Politica
Massa Capitale della Cultura: l’opposizione chiede trasparenza e partecipazione
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato diffuso dai gruppi consiliari di "Massa è un'altra cosa" e del Partito Democratico, firmato da: Dina Dell’Ertole, Ivo Zaccagna, Enzo Romolo…

Case Popolari: L’opinione del segretario comunale Giuseppe Bergitto (FI) sulle affermazioni del gruppo consigliare PD
Forza Italia Carrara: l’opinione del segretario comunale Giuseppe Bergitto sulle affermazioni del gruppo consiliare PD sulla stampa. "L'articolo fatto uscire dal…

Massa capitale della cultura 2028: I capigruppo di maggioranza ringraziano tutti coloro che appoggiano la candidatura
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato diffuso dai capigruppo di maggioranza del Comune di Massa, a firma di Ortori Simone, Frugoli Filippo, Ronchieri Giovanbattista e Casotti Alessia.

Marco Guidi e Massimiliano Manuel (Fratelli d'Italia): Sanità, lavoro e sviluppo, Giani racconta un'altra Toscana
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato diffuso da Marco Guidi coordinatore provinciale Fratelli d'Italia e da Massimiliano Manuel coordinatore comunale Fratelli d'Italia.

Il pasticciaccio brutto delle case popolari in via Murlungo: il Comitato Avenza si R-Esiste ripercorre le tappe di una battaglia contro una decisione amministrativa considerata assurda
“La vicenda del Murlungo passerà come emblema di questa esperienza amministrativa di Carrara, esperienza che ormai in molti auspicano arrivi al capolinea”: è quanto affermano dal comitato Avenza…

Comune di Massa sul finanziamento degli alloggi popolari: "Se Carrara non riesce a utilizzare il finanziamento regionale, Massa è pronta a subentrare"
Da settimane assistiamo a un dibattito interno al Comune di Carrara, sul quale questa amministrazione non intende intervenire sotto alcun profilo. Tuttavia, si tratta di una questione di…

Eleonora Cantoni (Lega) su Massa Città della Cultura: "I tempi sono maturi per cominciare a buttare giù il progetto"
"La mozione approvata in Consiglio comunale su Massa Città della Cultura aveva l'obbiettivo di trovare, oltre alla condivisione e al sostegno trasversale di più enti, anche quello di tutte le…

No alla candidatura di Massa a capitale della cultura: il dissenso della consigliera Dina Dell'Ertole
Durante la seduta del Consiglio Comunale di Massa del 31 luglio, la consigliera Dina Dell’Ertole, della lista “Massa è un’Altra Cosa”, ha espresso il proprio dissenso rispetto alla…

"Il Pd riconosce l'immobilismo della giunta Arrighi": per il consigliere Manuel è la conferma di un fallimento politico
"Il gruppo consiliare del Partito Democratico di Carrara ammette, nero su bianco, quello che i cittadini vivono ogni giorno sulla propria pelle: tre anni di immobilismo, silenzi, disconnessione…

Consiglio Provinciale: adottata la proposta del nuovo Piano Provinciale di Protezione Civile
Nel corso dell'ultima seduta del Consiglio Provinciale è stata adottata la proposta del nuovo Piano Provinciale di Protezione Civile 2025, frutto di un intenso lavoro di aggiornamento…

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"Ad un anno di distanza la ferita è ancora aperta. Gli abitanti di Albiano Magra e le sue attività commerciali sono ancora isolati, tanti annunci e promesse ma pochissimi fatti. I lavori per la ricostruzione del ponte vanno avanti a rilento: gli operai sono ancora impegnati nelle opere di pre-cantierizzazione. Mentre i lavori per le rampe sulla A12 sono in grave ritardo. Regione e Anas accelerino la ricostruzione, le stime di fine lavori vanno al 2022 ma i residenti e le imprese della zona meritano rispetto!" dichiara il Consigliere regionale di Fratelli d'Italia, Vittorio Fantozzi, vicepresidente della Commissione Sviluppo economico in Consiglio regionale, che presenterà un'interrogazione alla Regione.
"Gli operatori economici, con grande dignità e simbolicamente, hanno consegnato le chiavi delle loro attività al prefetto di Massa Carrara. Un gesto dal grande significato sociale: dove sono i rappresentanti del Pd in Regione che parlavano di indennizzi per Albiano?" chiede Fantozzi.
"Non è accettabile che, ad un anno di distanza, la comunità lunigianese continui a scontare una tale gravissima situazione. I collegamenti nella zona sono in ginocchio, le attività economiche abbandonate a se stesse così come i residenti. Non sono state ancora rimosse le porzioni crollate del ponte, molto pericolose in occasione delle piene dei fiumi e anche fonte d inquinamento per le acque del Magra" fanno notare Marco Guidi ed Umberto Zangani, coordinatore e vice-coordinatore provinciali di Fratelli d'Italia, e Alessandro Amorese, dirigente nazionale di Fdi.
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Cari simpatizzanti, militanti, consiglieri, parlamentari del Movimento 5 Stelle,
chi vi scrive è Aldo Grandi il direttore (ir)responsabile della Gazzetta di Lucca, della Gazzetta di Massa e Carrara, della Gazzetta di Viareggio e della Gazzetta del Serchio. Giornalista professionista da oltre 30 anni, vive e lavora a Lucca oltre ad essere storico e autore di biografie e testi di storia sul fascismo e gli anni di piombo.
A seguito di un paio di articoli nei quali criticavamo l'operato del sindaco grillino di Carrara Francesco De Pasquale e della sua portavoce Cinzia Chiappini, quest'ultima ci ha querelato e denunciato all'ordine professionale per diffamazione.
Poiché crediamo e abbiamo sempre sostenuto che il movimento 5 stelle sia sempre stato sin dalle origini un movimento di forte e a tratti anche aspra critica al potere, ci siamo resi conto che, evidentemente, questo non vale quando al potere ci sono i suoi rappresentanti.
Per questa ragione riteniamo che sia venuto meno quel necessario rapporto di fiducia e rispetto che deve esistere tra coloro che fanno questo mestiere e devono essere liberi di criticare e chi, al contrario, sta dall'altra parte. Per cui, ci dispiace, ma siamo costretti ad informarvi che le Gazzette, per quel poco che contano e per quel poco che servono, non pubblicheranno più una sola riga né del movimento 5 stelle né dei suoi esponenti nazionali, regionali, provinciali e comunali né, ovviamente, i comunicati delle giunte che presiedono o di cui costituiscono la maggioranza.
A partire da oggi, infatti, questa decisione diventa esecutiva e le Gazzette non ospiteranno più alcun tipo di intervento.
Ci dispiace, ma di fronte ad un atto di... guerra, non si può che rispondere con un altro atto di... guerra. Ovviamente, specifichiamo anche se dovrebbe essere superfluo per le persone intelligenti, in senso metaforico ché, altrimenti, qualcun altro delatore finisce per segnalarci all'ordine.
Nella foto: quando Beppe Grillo era un rompicoglioni per il potere costituito, oggi, invece, le cose sono cambiate...
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Un gruppo di firmatari facenti parte della sinistra massese , Movimento giovanile della sinistra Massa e Carrara, Giovani Democratici di Massa, Sinistra Italiana, Circolo Anpi Comandante Vico e Left-laboratorio politico, in un comunicato, denunciano la situazione di Piazza della Stazione, soggetta ad un progetto di restyling al centro del dibattito politico: "I residenti delle zone limitrofe a Piazza della Stazione si sono svegliati con le ruspe a pochi metri da casa, i cittadini hanno scattato foto di tigli tagliati, diversamente da quanto mostrato dal rendering del progetto, che sembrava lasciar intendere ad una loro salvaguardia mentre dal computo metrico estimativo, mai consegnato alle commissioni consiliari, incluso il resto della cartografia, risulta che l' abbattimento era già previsto sin dall'inizio della progettazione.
Il tratto comune per le vicende che riguardano questo progetto - contunua- è la mancanza di comunicazione con i cittadini, ai quali la Giunta chiede di "aver pazienza e lasciar lavorare", al contrario di una partecipazione e di un contributo per un'opera destinata a modificare fortemente una delle piazze principali della città, progettata senza alcuna idea di come verrà realizzata la "variantina" per l'Aurelia da parte dell'ANAS.
A questo si aggiunge un uso distorto dei finanziamenti riguardanti l'area, derivanti dal Bando delle Periferie,visto che il fine di questo aiuto economico doveva essere la creazione di un sottopasso in grado di collegare il quartiere dei Quercioli con la stazione ferroviaria e non un generico restyling della piazza, mutazione progettuale che mette in pericolo il finanziamento stesso".
Al fine di sensibilizzare l'amministrazione affinchè si instauri in merito un dialogo con i cittadini e le forze politiche presenti in comune, il gruppo firmatario del comunicato, annuncia l'organizzazione di un presidio nel pieno rispetto della normativa anti covid, al termine della zona rossa, nei pressi della piazza.
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Nel corso di quest’interminabile pandemia, il servizio di contact center dell’azienda Usl ha sicuramente dimostrato la sua importanza ed essenzialità.
Per questo, ed a maggior ragione, la CISL FP torna a manifestare forti preoccupazioni nei confronti della situazione lavorativa di operatrici ed operatori che da sette anni chiedono stabilità.
In attesa del rinnovo contrattuale e che si realizzi l’internalizzazione del servizio, lavoratrici e lavoratori del Cup sono oggetto di precarietà e di dumping contrattuale, con perdita di diritti e soldi ad ogni cambio d’appalto.
“Buongiorno, vorrei prenotare una visita”: Barbara dell’Amico, delegata Cisl FP, fa notare che l’utente che si rivolge al call-center dell’ASL Massa-Carrara non sa che al di là del telefono a cui rispondono con premura e professionalità gli operatori del call-center, ci sono disagi e difficoltà.
Precarietà contrattuale che si accompagna ad ambienti di lavoro non ottimali. Postazioni informatiche con cavi volanti, monitor troppo piccoli, sedie non ergonomiche: “Tutto ciò - commenta la Dell’Amico - rende ancora più gravoso il lavoro di questi dipendenti precari”.
“Ci rivolgiamo alla politica ed alle istituzioni: che fine ha fatto la promessa di internalizzare il servizio C.U.P che ha animato l’estate toscana lo scorso anno? Le solite promesse elettorali? – chiosa la CISL FP - Vogliamo dare risposte serie a lavoratori e lavoratrici del C.U.P.? Tavoli istituzionali aperti che non hanno portato ancora a fatti concreti: ci ritroveremo ad affrontare l’argomento solo nella prossima campagna elettorale, con danni ai lavoratori e ai cittadini”.
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Il ponte del diavolo, come lo hanno chiamato alcuni cittadini di Avenza, deve essere collaudato. "Ponte di via Menconi chiuso per collaudo dalle 8 alle 14. Domani, mercoledì 7 aprile 2021, il ponte di via Menconi resterà chiuso al traffico veicolare e pedonale per consentire le operazioni di collaudo della infrastruttura" fanno sapere da Piazza Due Giugno. Nel frattempo però, notano con curiosità e disappunto alcuni cittadini, il ponte era stato aperto al traffico. Dei lavori di rifacimento e un progetto destinati a suscitare malumori nei cittadini sin dall'inizio e fino alla fine, collaudo incluso.
Ma il collaudo da parte dei tecnici non è l'unico che deve essere approntato. L'altro collaudo è quello a sirene spiegate che dovrà sperimentare l'ambulanza della Pubblica Assistenza di Avenza che ha sede in via Luni, proprio in una piccola strada parallela di via Menconi, dove sorge il ponte. In caso di emergenza con intervento richiesto su Carrara, infatti, l'ambulanza imboccava di solito via Argine sinistro e si infilava su via Menconi svoltando a sinistra: attraversava quindi il ponte per mettersi sull'altra corsia in direzione Avenza Centrale e percorreva quindi il ponte. Proprio questo angolo, posto alla giuntura tra via Argine sinistro e via Menconi, alla base del ponte, era stato oggetto di dibattito durante gli incontri dell'estate scorsa, quando gli avenzini scoprirono che il ponte sarebbe stato chiuso di lì a pochi giorni per i lavori di rifacimento, adirandosi con l'Amministrazione per la tempistica dell'avviso che per loro cadeva come un fulmine a ciel sereno e adirandosi anche perché, nel prendere visione del progetto per la prima volta, constatavano una serie di criticità che lo rendevano, a giudizio dei tanti, impraticabile. Tra queste criticità c'era appunto l'angolo di via Argine sinistro con il ponte Menconi. Dopo gli incontri tra Regione, Comune e cittadini, il Comitato del ponte nel frattempo creatosi, assieme alla Proloco, i cittadini riuscirono a ottenere alcune modifiche tra cui l'arrotondamento dello spigolo della curva di via Argine sinistro: cosa assolutamente necessaria, come ci spiega Massimiliano Beatrizzotti responsabile della Pubblica Assistenza di Avenza, altrimenti l'ambulanza non avrebbe più potuto svoltare sul ponte verso Avenza Centrale, guadagnando così preziosi minuti nella corsa a sirene spiegate.
"La pendenza ostruisce la visuale-ci fa notare Beatrizzotti quando gli chiediamo un parere-dobbiamo ancora provarla ma il ponte è un bel dorso d'asino. Non vedi l'ambulanza dov'è se non quando hai svalicato il ponte, ma nel frattempo potresti trovartela davanti. Le macchine che transitano verso Massa, prima di svalicare il ponte sentono le sirene ma non possono vedere dov'è l'ambulanza-continua a spiegare il responsabile della Pubblica Assistenza che l'estate scorsa, durante gli incontri dei cittadini, aveva messo in guardia che se il progetto fosse stato realizzato così come previsto, c'era il pericolo che la Pubblica Assistenza sarebbe stata costretta eventualmente a cambiare sede per via di quell'angolo troppo duro che non avrebbe permesso al mezzo di soccorso di svoltare-la curva è stata addolcita e a occhio e croce direi che l'ambulanza può curvare-ha quindi aggiunto Beatrizzotti- ma il problema è che non si vede cosa arriva di là dal ponte: prima il ponte era più basso, ora invece per vedere cosa arriva devi andare in cima. Del resto passare da lì ci mettiamo un minuto a raggiungere la parte nuova di Avenza, mentre passare da via Covetta, viale Pucciarelli e poi viale Europa è molto più lungo".
Non solo, Beatrizzotti evidenzia delle criticità anche nel caso in cui l'ambulanza debba svoltare a destra verso Avenza vecchia:"Quando bisogna svoltare a destra bisogna giocare sulla velocità perché non vedi chi sta arrivando e chi arriva ha il diritto di precedenza-ci dice per poi ringraziare-sono stati fondamentali per ottenere l'addolcimento della curva gli incontri ottenuti con la Regione e va riconosciuto il merito a Proloco, Parrocchia e Comitato del ponte che hanno spinto per questa importante modifica".
Renzo Cantarelli, uno dei membri del Comitato del ponte, aggiunge una nota importante:"A parte il pericolo del disabile in carrozzina che per attraversare davanti al bar ha la visuale ostruita dal muro, va anche detto che le vetture che arrivano da Avenza vecchia devono fare la curva e devono accelerare per affrontare la pendenza: anche loro si potrebbero trovare davanti, fatta la curva e in velocità, il mezzo di soccorso. Ci vorrebbero dei rallentatori prima della curva, ma anche dopo, per evitare che dopo il primo rallentatore la macchina recuperi la velocità per fare la pendenza. Io comunque-ha insistito Cantarelli-continuo a sostenere che questo ponte sia pericoloso".
Anche Claudio Poletti della Proloco non lesina commenti sulla praticabilità del ponte:"Quelle travi sul ponte sono invasive alla vista, bisogna prestare la massima attenzione. Dove le trovi altre travi portanti così? Ormai ci sono altre tecnologie!-si sfoga, per poi sottolineare-i cittadini hanno dimostrato cosa vuol dire Democrazia: con la forza della parola, della persuasione e della pazienza sono riusciti a fare due o tre modifiche che hanno reso più fruibile il ponte. Il progetto-ricorda Poletti- venne presentato all'Amministrazione comunale e agli altri enti preposti nel 2017 dopodiché c'erano 60 giorni di tempo per presentare osservazioni che nessuno presentò: tutti firmarono. Eppure il progetto era nato scellerato: il marciapiede lato monti in origine era chiuso e noi lo abbiamo chiesto aperto, l'altro marciapiede lato mare, abbiamo chiesto venisse allargato e reso meglio transitabile e poi quella curva da affrontare per le ambulanze era un problema. Certo-ha concluso-se non fossero stati così rigidi e ci avessero concesso di alzarlo 20 cm in meno, questa pendenza non ci sarebbe. Noi comunque ci siamo comportati da cittadini normali e civili e abbiamo dimostrato di avere ragione".
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In via Galvani, a Massa, è presente un immobile che ospitava il centro migranti Serinper/OAF. Tale immobile era stato protagonista di un verbale di vigilanza edilizia da diversi anni il quale, ad oggi, sembra essere risorto. Massa Città in Comune si espone dichiarando: ''Se tutto questo fosse confermato saremmo di fronte ad uno scenario davvero inquietante poiché l'immobile è al centro della procedura fallimentare della Marmoeinox Srl presso proprio il tribunale di Massa''.
L'intera problematica nacque quando, nel 2015, il comando provinciale della guardia di finanza costrinse il comune di Massa a verificare il reale utilizzo che veniva fatto dell'immobile e, proprio in seguito a quel sopralluogo, venne a galla il mutamento della sua destinazione da laboratorio artigianale per la lavorazione del marmo a residenziale.
''Come è potuto accadere che la vigilanza edilizia del comune di Massa non si sia accorta della presenza di un tale immobile con al suo interno ben 50 ospiti? Sappiamo, per certo, che la Asl di Massa-Carrara intervenne proprio per le condizioni sanitarie che vigevano all'interno dell'immobile – prosegue Massa Città in Comune – sappiamo anche che, in seguito a quel controllo, la prefettura chiuse il centro migranti spostando gli ospiti in via Stradella. Ecco che il dubbio sorge spontaneo, ci sarà stata qualche irregolarità nell'appalto pubblico? Per tutte queste domande, senza risposta, chiediamo, pubblicamente, al nuovo procuratore della Repubblica, il dottor Capizzoto, di chiarire questa vicenda poiché ne va del diritto di ogni singolo cittadino di Massa. L'imparzialità dell'azione amministrativa dovrebbe essere alla base di una società nella quale tutti possano godere degli stessi diritti''.
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Il coordinamento comunale di Carrara di Fratelli d'Italia stigmatizza il cattivo operato dell'amministrazione comunale grillina nella distribuzione delle eco-card necessarie all'apertura dei "cassonetti intelligenti".
"Molte persone - dice il comunicato - soprattutto quelle anziane ed appartenenti alle fasce più deboli, non hanno potuto ritirare, per vari motivi le tessere e se l'amministrazione comunale avesse agito con calma e razionalità senza farsi prendere da una improvvisa foga ecologista, avrebbe potuto, avendo a disposizione, tramite l'anagrafe, l'elenco delle persone anziane sole e provvedere a recapitare loro la eco card a domicilio: invece ancora una volta siamo costretti a sottolineare l'incapacità dei grillini nell'amministrare la città".
"Incapacità evidenziata - conclude - anche dal fatto che a molte persone la tessera non è stata consegnata, perchè non in pari con il pagamento della TARI ed in un periodo di crisi economica come l'attuale, riteniamo che detto provvedimento sia vessatorio nei confronti dei ceti meno abbienti ed "incentivi" l'errato smaltimento dei rifiuti".
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Continua ad essere al centro delle polemiche la residenza sanitaria assistita Regina Elena di viale Don Minzoni, ente strumentale del comune di Carrara che accoglie la casa di riposo per anziani, il centro diurno integrato ed il centro integrato Alzheimer.
“Sono mesi che segnaliamo disfunzioni e criticità nell’interesse degli ospiti e del personale – dichiara l’onorevole di Italia Viva, Cosimo Ferri più volte intervenuto sull’argomento - Abbiamo raccolto con preoccupazione le istanze delle famiglie. Non penso, però, che sia sufficiente scaricare la responsabilità sulla direttrice che certamente non ha risolto i problemi segnalati nel tempo e rappresenta comunque un primo passo importante di discontinuità. C’è anche la responsabilità di chi amministra il comune di Carrara, di chi gestisce la società, anche per il ritardo con cui si è intervenuti e ci auguriamo che per il futuro si affrontino questi punti cruciali: personale infermieristico, garanzia organizzativa della struttura, coinvolgimento dei famigliari, sicurezza notturna e nei servizi erogati”.
“Non si perda più tempo e si ammettano gli errori. Rimane il rammarico - conclude Ferri - di non essere stati subito ascoltati. Si cambi metodo per il bene della città”.
M.C.
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"L'ordinanza regionale, che obbliga alla chiusura pasquale il comparto del commercio, sta facendo vacillare la stessa maggioranza regionale".
"Giani dà il colpo di grazia alle imprese toscane. Ritiri subito l'ordinanza o presenti immediatamente la variazione di bilancio per assicurare un ristoro adeguato a tutte le attività che ha deciso di sacrificare" chiedono il capogruppo di Fratelli d'Italia in Consiglio regionale, Francesco Torselli, il consigliere regionale Vittorio Fantozzi, vicepresidente della Commissione Sviluppo economico, il Coordinatore regionale Fdi, Fabrizio Rossi e i dirigenti apuani di Fratelli d'Italia Marco Guidi e Alessandro Amorese.
"A poco più di 24 ore dalla Pasqua- proseguono- un'ordinanza regionale chiude l'intero comparto del commercio toscano. Decidere, senza alcun preavviso, la totale chiusura, denota un'assoluta mancanza di rispetto nei confronti delle aziende commerciali e dei loro clienti. Ancora una volta, all'ultimo minuto, si impongono chiusure a migliaia di attività. Un atteggiamento sempre più folle da parte della Regione! Grandi e piccoli negozi di alimentari, macellerie, gastronomie e rosticcerie, che coi ristoranti impossibilitati a lavorare normalmente erano sotto pressione per le vendite alle famiglie, hanno appreso solo adesso che non potranno lavorare a Pasqua e Pasquetta. Possono però fare le consegne a domicilio, e, quindi, se non vogliono perdere le prenotazioni ricevute, sono costrette a tempo di record ad organizzare le consegne nelle abitazioni dei clienti. I più penalizzati risultano essere i piccoli negozi, le botteghe di vicinato, che in questa pandemia hanno dimostrato quanto siano importanti. Così come vengono sempre più svantaggiate le partite Iva. Questa schizofrenia - concludono- deprime sempre di più il commercio al dettaglio, e meno male che la Regione ribadisce quotidianamente di essere dalla parte dei lavoratori e del lavoro!"
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Massimiliano Bernardi (Alternativa per Carrara), in un comunicato, ritorna sulla questione del Regina Elena e attacca il Pd e il M5S: "Dieci anziani morti per Covid al Regina Elena e il Partito Democratico, mentre la città va in rovina, impegnato a stringere l'alleanza con i 5 Stelle, ha perso l'orientamento politico e la dignità. Perché il gruppo più rappresentativo in consiglio comunale all'opposizione non batte ciglio considera che sia "tutto trasparente"? I familiari delle dieci vittime da Covid di cui sei morte al Noa e quattro in struttura hanno scritto una lettera al sindaco che in tutta risposta lui non si fa sentire.. Il primo cittadino Francesco De Pasquale dovrebbe innanzitutto "chiedere perdono" ai familiari nostri concittadini, non solo per i lutti subiti ma anche per tutti quegli anziani fragili che hanno dovuto combattere " in solitudine " per sopravvivere al Covid e alla mancanza di cure. Sulla gestione dell' emergenza la polemica ormai non basta più perché siamo arrivati alla tragedia istituzionale, per cui chiediamo pubblicamente al sindaco di avere "una visione più realistica della situazione generale, che forse sfugge a chi è chiuso nelle stanze e impegnato a fare alleanze per le prossime amministrative e nascondere i dati veri ed il disastro che quotidianamente i nostri anziani devono subire per questa seconda ondata di Coronavirus".
"L' infermiere di notte sospeso da ieri sera per mancanza di personale è l'ultima vergogna della nostra RSA. Ci sono dodici unità che hanno fatto domanda per il concorso ma questo non è stato ancora espletato perchè direttrice e presidente si rimbalzano le responsabilità, vogliamo ricordare che per gestire la "cosa pubblica" occorre essere responsabili delle proprie azioni, altrimenti si rassegnano le dimissioni. Chiedo che il sindaco De Pasquale - prosegue - risponda pubblicamente alla missiva dei familiari delle persone decedute da Covid che esprimono giudizi negativi per le gravi inadempienze e l'assoluta mancanza di responsabilità da parte della nuova direttrice ritenuta ormai da tutti incapace a gestire la situazione . A mettere in discussione la gestione dell'emergenza sanitaria da parte della politica del PD e dei 5 Stelle parlano i numeri. Nel nostro territorio i decessi legati al Covid sono stati i più alti della Toscana e se vogliamo fare un affondo basti pensare alla prima ondata quando Luca Barattini del PD assieme al presidente Giuseppe Profili 5 Stelle responsabili aziendale avevano sottolineato come a Carrara si fosse gestita l'emergenza in modo ottimale nonostante diciannove positivi e un morto. La seconda ondata ha picchiato più duro soprattutto con i due focolai a distanza di pochi giorni e il virus ha ripreso a circolare ed è riuscito a penetrare pesantemente all'interno dei reparti della RSA e ora il numero dei morti non può essere negato".
"Per questo - conclude - chiedo al sindaco Francesco De Pasquale l'immediato licenziamento della direttrice del Regina Elena e l'azzeramento del CDA e, inoltre, affinché venga alla luce la drammatica situazione alla nostra Casa di Riposo ad integrazione dell'esposto già presentato, invierò alla Procura della Repubblica di Massa tutti i dati in mio possesso per i gravi fatti sopradescritti".
- Cisl contro CDA e amministrazione comunale: "Portate la Regina Elena verso la fine"
- No a misure più restrittive: l'ordinanza regionale indigna
- Federazione dei Verdi: “Vogliamo vedere i progetti per il taglio degli alberi della stazione”
- Martisca (FI): "Bagni pubblici fondamentali, l'amministrazione deve intervenire"
- Italia Nostra: "Piazza IV Novembre, preoccupati per i danni al patrimonio ambientale"
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- "Infermieri al check-point, direttore male informato: in via Bassa Tambura ci sono tutta la settimana"
- Area inclusiva al Puccinelli, il vicesindaco alla famiglia di Alessandro Lorenzani: "Avete arricchito il parco"
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- Fratelli d’Italia: “Solidarietà agli agenti di polizia processati per aver svolto il proprio lavoro”