Politica
Quasi ultimato il restauro della Nottola di Hegel, di Robert Morris: il comune replica alla segnalazione della consigliera Mattei
Al parco della Padula di via Sorgnano si stanno completando in questi giorni i lavori di ripulitura e sistemazione dell'opera 'Hegel's Owl' di Robert Morris. La 'Nottola', come…

Infrastrutture in cambio di materie prime: il nuovo feudalesimo del marmo a Carrara secondo ARCA
Associazione ARCA - Insieme per la rigenerazione e per la cura dell'ambiente ha commentato il finanziamento privato per adeuare lo stadio della Carrarese alla serie B: "Con l’articolo…

La Nottola di Norris in stato di degrado: la segnalazione social della consigliera Maria Mattei
Il triste destino dell'opera "La Nottola" di William Norris, collocata e costantemente vandalizzata, nel Parco di Villa Fabbricotti alla Padula, torna ad essere segnalato dalla consigliera Maria Mattei…

Massa Capitale della Cultura: l’opposizione chiede trasparenza e partecipazione
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato diffuso dai gruppi consiliari di "Massa è un'altra cosa" e del Partito Democratico, firmato da: Dina Dell’Ertole, Ivo Zaccagna, Enzo Romolo…

Case Popolari: L’opinione del segretario comunale Giuseppe Bergitto (FI) sulle affermazioni del gruppo consigliare PD
Forza Italia Carrara: l’opinione del segretario comunale Giuseppe Bergitto sulle affermazioni del gruppo consiliare PD sulla stampa. "L'articolo fatto uscire dal…

Massa capitale della cultura 2028: I capigruppo di maggioranza ringraziano tutti coloro che appoggiano la candidatura
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato diffuso dai capigruppo di maggioranza del Comune di Massa, a firma di Ortori Simone, Frugoli Filippo, Ronchieri Giovanbattista e Casotti Alessia.

Marco Guidi e Massimiliano Manuel (Fratelli d'Italia): Sanità, lavoro e sviluppo, Giani racconta un'altra Toscana
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato diffuso da Marco Guidi coordinatore provinciale Fratelli d'Italia e da Massimiliano Manuel coordinatore comunale Fratelli d'Italia.

Il pasticciaccio brutto delle case popolari in via Murlungo: il Comitato Avenza si R-Esiste ripercorre le tappe di una battaglia contro una decisione amministrativa considerata assurda
“La vicenda del Murlungo passerà come emblema di questa esperienza amministrativa di Carrara, esperienza che ormai in molti auspicano arrivi al capolinea”: è quanto affermano dal comitato Avenza…

Comune di Massa sul finanziamento degli alloggi popolari: "Se Carrara non riesce a utilizzare il finanziamento regionale, Massa è pronta a subentrare"
Da settimane assistiamo a un dibattito interno al Comune di Carrara, sul quale questa amministrazione non intende intervenire sotto alcun profilo. Tuttavia, si tratta di una questione di…

Eleonora Cantoni (Lega) su Massa Città della Cultura: "I tempi sono maturi per cominciare a buttare giù il progetto"
"La mozione approvata in Consiglio comunale su Massa Città della Cultura aveva l'obbiettivo di trovare, oltre alla condivisione e al sostegno trasversale di più enti, anche quello di tutte le…

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“No nessuna strana alleanza ma solo la consapevolezza che se lavoriamo insieme quando c'è da trovare una soluzione positiva per Carrara ne beneficia tutta la città e, come in questo caso, tutta la provincia” così Gianluca Brizzi segretario del Pd di Carrara spiega l'azione congiunta di Dem e 5Stelle per trasformare la IMM in hub provinciale per le vaccinazioni.
“E' positivo che il sindaco De Pasquale ci abbia ascoltati e si sia convinto che potevamo raggiungere questo obiettivo- continua Brizzi – perché alla fine non conta chi taglia il nastro, ma che il nastro sia tagliato e ora grazie al Pd a Carrara abbiamo una location in grado di garantire una vaccinazione di massa a tutti i cittadini nel momento in cui arriveranno le dosi. Del resto come Pd abbiamo sostenuto fin da subito la proposta di collocare presso l’Internazionale Marmi e Macchine l’HUB vaccinale. E lo abbiamo fatto proprio aiutando con correttezza la posizione dell’Amministrazione Comunale di Carrara, attraverso il nostro gruppo consiliare, che pure siede all’opposizione, e attraverso i nostri dirigenti Pd sia a livello provinciale che regionale che nazionale. Perché come Pd siamo abituati a anteporre sempre l’interesse della collettività a quello di partito”.
“Si è rivelato determinante il ruolo del Pd sul Presidente della Regione Eugenio Giani – gli fa eco il segretario provinciale Enzo Manenti – attraverso una positiva sinergia di tutti i nostri rappresentanti in Regione e in Provincia, dal consigliere regionale Giacomo Bugliani al Presidente della Provincia Gianni Lorenzetti alla deputata Martina Nardi”.
“Del resto – aggiunge il segretario dem - erano incomprensibili i dubbi sorti per i cui l’espletamento di un servizio quanto mai urgente, vitale, potesse subire rallentamenti dovuti al fatto di porre sullo stesso piano soluzioni logistiche completamente diverse tra loro, alcune delle quali al limite dell’assurdità. Ma quello che è stato determinante nei confronti della Regione è che il Pd a ogni livello non ha mai posto sul tavolo questioni di “campanile”, neppure quelle legate alla tenuta dei conti dell’IMM (società di cui, val bene sempre ricordare, Regione e Comune sono i principali azionisti). Abbiamo sempre e solo chiesto che la salute dei cittadini fosse messa al primi posto e quindi di conseguenza che la soluzione più veloce e efficace era, come s'è dimostrato, localizzare l’HUB vaccinale presso una delle strutture del complesso fieristico IMM. Perché si tratta di una struttura dotata di grandi spazi, senza alcun problema di parcheggio e vicinissima al casello autostradale. Tanto più che la IMM può essere messa a disposizione ora e senza pregiudicare una futura ripresa delle attività del complesso fieristico”.
“Ora che la soluzione è stata trovata – conclude Manenti – però si deve si procedere velocemente all’allestimento dell’HUB vaccinale in modo da essere pronti nel momento in cui verranno messi a disposizione i vaccini. Perché dipenderà proprio dalla capacità di vaccinare più persone possibile nel minore tempo possibile che dipenderà un pezzo importante del futuro di Massa Carrara”.
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Si è svolto, nella tarda mattinata di oggi, a Marina di Carrara, presso il ristorante “La Maison”, un incontro organizzato da Fratelli d’Italia, in solidarietà con il tessuto economico locale, colpito pesantemente dalle restrizioni derivate dalla pandemia. L’occasione è stata anche quella di illustrare le iniziative del partito e la sua posizione in merito alle problematiche legate al settore delle attività produttive, non solo a livello comunale, ma anche nazionale: all’incontro erano presenti Lorenzo Baruzzo, coordinatore comunale di Fratelli d’Italia, Riccardo Zucconi, deputato alla Camera e Diego Crocetti, proprietario del ristorante ospitante, e che numerose volte sia a mezzo social che stampa, ha più volte richiamato l’attenzione sulle difficoltà del settore e sulle questioni inerenti la cosiddetta movida che ha creato non pochi problemi di ordine pubblico. Proprio su quest’ultimo punto, hanno avuto inizio gli interventi : “Prima di venire qui- dice Baruzzo- ci siamo recati in visita al prefetto a Massa, per esprimere la nostra riconoscenza per il grande lavoro condotto dalle forze dell’ordine nella gestione della “malamovida”, con tutti i problemi che ha creato in una situazione già di per sé pesante sia per i cittadini che per gli esercenti, abbiamo anche parlato, insieme ad Alessandro Amorese, capogruppo in consiglio comunale a Massa e dirigente nazionale del dipartimento cultura di FdI, di infiltrazioni mafiose nella zona e il problema delle usure. Come Fratelli d’Italia, siamo vicini alle forze dell’ordine e al loro lavoro”.
“Mi unisco ai ringraziamenti- ribadisce Zucconi- il prefetto dottor Ventrice ci ha confermato che ha rafforzato la vigilanza sul territorio e gli abbiamo segnalato la possibile apertura di un presidio di polizia ferroviaria presso la stazione di Avenza, dove purtroppo si continuano a rilevare situazioni non accettabili. Il settore della ristorazione mi tocca da vicino, essendo io stesso un imprenditore turistico e il ruolo politico che ricopro è quello di capogruppo di Fratelli d’Italia nella decima commissione che si occupa di attività produttive e turismo, per cui mi trovo a fare delle battaglie per una categoria a lungo dimenticata e che però incidono sul Pil in maniera incisiva: la pandemia ha fatto emergere questi operatori che si sono anche riuniti in associazioni spontanee per far sentire la loro voce, la gestione fallimentare dei ristori e altre questioni per le quali noi siamo dalla loro parte. Qui a Carrara, Baruzzo sta facendo un egregio lavoro, con presenza e vicinanza alla categoria”.
Diego Crocetti, dal canto suo, spende parole di apprezzamento per il partito di Giorgia Meloni : “ Anche chi non è un militante- dice rivolgendosi ai due politici- non può non apprezzare la coerenza della vostra comunità , siete l’unico partito che fate opposizione sia con il governo precedente che con Draghi. Noi, a distanza di un anno, siamo sempre in una situazione di grande precarietà, altri stanno pensando ad uscire dalla situazione e noi stiamo diventando ridicoli agli occhi del mondo: entrando nel merito, il governo poteva aiutare noi commercianti, bloccando per esempio il pagamento degli affitti, in accordo con le associazioni dei proprietari? Un accordo eviterebbe contenziosi e ci permetterebbe di respirare fino a che la situazione non si normalizza: a livello di ristori, le imprese giovani come la mia, che ha due anni, non sarà compresa e qui siamo in una zona veramente depressa, dove la disoccupazione è alle stelle e dove non ci sono prospettive”.
“A livello comunale- dice Baruzzo- avevamo chiesto, unico partito in città, tramite pec , il blocco della Tari e delle imposte comunali: Martinelli , il vice sindaco, non ha risposto alla pec, ma ha comunicato tramite stampa, che la misura non era possibile perché disciplinata dalla legge dello stato, però, dimentica che è applicata dall’ente pubblico. La misura che chiedevamo non era solo per i ristoratori ma anche per i loro dipendenti in cassa integrazione: a Massa le tasse sono state, però, ridotte e questo va detto“.
“I costi fissi per un commerciante sono una voce determinante- sottolinea Zucconi- e stringere accordi con i proprietari, affinchè fosse loro garantita una parziale copertura del pagamento del canone, si poteva fare ,ma a volte, si ha a che fare con persone che non capiscono la materia, semplicemente perché non sono adeguati: Franceschini, che ricopriva il ruolo di ministro del turismo, oltre che della cultura, non aveva la forma mentis per comprendere i problemi della filiera”.
A questo proposito, nella parte finale dell’incontro, la Gazzetta di Massa e Carrara, interviene con una domanda al deputato:
Riguardante il tema turismo, che è stato per cultura, trattato in maniera approssimativa, nell’ottica della ripresa, che prevede una strategia, basata anche sulla richiesta di sicurezza da parte degli operatori internazionali, cosa propone Fratelli d’Italia per il poi, visto che giocare di anticipo sarà fondamentale per essere concorrenziali?
“Come partito-risponde Zucconi-pensiamo che il cosiddetto passaporto vaccinale avrà dei grandi problemi per la privacy : noi proponiamo una sorta di green card che con una app, possa essere visualizzato tutto il curriculum sanitario del turista. Anche gli operatori del turismo devono essere vaccinati e bisogna essere pronti a riaccogliere gli stranieri, che sono i nostri primi clienti e che provengono da zone che sono dal punto di vista vaccinale, molto più avanti di noi, che siamo in fondo alla classifica. Vi voglio ricordare, che sono anche responsabile del turismo nazionale di Fratelli d’Italia e che ho presentato nel 2020, 1789 emendamenti sul turismo, essendo una mia competenza, addirittura proponendo una legge quadro sul turismo, in tempi non sospetti, vista la fragilità del settore, cosa che è stata totalmente inascoltata, anche dal Conte uno. Draghi parla di piccola e media impresa, ma anche qui sbaglia, perché la filiera è fatta anche di imprese individuali e di tante attività che non arrivano al fatturato minimo per entrare nella categoria presa in considerazione dall’attuale governo. Quando si riaprirà, ci saranno tanti oneri da evadere e bisogna difendere anche le attività piccole e molto più esposte dei colossi”.
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Carolina Farneti è la nuova delegata alla giustizia e alla legalità nella segreteria dei Giovani Democratici Toscana.
"Un grande orgoglio per il nostro territorio e per la nostra giovanile. A lei va un in bocca al lupo da tutte e tutti noi!" dichiarano Giovani Democratici Massa.
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Sono attese per domani sabato 13 marzo a Massa, la sottosegretaria del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali Tiziana Nisini e l'europarlamentare Susanna Ceccardi. Giornata densa dunque per la compagine apuana del Carroccio pronta ad accogliere insieme alle cariche pubbliche locali e ai rappresentanti del tessuto economico del territorio, le due esponenti toscane più di spicco della Lega Salvini Premier nonché rappresentanti dei vertici governativi nazionali e del Parlamento europeo.
"Nella prima parte della giornata-si legge in una nota arrivata dall'ufficio stampa Nicola Pieruccini Commissario Provinciale Lega Salvini Premier- è prevista una serie di incontri istituzionali con il Prefetto ed altre autorità del territorio apuano i quali prenderanno parte ad un tavolo istituzionale, appositamente convocato dal sindaco di Massa Francesco Persiani".
Nisini e Ceccardi concluso l'incontro col Prefetto, danno appuntamento con la stampa per le 12:30. Si legge infatti nel comunicato:" Intorno alle ore 12.30, al termine della parte istituzionale, è previsto un punto stampa sotto l'atrio del comune di Massa".
Nel pomeriggio invece l'attenzione si focalizzerà sul piano economico e industriale anche in merito all'impianto massese di Sanac, tra i più grandi produttori ed esportatori europei di prodotti refrattari silico-alluminosi e attualmente in amministrazione straordinaria:" Nel pomeriggio le attività si concentreranno a Villa Cuturi-fanno sapere dall'ufficio stampa Nicola Pieruccini Commissario Provinciale Lega Salvini Premier- e saranno incentrate sull'ascolto di alcune categorie economiche particolarmente colpite dall'emergenza covid e dalle rappresentanze sindacali attive sul fronte Sanac".
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“Ci rammarica dover prendere atto delle esternazioni con le quali il sindaco di Carrara, Francesco De Pasquale, ha deciso di intervenire a gamba tesa nell’ambito di un’Istituzione privata, la Fondazione Cassa di Risparmio di Carrara, dotata di autonomia decisionale e dei propri organi di controllo tali da garantire la massima trasparenza e correggere eventuali errori. Una vera e propria intromissione in un Ente che non è una partecipata o controllata in alcun modo da parte del Comune e dell’amministrazione pro tempore che lo rappresenta. La verifica del possesso dei requisiti dei consiglieri nominati, compreso quello di residenza, rappresenta un passaggio che, come previsto dall’art. 22 dello Statuto, viene effettuato dal Consiglio di amministrazione a seguito della nomina stessa e non a priori. E’ altresì un atto dovuto nel caso in cui altri candidati presentino delle segnalazioni pertinenti che sollevino dubbi più che leciti”.
Sono il presidente della Fondazione, Enrico Isoppi, e il vice presidente, Sergio Chericoni, a entrare nel merito della vicenda balzata negli ultimi giorni agli onori della cronaca a causa di una spiacevole fuga di notizie.
“E’ ormai noto che nella procedura di nomina dei nuovi membri del Consiglio di amministrazione ci sia stato un risultato ex aequo fra tre candidate. Una di loro è stata esclusa per l’età inferiore, a norma di Regolamento che, lo ricordiamo, rappresenta il documento operativo per l’applicazione dello Statuto della Fondazione. Si tratta quindi di applicare procedure di verifica non in maniera autoritaria ma in maniera quanto più trasparente possibile: non abbiamo preso alcuna decisione sulla vicenda ma abbiamo preferito rivolgerci, oltre che a consulenti di alto livello professionale, all’Acri, l’Associazione di Fondazioni e di Casse di risparmio che lavora a stretto rapporto con il Ministero dell’economia e delle finanze. Un soggetto terzo, esterno e assolutamente super partes, per chiarire ogni singolo aspetto. Nei giorni scorsi ci ha consegnato un parere che a breve finirà all’attenzione del Consiglio di amministrazione a cui spetterà l’onere di una decisione ponderata e in linea con i documenti che rappresentano i pilastri portanti della Fondazione, ossia lo Statuto e il Regolamento. E’ quindi evidente che la nostra azione va in una direzione completamente opposta a quella rappresentata dal sindaco di Carrara: stiamo applicando le regole e valutando la corretta applicazione di Statuto e Regolamento nell’interesse supremo della Fondazione, così da permettere al Cda di prendere la migliore decisione possibile”.
E su questo punto Isoppi e Chericoni ci tengono a precisare un’ulteriore inesattezza da parte del primo cittadino di Carrara: “Il Comitato di indirizzo ha valutato nel merito le domande dei candidati mentre la verifica dei requisiti, lo ribadiamo, è demandata alla valutazione successiva dell’organo competente, ossia il Cda, in base all’articolo 22 dello Statuto. E’ chiaro, o dovrebbe esserlo a questo punto, che non c’è nessun tentativo di ribaltare alcun risultato, tantomeno con artifizi o soluzioni pasticciate come sostiene il sindaco di Carrara. E sulla vicenda delle quote rosa, ricordiamo che il Mef non è mai intervenuto sulla legittimità dell’elezione di presidente e vice ma ha ravvisato la necessità di un intervento sui tre membri nominati in precedenza nel Cda senza adeguato rispetto della quota di genere. A seguito della valutazione del Mef, la Fondazione ha provveduto, come indicato, alla sostituzione di uno dei membri di genere maschile del Cda con uno di genere femminile. Questo a ulteriore conferma che il sistema Fondazioni conta su organi decisionali e di controllo che garantiscono l’assoluta trasparenza”.
Infine Isoppi e Chericoni si rammaricano per l’incresciosa situazione determinata da una fuga di notizie per la quale già si sono personalmente scusati con la persona coinvolta. “Riteniamo la Fondazione parte lesa della vicenda e chiederemo al Consiglio di amministrazione l’autorizzazione a segnalare il fatto alle autorità competenti a tutela dell’immagine della Fondazione stessa”.
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Nella giornata di martedì si è svolto alla presenza degli amministratori del territorio l’incontro del Comitato per il controllo analogo di Rete Ambiente Spa, la società che dovrà rilevare il servizio di gestione dei rifiuti sulle 4 province di Pisa, Massa-Carrara, Lucca e Livorno.
Durante l’assemblea, i rappresentanti dei 25 comuni che fanno parte dell’ambito sono stati chiamati a proporre delle nomine per la composizione del Comitato per il controllo analogo della rete, che ha il compito di sovrintendere l’attività della società.
Nel merito dell’incontro, il vicesindaco di Carrara, Matteo Martinelli, commenta: “Non ci sorprende che anche in questa occasione, come spesso accade, erano già stati presi degli accordi sulle nomine – afferma Martinelli – Ciò che lascia, invece, molto sorpresi è che sia rimasto inascoltato l’appello del nostro comune per l’attribuzione di almeno una delle tre nomine ad una donna. Pur esprimendo i nostri migliori auguri alle persone che sono state scelte per ricoprire gli incarichi di coordinatore e vice coordinatori del Comitato, rispettivamente il sindaco di Podenzana, Marco Pinelli, l’assessore di Massa, Pierlio Baratta, e l’assessore di Cecina, Antonio Costantino, a nostro avviso si verifica l’ennesima occasione persa di riconoscere il ruolo delle donne nella gestione dell’amministrazione pubblica”.
Daria Raffo, consigliera della commissione Ambiente aggiunge: “Freschi da tante belle parole spese in occasione dell’8 marzo, oggi siamo costretti ad un brusco ritorno alla realtà: non essendo previsto l’obbligo delle quote rosa nel coordinamento di controllo di Reti Ambiente, tanto il centro-destra, quanto il centro-sinistra dimenticano che ci sono figure femminili competenti che ben sarebbero capaci di assolvere a quel ruolo. Emerge così, per l’ennesima volta, l’ipocrisia di una politica di uomini che non riesce a riconoscere ruoli apicali alle donne”.
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"Sbagliare è umano, ma perseverare è diabolico e la giunta Persiani in questo si mostra davvero infernale per Massa e i massesi. Anche oggi le cronache cittadine ci raccontano che il sindaco e la sua maggioranza continuano a fare pressione sulla Regione per poter chiudere il nostro fiume Frigido dentro una prigione di cemento armato. E continuano a raccontare la storiella che ciò serve per metterlo in sicurezza. In realtà stanno realizzando una ulteriore cementificazione del Frigido." così la deputata Pd di Massa Carrara e Presidente della Commissione Attività Produttive della Camera dei Deputati, Martina Nardi.
"Negli anni passati le varie amministrazioni hanno fatto una scelta importante e lungimirante - spiega Nardi - per riportare i massesi a riappropriarsi del proprio fiume che per troppo tempo era stato dimenticato. Sono, siamo, stati capaci cioè di far rivolgere di nuovo lo sguardo e l'attenzione della città al proprio fiume dopo che per anni gli avevano voltato le spalle. Ora quell'obiettivo non solo viene abbandonato dalla Giunta Persiani, ma addirittura lo si vuole seppellire e nascondere dietro una colata di cemento".
"Il sindaco infatti – dice Nardi - vuole costruire un muraglione alto fino a 5 metri (circa un palazzo a due piani per rendere l'idea) lungo il Frigido. Vuole spendere oltre 1,5 milioni di euro e si giustifica dicendo che è l'unico modo per mitigare il rischio idraulico. In realtà non ha voluto trovare soluzioni alternative. Tanto che, e non è un caso, tutti gli studi hanno preso come riferimento solo la parte finale del Frigido. Il risultato è che il Comune di Massa userà un bel po' di denaro dei cittadini per mettere la parola fine a quel parco fluviale che la città in questi anni ha mostrato di apprezzare e amare".
"Vorrei che almeno in Regione vi fosse un moto di saggezza - conclude Nardi – e invito la neoassessora regionale all'Ambiente Monia Monni a valutare bene se questa cementificazione del nostro fiume sia davvero la scelta ambientalmente più giusta e accettabile rispetto a soluzioni molto meno impattanti e invasive".
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Un'altra conferma tra le nomine della Lega a Massa è quella di Sofia Anna Galeotti nel ruolo di coordinatore comunale giovanile. La nomina è arrivata nei giorni scorsi da Filippo Frugoli, consigliere comunale e coordinatore provinciale dei giovani del Carroccio. La Galeotti guiderà il movimento giovanile comunale per il secondo anno consecutivo, proseguendo nel percorso di politica sociale volto a favore dei concittadini bisognosi.
"Nell'ultimo anno - dichiara - la Lega giovani di Massa si è fatta portavoce delle esigenze di tante famiglie in difficoltà che, a causa del Covid-19, si sono trovate in situazioni critiche. Noi ragazzi abbiamo cercato di dare il nostro contributo con raccolte alimentari e rendendoci sempre disponili all'ascolto: continueremo a farlo organizzando altre iniziative a scopo benefico che, soprattutto nel momento storico in cui stiamo vivendo, sono essenziali.Inoltre Non mancheranno iniziative per avvicinare i giovani alla politica, da sempre tematica importante per il gruppo. Credo sia importante che i ragazzi inizino sin da giovani ad interessarsi alla politica: ci impegneremo, come abbiamo già fatto, ad attirare l'attenzione e l'interesse dei giovani perchè la politica ci riguarda tutti, ogni giorno. Molti ragazzi non si interessano a questo argomento, principalmente a causa della diffusa perdita di fiducia nella politica maturata negli anni passati: la situazione deve cambiare e ci impegneremo affinché il nostro messaggio arrivi a più persone possibili.Questo è sicuramente il punto cardine della nostra battaglia".
Sulla nomina interviene anche il Coordinatore Provinciale Frugoli: "Ringrazio Sofia per il lavoro svolto in questi due anni, in cui il suo impegno ha contributo alla crescita del partito. Non posso che essere soddisfatto del lavoro dei giovani che, ogni giorno, mostrano il loro impegno e la loro passione nel fare politica: Massa ha bisogno di loro".
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Pochissimi giorni fa, in occasione della ricorrenza della giornata mondiale della donna, Roberta Crudeli, capogruppo Pd in consiglio comunale a Carrara, aveva fatto protocollare la mozione a sostegno delle vittime di violenza: la stessa consigliera ha annunciato che nel corso della seduta di oggi la mozione è stata votata all’unanimità.
La mozione prevede l’adesione alla campagna “Se sei vittima di stalking e violenza chiama il 1522”: tale scritta verrà apposta sugli scontrini emessi dalle farmacie comunali e private ed esercizi commerciali che vogliano spontaneamente aderire; il comune, dal canto suo, si attiverà per la divulgazione della campagna, tramite i canali social e gli altri mezzi a sua disposizione.
Anche nel corso del lockdown, tutta la rete dei centri antiviolenza e dei numeri per l’assistenza nella regione Toscana, non hanno interrotto la loro attività a servizio delle donne e la rete di Codice Rosa ha rafforzato l’attenzione e l’impegno in questo momento di emergenza sanitaria per tutelare e proteggere le vittime di violenza; è importante sapere che il 1522 è un numero gratuito 24 ore su 24, sia da fisso che da mobile e accoglie immediatamente la richiesta di aiuto da parte della donna che viene avvicinata gradualmente e rispettando totalmente l’anonimato.
Molto soddisfatta del felice esito della mozione, Roberta Crudeli: “ Ho scelto simbolicamente la data dell’8 marzo per depositare la mozione al Protocollo , mi auguro che tanti negozi aderiscano, è importante diffondere il più possibile il messaggio”.
Donatella Beneventi
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Poca chiarezza, ed ancor meno giustizia, è stata fatta dal quel lontano 3 febbraio 2005, sul disastro aereo in cui persero la vita 105 persone, di cui tre erano nostri connazionali: Gianluigi Barattin, Andrea Pollastri e Bruno Vianini.
Erano i giorni del rapimento della giornalista Giuliana Sgrena che veniva sequestrata in Iraq proprio all'indomani del disastro aereo. Tutti gli organi d'informazione parlavano di questo fatto, inquadrato entro un panorama geopolitico di forte tensione in cui la guerra afgana non trovava tregua nonostante l'intervento internazionale.
Ma anche dopo la liberazione della giornalista, prevalse il silenzio stampa sulla vicenda e solo certa stampa alternativa dedicò qualche pezzo allo schianto del volo di linea Kam Air 904, decollato alle 14.32 dall'aeroporto di Herat e mai atterrato all'aeroporto di Kabul, dov'era diretto.
Resta tutt'oggi uno spinoso enigma avvolto da contraddizioni non chiarite e soffocato nel tempo da un silenzio imbarazzante.
“Se ancora oggi si domanda alla gente di questo caso, pur essendo uno dei disastri aerei tra i più gravi accaduti negli ultimi anni, nessuno ne ha notizia” così ha commentato alla nostra redazione la giornalista e avvocato Susanna Donatella Campione, raggiunta nel pomeriggio al telefono.
In un articolo pubblicato su La Gazzetta di Massa e Carrara l'8 gennaio scorso, la Campione è intervenuta con decisione nel tentativo di squarciare il silenzio calato su questo caso, di cui sempre poco si è parlato e di cui, invece, è il caso di parlare.
L'unica certezza è lo schianto del Boeing 737-200 sul monte Shapiri Gar, a 30 km a est della capitale afghana, in cui perse la vita un intero equipaggio. “Incidente per avverse condizioni meteorologiche”: è la spiegazione ufficiale che fu subito battuta dalle agenzie di stampa.
L'inchiesta della procura di Roma fu archiviata rapidamente avvallando il rapporto tecnico redatto dai carabinieri di stanza in Afghanistan nel settembre 2005 che parlava di “disorientamento del pilota in fase di atterraggio”. Il rapporto ufficiale della commissione d'inchiesta istituita dal ministero dei trasporti afghano del febbraio 2006 concludeva affermando che «l'aereo scese al di sotto della minima altitudine assegnata, ma le ragioni di questa discesa non possono essere determinate».
Tredici anni dopo, nel 2018 il Corriere della Sera riapriva quella triste pagina con un'inchiesta firmata da Francesco Battistini ed Enrico Mannucci che smentiva la tesi dell'incidente dovuto al maltempo, riportando il parere di due esperti italiani che scelsero di rimanere anonimi.
Oggi, dopo tre anni da quell'audace inchiesta, è finalmente approdata in parlamento un'interrogazione sul caso a firma dell'onorevole Cosimo Ferri, componente in quota Italia Viva della commissione giustizia della Camera dei Deputati. E' una notizia significativa, se non addirittura inattesa: qualcosa torna dunque a muoversi e speriamo non si fermi.
“Nonostante la gravità dell'episodio – si legge nell'interrogazione di Ferri - l'intera vicenda rimane sotto molti aspetti avvolta dal mistero, ed è importante non solo compiere ulteriori accertamenti ma, sussistono anche gli estremi della riapertura delle indagini penali da parte della procura di Roma, atteso che in precedenza non si è tenuto conto di aspetti fondamentali emersi nel successivo rapporto della Commissione ufficiale afgana e di quelli raccontati nell'inchiesta del Corriere della Sera”.
Nel testo dell'interrogazione, Ferri sottopone ai destinatari le incongruenze che non meritano certamente il silenzio istituzionale che i familiari delle vittime hanno subito fin qui: “Del tutto senza spiegazione rimangono, in particolare: le manifeste anomalie nell'itinerario del velivolo, emerse anche dallo studio delle carte di volo e delle relazioni ufficiali e il mancato rispetto della procedura standard di avvicinamento all'aeroporto; la mancata richiesta di assistenza speciale da parte dei piloti e l'assenza d'invio di segnali d'allarme dalla cabina di pilotaggio; il mancato ritrovamento della scatola nera contenente le registrazioni audio della cabina di pilotaggio; il ritrovamento, giorni dopo l'accaduto, della seconda scatola nera priva dei dati di volo”.
Non solo: “Ulteriori anomalie si registrano circa l'intervento sul luogo del disastro di militari americani e il trasporto delle salme dei passeggeri statunitensi – cui, peraltro, era vietato volare con la compagnia aerea Kam Air – presso la base militare americana di Bagram, senza la previa autorizzazione del medico legale incaricato, colonnello dei carabinieri Carlo Maria Oddo, nonché la mancata effettuazione, nell'immediatezza del fatto, di alcun tipo di esame autoptico tossicologico sui corpi dei piloti (procedura obbligatoria dal 1990, in caso di incidenti di volo)”.
Fatti che, secondo Ferri, impongono di fare chiarezza sull'accaduto: “Occorre incaricare esperti che, esaminate le carte e i dati in possesso, possano chiarire la dinamica del caso, anche per interrompere quel doloroso, assordante silenzio istituzionale”.
Si tratta di sapere: “Di quali elementi disponga il governo e se non intenda promuovere iniziative, anche di carattere diplomatico, al fine di contribuire a chiarire le circostanze di una tragedia che ha visto coinvolti tre nostri connazionali”.
Si riapra il caso, dunque, si faccia chiarezza e si renda giustizia alle vittime ed ai loro famigliari.
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