Politica
Cava Fornace, il gruppo di maggioranza di Montignoso replica alla Lega: “Basta propaganda, serve responsabilità istituzionale”
Il gruppo di maggioranza del Consiglio Comunale di Montignoso ha deciso di intervenire in merito alle dichiarazioni della Lega su Cava Fornace per fare chiarezza e riportare il…

Piano parcheggi per Marina di Carrara che tenga conto delle esigenze dei residenti: la richiesta di Associazione Arca
Marina di Carrara, città di mare e meta turistica estiva, vive ogni anno un incremento esponenziale di presenze durante i mesi caldi. Se per i visitatori questa è…

"Massa e Ospedale del Cuore sono un esempio importante dell'impegno umanitario dell'Italia": l'onorevole Bergamini di Forza Italia visita i bambini palestinesi curati a Massa
L'onorevole Deborah Bergamini, vicesegretario nazionale di Forza Italia, ha visitato nella mattinata di giovedì 14 agosto 2025 l'ospedale del cuore di Massa, OPA. Bergamini,…

Privilegiati, beneficiati dalla politica e responsabili del degrado di Massa: Brunetti e Rivieri di Indipendenza si scagliano contro Persiani e Forza Italia
Durissimo attacco all’amministrazione massese del sindaco Francesco Persiani e a Forza Italia Toscana arriva dai responsabili comunali e provinciali di Indipendenza, Gian Luca Brunetti e Mauro Rivieri, peraltro…

"Giravolta del Pd sui beni estimati": il consigliere Martinelli ripercorre la vicenda in consiglio regionale
Si riaccende la polemica sui beni estimati. Il consigliere comunale di Carrara Matteo Martinelli interviene per ricostruire i passaggi della vicenda durante il periodo in cui consigliere regionale…

"Piscina di Carrara, probabile buco nell'acqua": la critica di Giuseppe Bergitto segretario comunale di Forza Italia Carrara
Giuseppe Bergitto, segretario Forza Italia Carrara, relaziona sul caso dei lavori ancora non ultimati alla piscina di Carrara centro: "L’annosa vicenda della piscina di Carrara centro da un…

Caldo torrido e fontane spente a Massa: la segnalazione di Italia Nostra Massa Montignoso
Fontane a secco a Massa, Italia Nostra Massa Montignoso torna a rivolgersi al sindaco: "Abbiamo più volte denunciato la cattiva manutenzione delle nostre fontane pubbliche e solo…

Il Polo P&S: in via Pisa la riparazione stradale è durata meno di 24 ore
“Questa mattina mentre andavo al lavoro percorrendo via Pisa ho dovuto constatare come la riparazione stradale effettuata ieri mattina sia durata meno di ventiquattro ore e così ho…

Amministrazioni accusate di abusivismo che restano in silenzio: Rifondazione Comunista Massa chiama in causa Massa e Montignoso sull'aeroporto del Cinquale
Ancora dubbi sull'aeroporto del Cinquale da parte di Rifondazione Comunista Massa: "Che il progetto vincitore della gara del Comune di Massa per la gestione dell'Aeroporto del Cinquale non…

"Il Consorzio torni a essere trasparente e super partes”: l'appello di Maria Teresa Baldini
«Difendiamo il territorio» – dichiara Maria Teresa Baldini, consigliera del Consorzio di Bonifica Toscana Nord – «perché la gestione di un ente così strategico deve basarsi su trasparenza,…

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Ancora una segnalazione sullo stato di degrado delle infrastrutture pedonali nella zona del fiume Frigido. Questa volta è il comitato cittadino “Tra la Gente”, attraverso il suo rappresentante Stefano Pucci, a richiedere un intervento immediato sul ponticello in legno che attraversa il corso d’acqua in prossimità di una zona urbana molto frequentata. La struttura, come documentato nella foto allegata alla segnalazione, presenta gravi carenze di manutenzione. In particolare, il punto di accesso risulta disconnesso dal livello stradale, con un’improvvisata base in cemento che non garantisce né stabilità né sicurezza. Inoltre, le ringhiere in legno sono visibilmente deteriorate, con parti mancanti o danneggiate, esponendo i passanti al rischio di cadute o incidenti. “Non possiamo aspettare che accada qualcosa di grave per intervenire – commenta Stefano Pucci – Questo ponticello è utilizzato quotidianamente da residenti, bambini, ciclisti e persone anziane. Serve un’azione concreta e tempestiva per metterlo in sicurezza”.La denuncia si aggiunge a quella già presentata nelle scorse settimane dal consigliere comunale Daniele Tarantino, che aveva sollevato la questione in sede istituzionale, sottolineando l’urgenza di un intervento di riqualificazione e messa in sicurezza dell’infrastruttura.Il comitato invita l’amministrazione comunale a dare priorità alla manutenzione delle opere pubbliche, in particolare dei passaggi pedonali che costituiscono un elemento fondamentale di collegamento e sicurezza urbana. Nel frattempo, il ponticello resta lì, tra incuria e mancate risposte dall’amministrazione , in attesa di risposte concrete.
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Il ferro usato per i lavori alla scuola media Buonarroti di Marina di Carrara non è zincato, quindi molto più soggetto ad arrugginire, specialmente se usato in una località molto vicina al mare come è quella in questione. Ad attestare la spiacevole verità è stata prima la commissione lavori pubblici del comune di Carrara presieduta da Augusto Castelli e poi lo stesso assessore di riferimento Moreno Lorenzini che ha portato la questione in consiglio comunale per chiedere una variazione di bilancio di 600 mila euro da destinare alla zincatura del ferro. La ricostruzione della vicenda è stata fatta dal consigliere della Lista Ferri, Filippo Mirabella, che ha anche spiegato che all’origine del problema ci sarebbe stato un errore nel bando iniziale nel quale, per motivi di risparmio economico, aveva previsto ferro non zincato. “Oggi quel materiale, che in parte è già stato montato, potrebbe arrugginire – ha spiegato Mirabella - Tra l’altro i ritardi che io ho segnalato da tempo non hanno ricevuto risposta concreta. Il progetto PNRR destinato alla Scuola Buonarroti di Marina di Carrara, con termine lavori fissato al 31 marzo 2026, è oggi al centro di un grave stato di stallo, nonostante le rassicurazioni formali e gli annunci istituzionali, ciò che i cittadini vedono in effetti è un cantiere abbandonato e materiali ferrosi per migliaia di euro che potrebbero arrugginire. A dirlo non è solo l’evidenza visiva, ma anche la frustrazione crescente di chi vive il disagio sulla propria pelle. Da mesi – anzi, da più di un anno denunciamo pubblicamente i ritardi e le inefficienze dell’amminIstrazione Arrighi segnalando in consiglio comunale lo stato di grave ritardo del cronoprogramma, chiedendo chiarezza sui tempi reali del progetto. Le risposte? Nessuna, se non il solito linguaggio burocratico per prendere tempo. Una situazione paradossale: i fondi europei e propri di bilancio ci sono, i lavori no. Il PNRR rappresenta una delle occasioni più importanti degli ultimi decenni per la riqualificazione scolastica. Ma a Carrara questa opportunità rischia di finire sepolta sotto strati di ruggine e silenzi. I pilastri abbandonati al sole, i ponteggi fermi da settimane e la totale assenza di operai non sono dettagli tecnici: sono la prova di un’amministrazione che non sa o non vuole controllare ciò che accade nei suoi cantieri. Nel frattempo, studenti e insegnanti continuano ad adattarsi a una precarietà che non meriterebbero. Famiglie che avevano accolto con entusiasmo l’idea di una scuola, nuova si ritrovano, invece, con una struttura a pezzi e un cronoprogramma che nessuno ha più il coraggio di mostrare. In conclusione: a poco servono le giustificazioni dell’ultima ora. La scadenza del 31 marzo 2026 si avvicina inesorabile e l’attuale stato di avanzamento dei lavori solleva dubbi legittimi sulla loro conclusione nei tempi previsti. Chi doveva vigilare non ha vigilato. Chi doveva coordinare non ha coordinato. Chi doveva ascoltare i cittadini, li ha ignorati. E chi oggi siede in silenzio, è corresponsabile di questa figuraccia istituzionale, che rischia non solo di compromettere il futuro di un’intera scuola, ma di far perdere risorse preziose alla nostra comunità. Serve un’assunzione di responsabilità immediata. Se gli amministratori non sono in grado di portare a termine i progetti finanziati, allora forse non sono nemmeno più in grado di governare”.
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Lunedì 14 luglio a Milano si è conclusa la trattativa che ha portato al rinnovo del CCNL Lapidei e materiali da escavazione per circa 30mila lavoratrici (3mila aziende) e lavoratori del settore.Questa settimana (venerdì 18 luglio) fa visita a Massa Carrara il Segretario Nazionale FENEALUIL Mauro Franzolini vista l'importanza che la nostra Regione, ed in particolare la nostra provincia, ricoprono per quanto concerne il comparto lapideo. Un comparto che per il nostro territorio è, e continuerà ad essere, cuore pulsante dell'economia continuando a mantenerne piena centralità sul piano regionale, nazionale ed internazionale.La visita del Segretario Nazionale FENEALUIL è l'occasione per proseguire nell'azione di ascolto e confronto che da diversi anni si sta portando avanti a Massa Carrara, contribuendo alla presentazione di un rinnovo contrattuale importante, forse uno dei più significativi dal punto di vista economico degli ultimi anni. Più nel dettaglio la parte economica prevede un aumento retributivo di 240 euro al parametro intermedio (136) sarà suddiviso in 3 tranche da 80 euro (luglio 2025, luglio 2026, luglio 2027). Riconosciuta una 'Una tantum' di 1000 euro in welfare da erogarsi in 4 tranche del valore di 250 euro (luglio e novembre 2025 e luglio e novembre 2026). Il montante complessivo nel triennio comprensivo di 5.520 euro di aumento dei minimi contrattuali e di 1000 euro di welfare sarà quindi di 6520 euro. Ottenuti, inoltre, incrementi sia sul piano della previdenza integrativa con un aumento dello 0,30% per il fondo Arco (0,10%; 0,10%; 0,10% da corrispondere al 1°gennaio 2026, 1° gennaio 2027 e 1° gennaio 2028) che sul piano dell'assistenza sanitaria integrativa con un aumento di 3 euro al Fondo Altea a partire da gennaio 2026. Intese raggiunte anche sulla parte normativa sulla quale vengono messi in evidenza diversi risultati : un aumento dei permessi per inserimento dei figli a scuola; un incremento dei giorni dei permessi per lutto; il riconoscimento di 1 giorno in più della normativa in occasione della nascita figlio; l'introduzione del permesso mestruale e la sottoscrizione di un protocollo contro la violenza sulle donne e a favore della parità di genere. Un accordo raggiunto in tempi brevi grazie alla volontà di tutte le parti presenti al tavolo negoziale, in particolar modo si è notato l'atteggiamento propositivo e positivo della realtà apuana, riuscendo a non prolungare i tempi di vacanza contrattuale e soprattutto a consentire il recupero di gran parte del potere di acquisto delle lavoratrici e dei lavoratori del settore eroso negli ultimi anni dall'aumento vertiginoso dell'inflazione.Molte ancora le sfide in campo, soprattutto sul piano provinciale e regionale, da affrontare; ma la FENEALUIL non ha dubbi : "con questa sinergia e con questa visione del comparto si possono creare le migliori condizioni per il pieno sviluppo del settore, con lungimiranza e capacità di sintesi tra le diverse sensibilità in gioco. Il rispetto della sicurezza e dei diritti dei lavoratori viene e verrà sempre prima di tutto; lavoriamo insieme per dare piena dignità al lavoro e all'economia di questo territorio, spesso dimenticati dal livello regionale quasi fossimo una provincia di serie B. Rivendichiamo politiche di investimento serie e di prospettiva, un incremento occupazionale che ormai chiediamo da tempo assieme ad un rispetto della normativa sulla sicurezza che molte aziende oggi perseguono ma che non tutti rispettano".
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"Quello che è avvenuto nell'ultima assemblea del Consorzio di Bonifica Toscana Nord è molto grave, sia dal punto di vista dei contenuti che dell'atteggiamento tenuto dal Presidente Sodini, il quale – in qualità di Presidente dell'Assemblea – avrebbe dovuto garantire l'esercizio democratico dei diritti dei consiglieri eletti, oltre al rispetto formale e sostanziale delle persone." Lo dichiara Maria Teresa Baldini, consigliera eletta al Consorzio. "A fronte di una mia legittima richiesta di rispetto del regolamento del consorzio e della legge regionale nella selezione della rosa dei candidati alla Direzione Generale, il Presidente ha assunto atteggiamenti irrispettosi nei confronti di un amministratore, interrompendomi ripetutamente e manifestando evidente insofferenza. Ciò che è ancora più grave è che questi atteggiamenti sono stati riservati esclusivamente a me, unica donna eletta dai cittadini – e peraltro con ampio consenso – e non verso gli altri amministratori uomini.Questo dimostra che la tanto proclamata attenzione alla parità di genere, in realtà, resta solo sulla carta: pura propaganda, senza comportamenti conseguenti. Chiedo che il Presidente Sodini, nelle prossime assemblee, rispetti i diritti di tutti gli amministratori e, soprattutto, la pari dignità delle persone. È evidente che il Presidente non ama il contraddittorio e mostra difficoltà nel merito delle questioni. Non ha infatti messo preventivamente a disposizione la documentazione relativa alla scelta dei candidati per la Direzione Generale, come previsto dal regolamento consortile, dalla prassi e dal buonsenso.Come possono gli amministratori esprimere un parere consapevole se non ricevono per tempo i documenti da esaminare? È un fatto gravissimo. E non si comprende per quale motivo il Presidente impedisca questo esame preventivo. Poca trasparenza, violazioni del regolamento, e insofferenza verso chi fa il proprio dovere. La domanda è inevitabile: il Presidente Sodini ha forse qualcosa da nascondere? La legge regionale è chiara: prevede che sulla rosa dei candidati il Presidente 'senta l'Assemblea Consortile'. Ma ciò che è avvenuto, di fatto, è che l'Assemblea non si è formalmente espressa: il Presidente ha semplicemente comunicato una decisione già presa, esponendo così l'intero procedimento a possibili ricorsi e al rischio di prolungare ulteriormente la precarietà gestionale dell'Ente, che va avanti da mesi.La democrazia non è questa. Il contraddittorio è un valore fondamentale e una tutela per i cittadini."
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“Il degrado in cui è caduta Ronchi-Poveromo è il frutto di una pessima visione di città che proverò a mutare con proposte adeguate nel momento in cui si arriverà alla revisione degli attuali strumenti urbanistici. Oggi molto di questo territorio è ancora un polmone verde, spesso suolo non toccato che dobbiamo tutelare a ogni costo per permettere l’adattamento climatico di Massa.” sottolinea la consigliera Bennati. “Soprattutto per questa ragione ho presentato un’interrogazione nell’ultimo consiglio comunale sulla situazione di Villa Irene, così come insieme al mio gruppo abbiamo messo, sin dai primi mesi del mio mandato, una particolare attenzione sulla situazione di Villa Verde ma anche delle ex rta. Il degrado con cui le persone si devono confrontare nella loro quotidianità è frutto anche dell'abbandono di spazi privati.” osserva Bennati.Il Polo Progressista e di Sinistra, composto da M5S RC e Mcc, non condivide un’idea di città ormai superata dalla crisi climatica, che attraverso varianti urbanistiche, piani di recupero e quant’altro distrugge suolo proponendo solo cubature di cemento in ogni angolo del territorio comunale. Anche il progetto vincitore della concessione dell’aeroporto prevede cementificazione con la costruzione di un centro commerciale, un hotel con ristorante. Un'ingordigia costruttiva che trova riscontro sia in pezzi di centrodestra che di centrosinistra. Il futuro del nostro territorio non può passare da questa visione di città, occorre superarla attraverso la difesa del suolo, recuperando le aree edificate e gli immobili senza previsione di nuove cubature.
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“I lavori di ristrutturazione di palazzo Bourdillon e palazzo Colombini hanno comportato la chiusura di aule studio e la sospensione del servizio prestito libri della adiacente biblioteca comunale Giampaoli di Massa, depotenziando il ruolo fondamentale che le biblioteche comunali svolgono per le comunità e nel territorio, permettendo un accesso gratuito a libri, riviste, risorse digitali, database e altri materiali informativi”. È questa la premessa con cui parte l’interpellanza presentata dal consigliere Stefano Alberti e dal gruppo consigliare del Pd: “Le biblioteche sono luoghi privilegiati e utili per l'istruzione, la ricerca, il lavoro e il tempo libero e sono fondamentali per la promozione della lettura, e offrono programmi e attività per bambini, ragazzi e adulti. Inoltre la biblioteca è anche sede di attività culturali, eventi e progetti rivolti alla comunità. Dal 20 maggio scorso sono iniziate le operazioni di trasloco dei libri della biblioteca e quindi sono stati sospesi i servizi di prestito, prestito interbibliotecario, proposte d’acquisto, donazioni, laboratori e visite guidate. Purtroppo è mancata un’adeguata comunicazione volta ad informare in merito alle scelte, e ai disagi correlati agli interventi di riqualificazione della biblioteca. Il diritto alla cultura e all’accesso all’informazione deve essere garantito a tutti i cittadini per cui è necessario ripristinare i servizi attualmente sospesi a partire dalla scelta di spazi alternativi. Considerati i tanti disagi che tale situazione comporta sia per gli utenti della biblioteca ma anche per coloro che in essa operano chiediamo all'amministrazione comunale di sapere se sono stati valutati tali aspetti e quali soluzioni si è pensato di approntare, dove e quando verranno spostate le aule studio, “dove e quando riaprirà il servizio prestito libri”.
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"L'intervento dei cittadini e dei residenti di Avenza la scorsa sera in consiglio comunale è stato importante perché ci ha consentito di ascoltare, come già fatto in passato, dubbi, preoccupazioni e perplessità assolutamente leciti riguardo la costruzione di 28 nuovi alloggi popolari in via Morlungo – dice l'assessore all'Urbanistica Moreno Lorenzini -. Compito nostro come amministratori è quello di ascoltare e dare delle risposte ed è quello che abbiamo fatto. E' per questo che per prima cosa ho voluto dare nuovamente rassicurazioni sul fatto che questa nuova costruzione non comporterà nessun rischio per la salute, né per chi ci andrà ad abitare, né per chi in quella zona già risiede. Conosciamo tutti molto bene la storia di quel tratto di via Morlungo che in passato è stato prima inserito tra i Siti di interesse nazionale e poi tra quelli di interesse regionale. Da tempo, tuttavia, tutta quell'area è stata riclassificata come edificabile e questo è stato possibile grazie a un lavoro durato oltre dieci anni. In tutto questo tempo sono stati fatti controlli, indagini e prelievi da parte di Arpat e di tutti gli enti incaricati che alla fine hanno dato il via libera all'edificazione con sole due prescrizioni: che non si realizzino piano interrati e che le terre di scavo vengano poi smaltite come rifiuti".Lorenzini si concentra poi sull'importanza di questo intervento sottolineando come sia un'occasione di una riqualificazione e riorganizzazione di tutta l'area. "Il nostro Comune è stato bravo ad aggiudicarsi un finanziamento da ben 6 milioni di euro stanziato dalla Regione Toscana e ora ha l'opportunità di intervenire in maniera importante e sostanziale su di un intero quartiere – spiega l'assessore -. Realizzando questo progetto non solo costruiremo 28 nuovi alloggi popolari e daremo una casa a 28 famiglie, ma sarà l'occasione per andare a creare nuovi servizi e realizzare una completa rigenerazione urbana in via Morlungo. Andando già ad accogliere quelle che sono alcune delle osservazioni presentate dai cittadini in consiglio, fin dalla sua progettazione questo intervento ha avuto il merito di accendere un focus su tutta via Morlungo, un'area per altro già inserita nel poc tra quelle che necessitano interventi di rigenerazione urbana. E' proprio per questo motivo che, parallelamente all'aggiudicazione del bando, ci siamo già attivati per valutare cosa si possa realizzare per migliorare anzitutto accessibilità e servizi".
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