Politica
Nicola Tito confermato alla guida di Assohotel Massa Carrara
L’assemblea elettiva di Assohotel, l’associazione che rappresenta numerose strutture ricettive della provincia, ha confermato Nicola Tito alla guida di Assohotel Massa Carrara. Titolare dell’Hotel Villa Tiziana a Marina…

Il Polo P&S: amministrazione comunale non pervenuta sull’efficienza energetica
A dicembre 2024 il palazzo comunale è rimasto al freddo perché mancava il gasolio per la caldaia, mentre questa estate manca la climatizzazione negli uffici dell’anagrafe e in…

E' un errore nominare per la quinta volta consecutiva Panfietti a capo dell'Erp: la posizione di Luciano Morotti segretario del Pd di Carrara
Il segretario del circolo Pd Carrara centro Luciano Morotti e membro dell'assemblea regionale si dissocia dalla scelta di rinominare per la quinta volta consecutiva Luca Panfietti a capo…

Il Pd usa slogan e silenzi, ma non risponde alla vere domande: la critica di associazione ARCA sul sostegno del Pd al piano regolatore del porto di Carrara
Fortemente critica, la posizione di associazione ARCA nei confronti delle dichiarazioni fatte in questi giorni dal Pd di Carrara relative al piano regolatore del porto: "Il comunicato con…

Sarà ancora Luca Panfietti a dirigere Erp Massa Carrara: confermato alla presidenza dopo 15 anni di mandati rinnovati
Una presidenza durata 15 anni quella del dottor Luca Panfietti presso Erp Massa Carrara che è stata riconfermata all’unanimità dei presenti, 16 comuni su 17 per un totale…

I paladini Apuoversiliesi commentano l'intervento dell'onorevole Barabotti sul porto di Marina di Carrara
"La vera novità - lo dice Orietta Colacicco, Presidente dei Paladini Apuoversiliesi - nelle parole dell'onorevole Barabotti durante la conferenza stampa del 28 giugno sul porto di Carrara…

Commissione Attività Produttive sulla Zona Logistica Semplificata, il porto e le bonifiche : l'intervento dell'onorevole Barabotti
Si è svolta oggi una seduta della Commissione Attività Produttive del Comune di Massa, presieduta da Filippo Badiali, alla quale ha partecipato l’Onorevole Andrea Barabotti. Il confronto ha…

Strategie ambientali per combattere il caldo alternative all'aria condizionata proposte dal comitato Ugo Pisa di Massa
Il comitato Ugo Pisa propone un approccio diverso per combattere il caldo estivo in rispetto dell’ambiente: “Leggiamo le parole della presidente Incoronato e, ancora una volta, abbiamo la…

Il Partito Democratico di Massa-Carrara: "Sì convinto al Piano Regolatore del Porto per un futuro sostenibile e integrato"
Il Partito Democratico di Massa-Carrara, il PD di Carrara, il PD di Massa ed il PD di Montignoso esprimono pieno e convinto…

Toppa peggio del buco: continua il confronto a distanza tra Erp e Pierlio Baratta con il commento dell'econimista all'ultima replica dell'ente
“La toppa è sempre peggio del buco” è il commento dell’economista e ex assessore al bilancio del comune di Massa Pierlio Baratta all’ennesima replica di Erp relative al…

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“Il lungomare da Marina di Massa fino al confine con il comune di Montignoso ha bisogno di attraversamenti ciclopedonali più sicuri con strisce e cartelli nuovi. Troppo spesso le strisce non sono visibili nonostante siano state rifatte quelle delle carreggiate stradali. La situazione all’inizio della stagione turistica è tale che sono insufficienti a garantire l’attraversamento delle persone” dichiara la consigliera Bennati. “Invito il sindaco Persiani a prendere sul serio il tema visto che siamo ancora a Maggio e non vorrei sentirmi ripetere che faccio sciacallaggio sulle tragedie. Il rischio di ritrovarci con un altro incidente mortale è altissimo anche per l’irresponsabilità di molte persone che guidano auto e moto come se fossero a un gran premio” specifica Bennati. Il Polo Progressista e di Sinistra invita l’amministrazione comunale a segnalare anche visivamente gli attraversamenti pedonali perché durante la stagione estiva molte persone li utilizzano anche di notte. Occorrono strisce pedonali illuminate, come siamo riusciti a ottenere davanti al palazzo delle Poste in centro, quanto meno in alcuni passaggi pedonali più frequentati. Occorre poi realizzare attraversamenti ciclopedonali specifici, con relative strisce e cartelli stradali per unire la ciclabile lato monte con quella lato mare. Segnaliamo l’urgenza di disegnare il nuovo tratto di ciclabile della Tirrenica perché seppur usata dai ciclisti oggi non è regolare e qualsiasi incidente comporta una violazione del Codice della Strada.
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Concetti confusi, omissioni e il gioco dello scaricabarile: questa la sintesi che il consigliere della Lista Ferri Filippo Mirabella ha fatto del comunicato diffuso dal comune di Carrara in merito alle colonnine elettriche e ha definito surreale la risposta ricevuta dall’amministrazione alla sua critica per le 41 colonnine di ricarica promesse e ancora non completamente realizzate: “La prima assurdità è che il comune ammette di non averne installata nemmeno una. Infatti, parole loro , le uniche otto colonnine esistenti in città sono di aziende private che, sommando anche le due della Coop, fanno 10. È come dire: “Non è merito nostro, ma guardate che sono lì lo stesso!”. Una toppa peggiore del buco. La seconda assurdità (e molto più grave) è che, nella risposta, si ignora completamente lo sfratto degli stalli disabili. Il punto centrale della polemica, ovvero che per installare quelle due colonnine si sono eliminati gli stalli riservati ai disabili, spostandoli più lontano dagli ingressi infatti, viene deliberatamente ignorato. Più che una risposta, la loro è una non-risposta, uno sguardo miope (anzi cieco) perché se anche le colonnine non sono comunali, la tutela dei diritti delle persone con disabilità è un dovere politico e morale di ogni amministratore pubblico. Chiediamo all’assessore alla disabilità Roberta Crudeli, di intervenire pubblicamente, scrivendo ai vertici della Coop per chiedere il ripristino immediato degli stalli per disabili in prossimità degli ingressi, come previsto dal buon senso. Il silenzio, in questi casi, è complicità. Nel frattempo, delle 41 colonnine annunciate in pompa magna, nemmeno una è comparsa. Nessun cronoprogramma, nessuna visione. Solo comunicati che cercano di vendere fumo e risultati di altri, mentre la città resta indietro. Questa non è transizione ecologica. Questo è pura propaganda sulla pelle dei più fragili”.
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Si è svolta, con grande partecipazione di pubblico attento, la riunione indetta dai due circoli PD Carrara centro e Paesi a monte per l’interessante ed attuale argomento all’ordine del giorno: ‘il rischio idrogeologico’. Al centro dell’attenzione di tutti, l’esposizione della relazione, preparata e molto ben descritta da Massimo Corniani, che ha chiaramente edotti gli intervenuti sugli elementi che determinano il rischio idrogeologico, sulle cause che ne sono all’origine, sugli eventi che ad esso succedono e che, degradando il suolo, sfociano successivamente nel dissesto. Il nostro è un territorio fragile, soggetto a frane e alluvioni. Molte le cause che concorrono e, tra queste, una tra le più significative è la degradazione dei suoli avvenuta con la cementificazione. Concause non di secondo piano si possono ritrovare anche nell’abbandono della collina e della montagna con conseguente mancanza di quella manutenzione che avrebbe contribuito a regimentare le acque, liberando i letti dei ruscelli, così come l’abbandono all’incuria dei terrazzamenti costituiti dai muretti a secco che, se abbandonati a se stessi, possono essere causa di frane per la mancanza di ritenzione idrica nel suolo. Sarebbe necessaria la pulizia dei boschi, attività da affidare, a puro titolo di esempio, ad associazioni di volontariato. Il materiale di risulta di questi interventi costituirebbe combustibile utile ad alimentare piccole centrali a bio massa, così come già sperimentato nel vicino paese di Pruno in Alta Versilia che, oltre a generare energia elettrica, fornirebbe acqua calda ad interi paesi. Riteniamo che lo studio di interventi di questo tipo, unito alla presa di coscienza del problema, sia utile ad affrontare un futuro sempre più rischioso anche per il fenomeno del riscaldamento anomalo delle temperature che potrebbe portare a precipitazioni torrenziali sempre meno prevedibili. Circoli PD Carrara centro e Paesi a monte.
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Si dice profondamente basito, come cristiano e come cittadino, Stefano Benedetti, presidente di Massa Città Nuova, per la notizia dello sfratto di una famiglia da locali di pertinenza della Curia Vescovile di Massa. "Non avrei mai pensato che la Curia potesse agire nei confronti delle famiglie come se fosse una azienda privata qualsiasi o ancor meglio una società improntata esclusivamente al libero guadagno - ha dichiarato Benedetti - Non intendo in questa sede fare l’elenco della serva circa i finanziamenti, le donazioni private, l’elemosina, l’ 8 per mille versato dai contribuenti, le tasse non pagate allo Stato su tutti i beni milionari della chiesa, ma solo constatare che proprio per tutti questi vantaggi ricevuti , l’organizzazione cattolica oltre ad espletare le propri funzioni religiose, dovrebbe dedicarsi al sociale in modo concreto, anche destinando una parte dei proventi a tutti coloro che si trovano in serie difficoltà ovviamente accertate. Colpisce sapere che la Curia in questo caso si sia rivolta alle autorità giudiziarie per sfrattare la famiglia in questione, omettendo un interessamento diretto per individuare soluzioni alternative e superare il problema in modo non traumatico. Non è retorica pensare che la struttura in oggetto accoglie in questo periodo una moltitudine di extracomunitari sbarcati illegalmente dai barconi e mantenuti in tutto e per tutto dallo Stato e dalla Chiesa che si è resa da subito disponibile ad accoglierli, dichiarando pubblicamente il proprio spirito di solidarietà. Devo forse pensare che i cittadini italiani, che sono proprio coloro che permettono la sopravvivenza della chiesa con le proprie donazioni, sono al contrario degli extracomunitari, penalizzati e come in questo caso, rischiano seriamente di essere sfrattati brutalmente dagli ufficiali giudiziari come se fosse dei truffatori o degli scaltri occupanti abusivi? Nel merito, mi permetto di inviare una nota al riguardo al giornalista Mario Giordano, che si interessa di occupazioni abusive, affinché possa chiarire pubblicamente che in questo caso dovrebbe prevalere il buon senso e soprattutto l’interesse sociale e cristiano, anziché il bilancio della Chiesa che sicuramente non sará in passivo, come purtroppo quello di tante aziende private che vivono esclusivamente dei propri proventi.
Credo che anche su questa brutta storia debbano intervenire il prefetto di Massa Carrara, Guido Aprea, che ha sempre applicato sul nostro territorio gli obblighi del governo in materia di accoglienza degli extracomunitari e il sindaco di Massa Francesco Persiani che, comunque, anche se non sembra, gode di un settore sociale che dispone anche di alloggi di emergenza abitativa, di cui si dovrebbe far carico l’ assessore di riferimento. Non è possibile pensare che anche il comune scarichi questa famiglia italiana utilizzando brutali strumenti legali.
Per quanto sopra, invito il prefetto di Massa Carrara, il sindaco Persiani e l’ assessore al sociale ad intervenire prontamente e prima del 10 di luglio, giorno delle sfratto, per evitare ulteriori traumi a questa famiglia e per individuare un alloggio di emergenza abitativa da affidargli come da costituzione italiana. Non dimentichiamo che la casa è un diritto di tutti i cittadini e che proprio questo diritto sia negato dalla chiesa è del tutto inaccettabile".
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Anche nella provincia di Massa-Carrara, giovedì 22 maggio si è registrata un'alta adesione alla giornata di sciopero nazionale promossa dai lavoratori e dalle lavoratrici della sanità privata accreditata, delle RSA aderenti ad Aiop e Aris, e dei centri di riabilitazione. La mobilitazione è stata indetta a seguito del mancato rinnovo di contratti collettivi fermi da anni: in alcuni casi, bloccati da oltre 13 anni.La CISL Funzione Pubblica ha partecipato attivamente, sostenendo la protesta anche durante il sit-in organizzato a Firenze, davanti alla sede della Regione Toscana. «Purtroppo i ritardi nel rinnovo contrattuale — oltre sei anni per chi lavora nelle strutture accreditate e addirittura 13 anni nelle RSA — sono una problematica annosa», ha dichiarato Enzo Mastorci, segretario generale della CISL-FP Toscana Nord. «Il problema è strutturale: manca una norma che obblighi le parti datoriali a sedersi al tavolo per i rinnovi. Servirebbe, come nel pubblico, un meccanismo di adeguamento automatico.»Per i gestori delle strutture private sanitarie e assistenziali che vivono di convenzioni , accreditamenti da parte del Servizio pubblico sarebbe necessaria una norma che tenga il cosiddetto " privato sociale " con i contratti vigenti, senza gravi ritardi come già era avvenuto per il CCNL delle Cooperative Sociali, rinnovato un anno fa. Mastorci ha inoltre sottolineato che anche nel comparto pubblico, sia nelle funzioni locali sia in Sanità, si attende con grande impazienza il rinnovo del contratto nazionale 2022–2024: «Mi auguro che l'accordo arrivi già entro l'estate.». Non è tollerabile che alcuni sindacati si frappongano alla firma dei CCNL che seppur non consentono di recuperare per intero l'inflazione del 2023 ( che ha avuto un picco non programmato ) è altrettanto vero che non formare i contratti vuol dire impoverire ulteriormente i salari pubblici. Rinnovare il triennio 2022-2024 ed aprire immediatamente la contrattazione 2025-2027 deve essere un obiettivo comune e speriamo che CGIL e UIL ravvedano la loro posizione che sta penalizzando in modo forte ed evidente soprattutto il personale della sanità. In particolare alcuni " settori caldi " come il Pronto Soccorso stanno perdendo somme rilevante del loro salario.Servono i rinnovi contrattuali dei Settori Pubblici ( come già avvenuto per Ministeri, Enti Pubblici non economici e Agenzie ) per aprire la contrattazione 2025-2027 e serve un allineamento dei salari di quegli ambiti come la sanità privata ed il privato sociale che " vivono " di risorse trasferite dal Servizio Sanitario Regionale.
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In un momento storico di grande incertezza e cambiamenti geopolitici, riflettere sul ruolo e il futuro dell'Unione Europea è più che mai essenziale. Per questo, il Partito Democratico di Massa-Carrara, in collaborazione con la 'Fondazione Ferruccio Bordigoni', ha deciso di coinvolgere i giovani della provincia, di età compresa tra i 18 e i 25 anni, lanciando il concorso "Democraticamente: riflettere sulla politica di oggi per un domani migliore". Attenzione: le domande di partecipazione dovranno essere presentate entro e non oltre venerdì 30 maggio 2025, alle ore 13. L'obiettivo è quello di coinvolgere le nuove generazioni nel dibattito politico e avvicinarle concretamente alle istituzioni. Sarà un'occasione per esprimere idee, riflessioni e proposte su uno dei temi centrali del nostro tempo: l'integrazione europea. Soprattutto, i partecipanti potranno offrirci una visione generazionale, poiché sono loro i protagonisti del futuro, della politica di domani, nazionale ed europea.
Il concorso prevede premi economici per un totale di 1.000 euro:
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1° premio assoluto: 400 euro
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Premi territoriali: tre riconoscimenti da 200 euro ciascuno, assegnati ai migliori elaborati provenienti da Carrara, Massa-Montignoso e Lunigiana.
Ma non è tutto: i giovani selezionati potranno vivere un'esperienza unica di cittadinanza attiva:
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3 posti per una visita alle istituzioni europee a Bruxelles
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5 posti per una visita al Parlamento Italiano
Un'occasione straordinaria per conoscere da vicino il funzionamento delle istituzioni e approfondire il valore della democrazia partecipativa. Scadenza per l'invio degli elaborati: venerdì 30 maggio 2025, ore 13:00. Premiazione il 13 luglio, durante la Festa de L'Unità provinciale a Ca' Michele.
Per dettagli, regolamento e modalità di partecipazione: https://www.partitodemocratico.ms.it/bando-borsa-di-studio/
"Democraticamente" nasce dalla volontà di costruire un ponte tra giovani e politica, perché solo attraverso il dialogo e il confronto possiamo costruire insieme il futuro dell'Europa.
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“Le sentenze del TAR, Tribunale Amministrativo Regionale, non sono suddivise in "tecniche" o "politiche", ma in base al loro contenuto e alla loro natura”: parte così la replica del consigliere Massimiliano Bernardi alla frecciata lanciatagli dal Pd di Carrara in relazione alla sua richiesta di dimissione del sindaco Arrighi a seguito della sentenza del TAR sul regolamento del marmo. “Per capire se un disciplinare annullato dal TAR sia un atto di indirizzo politico – ha continuato Bernardi - basta analizzare il contenuto dell'atto. E la sentenza del TAR è stata una sonora bocciatura politica, non un tecnicismo. Ha vinto il buonsenso e ha perso l’arroganza. Le sentenze sono atti giuridici che intervengono su atti amministrativi, spesso diretta espressione di volontà politica. Ed è proprio questo il caso: la decisione del TAR rappresenta una sconfitta clamorosa per il sindaco Arrighi e per il Partito Democratico che l’ha sostenuta. Il disciplinare bocciato è stato deliberato dalla giunta, ed è frutto di un indirizzo politico ben preciso: quello di voler forzare l’applicazione del Codice degli Appalti, ignorando voci critiche, esperti, associazioni e imprenditori. Sono proprio questi ultimi , gli imprenditori del marmo , ad aver avuto ragione, dopo mesi di battaglie contro una scelta che hanno sempre ritenuto sbagliata e dannosa. Il TAR oggi dà loro ragione, smontando l’impostazione di una giunta sorda, autoreferenziale e incapace di ascoltare. La Arrighi , invece di fare autocritica, arriva persino a dirsi soddisfatta, dichiarando che ora "è chiaro il procedimento". Una dichiarazione surreale, quasi provocatoria, se si considera che è stata proprio lei a determinare un iter amministrativo confuso, sbagliato, ora anche giudizialmente censurato. Le tante prese di posizione contrarie alla sua linea e a quella del PD non sono state mai considerate. Nessun confronto, nessuna apertura, nessuna mediazione. Solo l’arroganza del potere e l’illusione dell’infallibilità. Ora però la realtà ha presentato il conto ed il sottoscritto aveva annunciato che, in caso di bocciatura da parte del TAR, avrebbe chiesto le dimissioni della Arrighi. Alla luce della sentenza, questa richiesta non solo è legittima, ma doverosa per le motivazioni e le norme che regolano le amministrazioni pubbliche. Il PD non può permettersi di fare una valutazione a suo piacimento perché le sentenze del TAR possono essere di diversi tipi: accoglimento, rigetto o inammissibilità, a seconda del tipo di controversia che affrontano. La sentenza del TAR che annulla un regolamento (o qualsiasi altro atto amministrativo) è una sentenza di annullamento. Questa sentenza invalida l'atto amministrativo impugnato, in questo caso il disciplinare , rimuovendolo dall'ordinamento e ripristinando la situazione precedente. Fatti non elucubrazioni mentali”.
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Il protocollo d’intesa per la realizzazione della nuova questura unificata in zona Camponelli, nel sito attualmente occupato dallo sgambatoio dei cani non piace a Stefano Benedetti presidente dell'associazione Massa Città Nuova che spiega: " La giunta Persiani ha definito questa scelta “ strategica e attesa da tempo “, nonostante la contrarietà di tutti i residenti della zona che è densamente abitata e qualche deputato ha persino esultato per la conclusione del procedimento relativo al finanziamento pubblico. Di fronte ad una decisione del genere, assunta palesemente solo dal sindaco Persiani e dal prefetto di Massa Carrara, credo che sia indispensabile mettere in campo una serie di iniziative per tentare di bloccare questo progetto distruttivo per la nostra città, tra l’altro molto simile per caratteristiche alla edificazione della Casa di Comunità in via Carducci . Il problema è che il sindaco arrivato ormai al secondo mandato, fra pochi anni se ne andrà a casa lasciando sulla città disastri e cambiamenti solo negativi che oggi sono sotto gli occhi di tutti. L’ altro problema che si presenta, è l’ opposizione politica che si limita sempre e solo ad intervenire in Consiglio Comunale con parole gettate al vento, senza,peraltro, intraprendere iniziative pubbliche forti e popolari a favore della città. Qualche politico in questi giorni ha dichiarato che, nonostante la scelta sbagliata, fatta senza confronto e dibattito pubblico con i cittadini e residenti, quindi in modo del tutto non trasparente e sicuramente autoritario, “ dobbiamo comunque accettare” la decisione dell’ amministrazione comunale perché si potrebbe rischiare di perdere i finanziamenti già assegnati. Non voglio ora ricordare per l’ennesima volta la situazione reale di fronte a questa nuova cementificazione di 8.200 metri quadrati e neanche la perdita di un importante sgambatoio per l’intera zona dove vivono decine e decine di famiglie con a seguito cani.
Voglio, però, ricordare che in campagna elettorale il sindaco si era dichiarato d’accordo a proporre siti alternativi sicuramente più strategici e funzionali come l’area che insiste di fronte al Carrefour, incrocio autostrada, ma non è stato realizzato. È palese a tutti che una struttura del genere in quella zona peggiorerà la qualità di vita di tutte quelle famiglie che hanno deciso di di vivere fuori dai centri, anche per poter disporre di una buona mobilità . La nuova questura, la sede della Polizia Stradale, l’area di atterraggio e decollo degli elicotteri, la presenza continua di extracomunitari che si recheranno in questura per il rilascio dei permessi , il traffico che aumenterà notevolmente e i parcheggi che non saranno sufficienti per tutti, anche per la presenza del vicino tribunale, trasformeranno una delle poche zone tranquille della città in un inferno con tutte le conseguenze del caso.
La mia proposta è quella di indire una consultazione popolare fra tutti i residenti della zona che va dall’ Aurelia a via Carducci, compresa la Zecca. Solo in questo modo potremmo capire realmente qual’ è la posizione dei cittadini residenti, evitando di imporre scelte antipopolari che vanno contro gli interessi di famiglie che con il loro sudore hanno acquistato un appartamento in queste zone".
- Il Polo P&S: Regione e Comune non perdano altro tempo sull’asta di villa Massoni
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