Politica
Massa Capitale della Cultura: l’opposizione chiede trasparenza e partecipazione
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato diffuso dai gruppi consiliari di "Massa è un'altra cosa" e del Partito Democratico, firmato da: Dina Dell’Ertole, Ivo Zaccagna, Enzo Romolo…

Case Popolari: L’opinione del segretario comunale Giuseppe Bergitto (FI) sulle affermazioni del gruppo consigliare PD
Forza Italia Carrara: l’opinione del segretario comunale Giuseppe Bergitto sulle affermazioni del gruppo consiliare PD sulla stampa. "L'articolo fatto uscire dal…

Massa capitale della cultura 2028: I capigruppo di maggioranza ringraziano tutti coloro che appoggiano la candidatura
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato diffuso dai capigruppo di maggioranza del Comune di Massa, a firma di Ortori Simone, Frugoli Filippo, Ronchieri Giovanbattista e Casotti Alessia.

Marco Guidi e Massimiliano Manuel (Fratelli d'Italia): Sanità, lavoro e sviluppo, Giani racconta un'altra Toscana
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato diffuso da Marco Guidi coordinatore provinciale Fratelli d'Italia e da Massimiliano Manuel coordinatore comunale Fratelli d'Italia.

Il pasticciaccio brutto delle case popolari in via Murlungo: il Comitato Avenza si R-Esiste ripercorre le tappe di una battaglia contro una decisione amministrativa considerata assurda
“La vicenda del Murlungo passerà come emblema di questa esperienza amministrativa di Carrara, esperienza che ormai in molti auspicano arrivi al capolinea”: è quanto affermano dal comitato Avenza…

Comune di Massa sul finanziamento degli alloggi popolari: "Se Carrara non riesce a utilizzare il finanziamento regionale, Massa è pronta a subentrare"
Da settimane assistiamo a un dibattito interno al Comune di Carrara, sul quale questa amministrazione non intende intervenire sotto alcun profilo. Tuttavia, si tratta di una questione di…

Eleonora Cantoni (Lega) su Massa Città della Cultura: "I tempi sono maturi per cominciare a buttare giù il progetto"
"La mozione approvata in Consiglio comunale su Massa Città della Cultura aveva l'obbiettivo di trovare, oltre alla condivisione e al sostegno trasversale di più enti, anche quello di tutte le…

No alla candidatura di Massa a capitale della cultura: il dissenso della consigliera Dina Dell'Ertole
Durante la seduta del Consiglio Comunale di Massa del 31 luglio, la consigliera Dina Dell’Ertole, della lista “Massa è un’Altra Cosa”, ha espresso il proprio dissenso rispetto alla…

"Il Pd riconosce l'immobilismo della giunta Arrighi": per il consigliere Manuel è la conferma di un fallimento politico
"Il gruppo consiliare del Partito Democratico di Carrara ammette, nero su bianco, quello che i cittadini vivono ogni giorno sulla propria pelle: tre anni di immobilismo, silenzi, disconnessione…

Consiglio Provinciale: adottata la proposta del nuovo Piano Provinciale di Protezione Civile
Nel corso dell'ultima seduta del Consiglio Provinciale è stata adottata la proposta del nuovo Piano Provinciale di Protezione Civile 2025, frutto di un intenso lavoro di aggiornamento…

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Il consigliere comunale di Italia Viva Massa Dina Dell’Ertole interviene sulla decisione della Regione di innalzare due muri di cemento alti 5 metri sulle sponde del fiume Frigido, per contrastare il rischio di esondazione. Dell’Ertole da cinque anni si dice contraria alla costruzione del muro e continua a domandare per soluzioni più “naturali”.
“Mi chiedo – asserisce Dell’Ertole - non solo come politica, ma soprattutto come cittadina, se abbiamo fatto tutto il possibile per trovare strade diverse?”
“Stiamo parlando di un progetto da 16 milioni di euro – dichiara - per alzare due muraglie di cemento sugli argini di destra e sinistra del fiume Frigido e con gli stessi soldi si farebbe manutenzione al fiume per decenni.”
“E' fantascienza aspirare ad un intervento di difesa idraulica – conclude - che assicuri la protezione degli abitanti, senza trascurare altri aspetti come l'impatto ambientale e il turismo, la compatibilità con il paesaggio e l'integrazione dell'opera con l'ambiente fluviale?”
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Nella giornata dedicata alla celebrazione dell’Unità d’Italia, avrebbe dovuto tenersi nel pomeriggio la cerimonia di conferimento a Claudio Ventrice, prefetto di Massa Carrara, del titolo di membro dell’ANCRI, Associazione Nazionale Cavalieri della Repubblica Italiana, alla presenza di rappresentanti istituzionali: purtroppo le disposizioni, intervenute questa mattina a livello nazionale per la lotta al Covid, lo hanno impedito.
Fiorella Fambrini, membro dell’Associazione, sarebbe stata l’incaricata a pronunciare il discorso introduttivo, legando l’occasione ai valori dell’unità nazionale, pensando ai giovani, messi alla prova dal tempo che stiamo vivendo e in generale, a tutti, dimentichi della storia in un turbinio di notizie mordi e fuggi , che non danno il tempo di riflettere e di elaborare un pensiero.
Di seguito, quindi, il discorso che la Gazzetta di Massa e Carrara ha raccolto:
“L’onorificenza di ANCRI a S. E. il Prefetto Claudio Ventrice ha una doppia valenza, un doppio significato: il riconoscimento, atto dovuto e voluto, ad una personalità che in breve tempo, è con noi dall’agosto 2020, ha impostato un rapporto continuo e intenso, ben al di là del mero obbligo Istituzionale, nel periodo drammatico dalla pandemia. Creando momenti essenziali di incontro come l’appuntamento istituzionale con i sindaci al mercoledì, ed altri numerosi episodi/avvenimenti, di cui molti non rilevabili pubblicamente. Dunque un “grazie ” sentito e forte al rappresentante dell’ufficio di governo e alla personalità sottesa, che con la sua sensibilità, connota l’attività del soggetto istituzionale, la sua capacità di dialogo e di ascolto e di esempio. Verso tutti, ma in particolare verso i giovani.
Altro significato ha la scelta dell’hic et nunc, qui, nella cornice della Sala dell’Accademia di Belle Arti, che rappresenta l’espressione più elevata della cultura a Carrara e nel territorio, e oggi, 17 marzo 2021, che raccoglie l’eco storica di una proclamazione, quella del Regno Unito d’Italia nel parlamento sabaudo 160 anni fa.
Un “lontano” 17 marzo 1861, oggi da recuperare e valorizzare in mezzo a tante date di solennità civili, religiose, e celebrative, che cercano di sottolineare la sostanza di valori e ideali, fissandoli nel calendario della memoria.
Ci riescono queste date ad avere riscontro, vero e partecipato nella collettività? Talvolta, ma non sempre e non con tutta l’efficacia che occorrerebbe.
Eppure abbiamo necessità di una ricaduta ideale sugli animi delle persone, soprattutto dei giovani. Questa ricorrenza, come altre, ha sofferto, forse anche segnata dal peccato originale di retorica, la conseguenza di impostazioni storiografiche diverse. Sulla scia di interpretazioni neoborboniche da una parte, o di contestazione antimonarchica dall’altra, una storiografia un tantino disarticolata ha sminuito a lungo l’importanza di una celebrazione che comunque la si voglia interpretare rappresenta un punto fermo della nostra storia: le origini dell’unità italiana, perseguita e completata drammaticamente dopo sofferenze e sacrifici, al termine di un conflitto mondiale che per noi rappresentò una quarta guerra di indipendenza.
Questa data del 17 marzo oggettivamente rappresenta pur sempre un punto di arrivo per fare di una nazione uno stato con una sua dignità e una sua autonomia. Ciò nonostante , prima di oggi, di questa giornata dell’Unità d’Italia si sono susseguite solo tre celebrazioni a livello nazionale: nel 1911, all’insegna dell’encomio sabaudo, nel 1961, con una percezione storica più evoluta accompagnata dall’EXPO, per poi attendere sino al 2011, con la rivitalizzazione dell’episodio storico e del suo significato, cercando il coinvolgimento delle Scuole. Per anni si era protratta la strana la dimenticanza verso una data degna comunque di attenzione, perché punto significativo del percorso della nostra storia, intesa nella sua etimologia greca, “istorìa”, che significa “ricerca”, ricerca delle cause e delle origini, per capire meglio se stessi ed avere una identità da affermare in mezzo ad altre. D’altra parte come si può essere cittadini del mondo e dell’europa se prima non si è Italiani con piena coscienza della propria identità?
Dunque, al netto di frasi celebrative altisonanti, lontano da immagini che facciano aleggiare anche la sola ombra della retorica riduttiva, ben venga questa celebrazione, sobria per coerenza, oltre che per le misure imposte dalla prevenzione al virus.
Ben venga questo incontro come occasione per ricordare gli ideali guida di risorgimento e resistenza e così ri-prendere e ri-proporre la lettura del nostro passato finalizzata a meglio capire che cosa significhi Stato unitario. E ancora di più: unità, coesione , partecipazione solidale, recuperando e comprendendo appieno certi valori, possiamo riuscire ad avere una stella polare che guidi noi e, soprattutto, i nostri giovani, più che mai disorientati in questo periodo. Solo una visione ideale profonda può offrire loro un futuro, indirizzarli verso stili di vita dove il senso della misura e dell’equilibrio sia l’ago della bilancia, che eviti fenomeni di disprezzo verso le regole e verso gli altri. E qui molto possono e devono fare le istituzioni e, in particolare, la scuola che riproponga con la forza della cultura la bellezza di certi ideali, il gusto, non l’imposizione, dell’educazione civica, dell’essere cittadino attivo di uno stato di diritto. Lo dico con profondo convincimento, quello di una donna che ha guidato scuole complesse della provincia e che a questa professione ha creduto e crede profondamente.
Chiudo, riprendendo un passo del discorso tenuto nella celebrazione del centocinquantesimo dell’unità d’Italia dall’allora presidente della repubblica Giorgio Napolitano, che mi sembra non solo attuale, ma addirittura, alla luce del fenomeno che stiamo vivendo, preveggente “Reggeremo – in questo gran mare aperto – alle prove che ci attendono, come abbiamo fatto in momenti cruciali del passato, perché disponiamo anche oggi di grandi riserve di risorse umane e morali. Ma ci riusciremo ad una condizione: che operi nuovamente un forte cemento nazionale unitario, non eroso e dissolto da cieche partigianerie, da perdite diffuse del senso del limite e della responsabilità. Non so quando e come ciò accadrà; confido che accada; convinciamoci tutti, nel profondo, che questa è ormai la condizione della salvezza comune, del comune progresso”.
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Si conclude martedì 16 marzo il programma “ordinario” di consegna delle eco-card necessarie all’accesso ai nuovi cassonetti che verranno installati in centro città a partire dalla prossima settimana.
L’amministrazione e Nausicaa Spa ricordano che per accedere ai cassonetti, e dunque per gettare la spazzatura, sarà indispensabile avere la eco-card o la app per smartphone ad essa collegata: senza la tessera il cassonetto non si aprirà e dunque non sarà possibile conferire i rifiuti. Per questo è fondamentale che tutti i cittadini provvedano a dotarsi della tessera. Il conferimento abusivo dei rifiuti, anche se in prossimità o ai lati dei cassonetti, sarà considerato sanzionabile.
«Da sindaco e da residente del centro invito tutti i miei concittadini ad affrettarsi e munirsi della eco-card prima possibile, meglio se entro la fine di questa settimana. Da lunedì 22 marzo i vecchi cassonetti saranno sostituiti progressivamente da quelli nuovi e per gettare la spazzatura sarà indispensabile avere la tessera. Ricordo che conferire in modo illecito i rifiuti e anche lasciare i sacchi della spazzatura ai lati del cassonetto è un comportamento punibile con sanzioni, che danneggia non solo il decoro della nostra città ma anche l’ambiente» ha dichiarato il sindaco Francesco De Pasquale.
Per agevolare i cittadini, l’amministrazione comunale e Nausicaa hanno concordato un’estensione della cosiddetta “fase di recupero”, vale a dire il periodo in cui coloro che non hanno potuto ritirare la eco-card nel giorno della convocazione, potranno comunque riceverla.
Quindi a partire da mercoledì 17 marzo e fino a venerdì 19 marzo l’info point di San Martino resterà aperto dalle 8.30 alle 13.30, e dalle 16 alle 19 per consegnare le eco-card ai “ritardatari” che ovviamente dovranno presentarsi muniti della lettera di convocazione inviata a tutti gli utenti interessati e di un documento di identità valido.
A partire da lunedì 22 marzo e fino al 26 marzo sarà possibile recuperare la eco-card presso la sede di Nausicaa Spa, in viale Zaccagna.
La distribuzione delle tessere è iniziata il 3 marzo presso l’info point di San Martino dove il personale di Nausicaa ha consegnato le eco-card agli utenti, secondo un calendario pensato per evitare assembramenti e garantire la massima sicurezza.
L’affluenza è stata ordinata e le operazioni si sono svolte senza alcun intoppo. Da lunedì 22 marzo inizierà la sostituzione delle vecchie isole con quelle nuove dove saranno installati i cassonetti ad accesso controllato: chi non avrà la tessera quindi non potrà conferire i rifiuti.
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“Ero indeciso se prendere o meno sul serio le insinuazione offensive dell'assessore Piero Baratta, poi, analizzato bene il pulpito, ho pensato fosse necessario fare un po' di chiarezza. Perché se c'è una cosa che il signor Baratta non può né insegnare né pretendere da altri è la coerenza dato che sono anni che veleggia da una parte all'altra degli schieramenti politici stando bene attento a finire sempre dove si governa e si gestisce il potere”. Così il segretario del Pd di Carrara Gian Luca Brizzi risponde all'assessore Piero Baratta.
“Di tutte le affermazioni grottesche di Baratta – continua Brizzi – però quello che mi incuriosisce di più è la richiesta di chiarezza verso l’elettorato. E’ infatti noto a tutti che lo stesso Piero Baratta sia stato indicato, come professionista, dal sindaco Angelo Zubbani, proprio in Fondazione CRC , in qualità di revisore. Quindi da un amministrazione di centrosinistra. Dimessosi, correttamente, per fare l’amministratore in una giunta di destra, il testimone (il suo posto nel collegio) è passato ad un suo socio in base ad un accordo “trasversale” con parte del centrosinistra , ma (assicuro Baratta e i cittadini) non certamente con il Partito Democratico. E' strano che Baratta abbia avuto un vuoto di memoria proprio su questi dettagli”.
“Del resto tutto il ragionamento dell’assessore Baratta prende spunto da un presupposto inventato – precisa il segretario dem – e cioè che la difesa di una figura del Partito Democratico da parte del sindaco De Pasquale, sia la prova evidente di un accordo politico caratterizzato da trasversalità. Peccato che queste elucubrazioni siano vere solo nella sua testa, ma non nella realtà dei fatti”.
“Come Pd certamente - aggiunge Brizzi - non entriamo nella disquisizione sulle capacità professionali di questa o quella figura, ma rimaniamo colpiti dalla disinvoltura con la quale Baratta disconosce un percorso che lui stesso ha praticato con evidente giovamento. In un sistema politico che in provincia, e non solo, è caratterizzato da tre “poli”, centrodestra, centrosinistra e M5S, è naturale che ciascuna amministrazione abbia indicato (laddove fosse possibile farlo) figure di propria fiducia. E’ accaduto in GAIA, è accaduto in ERP così come in molti altri casi. Salvo rare eccezioni tutte gli schieramenti hanno figure di riferimento in tutte le società chiamate in causa da Baratta. Vederci un accordo elettorale ci sembra un tantino esagerato, ma se a lui piace così, si accomodi. Il vero paradosso, casomai, è che la destra carrarese ha già trovato diversi alleati, nelle recenti elezioni regionali, tra quegli amministratori di centrosinistra dai quali oggi Piero Baratta invoca discontinuità. Quindi se ama tanto la chiarezza l'assessore Baratta dovrebbe farla in prima persona e poi chiederla al centrodestra di cui fa parte, fino, ovviamente, al prossimo trasloco”.
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Massimiliano Bernardi (Alternativa per Carrara), in un comunicato, punta di il dito sulla questione della hub vaccinale organizzata alla Imm che, dopo un periodo di incertezza sulla sua attuazione, è stato dato l’annuncio dallo stesso sindaco di Carrara, della sua definitiva destinazione: “All' indomani dell' annuncio dell'accordo tra regione, IMM, Asl Toscana Nord Ovest, in via Groppini hanno subito “messo il cappello” sul merito di aver fatto partire la campagna vaccinale alla IMM grazie alle pressioni sulla regione proprietaria di quasi la metà di CarraraFiere".
"Il primo a non avere provato alcun imbarazzo per il tragico momento che stiamo vivendo in Provincia a causa della terza ondata del Covid, è stato proprio Gianni Lorenzetti - prosegue - che da tempo è già in campagna elettorale e non pensa ad altro che alla poltrona da sindaco. In piena terza pandemia, con le strutture sanitarie che stanno già esplodendo, il problema del lavoro, commercianti ristoratori e partite IVA alla fame e la necessità di ricostruire una speranza con le vaccinazioni, lui ha pensato bene di strumentalizzare le problematiche che erano emerse sull’utilizzo della IMM a suo favore. La classe dirigente del Pd locale - continua - cosi è preoccupata solo di allearsi con i 5 Stelle e prendersi i meriti che non ha e così mentre il segretario provinciale Enzo Manenti sottolineava stamani che è stato grazie al Pd se si è trovata l' intesa, ha applaudito Eugenio Giani e Giacomo Bugliani “.
Il consigliere di opposizione tira anche in ballo l’ex sindaco Angelo Zubbani, responsabile per i vaccini su nomina del governatorre, da Bernardi stesso interpellato, circa la procedura che ha portato alla felice conclusione della faccenda: “Tutti hanno volutamente bypassato guarda caso il Responsabile “vaccini” Angelo Zubbani nominato da Eugenio Giani - afferma - che nel frattempo ha coordinato le azioni per utilizzare a pieno la IMM e trovare effettivamente un accordo basandosi sul fatto che erano già partite le attività del tracciamento e che era stata superata, come riferitomi personalmente dall'ex sindaco, quindi ho avuto rassicurazioni circa il costo che l’ASL dovrà sostenere per l'apertura dell’hub che verterà su un valore aggiuntivo computato sul costo già formalizzato relativo ai servizi ed ai i costi vivi delle attività poste in essere per il tracciamento. Inoltre sono stato messo al corrente che tra poco più di un mese alla Regione Toscana saranno consegnati circa 13 milioni di vaccini che saranno distribuiti nelle Aree Vaste delle Asl della Toscana e di conseguenza anche al nostro hub che, grazie all'accordo raggiunto appena saranno state consegnate le dosi, sarà in grado di garantire una eccellente vaccinazione di massa”.
D. B.
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La Regione Toscana impugna davanti al Tar il Regolamento degli Agri Marmiferi approvato dall'amministrazione Persiani e il Pd di Massa, attraverso il suo segretario comunale Norberto Riccardi, in una videoconferenza convocata ad hoc insieme ai vertici e ai consiglieri comunali dem, non usa mezze misure e parla espressamente di débacle e di cartellino rosso che la Regione fa pervenire all'amministrazione Persiani sul tema: "Si tratta di una vera e propria débacle della linea del Sindaco Persiani", definisce così infatti l'azione politica e amministrativa della compagine del Centrodestra al governo della città.
Il consigliere regionale Pd Giacomo Bugliani rafforza e ribadisce:" Faccio una valutazione politica: ad oggi rispetto al settore estrattivo che è molto importante anche per Massa, siamo in una situazione di nulla di fatto a fronte di una esigenza di disciplina del settore: a un punto fermo sui Pabe, dato che i tempi sono scaduti, e Carrara per esempio li ha approvati, e poi il Regolamento degli Agri Marmiferi al Tar, con censure piuttosto pesanti".
Diversi i nodi da sciogliere per la Regione Toscana e Bugliani mette a fuoco la pietra angolare del ricorso:" L'articolo 6 della legge regionale 35/2015 stabilisce la durata della concessione fino a un massimo di 25 anni variabili in base alla quantità di lavorazione in loco ( all'interno del distretto) la quale però non deve essere mai inferiore al 50% della produzione. Ma il Comune di Massa ha previsto che se lavori in loco più del 50% hai i 25 anni di concessione, se invece lavori in loco meno del 50%, dividendo in scaglioni, riconosce delle lunghezze di concessioni inferiori ai 25 anni ma in palese violazione della legge: perché per la legge devi lavorare in loco almeno il 50%. A Carrara hanno graduato e scaglionato ma sopra la percentuale del 50%, a Massa invece hanno scaglionato sotto quella percentuale minima. Perché andare contro la legge in modo così evidente? Con lavorazioni in loco in percentuali risibili e inferiori a quel 50%, soglia minima fissata dalla legge regionale?" chiede il consigliere regionale.
L'ex sindaco di Massa e attuale consigliere dem Alessandro Volpi punta il dito su un atteggiamento, da parte dell'Amministrazione Persiani, di assoluta mancanza di dialogo in Consiglio comunale su questioni dirimenti, dialogo che avrebbe potuto impedire questo genere di problemi:" E' evidente-asserisce Volpi- che le segnalazioni fatte in precedenza in Consiglio Comunale su alcuni punti in contrasto con la legge regionale (35/2015) avrebbero creato dei problemi. Il Regolamento è stato impugnato in tre parti decisive: la filiera locale, la scadenza delle autorizzazioni tanto che la Regione accusa di concessione perpetua e il passaggio di concessione tra società se non ci fosse continuità di soci. Ancora una volta ci troviamo quindi in una situazione amministrativa confusa, dopo gli episodi relativi alla necessità di adottare varianti urbanistiche, però rimaste arenate, e una Ricognizione degli Agri Marmiferi che lascia spazio a dubbi. Ma in Consiglio Comunale siamo sempre stati liquidati come coloro che fanno confusione. Dicono che sono tutte obiezioni infondate, ma si tratta di un dialogo tecnico-amministrativo: è un problema di inottemperanza della Legge. Con il dialogo la città avrebbe fatto un passo avanti".
Ma vediamo più precisamente le contestazioni fatte dalla Regione Toscana al Regolamento e definite dei veri e propri macigni dalla compagine Pd massese: "Viene contestata l'illegittimità della scelta di concedere un allungamento delle concessioni marmifere anche con percentuali di lavorazione nella filiera locale inferiore al 50%, della volontà di riconoscere di fatto concessioni perpetue e di ammettere forme di trasferimento delle concessioni a soggetti terzi non ammesse dalla legge" ricorda Riccardi.
Le violazioni secondo la Regione Toscana toccano, come sottolineato da Riccardi:"Violazione e/o falsa applicazione dell'art.64 RD 1443/1927; violazione e/o falsa applicazione degli artt. 32, 38 e 39 della L. 35/2015 della Regione Toscana; eccesso di potere per irragionevolezza, sviamento e carenza di motivazione".
Entrando nel dettaglio, i Dem sottolineano l'accusa di violazione dei principi di evidenza pubblica, parità di trattamento, non discriminazione, pubblicità, libertà di stabilimento e di prestazione dei servizi, contenuti nel Trattato sul funzionamento dell'Unione Europea e violazione della stessa legge regionale 35/2015:" Il Regolamento-illustra Norberto Riccardi- non esplicita che le ipotesi in cui non vi è coincidenza tra titolare dell'autorizzazione e titolare della concessione, sono unicamente riferibili a situazioni derivanti da un regime concessorio antecedente alla Legge Regionale 35/2015. La legge regionale attualmente vigente, infatti, prescrive che solo colui che abbia la disponibilità giuridica delle aree estrattive, in quanto proprietario, affittuario e/o appunto, nel caso degli agri marmiferi, concessionario, può presentare domanda di autorizzazione estrattiva. Non solo; la possibilità prevista di rilasciare una nuova autorizzazione al fine di "traguardare" alla medesima data di scadenza i due atti, ovvero l'atto concessorio e l'atto autorizzatorio è in contrasto con LR 35/2015, che prevede, senza eccezioni, che alla scadenza dell'autorizzazione si determina la decadenza".
"Sono passati tre anni e di opere significative non si trova traccia e ci dispiace quando tutte le opposizioni vengono irrise e spesso aggredite" ha chiosato il segretario comunale del Partito Democratico.
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"Massa è una realtà importantissima per tutta la Toscana, un territorio meraviglioso che merita la giusta attenzione a tutti i livelli. Nella giornata di oggi, in una serie di incontri importanti e proficui sul territorio, abbiamo dato e daremo ascolto alle problematiche locali per farne da cassa di risonanza a livello nazionale ed europeo. Non siamo venuti a fare passerelle, ma dall'esperienza di amministratori locali sappiamo invece quanto sia fondamentale il rapporto tra governo e comunità locali. La vicinanza delle istituzioni a questo territorio è palpabile, in particolare dal prefetto Claudio Ventrice, da pochi mesi insediatosi a Palazzo Ducale, sono arrivate parole di elogio e di grande attenzione per Massa e per la sua comunità di cittadini. Allo stesso modo abbiamo raccolto le istanze delle sigle sindacali, della camera di commercio e dei sindaci di Carrara e Montignoso durante il tavolo di confronto istituzionale organizzato in comune dal sindaco Francesco Persiani. Al centro dell'agenda il lavoro, prima fra tutti la vicenda Sanac, su cui sarà nostra premura sollecitare il MISE e con cui abbiamo già fissato un incontro nei prossimi giorni; il nodo infrastrutturale, con il porto di Carrara ed il ponte di Albiano Magra che ancora resta un simbolo delle lungaggini burocratiche del nostro paese e sul quale siamo pronti a chiedere un intervento diretto del nostro sottosegretario alle infrastrutture Alessandro Morelli; la riqualificazione urbana il recupero delle aree industriali dismesse e l'attenzione per le problematiche ambientali e in ultimo ma non meno importante per un territorio che vive in gran parte anche di turismo, l'aiuto alle attività commerciali e turistiche con la questione ristori che ancora resta aperta sul tavolo del Governo e la salvaguardia della prossima stagione estiva di cui parleremo anche con il ministro Garavaglia.In questa fase così difficile possiamo cogliere l'opportunità di far lavorare in sinergia le istituzioni nazionali ed europee con le rappresentanze locali per trovare le risorse necessarie a far ripartire un ciclo virtuoso e produttivo, in una provincia che ha il più alto tasso di disoccupazione in Toscana. I dossier che abbiamo affrontato sono molti ed importanti, la sfida è difficile ma il nostro obiettivo è ambizioso: nell'ottica di uno sviluppo integrato di tutta la regione, Massa deve tornare ad essere trainante per tutta la costa toscana".
Così in una nota l'europarlamentare Susanna Ceccardi, il sottosegretario del ministero del lavoro e politiche sociali Tiziana Nisini e Donatella Legnaioli membro della commissione lavoro della Camera.
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“No nessuna strana alleanza ma solo la consapevolezza che se lavoriamo insieme quando c'è da trovare una soluzione positiva per Carrara ne beneficia tutta la città e, come in questo caso, tutta la provincia” così Gianluca Brizzi segretario del Pd di Carrara spiega l'azione congiunta di Dem e 5Stelle per trasformare la IMM in hub provinciale per le vaccinazioni.
“E' positivo che il sindaco De Pasquale ci abbia ascoltati e si sia convinto che potevamo raggiungere questo obiettivo- continua Brizzi – perché alla fine non conta chi taglia il nastro, ma che il nastro sia tagliato e ora grazie al Pd a Carrara abbiamo una location in grado di garantire una vaccinazione di massa a tutti i cittadini nel momento in cui arriveranno le dosi. Del resto come Pd abbiamo sostenuto fin da subito la proposta di collocare presso l’Internazionale Marmi e Macchine l’HUB vaccinale. E lo abbiamo fatto proprio aiutando con correttezza la posizione dell’Amministrazione Comunale di Carrara, attraverso il nostro gruppo consiliare, che pure siede all’opposizione, e attraverso i nostri dirigenti Pd sia a livello provinciale che regionale che nazionale. Perché come Pd siamo abituati a anteporre sempre l’interesse della collettività a quello di partito”.
“Si è rivelato determinante il ruolo del Pd sul Presidente della Regione Eugenio Giani – gli fa eco il segretario provinciale Enzo Manenti – attraverso una positiva sinergia di tutti i nostri rappresentanti in Regione e in Provincia, dal consigliere regionale Giacomo Bugliani al Presidente della Provincia Gianni Lorenzetti alla deputata Martina Nardi”.
“Del resto – aggiunge il segretario dem - erano incomprensibili i dubbi sorti per i cui l’espletamento di un servizio quanto mai urgente, vitale, potesse subire rallentamenti dovuti al fatto di porre sullo stesso piano soluzioni logistiche completamente diverse tra loro, alcune delle quali al limite dell’assurdità. Ma quello che è stato determinante nei confronti della Regione è che il Pd a ogni livello non ha mai posto sul tavolo questioni di “campanile”, neppure quelle legate alla tenuta dei conti dell’IMM (società di cui, val bene sempre ricordare, Regione e Comune sono i principali azionisti). Abbiamo sempre e solo chiesto che la salute dei cittadini fosse messa al primi posto e quindi di conseguenza che la soluzione più veloce e efficace era, come s'è dimostrato, localizzare l’HUB vaccinale presso una delle strutture del complesso fieristico IMM. Perché si tratta di una struttura dotata di grandi spazi, senza alcun problema di parcheggio e vicinissima al casello autostradale. Tanto più che la IMM può essere messa a disposizione ora e senza pregiudicare una futura ripresa delle attività del complesso fieristico”.
“Ora che la soluzione è stata trovata – conclude Manenti – però si deve si procedere velocemente all’allestimento dell’HUB vaccinale in modo da essere pronti nel momento in cui verranno messi a disposizione i vaccini. Perché dipenderà proprio dalla capacità di vaccinare più persone possibile nel minore tempo possibile che dipenderà un pezzo importante del futuro di Massa Carrara”.
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Si è svolto, nella tarda mattinata di oggi, a Marina di Carrara, presso il ristorante “La Maison”, un incontro organizzato da Fratelli d’Italia, in solidarietà con il tessuto economico locale, colpito pesantemente dalle restrizioni derivate dalla pandemia. L’occasione è stata anche quella di illustrare le iniziative del partito e la sua posizione in merito alle problematiche legate al settore delle attività produttive, non solo a livello comunale, ma anche nazionale: all’incontro erano presenti Lorenzo Baruzzo, coordinatore comunale di Fratelli d’Italia, Riccardo Zucconi, deputato alla Camera e Diego Crocetti, proprietario del ristorante ospitante, e che numerose volte sia a mezzo social che stampa, ha più volte richiamato l’attenzione sulle difficoltà del settore e sulle questioni inerenti la cosiddetta movida che ha creato non pochi problemi di ordine pubblico. Proprio su quest’ultimo punto, hanno avuto inizio gli interventi : “Prima di venire qui- dice Baruzzo- ci siamo recati in visita al prefetto a Massa, per esprimere la nostra riconoscenza per il grande lavoro condotto dalle forze dell’ordine nella gestione della “malamovida”, con tutti i problemi che ha creato in una situazione già di per sé pesante sia per i cittadini che per gli esercenti, abbiamo anche parlato, insieme ad Alessandro Amorese, capogruppo in consiglio comunale a Massa e dirigente nazionale del dipartimento cultura di FdI, di infiltrazioni mafiose nella zona e il problema delle usure. Come Fratelli d’Italia, siamo vicini alle forze dell’ordine e al loro lavoro”.
“Mi unisco ai ringraziamenti- ribadisce Zucconi- il prefetto dottor Ventrice ci ha confermato che ha rafforzato la vigilanza sul territorio e gli abbiamo segnalato la possibile apertura di un presidio di polizia ferroviaria presso la stazione di Avenza, dove purtroppo si continuano a rilevare situazioni non accettabili. Il settore della ristorazione mi tocca da vicino, essendo io stesso un imprenditore turistico e il ruolo politico che ricopro è quello di capogruppo di Fratelli d’Italia nella decima commissione che si occupa di attività produttive e turismo, per cui mi trovo a fare delle battaglie per una categoria a lungo dimenticata e che però incidono sul Pil in maniera incisiva: la pandemia ha fatto emergere questi operatori che si sono anche riuniti in associazioni spontanee per far sentire la loro voce, la gestione fallimentare dei ristori e altre questioni per le quali noi siamo dalla loro parte. Qui a Carrara, Baruzzo sta facendo un egregio lavoro, con presenza e vicinanza alla categoria”.
Diego Crocetti, dal canto suo, spende parole di apprezzamento per il partito di Giorgia Meloni : “ Anche chi non è un militante- dice rivolgendosi ai due politici- non può non apprezzare la coerenza della vostra comunità , siete l’unico partito che fate opposizione sia con il governo precedente che con Draghi. Noi, a distanza di un anno, siamo sempre in una situazione di grande precarietà, altri stanno pensando ad uscire dalla situazione e noi stiamo diventando ridicoli agli occhi del mondo: entrando nel merito, il governo poteva aiutare noi commercianti, bloccando per esempio il pagamento degli affitti, in accordo con le associazioni dei proprietari? Un accordo eviterebbe contenziosi e ci permetterebbe di respirare fino a che la situazione non si normalizza: a livello di ristori, le imprese giovani come la mia, che ha due anni, non sarà compresa e qui siamo in una zona veramente depressa, dove la disoccupazione è alle stelle e dove non ci sono prospettive”.
“A livello comunale- dice Baruzzo- avevamo chiesto, unico partito in città, tramite pec , il blocco della Tari e delle imposte comunali: Martinelli , il vice sindaco, non ha risposto alla pec, ma ha comunicato tramite stampa, che la misura non era possibile perché disciplinata dalla legge dello stato, però, dimentica che è applicata dall’ente pubblico. La misura che chiedevamo non era solo per i ristoratori ma anche per i loro dipendenti in cassa integrazione: a Massa le tasse sono state, però, ridotte e questo va detto“.
“I costi fissi per un commerciante sono una voce determinante- sottolinea Zucconi- e stringere accordi con i proprietari, affinchè fosse loro garantita una parziale copertura del pagamento del canone, si poteva fare ,ma a volte, si ha a che fare con persone che non capiscono la materia, semplicemente perché non sono adeguati: Franceschini, che ricopriva il ruolo di ministro del turismo, oltre che della cultura, non aveva la forma mentis per comprendere i problemi della filiera”.
A questo proposito, nella parte finale dell’incontro, la Gazzetta di Massa e Carrara, interviene con una domanda al deputato:
Riguardante il tema turismo, che è stato per cultura, trattato in maniera approssimativa, nell’ottica della ripresa, che prevede una strategia, basata anche sulla richiesta di sicurezza da parte degli operatori internazionali, cosa propone Fratelli d’Italia per il poi, visto che giocare di anticipo sarà fondamentale per essere concorrenziali?
“Come partito-risponde Zucconi-pensiamo che il cosiddetto passaporto vaccinale avrà dei grandi problemi per la privacy : noi proponiamo una sorta di green card che con una app, possa essere visualizzato tutto il curriculum sanitario del turista. Anche gli operatori del turismo devono essere vaccinati e bisogna essere pronti a riaccogliere gli stranieri, che sono i nostri primi clienti e che provengono da zone che sono dal punto di vista vaccinale, molto più avanti di noi, che siamo in fondo alla classifica. Vi voglio ricordare, che sono anche responsabile del turismo nazionale di Fratelli d’Italia e che ho presentato nel 2020, 1789 emendamenti sul turismo, essendo una mia competenza, addirittura proponendo una legge quadro sul turismo, in tempi non sospetti, vista la fragilità del settore, cosa che è stata totalmente inascoltata, anche dal Conte uno. Draghi parla di piccola e media impresa, ma anche qui sbaglia, perché la filiera è fatta anche di imprese individuali e di tante attività che non arrivano al fatturato minimo per entrare nella categoria presa in considerazione dall’attuale governo. Quando si riaprirà, ci saranno tanti oneri da evadere e bisogna difendere anche le attività piccole e molto più esposte dei colossi”.
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