Politica
Consulta immigrati comune di Carrara: la presidente è Marinela Cuni che assicura "Ascoltare, integrare e collaborare sono i nostri obiettivi"
La consulta dei Cittadini immigrati ha una nuova presidentessa. Si chiama Marinela Cuni, è di origine albanese ed è stata scelta dai componenti della consulta giovedì scorso. Ad…

Lorenzo Pascucci nominato responsabile regionale dell'organizzazione di Forza Italia Toscana
“Accolgo con grande onore e profondo senso di responsabilità la nomina a Responsabile Regionale dell’Organizzazione di Forza Italia Toscana. Ringrazio il Coordinamento Regionale e il Segretario Regionale Marco…

Le liste civiche di Massa sosterranno Roberto Valettini alla Presidenza della Provincia di Massa-Carrara
Le liste civiche Civici Apuani e Lista Persiani Sindaco comunicano la propria decisione di sostenere la candidatura di Roberto Valettini, sindaco di…

Politeama Verdi a Carrara: incontro tra condomini e sindaco Arrighi che assicura che il prossimo passo sarà il progetto di consolidamento
Politeama: nuovo incontro a palazzo Civico per discutere del futuro dell'edificio di piazza Matteotti. Dopo che lo scorso 27 novembre si era riunito il tavolo tecnico a cui partecipano, oltre…

Elezioni provinciali: 17 sindaci e 228 consiglieri comunali al voto per scegliere il nuovo Presidente della Provincia
Tutto è pronto a Palazzo Ducale per accogliere i 245 "grandi elettori" (17 sindaci e 228 consiglieri comunali) che sabato 20 dicembre 2025 sono chiamati a scegliere…

Rinnovo del consiglio direttivo dei Paladini Apuoversiliesi: Colacicco confermata alla presidenza
Lunedì 15 Dicembre si è tenuta l' assemblea dell’Associazione Paladini Apuaversiliesi, quest’anno anche elettiva del nuovo Consiglio Direttivo per i prossimi cinque anni dal 2026 al 2030. “Dopo…

Autonomia e responsabilità: il segretario generale di Cisl scuola Toscana Roberto Malzone interviene sul caso Albanese
"In merito alle polemiche e alle annunciate ispezioni nei confronti di istituti scolastici a seguito di iniziative cui ha preso parte Francesca Albanese - ha dichiarato Roberto Malzone,…

La consigliera del Comune di Massa Daniela Bennati, Polo Progressista & di Sinistra: "Il Presidente Incoronato garantisca la trasparenza della seduta sulle partecipate"
"I consiglieri non dovrebbero essere schiaccia-tasti e comunque io sicuramente non lo sono." Così la consigliera Daniela Bennati del Polo Progressista & di Sinistra interviene…

Presidio permanente per la Palestina Massa: "Per una scuola libera e senza censura", venerdì 19 dicembre, in Piazza Palma
Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato emesso dal Presidio permanente per la Palestina Massa. «Nei giorni scorsi una scuola della nostra città ha…

Massimiliano Manuel, capogruppo di Fratelli d'Italia in Consiglio comunale a Carrara: "Dopo mesi nulla è cambiato, ora rischio grave per gli archivi storici"
«A distanza di oltre tre mesi dalle nostre segnalazioni, non solo non si è mosso nulla, ma emerge oggi un rischio concreto e gravissimo: il deposito…

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Il consigliere dell'opposizione di massa Ivo Zaccagna contesta il discorso del sindaco Persiani sugli accorpamenti scolastici:"Di fronte al comunicato del sindaco Persiani sul dimensionamento scolastico, è necessario riportare la discussione nel perimetro della verità e delle responsabilità istituzionali. Ancora una volta il sindaco preferisce ricorrere al vittimismo e all'attacco politico, invece di affrontare con serietà i problemi reali delle nostre scuole. Il dimensionamento non nasce da una presunta ostilità della Provincia verso la città di Massa, bensì da norme imposte dal Governo nazionale di centrodestra, lo stesso governo che il sindaco Persiani sostiene e rappresenta sui territori. È quindi inutile alimentare polemiche contro altri enti quando è proprio il Governo a vincolare le Regioni (Toscana compresa) a procedure che la stessa Regione sta già contestando con atti e ricorsi. In questo quadro, andare in Conferenza zonale senza una proposta, come ha fatto il Comune di Massa, significa lasciare campo libero all'assurdo accorpamento dell'Istituto Meucci e dell'Istituto Alberghiero, così come indicato nella delibera regionale. Presentarsi senza una proposta concreta da parte di chi amministra una città come Massa equivale a delegare ad altri le scelte decisive per il territorio, salvo poi dire che "è colpa degli altri". Trasformare questa vicenda in uno strumento di propaganda in vista delle elezioni provinciali,dove lui vorrà essere il candidato del centro destra, non serve né agli studenti né alle famiglie. Serve invece assumersi le proprie responsabilità amministrative, quelle che il sindaco continua a eludere. Mentre Persiani parla di complotti contro Massa, la scuola di Romagnano è ancora chiusa e il territorio non ha ricevuto informazioni chiare sui tempi di riapertura, sui progetti e sulle soluzioni alternative. Su questo il sindaco non spende una parola. Chiediamo quindi al primo cittadino meno sceneggiature politiche e più impegno concreto: si occupi delle scuole che dipendono direttamente dal Comune, ascolti davvero la comunità educativa e smetta di utilizzare ogni passaggio istituzionale come un pretesto di campagna elettorale. Una cosa giusta in tutto questo però il Sindaco l'ha detta: "la città merita risposte". Ecco, cominci a darle, e la smetta di accusare altri enti per svincolarsi dalle proprie responsabilità. Massa merita amministratori che lavorino, non che cerchino nemici immaginari".
E soprattutto merita che chi governa riconosca le proprie responsabilità, a partire da quelle del Governo di cui il sindaco è parte, invece di scaricarle ogni volta sugli altri.
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La gestione del piano di dimensionamento scolastico in provincia di Massa-Carrara finisce nell'occhio del ciclone. Con un duro comunicato, il consigliere provinciale Bruno Tenerani attacca frontalmente l'amministrazione, accusandola di non aver utilizzato gli strumenti normativi a disposizione per evitare gli accorpamenti e di aver ceduto alle logiche regionali che penalizzano i territori montani. Secondo Tenerani, l'amministrazione provinciale non avrebbe saputo far valere le specificità locali previste dai Decreti Ministeriali 124/2025 e 127/2023. "La verità ormai è chiara: la Provincia di Massa-Carrara non ha difeso le sue scuole", si legge nella nota, che sottolinea come i decreti prevedano esplicitamente la salvaguardia delle istituzioni scolastiche situate nei comuni montani.L'accusa principale rivolta alla Provincia è quella di aver "regalato alla Regione Toscana i numeri necessari per proteggere realtà più ricche e più influenti, come Firenze". La Regione, pur scaricando la responsabilità sul Ministero, avrebbe applicato criteri che, di fatto, favoriscono altre aree, e la Provincia "accetta tutto in silenzio".Nel mirino del consigliere finisce anche la figura del Presidente della Provincia, oggi consigliere regionale, al quale viene chiesto conto delle sue azioni nel momento in cui venivano definiti i criteri penalizzanti, anche in qualità di Presidente dell'UPI Toscana (Unione Province Italiane). "La risposta è evidente: nulla che abbia tutelato i nostri studenti e i nostri comuni".Il caso dell'accorpamento tra il Marconi e il Galilei viene citato come "emblema di questa gestione", una fusione "voluta per anni" senza una reale necessità normativa, forse per evitare di affrontare il problema della sede del Marconi, lasciata deperire fino a diventare "luogo di degrado e criminalità". Infine, Tenerani bolla come "fumo in faccia alla cittadinanza" i ricorsi annunciati dalla Regione al Capo dello Stato, azioni intraprese all'ultimo minuto "quando tutto è già deciso", utili solo a "salvare la faccia". La battaglia, assicura Tenerani, non si ferma, "questa Provincia, e in questo caso le sue scuole, non si difendono a parole".
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Nei giorni scorsi, i consiglieri comunali di Massa del partito democratico Daniele Tarantino e Stefano Alberti, insieme ad un funzionario di ERP spa, hanno effettuato un sopralluogo ai palazzi popolari di via Matteoni, fabbricati che presentano diverse criticità e problemi. I due edifici, risalenti agli anni '70 e inseriti nel comprensorio PEEP dei Poggi, necessitano di opere di manutenzione ordinaria e straordinaria. La facciata di uno degli edifici, nonostante gli interventi effettuati di messa in sicurezza e rimozione delle parti ammalorate, mostra evidente il fenomeno del distacco degli intonaci, mentre infiltrazioni di acqua piovana sono presenti in diversi alloggi dell'ultimo piano dei due palazzi. Inoltre, molte sono le richieste che sollecitano interventi all'interno dei singoli alloggi.I consiglieri,Tarantino e Alberti, pur apprezzando la disponibilità manifestata dal funzionario di ERP ad operare per risolvere le criticità "ordinarie", evidenziano la necessità di trovare le risorse finanziarie adeguate per gli interventi straordinari. Ritengono debba essere perseguito l'obiettivo di riqualificare le facciate dei due palazzi, e la sostituzione dei “tetti”, attualmente realizzati con copertura in eternit. E a tal proposito, tutti gli ambiti di governo, locale e non solo, devono sentirsi impegnati e coinvolti per superare la fatiscenza di questi due fabbricati. Riqualificare le case popolari è fondamentale per migliorare la qualità della vita dei residenti, e valorizzare il patrimonio pubblico.La soluzione alle criticità dei palazzi popolari Erp di via Matteoni e, pertanto, la possibilità di restituire loro decoro e sicurezza, deve essere ricercata non solo con la partecipazione a specifici bandi di finanziamento, ma anche attingendo a risorse da reperire sia a livello regionale che nazionale.
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"La decisione assunta dalla Provincia di Massa-Carrara sul dimensionamento scolastico per l’anno 2026/2027 è un atto grave e profondamente dannoso per la città di Massa" a parlare è il sindaco di Massa Francesco Persiani che prosegue: "Non tanto per il contenuto – comunque sbagliato – ma soprattutto per il metodo, che ancora una volta dimostra quanto la Provincia sia lontana dalla realtà del territorio massese e dalle esigenze delle nostre scuole. Il Presidente della Provincia, ormai dimissionario e pronto a trasferirsi in Consiglio regionale, non perde occasione per intervenire contro gli interessi di Massa.Su un tema delicato come il dimensionamento, dove servirebbero responsabilità e capacità di ascolto, sceglie invece di imporre una decisione unilaterale che ignora completamente la posizione della Conferenza Zonale Apuana e delle istituzioni scolastiche della nostra città. Infatti il suo voto è stato determinante, in quanto il voto dei consiglieri era rimasto in parità: cinque a favore e cinque contro. Ovviamente a favore dell’accorpamento si sono espressi i consiglieri di sinistra. Grazie al Presidente uscente Lorenzetti dunque la Provincia approva l’accorpamento Malaspina–Massa 6, una scelta non condivisa dal Comune di Massa e in contrasto con quanto approvato dalla stessa Conferenza Zonale, dove tutti i componenti si sono espressi per non accettare alcun dimensionamento e rimettere ogni decisione alla Regione. Posizione, peraltro, confermata anche dalla maggioranza dei rappresentanti sindacali e delle istituzioni durante gli incontri tenutisi in seduta plenaria.
E’difficile non notare come questo modo di agire si ripeta ogni volta che si tratta di scelte che coinvolgono la nostra città: interventi sempre contro l’amministrazione massese, mai a favore, qualunque sia il tema.La prospettiva che lo stesso presidente, tra poche settimane, siederà in Consiglio regionale lascia purtroppo immaginare che questa opposizione sistematica agli interessi di Massa possa proseguire anche lì. Come comune non ci resta che ripartire dal verbale della Conferenza Zonale del 10 novembre, analizzando la delibera provinciale e il quadro normativo regionale.Valuteremo, a seguire, ogni forma di tutela, anche nelle sedi amministrative e politiche competenti. Perché il dimensionamento scolastico non può diventare una partita giocata a discapito degli studenti massesi, né tantomeno una piattaforma per prendere decisioni utili solo a percorsi personali.Massa merita rispetto e una gestione del territorio trasparente, coerente e soprattutto leale. E su questo non faremo alcun passo indietro".
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Sono due gli accorpamenti previsti nel Piano di dimensionamento della rete scolastica per l'anno scolastico 2026-2027 che il Consiglio Provinciale di Massa-Carrara ha approvato nel corso dell'ultima seduta: a Carrara il Liceo Scientifico Marconi con l'IIS Zaccagna-Galilei, a Massa l'IC Massa 6 con l'IC Malaspina. Per quanto riguarda la Lunigiana l'assise di Palazzo Ducale ha ritenuto di non dover esercitare alcun potere decisorio in merito a quanto disposto dalla Conferenza Educazione e Istruzione Zona Lunigiana di non procedere ad alcun dimensionamento. In apertura dei lavori, illustrando la delibera, il presidente della Provincia, Gianni Lorenzetti, ha comunicato al consiglio la volontà di presentare ricorso straordinario al Presidente della Repubblica attraverso UPI Toscana per conto di tutte le Province toscane, in analogia e a supporto di quanto già promosso dalla Regione Toscana, con lo scopo di ottenere l'annullamento del Decreto ministeriale 124 del 30 giugno 2025, che comporta ben 16 accorpamenti sul territorio reginale, tre dei quali nella nostra Provincia.La Regione Toscana, lo ricordiamo, in un primo momento, con una delibera della Giunta Regionale del settembre scorso aveva proceduto alla sospensione del procedimento regionale di definizione degli Istituti scolastici ai quali attribuire in via esclusiva il contingente organico dei dirigenti scolastici e direttori dei servizi generali e amministrativi. Successivamente a seguito di una nota del Ministero dell'istruzione e del merito che chiedeva di annullare la delibera paventando, tra l'altro, la possibilità di responsabilità erariali , la Regione alla fine di ottobre approvava gli indirizzi per il dimensionamento allegando l'elenco degli Istituti con scostamento dal parametro numerico di alunni per l'autonomia (Meucci Massa 504, IC Massa 6 508, IC Tifoni Pontremoli 356, IC Malaspina Massa 553, Liceo Marconi Carrara 560). Il principio generale è che in assenza di decisioni da parte delle Province la Regione esercita il potere sostitutivo individuando autonomamente le operazioni di accorpamento nell'ordine crescente dell'elenco riportato nell'allegato della delibera regionale i ottobre. A questo proposito l'atto approvato in consiglio provinciale parte dalla considerazione che per quanto riguarda la Lunigiana il potere sostitutivo avrebbe comportato lo stesso accorpamento tra il Tifoni e il Ferrari di Pontremoli per cui il Consiglio Provinciale ha deciso di non esercitare alcun potere.
Per quanto riguarda la zona di costa, nel comune di Massa, il potere sostitutivo si sarebbe sostanziato, come ha ricordato il presidente nella sua presentazione, con l'accorpamento dell'Iti Meucci all'istituto Alberghiero. Si è optato quindi per l'accorpamento dell'IC massa 6 all'IC Malaspina "salvaguardando, in questo modo, l'Istituto secondario di secondo grado Meucci di Massa, scuola di centrale importanza per il futuro occupazionale del territorio che, pur vivendo un momento critico, ha grandi potenzialità per il futuro". Il consiglio ha poi ritenuto di proporre l'accorpamento del Liceo Scientifico Marconi di Carrara (560 studenti) con l'Istituto Zaccagna-Galilei di Carrara (876 studenti) trattandosi di una decisione ampiamente discussa e condivisa con i soggetti interessati, nonché più volte deliberata dal Consiglio Provinciale nei precedenti Piani di programmazione della rete scolastica 2024/25 e 2025/26.
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Anche il comitato Ugo Pisa fa una valutazione della situazione del territorio massese dopo gli ultimi temporali: "Frane, allagamenti, famiglie evacuate, zone isolate: negli ultimi giorni il nostro territorio assomiglia sempre più a un bollettino di guerra. Le piogge intense e concentrate, effetto ormai evidente della crisi climatica, trovano un territorio fragile, impreparato e reso ancora più vulnerabile da anni di scelte politiche sbagliate.La protezione civile opera con professionalità nella gestione dell'emergenza, ma l'emergenza non può essere l'unica strategia. Ciò che continua a mancare è una vera politica di prevenzione, una pianificazione capace di tutelare le aree in cui viviamo e lavoriamo. Servono risorse? Certo. Ma le risorse esistono. A mancare sono le priorità politiche, che oggi guardano altrove. È evidente la distanza tra i proclami sulla tutela del territorio e le scelte concrete dell'amministrazione comunale, provinciale e regionale che continuano a spingere sull'acceleratore della cementificazione proprio mentre il territorio mostra tutta la sua fragilità. Nonostante la Regione Toscana abbia una legge sullo zero consumo di suolo che viene puntualmente disattesa. E nonostante Ispra certifichi che nel 2024, il 94,5 per cento dei comuni italiani è a rischio frana, alluvione, erosione costiera o valanghe. A livello territoriale tra gli interventi previsti o in corso, ci sono: nuovi supermercati; varianti urbanistiche che impermeabilizzano ulteriore suolo (Universal Bench ed ex Olivetti); distruzione di aree verdi per nuove edificazioni, come la nuova Questura o il progetto dell'aeroporto a Cinquale; infrastrutture ad altissimo impatto ambientale, come la variante Aurelia e perfino la nuova Casa della Salute, realizzata lungo la ferrovia, in una zona già altamente trafficata. Sono scelte che vanno nella direzione esattamente opposta a quella necessaria. Invece di fermare il consumo di suolo e mettere in sicurezza il territorio, si continua a costruire, asfaltare, impermeabilizzare. Una strategia miope che moltiplica i rischi per i cittadini. Per questo è inutile parlare di "prevenzione" o "sicurezza", o mostrarsi il giorno dopo l'alluvione per fotografare i danni.La prima vera opera contro il rischio idrogeologico sarebbe bloccare immediatamente le edificazioni inutili e deviare le risorse pubbliche – comunali, regionali, statali – verso la messa in sicurezza del territorio. Il territorio chiede protezione.Le istituzioni rispondono con cemento. E poi ci si stupisce dei disastri".
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Negli ultimi giorni, a Marina di Carrara e in altre zone, le piogge hanno causato allagamenti gravi. Il Il Il Il consigliere della lista Ferri, Filippo Mirabella fa un'analisi dettagliata della situazione del territorio comunale dopo gli ultimi eventi atmosferici: "Secondo molti cittadini, tombini e caditoie risultano intasati: ci sono video in cui alcune persone rimuovono il tombino per far defluire l’acqua, che altrimenti ristagna. Questo fenomeno evidenzia una criticità nella gestione del sistema di drenaggio idrico, con implicazioni politiche: la responsabilità ricade sia su Nausicaa Spa, partecipata del comune di Carrara, sia sull’amministrazione Arrighi. Chi è Nausicaa Spa e qual è il suo ruolo? È una società multiservizi controllata dal Comune di Carrara. Gestisce vari servizi: igiene urbana, verde pubblico, fognature bianche (cioè la rete pluviale), spazzamento e altri. Direttore e Presidente: Lucia Venuti e Valente. È evidente che esiste un controllo politico‑societario.Diverse segnalazioni indicano che caditoie e tombini non vengono puliti correttamente. Durante piogge intense, l’acqua non riesce a defluire e si accumula, causando allagamenti. In alcuni video, togliendo il tombino l’acqua riprende a scorrere: è una prova visiva che suggerisce come i pozzetti non siano adeguatamente manutenzionati. Secondo fonti ben informate, l’accordo con Nausicaa sulla manutenzione delle griglie e caditoie non garantisce interventi sufficientemente frequenti: una pulizia biennale non è adeguata a prevenire il rischio.
La classe politica, in particolare il PD e la Lista del Sindaco, dovrebbe interrogarsi sul perché, nonostante le segnalazioni e il rischio evidente, non ci sia un piano manutentivo efficiente né risorse adeguate. Sul sito della trasparenza di Nausicaa è presente la sezione “Bandi di gara e contratti”, ma non è facile trovare un bando recente che menzioni una gara pubblica per la pulizia delle caditoie con un vincitore chiaro. Risulta invece una “Gara di Appalto” su InfoGare per pulizia e videoispezione delle fognature delle acque piovane (CIG non visibile nei dati pubblici), molto recente (2025). Questo affidamento diretto – se confermato – solleva due domande: perché non scegliere una gara più ampia e competitiva? La responsabilità politica di questa situazione resta del primo cittadino, che ha il dovere di garantire la sicurezza urbana anche in termini di infrastrutture idriche, soprattutto quando la rete pluviale sembra inefficiente. La partecipata in‑house ha una responsabilità interna all’Amministrazione: se i cittadini denunciano inefficienze, è il comune stesso che deve rispondere. Il fatto che i problemi emergano ogni volta che piove suggerisce che la prevenzione è insufficiente: un piano anti-allagamenti adeguato dovrebbe prevedere manutenzione costante e interventi preventivi. Questo ha un grave impatto sui cittadini: gli allagamenti non sono solo fastidi, ma possono danneggiare proprietà, mettere a rischio sicurezza e aumentare la spesa pubblica per riparazioni. Il rischio reputazionale per il comune è alto: i cittadini vedono una partecipata “in‑house” che non svolge il suo compito fondamentale, e questo mina la fiducia nell’Amministrazione stessa, che evidentemente non esercita un controllo analogo. Se i cittadini stessi devono “smontare i tombini” per far defluire l’acqua, significa che il sistema strutturale non funziona come dovrebbe e nessuno controlla se il lavoro appaltato viene eseguito correttamente.
Cambiamento climatico e responsabilità locale
Sebbene sia indubbio che il cambiamento climatico stia aumentando l’intensità e la frequenza di fenomeni meteorologici estremi, non può essere usato come alibi per una gestione inefficace. Le soluzioni che proponiamo – pulizia regolare delle caditoie, rimozione dei sedimenti, manutenzione programmata e ispezioni – sono già adottate con successo in diverse realtà italiane e possono ridurre significativamente l’impatto di eventi estremi, limitando danni e disagi.
Che cosa dovrebbe fare il comune di Carrara
Serve una chiamata all’azione concreta:
- Convocare una commissione di verifica sulla gestione delle caditoie e dei tombini, coinvolgendo cittadini, tecnici e Nausicaa.
- Pubblicare un piano dettagliato di manutenzione pluviale, con scadenze, stanziamenti e responsabilità ben definiti.
- Promuovere gare pubbliche trasparenti per la pulizia e la videoispezione della rete di caditoie, evitando affidamenti diretti senza giustificazione.
- Potenziare il monitoraggio partecipato: i cittadini devono poter segnalare con foto o video, e il Comune deve rispondere pubblicamente indicando quali interventi verranno messi in campo prima dei prossimi eventi di pioggia intensa.
La fragilità del sistema di raccolta delle acque meteoriche a Carrara – come dimostrano i video degli allagamenti e le segnalazioni – non è solo un problema tecnico, ma una questione politica. Nausicaa Spa ha il dovere di garantire un servizio efficiente; se non lo fa, è il Comune che deve rispondere.
Il sindaco Arrighi non può nascondersi dietro la burocrazia: è suo compito proteggere la città dalle conseguenze delle piogge estreme, non subirle ogni volta".
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La fame di consensi genera mostri: si potrebbe adattare così il concetto espresso nel Caligola di Albert Camus: "La mancanza d'amore genera mostri", per cogliere in pieno la clamorosa figuraccia fatta dal sindaco di Carrara Serena Arrighi, che ha postato sulla sua pagina facebook ufficiale un articolo del Sole 24 ore che poneva Carrara al settimo posto per la qualità amministrativa con tanto di auto-apposto riferimento a se stessa, ma non si è accorta che i dati su cui si basava la stima erano riferiti al triennio 2021-2023, quando, cioè, lei non era ancora sindaco e a Carrara governava l'amministrazione 5 Stelle del sindaco Francesco De Pasquale, o lo era, ma da pochissimi mesi, quindi con effetti statistici derivati ancora dall'amministrazione che l'ha preceduta.. Evidentemente l'urgenza di ribadire a se stessa - che è poi la modalità standard con cui quasi tutti agiscono su facebook - di essere un buon sindaco è diventata davvero impellente, per Arrighi e per il suo staff, tanto da farli gettare a pesce su una notizia, senza nemmeno curarsi di leggerla attentamente. Ovviamente la mega svista non è passata inosservata dal popolo social, che si è subito profuso in commenti che hanno ricordato al sindaco che non era affatto lei la protagonista di tanta virtù, nonostante i tentativi di arrampicate sugli specchi delle solite truppe social ingaggiate appositamente per difendere semper et in aeternum la loro paladina. Il risultato è che, più che consensi, il sindaco Arrighi, ha raccolto grasse risate. Che, per carità, fanno bene anche quelle, specialmente in una città ormai invivibile, devastata da una quantità ridicola di cantieri aperti, alcuni abbandonati, vessata dal maltempo, dall'incuria, dalla sporcizia, dal degrado, dall'abbandono e da una preoccupante mancanza di buon senso.
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