Politica
"Difendere il futuro del biodigestore- Un progetto strategico per il territorio apuano": il Pd di Massa Carrara sostiene il biodigestore
"Quanto sta accadendo sulla vicenda del biodigestore al Cermec richiede una attenzione e un impegno particolare da parte del territorio…

Il Polo P&S: la Provincia fermi la svendita del suo patrimonio immobiliare
Il Polo Progressista e di Sinistra, composto da M5S RC e Mcc, è contrario alla svendita sia del “Mulino di Canevara”, per settantamila euro, che di…

"La senatrice Campione si ricorda di Carrara solo per fare strumentalizzazioni politiche": il sindaco Arrighi replica alla senatrice di FdI sui problemi di sicurezza di Carrara
"Solo pochi giorni fa ho scritto una lettera al ministro dell'Interno Piantedosi chiedendo più uomini e più mezzi per il commissariato di pubblica sicurezza di Carrara.

Congresso Nazionale Giovani Democratici: le nomine per Massa Carrara
Dopo più quattro anni si è finalmente concluso il IV Congresso Nazionale dei Giovani Democratici. È stata eletta con congresso unitario Virginia Libero come Segretaria Nazionale.
Marina di Massa: secondo Patto per il Nord Toscana bisogna restituire dignità a una località lasciata andare. Serve una visione chiara e continuativa
Marina di Massa un tempo rappresentava una delle località balneari più prestigiose del litorale toscano, capace di attrarre turismo nazionale e internazionale e di ospitare…

"Gli accorpamenti scolastici li ha fatti la Meloni. Il consigliere regionale Jacopo Ferri se la prenda con il suo governo": il Pd Massa Carrara dà la sua versione della attuale, disastrosa, realtà scolastica
Il Pd di Massa Carrara attribuisce al governo Meloni la responsabilità degli accorpamenti scolastici che hanno incanalato, da anni, la scuola su una china in continuo…

Susanna Donatella Campione, senatrice di Fratelli d'Italia, sul tema sicurezza: "A Carrara il far west continua, anche stavolta per la sindaca è colpa del governo?"
«A Carrara si respira un clima di insicurezza e degrado tale che in quartieri come Avenza, i negozi restano aperti solo la mattina e chiudono poco…

Incidente a Fossone in via Pelucara nel punto già più volte segnalato dai consiglieri Bernardi Manuel e Tosi come pericoloso e in stato di degrado
I cittadini di Fossone sono esasperati: via Pelucara versa in condizioni inaccettabili e i lavori di ripristino nei punti critici ben noti non sono…

Polo Progressista e di Sinistra: "Persiani revochi il mandato all’amministratrice di Asmiu"
Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato stampa diffuso dal Polo Progressista e di Sinistra: "Il Polo Progressista e di Sinistra, composto…

Il futuro è Futura: grande successo di pubblico e di consensi per i giovani fondatori dell’associazione di promozione sociale carrarese nella serata evento a Spazio Made
Carrara ha un futuro, anzi, Carrara ha Futura. No, non è il solito, ridicolo e inutile modo di inseguire la parità di genere (solo) a livello…

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"Tre anni fa, era il primo agosto 2020, avevamo avuto l’oltraggiosa idea di dedicare una targa in ricordo di Teresa Chicchi Mattei in piazza Berlinguer, dietro al mercato coperto nella nostra città, decorata di Medaglia d’Oro al Valor civile per la lotta contro il nazifascismo - a renderlo noto è Alleanza Verdi Sinistra di Massa con un comunicato stampa -.
Partigiana e comunista, a soli venticinque anni fu la più giovane componente dell’Assemblea costituente. Teresa Chicchi Mattei fu combattente nella formazione garibaldina Fronte della Gioventù partecipando attivamente alla Resistenza insieme a suo fratello Gianfranco, professore universitario e artificiere dei GAP. Una fine tragica la sua. Catturato dai tedeschi a Roma, morirà due anni dopo in una cella di via Tasso. Un lutto molto duro per Chicchi, che andò a sommarsi alla barbarie di cui lei stessa, giovanissima, fu poi vittima a Perugia, sempre per mano tedesca. Contribuì alla fondazione dei Gruppi di difesa della donna a Firenze nel 1943 e fu una delle prime iscritte all’Unione Donne Italiane partecipando al dibattito dell’epoca sulla condizionale femminile per poi dedicarsi ai bambini ed alla loro educazione - raccontano da Alleanza Verdi Sinistra -. L’avevamo fatto “senza permesso” ma annunciandolo pubblicamente alla luce del sole. Poche ore dopo la targa fu rimossa dall’Amministrazione di centrodestra ed anche se non abbiamo mai ricevuto un verbale di contestazione, di quella targa si sono perse le tracce. In questo 25 Aprile, festa della Liberazione dal nazifascismo, come Alleanza Verdi Sinistra, l’abbiamo simbolicamente riposizionata là dove era scomparsa, perché ad una domanda vogliamo dare risposta. Cosa c’entrano gli spazi pubblici della nostra città, il valore della memoria, la stele dedicata al poeta-podestà Bellugi, il revisionismo storico, la lotta partigiana, l’antifascismo e la Costituzione più bella del mondo con una targa dedicata a Teresa Chicchi Mattei? - domandano -
Sua la risposta: “Le lapidi sono importanti, i monumenti sono importanti, ma il più grande monumento, il maggiore, il più straordinario che si è costruito in Italia, alla Libertà, alla Giustizia, alla Resistenza, all’Antifascismo, al Pacifismo, è la nostra Costituzione”. Noi, quella Costituzione, continueremo a difenderla anche nella “Sala 10 Aprile” della Casa di tutte e di tutti i massesi" conclude Alleanza verdi sinistra.
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Si è tenuta dalle 15,30 alle 17,30, in piazza Palma, l'assemblea pubblica indetta dal sindicato USB e dall'Associaizione Inquilini e Abitanti per la difesa del diritto alla casa (ASIA), a cui ha partecipato il candidato sindaco Marco Lenzoni per "Massa insorge", unico candidato sindaco presente a parte Daniela Bennati.
Marco Lenzoni, uno dei fondatori del sindacato USB e delegato sanità per la Asl Nord Ovest Toscana, ha preso la parola per dichiarare il proprio sostegno all'Associazione e la disponibilità a occuparsi dell'emergenza abitativa delle fasce più deboli della popolazione fin dal primo giorno di lavoro al governo della città, attraverso la mappatura di tutti gli immobili di proprietà pubblica che possano essere utilizzati allo scopo in via immediata oppure tramite progetti di riqualificazione.
Circa lo sfratto esecutivo previsto per il 4 maggio nei confronti di una famiglia in difficoltà, di cui ha dato notizia il sindacalista Elia Buffa, Lenzoni ha aggiunto che la lista "Massa insorge” dichiara quell'immobile la sede del proprio comitato elettorale con l'obiettivo di impedire il previsto sgombero.
Al termine dell'assemblea è stato affisso uno striscione sulla facciata di un palazzo storico di via Cavour nella disponibiltà della Provincia, immobile sfitto e abbandonato da molti anni, emblema di una amministrazione a cui manca la volontà politica di intervenire sul problema abitativo.
La lista di coalizione "Massa Inorge" ricorda che domani, anniversario della Liberazione, si terrà una commemorazione alle 10 presso il monumento ad Aldo Salvetti in via Castagnola di Sopra e alle 18 una assemblea pubblica presso il parco dei Quercioli dedicata ai problemi del quartiere e alla presentazione dei candidati e delle tematiche qualificanti della lista.
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Il 25 aprile è una data battesimale dell’Italia. Ma che cosa tiene a battesimo?
Per quelli della generazione che fu partecipe degli eventi e per quelli della mia generazione che fu educata dalla precedente, il 25 aprile tiene a battesimo la liberazione. E celebra, questa data, le virtù eroiche, il coraggio, la dignità, la sofferenza e anche il martirio di chi si batté, vinse e resitituì l’Italia alla libertà. In una parola, il 25 aprile è la data della celebrazione della Resistenza, dunque celebrazione della vittoria di una parte sull’altra, di alcuni Italiani contro altri Italiani.
E’ così ancor oggi? No, non è più soltanto così. La storia si fa basandosi su fatti. Ma nessun fatto della storia è tale senza una interpretazione che gli dia un senso. E l’interpretazione storiografica oggi più diffusa dice che negli eventi fra l’8 settembre 1943 e il 25 aprile 1945 si ravvisano non una, bensì tre guerre: una guerra contro la Germania (si ricordino le parole della toccante canzone “Bella ciao”: «una mattina mi sono alzato ed ho trovato l’invasor»); una guerra fra Repubblica Sociale e Regno d’Italia; una guerra ideologica tra fascismo e antifascismo. La Resistenza è uno dei soggetti di una di queste guerre. Assumerla ad emblema di tutte, farla, da sola, assurgere al rango di unica contesa, considerarla isolatamente il simbolo della libertà contro l’oppressione e il regime antidemocratico è riduttivo sul piano storico e sbagliato su quello etico. E poiché sono proprio i princìpi etici quelli che dànno senso ad una celebrazione, quelli che fanno di una data una fonte di ispirazione, è su questi princìpi che vorrei richiamare l’attenzione.
Prendo, tra le molte che potrei citare, due lettere di condannati a morte.
In una si dice: «Mammina mia tanto cara, ... Ho amato tanto questa Italia martoriata e divisa che anche se apparentemente oggi pare di no, cado per il mio Paese».
In un’altra lettera si dice: «Caro Papà e tanto cara mamma, ... Ho amato tanto l’Italia e la mia idea e per essa sono pronto al sacrificio supremo... Ama anche tu la cara Patria nostra. Se hai qualche idea, professala e per essa sii pronto a dare la tua vita».
Persino le parole sono identiche e intercambiabili. Ma chi ha scritto l’una e chi ha scritto l’altra lettera? La prima è di Renzo Scognamiglio, un partigiano della VI Divisione Alpina Canvesana Giustizia e Libertà, fucilato senza processo il 22 marzo 1945. La seconda è di Armando Marchese, un esponente del fascismo repubblicano di Voghera, fucilato il 4 novembre 1945.
Che significa questo comune richiamo, da opposte sponde, alla Patria divisa, all’Italia, alla dignità, al coraggio, alla libertà di professare e credere nelle proprie idee?
Credo che significhi due cose. La prima: che non tutti i fascisti lottarono a favore di un regime e contro la libertà. La seconda: che non tutti gli antifascisti lottarono a favore della libertà e contro un regime. Le lettere ci dicono che gli uni e gli altri lottarono a favore della patria e della libertà, ma avevano diverse concezioni della patria e della libertà. C’è chi lotta per la libertà e la sente assicurata dal fascismo; c’è chi lotta per la libertà e la sente garantita dal comunismo.
Oggi possiamo dire che furono due tragiche illusioni. Ma possiamo dirlo perché la storia dell’umanità, non solo quella italiana, ha mostrato che sia il fascismo sia il comunismo sono falliti. E perché la nostra idea della libertà, quella che si è imposta all’una e all’altra, è diversa dall’una e dall’altra.
Ciò che non possiamo dire, ciò che non dobbiamo dire, è che solo gli uni avevano ragione, solo gli altri torto. Se ci impegniamo a ciò, se riconosciamo che ci fu retta coscienza da una parte e dall’altra, che ci furono autentiche professioni di fede da ambedue i lati, allora siamo anche in grado di dare un senso diverso, più alto, più unitario, e veramente battesimale, alla nostra celebrazione. Possiamo, e io credo che dovremmo dire, dire che il 25 aprile non è la festa della Liberazione ma la festa della libertà. La nostra libertà, la libertà liberale, la libertà democratica.
Ecco perché dobbiamo rendere omaggio ai caduti di entrambi i fronti. Non per convenienza politica, ancor meno per calcolo di partiti e meno che mai per richiamo retorico. Ma per riconoscere le nostre radici e per apprezzare i nostri princìpi.
Infine, mi sia consentita una considerazione finale. L’Italia di oggi deve la sua libertà ai nostri caduti di ieri. Ma fra quei caduti non dobbiamo dimenticare gli angloamericani, proprio oggi che l’Italia vive una fase di guerra contro regimi e massacri alleata con l’Europa e gli angloamericani. La libertà che noi oggi celebriamo è un valore universale. Dobbiamo difenderla per noi e per gli altri contro chi, oggi come ieri, intende invece negarla. Valga questa nostra festa anche per ricordare chi è ancora vittima dell’oppressione.
Postfazione di Aldo Grandi
Era il 25 aprile 1999, esattamente ventiquattro anni fa. Marcello Pera era al suo primo mandato da senatore di Forza Italia, nella sala Ademollo. Il suo intervento, che qui riproduciamo e che potrebbe benissimo essere stato scritto appena ieri, suscitò polemiche e critiche a cominciare da quelle di Maria Eletta Martini. Lo ripubblichiamo convinti della sua saggezza - dell'intervento e del suo autore - Se anche un solo, uno!, presidente della repubblica avesse detto, nel frattempo, le stesse cose, la pagina forse si sarebbe chiusa e gli italiani potrebbero, realmente, se non festeggiare, certamente celebrare, uniti, la libertà. Invece anche l'attuale presidente della repubblica Sergio Mattarella non va, come dovrebbe, in questa giornata distante, ora, ben 78 anni da quando avvenne, all'altare della patria, poi, al cimitero di Anzio, poi, in un qualunque altro luogo simbolico. No, Mattarella va a rinfocolare, qualunque cosa dica, gli odi della guerra civile in modo retorico e controproducente. A nostro avviso il discorso del professor Marcello Pera dovrebbe essere conosciuto e meditato, ma, soprattutto e da entrambi gli schieramenti, digerito.
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In vista della cerimonia provinciale per celebrare il 78° anniversario della Liberazione in programma martedì 25 aprile ad Avenza, il delegato alla Memoria del Comune di Carrara Cristiano Corsini invita i cittadini a esporre il Tricolore.
“Per celebrare al meglio la festa della Liberazione – dice Corsini – sarebbe bello che sulle case e sugli edifici sventolasse il Tricolore. In particolare penso al tratto di via Gino Menconi, ad Avenza, dove transiterà la manifestazione provinciale”.
La cerimonia prevede alle 10.30 al Parco del Partigiano la deposizione di una corona al monumento dedicato ai Partigiani; da qui il corteo sfilerà per il centro storico di Avenza, fino al parco Sparapani, con la deposizione di corone al cippo in ricordo delle vittime dell’eccidio in via Argine destro – Martiri di Avenza e alla lapide che ricorda il Partigiano Gino Menconi.
La cerimonia proseguirà al parco Sparapani con i saluti della Sindaca di Carrara Serena Arrighi, del Presidente della Provincia di Massa-Carrara Gianni Lorenzetti, del Prefetto di Massa-Carrara Guido Aprea e del Consigliere della Regione Toscana Giacomo Bugliani.
Quindi, gli interventi di Nando Sanguinetti Presidente ANPI di Massa-Carrara e di Paolo Bissoli Presidente Istituto Storico della Resistenza Apuana.
L’orazione ufficiale è affidata a Alessandra Nardini Assessora alla Cultura della Memoria della Regione Toscana.
L'Amministrazione comunale di Carrara, sempre nella mattinata di martedì 25 aprile, ha organizzato la deposizione di corone in altre località del territorio: alle 8.30 alle tombe dei Partigiani, all’interno del Cimitero di Marcognano; di seguito, alle 9.00, alla lapide in memoria ai caduti di guerra presso la ex scuola elementare a Battilana; infine, alle 9.30 a Marina davanti alla lapide commemorativa dei Partigiani alla Scuola Giromini.
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“Andate tra le persone, ascoltatele: dobbiamo essere attenti a quello che i cittadini ci dicono e tradurlo in un’azione di governo " è l’invito che il candidato sindaco del centrosinistra, Enzo Ricci, ha rivolto ai 64 candidati della lista del Pd e della lista civica "Massa è un’altra cosa" durante la presentazione in Piazza Aranci.
“Siamo tutti uniti - ha commentato Ricci - per riportare Massa ad avere una rappresentanza e una dignità di città. Massa deve fare non due ma quattro passi in avanti e noi abbiamo le proposte e le persone per farlo".
Un fine settimana intenso per il candidato sindaco Ricci, che proprio il giorno prima della presentazione delle liste, sabato pomeriggio, ha riempito via Dante per l’inaugurazione del proprio comitato elettorale nell’entusiasmo dei tanti presenti. “Siamo qui per vincere" ha detto di fronte a una folla di oltre duecento persone -, e ringrazio tutti i candidati, ma anche amici, conoscenti, sostenitori che unendosi al nostro progetto stanno rafforzando la corsa avviata per vincere la battaglia, perché uniti, insieme siamo più forti".
"Oggi questo nostro stare insieme – ha aggiunto il candidato del centrosinistra - è la premessa che ci consentirà di vincere la partita. Per questo il mio è un grazie a coloro che si sono messi nelle liste che mi sostengono del PD, lista civica, lista di Fabio Evangelisti, di giovani di sinistra dei Verdi, Sinistra italiana, i socialisti, Spallanzani, Cristiani: grazie a tutto ciò oggi siamo qua, numerosi".
“Sto girando per borghi, paesi, la marina e sento che c’è un sentimento molto positivo. Verso di noi c'è grande attenzione perché i cittadini ci chiedono una Massa migliore e noi la realizzeremo assieme a loro con interlocuzione continua con le persone, i comitati, le categorie e i corpi intermedi. Non stando chiusi dentro il Palazzo come ha fatto la destra".
Il termine che usa Ricci è “armonizzare”: “Abbiamo una macchina comunale che non funziona bene. Anche chi dà lavoro deve crescere e cambiare e pensare a nuovi modelli di sviluppo. La nostra zona industriale deve ospitare solo attività manifatturiera. Il nostro territorio deve essere tutelato e dobbiamo pensare a ripopolare i borghi ad esempio con specifici incentivi alle giovani coppie, ma anche portando servizi come la banda larga per una connessione veloce e stabile ovunque. Il nostro primo obiettivo è di combattere le disuguaglianze sia fra le persone sia fra i territori attraverso politiche che aiutino la buona occupazione, diffondendo servizi di cittadinanza ovunque, e con un welfare inclusivo ”.
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Operai, operatori sanitari e piccoli commercianti uniti da una lunga militanza: sono queste le figure che compongono la lista "Massa insorge" e che hanno scelto Marco Lenzoni come candidato sindaco alle prossime comunali.
"Una candidatura che viene dal basso - fanno sapere - e che non ha nessun legame con i partiti politici che in questi anni si sono susseguiti al governo del paese e che stanno cancellando i diritti dei cittadini".
L'obiettivo è rendere Massa una città vivibile per tutti e capace di difendere le fasce più deboli garantendo i servizi essenziali come salute o diritto alla casa attraverso un dialogo costante tra istituzioni e cittadini e assemblee popolari.
Durante la presentazione, è intervenuto Andrea Bordigoni, operaio Sanac che da anni si batte per difendere il proprio posto di lavoro: "Siamo da soli a combattere contro tutti, vogliamo portare nelle istituzioni le istanze dei lavoratori. Abbiamo visto passare tutti alla guida della città, ma nessuno ha voluto risolvere i nostri problemi. La fabbrica sta morendo con gli operai dentro. Porteremo in alto la nostra bandiera".
Ha concluso l'incontro il candidato sindaco Marco Lenzoni, infermiere, molto conosciuto in città e militante politico di lunga durata: "Abbiamo toccato con mano la realtà locale - esordisce -. Quello che abbiamo fatto in questo mese lo facciamo da sempre, perché siamo convinti delle nostre idee. L'attenzione mediatica ce la siamo conquistata attraverso il duro lavoro al fianco degli ultimi. La nostra campagna elettorale è permanente e serve per organizzare le persone e i lavoratori quartiere per quartiere. I nostri diritti come quello alla salute -continua- stanno per essere cancellati. Quest'anno le prestazioni sanitarie nel privato hanno superato quelle del pubblico, mi piacerebbe vedere Massa nel 2028 con i medici di base e le liste di attesa tagliate. L'unica promessa che possiamo fare è che venga applicata nella pratica la costituzione, anche a costo di andare in contro procedimenti penali, non abbiamo paura. Vogliamo rappresentare lavoratori e commercianti onesti, perché sono loro che stanno difendendo Massa. Chi diceva prima gli italiani - asserisce - adesso mette prima gli interessi degli Usa e della Nato rispetto alle priorità del paese, vogliamo un paese sovrano e la pace. Un sindaco può fare tanto - conclude Lenzoni -. Io sono il candidato preso dal basso. Massa deve diventare un esempio politico di lotta a difesa dei più deboli. Vogliamo dare alla città un governo popolare. Il nostro limite non è il 15 maggio, Massa Insorge non vive solo a livello elettorale ma è un progetto che va oltre le scadenze, rivolto a tutti i cittadini. Siamo l'unica lista senza legami col potere e con gli interessi di parte".
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Arrighi: “Decoro, servizi e spazi di aggregazione: a Carrara nessuno si deve sentire 'di periferia'”
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“Molto costruttivo e istruttivo” così Enzo Ricci, candidato a sindaco del centrosinistra, giudica l’incontro con i rappresentanti della FILT-CGIL di Massa, alla presenza anche della responsabile donne democratiche di Massa-Carrara Claudia Giuliani.
“Abbiamo affrontato un nodo essenziale per la trasformazione della nostra città in un luogo più vivibile dove anche la mobilità sia sempre
più sostenibile sia dal punto di vista ambientale che economico” spiega Ricci. In particolare i rappresentanti dei lavoratori del settore trasporti di Massa - Carrara hanno spiegato a Ricci e Giuliani le potenzialità rappresentate dalla mobilità pubblica, ma anche le difficoltà che incontrano quotidianamente nel garantire ai cittadini di Massa questo essenziale servizio pubblico.
“Ci hanno spiegato - entra nei dettagli Ricci - che l’amministrazione Persiani non li ha mai voluti ascoltare nonostante le loro numerose richieste per sollevare i problemi e avanzare le proposte per risolverli. Ad esempio ogni martedì quando in centro città c’è il mercato il traffico impazzisce e i bus in coda accumulano ritardi su ritardi. Col risultato così di scoraggiare quei cittadini che vogliono usare il mezzo pubblico per spostarsi. Ma lo stesso, purtroppo avviene ogni mattina lungo le principali arterie come Viale Stazione Viale Roma che, quando le scuole sono aperte, rimangono praticamente bloccate dalle 07;30 alle 08;30. Non è comprensibile perché Persiani non abbia studiato anche assieme agli autisti dei bus strategie che possano risolvere questa problematica. Noi lo faremo”.
“Pensare a corsie preferenziali, far rispettare il divieto di sosta alle fermate dei bus, parcheggi scambiatori che permettano di effettuare un trasporto cittadino intermodale e altre misure anche minime - spiega Giuliani - possono migliorare notevolmente i tempi di percorrenza dei bus pubblici e quindi rendere il servizio più appetibile così da aumentare il numero degli utenti e far calare il numero di chi è costretto a
usare l’auto privata perché non ha alternative. Per affrontare seriamente il cambiamento climatico in atto serve un approccio al modo di intendere la mobilità diverso, più sostenibile e meno incentrato sul mezzo privato. Le giovani generazioni hanno molto da insegnarci su questo argomento ed è doveroso ascoltarle e fare nostre le loro esigenze proponendo degli abbonamenti a prezzi ridotti che incentivi l’uso del trasporto collettivo che deve essere efficace, efficiente e sicuro”.
“Investire veramente sulla mobilità pubblica significa - conclude Ricci - avere il coraggio di guardare al futuro di una Massa con meno auto private e quindi meno inquinata e meno caotica. Dove le persone si spostano usando più mezzi pubblici dai bus ai mezzi di micro mobilità a zero impatto come ebike, monopattini elettrici e così via. Dove attraverso una vera rete di mobilità pubblica ogni luogo è facilmente
raggiungibile in 15 minuti al massimo”
Massa Insorge per Marco Lenzoni, sabato 22 aprile presentazione ufficiale della loista Massa Insorge
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La lista civica di “Massa Insorge” per Marco Lenzoni Sindaco ha partecipato all’incontro a villa Cuturi tra il ministro delle imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, e i lavoratori della Sanac: il ministro, come tutti gli altri politici prima di lui, si è impegnato a far ripartire gli ordini da Taranto.
Massa Insorge ha in lista due operai della Sanac, che hanno seguito la vicenda anche durante l’incontro ufficiale tra ministero e sindacati che si è tenuto lunedì 17 aprile: anche qui non sono mancate le promesse di far ripartire gli ordini da Taranto, fermi dal maggio 2021 a causa della decisione aziendale di comprare i refrattari all’estero. Attualmente, infatti, Sanac ottiene commesse sempre dallo stesso gruppo, ArcelorMittal, ma dalla sede europea della multinazionale anziché da Taranto. Lo scopo, a detta dei lavoratori Sanac, è fare pressione sul governo per ottenere finanziamenti dallo Stato, senza alcuna garanzia per gli operai dell’indotto, che sono invece impiegati come strumento di ricatto occupazionale. La conseguenza è che la società risulta sempre più indebitata, mentre gli operai non credono più alle promesse e sono dell’idea che continuare in questo modo non porterà da nessuna parte.
Andrea Bordigoni, rappresentante RSU Cgil di Sanac e candidato con Massa Insorge, ha dichiarato che se entro la fine di aprile non si arriverà a una soluzione concreta del problema, «i lavoratori metteranno in campo una iniziativa di protesta molto forte in quanto non c’è più tempo e la Sanac è a rischio chiusura come mai in precedenza». La lista Massa Insorge ha intenzione di incontrare a breve i lavoratori della Sanac e di visitare la fabbrica in modo che tutti i candidati si facciano un’idea della situazione.
Con lo stesso spirito di ascolto e di servizio alla cittadinanza, il candidato sindaco Marco Lenzoni ha incontrato sempre nella giornata di sabato i rappresentanti del comitato “In 500 sulla battigia” per discutere di spiagge libere. La posizione della lista è quella espressa nel programma: «Stabilimenti balneari e spiagge libere: no alla direttiva Bolkestein, ma anche no al subappalto e no alla concessione di pezzi di spiaggia ulteriori rispetto ai limiti della concessione e sì a nuove spiagge libere (attrezzate o meno), che al momento sono solo l’8 % di tutto il litorale apuano e non tutte fruibili dignitosamente da cittadinanza e turisti per mancanza di servizi igienici, assenza di adeguata pulizia e in taluni casi di sorveglianza, con cumuli di lavarone raccolti dalla battigia e lì depositati dagli stabilimenti; sì al libero accesso al mare (anche d’inverno), sì al ripristino ove possibile della vegetazione dunale (come a Marinella) e sì a concessioni che siano pagate in base agli introiti.»
Sabato 22 aprile alle ore 11 sotto il comune di Massa: è indetta una conferenza stampa per la presentazione ufficiale della lista, dei candidati, delle prossime iniziative elettorali.
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