Politica
Progetto "Massa Street Art": i consiglieri Alberti, Cairoli, Ricci e Tarantino chiedono dove saranno collocate le opere
I consiglieri comunali Stefano Alberti, Gabriele Cairoli, Enzo Romolo Ricci e Daniele Tarantino hanno presentato un’interrogazione per chiedere dove e secondo quali criteri, le opere di…

Cermec, Retiambiente e gestione dei rifiuti: i molti dubbi sulle scelte del sindaco Arrighi avanzati dal consigliere Mirabella s
Crisi nei rifiuti e leadership percepita come assente, Cermec, RetiAmbiente e una guida politica ancora da chiarire: sono le riflessioni maturate dal consigliere della Lista Ferri Filippo Mirabella…

I consiglieri del Pd di Aulla escono dal partito e restituiscono la tessera
Il Partito Democratico di Massa-Carrara prende atto della decisione dei consiglieri comunali di Aulla Giovanni Schianchi, Giada Moretti, Katia Tomé, Tania Brunetti e Alessandro Giovannoni di…

Un nuovo cantiere si apre a Carrara centro con l'inizio del 2026: aggiudicati i lavori per il recupero di Palazzo Pisani in via Loris Giorgi
Palazzo Pisani: entreranno presto nel vivo i lavori per il recupero e il miglioramento sismico. Dopo palazzo Rosso un altro gioiello del centro storico si prepara a…

Entrata in Retiambiente esaltata da Arrighi e Orlandi, poco apprezzata da opposzione e anche dal Pd: per il consigliere 5 Stelle Martinelli è un tentativo puerile di cercare consensi
Il consigliere dei 5 Stelle, Matteo Martinelli torna ad attaccare la giunta Arrighi sull'entrata in Retiambiente: "Ci troviamo di fronte all'ennesimo puerile tentativo del sindaco…

Requisiti modificati e verbali vuoti: il consigliere Caffaz spiega come è stato organizzato il bando del comune per direttore del teatro Animosi
A pensar male si fa peccato...ma poi si trovano i documenti che confermano che si aveva ragione. E' esattamente quanto è accaduto al consigliere dell'opposizione del comune di…

Le Rsu del Cermec bollano come non vere le denunce fatte da Menconi della Cgil
Le Rsu del Cermec rappresentate da Chiara Pirozzo della Cisl, Maurizio Bertieri della Uil e Gianluca Della Tomasina di Fiadel prendono le distanze dalle dichiarazioni sul…

Partono a Carrara i restauri della statua di Beatrice d'Este, della statua della Sirena e a Codena del monumento ai caduti
Il monumento a Beatrice D'Este di piazza Alberica, la statua della Sirena di via Carriona e, non ultimo, il monumento ai caduti di piazza Rosselli a…

A Carrara continuano i cantieri e i disagi: prorogata fino a marzo la garatuità dei parcheggi del centro
Per ridurre i disagi a residenti, commercianti e visitatori a seguito dei numerosi cantieri attualmente in corso in tutta la città l'amministrazione comunale ha deciso di prorogare…

Retiambiente Spa: opportuno rinviare l’Assemblea di Cermec per garantire piena validità delle deliberazioni
Retiambiente Spa, nel ringraziare i Comuni di Massa e Carrara per il coinvolgimento nel percorso di rinnovo dell’organo amministrativo di Cermec, informa di aver svolto…

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“Non è la prima volta che persone in fragilità riferiscono di aver ricevuto consigli, che davano adito a grandi speranze, in realtà assolutamente infondati. Questa mia non è tanto una smentita rivolta al consigliere ex comunista, che si ostina in modo quasi ossessivo ad attaccare la mia persona con comunicati zeppi di falsità e talvolta al limite del grottesco, arrivando a tirare in ballo pure il mio cane. Vuol essere soprattutto un appello: se siete in difficoltà, rivolgetevi e fidatevi dei servizi, dei percorsi che vi propongono, delle soluzioni che prospettano e della loro professionalità. Non fidatevi di chi vi propone scorciatoie che, quando va bene, non garantiscono nulla di serio e realistico. Chi fa questo ha un solo scopo: speculare sui vostri bisogni e sulle vostre necessità. In questo caso, aggiungo, facendo sfumare anche importantissime e concrete opportunità”.
Così si apre la smentita dell’assessore Anna Galleni al consigliere di minoranza passato alla destra, ed entra ulteriormente nel merito. “Il consigliere liquida la delicata situazione affermando che avrei invitato una famiglia a risiedere ad Albiano per liberarmi di un “problema”.
Ovviamente i fatti si sono svolti in modo davvero ben diverso. Da quando questa famiglia ha chiamato i Vigili del Fuoco per far eseguire il sopralluogo, i Servizi Sociali del Comune non hanno mai smesso di seguirla. E’ vero, è stato inizialmente proposto un appartamento ad Albiano Magra a 250 euro, che hanno rifiutato. Quindi un contributo in denaro per il passaggio da casa a casa, che parevano aver trovato. Infine, grazie al volontariato, è stato reperito un alloggio, stavolta a Carrara, sempre a 250 euro ma la famiglia si è rifiutata in modo irremovibile di sottoscrivere il contratto perché tal Bernardi gli aveva detto che l’Amministrazione Comunale poteva disporre di cinque alloggi popolari da assegnare a chi era in emergenze abitativa e, conseguentemente, esigevano l’assegnazione di uno di essi”.
Continua l’assessore “Non sono riusciti a fargli cambiare idea non solo i Servizi ma anche la sottoscritta. Li ho infatti invitati a riflettere bene e a non lasciarsi sfuggire l’opportunità di poter avere una casa ad una cifra tanto bassa. Ho pure spiegato loro, evidentemente senza successo, che anche se ERP consegnasse alloggi, una quota d’essi per legge regionale deve andare a chi è in graduatoria bando ed un’altra, assai minore, a chi è in graduatoria emergenze abitativa. E visto che loro possono contare comunque su un’entrata economica, in quest’ultima graduatoria vi sono persone che hanno sicuramente più punteggio di loro perché magari non solo non hanno nessuna entrata ma hanno anche minori a carico o problemi di salute gravi”. Conclude infine l’assessore: “Nonostante non rispondessero più al telefono, dopo molti tentativi i Servizi sono riusciti finalmente a riprendere i contatti con questa famiglia: mi auguro che si possa trovare una soluzione, magari non proprio quella che loro auspicavano ma pur sempre dignitosa e risolutiva di un obiettivo problema.”
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Il consigliere civico Andrea Barotti a Massa, viste le polemiche di questi giorni, sollecita la città a riflettere su quale sia il compito della politica e scrive: "Le modifiche proposte al testo dello Statuto Comunale mi spingono ad invitare i cittadini a pensare quale tipo di azione politica sia necessaria per provare a cambiare il nostro territorio; mi piacerebbe che la città si interrogasse su come il tempo, le risorse destinate all'attività politica, alle istituzioni potrebbero essere impiegate. Il mio intervento, vorrei essere chiaro sin dal principio, non si inserisce nel filone dell'antipolitica e del populismo, spazio cavalcato da forze e movimenti che porteranno il paese a sbattere, ma è un appello a chi comprende l'importantissima funzione della politica".
Per Barotti il tema è estremamente importante: "La questione, che pongo alla città ed ai partiti, deve essere affrontata ad ogni livello poiché la crisi che si abbatterà (pensiamo a cosa accadrà quando terminerà il blocco dei licenziamenti, alle difficoltà ad uscire dall'emergenza sanitaria) potrebbe disegnare scenari critici anche per la tenuta del sistema istituzionale".
Il ragionamento del civico prende avvio dalla bozza di Statuto: "Il testo presentato riporta, tra le modiche più rilevanti, l'impegno del Comune contro la mafia ed ogni forma di usura ed ancora l'impegno a valorizzare e tutelare i luoghi storici e significativi. Si tratta di belle parole, apprezzabili anche se ridondanti visto che la legalità, la tutela del patrimonio artistico sono valori sanciti nella nostra Costituzione e nelle leggi dello Stato perciò mi sembra uno sforzo non particolarmente significativo da qui la domanda: è soltanto questo che la politica deve fare?"
Il consigliere di Arcipelago Massa osserva altre esperienze e risponde: "Io credo di no! questa mia convinzione nasce guardando alla strategia che il sindaco Dario Nardella, a Firenze, unitamente alla Regione Toscana, ha messo in campo per far fronte ad un problema, il carcere di Sollicciano; Dario Nardella ha chiesto al ministro della Giustizia un piano di intervento e ha messo sul piatto anche la disponibilità della Regione per organizzare corsi di reinserimento".
Secondo Barotti il tema "non è integrare uno statuto, ma, dati quei principi già sanciti e ben presenti nella coscienza di ogni onesto cittadino, cosa possa fare l'amministrazione contro l'infiltrazione mafiosa (rischio più volte evidenziato in autorevoli interventi)".
Il civico argomenta: "Credo che una attenta amministrazione dovrebbe avere ben chiare le esigenze del comparto giustizia e sicurezza quindi il sindaco ben potrebbe rivolgersi ai ministri della Giustizia e dell'Interno per chiedere il potenziamento delle forze di polizia e del nostro tribunale; credo che sarebbe buona cosa, proprio per gli allarmi lanciati in passato, che la provincia di Massa Carrara vedesse nascere una sezione distaccata della DIA per rendere visibile la presenza dello Stato e aumentare, anche così, le difese "immunitarie" dal virus della criminalità organizzata. La vicinanza dello Stato alle Comunità, agli imprenditori, in un momento di straordinaria difficoltà economica, è fondamentale per evitare che aziende sane diventino lavatrici o forme di investimento per capitali illeciti".
L'attacco prosegue: "Una classe politica che intendesse andare oltre le parole dovrebbe mettere in atto, per togliere spazi all'illegalità, una reale proposta di sviluppo! È necessario creare vere prospettive di lavoro e crescita! In proposito mi domando se un nuovo centro commerciale, in prossimità di una zona produttiva, sia una risposta efficace! Mi chiedo come mai i concessionari del marmo anziché investire ancor di più nell'indotto delle cave (lavorazione, ricerca, metalmeccanica applicata) acquistino aree per insediamenti non manifatturieri. In poche parole mi sembra che la politica promuova la rendita all'impresa, alla creazione di posti di lavoro qualificati".
Il consigliere civico affronta la questione della rinascita dei tesori del territorio e scrive: "In ultimo, sul tema della cultura, mi sembra che sia poco significativa, in termini concreti, la modifica avanzata, non è già compito di un'amministrazione vigilare sul patrimonio culturale della città? nel mio piccolo, per tutte cito la petizione europea per Villa Massoni e le mura del Castello, ho cercato di dare prova, stando sull'Aventino, di quanto sia possibile fare!"
La nota si conclude con un una dura critica ed un auspicio: "Credo che il tempo della politica vuota, del chiacchiericcio sul nulla, della demagogia sia, per il mondo che abbiamo davanti, finito! Che non sia più sostenibile, ad esempio, riunire una Commissione per ben 16 volte con il fine di leggere un documento poiché i cittadini hanno bisogno di una vera buona politica, hanno bisogno, senza distinzioni di campo, di una nuova classe dirigente che chieda di essere giudicata sui fatti e non sulle "belle parole".
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Spazi sporchi, spazzatura fuori dagli appositi cestini e strade pericolose. È ciò che raffigurano le immagini del parco villa Menzione di Castagnetola.
Lo denuncia il consigliere comunale Stefano Alberti il quale si rivolge direttamente al presidente della giunta chiedendo manutenzione: "Servono interventi di cura e valorizzazione, per il bene pubblico in primo luogo, ma anche per consentirne una sicura e adeguata fruizione - spiega - È necessario attivare un percorso che coinvolga la comunità locale della definizione di un progetto di riqualificazione che possa potenziare gli elementi di inclusione degli spazi pubblici".
Il parco si estende su 3 mila metri quadrati e ha grandi potenzialità: "È un riferimento per la comunità locale, utile a favorire occasioni d'incontro rafforzando la coesione sociale e le risorse ambientali - sottolinea infine Alberti - Lo stato di abbandono è dato dall'incuria e dalla poca sicurezza che, nonostante una parziale recinzione, rimane un'area pericolosa. Servono lavori urgenti e, soprattutto non più procrastinabili".
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L’amministrazione comunale di Massa ha emanato un comunicato riguardante la situazione della partecipate Gaia S.p.A., ente erogatore dei servizi di approvvigionamento idrico, da anni al centro del dibattito politico per la trasformazione della società.
“Nel corso del webinar organizzato dai comitati per le acque pubbliche –esordisce il comunicato- ha partecipato per l’amministrazione comunale di Massa l’assessore al Bilancio ed alle partecipate Pierlio Baratta, il quale ha sollecitato i soci di Gaia SpA a chiedere la convocazione dell’assemblea per deliberare sulla trasformazione della società. A seguito dei vari interventi susseguitisi nella riunione, nel corso della quale sono state sottoposte domande ai professionisti incaricati dai comitati di studiare l’ipotesi di trasformazione in azienda speciale, l’Amministrazione massese ha avuto occasione di chiarire una volta per tutte la propria posizione.”
“L’assessore Baratta –continua - dopo aver esposto l’ipotesi di adottare un modello di società consortile a responsabilità limitata, modello societario da ritenersi più idoneo rispetto all’attuale, sia per l’effetto di tutela patrimoniale dato dalla forma giuridica che per la funzionalità dei procedimenti gestionali e deliberativi, ha concluso nel senso che questo percorso, per essere attuato, deve trovare necessariamente una intesa nella maggioranza dei Comuni soci.”
“Purtroppo –sottolinea- i rappresentanti degli altri enti che hanno partecipato all’iniziativa non si sono, per ora, espressi in modo favorevole su questa proposta, svolgendo ciascuna varie argomentazioni sui pro e contro. Ne consegue che, sebbene il percorso di possibile trasformazione si profili lungo e tortuoso, è in ogni caso indispensabile dare impulso alla procedura assembleare, che può essere azionata autonomamente dagli amministratori o in alternativa da una percentuale qualificata dei soci.”
“Per questo l’iniziativa del Comune di Massa –conclude- dovrà avere il sostegno degli altri Comuni aderenti alla proposta. Solo così i cittadini potranno finalmente sapere chi agisce nel rispetto del mandato elettorale e chi continua a temporeggiare per inerzia o per volontà. Il modello di società consortile che l'Amministrazione Persiani, in coerenza con gli impegni assunti verso i cittadini in campagna elettorale, ha tutta l'intenzione di portare avanti in tutte le sedi competenti, imprimendo una governance diversa di Gaia più vicina ai bisogni degli utenti/cittadini, potrebbe essere l’unica soluzione alternativa all’uscita dalla società: possibilità quest’ultima al momento da considerare quale extrema ratio.”
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Il coordinamento comunale di Fratelli d'Italia Carrara, prende posizione sulla recente costituzione di un comitato di centro destra in vita dell'appuntamento elettorale del 2022 a Carrara: "Nel prendere atto - recita il comunicato - che si è costituito un comitato di cui fanno parte alcuni partiti di centrodestra ed altre liste e che questo comitato si prefigge di individuare il nome del candidato sindaco di Carrara per le amministrative 2022 entro il prossimo aprile, Il coordinamento comunale di Fratelli d'Italia, torna a ribadire che , prima di individuare il candidato sindaco , ora più che mai, considerata l'eterogeneità della "coalizione" venutasi a formare, necessita elaborare un programma di governo che possa dare finalmente a Carrara una speranza per il futuro".
"Solo dopo aver elaborato detto programma - continua - si potrà individuare la figura del candidato sindaco che potrà realizzarlo. Riteniamo che ogni altra forma, possa essere interpretata dai cittadini stanchi di essere amministrati da incapaci , come il vecchio metodo di far politica del "uniamoci per vincere, poi si vedrà" .
"Fratelli d'Italia - conclude - sia a livello nazionale che locale non ha mai tradito i propri valori e gli elettori che gli hanno dato fiducia e con la coerenza che la contraddistingue vuol continuare a farlo, nell'esclusivo interesse della collettività, ed esige che la coalizione di cui farà parte dimostri che è lontana dai vecchi metodi di far politica, e dimostri di essere per il vero cambiamento".
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Dopo la pausa per le festività natalizie, ha ripreso a riunirsi il tavolo "Prima Carrara", composto dalle forze politiche del centrodestra e da numerose forze civiche e politiche cittadine.
"Siamo lieti di constatare - afferma la componente in un comunicato - che il tavolo si è progressivamente allargato e oggi rappresenta una coalizione potenzialmente in grado di vincere le prossime elezioni amministrative e di rappresentare un cambiamento epocale per la nostra città. Questo grazie al contributo di quasi tutte le forze del centrodestra e di una serie di movimenti e aggregazioni cittadine provenienti dal civismo e anche da settori moderati della città e della sinistra riformista".
"All'ultimo incontro - continua - hanno partecipato rappresentanti dei seguenti gruppi: Lega- Salvini premier, Forza Italia, Cambiamo con Toti, Alternativa per Carrara, Carrara vive, Carrara Futura, Movimento Mazziniano Italiano Repubblica e Costituzione, Carrara nel cuore, Verdi per Carrara. Tutti gli intervenuti hanno convenuto sull'esigenza di riunirsi in un'unica coalizione alle prossime elezioni amministrative del 2022 e di individuare un candidato a sindaco entro il prossimo mese di aprile in modo da sviluppare una lunga campagna di ascolto della città per poi tradurre le istanze emerse in un innovativo programma di governo, anche grazie all'apporto di apposite commissioni formate da esperti e noti professionisti che sono già in fase di formazione. Il tavolo "Prima Carrara" si è detto sin d'ora disponibile ad allargarsi a quelle forze politiche che fanno parte del centrodestra e ancora non hanno partecipato agli incontri e a quelle forze civiche che, pur provenendo da esperienze e coalizioni diverse, intendono inaugurare un confronto allo scopo di creare una alleanza comune sempre più forte".
"E' tuttavia intenzione del tavolo - conclude - raccogliere le istanze e i contributi anche di quei singoli cittadini che vorranno portare il loro apporto al più importante cambiamento che la città ricordi dal dopoguerra e, a questo scopo, invitiamo chiunque fosse interessato a contattarci all'indirizzo email primacarrara@gmail".
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Massimiliano Bernardi torna alla carica contro l'assessore al sociale del comune di Carrara Anna Galleni, in relazione alla vicenda che vede al centro il disagio di una famiglia in stato di necessità: "Ad Albiano Magra- dice Bernardi- ci vada ad abitare l'Assessore al Sociale Anna Galleni accompagnata dal suo bellissimo e fedelissimo cane, dopodiché può darsi che " quel percorso "di cui parla sempre quando si tratta di aiutare qualcuno, lo sperimenti su se stessa e si renda conto che è vergognoso mandare una famiglia fragile allo sbaraglio in un luogo a loro sconosciuto ed irraggiungibile, pur di togliersi un problema.
Si perché da indiscrezioni- afferma- pare che l'intento non sia stato quello di aiutare Maurizio Marchetti e Flavia Rossi e la loro figlia, ma orientato a far prendere la residenza nel Comune di Albiano Magra e levarsi di torno definitivamente una bella rogna. La verità è che questa storia, fatta di disagi e di precarietà, va avanti da troppo tempo e al paese di Torano ormai da qualche giorno la famiglia è tornata a vivere in un immobile pericoloso e oltrettuto , dopo il recente accertamento da parte dei Vigili Urbani inviati dall'Amministrazione 5 Stelle, sarà costretta a lasciare di nuovo quella che è l'unica dimora possibile. Gli attenti e scrupolosi Vigili del Fuoco avevano appurato infatti l'inagibilità di quell'immobile e ritenuta non sicura quella casa, ma a seguito di ciò invece di cercare di aiutare una famiglia che stenta a sopravvivere, l'Assessore al Sociale Anna Galleni, pare che si sia messa in testa che dietro alle richieste legittime di quelle tre persone disperate ci sia il sottoscritto.
Come ormai è risaputo- prosegue- alla Galleni brucia parecchio il mio trascorso da Assessore e le fa letteralmente perdere lucidità tanto da non perdere occasione per rinfacciarmi di aver ricoperto quel ruolo per tredici anni. Invidiosa e consapevole che forse i suoi cinque anni di mandato non si ripeteranno mai, per colpire politicamente il sottoscritto alla fine colpisce anche chi non ne ha colpa. . Quello che vorrebbero è una casa popolare ed entrare nella graduatoria che l'Amministrazione grillina ha deciso di fare per aiutare le persone a disagio abitativo. Nell'abitazione restano a fare i conti con la precarietà economica e il dolore per un destino che non sembra riservare ancora nulla di certo e considerato che a decidere per loro c'è l' Amministrazione 5 Stelle Il rischio di trovarsi in mezzo ad una strada è concreto e le soluzioni che si prospettano non sono molte, anche perché la macchina comunale tranne che per la fantasia di andare a cercare una casa ad Albiano Magra e chissà perché , si è sempre disinteressata del loro stato di necessità".
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Nicola Pieruccini (Lega) interviene con un comunicato relativo alle condizioni in cui versa il cimitero storico di Marcognano, un vero patrimonio storico artistico della città di Carrara, con esemplari di tombe monumentali realizzate da maestri scultori assai importanti.
"La Lega vuol intervenire pubblicamente sullo stato di pericolosità dello storico ed artistico cimitero monumentale di Marcognano aperto nel lontano 1896 in quanto sta cadendo a pezzi e sta subendo un lento ma inesorabile abbandono da parte dei vertici dell'Amministrazione 5 Stelle - recita il comunicato - a questo proposito la Lega suggerisce alla Presidente grillina Marzia Paita di seguire il detto: non fiori ma opere di bene, in quanto questa nefasta situazione le è sfuggita di mano perché a fronte di uno scempio incredibile all'interno del Cimitero, ha deciso di sprecare denaro pubblico per allestire due rivendite di fiori nuove di zecca, senza uno studio preliminare da inserire nel piano del Commercio in un'area tra l'altro destinata a parcheggio. Era il 2013 e, a dire il vero, loro se ne erano persino accorti dello stato di degrado di Marcognano e infatti gli ex consiglieri grillini Matteo Martinelli oggi Vicesindaco e Assessore alle Partecipate e Francesco De Pasquale oggi Sindaco presentarono una dettagliata interrogazione in Consiglio comunale sul tema. Pensare che oggi sono proprio loro che stanno gestendo la Società Multiservizi Nausicaa con a capo il grillino Luca Cimino che ha permesso il perdurare di una situazione talmente vergognosa che sta diventando insopportabile .
La Lega - continua - purtroppo continua a fotografare la politica di questi individui che sopravvivono grazie solo agli investimenti effettuati con denaro pubblico sulle tante pagine Facebook utilizzate per seminare una propaganda falsa e dannosa. I due consiglieri grillini di opposizione De Pasquale e Martinelli dichiaravano dai banchi dell'opposizione a gran voce che il Cimitero di Marcognano era talmente pericoloso , scivoloso e disconnesso che doveva essere messo in sicurezza da Apuafarma in modo da garantire un accesso dignitoso e sicuro. Ora che sono loro a governare invece di imporre al Presidente Cimino di mettere in atto ciò che avevano decretato pubblicamente lasciano a pezzi l'interno del cimitero .
Tra le novità del 2021 - prosegue- a cui sta lavorando l'amministrazione 5 Stelle infatti non c'è alcun intervento radicale sulle strutture dei 14 cimiteri a rischio crollo ed insicuri , ma un ambizioso progetto di installazione di due rivendite dei fiori nel parcheggio antistante a quello di Marcognano e di questa geniale idea se ne è vantata sulla stampa la Presidente Marzia Paita che per ripristinare " la legalità ed interrompere il monopolio" come priorità dice che avrebbe deciso di indire un bando pubblico per la concessione di una delle rivendite di fiori . Certo che la Presidente Paita prima di aprire la bocca di certo non si è fatta un giro a Marcognano , uno dei tanti cimiteri pericolanti e con le transenne dappertutto, ma anche quello che ha una situazione di degrado più diffuso che rischia di diventare un pericolo anche per quei pochissimi cittadini che ormai molto raramente vi si recano a far visita ai propri cari.
E' infatti lunghissima la lista degli interventi che sarebbero da fare per riportare al suo antico splendore il nostro " monumentale": si va dalla pavimentazione dissestata ai parapetti e alle ringhiere instabili e poi ancora alle pareti dei loculi con elementi e coperture parzialmente danneggiati , alla presenza di rifiuti e di disordine generale . Una lunga parte di grondaia sul lato sinistro dell'edificio all'ingresso penzola pericolosamente proprio sopra il passaggio dei visitatori e i loculi di marmo risultano parzialmente danneggiati con il rischio di cedere del tutto, causando perciò potenziali danni agli sventurati che passano . Questa situazione-conclude- è presente già da diversi anni ed è un vero peccato che per ridare al cimitero una dignità di patrimonio artistico e storico della città oltre che per rendere più sicura la presenza delle persone al suo interno, si pensi a fare un bando per la concessione della rivendita di fiori esponendosi poi a pericolosi ricorsi per L'Amministrazione. La Lega critica le scriteriate scelte grilline e ha la percezione che ne vedremo delle belle."
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Un dejà vu. La situazione delle aree artigianali dell'ex Fornace e di Battilana lungo il viale Galileo Galilei, a due passi dal casello dell'autostrada Carrara è sempre la stessa. A nulla sono servite denunce, lamentele, segnalazioni e l'attenzione dei media. Le due aree artigianali che ospitano imprese e piccoli artigiani continuano ad essere preda di inciviltà e indifferenza istituzionale. Rifiuti a terra, ingombranti abbandonati sui cigli ma anche corse in auto a folle velocità, furti e parcheggi usati per scambi di qualsiasi tipo. E' ancora Cna con un post sulla pagina ufficiale di Facebook corredato da fotografie a puntare i riflettori sullo stato di due delle più giovani aree artigiane della provincia di Massa Carrara. L'area dell'ex Fornace ospita anche la sede della principale associazione degli artigiani. Nel frattempo le aziende insediate hanno preso le contromisure contro il fenomeno dei furti e di vandalismo installando telecamere ed alzando le recinzioni.
"Sono oramai 20 anni – scrive Cna - che le aziende del comparto artigianale della ex Fornace chiedono al Comune, e quindi alle varie amministrazioni che si sono avvicendate, di prendere in carico l'area come da convenzione firmata a suo tempo. In 20 anni non c'è stata nessuna risposta: la manutenzione delle aree comuni in questo periodo è ricaduta sempre sulle imprese private. Manca l'illuminazione pubblica, il parcheggio viene usato da sempre per scambi di qualsiasi tipo. Serve che il Comune si faccia carico della tutela del patrimonio delle imprese che qui hanno investito e continuano ad investire. Serve che il Comune si prenda la propria responsabilità e si faccia carico di quanto sottoscritto nella convenzione e negli atti notarili. E' inutile altrimenti ipotizzare, come nell'ultimo Piano Operativo Comunale, che il rilascio delle concessioni urbanistiche sia vincolato agli standard di parcheggi e di verde ad uso pubblico se poi l'Ente non acquisisce le strade e i parcheggi".
La "disconnessione" della Lunigiana è in realtà un problema che arriva da lontano. "E' una problematica che viene dalla mancanza di una seria programmazione territoriale. – spiega ancora Bedini - Già nel 2019 durante i nostri incontri con i sindaci della Lunigiana ci era stato evidenziata la difficoltà di procedere al completamento del servizio relativo alla fibra sia per le attività che per le persone. Ne abbiamo parlato anche lo scorso mese con l'assessore regionale Baccelli. Non rendere un territorio connesso significa penalizzarlo, soprattutto quando i bandi, a partire da quelli della Regione Toscana fino all'Inail, si basano sul click day. E significa non mettere le imprese nelle stesse condizioni di concorrere e competere. In un momento come questo, dove la pandemia e i relativi provvedimenti impongono l'assenza di contatto, non potere avere dei mezzi primari di comunicazione all'altezza implica condannare le imprese alla chiusura. – spiega Bedini – Andiamo su Marte, comunichiamo nello spazio, ma non siamo capaci di garantire servizi minimi ed indispensabili che sono quelli di una buona connessione internet e telefono. La Lunigiana, lo ricordo, vive principalmente di turismo che al mondo di oggi si nutre di informazioni, social e connettività. Se c'è una politica capace di connettere la Lunigiana batta un colpo".
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Sono quasi mille le richieste di accesso ai buoni spesa arrivate al settore sociale del comune di Carrara entro la scadenza del 31 dicembre: 323 domande hanno già avuto risposta positiva, con un totale di 1824 buoni spesa consegnati per un valore di 91.800 euro. Sono questi in estrema sintesi i dati illustrati alla Commissione Sociale presieduta da Tiziana Guerra, dall’assessore Anna Galleni e dalla dirigente Paola Micheletti in un primo aggiornamento sull’andamento della iniziativa lanciata a sostegno delle famiglie più colpite dalla crisi innescata dalla pandemia.
«Ringrazio il personale del settore e la Dirigente per lo straordinario lavoro che stanno svolgendo, riuscendo nella non semplice impresa di dare risposte puntali e rapide all’emergenza e portare avanti al tempo stesso il lavoro “ordinario”. Il tutto reso ancor più difficile dall’elevato numero di domande pervenute che confermano, semmai ce ne fosse bisogno, quanto duramente la crisi innescata dalla pandemia abbia colpito la nostra città» ha dichiarato l’assessore al Sociale Anna Galleni.
Questa seconda tranche di buoni spesa è finanziata attraverso 350.448,74 euro destinati al Comune di Carrara dal Governo col dl Ristori Ter del 23 novembre 2020, a cui l’amministrazione ha potuto aggiungere altri 200mila euro stanziati direttamente dalle casse del Settore Sociale per un totale di oltre mezzo milione di euro (550.448). Ciascun buono ha un valore di 150 euro, oltre 50 euro in più per ogni componente del nucleo familiare, fino a un massimo di 500 euro.
Le domande di accesso alla misura arrivate nei termini sono state 997. Il personale del settore ha già provveduto ad esaminarne 591: di queste solo 67 hanno avuto esito negativo per mancanza di requisiti e 358 sono state accolte e classificate come “prioritarie”, in quanto pervenute da nuclei famigliari privi di qualsiasi altro sostegno. 323 domande hanno quindi avuto risposta, con la consegna tra la fine di dicembre e i primi giorni dell’anno di 1824 buoni spesa, pari a un valore di 91.800 euro.
L’amministrazione ricorda che gli aiuti verranno erogati fino a esaurimento degli stanziamenti di bilancio: se, una volta esaurite le domande presentate entro il 31 dicembre 2020, fossero ancora disponibili risorse, verranno riaperti i termini per la presentazione di nuove richieste.
I cittadini che hanno presentato domanda nei termini e che non hanno ancora ricevuto il buono spesa devono limitarsi ad attendere la chiamata del settore Sociale che sta provvedendo a contattare telefonicamente tutti gli aventi diritto per fissare un appuntamento per la consegna, che verrà effettuata dal personale comunale. I buoni devono essere utilizzati per l’acquisto di beni di prima necessità in tutti gli esercizi commerciali convenzionati, il cui elenco è pubblicato sul sito web.comune.carrara.ms.it
Durante il primo lockdown erano pervenute circa 4mila domande a cui è stata data risposta attraverso l’erogazione di 518.983,74 euro: 318.983 erano stati assegnati alla nostra città dal governo, 120.000 erano stati stanziati dall’amministrazione e 80.000 erano arrivati attraverso donazioni private. Con la seconda tranche di buoni spesa, per cui sono a disposizione 550.448 euro, la cifra complessiva destinata alle famiglie carraresi più colpite dalla crisi economica tra la prima fase della pandemia e la seconda, supera dunque il milione di euro.
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