Politica
Sarà ancora Luca Panfietti a dirigere Erp Massa Carrara: confermato alla presidenza dopo 15 anni di mandati rinnovati
Una presidenza durata 15 anni quella del dottor Luca Panfietti presso Erp Massa Carrara che è stata riconfermata all’unanimità dei presenti, 16 comuni su 17 per un totale…

I paladini Apuoversiliesi criticano l'intervento dell'onorevole Barabotti sul porto di Marina di Carrara
"La vera novità - lo dice Orietta Colacicco, Presidente dei Paladini Apuoversiliesi - nelle parole dell'onorevole Barabotti durante la conferenza stampa del 28 giugno sul porto di Carrara…

Commissione Attività Produttive sulla Zona Logistica Semplificata, il porto e le bonifiche : l'intervento dell'onorevole Barabotti
Si è svolta oggi una seduta della Commissione Attività Produttive del Comune di Massa, presieduta da Filippo Badiali, alla quale ha partecipato l’Onorevole Andrea Barabotti. Il confronto ha…

Strategie ambientali per combattere il caldo alternative all'aria condizionata proposte dal comitato Ugo Pisa di Massa
Il comitato Ugo Pisa propone un approccio diverso per combattere il caldo estivo in rispetto dell’ambiente: “Leggiamo le parole della presidente Incoronato e, ancora una volta, abbiamo la…

Il Partito Democratico di Massa-Carrara: "Sì convinto al Piano Regolatore del Porto per un futuro sostenibile e integrato"
Il Partito Democratico di Massa-Carrara, il PD di Carrara, il PD di Massa ed il PD di Montignoso esprimono pieno e convinto…

Toppa peggio del buco: continua il confronto a distanza tra Erp e Pierlio Baratta con il commento dell'econimista all'ultima replica dell'ente
“La toppa è sempre peggio del buco” è il commento dell’economista e ex assessore al bilancio del comune di Massa Pierlio Baratta all’ennesima replica di Erp relative al…

Sul porto di Marina di Carrara mancano gli investimenti secondo Fit Cisl
Un Piano Regolatore Portuale che sembrava vicino al traguardo nel corso del 2024 risulta oggi inspiegabilmente arenato. Una situazione di stallo che, come Rappresentanti dei Lavoratori della FHP, ci preoccupa…

I dati sul portale di Erp si riferiscono a consulenze e incarichi professionali: Erp replica a Baratta invitandolo a non mescolare i due valori
Continua il botta e risposta tra l'economista Pirlio Baratta e Erp sulle consulenze messe al bilancio dall'ente. Anche Erp rinnova la sa poizione e sottolinea la…

I dati sulle consulenze di Erp sono sul portale trasparenza dell'ente: Pierlio Baratta ribadisce l'entità degli importi contestati da Erp
L'economista Pierlio Baratta risponde alla replica di Erp che aveva contestato la sua segnalazione su 600 mila euro di spese per consulenze esterne e ribadisce la sua posizione…

La sanità apuana e toscana al centro dell'incontro organizzato da FdI all'Autorità Portuale di Marina di Carrara il 30 giugno
Fratelli d'Italia promuove un importante momento di confronto pubblico dedicato alla sanità apuana e toscana, che si terrà lunedì 30 giugno alle ore 18, 30 presso…


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Il comitato Dai monti al mare con Avenza si R-esiste torna a parlare dei problemi di sicurezza di Avenza: "Avenza da mesi è sotto l’assedio notturno della cosiddetta ‘banda del tombino’.l nome rievoca le famigerate bande di decenni fa, pare quasi roba da romanzo ‘noir’, peccato che di nero ci sia solo l’umore dei commercianti lesi nelle loro tasche e nella loro dignità di contribuenti, e anche quello dei cittadini. Nulla si può forse contro i bombaroli dei bancomat, certamente più organizzati, ma comunque consapevoli che Carrara sia la terra di nessuno. Di chi è la colpa? Si dirà del sistema, delle leggi, della carenza del personale delle forze dell’ordine. Il solito scaricabarile alle spalle di chi ogni volta si prende il colpo allo stomaco e lo deve accettare impotente in attesa del prossimo. A noi non interessa se la colpa è del governo, troppo lontano per sentire il soffocato grido dei gementi carrarini, a noi interessa l’evidente lassismo e disinteresse di chi ci amministra che avrebbe dovuto da tempo attivarsi per limitare i danni dilaganti. Come? Lo abbiamo suggerito più volte e l’attivazione postuma delle telecamere di stamani fa capire che, come tempismo, siamo al ridicolo. Da sempre il primo cittadino e chi di competenza fa sopralluoghi e mostra solidarietà alla comunità ferita, ne faremo a meno in futuro preso atto della protratta noncuranza finora mostrata. I cittadini stanchi non si arrendono, non abbiamo solo vetrine rotte, di rotto c’è ormai ogni legame di fiducia e di attesa. Ma chi vi credete di prendere in giro? Telecamere messe il 29 maggio e guarda caso attivate oggi? Pensate che la gente dimentichi. Se l’umore ribolle, il Comitato Si R-Esiste si ribella.E ci sentirete".
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Parlano di un servizio raccolta rifiuti poco efficiente e della necessità di rimuovere dal suo incarico l’avvocato Sabrina Borghetti, attuale presidente di Asmiu, la partecipata del comune di Massa che si occupa dei rifiuti. Le critiche arrivno da Stefano Benedetti e da Piergiuseppe Cagetti di Forza Italia che spiegano: “La città è sporca, il servizio di raccolta non funziona e come diremo più avanti l’ Asmiu ha generato una disparità di trattamento tra i cittadini, come non si era mai vista in precedenza. Si tratta dei bidoni per la raccolta differenziata che insistono all’esterno dei condomini sparsi per la città, quindi, facilmente raggiungibili anche da persone estranee all’ambiente interessato. Portiamo l’esempio di via Meucci a Camponelli, ma vi sono molti altri condomini sparsi per il territorio nella stessa situazione , dove tanti cittadini che frequentano la zona e il centro commerciale, ognuno per i suoi motivi, arrivano con sacchetti pieni di rifiuti mescolati che vengono quotidianamente scaricati nei cassonetti. Il problema si presenta quando l’operatore Asmiu è obbligato dall’azienda a non ritirare i sacchetti misti, cioè, quelli che contengono rifiuti di materiale diverso. A questo punto il cassonetto in oggetto viene “abbandonato” in loco per almeno sette /dieci giorni, fino a che l’ amministratore del condominio non chiama Asmiu che sopraggiunge trovando, ovviamente, ancora più rifiuti accumulati, per provvedere successivamente all’ addebito dei residenti con sanzione e costo del conferimento al Cermec. Questo sistema, soprattutto nel periodo estivo, causa una condizione di invivibilità generata dall’odore dei rifiuti che rimangono al sole per giorni e giorni, in una inaccettabile situazione igienica. Perchè dovrebbero pagarne la conseguenza sanzionatoria, i residenti, se tutti i cittadini hanno accesso ai bidoni in modo indiscriminato e non esiste assolutamente un sistema di video sorveglianza? Chi paga al contrario per le isole interrate come quella che insiste sotto il comune di Massa ? Anche in quei bidoni vengo conferiti sacchetti misti. Per quanto sopra, crediamo sia necessario migliorare il sistema di raccolta dei rifiuti , eliminando i bidoni condominiali e puntando su soluzioni tracciabili e condivise dai cittadini. Le isole ecologiche devono essere funzionanti e funzionali , non abbandonate a se stesse come ormai accade in tutta la città. E soprattutto le sanzioni devono colpire chi conferisce i rifiuti “illegalmente “ o in modo scorretto , non chi rispetta le regole. Chiediamo anche al sindaco Persiani la rimozione della presidente Boghetti, per dimostrata incapacità gestionale, chiediamo un’ indagine interna con commissione consiliare per cercare eventuali casi di illegalità o inopportunità che ci vengono riferiti da dipendenti Asmiu riferiti a forniture acquistate presso l’azienda del padre della presidente. Questa situazione sarà segnalata alla Procura della Repubblica di Massa con la richiesta di avviare una indagine per accertarne la regolarità o meno. Per concludere, informiamo che in questi giorni, sarà inoltrato anche un esposto alla Corte dei Conti Regionale su varie questioni che a nostro avviso hanno prodotto un danno erariale come i bandi pubblicati per l’assunzione di capi servizio , in considerazione del fatto che già all’interno dell’azienda vi sono diversi dipendenti di questo livello”.
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“L’abbattimento di un pino all’interno del complesso sportivo "La Caravella" – avvenuto in piena stagione di nidificazione, in violazione delle normative ISPRA e LIPU – è solo l’ultimo episodio di una gestione miope del patrimonio arboreo cittadino. Questo caso, tuttavia, offre lo spunto per una riflessione più ampia sul progetto di riqualificazione dell’area, finanziato con fondi PNRR, che rivela, a nostro avviso, criticità ambientali, tecniche e amministrative di grave entità”: parte così l’analisi di Associazione Arca sul progetto della Caravella di Marina di Carrara che ritiene sia un percorso carente di cultura del verde. “Nonostante la retorica della sostenibilità, nonostante il miglioramento degli impianti sportivi e alcuni aspetti estetici, il progetto dimostra una preoccupante assenza di attenzione per il valore ecosistemico del verde esistente. Gli alberi maturi vengono abbattuti senza analisi VTA, senza valutazioni strumentali puntuali, senza un bilancio dei benefici perduti (assorbimento di anidride carbonica, ombreggiatura, regolazione idrica), senza garanzie di sostituzione graduale, come previsto dalle linee guida nazionali ed europee. La loro perdita avrà effetti misurabili sul microclima urbano e sulla salute pubblica. Val la pena ricordare che ogni pino adulto assorbe in media circa 20 chili di anidride carbonica all’anno.
La relazione agronomica allegata al progetto generalizza lo stato di "senescenza" della pineta senza analisi individuali delle piante; senza indicazioni specifiche su quali, quante e in che condizioni; gnora il principio di gradualità, optando per un abbattimento in blocco, in un’unica soluzione, definito più economico (per chi?, per cosa?), ma certamente dannoso per l’ecosistema, in contrasto con la buona pratica della sostituzione graduale; non fornisce un bilancio ecosistemico tra alberi eliminati e nuovi impianti, lasciando un vuoto di anni, se non decenni, nei servizi ambientali. La cementificazione è mascherata da sostenibilità: sposta il cemento invece di ridurlo. Il progetto infatti vanta una riduzione delle superfici impermeabili, ma si tratta di un artificio, di un’illusione contabile: si demolisce cemento in disuso in alcune aree, mentre si costruisce su suolo verde in altre (pista skate, tribune, percorsi); il saldo numerico appare invariato, ma la pressione edilizia si sposta su zone prima naturali, peggiorando la qualità del suolo. Una vera decementificazione richiederebbe la restituzione di aree alla permeabilità naturale, non un mero rimpallo di superfici. Inoltre vi sono rischi di non conformità con il PNRR. I fondi europei impongono il rispetto del principio DNSH (Do No Significant Harm), trasparenza e coerenza con la transizione ecologica. Tuttavia l’abbattimento indiscriminato non è giustificato da urgenze documentate; manca una valutazione paesaggistica chiara (come richiesto dal D.Lgs. 42/2004) e, a quanto appare, il coinvolgimento della Soprintendenza; le tempistiche del PNRR non possono giustificare scelte ambientali affrettate. Rinnoviamo il nostro richiamo ad un cambio di paradigma, perché il verde urbano non è un ornamento, ma un bene comune essenziale per la salute, il clima e la vivibilità. È tempo di mettere il verde al centro delle politiche urbane, non in fondo alla lista. Chiediamo alle istituzioni la revisione tecnica del progetto, con perizie agronomiche puntuali e un piano di sostituzione graduale; la verifica della legittimità degli abbattimenti, incluso il rispetto delle norme sulla nidificazione; il bilancio ecosistemico trasparente, con garanzie sulla compensazione ambientale e il coinvolgimento civico nelle scelte, nel solco della trasparenza promessa dal PNRR.
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Un traliccio per antenna 5g sarà installato a breve vicino al campo sportivo di Codena. La notizia ha dato lo spunto al consigliere della lista Ferri Filippo Mirabella per fare una serie di osservazioni: “I residenti di Codena che hanno scoperto l’imminente installazione dell’antenna 5g sono insorti. La politica ambientale della giunta Arrighi sembra non abbia mantenuto alta l’attenzione sul piano delle antenne del territorio per tutelare i cittadini dall’inquinamento delle onde elettromagnetiche e le possibili conseguenze sull’uomo a seguito di questo tipo di nuove installazioni. Sia chiaro che queste posizioni non sono assolutamente contro la nuova tecnologia, ma contro una politica poco trasparente che non tiene conto né della salvaguardia della salute e neppure dell’impatto negativo dal punto di vista paesaggistico. Con la salute non si scherza e sono già 24 le antenne di telefonia mobile nel nostro comune, come previste tra l’altro nel Regolamento deliberato dall’amministrazione precedente nel 2009 e rivisitato ed integrato nel 2013, di cui il sindaco Arrighi sembra non conoscerne l’esistenza, visto che nelle linee programmatiche lo propone come nuovo. L’imponente struttura che sorgerà a Codena, sembra calata dall’alto senza alcuna informazione alla cittadinanza. Gli abitanti lo hanno scoperto casualmente, quando il Comune ha chiesto alla Pro Loco le chiavi del campo. Nessun avviso pubblico, nessuna partecipazione, solo scelte opache. Ora Codena è sul piede di guerra e il sottoscritto sosterrà questa battaglia. Domani peraltro è previsto un incontro pubblico sulle antenne, ma molti parlano già di una manovra tardiva, se non addirittura “riparatoria”. I cittadini chiedono chiarezza e denunciano un’amministrazione sorda e distante. Tre anni di inazione: Arrighi e Lorenzini assenti, accusati di non aver mai aggiornato il piano comunale delle antenne, fermo al 2013. Una totale assenza di visione urbanistica e ambientale, in contraddizione con le promesse elettorali di sostenibilità e transizione ecologica. In tre anni, nessun confronto con la cittadinanza, nessun tavolo tecnico, nessuna linea guida. Eppure, in Commissione, Lorenzini aveva accennato ai fondi del PNRR, che avrebbero potuto incentivare l’installazione di antenne anche nei paesi a monte. Ma anche in quel caso, nessun piano, nessuno studio, solo parole vaghe e atteggiamento superficiale. Nessun dubbio sulla situazione “Salute e 5G”. Anche quando è scientifico che, l’installazione di antenne soprattutto in aree residenziali, solleva forti preoccupazioni anche sul piano della salute. Numerosi studi indipendenti segnalano effetti biologici potenzialmente dannosi legati all’esposizione prolungata a onde elettromagnetiche ad alta frequenza, in particolare per il 5G. Molti comuni italiani e europei tra l’altro, anche molto più importanti del paese di Codena, hanno sospeso o limitato le installazioni, chiedendo verifiche serie sugli impatti sanitari. Qui, invece, non solo non si pone il problema, ma lo si evita completamente. Dito puntato anche sulla Commissione Ambiente che su questo tema, come su altri scottanti dossier ambientali, non ha mai preso una posizione chiara né sollecitato la giunta ad agire. Codena è solo l’ultimo di una serie di casi ignorati: la marmettola, l’inquinamento da cave, i residui industriali, la gestione dei rifiuti e delle acque. Nel frattempo, mentre i cittadini alzano la voce, la politica sembra guardare altrove. Ma la montagna, questa volta, potrebbe non restare in silenzio. Invece è assolutamente urgente adeguare quello esistente alle nuove tecnologie che negli ultimi anni hanno avuto evoluzioni epocali”.
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“L’ennesimo incidente stradale all’incrocio fra via Europa e l’Aurelia, avvenuto domenica notte, dovrebbe indurre a una seria riflessione sul mantenimento del semaforo lampeggiante dalle 23 alle 7 di mattina. C’è la fondata possibilità che qualcuno prima o poi si faccia veramente male e di fronte al susseguirsi degli incidenti notturni a quel semaforo serve un cambiamento immediato” dichiara la consigliera Bennati. “Tra l’alto chi abita nel quartiere subisce una brusca interruzione del sonno e del riposo, pericolosa per la salute, dovuta alla violenza degli incidenti. Il Sindaco ha il dovere di garantire la salute e l'incolumità delle persone sia quelle che abitano in quella zona, sia quelle che transitano lungo le strade alla luce dell’Atto di Indirizzo politico in tema di viabilità e traffico del Settembre 2024” rimarca Bennati.
Il Polo Progressista e di Sinistra deve constatare come il dato degli incidenti notturni, all’incrocio fra via Europa e l’Aurelia, sia in totale contrasto con l’Atto di Indirizzo politico della Giunta Persiani finalizzato a ridurre gli incidenti aumentando la sicurezza stradale. E’ inaccettabile che l’amministrazione comunale non provveda ad aggiornare il Piano urbano della mobilità sostenibile incaricando dei professionisti riconosciuti dal Ministero delle Infrastrutture. Affrontare il tema della mobilità cittadina in maniera professionale potrebbe aiutare a trovare soluzioni e correzioni dell’attuale assetto in grado di ridurre il numero di incidenti che tra l’altro comportano per la cittadinanza massese la crescita dei premi assicurativi. Quanto accade in via Europa è la punta di un iceberg frutto dell’assenza di ascolto delle istanze che provengono dalla città; il sindaco Persiani può continuare a fare della facile ironia in Consiglio comunale, ma la vita quotidiana delle persone e i loro bisogni continuano a non trovare ascolto da parte sua.
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La sindaca di Carrara Serena Arrighi commenta così la notizia dell'emendamento presentato al Decreto Infrastrutture dal parlamentare della Lega Andrea Barabotti con il quale si propone il passaggio dello scalo apuano dall'Autorità di sistema portuale del Mar Ligure Orientale, e quindi con La Spezia, a quella del Mar Tirreno Settentrionale, della quale fanno parte Livorno e Piombino."Il porto di Marina di Carrara è una infrastruttura vitale per tutta la nostra provincia – dice Arrighi -. Dalla sua crescita e dal suo sviluppo passano la crescita e lo sviluppo non solo di Carrara, ma di tutto il nostro territorio. Consapevoli di questa importanza da tempo come amministrazione ribadiamo come la priorità ad oggi sia una: quella di arrivare in tempi brevi all'approvazione del nuovo piano regolatore portuale, documento fondamentale per consentire al porto di proseguire quel percorso virtuoso ormai avviato da tempo che oggi si scontra con i limiti di uno strumento urbanistico vecchio addirittura di 44 anni. Per questo motivo se l'onorevole Andrea Barabotti vuole fare qualcosa di concreto per il nostro territorio solleciti il ministero a sbloccare finalmente l'iter per l'approvazione del piano regolatore lasciando poi che sia il territorio a decidere quale strada dovrà prendere l'Autorità di sistema portuale. Se il porto di Marina di Carrara debba restare assieme a La Spezia o unirsi a Livorno e Piombino credo sia un argomento troppo importante per anche solo pensare di poterlo risolvere con un emendamento. Una decisione di questa portata per il futuro del nostro territorio deve essere frutto di un percorso di condivisione che non può fare a meno che coinvolgere il territorio stesso, a partire ovviamente dalle istituzioni che lo rappresentano".
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Area della Zecca, a Massa nel degrado: il monumento dei donatori è soffocato dalle erbacce: la denuncia arriva dal consigliere comunale Daniele Tarantino che evidenzia lo stato di incuria e chiede interventi immediati per un luogo che dovrebbe essere “simbolo di memoria e gratitudine, e che oggi è ridotto a uno scenario desolante. Succede a “La Zecca”, storica località del territorio comunale, dove il monumento dei Donatori, dedicato a chi, con generosità, ha scelto di donare sé stesso al prossimo, è completamente coperto da erbacce e vegetazione incolta. Tarantino parla apertamente di “vergognoso abbandono” da parte dell’amministrazione. "Quello che dovrebbe essere un luogo di rispetto e riflessione – afferma – è oggi irriconoscibile. E lancia un appello affinché “si intervenga immediatamente non solo con un’azione di pulizia straordinaria, ma soprattutto con un piano di manutenzione continuativa della frazione. La situazione, documentata da cittadini e volontari, ha suscitato indignazione anche sui social, dove le immagini della zona invasa dalle sterpaglie stanno circolando da giorni. Un paradosso inaccettabile in un comune che si professa attento al verde pubblico e al decoro urbano”. Daniele Tarantino annuncia infine che presenterà nuovamente, una richiesta formale in consiglio comunale insieme a Giovanna Santi e a tutti i colleghi del Partito Democratico, affinché il sito venga immediatamente bonificato e inserito tra le aree da curare regolarmente. "Restituire dignità a La Zecca – conclude – non è solo una questione di manutenzione: è una questione di civiltà".
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In grave ritardo per il finanziamento PNRR il cantiere della scuola Buonarroti di Marina: a riferirlo è il consigliere della Lista Ferri Filippo Mirabella che spiega: “Circolano notizie su una riunione che si sarebbe tenuta in prefettura sullo stato di avanzamento dei progetti finanziati col PNRR e che la maglia nera sarebbe proprio il cantiere della Scuola Buonarroti di Marina di Carrara. Il prefetto infatti avrebbe convocato una cabina di regia per fare il punto sui progetti PNRR a livello provinciale, incontro necessario, visti i ritardi evidenti e le troppe incertezze di alcuni cantieri. L'obiettivo era chiaro: verificare l'aderenza ai cronoprogrammi e affrontare le criticità che stanno mettendo a rischio milioni di euro destinati al territorio. A quanto pare, il cantiere della scuola Buonarroti si sarebbe guadagnato il poco invidiabile primato di peggiore della provincia. Una maglia nera che ricadrebbe direttamente sull'assessore Lorenzini, sebbene professionista del settore, nello specifico di questo progetto che sta procedendo con incertezza. È da tempo che segnaliamo pubblicamente la situazione di questo cantiere, rimasto fermo per mesi senza spiegazioni credibili. Peraltro dagli atti pubblicati dal dirigente Nicola Festa arriva un segnale inquietante: l’affidamento diretto di consulenza legale richiesto formalmente dal RUP, che è stato affidato alla “Jus Società tra avvocati a.r.l” , con sede in Firenze, per l’importo onnicomprensivo di € 26.264,16 (pare che ci siano anche avvocati di Carrara). Certo che questo aiuto è previsto ai sensi dell'articolo 15, comma 6 del Codice degli Appalti, infatti essendo il RUP responsabile della corretta gestione dell'appalto può comportare rischi legali, soprattutto in caso di errori od omissioni ed il supporto legale può aiutare a ridurre questi rischi. L'appalto per la demolizione e ricostruzione della scuola Buonarroti se loera aggiudicato il Consorzio Italiano Costruzioni Manutenzioni e Servizi Società Cooperativa, con sede legale in Bologna per circa 6 milioni e 500 mila euro. Il cantiere era rimasto fermo più volte e a quanto pare il RUP in data 28/03/2025, esponeva la necessità di individuare un legale per una consulenza legale finalizzata a utile a supportarlo nelle attività di sua competenza ed elencata una serie di attività. Tra cui l’esame della documentazione contrattuale e degli atti inerenti l'appalto forniti dall'Amministrazione, le criticità già in atto e quelle potenziali desumibili allo stato degli atti. Il supporto al RUP nelle attività di risk assessment e la disamina di ogni atto/documento/provvedimento che eventualmente potrebbero avviare contenziosi. Una scelta che, letta nel contesto attuale, segnala una crescente preoccupazione per l’andamento rallentato dei lavori e lascia intuire la volontà di cautelarsi rispetto a eventuali responsabilità future. Un segnale, questo, che conferma le criticità già emerse nella fase attuativa dell’intervento. Di fronte a una scadenza vincolante come quella del 31 marzo 2026, infatti continuare a minimizzare o eludere la realtà significa mancare di rispetto a cittadini, famiglie e alla comunità scolastica tutta. L’assessore Lorenzini al riguardo preferisce una narrazione rassicurante, che però non regge più. Se esiste anche solo rischio che la scuola non sia funzionale entro i termini previsti, che non sia pronta, sarebbe doveroso, già ora, informare dirigenti, docenti e genitori. Continuare a tacere non sarebbe solo irresponsabile: sarebbe ingannevole”.
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È stata depositata una mozione del consigliere comunale Andrea Tosi (Lega) per sollecitare l'emissione dell'ordinanza di demolizione dei manufatti abusivi presenti nella zona Lavello, da anni al centro di segnalazioni, esposti e verifiche. La Lega segue da tempo questa situazione, attraverso accessi agli atti, interrogazioni, sopralluoghi, incontri con uffici tecnici e enti competenti. Proprio tramite la documentazione acquisita è stato possibile accertare gravi irregolarità urbanistiche e ambientali: costruzioni abusive, assenza di allaccio alla rete fognaria, possibili scarichi non conformi, edificazioni in zone a rischio idraulico e condizioni igienico-sanitarie molto preoccupanti. Andrea Tosi, Consigliere comunale e Segretario provinciale della Lega, firmatario del documento, dichiara: "Sulla zona del Lavello lavoriamo da anni con atti concreti. Abbiamo chiesto documenti, fatto sopralluoghi, verifiche. Le criticità riscontrate non sono opinioni: sono state confermate da atti ufficiali. Ora bisogna intervenire, senza ulteriori rinvii per ripristinare una volta per tutte la legalità. I cittadini onesti lo meritano.". Sul tema si è espresso anche l'onorevole Andrea Barabotti: "Come Lega ci occupiamo da tempo con rigore e serietà della situazione del Lavello. Abbiamo anche potuto constatare la gravità della situazione in un recente sopralluogo. Il rispetto della legalità, della salute pubblica e dell'ambiente per noi viene prima di tutto. Non possiamo più accettare che ci siano cittadini di serie A e di serie B. Chi rispetta le leggi e paga le tasse deve essere tutelato, mentre chi viola le regole non può restare impunito. La legalità deve valere per tutti, senza eccezioni, per garantire rispetto e sicurezza a chi vive e lavora onestamente. Su questo saremo sempre presenti, a ogni livello istituzionale".
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