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Piano parcheggi per Marina di Carrara che tenga conto delle esigenze dei residenti: la richiesta di Associazione Arca
Marina di Carrara, città di mare e meta turistica estiva, vive ogni anno un incremento esponenziale di presenze durante i mesi caldi. Se per i visitatori questa è…

"Massa e Ospedale del Cuore sono un esempio importante dell'impegno umanitario dell'Italia": l'onorevole Bergamini di Forza Italia visita i bambini palestinesi curati a Massa
L'onorevole Deborah Bergamini, vicesegretario nazionale di Forza Italia, ha visitato nella mattinata di giovedì 14 agosto 2025 l'ospedale del cuore di Massa, OPA. Bergamini,…

Privilegiati, beneficiati dalla politica e responsabili del degrado di Massa: Brunetti e Rivieri di Indipendenza si scagliano contro Persiani e Forza Italia
Durissimo attacco all’amministrazione massese del sindaco Francesco Persiani e a Forza Italia Toscana arriva dai responsabili comunali e provinciali di Indipendenza, Gian Luca Brunetti e Mauro Rivieri, peraltro…

"Giravolta del Pd sui beni estimati": il consigliere Martinelli ripercorre la vicenda in consiglio regionale
Si riaccende la polemica sui beni estimati. Il consigliere comunale di Carrara Matteo Martinelli interviene per ricostruire i passaggi della vicenda durante il periodo in cui consigliere regionale…

"Piscina di Carrara, probabile buco nell'acqua": la critica di Giuseppe Bergitto segretario comunale di Forza Italia Carrara
Giuseppe Bergitto, segretario Forza Italia Carrara, relaziona sul caso dei lavori ancora non ultimati alla piscina di Carrara centro: "L’annosa vicenda della piscina di Carrara centro da un…

Caldo torrido e fontane spente a Massa: la segnalazione di Italia Nostra Massa Montignoso
Fontane a secco a Massa, Italia Nostra Massa Montignoso torna a rivolgersi al sindaco: "Abbiamo più volte denunciato la cattiva manutenzione delle nostre fontane pubbliche e solo…

Il Polo P&S: in via Pisa la riparazione stradale è durata meno di 24 ore
“Questa mattina mentre andavo al lavoro percorrendo via Pisa ho dovuto constatare come la riparazione stradale effettuata ieri mattina sia durata meno di ventiquattro ore e così ho…

Amministrazioni accusate di abusivismo che restano in silenzio: Rifondazione Comunista Massa chiama in causa Massa e Montignoso sull'aeroporto del Cinquale
Ancora dubbi sull'aeroporto del Cinquale da parte di Rifondazione Comunista Massa: "Che il progetto vincitore della gara del Comune di Massa per la gestione dell'Aeroporto del Cinquale non…

"Il Consorzio torni a essere trasparente e super partes”: l'appello di Maria Teresa Baldini
«Difendiamo il territorio» – dichiara Maria Teresa Baldini, consigliera del Consorzio di Bonifica Toscana Nord – «perché la gestione di un ente così strategico deve basarsi su trasparenza,…

IMM paziente tenuto in vita artificialmente: l'analisi del segretario comunale di Forza Italia Giuseppe Bergitto
CarraraFiere un paziente ormai morituro: è questa l'analisi fatta dal segretario comunale di Forza Italia Carrara Giuseppe Bergitto che spiega: "IMM è una delle principali aziende partecipate del…

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Gestione incompetente, opaca e spesso non conforme ai regolamenti: è questo il giudizio che il consigliere dell’opposizione Massimiliano Bernardi dà delle politiche abitative del comune di Carrara, riferendosi, principalmente, al lavoro dell’assessore al sciale Roberta Crudeli e della dirigente e vicesegretario generale Barbara Tedeschi. “La realtà dei fatti è preoccupante – spiega Bernardi - assegnazioni illegittime, errori formali, disparità di trattamento e un approccio sprezzante verso chi si rivolge agli uffici in situazioni di disagio estremo. La dirigente Tedeschi pare che lavori su "regole fai da te" invece di garantire il rispetto delle normative nella sua qualità di alta funzionaria comunale, che dovrebbe applicare leggi e regolamenti . Come nel caso di una donna, già da tempo seguita dai servizi abitativi, che è riuscita in breve tempo ad ottenere due cambi alloggio, fino a vedersi assegnato un appartamento di circa 80 metri quadrati, completamente ristrutturato con due camere da letto, anche se vive con una sola figlia, mente ad una famiglia dalla graduatoria generale composta da tre persone è stata assegnata una casa di 68 metri con una solo camera. Tale assegnazione risulterebbe in contrasto con i criteri di congruità previsti dalle normative regionali e comunali. Perché tra l’altro non si possono assegnare case come cambio alloggio completamente ristrutturate. Con quale giustificazione tecnica o sociale? Perché altre famiglie attendono da anni e non ottengono lo stesso trattamento? Per quanto riguarda Crudeli, storica esponente del Partito Democratico, c’è da dire che ha chiuso la porta in faccia agli utenti, istallando un video citofono. Nel suo passato di consigliere comunale non ha mai perso occasione per attaccare l’amministrazione di turno, accusandola di mancanza di ascolto e di contatto con i cittadini. Oggi, invece, lei , si trincera dietro un videocitofono installato all’ingresso del proprio ufficio, decidendo chi può entrare e chi no, senza alcun criterio trasparente. Sono innumerevoli le segnalazioni di persone, soprattutto donne e madri in grave difficoltà economica e abitativa, costrette ad aspettare ore fuori dalla porta, senza essere ricevute. In molti casi peraltro , la pressione esercitata da queste persone ha portato a soluzioni forzate e non regolari, come se il disagio si potesse "archiviare" assegnando un alloggio fuori dai criteri, per chiudere la pratica. Come mai alcune persone riescono ad avere cambi casa in tempi rapidissimi, mentre altre attendono da anni? Chi stabilisce e con quali criteri, le assegnazioni straordinarie? Perché la dirigente Tedeschi non applica correttamente la legge della RT e regolamenti? Perché l’Assessore Crudeli si rifiuta di direttamente chi vive situazioni di disagio? Le politiche abitative sono una questione seria, che tocca i diritti fondamentali delle persone. La superficialità con cui vengono gestite da Crudeli e Tedeschi sta creando un clima di sfiducia, tensione e malcontento crescente. Le istituzioni devono garantire trasparenza, equità e ascolto, non favoritismi e chiusure e i cittadini non si accontenteranno più di silenzi, reticenze o regolamenti interpretati a piacimento”.
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Non è piaciuto al comitato Ugo Pisa l'intervento del presidente Giani alla Festa della Cgil di Carrara: "Le parole del presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, pronunciate durante la chiusura della festa provinciale della Cgil, lasciano poco spazio a interpretazioni: più industria, più traffico marittimo, più estrazione .La provincia di Massa Carrara, secondo la sua visione, deve diventare un polo industriale, e per farlo “il porto va ampliato a ogni costo”.Ma di quale “costo” si parla esattamente? Nell’intervento del presidente non si è fatto alcun cenno alla salute dei cittadini, alla tutela del paesaggio o alla qualità della vita nelle aree urbane limitrofe al porto. Nessun accenno agli impatti ambientali, né alla necessità – finora completamente disattesa – di dotare lo scalo di una centralina di rilevamento dei fumi che misuri l'inquinamento atmosferico prodotto dalle navi. Ancora una volta, il lavoro viene messo in contrapposizione alla salute.
Un modello di sviluppo che pare ignorare i vari aspetti del territorio e i bisogni di chi lo abita.’ accettabile pensare ad uno porto “a ogni costo” senza aver avviato prima un dibattito pubblico trasparente, basato su dati ambientali aggiornati e valutazioni d’impatto indipendenti?Ci pare che il modello sia chiaro: estrazione, consumo, profitto per pochi. A pagare, però, sono in molti.Pagano i residenti, con un ambiente sempre più compromesso. Pagano le nuove generazioni, con un territorio impoverito e reso insicuro.
Il presidente Giani ha ribadito inoltre che “il marmo è parte del nostro Dna” e che la montagna va vista come una risorsa economica. Una visione, anche questa, che riduce l’identità del territorio a una questione di profitto, ignorando le fragilità ambientali dell’area apuana e le battaglie portate avanti da anni da cittadini e comitati.Non è sviluppo, questo: è la trasformazione di un bene collettivo in un profitto privato.E anche la promessa di “posti di lavoro” serve troppo spesso a coprire una verità scomoda: l’occupazione nel settore è in calo, mentre le ricchezze prodotte dall’escavazione si concentrano in pochissime mani. Le comunità locali restano a guardare, con fiumi inquinati, versanti instabili, polveri sottili nell’aria e nessun reale beneficio.Ma ciò che ci preoccupa maggiormente è l’assenza, nel discorso pubblico istituzionale, di parole chiave come “salute”, “transizione ecologica”, “tutela ambientale”, “giustizia climatica”.
Il futuro non può essere costruito con ricette del passato. Servono alternative credibili e concrete, che investano in nuovo modello produttivo che non sacrifichi il territorio.
Per farlo, serve prima di tutto una presa d’atto: lo sviluppo “a ogni costo” è un prezzo che Massa e Carrara non possono più permettersi di pagare.
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Massa dimenticata dal presidente Giani: il sindaco Francesco Persiani commenta le dichiarazione del governatore della Toscana fatte alla festa della Cgil: "Prendendo le mosse dalle recenti dichiarazioni del Presidente della Regione Eugenio Giani alla festa della CGIL, la quale chiede giustamente di essere coinvolta nelle decisioni dell’amministrazione massese, ma quando si tratta di discutere dei grandi temi che interessano il territorio invita solo chi gli pare, rilevo come l’affermazione secondo cui sia necessario sviluppare l’infrastruttura portuale di Marina di Carrara secondo una logica che metta il settore industriale al centro di tutto,meriti qualche riflessione. Al di là della campagna elettorale che la nostra regione si appresta a vivere, non sarà sfuggito a molti lettori delle cronache dei quotidiani un Presidente di Regione che gira ogni borgo della Toscana continuando a dimenticarsi della nostra città, quasi come se non esistesse alcun casello autostradale che indichi la città di Massa. Mi piacerebbe infatti potermi confrontare con lui su vari argomenti che riguardano la città ma che hanno anche pertinenza regionale, per trovare assieme soluzioni strutturali a problemi come quello del ripascimento della nostra costa, tema indissolubilmente connesso a quello dell’ampliamento portuale che egli ha dichiarato di volere fermamente. Ci piacerebbe infatti ascoltare la stessa fermezza di volontà politica nel sostenere anche la difesa della martoriata costa apuo-versiliese e soprattutto di sapere se veramente vi sia l’impegno concreto da parte sua a stanziare risorse vere, e non solo enunciate in quale consesso, per contrastare un fenomeno che la stessa Europa riconosce come urgente ma a quanto pare non la Regione Toscana.Un Presidente di Regione, poi, che abbia o quanto meno dovrebbe avere a cuore tutta l’economica del territorio da egli governato non dovrebbe alimentare la dicotomia tra il settore dell’industria e quello del turismo, che è un segmento economico concreto e non basato su “voli pindarici”. Va bene accondiscendere la platea antistante, ma in questo caso si ha proprio la sensazione di una visione miope e poco rispettosa di chi contribuisce al pil regionale. Che dire, poi,delle dichiarazioni del Presidente Giani circa un ripensamento della sinistra rispetto al settore lapideo, che per decenni è stato additato come un settore da dismettere in favore di un ambientalismo integralista e che adesso diviene invece un importante asset economico da salvaguardare e sviluppare. Speriamo che non si trattino di boutades ferragostiane. Dal mio canto porterò ancora avanti la mia piena disponibilità a confrontarmi ed a collaborare con le istituzioni regionali per il bene della nostra città, facendo di tutto affinché Massa non venga ulteriormente vista solamente come una città di periferia e per questo concludo rivolgendomi al diretto interessato: “Quando viene, Presidente, a vedere lo stato delle spiagge del litorale massese ? L’aspettiamo….anche per un tuffo !”
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L’Associazione Arci 31 Settembre si appella all’intera città per un impegno collettivo nella creazione di un percorso che abbia come obiettivo finale la trasformazione di Villa Massoni in un “bene comune”. Dobbiamo promuovere la salvaguardia ambientale di quel luogo promuovendone lo sviluppo culturale, sociale e pubblico. Per questa ragione abbiamo guardato con interesse alla mozione presentata dal consigliere regionale Bugliani sul futuro del “bene culturale” Villa Massoni e che ha ottenuto il voto favorevole del consiglio regionale. Ancora prima abbiamo apprezzato i tentativi della consigliera comunale Bennati di stimolare l’amministrazione comunale a interessarsi all’acquisto di Villa Massoni in un percorso istituzionale con la Regione Toscana e il Governo. Massa non potrà mai essere “Capitale della Cultura” se non mette in piedi un percorso per prendersi cura di Villa Massoni.Ogni elemento che rimetta al centro del dibattito pubblico della nostra città il futuro di questo luogo dovrebbe essere visto in maniera favorevole; invece dobbiamo constatare il pessimo vizio massese di scatenare polemiche inutili sul passato e sulle responsabilità, sia pubbliche che private, che hanno portato alla condizione attuale di Villa Massoni. Oggi è quanto mai necessario guardare a quello che possiamo fare insieme come cittadinanza per garantire che Villa Massoni sia un luogo della città e per la città. Dobbiamo promuovere e sostenere ogni iniziativa che tolga il futuro di Villa Massoni dalle mani di operazioni speculative rendendola un luogo esclusivo. Crediamo che Villa Massoni potrebbe essere per Massa quello che oggi è la Versiliana per la Versilia, un vero polo culturale immerso in un contesto ambientale unico nel suo genere che avrebbe la potenzialità di cambiare il volto del nostro centro storico in particolare e della città in generale.
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Orietta Colacicco Presidente dei Paladini Apuoversiliesi, l’associazione che da 26 anni si batte contro l’erosione della spiaggia sulla costa apuoversiliese erosione sulla costa apuana e versiliese ha dichiarato: "L'erosione avanza al galoppo. Se sul versante apuano in questi giorni sono sparite addirittura tre file di ombrelloni, lasciando micro spiagge per una manciata di ombrelloni, non si può dire che le cose vadano bene a Cinquale, dove ci sono buche profonde che si alternano a secche, e a Forte dei Marmi, dove gli scalini sia esterni che interni rendono disagevole entrare e molto difficile uscire dal mare, specie per bimbi ed anziani, che costituiscono il target di quel turismo familiare che ha fatto crescere Forte ed ora si sta snaturando. Da chiedersi che cosa sarebbe successo con l’ampliamento del Piano regolatore Portuale del Porto di Carrara, causa primaria dell’erosione sin dagli inizi della sua realizzazione negli anni 20 e 30 del secolo scorso.Ma questo é al condizionale e al passato ed é superato. Per tre anni abbiamo lavorato intensamente, con l’aiuto e il sostegno di residenti, villeggianti. associazioni, commercianti, albergatori e balneari e, a furia di sensibilizzare amministratori e politici, partecipando a convegni su convegni, iniziando a dialogare finalmente con gli operatori del porto, siamo a un nuovo grande passo avanti. L’onorevole Andrea Barabotti, cui va il merito di averci in più occasioni ascoltato approfondendo i diversi punti, ha portato l’evidenza alla Camera dei deputati con un ordine del giorno, rivisto anche con l’Onorevole Alessandro Amorese,che, presentato e discusso il 10 luglio, è stato accolto “impegnando il governo a valutare un tavolo tecnico con l'obiettivo di approfondire, sentiti i comuni interessati, gli impatti erosivi delle opere del PRP previste a mare con i migliori strumenti disponibili, valutando anche eventuali soluzioni progettuali alternative e e/o misure di compensazione idonee. In pratica da una parte si va verso la proposta del Professor Pietro Lunardi di due anni fa che, “prima di poter parlare di un qualunque ampliamento, prevede un serio Modello idraulico in scala ridotta a fondo mobile, per studiare scientificamente gli interventi realmente necessari per bloccare l’attuale erosione in corso con interventi che potrebbero comprendere parzialmente opere di ripascimento affiancate a soluzioni anche strutturali. Ci vogliono prove che i lavori ipotizzati non incrementino l’erosione e le hanno chieste i sindaci di Massa, Forte dei Marmi e Pietrasanta sia al Consiglio dei Lavorii Piubblici che ai Ministri delle Infrastrutture, della Cultura, della Protezione Civile e del Turismo. Nè va dimenticata la robusta presa di posizione del sindaco di Forte dei Marmi Bruno Murzi dopo l’incidente della Guang Rong, che, distrutto il pontile di Massa, é ancora lì rovesciata. Dall’altra parte, come sostengono i Paladini, per trovare la quadra e superare la contrapposizione fra economia del porto ed economia turistica bisogna valutare soluzioni progettuali alternative, che già solo nel PRP sono dieci. Quello che é certo é che il nuovo piano regolatore del porto di Marina di Carrara é in fase di revisione, come durante l’ultima recente trasmissione televisiva della Pisaniana ha comunicato Bruno Pisano, il nuovo Commissario dell’Autorità Portuale della Liguria Orientale (di cui il Porto di Marina di Carrara fa parte). A cadere in primis sarebbe il tanto temuto prolungamento del molo di sopra flutto per 450 metri, quasi mezzo chilometro, voluto per ospitare le navi da crociera, che avrebbe portato un incremento esponenziale di erosione. Anche perché sarebbe un’opera inutile, visto che, come dice l’affare 115/21 del Consiglio Superiore dei Lavori pubblici, acquisito dai Paladini tramite accesso civico generalizzato, nel porto di Carrara non possono entrare navi di lunghezza superiore a 285 metri e le navi da crociera per la maggior parte sono lunghe fra i 330 e i 360 metri. Nella stessa trasmissione la sindaca di Carrara Serena Arrighi ha detto che al prolungamento per le crociere si può rinunciare, come il segretario provinciale della Cgil di Massa, Nicola del Vecchio, ha confermato la sua perplessità sull’utilità dell’opera. Ora, però, bisogna assolutamente concentrarsi sull’erosione, attuando in urgenza azioni tattiche e strategiche, perché se sparisce la spiaggia non ci può essere turismo e quel turismo che ha portato lavoro e benessere a tutta la costa. Non si può più aspettare".
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In vista del Consiglio comunale di domani, 31 luglio, i gruppi consiliari Partito Democratico e Massa Un’Altra Cosa voteranno contro l’assestamento di bilancio e la mozione relativa alla candidatura di Massa a Capitale Italiana della Cultura.Si tratta di temi importanti per la nostra città. Tuttavia, riteniamo che una scelta come quella della candidatura a Capitale della Cultura, proprio perché riguarda l’intera comunità cittadina, avrebbe richiesto un percorso realmente condiviso. Sarebbe stato fondamentale discutere i contenuti del dossier di presentazione e costruire una proposta collettiva, coinvolgendo le forze politiche, culturali e sociali del territorio. L’assise comunale avrebbe dovuto essere il luogo naturale in cui avviare questo cammino, garantendo trasparenza, confronto e partecipazione.Il tentativo, maldestro e tardivo, di rimediare in extremis al mancato coinvolgimento sottende semmai una necessità formale, non una reale volontà politica di confronto. Di fronte a questo approccio, non possiamo che esprimere la nostra contrarietà, pur ribadendo la disponibilità a contribuire, in modo serio, in ogni sede istituzionale. Anche sull’assestamento di bilancio non ci sono le condizioni per un voto favorevole. Ancora una volta, non abbiamo ricevuto informazioni chiare e dettagliate sulla destinazione delle risorse, il che rende impossibile proporre un contributo concreto. La nostra idea di città è diversa: avremmo indirizzato maggiori risorse alla pulizia, alla manutenzione e alla cura dello spazio pubblico, soprattutto in una fase in cui il degrado è sempre più evidente. Invece, si continuano a finanziare spese eccessive – come quelle per i fuochi d’artificio – che non rispondono ai bisogni reali della città.Serve più trasparenza, più ascolto e un metodo diverso: costruito sulla partecipazione, non sulle forzature.
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I residenti di Via San Giuseppe Vecchio chiedono il senso unico: “Così non si può più circolare” . Una raccolta firme per chiedere l’istituzione del senso unico in Via San Giuseppe Vecchio. È questa l’iniziativa promossa da un gruppo di residenti e frequentatori della zona, stanchi di convivere quotidianamente con disagi e pericoli legati all’attuale situazione viaria della strada. La richiesta, indirizzata al sindaco e all’Ufficio tecnico del comune di Massa, nasce da una serie di criticità ormai diventate insostenibili: carreggiata troppo stretta, passaggi difficili per i veicoli nei due sensi di marcia, auto parcheggiate su entrambi i lati, manovre complesse e situazioni di traffico congestionato o a rischio incidente.“La situazione è diventata pericolosa, specialmente per i pedoni – si legge nel documento presentato –. Le dimensioni ridotte della strada e la sosta selvaggia non permettono una circolazione sicura, né per chi guida né per chi cammina. Un senso unico migliorerebbe nettamente la sicurezza e la vivibilità del quartiere.”Per rafforzare la propria voce, i cittadini promotori dell’iniziativa hanno formalmente richiesto il sostegno del Consigliere comunale Daniele Tarantino, della Consigliera Giovanna Santi e del gruppo consiliare del Partito Democratico, invitandoli a farsi portavoce della proposta all’interno del Consiglio Comunale. “L’auspicio – dichiarano i promotori – è che questo tema non venga archiviato, ma che venga discusso con urgenza per trovare una soluzione concreta. Il supporto dei rappresentanti istituzionali è fondamentale.”Il Comune, intanto, non ha ancora rilasciato dichiarazioni ufficiali in merito, ma la questione potrebbe presto (si spera) entrare nell’agenda dell’amministrazione.
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L'accordo di programma per la prosecuzione degli interventi di bonifica del Sito di Interesse Nazionale e Regionale di Massa e Carrara, sottoscritto nel 2016 dal Ministero dell'Ambiente, dalla Regione Toscana e dai comuni di Massa e di Carrara, prevede la realizzazione di interventi finalizzati al recupero di aree inquinate.Tra gli obiettivi previsti dall'accordo è prioritario il miglioramento della qualità ambientale di aree importanti del territorio, con l'individuazione di alcuni interventi che devono essere realizzati dall'amministrazione comunale. In questa ottica, a breve partiranno le indagini propedeutiche alla progettazione dell'intervento di mitigazione e prevenzione della contaminazione nell'area residenziale in viale da Verrazzano a Marina.SOGESID S.p.A., società in house al Ministero dell'Ambiente, è stata individuata, a seguito di una apposita convenzione, come il soggetto attuatore degli interventi dell'accordo, mentre la società incaricata dell'esecuzione delle indagini propedeutiche di questo primo intervento è, invece, Materia 3 S.r.l. di Scandicci. Nel mese di agosto verranno effettuati i primi sopralluoghi da parte dei tecnici, per poi avviare le attività tra agosto e settembre.Per riuscire a realizzare le attività previste, è indispensabile la collaborazione dei proprietari dei terreni coinvolti, che dovranno consentire l'accesso ai tecnici e al personale incaricato dagli enti competenti coinvolti, per le previste operazioni di rilievo, di indagini geofisiche e di campionamento delle aree. "Tutti i dati - sottolinea l'assessore all'Ambiente Moreno Lorenzini - saranno messi a disposizione degli interessati e lo stato di qualità dei terreni riscontrato sarà gestito in un'ottica di area vasta in modo da avviare l'intervento di bonifica più idoneo per assicurare la salute dei cittadini e la tutela ambientale del territorio".
Per maggiori informazioni è possibile contattare il Settore 7 Ambiente e marmo del Comune, telefonando ai numeri 0585/641576-641574, o scrivendo una mail a
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“In coerenza con il lavoro svolto in consiglio comunale in questi due anni non posso far altro che criticare il pessimo approccio del ministro Foti al tema delle aree interne. La palese dimostrazione di questo scollamento dalla realtà da parte di Fratelli d’Italia è emersa anche nell’ultimo consiglio comunale in relazione alla via Vandelli che oggi è uno dei grandi fattori di sviluppo economico, sociale e ambientale della nostra montagna” dichiara la consigliera Bennati. “Il capogruppo Guidi, che ultimamente ha scoperto di poter camminare a piedi sulla via Vandelli ha ritenuto sensato dichiarare, in aula, che è in ottime condizioni; emerge invece in maniera palese la presenza di svariate criticità legate alle frane sia in quota sia nel tratto del Bizzarro. L’assenza ultra decennale di manutenzioni alla via Vandelli è anche frutto del disinteresse che l’ex assessore ai lavori pubblici ha mostrato in maniera sprezzante nella scorsa consigliatura occupandosi solo di piastrellamento piazze” evidenzia Bennati. Il Polo Progressista e di Sinistra, composto da M5S RC e Mcc, ha sottoscritto la lettera pubblica al Governo sulle aree interne del coordinamento “C’è Margine”. La visione emersa nella revisione del Piano Strategico Nazionale delle Aree Interne 2021-2027 è quella di perseguire politiche di abbandono dei territori di margine che già affrontano mancanza di servizi essenziali e spopolamento. In consiglio comunale abbiamo, a più riprese, tentato di spingere l’amministrazione comunale e l’assessore al bilancio Mercanti in primis, a destinare mille euro per associarci a Riabitare l’Italia. Siamo di fronte a una fra le associazioni nazionali con le maggiori competenze sulle aree interne, il nostro comune non ha figure professionali in grado di affrontare la complessità del tema, e per arginare la situazione di degrado dei nostri paesi a monte servono progetti e idee innovative. Questa lettera al Governo pone sfide e proposte alla visione politica delle destre in cui ci riconosciamo e che speriamo di poter presto realizzare nei nostri paesi a monte.
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Avenza Si R-Esiste, per mano di Patrizia Arrighi rende pubblico il dissenso sulla questione Murlungo e anche sulle battaglie degli ambientalisti, secondo il comitato, non sempre coerenti con i principi di salvaguardia del verde e dell'ambiente."A Carrara c'è un curioso fenomeno atmosferico che colpisce le coscienze ecologiche: il vento selettivo, capace di far tacere anche gli ambientalisti più accesi, quando soffia dalla parte giusta. Bastò il taglio dei pini a Marina di Carrara, nella passata amministrazione, per assistere a scene da tragedia greca, corredate da articoli sui giornali, accesi post sui social, e gente che voleva incatenarsi ai pini condannati a taglio imminente. Di recente in località San Ceccardo è avvenuto un drastico taglio dei pini in entrambi i lati della strada, ma le reazioni? Poche: pacate lamentele di atteggiamenti autoritari da parte dell'amministrazione, qualche associazione che si dice amareggiata per l’avvenuta decimazione degli alberi e per non perdere la parvenza ambientalista si limita a suggerire, dopo lo scempio, all'amministrazione i tipi di alberi da piantumare, in modo molto soft. Eppure a distanza di mesi e mesi, quei marciapiedi rimangono vuoti di verde e in uno stato di scandaloso e pericoloso degrado. Come mai i soliti ambientalisti sempre pronti a fare convegni e conferenze stampa, nulla dicono per il progetto di inopportuna cementificazione in una zona a rischio idrogeologico, mai completamente bonificata, quale quella del Murlungo di Avenza, oggetto da giorni di aspre polemiche mosse dai cittadini e dal comitato Si R-Esiste? Eppure nel programma dell’attuale primo cittadino si prometteva nessuna cementificazione, ma solo rigenerazione urbana: parole vane, in pieno contrasto con le ruspe pronte proprio vicino alla stazione nella zona già priva di ogni servizio dove verranno dislocate 28 famiglie in stato di necessità. Costoro si sono attivati, ma per chiedere un’ordinanza per annacquare la pipi dei cani soprattutto sulla passeggiata sul molo, mentre indefessi gli umani sotto quella stessa passeggiata possono svuotare la vescica in assoluta tolleranza senza bottiglia. Forse annacquare l’urina di Fido ci salverà da chissà quale battaglia climatica e ambientale e ci devierà lo sguardo dal verde perduto e dalle bianche acque del nostro Carrione?"
- Le polemiche sulla satira cinematografica distolgono dai problemi della città: il commento del segretario comunale di Forza Italia Giuseppe Bergitto
- Confimpresa Toscana apre le porte alla Cultura: imprese e territorio uniti nel segno dell'identità e della creatività
- "Il sindaco ha perso il controllo politico della città": il consigliere Mirabella chiede le dimissioni di Serena Arrighi
- Associazione Arci 31 Settembre: sottoscritta la lettera al Governo sul futuro delle aree interne
- Nessuna offesa personale nelle parole di Volpi a Caffaz: il Pd si dissocia dal sindaco Arrighi
- Le parole di Panfietti sulle case popolari da costruire al Murlungo sono un macigno: la critica del consigliere 5 Stelle Matteo Martinelli
- Pri di Massa: «Favorevoli all'invito del Pd di acquisire Villa Massoni: evitiamo che "cada in amni private"»
- «Massa, interventi idraulici tra via Dante e Piazza Aranci e la pavimentazine è rovinata»
- Case popolari in zona Murlungo di Avenza, contrarie Cgil, Cisl e Uil: «Perché non presso l'area ex campo profughi a Marina?»
- Forza Italia : Il segretario comunale Giuseppe Bergitto denuncia lo stato di abbandono e pericolosità per l’incolumità dei cittadini di due luoghi di Carrara.