Politica
"Serve una visione chiara per rilanciare la città": primo incontro a Massa del comitato Tra la gente
Si è svolto il primo tavolo di confronto promosso dal comitato “Tra la Gente”, un incontro partecipato che ha riunito cittadini, commercianti e operatori locali per discutere i…

Sicurezza e allagamenti: il consiglio comunale di Massa accende i riflettori su via Garosi
Durante l’ultima seduta del Consiglio comunale, il consigliere Tarantino ha riportato all’attenzione due questioni centrali per la città: la sicurezza pubblica e i continui allagamenti in via Garosi.«Negli…

Lavori a Carrara, chiuso l'accesso alla sede UIL. Il commento: "Problemi di sicurezza e danno economico rilevante ai servizi. Riaprire immediatamente l'accesso"
I lavori in corso che hanno invaso Carrara hanno chiuso l'accesso alla sede della Uil in via Roma. Una sistuazione aggravata dal mancato preavviso da parte del…

Bugie e accuse a vanvera sul Cermec. L'assessore Orlandi dica la verità: la replica del consigliere Martinelli
"Ancora una volta l'assessore Orlandi, anziché rispondere nel merito delle critiche oggettive che gli vengono poste, si abbandona al solito infantile scaricabarile, e non esita…

Retiambiente, niente più biodigestore anaerobico. CGIL, CISL, UIL: “Vogliamo chiarimenti, le istituzioni si prendano le proprie responsabilità”
Sul biodigestore arriva la posizione congiunta dei sindacati Cgil, Cisl e Uil Carrara: "Abbiamo appreso dalla stampa, a seguito delle dichiarazioni del sindaco Arrighi prima…

Visione miope e ideologizzata del problema della crminilità: Fratelli d'Italia replica Rifondazione comunista
Fratelli d'Italia Massa Carrara ha risposto alle dichiarazioni di Rifondazione Comunista Carrara sulle misure per contrastare l'aumento della criminalità: "L’intervento di Daniela Marchini, esponente di Rifondazione…

Contro aumento della criminalità non si devono inasprire le pene: l'analisi di Rifondazione Comunista Carrara
Arriva da Daniela Marchini del partito della Rifondazione Comunista circolo Alfio Maggiani un'analisi sui dati della criminalità in Toscana: "Sono usciti ieri i dati sulla…

Massa ha più del doppio di agenti di pubblica sicurezza di Carrara: il sindaco Arrighi scrive al ministro degli Interni Piantedosi per colmare il divario
"Egregio signor Ministro, le scrivo per portare alla sua attenzione la situazione di forte criticità in cui versa il commissariato di pubblica sicurezza di Carrara…

Frigido, Barabotti e Frugoli scrivono al Consorzio di Bonifica: "Servono risposte e interventi urgenti per la sicurezza del fiume"
È stata inviata una PEC al Consorzio di Bonifica 1 Toscana Nord, a firma dell'onorevole Andrea Barabotti, Deputato della Repubblica, e di Filippo Frugoli, Capogruppo della…

Sempre disponibili al dialogo con l'amministrazione sul regolamento del verde: associazione Arca tende la mano all'amministrazione comunale di Carrara
In relazione alla proposta di Regolamento sul Verde pubblico e privato di Carrara avanzata dall'amministrazione comunale e attualmente in corso di consultazione con le parti sociali,…

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Le scelte prese dall’amministrazione del sindaco Persiani stanno condannando alla paralisi economica e identitaria la città di Massa. Questo secondo il circolo PD Massa centro e tribunale che ha espresso il suo malcontento attaccando il primo cittadino: "Una classe dirigente priva di una visione di città si esaurisce in guerre intestine tra fazioni e sostituzioni degli assessori in giunta e ci si dimentica che c'è una comunità da amministrare.”
Il circolo PD ha spiegato quali sono le problematiche legate all’azione amministrativa comunale del sindaco Persiani e ha messo in luce i fatti, a proprio avviso incontestabili, che certificano l'inadeguatezza di questa amministrazione: “L’economia ristagna, la città non ha più la sua anima e giorno dopo giorno perde la sua identità. A dirlo non siamo noi del circolo Massa centro ma le immagini della città. La totale paralisi dei percorsi per le opere di riqualificazione del territorio; l’Accordo di programma per le bonifiche, la messa in sicurezza idraulica della parte finale del Frigido. Intanto la città è sempre più povera e sporca, cumuli di rifiuti la caratterizzano e non si riesce ad arginare una situazione al limite dell'emergenza, come dimostrano le piazzole dei cassonetti per la raccolta dei rifiuti diventate vere e proprie discariche. Il disservizio è più che evidente che da un lato è originato dall'incapacità della direzione politica di Asmiu, e di chi ha deciso di interrompere tutti i rapporti con le associazioni e cooperative che svolgevano funzioni importanti per alleggerire il carico di lavoro ai lavoratori. Basta pensare all'importante lavoro che svolgeva la cooperativa Ape Carica con il riciclo di oggetti, mobili e qualsiasi merce usata che adesso finisce tutta per strada accanto ai cassonetti.”
Un’altra problematica emersa, durante questa amministrazione, è stata la manutenzione stradale che è stata ridotta a qualche sporadico intervento e ha dimenticato tutto il resto delle strade. Il circolo PD ha continuato: “Tutto il resto delle strade è una groviera, a tratti inaccessibile, pericoloso addirittura per l’incolumità dei passanti. La città è deflorata dalla sciatteria con cui si eseguono i lavori, basta vedere come sono realizzati i marciapiedi lungo via Carducci e gli interventi alla piazza della stazione per rendersi conto della loro qualità.”
E ha concluso dicendo: “Sulle politiche per contrastare la diffusione del covid si chiudono totalmente occhi su quello che accade la sera con la movida, assembramenti nei pressi dei locali e nelle piazze sono fuori controllo. Di fronte a queste evidenze non si può più sottacere. Ci angoscia vedere la nostra città in questo stato in cui l'ha portata questa amministrazione, un centro storico di gran lunga peggiorato rispetto a come l’aveva lasciata la scorsa amministrazione.”
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Solidarietà a Casa Betania anche da tutte le realtà che sono impegnate sul territorio provinciale nella promozione della cultura della pace e che da anni organizzano la Marcia Interreligiosa della Pace.
Ecco il testo firmato da Azione Cattolica, Chiesa Ortodossa, Chiesa Evangelica Metodista, Migrantes, A nome Associazione Rahma e Comunità Musulmana di Carrara e Comunità Musulmana di Massa, Accademia della Pace.
"Come soggetti promotori della Marcia della Pace, formiamo una rete impegnata nella promozione di una cultura della Pace e non possiamo rimanere indifferenti ai deplorevoli attacchi che continuano ad arrivare nei confronti di Casa Betania in merito alla vicenda del gruppo di persone ospiti del CAS di Bonascola risultate positive al COVID-19. L'associazione, che da molti anni è impegnata nell'accoglienza dei migranti richiedenti asilo e nel più ampio mondo dei contesti migratori, ha lavorato e continua a lavorare nel miglior modo possibile per garantire a queste donne, uomini, bambini e bambine, il diritto alla salute e a vivere una vita dignitosa, e da parte nostra va a lei la nostra solidarietà, stima e affetto.
Stigmatizziamo ogni tentativo strumentale di fare delle distinzioni in base al colore della pelle o dalla provenienza, perchè risulta solo un modo disumano e violento di classificare le persone, oltrechè un bieco tentativo di strumentalizzazione politica, tra l'altro diffondendo anche illazioni o informazioni false. A questi metodi, come realtà che promuovono la fratellanza, la solidarietà, la condivisione, ci opponiamo con fermezza, invitando tutte le persone di buona volontà a far sentire la propria voce; ma ci appelliamo anche alle persone e ai partiti che stanno cavalcando l'onda del razzismo a fermarsi, riflettere sul fatto che non può essere offesa la dignità delle persone e il loro diritto all'esistenza per fini politici né è possibile promuovere culture che facciano distinzioni sulla base della provenienza, del sesso, della religione o dell'appartenenza a culture differenti."
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Uno degli ospiti del cas di Bonascola risultato essere un focolaio di covid sarebbe un dipendente di un'azienda locale del lapideo e avrebbe, addirittura, contagiato il suo stesso datore di lavoro. A sostenerlo è Lorenzo Baruzzo, coordinatore comunale di Fratelli d'Italia, che ha però voluto porre l'accento non tanto sulle dinamiche, peraltro insondabili, del contagio ma, piuttosto, sul fatto che un richiedente asilo avesse un lavoro stabile in un'azienda locale.
" Il ragazzo in questione ha uno status di rifugiato che non è stato ancora accertato e secondo le statistiche fornite dal Ministero dell'Interno. Le probabilità che al termine di tutto il lungo percorso burocratico venga riconosciuto come ""non avente diritto" e di conseguenza clandestino sono circa del sessanta per cento. E' inevitabile stupirsi del fatto che, anche a fronte del tasso di disoccupazione, giovanile e non, che colpisce la nostra zona, questo ragazzo possa aver trovato lavoro.". Secondo Baruzzo il caso del migrante ospite del cas di Bonascola non sarebbe isolato ma rappresenterebbe una tendenza frequente: " Ci domandiamo – ha continuato Baruzzo - se esiste una corsia preferenziale che va a discapito dei disoccupati italiani e degli immigrati regolari.Sarebbe opportuno che - considerato che questi ragazzi sono già mantenuti con soldi pubblici –quei pochi posti di lavoro che esistono in zona fossero riservati ai nostri giovani che a forza di essere "rimbalzati" stanno perdendo ogni speranza e dignità. Che non ci si venga a dire che queste "risorse" fanno lavori che non vogliono più fare gli italiani perché questa, oltre che una notizia falsa, sarebbe una frase razzista nei confronti degli italiani,
pronunciata probabilmente da chi con il portafoglio gonfio e la puzza sotto il naso nei confrontidegli italiani che osano chiedere almeno pari diritti, non ha problemi ad arrivare a fine mese.
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L'incertezza generale in ogni comparto sociale causata dall'evolversi della pandemia ha costretto molti partiti e liste politiche a rincorse più o meno faticose per concorrere alle regionali del prossimo settembre. Per questo motivo il gruppo di Cambiamo Carrara, partito nato da circa un anno per volontà del governatore della Liguria Giovanni Toti, ha scelto di appoggiarsi alla lista Toscana Civica per il cambiamento e di candidare come consigliere regionale, il suo rappresentante, Diego Nespolo, a sostegno della candidatura a presidente della Regione di Susanna Ceccardi della Lega. Diego Nespolo, ingegnere esperto di certificazioni antisismiche, idrauliche e energetiche, è stato nominato quest'anno coordinatore provinciale di Cambiamo per Massa Carrara. " Ho accettato di candidarmi nelle liste di "Toscana Civica per il cambiamento" a sostegno di Susanna Ceccardi - ha spiegato Nespolo - perché voglio dare una svolta ad un territorio che è stato devastato da anni di politiche assistenzialiste totalmente fallimentari. Perché sono stanco di invidiare le politiche e le iniziative che altri territori riescono a realizzare. Se vogliamo migliorare il territorio della provincia di Massa Carrara dobbiamo entrare nelle "stanze dei bottoni" e lavorare a testa bassa, con grande umiltà, ma con tutta la professionalità che un ruolo come quello di consigliere regionale ci impone di avere. Mi candido con la consapevolezza che questa sarà una dura lotta, ma grazie all'appoggio degli elettori della circoscrizione di Massa Carrara sono sicuro di poter avere una parte da protagonista. La mia professione ha reso possibile la percezione dei bisogni e del desiderio della gente di voler cogliere e creare nuove possibilità, nuove occasioni di crescita: la Provincia di Massa Carrara deve diventare finalmente una realtà a misura dei cittadini e dei turisti. Con queste premesse, ho scelto di candidarmi all'elezione del consiglio regionale nel contesto di una lista civica quale rappresentante del gruppo Cambiamo con Toti – Toscana del quale sarò l'unico candidato in provincia di Massa Carrara." . "Protagonisti in Toscana" è lo slogan su cui si baserà la campagna elettorale di Nespolo che ha ribadito l'urgenza di far uscire la provincia apuana dal dimenticatoio in cui troppo spesso è stata relegata dalla Regione Toscana. " Non dovrà accadere mai più – ha aggiunto Nespolo - il nostro territorio ha bisogno di persone che la rappresentino nel consiglio e che difendano con forza gli interessi di ciascun cittadino di questa meravigliosa realtà. La provincia di Massa Carrara dovrà diventare centrale, funzionale e strategica, perché ogni suo comune lo sarà. E soprattutto ciascun cittadino lo sarà, diventando il vero protagonista del "cambiamento" che da troppo tempo questa terra ci chiede. Siamo una terra di donne e uomini volenterosi di fare.".
"Il territorio della provincia di Massa Carrara - ha continuato Nespolo - è posto geograficamente in una posizione strategica e nel suo interno ha una ricchezza storico-artistica che farebbe invidia a chiunque. Dalla costa alle colline offre una biodiversità che merita di essere valorizzata con le opportune strategie. E' meta molto amata dai turisti, tanto che molto spesso quegli stessi turisti la scelgono come loro casa e ci trascorrono la loro vita. Siamo dotati di un porto estremamente funzionale e posizionato in una zona strategica. Bisogna necessariamente restituire dignità ai lavoratori, a coloro che il lavoro non ce l'hanno o lo hanno perso, a quanti sono in difficoltà, ai giovani, a ciascuna persona cha fa parte della nostra comunità. Sanità, turismo, mobilità, ambiente, famiglia e welfare saranno i punti cardini del progetto di cambiamento della mia candidatura, cercando di raggiungere soluzioni tempestive, efficaci ed efficienti, fatti concreti di cui tutti potranno beneficiare. L 'intera provincia non può più aspettare. Voglio una sanità diversa per la nostra provincia, in grado di trasformare in eccellenza strutture di grande potenziale ma logorate da riduzioni di personale e liste d'attesa improponibili e di garantire presidi di primo intervento in tutti i comuni; una sburocratizzazione dell'imprenditoria con corsie preferenziali per chi decide di investire qui; un impiego più efficace delle risorse comunitarie. Voglio che dal governo regionale arrivino nella nostra provincia importanti somme per dare soluzione alle problematiche in materia di dissesto idrogeologico ed efficientamento infrastrutturale.
Per concludere voglio dichiarare che io non lavoro per battere il candidato presidente degli avversari, cosi come non corro per battere gli altri candidati alle elezioni regionali. Io corro per tutelare gli interessi dei miei concittadini, mi batto e mi spendo per andare in regione perché voglio aiutare gli abitanti della provincia di Massa Carrara a sentirsi cittadini di serie A e non semplici cittadini di una lontana provincia del Gran Ducato di Toscana.".
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Un POC di stampo ambientalista: è quello descritto dal presidente della commissione ambiente Montesarchio, nel quale, tuttavia, secondo i consigliere dell'opposizione Massimiliano Bernardi, stona notevolmente l'attivazione del 5 G già avvenuta in molte zone di Marina di Carrara. Bernardi ha infatti parlato di una " finta svolta green"dei 5 stelle ed ha sottolineato come non siano state poste limitazioni all'introduzione della nuova rete da parte dell'amministrazione carrarese in accordo con la linea del governo Pd 5stelle che ha stabilito che non si possono fissare limiti di esposizione a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici diversi rispetto a quelli stabiliti dallo Stato. Bernardi però ha fatto appello al ruolo di tutore della salute pubblica che compete al sindaco ed ha chiesto comunque di adottare con urgenza una delibera al fine di definire nel territorio comunale, ogni misura cautelare indispensabile a tutelare la salute del cittadino. L'attivazione del 5 G a Marina ha sollevato perplessità in molti cittadini.
Bernardi, che ne ha raccolto diverse, ha confermato quanto stabilito dalla legge europea nel corso dell'estate 2020 e cioè che l'installazione non ha bisogno di alcun permesso dai comuni e neppure di notificare ai comuni stessi l'avvenuto intervento di modifica. " E' necessario fare un distinguo - ha spiegato Bernardi - e non da poco , perché questa possibilità è stata riservata solo alle cosiddette "piccole antenne" cioè "piccole aree ' nelle quali si effettua il passaggio dalla rete preesistente a quella 5G. Non sono ammesse quindi le creazioni di nuove celle che non occupino un volume maggiore di 30 litri. Vista la presenza del 5G nella nostra città, con tutte le polemiche sorte anche in altri comuni per l'eventuale inquinamento prodotto, appare strumentale che il Presidente Montesarchio si lavi la bocca con il POC quale strumento di " tutela della qualità ambientale ", fornendo indicazioni fuorvianti ai cittadini per sottolineare l'impronta ecologica grillina sebbene, per quanto riguarda l'eventuale inquinamento elettromagnetico, non abbia predisposto alcun provvedimento. Montesarchio ci illumini quindi su cosa intenda proporre la Commissione da lui presieduta per il problema da più parti dibattuto dell'inquinamento elettromagnetico da 5G. Tema strettamente d'attualità poiché, negli ultimi anni, sono aumentate le fonti artificiali dei campi elettromagnetici, creando l'esigenza di una corretta informazione per un uso consapevole della tecnologia al fine di prevenire e limitare i rischi per la salute. Questa esigenza è diventata ancora più pressante a causa dell'emergenza sanitaria da Coronavirus che ha prodotto un incremento dell'utilizzo della tecnologia sia in ambito scolastico con la didattica a distanza, sia in ambito lavorativo con il cosiddetto lavoro agile. Molte amministrazioni hanno già preso posizioni chiare con riferimento all'installazione di antenne 5G sui loro territorio dando informazione nei confronti della popolazione, strumento indispensabile per conoscere le eventuali criticità riscontrate".
Bernardi ha chiesto al sindaco e all'assessore all'ambiente Sarah Scaletti di illustrare la situazione attuale, indicando eventuali zone che presentano criticità dal punto di vista elettromagnetico, se sono in programma incontri informativi con la popolazione , ed infine quale posizione ha l'amministrazione 5 Stelle rispetto al progetto 5G in ambito comunale . Dato che ad oggi il problema non è stato mai affrontato, Montesarchio dovrebbe spiegare, oltre a complimentarsi per la svolta "Green del POC " , se si è impegnato per attuare il monitoraggio degli impianti 5G già funzionanti in città in base al principio di precauzione e di tutela della salute pubblica, che è quanto una Commissione Ambiente dovrebbe garantire. Occorrerebbe inoltre che fosse stata valutata, e magari da parte di Arpat è già stata predisposta, la potenza delle emissione del 5G nei luoghi dove sono state posizionate le celle e se tali emissioni rientrano pienamente nelle disposizioni di legge. Sulle celle 5G chiediamo al Sindaco De Pasquale , che a nostro avviso con il "il green , l'ambientalista e l'ecologico " non ha niente a che fare, di presidiare il territorio e promuovere protocolli di controllo sicuri per tutelare la salute dei cittadini.".
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Si trova in Via Farini ad Avenza ed è uno dei fabbricati della provincia di Massa-Carrara che rientra nel piano di alienazione di beni immobili di proprietà dell'ente. Si tratta dell’ex caserma dei carabinieri che più volte è stata messa all’asta dalla Provincia senza che però si sia mai presentato un compratore. Ad interessarsi dell’edificio è stato Cesare Micheloni ex consigliere provinciale del centrodestra che ha spiegato : “Svariati tentativi di vendita non hanno mai suscitato interesse da parte di possibili acquirenti. La causa di ciò è certamente da ricercare nella valutazione del bene, ma anche nel vincolo che grava sull'immobile. Infatti, una parte di esso è occupato dal comune di Carrara, che detiene anche un diritto di prelazione. A tal proposito chiediamo a quale titolo, e per quali motivi, il Comune di Carrara continua ad occupare lo stabile in oggetto. I ben informati parlano di una convenzione tra enti, da anni scaduta e di un uso del bene che, nel passato, non ha rispettato le finalità concordate.”. Micheloni ha suggerito la possibilità di valutare un possibile cambio d’uso dell’immobile ed ha riferito la proposta di Fratelli d’Italia per un riutilizzo dell’ex caserma con fini sociali attraverso una concessione in comodato d'uso gratuito alle associazioni del territorio, in particolare a quelle che da sempre sono sprovviste di una sede.
“Potrrebbe essere- ha concluso Micheloni – un’ occasione per far "rivivere" un edificio storico di indubbio fascino, ma anche un segnale forte, in termini di rivalutazione, a favore del bistrattato centro storico avenzino e dei suoi cittadini.”.
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La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato il clamoroso abbaglio preso da un’operatrice dei centri, Lina Martinelli, estivi e dallo stesso presidente di Nausicaa, multiservizi partecipata del comune, Luca Cimino, su due semplici cittadini interessati alle condizioni delle pinete di Marina, scambiati, invece, per pedofili. E anche le giustificazioni usate da Cimino sono risultate, per il consigliere dell’opposizione Massimiliano Bernardi, come ennesima dimostrazione di inadeguatezza del presidente della partecipata nella gestione dell’azienda. Bernardi non ha nascosto la preoccupazione per i milioni di euro di soldi pubblici che Cimino è chiamato a gestire.
“Una partecipata lottizzata e nominata dai capi grillini – ha spiegato Bernardi - fortemente condizionata dai rapporti di parentela del vicesindaco , il tutto gestito come se si trattasse in un'azienda privata, cosa poter dire di più ? Aspettiamo ormai da giorni le verità sul caso “pedofili che volevano fotografare i bambini “ perché , checché ne dica Cimino, anche se non è stato scritto a chiare lettere , questo è quello che è stato trasmesso alla città dal comunicato di Nausicaa, confermato dal fatto che nel comunicato si parlava dell’intenzione di sporgere perfino denuncia penale. Anche se ora è chiaro che manca un’ assunzione di responsabilità, sulla vicenda, che ribadiamo essere gravissima , abbiamo l'obbligo di ricostruire tutte le sue incoerenze. Nella sua prima uscita pubblica Cimino dichiarava che “ due uomini, dicendo di essere giornalisti, hanno tentato di scattare fotografie ai bambini, la responsabile della struttura correttamente si è opposta con un intervento provvidenziale. A seguito di una rapida verifica è emerso che i due non erano affatto giornalisti e che dunque stavano compiendo un gesto passibile di “denuncia penale”. Il 12 Agosto dopo le plausibili ed attendibili spiegazioni di Flavio Franciosi , Cimino cambiava versione e precisava e ridimensionata l'accaduto : “avrei piacere di chiarire di persona con la responsabile del Centro in modo cordiale e pacato perché non si ripetano queste situazioni che possono essere fraintese” . Il che aveva fatto pensare che il presidente, dopo le smentite del Franciosi, volesse prendere posizione contro la Coordinatrice del Centro per l’incauto allarmismo creato . Ecco che Il giorno dopo, sempre Cimino , probabilmente perché richiamato all'ordine dal vicesindaco Mattero Martinelli al fine di difendere la cugina Lina Martinelli, ha ribadito, sottolineato e ringraziato la “professionalità della responsabile del Centro per la prontezza con cui ha gestito questa situazione a tutela, soprattutto, dei bambini. Ma se i “pedofili “ non c’ erano e Cimino voleva pacatamente parlare con la Martinelli , perché incoerentemente torna a parlare dell'ottima responsabile che ha gestito una situazione a “tutela dei minori “ ? Tutto questo mentre la città langue e della situazione non se ne sono accorti solo i cittadini, con cassonetti dell’immondizia stracolmi e poco svuotati, erbacce e sporco dappertutto, con i turisti che denunciano lo stato di abbandono di una città che dal turismo dovrebbe ricavare una parte importante del benessere dei propri cittadini. I colpevoli sono gli amministratori 5 Stelle, coloro che impartiscono gli ordini a Luca Cimino per guidare una multiservizi importantissima per tutti e che in questi oltre tre anni di amministrazione ha lavorato malissimo, nonostante i soldi lasciati in eredità o con quanto messo a disposizione dalle amministrazioni precedenti . I cittadini osservano e sapranno tirare le somme.”.
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Il gruppo consigliare della Lista Civica Persiani Sindaco Amministrare Massa, composto da Matteo Bertucci (presidente), Roberto Acerbo, Lucia Bongiorni, Piergiuseppe Cagetti, Sara Tognini, interviene sulla gestione delle spiagge libere comunali.
“Abbiamo assistito nei giorni scorsi – esordisce il gruppo - a ripetuti attacchi nei confronti dell’amministrazione comunale in tema di spiagge libere, da parte di sparuti gruppi di cittadini, che sono apparse come proteste puramente sterili ed anche fuorvianti piuttosto che proposte costruttive o migliorative”.
“Nelle intenzioni dell’amministrazione del sindaco Francesco Persiani e nostra – afferma - non ci sono certo quelle di limitare né tantomeno ridurre le spiagge libere, che sono e devono continuare ad essere un diritto per tutti ed avere, quindi, un libero accesso. D’altra parte, in una situazione emergenziale come quella di questa estate 2020, la riapertura delle nostre spiagge imponeva una serie di restrizioni in funzione della sicurezza dei bagnanti e questo ha significato trovare un accordo con i gestori degli stabilimenti balneari confinanti, cosicché potessero essere garantiti la sorveglianza, il controllo e la pulizia quotidiana delle spiagge libere, oltre all’utilizzo gratuito di docce e servizi igienici”.
“Difendiamo ogni scelta fatta - sottolinea il gruppo -, e ben ponderata, dal sindaco e da noi proprio in funzione della sicurezza della cittadinanza. Se le spiagge libere nel nostro comune sono accessibili è proprio grazie alla prudenza dell’amministrazione, che ha valutato tutte le possibili opzioni, procedendo solamente nel momento in cui fosse stata permessa una fruibilità in sicurezza per i bagnanti”.
“Da ultimo, ma di altrettanta importanza – conclude -, sottolineiamo come le spiagge siano state ripulite dal lavarone, attività di pulizia straordinaria che ha comportato un importante impegno in termini di personale e di economie. Cittadini e turisti possono tranquillamente usufruire delle spiagge libere massesi, ovviamente nel rispetto delle normative; niente è più lontano dalla realtà delle polemiche innescate solo per dare contro all’amministrazione”.
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La dura critica alla gestione della partecipata multiservizi del comune, Nausicaa arriva dal coordinamento comunale di Italia Viva e dalla voce del coordinatore, Fabrizio Volpi, che è stato per due anni amministratore unico di Apuafarma, confluita nella megapartecipata voluta dall’amministrazione 5 stelle.
Una critica, quindi, non solo politica ma fondata su cognizione di causa: “Quanti errori e orrori nella gestione 5 Stelle della Multiservizi Nausicaa Spa – ha esordito Volpi - Tutto sulle spalle del povero Luca Cimino sull'orlo di una crisi di nervi che, per superare le paranoie del falso “golpe giornalistico da parte di due energumeni al Centro Estivo di via Bassagrande" dovrebbe prendersi un periodo di lungo riposo rassegnando definitivamente le sue dimissioni. Può capitare che dopo mesi di vita frenetica per contrastare la pandemia da Coronavirus, arrivi il caldo del mese di agosto e ci si ritrovi con le idee confuse e la testa pesante e che i finisca per generare effetti deleteri nel comportamento. E così è capitato anche al presidente nonché amico del vice sindaco Matteo Martinelli e appartenente al Movimento 5 Stelle, di essere stato protagonista di una grottesca denuncia pubblica che ha allarmato genitori e famiglie i cui motivi ad oggi sono solo parzialmente noti, ma i cui esiti sono stati tutt’altro che rassicuranti. Diciamo che tutto è successo per l’insofferenza da parte del presidente Cimino verso l'organizzazione dei centri Estivi improntata su sanificazione e distanziamento per le regole anti- Covid , realizzati quest'anno per forza di legge e purtroppo partiti malissimo e arrivati in agonia al mese di agosto.” .
Sarebbero infatti questi i motivi, per Italia Viva, del crollo psicofisico del Cimino, mentre, relativamente all’atteggiamento della coordinatrice del Centro Estivo di Via Bassagrande che ha riferito l'accaduto in un versione che non avrebbe trovato riscontri, si potrebbe ipotizzare un esagerato carico di responsabilità in un periodo difficile per i lavoratori a contatto con i minori. Peserebbero, anche, i sospetti relativi ai 332 mila euro erogati dal comune a Nausicaa per dei centri estivi organizzati in rincorsa e privi di servizio mensa e trasporto che avrebbero prodotto il risultato fallimentare di un drastico calo delle iscrizioni. Un clima lavorativo non idilliaco, sul quale ha gravato anche una serie di vertenze sindacali” non ha sicuramente aiutato, secondo Volpi, mentre ha favorito il clamoroso fraintendimento di cui si è reso protagonista il presidente Cimino ai danni dell’ex consigliere dei cittadini di Marina, Flavio Franciosi.
“Italia Viva - ha continuato Volpi - condanna la superficialità con cui il presidente di Nausicaa ha inviato la notizia sulla stampa senza verificarne l’attendibilità e cosa ancor più grave senza allertare le forze dall’ordine e il goffo tentativo del giorno dopo di scaricare le responsabilità, incurante del danno provocato a chi si stava occupando del bene comune, limitandosi ad invitare successivamente i soggetti coinvolti per chiarire. Al sindaco De Pasquale la responsabilità di fare chiarezza e riferire pubblicamente sulle modalità, le motivazioni ed i contenuti con cui la coordinatrice del Centro Estivo di Via Bassagrande avrebbe informato l’azienda su quanto accaduto. Italia Viva infine si associa a tutti coloro che hanno espresso solidarietà all'amico Flavio Franciosi e ribadisce di essere in prima linea per garantire e tutelare il suo buon nome dal momento che svolge un prezioso lavoro sul territorio a favore dei suoi concittadini e per il bene della città .”
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Sono diventate il principale strumento anti-covid messo in atto dall’amministrazione grillina ma, di certo non favoriscono il turismo, le multe elevate ai bagnanti delle spiagge libere cittadine. Una situazione rilevata dal commissario comunale della Lega Salvini Premier, Nicola Pieruccini, che ha lanciato una provocazione alla comandante dei vigili urbani Paola Micheletti: multare, invece dei turisti, i membri della giunta comunale che non hanno predisposto per le spiagge libere di Marina, un piano anti -covid conforme ai decreti della presidenza del consiglio contro il diffondersi del coronavirus e per la grave negligenza di carattere igienico-sanitario che è stata segnalata nei tre servizi pubblici presenti nelle stesse aree.
“Tardiva e sconcertante – ha detto Pieruccini - risulta l'urgenza alla vigilia di Ferragosto dello stanziamento di duemila euro da parte dell’assessore alle Opere Pubbliche Andrea Raggi per “stasare dai liquami le fognature e le docce “e per effettuarsi alcune riparazione idrauliche nei servizi igienici appena inaugurati a suon di post autocelebrativi sui Social 5 Stelle. Il indaco, primo responsabile della salute pubblica territoriale a sua insaputa , manda la Polizia Municipale a fare cassa con multe salate a turisti e fruitori delle spiagge libere, sebbene i servizi siano lasciati in condizioni da terzo mondo ed ad altissimo rischio di trasmettibilità di virus e batteri di ogni tipo, compreso il covid-19 .”. Pieruccini ha fortemente criticato le reiterate avvertenze di De Pasquale a ricordare le buone abitudini igieniche e l’uso delle multe come deterrente a fronte di condizioni degradate dei servizi nelle strutture pubbliche che sono di competenza del comune sia per la pulizia sia per la sanificazione. “Come è possibile – ha domandato Pieruccini - che nei primi giorni di riapertura delle spiagge libere, con i soliti metodi di propaganda, i 5 Stelle postavano le foto di servizi igienici e docce appena dipinte di “ azzurre e blu” senza prevedere una manutenzione giornaliera dello spazio maggiormente a rischio contagio? Ai grillini è evidente che interessa più il bilancio che la salute pubblica, visto che per risparmiare non hanno nemmeno previsto la presenza giornaliera di steward che dovrebbero controllare gli accessi , i distanziamento la sanificazione anche la febbre se vogliamo, ma solo il sabato e la domenica. Nei giorni feriali infatti, per negligenza e menefreghismo degli amministratori della città, non ci sono controlli di sorta ed ognuno è libero di comportarsi come vuole : stendere asciugamani sulla battigia senza distanziamenti, piantare ombrelloni e piazzare lettini a caso e lasciare gli stalli recintati vuoti. Per questo c’è da rabbrividire a leggere sulla stampa che , con regole ferree e restrittive, la comandante Paola Micheletti ha sguinzagliato i vigili a multare i bagnanti in quanto non rispettano l'ordinanza del sindaco, che a sua volta non rispetta i DPCM del governo e oltretutto mentre venditori extracomunitari con e senza mascherine, che sicuramente non sono stati controllati da nessuno e che potrebbero essere potenziali portatori senza sintomi del coronavirus, sono liberi di fare come vogliono . Un immagine davvero sconfortante dell’amministrazione 5 Stelle che invece di mantenere l'allerta alta in questa fase in cui il virus sta tornando attivo ed aumentano i contagi , manda la Micheletti a fare le multe per rimpinguare il bilancio.”
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