagio si diffonda ulteriormente.”
Italia Viva ha fatto notare come molti dei pazienti domiciliati e non sottoposti a test stiano diventando un rischio per i rispettivi familiari, e che i medici di famiglia che stanno lavorando con grandissimo impegno non hanno il potere di intervenire con il tampone nemmeno se il paziente ha febbre alta da diversi giorni. “Proprio con l'intento di prestare cura durante tutta la malattia da infezione da coronavirus delle persone non ospedalizzate – hanno aggiunto da Italia Viva - noi proponiamo che anche nella nostra città vengano individuate strutture alberghiere per ospitare persone poco sintomatiche o in via di guarigione, in modo da garantire isolamento in una situazione confortevole ma controllata. Questa soluzione prevista anche dall' assessore alla salute Stefania Saccardi potrebbe liberare posti letto all' ospedale per acuti NOA, senza far tornare nelle proprie abitazioni i pazienti prima della totale negativizzazione.” Tre i tipi di pazienti da collocare nelle strutture ricettive convertite a ospedali: le persone che non hanno la possibilità di mantenere effettive distanze dai familiari conviventi; i positivi al coronavirus che non hanno sintomi o hanno sintomatologie non gravi e le persone guarite che escono dal percorso ospedaliero ma non hanno ancora raggiunto la completa negativizzazione e dunque la guarigione virale.
Due, invece i beni che secondo Italia Viva è necessario salvaguardare in questo momento:la salute delle persone e la salute dell’economia. “La massima protezione della salute – hanno concluso da Italia Viva - sicuramente può essere ottenuta con il massimo confinamento delle persone, ma questo provocherà il massimo danno all’economia, praticamente congelandola. Si tratta quindi di cercare di salvaguardare nel modo “migliore” la protezione di questi due beni importantissimi per la sopravvivenza : la salute e il lavoro. Questo però non è così semplice da realizzare in piena pandemia, ma forse dal momento che le decisioni del Governo sembrano essere considerate da molti sia esagerate o/e insufficienti, potrebbe essere condivisibile la proposta del Leader di Italia Viva Matteo Renzi di porre una seria riflessione all’attuazione di un cronoprogramma spalmato su un tempo definito di qualche settimana che preveda la riaperture delle attività produttive sotto stretto controllo di sicurezza sanitaria, al fine di restituire certezze e speranze agli italiani. Italia viva vuol evidenziare che ad oggi la situazione delineata è grave e se non verranno prese decisioni allo scopo di riconvertire le misure restrittive, forse la luce in fondo al tunnel perderebbe di significato.”.
Vi. Te.
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La misura straordinaria presa dal Governo, per far fronte all'emergenza da Covid-19, non ha convinto il sindaco di Massa Francesco Persiani, che si aspettava più sostegno per i sindaci, in prima linea durante la crisi sanitaria.
"Sia i 4.3 miliardi di euro che i 400 milioni destinati al sociale non sono solamente poca cosa, ma sono soldi che comunque erano già dei comuni perché in realtà non esiste nessun extra gettito monetario legato alla pandemia. - ha dichiarato il sindaco Francesco Persiani - i soldi con cui il premier Conte si è fatto l'ennesimo spot personale sono quelli del Fondo di Solidarietà Comunale, cioè dal fondo con cui lo Stato ripartisce i soldi ai vari comuni, pertanto sono soldi che comunque lo Stato avrebbe dovuto darci ma semplicemente ce ne anticipa il 66%".
Secondo il sindaco, dunque i comuni non prenderanno più soldi di quelli dovuti, ma dovranno anche occuparsi da soli di tutta la gestione burocratica che riguarda il come dover ripartire i soldi ai cittadini bisognosi. Il comune di Massa dall'inizio dell'emergenza si è attivato per aiutare quella parte della popolazione che vive un'emergenza nell'emergenza: i più anziani impossibilitati ad uscire, le fasce più fragili o in emergenza abitativa.
"Abbiamo impegnato risorse umane ed economiche senza certo attendere annunci dal Governo per una ripartizione di fondi che accontenta ben pochi né dando alle amministrazioni indicazioni sulle modalità di assegnazione" ha ribadito il sindaco Persiani.
Il sindaco inoltre ribadisce che il Fondo di Solidarietà Comunale ha visto, per Massa, un taglio di circa 500 mila euro rispetto all'anno precedente.
"Il nostro Comune, facendo un saldo totale dovrà affrontare il futuro senza 60mila euro, alla faccia dello slogan più soldi ai comuni. Mi aspettavo qualcosa di meglio - ha continuato il sindaco - abbiamo bisogno di una maggior liquidità proveniente da risorse aggiuntive e dello svincolo delle procedure burocratiche. La mancanza di risorse aggiuntive pone un problema reale di medio-lungo periodo".
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