Politica
Massa come Milano, secondo il comitato Ugo Pisa: "Urbanistica governata da interessi privati"
Il comitato Ugo Pisa ha trovato un parallelismo tra lo scandalo legato al settore urbanistica del comune di Milano con la situazione di Massa: "L’inchiesta che ha coinvolto…

«Incendio al campo di Lavello, sfiorata la tragedia. La sindaca faccia rispettare ordinanza di demolizione e sgombero»
"L'incendio che nella notte ha devastato una roulotte abitata nel campo rom di Lavello è l'inevitabile conseguenza di una situazione di illegalità e degrado che denunciamo da tempo.

«Trasporto pubblico a Colonnata, situazione segnalata da tempo, ora anche pericolosa: la giunta Arrighi resta sorda»
“Già in data 26 luglio 2024 e 14 ottobre 2024 attraverso la stampa locale avevo segnalato le allora gravi criticità del servizio di trasporto pubblico a Colonnata, con…

Il cambio di nome dell'aeroporto del Cinquale è irregolare: Italia Nostra Massa Montignoso si appella al prefetto e alla presidenza nazionale
La sezione Massa Montignoso di Italia Nostra ha fatto un appello al presidente nazionale per salvaguardare i toponimi storici della città di Massa: “A Massa, nel corso degli anni, sono…

Il Polo P&S: sono i sindaci azionisti di Gaia a dare le linee strategiche al CDA
Per il Polo Progressista e di Sinistra, composto da M5S RC e Mcc, chi risponde in nome e per conto di GAIA Spa non ha ben chiara la…

Azione U30 Massa: soddisfatti per la riapertura della Biblioteca, una risposta concreta alla città
Come Azione U30, accogliamo con soddisfazione la notizia della riapertura della Biblioteca Comunale di Massa nella sua sede temporanea presso la scuola Bertagnini. Si tratta di una soluzione…

Ponticello in legno sul fiume Frigido in stato di degrado: il consigliere Tarantino e il comitato "Tra la Gente" chiedono un intervento immediato
Ancora una segnalazione sullo stato di degrado delle infrastrutture pedonali nella zona del fiume Frigido. Questa volta è il comitato cittadino “Tra la Gente”, attraverso il suo rappresentante…

Ferro non zincato nel cantiere della scuola Buonarroti: il consigliere Mirabella sottolinea i ritardi, gli aumenti di spesa e le mancate risposte dell’amministrazione
Il ferro usato per i lavori alla scuola media Buonarroti di Marina di Carrara non è zincato, quindi molto più soggetto ad arrugginire, specialmente se usato in una…

Feneal Uil: rinnovato il contratto nazionale lapideo e materiale da escavazione
Lunedì 14 luglio a Milano si è conclusa la trattativa che ha portato al rinnovo del CCNL Lapidei e materiali da escavazione per circa 30mila lavoratrici (3mila…

Fondazione Antonino Capponnetto fa il punto sulla situazione apuana in attesa della Commissione Parlamentare antimafia
La recente operazione che ha visto il nostro territorio come un autentico hub del traffico illecito di sostanze stupefacenti è una ulteriore conferma su quanto sia la…

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L’area compresa nell’anello stradale di via Massa- Avenza come altre zone del territorio della città di Carrara risulta in completo abbandono. Numerose sono state, anche per questa situazione di disagio, le richieste di interventi arrivati da cittadini e forze politiche che, allarmate, hanno denunciato la pericolosità dell’area. I pericoli sono legati non solo all’alta velocità dei mezzi, ma anche agli allagamenti, alla vegetazione incolta, ai rifiuti che fanno da cornice a topi e animali vari, nonché la presenza di un pesante e grave inquinamento atmosferico.
Anche Cosimo Ferri, ex magistrato, ex sottosegretario alla Giustizia, deputato di Italia Viva, candidato a sindaco e oggi consigliere comunale, si fa portavoce delle proteste dei cittadini, chiedendo all’attuale amministrazione di intervenire concretamente per salvaguardare la sicurezza e il decoro dell’area in oggetto e di un ulteriore zona, quella del Lavello, “che - afferma il consigliere - , merita vigilanza e interventi continui per evitare discariche a cielo aperto”.
Inoltre Ferri chiede chiarimenti sull’azienda multi servizi Nausicaa che ha i suoi vertici scaduti dal 30 ottobre 2022. “Per il futuro di Nausicaa- dichiara Cosimo Maria Ferri – “ chiediamo competenza, professionalità e velocità nelle scelte. Nomine non politiche”.
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Stamani gli assessori al Decoro urbano e alla Partecipate, Elena Guadagni e Carlo Orlandi, assieme a una delegazione di cittadini hanno effettuato un lungo sopralluogo nelle strade e nelle piazze del centro. Dai cestini mancanti alla pavimentazione di piazze e marciapiedi fino, ovviamente, alla pulizia e al decoro sono stati tanti gli aspetti che sono finiti sotto la lente di ingrandimento degli amministratori.
“Abbiamo voluto fare questa passeggiata per poter toccare con mano quali possano essere i principali problemi del centro e, assieme a chi il territorio lo vive tutti i giorni, provare a immaginare le soluzioni – spiega Orlandi -. La pulizia e il decoro per la nostra amministrazione sono due aspetti importantissimi e, non a caso, fin dal nostro insediamento abbiamo subito messo in campo azioni mirate in diverse zone della città. Sappiamo però che di strada da fare ce n'è ancora tanta e per questo qualsiasi contributo che ci possa indicare non solo delle zone dove intervenire, ma suggerire anche delle soluzioni, è bene accetto”.
“Siamo partiti da San Francesco e siamo poi scesi giù verso piazza d'Armi e il centro storico – aggiunge Guadagni – e abbiamo avuto modo di vedere tanti piccoli e grandi problemi sui quali dovremo intervenire. Penso, per esempio, all'aiuola tra via Verdi e via Dell'Amico che attende di essere risistemata, ma più in generale anche a tanti altri interventi che possono servire a rendere non solo la città più bella, ma anche più vivibile per i cittadini: da un cestino in più a uno specchio per compiere più agevolmente una manovra. La nostra intenzione con questa visita, la prima di una lunga serie in tutto il territorio, è d'altronde anche quella di ascoltare residenti e commercianti, prendere nota dei loro problemi e dei loro suggerimenti e poi metterci al lavoro per risolverli”.
Tra i promotori del sopralluogo anche il circolo del Pd di Carrara centro il cui segretario Lucio Morotti ha accompagnato gli assessori nei diversi angoli della città. “Siamo convinti che il centro storico abbia bisogno di numerosi interventi per migliorarne il decoro – spiega Morotti -. Si tratta di una strada difficile da percorrere che va a toccare anche problematiche di tipo sociale che necessitano il coinvolgimento di diversi settori e diversi enti per essere risolte. L'amministrazione in questi mesi ha già dimostrato di pensarla come noi mettendo in campo azioni concrete per migliorare la pulizia di strade e piazze, da parte nostra vogliamo ora aiutarla segnalandole quelle criticità su cui intervenire e, essendo anche noi tutte persone che vivono il territorio quotidianamente, suggerendole possibili soluzioni per rendere la nostra Carrara ancora più bella”.
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"Squadra che vince non si cambia, Persiani e la squadra che hanno lavorato (tanto e bene) per Massa non possono essere osteggiati dall'interno, aiutando così una sinistra inesistente e divisa. Servono serietà e coerenza per portare a termine un progetto iniziato assieme nel 2018. Per il centrodestra sarebbe un suicidio politico non sostenere un sindaco che ha cambiato il volto della città risanando i bilanci del Comune, il primo a vincere dopo tanti decenni di centro sinistra. Nessun massese capirebbe i motivi di una scelta tanto incoerente, tutta ispirata da logiche politiche e non certamente dall'interesse della città. Abbiamo amministrato insieme quasi cinque anni e lo abbiamo fatto bene. Meglio di chiunque altro nel passato. Dobbiamo dare continuità a questa esperienza, ai progetti e alla programmazione messa nero su bianco in questi anni. Se qualcuno prova a dividere il centrodestra fa un regalo alle sinistre, non certo il bene di Massa".
Lo dichiara il deputato della Lega Andrea Barabotti.
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Dopo l’accorato appello del consigliere carrarino Cosimo Maria Ferri sulla situazione insostenibile dell’impianto Cermec di Carrara, anche la segreteria massese di Italia Viva chiede con forza delucidazioni sull’effettivo stato della raccolta e delle emissioni dello stabile al sindaco Persiani.
Un’emergenza che sembra dunque accomunare le due città principi della provincia, vessate entrambe da una gestione dei rifiuti con poche luci e molte ombre, e il rischio di perdere i preziosi finanziamenti, in arrivo col PNRR, per la riqualificazione dei siti di smaltimento.
“Da giugno – si legge nella nota firmata dalla coordinatrice comunale IV Eleonora Lama e dalla
consigliera Dina Dell’ertole – il Cermec riceve una media di 150 tonnellate di rifiuti al giorno, lavorando praticamente in modo continuato per ventiquattr’ore. In moltissime occasioni, questa estate, i cittadini hanno avvertito e segnalato la presenza di forti odori provenienti proprio dal Cermec, in particolar modo durante la sera e alle prime ore del mattino. Miasmi penetranti e diffusi fino anche alla zona di Marina di Massa, mai avvertiti prima d’ora se non in stretta prossimità del sito.
I possibili pericoli di un utilizzo h24 del sito sono chiari a tutti, sia per l’ambiente che per gli abitanti, ma sembra, secondo Italia Viva, che il sindaco Persiani e la sua giunta non abbiamo fatto granché per assicurarsi che le emissioni dell’impianto restassero a norma, e tantomeno accertarsi sulla salute dei cittadini massesi.
Un argomento che farà certamente discutere nelle prossime settimane, e che vedrà persino un’interpellanza al consiglio comunale da parte della renziana Dell’Ertole.
“È vero che il Comune di Carrara detiene la maggioranza della società – continua Italia Viva – ma il Comune di Massa, forte della sua partecipazione pari al 49,53%, può ben svolgere attività di controllo e vigilanza sulla corretta operatività dell’impianto e sul rispetto delle normative di settore, a tutela della salute e della sicurezza dei cittadini Massesi. Che cosa sta accadendo al Cermec? L’amministrazione si è mossa dinanzi alle segnalazioni dei cittadini? Ha interpellato Arpat? Che tipo di attività di vigilanza e controllo stanno facendo il Sindaco e l’assessore all’ambiente? È vero che rischiamo di perdere i soldi del PNRR per la bonifica e l’ampliamento del sito? Tutte queste domande saranno oggetto di interpellanza da parte della nostra Consigliera Comunale Dina Dell’Ertole”.
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L’avviso per la realizzazione dei PUC (Progetti Utili alla Collettività) è stato appena reso pubblico dalla giunta Arrighi, e c’è già chi afferma con certezza che il bando va incontro ad un vizio di forma che lo rende illegittimo.
Cosimo Maria Ferri, consigliere comunale di Italia Viva, ha esposto in un comunicato ufficiale le sue perplessità sulla partecipazione ai PUC, destinati al coinvolgimento di beneficiari di reddito di cittadinanza in opere di pubblica utilità, della partecipata Nausicaa, poiché, sempre secondo il consigliere, essa non sarebbe riconducibile né ad un’azienda del terzo settore né ad un ente pubblico.
L’ennesimo errore, secondo Ferri, che caratterizza un bando sgangherato sin dagli inizi, in cui, ad esempio, i senzatetto venivano definiti “soggetti con problemi di salute mentale”.
“Ci rivolgiamo alla Vice Sindaca Crudeli che ha la delega al sociale, per segnalare un errore in relazione all'avviso pubblicato concernente i PUC, a cui si può e di deve rimediare. Un vero "pasticcio", o, meglio, l'ennesimo scivolone che si aggiunge all'espressione impiegata nelle linee programmatiche per indicare i "senza tetto", ai quali si è fatto riferimento come soggetti con problemi di salute mentale. Assurdo e irrispettoso e molto grave. Già in sede di consiglio comunale abbiamo chiesto di eliminare questa espressione, e ora chiediamo all'Amministrazione di esercitare il potere di annullamento in autotutela dell'avviso pubblico relativo ai PUC nella parte in cui si prevede il coinvolgimento della società in house Nausicaa come partner del comune per i predisporre i progetti socialmente utili. Una tale previsione si pone in evidente violazione del decreto del ministero del lavoro e delle politiche sociali del 22 ottobre 2019, che individua il comune quale amministrazione titolare del PUC, fatta salva la possibilità di avvalersi della collaborazione di enti del terzo settore o di altri enti pubblici secondo le modalità indicate nell'Allegato 1 al medesimo decreto ministeriale. Ebbene, Nausicaa, in ragione dell'oggetto sociale quale definito nel proprio statuto, non è certamente riconducibile agli enti del terzo settore, come definiti dall'art. 4 del Codice del terzo settore. Al contempo, Nausicaa non è annoverabile tra gli enti pubblici, in quanto, sul piano formale, ha soggettività privatistica, mentre, sul piano sostanziale, avuto riguardo alla propria caratterizzazione in house, costituisce una articolazione interna dell'amministrazione, ragion per cui, sotto questo aspetto, coinvolgere Nausicaa significa, di fatto, coinvolgere il comune stesso”.
Nausicaa, essendo una partecipata del comune, è di per sé il comune secondo Ferri, e perciò la sua partecipazione ai progetti va contro le stesse direttive del ministero del lavoro e delle politiche sociali.
Il consigliere renziano prospetta un annullamento in autotutela per ovviare al danno, anche se pare che l’appello di Ferri resterà inascoltato.
“Quindi, il coinvolgimento di Nausicaa nell'ambito del progetto relativo ai PUC è illegittimo; a tale errore è possibile rimediare attraverso il prospettato annullamento in autotutela. C'è da dire che in una delle mie prime interrogazioni presentate in consiglio comunale appena insediato, ho chiesto espressamente se fossero stati previsti dall'amministrazione Arrighi i progetti di pubblica utilità PUC e di conoscere il numero dei beneficiari del reddito di cittadinanza. Giusto e doveroso coinvolgere nel mondo del lavoro chi percepisce il reddito di cittadinanza, ma i bandi devono essere scritti nel rispetto della normativa. La Vice Sindaca Crudeli, Assessore al Sociale, ha risposto che nella nostra città ci sono più di mille percettori del reddito di cittadinanza, ma che nessuno di loro svolge lavori di pubblica utilità perché non sono stati ancora attivati i PUC, ma che sarebbe stata sua intenzione procedere in tal senso. L'attesa è stata breve ma purtroppo deludente, in quanto dalla stampa, purtroppo, abbiamo appreso della pubblicazione del più volte indicato avviso pubblico, che risulti viziato. Probabilmente, nell'intento di fare prima, si è fatto male”.
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Oggi il sindaco Serena Arrighi, assieme alla vicesindaco Roberta Crudeli e all'assessore al bilancio Mario Lattanzi, ha incontrato i segretari confederali di Cgil Massa- Carrara, Cisl Toscana Nord-Massa Carrara, Uil Area Nord Toscana Nicola Del Vecchio, Andrea Figaia e Franco Borghini per iniziare a discutere del rinnovo del 'Protocollo di contrattazione sociale territoriale'. Per la prima volta a Carrara questo documento è stato siglato nell'ottobre del 2021 sancendo l’impegno comune alla concertazione tra amministrazione e organizzazioni sindacali. Un dialogo e un confronto costante che riguarda temi che vanno a toccare la vita sociale ed economica della comunità: dal bilancio alle politiche sociali, dalla sanità al diritto alla casa e poi ancora la scuola, il trasporto pubblico, la sicurezza sul lavoro, le politiche di genere, quelle ambientali e tanto altro ancora.
“Il dialogo e il confronto sono alla base del modo in cui vogliamo fare politica e amministrare la città – spiega la sindaca Arrighi -. Per questo motivo c'è sembrato naturale riprendere quanto era già stato fatto in passato in questa direzione con l'obiettivo di implementarlo e migliorarlo. Crediamo che la concertazione con i sindacati su temi che toccano da vicino la quotidianità non solo dei lavoratori, ma di tutti i carraresi sia un elemento che possa portare benefici sotto vari aspetti e ci possa permettere di mettere in campo provvedimenti mirati e per questo più efficaci. Adesso vogliamo ripartire dal protocollo già firmato dalla precedente amministrazione per integrarlo e adeguarlo alle situazioni contingenti. Intanto già nei prossimi giorni è previsto un incontro per affrontare con i sindacati azioni che riguardano l'ambito sociale”.
“La disponibilità al confronto dimostrata dall’amministrazione rappresenta un importante riconoscimento al ruolo e all’azione sindacale e l’augurio è che tale atteggiamento sia condiviso e praticato anche dagli altri Comuni a livello provinciale – aggiunge Del Vecchio -. Contrattare socialmente per noi significa appropriarsi del territorio, contribuire attivamente alle scelte che vengono fatte e che tali scelte abbiano al centro criteri di giustizia e di uguaglianza”.
“Apprezziamo questa volontà di dialogo da parte dell'amministrazione – dice Borghini -. Non solo per noi, ma per tutto il territorio è importante che ci sia un confronto diretto su tanti temi in modo poi di aver modo di intervenire per tempo e risolvere possibili problemi”.
“Il dialogo con l'amministrazione per quanto riguarda tematiche come tasse e tariffe locali, sociale e sanità sono momenti di confronto 'alto' e permettono al sindacato confederale di svolgere un ruolo di interlocuzione che non vuole appropriarsi delle prerogative della politica né tantomeno delle istituzioni, ma vuole dare un contributo importante partendo dalle modalità proprie delle rappresentanze sindacali e quindi del mondo del lavoro che esse rappresentano” conclude Figaia.
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Una situazione al limite delle norme sanitarie e di benessere della popolazione, un errore che potrebbe costare i milioni ottenuti col finanziamento del PNRR. Il consigliere del comune di Carrara Cosimo Maria Ferri lancia l’allarme sull’attuale stato del centro di smaltimento Cermec, letteralmente “invaso” dai rifiuti nonostante uno spazio di stoccaggio ormai ridotto all’osso.
Per Ferri, l’attuale giunta Arrighi non sta facendo il necessario per confermare il finanziamento ottenuto per riqualificazione dell’intero sito di smaltimento, senza considerare il totale disinteresse per l’acquisto di nuovi immobili da rendere funzionali al nuovo progetto.
Le emissioni del Cermec, visti i metri cubi aggiuntivi portati allo stabilimento, sono già probabilmente oltre la norma di legge, comportando, sempre secondo il consigliere, un danno ambientale e sanitario, e la possibilità di veder sfumati i 30 milioni in arrivo dal PNRR.
Basterebbero quattro milioni per la bonifica, ma la loro reperibilità resta ancora avvolta nel mistero.
“Da giugno – si legge nella nota rilasciata dal consigliere – il nostro impianto riceve una media di circa 150 tonnellate al giorno di rifiuti, nel silenzio di tutte le istituzioni: un impianto che lavora a ciclo continuo. Occorre dire basta! Chiedo alla Sindaca e agli organi competenti di pretendere di fare chiarezza, e di verificare, se sussistano gli spazi sufficienti come prevede la normativa. Oltretutto, mi risulta che non siano ancora stati reperiti i 4 milioni che occorrono per la bonifica (e l'ampliamento), e che ci sia il serio rischio di perdere i finanziamenti del PNRR. Cosa sta facendo il Comune di Carrara per evitare tutto ciò? È in possesso dei dati Arpat sulle emissioni del Cermec? Per Arpat è tutto regolare? I cittadini hanno inviato diverse segnalazioni. Inoltre, Carrara non ha neppure partecipato all’asta per la vendita del capannone Erre Erre, dimostrando disinteresse ad un sito che sarebbe stato oggi funzionale al progetto. Altro problema da risolvere con urgenza è quello di bonificare l'area Cermec, per costruire un nuovo impianto. Si rischia seriamente di perdere i 30 milioni del PNRR nonostante sia stato vinto il bando. Evitiamo questo rischio e lavoriamo tutti nella stessa direzione, dando priorità alla salute dei cittadini e alla sicurezza ambientale del nostro territorio”.
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Il consiglio comunale di Massa ha approvato il regolamento urbanistico, atteso da decenni nella città apuana. Il sindaco Persiani ha espresso parole di soddisfazione, definendo l’aprovazione di questo strumento di gestione del terriortio un vero e proprio “momento storico”. Il Pd dal canto suo fa notare al sindaco che “lL Regolamento edilizio appena approvato dall'amministrazione comunale è un atto dovuto che si richiama all' intesa stato regioni comuni, datata 20 ottobre 2016. Intesa recepita poi dal DGRT n.524 il 21 maggio 2018”.
“In sostanza, - continua il partito di centro sinistra – “davanti ad un quadro normativo da tempo definito, all'amministrazione Persiani ci sono voluti quasi cinque anni per portare a compimento l'aggiornamento del REC (regolamento edilizio comunale), perché di questo in definitiva si tratta,
di aggiornamento e recepimento nel regolamento tipo delle nuove normative e delle circolari che si sono susseguite in questi anni dai Dirigenti preposti all'Edilizia e che hanno acquisito consolidata applicazione”. “Il gruppo del Pd ha espresso un voto di astensione motivato anche dal fatto che sono state accolte diverse nostre osservazioni e proposte, e che saranno “recuperati” in commissione urbanistica alcuni temi quali : il risparmio energetico e l'opportunità di ampliare l'installazione di impianti solari e fotovoltaici nel tessuto cittadino e una maggiore premialità agli interventi di edilizia sostenibile.
“Altro che momento storico – conclude il Pd – “piuttosto direi che è un momento in cui il sindaco dovrebbe riflettere sulla sua ossessione di definire storica anche il rifacimento della segnaletica stradale”.
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Manca meno di un anno alle prossime elezioni comunali nel capoluogo apuano, e sembra che non sia solo la minoranza a serrare i ranghi in vista di alleanze e possibili candidati sindaco. La figura di Persiani, in quota Lega, non sembra trovare un pieno appoggio nella coalizione di centrodestra, che potrebbe a sorpresa spezzarsi o addirittura proporre una nuova figura da mettere al palazzo comunale.
Che ci siano sottotrame, in entrambi gli schieramenti, è ormai cosa nota, ma il gruppo massese di Forza Italia ha esternato il proprio malessere, chiedendo un ritorno all’unità politica e d’intenti, e la certezza di proporre di un candidato autorevole in grado di mettere d’accordo tutte le anime dell’attuale maggioranza apuana.
La nota, firmata dal capogruppo Luigi Guadagnucci, e dai consiglieri Stefano Benedetti e Sergio Menchini, auspicano un confronto tra i vari partiti e le liste a supporto nel minor tempo possibile, in modo da non trovarsi impreparati in vista di una campagna elettorale che potrebbe partire prima del previsto.
“I sottoscritti consiglieri comunali di Forza Italia, visto il dibattito attuale sul percorso politico di avvicinamento alle elezioni amministrative 2023, ritengono di dover chiarire la loro posizione. Come già espresso e condiviso nelle sedi e riunioni di partito, è per noi necessario individuare un candidato capace di riunire tutte le anime della coalizione, ribadendo al contempo che indispensabile e non sostituibile è esclusivamente l'unità del centrodestra.
Solo da un serio confronto, da una approfondita valutazione, e dall’intesa programmatica delle forze politiche che compongono il centrodestra potrà emergere tale figura, pronta a sostenere con successo la sfida della conferma della nostra coalizione alla guida della città "
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La querelle tra comune di Carrara e gli operatori balneari, coadiuvati dai gestori di campeggi, in merito al progetto Water Front e l’adozione della Variante al Piano Regolatore Portuale si arricchisce di un nuovo capitolo.
Gli operatori, rappresentati dall’avvocato Anna Schiaffino, hanno sottolineato che il ricorso da loro inoltrato, e bocciato dal Tar pochi giorni fa perché, nella pratica, i provvedimenti messi in atto da Regione, Comune e Autorità portuale per rivoluzionare il litorale Marinello non sono provvedimenti lesivi allo stato attuale, non porterà cambiamenti nelle future lotte del gruppo.
Per loro, i rischi, economici e probabilmente ambientali, sono troppo grandi per fermarsi, e nonostante i lavori di riqualificazione procedano a gonfie vele.
“La sentenza del TAR Toscana – si legge nel comunicato – nulla ha deciso sulle questioni poste con il ricorso nel 2018, dice l’Avvocato Anna Schiaffino per Campeggio Italia, che insieme ad altri operatori, ha presentato il ricorso per l'annullamento delle delibere sullo “schema di accordo tra Comune di Carrara, Regione Toscana e Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale, per lo sviluppo condiviso del Porto di Marina di Carrara”. A firmare, operatori economici quali il Bagno La Cicala, i Campeggi Linus, Parchi Vacanze e Campeggi, Container della Partaccia, i bagni di Cinquale Park, L'Approdo, La Capannina, Sunset, Solemar, Eden, Alpemare, Stefanella, oltre all’ Unione Proprietari Bagni e al Comune di Forte dei Marmi. Nel mirino il progetto del Water Front e l’adozione della Variante al Piano Regolatore Portuale per consentire “un idoneo sviluppo del porto”.
Rischi idrogeologici, erosione costiera, possibili danni a tutto il litorale apuano: i punti critici che gli operatori elencano nel comunicato sono parecchi, senza dimenticare che l’accordo per dare il là ai lavori sarebbe stato raggiunto, secondo Campeggio Italia, tenendo fuori gli enti e i soggetti che lavorano e vivono il territorio interessato dalle riqualificazioni.
Ovviamente, l’iter per un possibile blocco e ridefinizione dei lavori, o al contrario un placet definitivo per l’inizio del progetto Water Front, sono ben lunghi da una risoluzione, ma per gli operatori in rivolta quella di oggi è già una vittoria, o, come l’hanno definito, uno zero-a-zero (e palla al centro).
“Si è ritenuto che l’accordo – continua la nota – disattendesse gli obiettivi di rispetto ambientale, prevedendo interventi suscettibili di determinare una amplificazione del rischio idrogeologico e dell’erosione costiera, con effetti negativi per l’intero litorale apuoversiliese. E si è lamentato che l’accordo fosse stato raggiunto senza la partecipazione di tutti gli altri Enti e soggetti interessati. Secondo gli enti resistenti, il protocollo di intesa non presentava valenza di provvedimento amministrativo, ma un atto di natura politica. E la Regione Toscana si è chiamata fuori anche perché non più competente secondo il decreto-legge n. 121/2021, per cui è attribuita all’Autorità di Sistema portuale la potestà pianificatoria sulle aree del porto (salvo l’esito del ricorso della Regione alla Corte costituzionale, di cui si attende sentenza). Con accordo fra le parti, il ricorso è stato dichiarato per il momento inammissibile. La sentenza afferma che le lamentate lesioni avrebbero ragion d’essere se l’atto costituisse esercizio finale, di natura provvedimentale, mentre è solo atto politico. Dovrà però tradursi in atti di portata provvedimentale, e contro di essi gli odierni ricorrenti potranno reagire, ove i provvedimenti risultino lesivi delle loro posizioni giuridiche soggettive. Quindi zero a zero: la partita continua”.
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