Politica
Il futuro è Futura: grande successo di pubblico e di consensi per i giovani fondatori dell’associazione di promozione sociale carrarese nella serata evento a Spazio Made
Carrara ha un futuro, anzi, Carrara ha Futura. No, non è il solito, ridicolo e inutile modo di inseguire la parità di genere (solo) a livello…

Elezione del nuovo presidente della Provincia di Massa Carrara il 20 dicembre
Si svolgerà il prossimo 20 dicembre 2025 la tornata elettorale che porterà sindaci e consiglieri comunali del nostro territorio a scegliere chi sarà chiamato a…

Nessun miglioramento nella raccolta dei rifiuti porta a porta: l'ex presidente della commissione ambiente 5 Stelle Montesarchio chiede al sindaco di uscire dall'immobilità
"La situazione della raccolta differenziata porta a porta non accenna a migliorare" lo ribadisce Giovanni Montesarchio, ex presidente della commissione ambiente del movimento 5 stelle che…

Governo indecente che aspira al ritorno al ventennio: Rifondazione Comunista Massa Carrara attribuisce al governo la responsabilità della scritta minatoria comparsa a Massa sul muor del liceo scientifico Fermi
Rifondazione Comunista Massa Carrara si scaglia ferocemente contro Fratelli d'Italia e il centro destra e rinnova il mantra dell'attentato alla democrazia per la scritta "Siete nel mirino" e…

Cermec, massima fiducia nell'assessore Orlandi: la Lista Serena Arrighi
" La lista del sindaco Arrighi fa quadrato intorno alla prima cittadina e all'assessore Orlandi sul caso del Cermec: I consiglieri della Lista Serena Arrighi Sindaco esprimono massima…

Recinzione abbandonata cade a pezzi sulla strada della Foce:i residenti fanno segnalazioni al comune di Carrara ma parte il rimpallo delle responsabilità tra gli uffici
Un vecchio cantiere per costruire delle abitazioni proprio sulla sommità della via Foce, nel comune di Carrara, abbandonato da tempo e una recinzione in legno, ormai…

Arrighi scavalca il Prefetto e fallisce sulla sicurezza. Città abbandonata al degrado
"La gestione della sicurezza urbana da parte del sindaco Arrighi viene strumentalizzata e continua a sollevare perplessità e critiche. Arrighi, consapevole del suo immobilismo, ma anche che la…

No al biodigestore al Cermec: la posizione di Italia Nostra Massa Montignoso
La storia del biodigestore raccontata da Bruno Giampaoli di Italia Nostra Massa Montignoso:"Lavello e Alteta, due antichi luoghi bellissimi del nostro territorio deturpati dalle industrie chimiche tanto che anche…

Apuane: ecosistema o polo di sfruttamento produttivo? I dubbi del Cai di Massa
Le osservazioni ai piani attuativi dei bacini estrattivi che come Club Alpino Italiano abbiamo inoltrato all'amministrazione di Massa ben 4 anni fa hanno avuto un ben preciso obiettivo:…

Svastiche e scritte minatorie sui muri del liceo scientifico Fermi di Massa: la solidarietà dei Giovani Democratici Massa Carrara
I Giovani Democratici di Massa denunciano gravi minacce rivolte agli studenti, in particolare a quelli del Liceo Fermi di Massa. "Come movimento giovanile riteniamo fondamentale esprimere la nostra solidarietà…

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L'amministrazione comunale di Massa non intende mettere in primo piano le polemiche, distogliendo l'attenzione dai temi importanti come quello degli agri marmiferi e la disciplina della loro escavazione.
Il sindaco di Massa Francesco Persiani dichiara di non voler commentare le dichiarazioni del presidente del parco regionale delle Alpi Apuane, Alberto Putamorsi.
Il primo cittadino si esprime con queste parole di sdegno: "Chi cerca di banalizzare i temi, o cavalcare l'onda mediatica, non troverà sponda in chi sta lavorando seriamente e responsabilmente per giungere a quel necessario punto di equilibrio tra il rispetto dell'ambiente e la tutela del lavoro."
Nei prossimi giorni, quando questa polemica si placherà, si tornerà a rappresentare lo stato effettivo delle questioni ed a spiegare le motivazioni tecniche delle richieste dell'amministrazione comunale.
Rob. Cir.
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"Sanac, nessuna risposta e nulla di fatto dal tanto atteso tavolo di crisi convocato al Ministero dello sviluppo economico. Prima di tutto non c'era il ministro Giancarlo Giorgetti ma il delegato Luca Annibaletti che non ha saputo dare una sola risposta alle domande poste dai sindacati. E le poche che ha dato erano o fuori tema o inopportune".
Un buco nell'acqua che lascia l'amaro in bocca al segretario della Uiltec Toscana Nord, Massimo Graziani, che ieri ha partecipato all'incontro convocato al Mise con le segreterie territoriali e nazionali dei sindacati sulla vertenza del gruppo che negli ultimi giorni è precipitata mettendo in pericolo centinaia di posti di lavoro in tutta Italia di cui oltre 100 soltanto nello stabilimento di Massa.
"Una riunione del tutto interlocutoria che proprio non serviva in questo momento – incalza Graziani -. E' inutile che il Mise garantisca il pagamento degli stipendi, a oggi mai messi in discussione a meno che non sia un triste presagio. O che si impegni a onorare i debiti pendenti di Acciaierie d'Italia nei confronti di Sanac perché questo ormai è superato dai decreti ingiuntivi. Insomma, l'impressione è che il Ministero non sia in linea con i tempi della vertenza". I sindacati hanno quindi ribadito i punti chiave della vertenza: "Rivedere le scelte politiche fatte. Superare il paradosso attuale in cui lo Stato fa la guerra a se stesso, preferendo addirittura di acquistare materiali refrattari all'estero per danneggiare Sanac. Il destino dello stabilimento è appeso a un filo da oltre 7 anni e non si trova la parola fine e la soluzione per noi è tornare all'acquisizione del gruppo nella partita ex Ilva: Acciaierie d'Italia deve tener fede all'impegno preso".
Per il segretario Uiltec Toscana Nord non c'è alternativa: "Altrimenti significa perdere anni di lotta, un'eccellenza italiana, lanciare Sanac nel baratro. Una nuova gara oggi significa svendere il gruppo al massimo ribasso così che non sia neppure in grado di onorare gli impegni presi da Sanac con i propri creditori, fra cui i suoi stessi dipendenti. Spezzettare la vendita di Sanac rispetto all'ex Ilva è stata una scelta politica e oggi la politica deve tornare sui suoi passi: Taranto – conclude Graziani – avrà sempre bisogno dei refrattari e questi prodotti devono fare parte della filiera dell'acciaio italiano. Il tavolo è stato aggiornato ai primi di novembre e il delegato di Giorgetti si è preso l'impegno di darci risposte in tale occasioni. Noi cercheremo di tenere alta l'attenzione scegliendo le migliori modalità di lotta nei prossimi giorni con i lavoratori".
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Legambiente in una nota stampa, ha messo in evidenza le lungaggini e gli ostacoli sul percorso dell'approvazione del Piano Integrato del Parco Regionale delle Alpi Apuane, nonostante le premesse che ben facevano sperare:
"Legambiente chiede che si fermi il miope balletto allestito da sindaci e da imprese estrattive del parco, affannati a neutralizzare e demolire una buona proposta di piano" dice l'associazione. Le Alpi Apuane sono un patrimonio globale, - commenta Antonio Nicoletti, responsabile nazionale aree protette e biodiversità di Legambiente – le sue specie e i suoi habitat d'interesse europeo non è consentito che vengano compromessi. Legambiente difenderà la proposta originaria del Piano del Parco e, se necessario, si rivolgerà anche all'Unione Europea quale autorità deputata al controllo della Rete Natura 2000."
"Non ci limiteremo a valutare parametri quantitativi - dichiara Fausto Ferruzza, responsabile nazionale paesaggio di Legambiente – che pure vanno conservati, ma analizzeremo nel merito la qualità degli impatti delle singole aree estrattive intercluse nel Parco e mantenute attive. Questo appena il Parco renderà formalmente disponibile la proposta di Piano Integrato, che sollecitiamo a pubblicare, prima che amministratori e imprenditori poco lungimiranti la stravolgano del tutto!"
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L’assessorato al candidato più votato della provincia di Massa Carrara, all’indomani delle elezioni regionali dello scorso anno, sembrava un atto dovuto. Invece, in beffa alle migliaia di preferenze espresse da questa landa di terra Toscana, a Giacomo Bugliani non fu dato entrare in giunta.
E se Giani volesse oggi un assessorato in più per ricucire lo strappo? Troppo tardi, parola di Bugliani. E troppi costi.
“Considero la vicenda della riforma dello statuto della regione Toscana – dichiara Bugliani - un’offesa alla provincia di Massa Carrara, che meritava di essere rappresentata in giunta regionale fin da subito”.
“E’ noto a tutti – spiega il consigliere regionale - che la mia presenza nella giunta avrebbe potuto rappresentare, a distanza di quasi trent’anni, anche una diversa considerazione del governo regionale nei confronti di Massa Carrara e, quindi, una sorta di riscatto del nostro territorio”.
Ma ciò non avvenne ed anzi: “Nella prima seduta del consiglio regionale il mio nome è stato improvvisamente e inspiegabilmente cancellato e sostituito: con la conseguenza che, unico caso in Italia, la Regione Toscana non ha oggi un assessore al bilancio”.
“Da lì – prosegue Bugliani - nacque l’idea del presidente Giani (dichiarata nel suo discorso d’insediamento) di allinearsi alla legge nazionale e di promuovere la riforma dello statuto con l’allargamento della giunta a nove assessori”.
A quel punto, “Poiché fin da subito mi è parsa un’operazione poco opportuna (anche in considerazione del momento storico ed economico che viviamo), sono stato io a non voler più mettere in discussione nella mia Commissione una proposta di legge che non solo era (ed è) inopportuna, ma è anche da considerarsi un’offesa alla mia terra e alla mia gente”.
“E la storia – afferma Bugliani - mi ha dato ragione. Quella legge, infatti, oggi è stata avocata direttamente all’aula del consiglio regionale (senza il parere della prima Commissione) e porterà, oltre che a un allargamento della giunta e alla creazione di un sottosegretariato alla presidenza della regione, anche a un ampliamento dell’ufficio di presidenza presidenza del consiglio regionale a sette membri”.
“Con tutte le conseguenze che ne derivano – avverte Bugliani - in termini di maggiori costi della politica, poiché è evidente che nuove figure istituzionali portano con sé nuovi costi di personale”.
“Se altri adesso vogliono fare quella riforma dello statuto che io avevo già chiaramente e pubblicamente deciso di accantonare e non portare avanti nei lavori della prima Commissione, se ne assumano la responsabilità”.
“Anzi – incalza Bugliani - invito tutte le forze che si sono dichiarate contro l’aumento dei costi della politica, partire da Italia Viva, a rimanere coerenti e a non sostenere questa riforma statutaria”.
Infine, Bugliani ribadisce: “Io non sono disponibile, per quanto dato e per quanto rappresento, a un ruolo di ripiego come quello che è stato prospettato. Massa Carrara non è una provincia di serie B in Toscana e non merita un “nono” assessore”.
Michela Carlotti
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Massimiliano Bernardi (Alternativa per Carrara), in un comunicato, attacca la giunta grillina, in particolare il sindaco e l'assessore Raggi, per le condizioni dello stadio: "Sulla vicenda stadio sappiamo che il sindaco De Pasquale nel 2020 aveva avuto problemi e che l'assessore allo Sport Andrea Raggi dopo più di quattro anni non è riuscito a mettere in sicurezza la struttura - scrive - uno più irresponsabile dell'altro, contro ogni norma e contro ogni buonsenso".
"Ma stavolta - continua - sta andando male a tutt'e due perché contro di loro c'è una opinione pubblica al veleno che vuole tornare a tifare e soffrire per la Carrarese, perché appassionati di calcio e innamorati sportivamente della loro squadra: spettatrice interessata di tutta questa vicenda è ovviamente anche la società stessa che più volte ha manifestato tutto il proprio disappunto per come sia stata gestita da anni la questione. Cosi i tifosi, alla partenza del campionato, si sono ritrovati lo stadio off limits, seppur con una parziale agibilità, con un solo settore aperto e con evidenti limitazioni di capienza, nonostante le varie assicurazioni dell' assessorato Andrea Raggi a che aveva promesso il ripristino di una adeguata fruibilità in condizioni di sicurezza per questo campionato. L' ennesima chiusura-prosegue - decisa dalla Commissione di vigilanza comunale, è avvenuta per la mancata realizzazione di alcuni lavori, Il nodo tra l'altro e l'entità degli interventi da eseguire, probabilmente non sono stati ancora digeriti o non capiti da Raggi. Gli interventi necessari per rendere sicuro l'impianto infatti, nonostante i continui richiami della Commissione di vigilanza, non sono entrati nella sua testa, nonostante le puntuali prescrizioni e sull'indicazione dei criteri da seguire e la redazione di un crono-programma per rendere nuovamente conforme l'impianto agli standard di sicurezza. Tornando alla riapertura dello stadio in sicurezza difficilmente si concluderà sotto questa amministrazione, con evidente ed ingentissimo danno economico per la Carrarese e per il pubblico ed altrettanto ed ancora più grave danno d'immagine per la nostra città visto che il nostro stadio viene frequentato dagli sportivi provenienti dai tre quarti delle regioni italiane e le immagini delle gare che vi si giocano vengono diffuse sulle reti televisive nazionali, come la partita di ieri a Imola. Rivogliamo lo stadio e una amministrazione comunale all'altezza delle potenzialità della città, ma nel frattempo abbiamo uno stadio ed una città nell'abbandono".
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No alla strumentalizzazione della piazza perché il popolo che protesta non è mai fascista se ci sono leggi ingiuste contro cui battersi. E' la posizione di Rivoluzione Allegra. I fatti drammatici di Roma chiedono di essere spiegati secondo il punto di vista di Rivoluzione Allegra, il movimento apuano pacificamente rivoluzionario che grida nelle piazze il suo no al green pass e alla vaccinazione ricattatoriamente obbligatoria ormai da mesi. Piazze apuane ma anche piazza San Giovanni a Roma, alcune settimane fa quando 150.000 cittadini e cittadine si riunirono in una storica manifestazione, dove peraltro non ci furono disordini. Un movimento, lo ricordiamo, che insieme ad altri sorti in tutta Italia, si sono uniti intorno alla bandiera di Fronte del Dissenso.
Esiste un popolo numeroso determinato e resistente contro le logiche antinflazionistiche dell'alta finanza e neoliberiste, contro il clima di terrore creato dai media, contro il boicottaggio delle cure domiciliari e quindi contro tutto il sistema a cui il Paese oggi sembra piegato, spiega Rivoluzione Allegra in una nota stampa, sottolineando come il fatto che altre organizzazioni diverse da Fronte del Dissenso siano state capaci di radunare così tante persone in così poco tempo, è segno che la misura è colma per tanti :" Quello che scende in piazza è un popolo che protesta e se protesta è perché ci sono delle leggi ingiuste-scrive nel comunicato il movimento pacifista apuano- Le piazze che protestano non sono mai fasciste, le piazze fasciste sono quelle ordinate e adoranti. La sostanza politica della giornata di sabato, il vero fatto nuovo, è che esiste un popolo di resistenti determinato a far valere i propri diritti. A Roma è andata in scena la dimostrazione che nessuna organizzazione ha in mano il movimento di protesta contro il Green Pass, la coscrizione vaccinale/digitale universale, il terrore mediatico, il boicottaggio delle cure domiciliari precoci, i lockdown per tenere bassa l'inflazione e agevolare le esportazioni, il ricatto sul mondo del lavoro, della scuola, della sanità e il resto di decisioni politico-economiche, con pretesto sanitario, che il governo italiano prende da 17 mesi su mandato internazionale e multinazionale".
Rivoluzione Allegra tira in ballo poi le solite e conosciute "forze" sabotatrici delle manifestazioni pacifiche:" Questo scollamento tra le giuste esigenze del nostro popolo e l'organizzazione della piazza-fa notare Rivoluzione Allegra- si è dimostrato con chiarezza nel momento in cui i soliti professionisti del doppio gioco hanno annunciato il corteo verso la sede della Cgil anziché puntare direttamente sui Palazzi: la gente in lotta per i diritti voleva raggiungerli al solo scopo di esprimere in faccia al Potere i sentimenti del nostro dissenso e della nostra determinazione, non per prestare il fianco alla taccia di violenti e alla conseguente repressione. Questi sentimenti, per Rivoluzione Allegra, sono sacri e rappresentano il motivo stesso della sua esistenza. Pertanto ci dissociamo da ogni tentativo di strumentalizzazione della protesta, indipendentemente dal colore politico, mentre rinnoviamo al nostro popolo la promessa di essere sempre dalla sua parte, senza secondi fini elettoralistici o da battaglia sotto falsa bandiera".
Rivoluzione Allegra rivendica il coraggio e i diritti dei tantissimi manifestanti pacifici, quelli che hanno riempito la piazza e le strade e che hanno resistito a manganellate e idranti, come è costretto a riconoscere anche qualche giornalista del mainstream:" Le molte persone che hanno deciso di prendere parte al raduno di ieri-sostiene Rivoluzione Allegra- e che nulla c'entrano con i soliti noti e con le loro strategie sorpassate, meritano rispetto e comprensione pure se si sapeva come sarebbe, almeno in parte, andata a finire: così riconosce anche qualche osservatore del mainstream, per esempio quando troviamo scritto che «accanto a queste abituali presenze, è comparso qualcosa di diverso. In strada, pronte a fronteggiare i celerini in tenuta antisommossa, c'erano persone a viso scoperto, uomini e donne non più giovani che gridavano esasperati, immobili e quasi indifferenti al getto degli idranti. A sostegno, o a rimorchio, di chi potrebbe fomentare e strumentalizzare i disordini c'è una parte di popolazione —minoritaria, ma capace di cambiare volto ai raduni — decisa a non arrendersi alle decisioni del governo. Persone che hanno poco o niente a che fare con le frange violente conosciute, ma che evidentemente sono pronte alla sfida. Anche se può degenerare.» (Giovanni Bianconi, Corriere della Sera)
E allora, sprona Rivoluzione Allegra, avanti con l'appuntamento del 15 ottobre quando purtroppo entrerà in vigore nel mondo del lavoro il green pass:" Questo è il nostro popolo, questa è la nostra lotta di liberazione-scrive nel comunicato- Ci prepariamo pertanto al 15 ottobre con l'obiettivo, al di là dello sciopero quale modalità per riappropriarci dello strumento sindacale, al momento in mano a sigle screditate, di piegare il sistema al riconoscimento dei diritti di una sostanziosa minoranza. Siamo infatti più di 8 milioni di "renitenti alla leva", senza contare i simpatizzanti, i fiancheggiatori, i "convertiti a forza": siamo un popolo che ha già fatto la sua scelta, libera e consapevole, e che ha già fatto fallire l'obiettivo del Green Pass, quello di assimilarci tutti. Noi siamo un popolo così determinato da rappresentare una nazione nella nazione, non solo numericamente parlando, ma anche in termini di autonomia, sotto tutti i punti di vista: basta essere risoluti sulle nostre decisioni per diventare una diga insormontabile e cominciare a costruire un'alternativa al sistema".
Nessuna intimidazione, nessun passo indietro: il 15 ottobre Rivoluzione Allegra ci sarà e lo dichiara nel comunicato:" Pertanto mobilitiamoci-incoraggia il movimento pacifista- e continuiamo a scendere in piazza per protestare la nostra più completa refrattarietà al regime che ci stanno apparecchiando intorno: il 15 ottobre diventerà per noi la data dell'inizio della riscossa, per loro della fine".
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E' pronta la squadra che avrà il compito di coordinare i lavori di ascolto e redazione del programma della “Supercoalizione” che sostiene la candidatura a sindaco di Simone Caffaz. Come preannunciato nei giorni scorsi, per predisporre il documento, verrà adottato l'innovativo sistema del “do tank”, ovvero un “serbatoio del fare” che avrà il compito coinvolgere gli esperti e i talenti dei vari settori.
“Sono molto soddisfatto della squadra che abbiamo creato per la predisposizione del programma – afferma Caffaz – che è un perfetto mix tra persone con esperienza nella pubblica amministrazione e autorevoli rappresentanti della società civile nuovi alla politica, tra uomini e donne, tra persone che hanno fatto storicamente parte dello schieramento di centrodestra, altre indipendenti, altre ancora con qualche pregressa esperienza nella sinistra”.
“Sia chiaro – prosegue Caffaz – che non sarà questa la nostra squadra di governo, anche se non escludo che qualcuno di coloro che abbiamo individuato in questa fase possa far parte della futura amministrazione. Tuttavia il ruolo che queste persone svolgeranno sarà opposto: essi infatti non solo avranno il compito di fornire la loro indiscussa capacità professionale nella stesura del programma ma dovranno anche preoccuparsi di come i vari progetti verranno finanziati e realizzati e soprattutto trovare altri esperti che come loro si occupino delle varie problematiche per scovare in città i talenti giovani e meno giovani che tanti anni di politica clientelare a antimeritocratica ha nascosto e depresso. Quando la nostra amministrazione, dopo le elezioni, si sarà insediata i coordinatori delle commissioni avranno anche il compito di verificare periodicamente il grado di attuazione del programma elettorale affinché, contrariamente a quello dell'amministrazione in carica, non rimanga lettera morta ma un documento tra trasformare in concrete realizzazioni”.
Vediamo di seguito i coordinatori delle commissioni sul programma. Commercio, Turismo e attività produttive: Lorenzo Baglioni; Cultura, Pubblica istruzione e scuole: Marzia Dati; Assetto del territorio: Stefano Tavarini; Lavori Pubblici: Giovanni Ilari; Politiche del marmo. Salvatore Gioè; Bilancio, Finanze, Patrimonio, Società Partecipate: Angelo Borghetti; Servizi sociali e sanità: Annamaria Pregliasco; Progetti Speciali: Nicola Pieruccini.
“Come è possibile notare dall'elenco – prosegue Caffaz – l'unico ruolo trasversale rispetto ai settori è quello di Nicola Pieruccini che utilizzerà i suoi contatti con esponenti del governo per risolvere alcune annose problematiche cittadine come il Politeama, lo Stadio, il Marble Hotel, la Movida e altre. Per ognuna di queste tematiche si creerà un'ulteriore commissione, più snella delle precedenti, con il compito di predisporre i singoli progetti volti a risolvere le problematiche”.
Chiunque desiderasse far parte in prima persona delle commissioni sul programma, puo' contattare direttamente Simone Caffaz attraverso i suoi canali social, oppure scrivendo a
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Il circolo ARCI "Trentuno settembre" si preoccupa di garantire trasparenza ai cittadini con la richiesta a Gaia Spa di metterli a conoscenza delle analisi delle fontane e del prezzo che verrà pagato da tutti i cittadini massesi.
Il circolo ARCI informa i cittadini sulla richiesta espressa alla società idrica: "Abbiamo sollecitato Gaia Spa con una richiesta di accesso agli atti di fornirci le analisi delle fontane pubbliche da lei monitorate. Gaia Spa ha chiesto al comune di Massa, titolare dei dati, di trasmetterci le analisi delle fontane, monitorate in base a una convezione che costa a tutti noi massesi 15.646,50 euro. Con questa nota chiediamo al nuovo assessore Giovanni Ronchieri, con delega alla trasparenza, di garantirci totale accesso a tali informazioni."
Se la richiesta non verrà accolta, il circolo ARCI si rivolgerà alle forze politiche di opposizione per garantire questa mancata trasparenza. Concludendo con l'esplicito chiarimento di prendere ulteriori provvedimenti: "Per quanto ci riguarda abbiamo attivato gli strumenti che la normativa ci garantisce promuovendo ricorso presso il Difensore Civico Regionale e verso il Responsabile della Trasparenza e Corruzione del comune di Massa dott. Cuccolini. Non ci fermeremo a questo passaggio se non ci arriveranno i dati richiesti. Terremo costantemente aggiornati i nostri concittadini nei limiti delle nostre possibilità in questa battaglia per la trasparenza e la completa informazione."
Roberta Ciriolo
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Una buona notizia per le donne viene annunciata da Forza Italia, in particolare dalla coordinatrice di "Azzurro Donna", Sonia Castellini, con l'assunzione di un ticket temporaneo per donne incinte e con bambini piccoli che consentirà di parcheggiare negli stalli a pagamento del comune, gratuitamente.
Il gruppo di "Azzurro Donna" si esprime con queste parole: "Il ticket temporaneo non è una novità assoluta, grazie a Forza Italia è una realtà e consentirà alle donne di poter parcheggiare, negli stalli a pagamento del Comune, gratuitamente per agevolare tutti quegli spostamenti quotidiani che per una neo mamma alle prese con passeggino o carrozzina sono difficoltosi o per una donna in gravidanza. Come ha giustamente fatto notare il nostro capogruppo Luca Guadagnucci, si tratta non solo di una agevolazione per le donne ma anche del recupero di alcuni posti auto, dato che nel comune sono presenti alcuni cosiddetti "parcheggi rosa" riservati appunto alle donne, ma non regolamentati dal codice della strada."
Il gruppo di "Azzurro Donna" si dichiara soddisfatto per questa vincita e per riuscire ad aiutare i suoi cittadini, anche nella quotidianità, concludendo: "Ringraziamo l'assessore Guidi per il parere favorevole, del resto come lui stesso ha ricordato, mozioni simili sono state presentate in altri comuni dal centrodestra. A Massa ci ha pensato Forza Italia con Azzurro Donna a presentare una mozione a favore dei cittadini, portando avanti la politica del coordinamento comunale che mette al primo posto l'ascolto, vogliamo essere vicini alla gente per cercare di risolvere le criticità che inevitabilmente in una città si vengono a creare."
Rob. Cir.
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Il comitato "No variante Aurelia" è indignato per la mancata risoluzione del problema dell'allagamento del sottopasso ferroviario di Viale della Repubblica, con l'aggiunta di un'ulteriore difficoltà per i cittadini.
Con queste parole si esprime il comitato "No variante Aurelia": "La storia va avanti da 40 anni: con le abbondanti piogge che affliggono il nostro territorio, accade che il sottopasso ferroviario di Viale della Repubblica ogni volta si allaghi, mettendo in pericolo i cittadini. Si tratta di un'area ad alto rischio idraulico, lo sanno bene gli abitanti di Via del Gorine che, ad ogni allagamento, fanno esperienza della fuoriuscita in strada delle acque nere dei tombini. Il sottopasso del Viale della Repubblica resterà a valle della Variante Aurelia così come progettata da Anas, e sarà ancora più interessata dagli eventi a causa degli interventi previsti nella zona."
Il comitato ha fatto notare al Ministero come questo aggraverebbe ulteriormente il problema già esistente con un ulteriore impermeabilizzazione del suolo, senza individuare nessuna concreta possibilità di drenaggio delle acque.
Il comitato rivolge la propria indignazione anche contro l'assessore Guidi per la mancanza di consapevolezza riguardo al problema e al progetto "Variante Aurelia", concludendo con un ulteriore rimprovero: "L'assessore però ha voluto sorprenderci intravedendo proprio nella realizzazione del primo lotto della Variante Aurelia, la soluzione al problema dell'allagamento del sottopasso di Viale della Repubblica. Non possiamo credere che l'assessore non legga i giornali, doveda mesi il comitato richiama l'attenzione sul problema e che non conosca nel dettaglio il progetto Variante Aurelia."
- Fratelli d'Italia: "Riaprire all'utenza la sala d'aspetto del pronto soccorso"
- Pieruccini (Lega) esulta dopo il voto: "E ora tocca a Carrara"
- Forza Italia Massa: "La giunta comunale boccia la mozione sull'educatore di plesso"
- Pieruccini (Lega): "Consiglio comunale ancora 'blindato', da ora in poi basta esclusione del pubblico"
- Elezioni, Manenti (Pd): "Bene Montignoso e Bagnone, delusione per Pontremoli"
- Fantozzi (FdI): "Continueremo a batterci perché la Sanac continui ad esistere e sviluppi un piano di rilancio"
- Musetti: "Piscina comunale di Carrara in totale abbandono da parte della giunta pentastellata"
- Martisca (FI): "Ospedale Civico in condizioni pessime, il comune trovi un accordo con l'Usl"
- Cisl e Uil furiose contro la Cgil: “Rischia di far saltare la trattativa Nausicaa”
- Simone Caffaz sul programma 5 Stelle: "Disatteso in ogni punto"


