Politica
M5s: «Piano regolatore porto di Carrara in stallo: con Zubbani nel comitato di gestione di AdSP, quale futuro?»
"La recente nomina di Angelo Zubbani, ex sindaco di Carrara, nel comitato di gestione dell'Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale, come rappresentante della Regione Toscana,…

Stazione di Massa, traffico selvaggio al capolinea: bus e taxi bloccati dalle auto. Appello a Comune e Municipale: «Servono controlli e segnaletica luminosa»
Il partito di Fratelli d'Italia Massa pone l'accento sul problema traffico in zona stazione e si fa portavoce degli autisti di bus di linea spesso…

Paladini Apuoversiliesi: «Bene il tavolo nazionale sul porto di Carrara. Adesso accelerare su erosione»
I Paladini Apuoversiliesi si dicono soddisfatti della recente iniziativa adottata dal Parlamento su iniziativa del parlamentare apuano del Carroccio Andrea Barabotti circa il progetto del Piano regolatore portuale.

Carrara, Amici Italia Israele contro la Commissione Pari Opportunità: «Su Gaza e Hamas è in corto circuito»
Il direttivo Ass.Apuana Amici Italia Israele di La Spezia Massa Carrara Versilia contesta la posizione…

A Massa arrivano i finanziamenti del progetto 'Sport Illumina'
Il deputato e capogruppo della commissione Sport Alessandro Amorese assieme a Francesco Michelotti deputato e vice coordinatore regionale toscano di Fratelli d'Italia annunciano un importante finanziamento legato allo sport a…

Un protocollo d’intesa tra Società della salute e Arti per l’accompagnamento al lavoro delle persone più fragili
Martedì 15 luglio, alle 11,30 ci sarà la sottoscrizione del Protocollo di intesa per il Servizio integrato inclusione lavoro tra Società della Salute della Lunigiana e l’ARTI, Agenzia Regionale Toscana…

Barabotti (Lega): «A Massa stanziati 270mila euro per emergenza abitativa, orgoglioso dell'amministrazione»
L'onorevole del Carroccio Andrea Barabotti commenta positivamente la notizia del finanziamento desciso dall'amministarzione Persiani da destinarsi alla riqualificazione degli alloggi di residenza popolare. Il parlamentare fa…

Buco da 300 mila euro creato dalla precedente gestione dell’aeroporto del Cinquale sotto le amministrazioni del Pd: l’ex assessore al bilancio Pierlio Baratta smentisce le dichiarazioni della segretaria dem Claudia Giuliani
Una descrizione idilliaca e virtuosa della gestione dell’aeroporto del Cinquale sotto le amministrazioni dem, quella fatta sulla stampa locale dalla segretaria Claudia Giuliani, che tuttavia si scontra –…

L’amministrazione Persiani sblocca 270mila euro per riqualificare gli alloggi Erp: “Una svolta concreta contro l’emergenza”.
Un passo decisivo e immediato per affrontare l’emergenza abitativa e ridare dignità a chi attende da tempo una casa. La Giunta comunale ha approvato una delibera strategica e…

Andrea Barabotti riceve il "Consumatore Award" per il suo impegno nella tutela dei cittadini.
Consumerismo No Profit e U.Di.Con. (Unione per la Difesa dei Consumatori) hanno assegnato oggi all'Onorevole Andrea Barabotti il prestigioso "Onorevole Consumatore Award" in riconoscimento del suo significativo impegno…

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Hanno incrociato le braccia anche a Massa Carrara i lavoratori di Enel per lo sciopero nazionale indetto ieri dai sindacati di categoria Filctem Cgil, Flaei Cisl e Uiltec Uil. Il presidio è stato organizzato davanti alle sedi di Massa della società, lungo l'Aurelia e in via Bassa Tambura. I sindacati provinciali hanno denunciato tutte le criticità nell'attuale gestione di Enel a livello nazionale e locale, ribadendo lo slogan "Enel smobilita, il sindacato si mobilita" e chiarendo che si tratta di una battaglia che deve riguardare tutti i cittadini perché il servizio è rivolto soprattutto a loro. "Manca il personale, i carichi di lavoro non permettono di soddisfare tutte le attività, l'organizzazione del lavoro è caotica e affidata alla buona volontà dei lavoratori - rimarcano Filctem Cgil, Faei Cisl e Uiltec Uil -. Le conseguenze per tutti i cittadini saranno un'importante diminuzione degli standard di qualità e sicurezza della rete elettrica, con possibile incremento di infortuni sul lavoro, conseguenze negative sulla qualità e continuità del servizio elettrico sempre più a rischio blackout. Noi vogliamo salvare Enel dalle speculazioni finanziarie per tornare a parlare di lavoro e sicurezza". Uno dei nodi principali riguarda le decisioni del management di Enel tese a esternalizzare sempre più: "Vogliono appaltare la maggior parte delle attività elettriche e non assumono - continuano -. L'azienda è sotto organico da anni e una delle principali conseguenze, ad esempio, sono i tempi sempre più lunghi per il ripristino dei guasti. Il piano di assunzioni non garantirebbe neppure il raggiungimento degli obiettivi del Pnrr affidati a Enel. Al tempo stesso vogliono ridurre gli investimenti sulle energie rinnovabili – concludono i sindacati -, modificare gli orari di lavoro in maniera unilaterale e adottare tagli indiscriminati al costo del personale".
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Dopo la presentazione dei progetti, la valutazione da parte della commissione comunale e la firma delle convenzioni adesso le ditte, per ottenere i benefici previsti dall'articolo 21 del regolamento comunale degli agri marmiferi, sono chiamate a realizzare quanto hanno proposto. Il cosiddetto articolo 21 prevede che le ditte per vedersi riconosciuti incrementi temporali crescenti al periodo transitorio devono anzitutto garantire che almeno il 50 per cento del materiale estratto venga lavorato in loco e a questo aggiungere investimenti sul territorio. Complessivamente sono state 69 le aziende che hanno presentato in tutto 19 progetti per un investimento totale di oltre 25,6 milioni di euro e tutte loro sulla base di questi hanno ottenuto l’incremento massimo, 12 anni, al periodo transitorio certificato dalla firma delle convenzioni avvenuta nell’autunno scorso. I progetti che sono stati presentati sono tra loro eterogenei e vanno dalla messa in sicurezza del territorio a importanti investimenti sui paesi a monte passando, per esempio, al rifacimento del campo scuola di Marina o dell’intera piazza Matteotti a Carrara. Adesso si sta avvicinando la fase operativa, ma prima di poter vedere partire i cantieri il Comune sta predisponendo con l’ausilio dell’avvocato Mauro Mammana un regolamento dal quale discenderanno delle nuove convenzioni pensate per ogni singolo progetto e che dovranno essere sottoscritte con le singole ditte. Il punto sullo stato dell’arte è stata illustrato stamani dall’assessore ai Progetti speciali nel corso della seduta congiunta delle commissioni Marmo e Progetti speciali presiedute da Nicola Marchetti e Augusto Castelli. “Quando ci siamo insediati – spiega Lorenzini – l’iter era già stato avviato e i progetti erano stati consegnati. Il nostro impegno è stato dunque, grazie al grande lavoro degli uffici, anzitutto quello di rispettare la scadenza del 30 ottobre scorso per la firma delle nuove convenzioni. Siamo riusciti a raggiungere questo importantissimo obiettivo che, in forza della sottoscrizione di 57 convenzioni e alla registrazione di 17 certificazioni Emas, ha garantito nuove prospettive e nuove garanzie tanto al Comune quanto alle imprese escavatrici. Ora però è il momento di tradurre in pratica i progetti dell’articolo 21, progetti molto diversi tra loro, che prevedono interventi di varia natura e che toccano aspetti e problemi differenti: urbanistici, idrogeologici, normativi e burocratici. In questa fase assieme all’avvocato Mammana stiamo lavorando alla stesura del regolamento che dovrà chiarire come ci si debba comportare in ogni fase della realizzazione dei progetti legati all’articolo 21: dalla predisposizione degli elaborati fino alla esecuzione delle opere, alla loro rendicontazione e, infine, alla certificazione che effettivamente la singola impresa ha ottemperato a quanto si era impegnata a fare e sulla base del quale si è vista riconoscere l’estensione del periodo transitorio. E’ dunque importante in questo momento avere un confronto attivo con le stesse ditte in modo da intercettarne i suggerimenti e provare a risolvere possibili criticità pratiche. Questo rappresenta altresì un passaggio necessario che siamo convinti ci consentirà poi di velocizzare l’effettuazione dei lavori una volta che tutte le parti avranno sottoscritto la convenzione”. “E’ importante aver iniziato questo percorso di confronto e di verifica – spiega Castelli -. Ci sarà poi tempo nelle commissioni di analizzare singolarmente i diversi progetti che sono stati presentati”.
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"Il pluralismo informativo significa anche pari rappresentatività dei territori. Per questa ragione siamo amareggiati dall'eliminazione dell'unica emittente televisiva della provincia di Massa-Carrara, Antenna 3, dalla partecipazione al bando relativo al 2024 per l'individuazione di fornitori di servizi media audiovisivi operanti in Toscana e aventi ad oggetto la produzione e la diffusione di format video-giornalistici sull'attività istituzionale del Consiglio Regionale della Toscana.Tutto questo dopo aver lavorato nel corso di tutto il 2023, producendo una rubrica settimanale dedicata ai lavori e alle iniziative del Consiglio regionale, e in riferimento a un bando che prevedeva la stessa tipologia di lavorazione, a causa di un requisito mancante per poche settimane, un aspetto tecnico assolutamente risolvibile con un po' di flessibilità. Tra l'altro Antenna 3 ha la concessione televisiva a carattere comunitario, cosa che consentirebbe di non avere dipendenti; l'emittente massese ha in ogni caso quattro dipendenti e quattro giornalisti. Ci auguriamo che il Consiglio regionale voglia tornare sui propri passi e non mortifichi ulteriormente non solo una voce libera, ma anche una realtà produttiva che investe nelle risorse umane, in tempi di tagli generalizzati", dichiarano il Capogruppo di FdI in Commissione Cultura alla Camera dei Deputati Alessandro Amorese e il Vice Presidente del Gruppo regionale toscano del partito di Giorgia Meloni, Vittorio Fantozzi.
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Un flop, soprattutto dal punto di vista della partecipazione e dell’ascolto dei cittadini: questo è il giudizio che il consigliere Massimiliano Manuel di Fratelli d’Italia e la sua parte politica danno sulla questione dell’ ex hotel Mediterraneo, riguardo al quale, proprio ieri, a un incontro con il Pd di Marina di Carrara, il sindaco Serena Arrighi ha parlato come di un processo partecipativo concluso con profitto. “Quel che è emerso durante le varie riunioni di questi mesi sulle decisioni da prendere per l’ex Mediterraneo – ha detto Manuel - è stata la scarsa disponibilità nei confronti della partecipazione attiva dei cittadini insieme a un grande ritardo nel comunicare i risultati. I cittadini che hanno partecipato attivamente al confronto sul destino dell’area ex Hotel Mediterraneo sono stati veramente pochi rispetto alla popolazione. Tra questi hanno prevalso i portatori di interesse più forti e le associazioni più organizzate. In sostanza: una gran presa in giro per un’iniziativa che al suo nascere, aveva destato grande interesse e desiderio di esserci”. Manuel ha spiegato che le critiche principali mosse all’operato dell’amministrazione sono dirette all’impostazione del dibattito su una semplificazione ai minimi termini, che ha causato anche una comunicazione inadeguata. Il consigliere dell’opposizione ha poi ricordato le risposte date dal sindaco a Tania Mattei, presente all’incontro pubblico, che aveva posto domande in merito alla cementificazione del sito e alla presenza del verde. Secondo Manuel le posizioni sostenute dal sindaco – cioè essere contro il cemento e a favore del verde – sarebbero in evidente contrasto con la realtà che vede una parte di struttura già costruita e pagata abbondantemente, ovvero il parcheggio sotterraneo.
“Il Sindaco Arrighi avrebbe dovuto capire che un processo partecipativo non è un semplice sondaggio di opinione – ha continuato Manuel -Non ha senso infatti (o è controproducente) attivarlo, se non si vuole realmente decidere qualcosa con i partecipanti, e se le risposte sono già state decise, se non c’è un seguito concreto, anche parziale, all’argomento di cui si tratta e alle proposte elaborate nel corso degli incontri. Questo, in genere, alimenta alcune dinamiche negative”. Manuel ha poi ricordato le tappe del percorso partecipativo sull’ex hotel Mediterraneo: partito a maggio 2023 da Carrarfiere, aveva inizialmente dato l’idea che l’intento era portare avanti l’eredità di quando fatto dalla giunta precedente, essendoci anche un finanziamento sia per il processo partecipativo, sia per la costruzione finale.” Il comune – ha sottolineato Manuel - aveva anche ricevuto un finanziamento ad hoc, da parte della Regione Toscana grazie anche all’ex assessore PD Andrea Zanetti che è membro dall’Autorità Regionale per la Garanzia e la Promozione della Partecipazione. La volontà dell'amministrazione sarebbe stata quella di mantenere la destinazione pubblica dell'area, ma alcuni portatori di interesse più “deboli” hanno rischiato di non essere stati coinvolti affatto nella decisione , o di essere stati coinvolti solo come “uditori”, mentre altri portatori d’interesse più “forti”, sicuramente più incisivi, probabilmente hanno avuto una grande capacità di influenzare la politica comunale. Per cui va da sé che, mancando competenze specifiche, la decisione non si riuscirà a metterla in pratica, perché i gruppi che si riterranno lesi, faranno ricorsi o ostacoleranno la realizzazione di interventi specifici. Anche perché mancherà la collaborazione di quegli attori che non essendo stati coinvolti dall’inizio rifiuteranno di impegnarsi. E quindi la scelta sarà priva di sostanza e quindi inattuabile. Fino ad oggi ci sembra di poter dire che per il comune di Carrara il processo partecipativo sia stato più un obbligo a cui assolvere con gli adempimenti minimi necessari, che una bella occasione per una reale collaborazione e un reale coinvolgimento delle persone. Inoltre resta il dubbio che ci siano state proposte correttamente presentate e non valutate e quindi errori nel procedimento. Fratelli D’Italia rinnova la propria disponibilità per affiancare il comune e le associazioni del territorio in un percorso che punti ad una migliore applicazione in città della legge regionale sulla partecipazione fulcro di democrazia”.
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"Un insieme di segnali molto positivi sta caratterizzando la storia presente di Sanac. Il Governo Meloni infatti, attraverso il lavoro del ministro per le Imprese e il Made in in Italy Adolfo Urso e del sottosegretario di Stato Fausta Bergamotto, sta mantenendo, con costanza, gli impegni presi proprio a Massa per il futuro dell'azienda produttrice di refrattari. Fratelli d'Italia sul territorio ha avuto a cuore la vertenza fin dall'inizio, e proprio grazie all'attenzione dell'esecutivo anche Sanac è divenuta questione nazionale, come avevo personalmente chiesto. All'insieme, si aggiunge il dato di fatto che i nuovi commissari dell'ex Ilva lo siano, contestualmente, anche di Sanac, elemento che rappresenta un fattore di novità importante, una ventata di aria fresca rispetto al pregresso e certamente foriero di speranza per il futuro dell'azienda. Altrettanto positivo l'interesse del Gruppo Beltrame che, recentemente, ha visitato il sito, dimostrando serietà e concretezza. Si tratta di passaggi che, nel loro insieme, non solo ci portano ad intravedere una tenuta di Sanac in termini di proiezione industriale, ma che traducono questa visione in mantenimento dell'occupazione e di un suo potenziale incremento, in un'ottica di arricchimento e potenziamento del sito produttivo massese in un futuro che, speriamo, sia davvero vicino". Lo scrive, in una nota, il deputato apuano di Fratelli d'Italia Alessandro Amorese.
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"Come ogni anno la giornata dell' 8 marzo ci porta ad inevitabili riflessioni. - a scrivere è la consigliera provinciale alle pari opportunità Diana Tazzini - Da quattro anni rivesto la carica di consigliera di parità provinciale e per questo mi occupo nella mia quotidianità di gender gap. La consigliera ha come scopo, tra gli altri, quello di sorvegliare sul rispetto della normativa in tema di conciliazione dei tempi di vita e lavoro. Solitamente questa conciliazione viene scambiata come un aiuto concreto alle donne che si trovano a ricoprire diversi ruoli all'interno della società, quello di madre, di lavoratrice, di moglie e di figlia. L'errore a mio giudizio sta qui, già questo modo di porre la questione rispecchia quello che è il comune sentire, facciamo di tutto per aiutare le donne ma dimentichiamo di fare anche una piccolissima cosa per aiutare le persone nelle proprie relazioni sociali. Se aiutassimo le relazioni, le famiglie di qualsiasi genere e colore, allora forse non ci sarebbe più necessità di altro. Spesso vengo coinvolta come relatrice a tavoli tematici, solitamente tavoli che si occupano di politiche del lavoro tese alla conciliazione dei tempi di vita e lavoro e la quasi totalità delle volte ribadisco un concetto a me molto caro, l'aiuto. Noi cresciamo con l'idea di aiutare la mamma nello svolgimento delle attività quotidiane che riguardano la gestione della "casa", dei figli e degli anziani o comunque delle persone non autosufficienti. Nessuno ha mai messo in discussione che spetti alla donna tutto questo carico e che la politica debba trovare una soluzione per aiutarla, sì aiutarla ad essere un giocoliere. Proviamo insieme a pensare che la famiglia, la casa, i genitori anziani, i figli siano invece una responsabilità di tutti i componenti di quel nucleo familiare? Possiamo pensare che cucina il primo che arriva a casa, che accompagna a scuola i figli quello tra i genitori che non abbia in quel momento impegni o che comunque possa gestirli magari differendoli. Chiediamoci perché ancora oggi, nel 2024, in molti casi si sia soddisfatti di quella flessibilità oraria in ingresso ed uscita nell'orario di lavoro perché, rivolgendosi a me con fierezza, "abbiamo fatto tutto il possibile per aiutare le nostre dipendenti. In questa realtà ci sono tante donne che hanno famiglia, sa i figli, l'asilo, la scuola, la febbre".
A volte rispondo che in realtà non so. Che non capisco perché tutti quegli sforzi, doverosi per altro e giusti, non debbano essere fatti pensando alla famiglia, pensando che di quella flessibilità oraria possa disporne anche un padre, il quale giustamente partecipa, non aiuta, nella quotidianità familiare. Questo 8 marzo vorrei che fosse diverso. Così ho pensato a questo "8 marzo e dintorni", un breve racconto di donne in diversi ambiti che uscirà per quattro settimane e parlerà di donne e politica, cultura, giustizia e sanità.
A queste donne, delle quali leggerete le varie riflessioni, ho posta una sola domanda, "cosa ha comportato essere donna in...?" Oggi parliamo di politica e diamo qualche dato importante ricavato dal dossier della Camera dei Deputati, uscito nel marzo 2023. Alla data del 21 marzo 2023, un anno fa, le donne facenti parte del consiglio regionale erano 12, contro i 29 uomini (il 29.3 per cento). In giunta troviamo 4 donne e 9 uomini (il 44.4 per cento).Più alto il dato negli esecutivi regionali, dove le donne sono pari al 26,2 per cento. Negli enti locali la percentuale di donne è cresciuta, soprattutto a livello comunale, mentre l'incremento è più contenuto in ambito provinciale e metropolitano. Il dato della presenza femminile in Italia è pari al 34 per cento nelle assemblee dei comuni con popolazione fino a 15 mila abitanti, a circa il 32 per cento nei comuni con popolazione superiore a 15 mila abitanti. Il dato medio di presenza femminile nelle stesse assemblee rilevato in ambito UE risulta pari al 34,5 per cento.
A questo punto non mi resta che chiedere "Cosa ha comportato essere donna in politica?" e lo chiedo alla dottoressa Elisabetta Sordi, Vicepresidente della provincia e neo Segretaria provinciale del Partito Democratico, oltreché consigliere comunale a Pontremoli. Vi lascio le sue parole".
"Essere donna in politica significa investire risorse ed energie in un'attività che ha orari ed impegni difficilmente conciliabili con i tempi di vita e di lavoro. In modo particolare, la politica richiede una flessibilità e una disponibilità di orari che, ancora oggi, rendono poco praticabile l'attività a chi abbia impegni di tipo lavorativo e familiare. Per questo, ancora oggi parliamo di quote rosa, che servono per garantire la presenza, nelle liste e negli organismi politici, di una rappresentanza femminile. E, al netto delle quote rosa, la partecipazione femminile ai vertici delle organizzazioni politiche è ancora in via di realizzazione. Ultima considerazione, nel momento in cui una donna va a ricoprire ruoli di leadership, si generano meccanismi di "mascolinizzazione", come ad esempio le scelte di abiti di taglio maschile o la scelta di mantenere la declinazione al maschile delle cariche, come se l'autorevolezza di una figura femminile fosse in qualche modo da supportare con forme maschili"
Possiamo concludere con un invito alla riflessione, lo stesso che ha posto Elisabetta. Lo lasciamo lì, sullo sfondo, per capire se verrà riproposto anche nei prossimi appuntamenti al termine dei quali proveremo a trovare delle conclusioni comuni. Di certo oggi sappiamo che stiamo percorrendo la strada giusta, forse possiamo arrivare a credere di vedere almeno l'obiettivo, di certo è che siamo in cammino e, temo, sia ancora abbastanza lungo.
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Aggiornamento sullo stato dei lavori sulla passeggiata sul molo a Marina di Carrara da parte del sindaco Serena Arrighi nel corso dell'incontro organizzato dal circolo PD di Marina di Carrara nel pomeriggio di mercoledì 6 marzo: “Marina di Carrara sta cambiando – ha detto il sindaco - e nei prossimi anni cambierà ancora per diventare più bella, più vivibile, più a misura d’uomo. I cantieri del waterfront rappresentano in quello che dobbiamo vedere come un progetto amplio e complessivo solo alcuni, importantissimi, mattoni. La passeggiata lungo la diga foranea, il cosiddetto lotto 4, è ormai quasi pronta e quando sarà riaperta sarà, ne sono certa, un grande centro di attrazione perché non esiste nulla di simile in tutta questa zona. I cantieri appena partiti, quelli dei lotti 1 e 2 i cui dettagli vedremo stasera, serviranno invece non solo a rendere più funzionale l’accesso al porto ma riqualificheranno tutto l’asse viario di viale Colombo con importanti ricadute per tutta la città. Come amministrazione possiamo poi contare del pieno supporto dell’Autorità di sistema portuale anche per altri due progetti che ci stanno molto a cuore, vale a dire quelli per gli ultimi due tasselli che mancano per completare l’interfaccia tra lo scalo e Marina. Sto parlando, ovviamente, degli ambiti 3, ovvero tutta l’area adiacente a via Rinchiosa compresa la zona del comprensorio del faro del porto di Marina di Carrara, e 5’, quella ricompresa tra le foci del Carrione e del Lavello. Si tratta di due aree che necessitano di essere completamente ripensate e per questo abbiamo deciso, di concerto con l’Autorità di sistema portuale, fosse necessario dare via a un concorso di idee che possa individuare le soluzioni migliori e che dovrebbe partire molto presto.
Come amministrazione abbiamo dato alcune indicazioni precise quali:
- la presenza di un’opera iconica che possa diventare rappresentativa di Marina di Carrara
- la presenza di fondi commerciali che possano, tra l’altro, ospitare locali per la cosiddetta movida di Marina di Carrara
- la presenza di parcheggi, in sostituzione di quelli attualmente esistenti nelle aree dei cosiddetti ‘parco lamiere’ e ‘ex Gattopardo’, che potrebbero andare a scomparire in una rivisitazione complessiva dell’area
- la presenza di un raccordo armonico tra via Rinchiosa, viale Colombo, l’area della Caravella, la pineta e la nuova passeggiata a mare in corso di ultimazione (lotto 4 waterfront)
- la previsione di uno sviluppo omogeneo di tutto viale Vespucci fino alla rotonda Paradiso
Tutto ciò dovrebbe andare nell’ottica non solo di avere un disegno omogeneo di tutta quella macroarea del litorale, ma potrebbe permettere anche di immaginare lo spostamento della cosiddetta movida dal centro di Marina, dove attualmente convive con difficoltà con le esigenze di una zona prettamente residenziale come quelle di via Rinchiosa e delle strade limitrofe, per inserirla in un contesto più adatto a uno sviluppo turistico. Crediamo che tra la nuova passeggiata lungo la diga foranea e viale Colombo possa esserci spazio per andare a immaginare una moderna marina che, alla stregua di tantissime località turistiche, possa ospitare locali e tante attività ricreative. Per quanto riguarda invece il cosiddetto lotto 5 crediamo che tutto debba necessariamente partire da una complessiva sistemazione e messa in sicurezza dell’attuale scogliera e successivamente si dovrebbe mettere in campo una riqualificazione a 360 gradi di un’area oggi degradata, ma dalle grandi potenzialità. Nello specifico immaginiamo un luogo pubblico, sempre accessibile e bene illuminato che possa ospitare in futuro manifestazioni artistiche e culturali. Oltre al waterfront però a Marina c’è molto di più. Entro fine mese, lo ricordo, partiranno i lavori di costruzione di due nuove scuole medie, la Buonarroti e la Taliercio, mentre per vedere la partenza del cantiere della nuova Caravella ci sarà da attendere solo qualche settimana in più. A tutto ciò aggiungiamo, tra l’altro, i lavori in corso finanziati dalla Fondazione Marmo per la sistemazione di parco Puccinelli o quelli già in programma, grazie a fondi dell’articolo 21, per il completamento del campo scuola. Nei mesi scorsi, infine, abbiamo concluso con profitto il percorso partecipativo per l’area del Mediterraneo e anche in questo caso ci attendiamo a breve novità importanti”.
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Domenica 10 marzo alle ore 11 presso le stanze del teatro Guglielmi, la Lega di Massa terrà una conferenza dal titolo "Legge e diritti delle donne: il fallimento della società multiculturale". "Questo è il primo di una serie di incontri, ad ingresso libero e a partecipazione gratuita, che la sezione Lega di Massa organizzerà in vista della campagna elettorale delle europee 2024 a sostegno di Susanna Ceccardi, con il supporto del gruppo europeo Identità e Democrazia." - ha dichiarato Eleonora Cantoni, Segretario Lega Massa - "Il tema che affronteremo sarà quello della legge italiana e dei diritti della donna, con un focus sulla scriminante culturale e sui reati culturalmente orientati. Discuteremo dell'aberrante possibilità di applicare discrezionalmente la tutela di questi diritti, in nome della tolleranza verso la "diversa appartenenza culturale", violando totalmente i principi fondamentali dell'occidente: in ciò consiste il paradosso e il fallimento della società multiculturale. Non a caso abbiamo scelto una data a ridosso dell'8 marzo: a gran voce chiediamo che tutte le donne in Italia abbiano gli stessi diritti senza che questi vengano rispettati ad intermittenza a seconda della cultura e delle tradizioni che ci si porta dietro. Casi come quello di Saman Abbas, giustificazioni alla violenza dell'infibulazione o passiva tolleranza verso volti coperti non sono accettabili in un paese come l'Italia. Per questo incontro, oltre all'intervento dell'avvocato penalista ed esperto in diritto di famiglia Alessandra Margara e dell'Europarlamentare onorevole Susanna Ceccardi, abbiamo voluto fortemente la presenza di spicco di Souad Sbai, già onorevole, giornalista, scrittrice, esperta da sempre nel campo dei diritti delle donne, dell'immigrazione ed integrazione: tre interventi competenti che ci permetteranno di parlare apertamente, da un punto di vista sia tecnico che sociologico che politico di una tematica che è spesso un tabù che in pochi vogliono davvero affrontare senza nascondersi dietro un dito. Ringrazio il direttivo comunale , composto da Irene Mannini, Filippo Frugoli, Marco Lunardini, Alberto Tarabella, Marco Battistini e Francesco Mangiaracina per aver messo tutto l'impegno per organizzare, insieme a me, questo importante incontro e tutti quelli che sono in programma.".
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Nella giornata di ieri, martedì 5 marzo, a Roma, il presidente nazionale di “Futuro Italia Democrazia e Libertà", l’architetto Giancarlo Affatato ed il suo responsabile organizzativo dott. Gianluca Franzoni, hanno partecipato ai lavori della tavola rotonda dal titolo “Civici per gli Stati Uniti d’Europa”. Nel corso del dibattito si sono confrontate le diverse anime del partito, culturali e politiche, sul tema principale che si è sviluppato, incentrato principalmente sulla prospettiva di una visione più moderna dell’Europa, per valutare la sua funzionalità, necessaria a superare le criticità che vengono rilevate attualmente. Sono intervenuti oltre a Giancarlo Affatato anche Franco D’Alfonso, Andrea Fora, Giovanni Lorenzo Forcieri, Felice Iossa, Franco Raimondo Barbabella, Stefano Rolando, Claudio Signorile, Gianpaolo Sodano, Laura Spechio, Francesca Straticò ed Alfredo Venturini, oltre a tutte le associazioni del progetto civico europeo. Dopo varie osservazioni, il dibattito si è concluso con la presa d’impegno di riformare e di proporre una nuova idea politica che raduni e metta assieme ogni anima, culturale e politica, che sia in grado di rispondere a ciò che chiedono i cittadini italiani e di tutta l’attuale comunità europea. Affatato ha ribadito, con forza, che l’esperienza dei soggetti intervenuti alla tavola rotonda, debba essere estesa e comunicata a tutti i giovani che si avvicinano al cambiamento epocale. “Il tramonto deve dare vita all’alba - ha concluso il presidente Affatato – ed è il confronto sociale che aiuta la crescita di ogni singolo paese”.
Alla fine dell’incontro, per tutti i partecipanti è stato allestito un gradito rinfresco.
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Il direttivo comunale Lega Salvini Premier di Carrara, nel costante impegno per il benessere e la sicurezza dei cittadini, annuncia oggi l'avvio di un'importante iniziativa per migliorare la situazione di sicurezza ad Avenza. In risposta alle crescenti preoccupazioni riguardanti la microcriminalità e l'insicurezza percepita, il direttivo ha deliberato all'unanimità l'organizzazione di una raccolta firme mirata a riportare un presidio o un distaccamento di polizia municipale nella frazione. La Lega Salvini Premier ha sempre attribuito la massima importanza alla sicurezza dei cittadini, considerandola un pilastro fondamentale per la convivenza civile e il benessere dei cittadini. Negli ultimi tempi, abbiamo osservato con crescente preoccupazione una serie di eventi legati alla microcriminalità, che hanno generato una sensazione diffusa di insicurezza tra i residenti di Avenza, peraltro denunciata e testimoniata in vari incontri avuti con i cittadini stessi. La situazione critica di Avenza non si è creata casualmente, ma è il risultato di una serie di fattori che hanno contribuito alla degenerazione del tessuto sociale. Tra questi, vi è la progressiva riduzione dei servizi pubblici, la mancanza di illuminazione adeguata nelle aree pubbliche e la scarsa sorveglianza delle strade e delle piazze. Come abbiamo sempre sostenuto, un ambiente poco frequentato e poco sorvegliato diventa terreno fertile per l'azione dei malintenzionati, compromettendo la sicurezza e il benessere di tutta la comunità.La raccolta firme rappresenta il primo passo concreto verso il ripristino della sicurezza ad Avenza. Con questa iniziativa, miriamo a coinvolgere attivamente i cittadini nella ricerca di soluzioni concrete per contrastare la criminalità e garantire un ambiente sicuro e accogliente per tutti. La presenza di un presidio o distaccamento di polizia municipale ad Avenza, dal nostro punto di vista, non solo potrebbe contribuire a scoraggiare atti criminali e comportamenti antisociali, ma agirà anche da deterrente per potenziali malintenzionati, ristabilendo un senso di ordine e sicurezza nella comunità. Invitiamo quindi tutti i residenti, non solo quelli di Avenza, che vorranno sostenere con entusiasmo questa importante iniziativa, firmando la petizione e dimostrando il proprio impegno per un futuro più sicuro per Avenza e per l'intera città di Carrara. Questa iniziativa sarà solo la prima di una lunga serie che andranno a coprire e interessare tutto il territorio comunale di Carrara. L'adesione a questa iniziativa si potrà dare presso i gazebo organizzati dalla Lega sul territorio nelle prossime settimane o contattando direttamente il partito tramite i suoi esponenti o sui social.
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- L’assessore Acerbo entusiasta per il progetto di bio-risanamento, ma Mencarelli (M5S) afferma: “Votò contro un progetto analogo”
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